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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/02/2015, 23:15 
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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 27/02/2015, 00:09 
Articolo L43
Fisco, rapporto di sindacati contro McDonald's: «Evaso un miliardo in Ue»
Rapporto contro il colosso dei fast food. La divisione italiana: «Noi siamo in regola».

McDonald's, il gigante americano degli hamburger ha «deliberatamente evaso» oltre 1 miliardo di euro di tasse in Europa - e principalmente in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito - nei cinque anni tra il 2009 ed il 2013. A denunciarlo è stato il rapporto Unhappy Meal pubblicato da una coalizione di sindacati del settore pubblico europeo (Epsu) e statunitense (Seiu), del turismo e del settore alimentare (Effat) e della Ong War on Want per la lotta alla povertà.
FATTURANTO INCANALATO IN UNA FILIALE IN LUSSEMBURGO. Il rapporto rivela in tutti i dettagli la strategia adottata dalla multinazionale del fast food, essenzialmente consistita nel trasferire la sede europea di McDonald's dalla Gran Bretagna alla Svizzera, usando un sistema di pagamenti di royalties incrociati intra-gruppo, tutti incanalati attraverso una minuscola filiale della «casa madre» svizzera, basata però in Lussemburgo.
Lo studio ha rilevato che tra il 2009 ed il 2013 la struttura lussemburghese, che ha 13 impiegati in tutto, ha registrato 3,7 miliardi di euro di profitti, sui quali sono stati pagati appena 16 milioni di tasse (pari ad una aliquota inferiore allo 0,45%).
CHIESTA UN'INDAGINE ALLA COMMISSIONE EUROPEA. «È vergognoso vedere che una compagnia europea multimiliardaria, che già paga bassi salari alla sua forza lavoro, cerca pure di evitare le sue responsabilità di pagare un'equa parte delle tasse più che necessarie per finanziare i servizi pubblici sui quali contiamo tutti», ha commentato in una nota il segretario generale della Epsu, Jan Willem Goudrian. «Chiediamo alla Commissione europea, alla Commissione speciale del parlamento sui tax rulings e alla autorità tributarie dei singoli paesi», ha aggiunto Goudrian in una nota, «di indagare attentamente sulle pratiche fiscali di McDonald's e di prendere misure appropriate.
MCDONALD'S ITALIA: «TASSE REGOLARMENTE PAGATE». Appresa la notizia McDonald's Italia ha immediatamente smentito «categoricamente di aver mai avuto rapporti finanziari con alcuna società operante in Lussemburgo» come indicato nel rapporto Unhappy Meal. «Le supposizioni riportate dal rapporto», è scritto in una nota, «non hanno nulla a che vedere con McDonald's Italia. Infatti, McDonald's Italia rispetta le normative vigenti e paga regolarmente le tasse in Italia. Pertanto il rapporto sopra menzionato è totalmente inesatto».

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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 14/04/2015, 16:59 
Cosa c’è dietro l’enorme pressione fiscale che opprime l’Italia e altri paesi occidentali?

In Italia e in buona parte del mondo occidentale la pressione fiscale sta diventando sempre più altissima e insostenibile.

Quasi tutti ormai denunciano ciò, ma sono ancora ben pochi quelli che cercano di capire ciò che sta eventualmente dietro ciò.

Difatti, al di là delle mere questioni economiche e sociali che possono portare all’aumento del fisco da parte dei governi, dietro alla spropositata pressione fiscale odierna ci sono progetti, interessi e convergenze politiche ben più ampie .

Tenendo conto che la classe media è sempre stata il motore delle economie occidentali, da tempo sembra che ci sia l’obiettivo di distruggerla da parte di certe scellerate politiche fiscali e non, politiche che più ai meri interessi di questo o quel governo, sembrano dipendere da gruppi di potere che dirigono o cercano di dirigere la politica.

Infatti, la pressione fiscale “stranamente” colpisce sempre più spesso i settori produttivi delle nazioni, specialmente la piccola e media borghesia, mentre non tocca quasi minimamente l’attuale cosiddetta “alta borghesia” rappresentata dalla grande finanza e da certe compagnie industriali e imprenditoriali multinazionali.

Le varie agenzie fiscali come Equitalia o la statunitense I.R.S. sono solamente degli esecutori, e non causa principale del problema, che va ricercata semmai negli interessi dei gruppi di potere egemoni che tendono a distruggere ogni possibile ed eventuale concorrenza, e mirando al proseguimento di determinati progetti, usano assai spesso la politica e a volte anche apparati governativi come strumento per i propri interessi.

Com’è chiaro ormai a molti, l’obiettivo di tali “poteri forti”, che vanno dall’alta finanza alle multinazionali più potenti passando per altre influenti lobby, è la costruzione di un nuovo modello sociale, che miri a rendere sempre più obsoleta l’influenza della classe media, portando verso una direzione più oligarchica e meno democratica, con la sempre più crescente divisione tra due classi: la cosiddetta “élite” dei super-ricchi e il popolo considerato “schiavo” di essi, senza l’equilibrio che garantivano gli elementi della classe media, che verranno per la maggior parte impoveriti, mentre solo una piccolissima minoranza potrà entrare a far parte delle classi più influenti.

Anche se detto così, ciò sembra ancora inverosimile e “catastrofista”, è proprio quello che gradualmente sta avvenendo, e non è altro che l’obiettivo economico del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” e dei gruppi di potere che ne stanno dietro.

Non a caso, tali gruppi di potere per consolidare la loro “guerra di classe” hanno spesso e volentieri diretto e guidato “opposti” schieramenti ideologici e politici, sia di destra che di sinistra, innescato o strumentalizzato conflitti di interessi economici, per giungere a una “sintesi” che facesse il loro interesse prima di tutto, con qualche contentino per le categorie che si voleva avvantaggiare momentaneamente.

Dal loro punto di vista, l’utilizzo del “capitalismo selvaggio” e di comunismo e ideologie cosiddette “liberal” è geniale, essendo entrambi, per motivi diversi, basati sulla distruzione della classe media.

Il punto è che ovviamente l’utilizzo di ciò non ha a che vedere con gli interessi di questi gruppi: essi non vogliono il “libero mercato” liberale/liberista, o la “società senza classi” socialista, ma per i “non adatti” al loro sistema, la spietata concorrenza e mercificazione ( per ciò hanno usato e/o usano il consumismo e il liberismo selvaggio ) e una sempre più forte massificazione/collettivizzazione ( per ciò hanno usato e/o usano il comunismo o presunto tale ).

Intanto, si è arrivati a demonizzare tutta la classe media in sé, vista da parte liberal/liberista come troppo poco “flessibile”, e da parte comunista/liberal etichettata demagogicamente come “sfruttatrice” in sé, non tenendo conto del fatto che la parte sfruttatrice esistente in essa è praticamente una minoranza, e spesso e volentieri i propagandisti di tali ideologie o sono legati ad essa, o difendono gli interessi dei gruppi di potere ancora più forti, per scopi puramente d’interesse e tutt’altro che “rivoluzionari” ( per fare un’esempio, si pensi al super-ricco “rivoluzionario” George Soros, ma ciò vale anche per tanti altri ).

Per concludere, c’è da dire che di tali tematiche, già trattate ampiamente su questo blog, sarebbe necessario parlarne in modo più approfondito in altri articoli, per fare comprendere meglio la questione.

http://www.sapereeundovere.it/cosa-ce-d ... cidentali/



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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 10/05/2015, 19:41 
Atlanticus81 ha scritto:

Intanto, si è arrivati a demonizzare tutta la classe media in sé, vista da parte liberal/liberista come troppo poco “flessibile”, e da parte comunista/liberal etichettata demagogicamente come “sfruttatrice” in sé, non tenendo conto del fatto che la parte sfruttatrice esistente in essa è praticamente una minoranza, e spesso e volentieri i propagandisti di tali ideologie o sono legati ad essa, o difendono gli interessi dei gruppi di potere ancora più forti, per scopi puramente d’interesse e tutt’altro che “rivoluzionari” ( per fare un’esempio, si pensi al super-ricco “rivoluzionario” George Soros, ma ciò vale anche per tanti altri )


Per la serie: "fate ciò che dico ma non fate ciò che faccio"

8 mag 2015 15:59
FILANTROPO MA NON COL FISCO – I FONDI DI GEORGE SOROS HANNO MESSO DA PARTE OLTRE 13 MILIARDI DI DOLLARI DI TASSE DIFFERITE, MA ORA LE AUTORITÀ USA VOGLIONO CHE SIANO PAGATE ENTRO IL 2017 – IL FINANZIERE RISCHIA UN CONTO EXTRA DA 6,7 MILIARDI

Source: il congresso usa mette nel mir...sue trovate fiscali - Business



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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 15/07/2015, 14:10 
PRELIEVI AL BANCOMAT “INGIUSTIFICATI” A RISCHIO MULTE. Nel mirino del fisco, per ora, solo i titolari di partita Iva

Nella delega fiscale in via di approvazione, nella parte che riguarda la riforma delle sanzioni amministrative tributarie, è stato inserito un codicillo che prevede, per i titolari di partita Iva, multe dal 10 al 50% sui prelievi al bancomat “ingiustificati”. Un po’ complicato ma potenzialmente micidiale è una piccola norma che nelle intenzioni servirebbe a stanare il nero.

Nicola Porro su Il Giornale ne individua il carattere da Grande Fratello e ne spiega i rischi. Ricordando che una norma del genere (“presunzione legale dei prelievi”) era già stata sanzionata dalla Corte Costituzionale che ne aveva rilevato l’illegittimità, prima di ritornare dalla finestra sotto altre vesti.

Per aggirare la sentenza non si parla più di presunzione legale sui prelievi, ma si tirano in ballo le sanzioni in caso di mancanza di giustificativo del beneficiario del prelievo stesso. In sostanza, in occasione di accertamenti bancari chi non indica (o indica in modo inesatto) il beneficiario dei prelievi si può beccare una sanzione che va dal 10 al 50 per cento dell’importo del prelievo. Le spese con i quattrini prelevati allo sportello, devono essere giustificate dagli scontrini. Pensate se uno li spendesse tutti in caffè che tascata di carta…

http://www.puntosanremo.it/prelievi-al- ... iva-35542/


Spero di poter fuggire presto da questo paese di dementi...



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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 27/07/2015, 21:17 
Come ci si sente a vivere in un paese di dementi?!

Italia, un altro sì alla Germania? Governo apre a ipotesi eurotassa

Lo afferma il viceministro dell'Economia, Enrico Morando: "va intesa come una politica di prelievo fiscale di dimensione europea, in funzione di...

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Enrico Morando, vice ministro dell'Economia del governo Renzi, apre all'ipotesi di eurotassa avanzata dal tedesco Wolfgang Schaeuble.

ROMA (WSI) - L'Italia dirà sì alla proposta dell'eurotassa, che è stata avanzata da Wolfgang Schaeuble, ministro tedesco delle Finanze? Stando a quanto ha reso noto il viceministro dell'Economia Enrico Morando ad Affaritaliani.it: "Se l'eurotassa è collegata ad un progetto di integrazione politica e soprattutto ad un effettivo progetto di integrazione sul versante della politica fiscale, allora è una proposta da prendere in considerazione".

"Da tanto tempo invochiamo una politica fiscale a dimensione europea, in modo tale che all'unione monetaria corrisponda un'effettiva unione sul versante della politica economica e fiscale. E, quindi, queste sono ipotesi che si muovono coerentemente rispetto a queste esigenze. C'è bisogno di discutere di un progetto unitario, non dell'eurotassa punto".

Per Morando l'eurotassa "va intesa come una politica di prelievo fiscale di dimensione europea, in funzione di un disegno generale di integrazione più forte di cui certamente abbiamo bisogno".

Riguardo al rischio che l'eurotassa possa rafforzare i partiti euroscettici, Morando ritiene che, se "inserita nel progetto di cui sto parlando no, se l'eurotassa è concepita come cosa a sé stante allora sì".

Sui tempi, questi "sono connessi alla credibilità del progetto di integrazione. Non si può partire dall'eurotassa. Se partiamo dall'eurotassa e basta facciamo, ovviamente, un'operazione senza senso che, anzi, aumenta le difficoltà. Se, invece, i governi e gli stati si impegnano in un progetto di integrazione molto più forte, in quel contesto si può collocare anche una politica fiscale di tipo europeo e quindi le cose possono funzionare. Certo, avremmo avuto bisogno di cominciare questo progetto dieci anni fa".

http://www.wallstreetitalia.com/article ... reetItalia


La pagassero solo quelli che votano PD e in generale tutti gli euroinomani che ancora sostengono questo schifo... sono stufo di pagare per colpa della deficienza altrui!



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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 27/12/2015, 02:18 
Guarda su youtube.com



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 13:06 
Cita:
Cgia: quasi 80% tasse va allo Stato centrale

Quasi l’80 per cento delle tasse pagate dai contribuenti, per la precisione il 78,8 per cento, finisce nelle casse dello Stato centrale, mentre il 53% della spesa pubblica è in capo a Regioni ed Enti locali. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia. Su un ammontare complessivo di 493,5 miliardi di euro di imposte dirette (Irpef, Ires, Irap, etc.), indirette (Iva, Imu, imposta di registro, etc.) e in conto capitale (imposta sulle successioni e donazioni, etc.) versate dagli italiani nel 2015, ben 389 miliardi (78,8 per cento del totale) sono stati incassati dall’Erario, rileva la Cgia.

Sull'ammontare complessivo, inoltre, 69,7 miliardi sono stati incassati dalle Regioni (14,1 per cento del totale), 29,3 miliardi dai Comuni (5,9 per cento del totale); 4,1 miliardi dalle Province (0,8 per cento del totale) e altri 1,3 miliardi (0,3 per cento del totale) da altri enti locali come Asl, Consorzi di bonifica o Camere di Commercio.

Se poi, continua la Cgia, aggiungiamo 218,5 miliardi di contributi sociali effettivi (previdenziali + assicurativi) pagati dagli italiani, la Pubblica amministrazione incassa complessivamente 712,1 miliardi di euro. La Cgia evidenzia ancora che la composizione del gettito tributario per singolo livello di governo è molto articolata. Dei 389 miliardi di euro di imposte che lo Stato centrale incassa dai contribuenti italiani, ben 154,8 miliardi sono riferiti al gettito Irpef, 94,7 miliardi all’Iva, 30,5 miliardi all’Ires e 24,3 miliardi all’imposta sugli oli minerali.

Le Regioni, invece, calcola ancora la Cgia, possono contare principalmente sul gettito Irap pari a 28,1 miliardi di euro, sull’ Irpef che è costata ai contribuenti 11,5 miliardi di euro e sull’addizionale regionale Irpef per un importo di 11,3 miliardi. I Comuni, infine, nel 2015 hanno potuto contare su 16,8 miliardi di gettito Imu, su 4,7 miliardi di Tasi e su 4,4 miliardi dall’addizionale comunale Irpef. Tuttavia, segnala la Cgia, questa fotografia sulla distribuzione delle entrate non racconta l’evoluzione dei rapporti tra Centro e Periferia negli ultimi. Tra il 2010 e il 2015, infatti, i Comuni hanno subìto un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato centrale di 11,9 miliardi.

Per salvaguardare i bilanci e i servizi erogati alla popolazione i Sindaci hanno aumentato le tasse locali di 11,3 miliardi. Se da questa operazione lo Stato ha tagliato le uscite diventando più virtuoso e i Comuni ci hanno 'rimesso' 600 milioni di euro, a pagare il conto più salato sono stati i cittadini e le imprese che hanno dovuto compensare i mancati trasferimenti subendo un fortissimo aumento dei tributi locali, sottolinea la Cgia. Con la sostituzione dell’Ici con l’Imu, ad esempio, spiega, il carico fiscale sui capannoni e sui negozi è più che raddoppiato, passando da 4 a 9,5 miliardi di euro.

"Nonostante le riforme avviate in questi ultimi 25 anni siamo ancora a metà del guado. Non facciamo più parte del club dei Paesi unitari, ma non possiamo neppure considerarci un Paese federale" commenta il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo. "Se sul fronte fiscale -spiega- la quasi totalità del gettito tributario finisce nelle casse dello Stato centrale, gran parte della spesa, al netto degli interessi sul debito pubblico e della previdenza, viene gestita dalle Amministrazioni locali. Dei 432 miliardi di spesa pubblica al netto di interessi e previdenza, il 53 per cento è in capo a Regioni, Province e Comuni".

"Insomma, -prosegue- la quasi totalità delle nostre tasse finisce a Roma, ma oltre la metà della spesa viene amministrata da Regioni e autonomie locali" aggiunge ancora. Zabeo, inoltre, rimarca che "grazie al blocco degli aumenti introdotto dal Governo Renzi nella legge di Stabilità 2016, quest’anno le tasse locali non sono aumentate. Anzi, hanno subìto una diminuzione a seguito dell’abolizione della Tasi sulle abitazioni principali, dell’Imu sugli imbullonati, dell’Irap sulle aziende agricole e sul costo del lavoro".


http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... refresh_ce


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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 14:36 
Le tasse sono dovute per dei servizi richiesti: il taxi per esempio.
Le imposte, frutto di una IMPOSIZIONE, "dovrebbero" servire al buon funzionamento dello stato ed al benessere dei cittadini.
Se questo fosse APPLICATO, non ci sarebbero problemi e nemmeno contese e GUERRE.
Le guerre di conquista, quelle passate e quelle attuali avvengono, per le TASSE, pardon.

Le cosidette Tasse, sono quattrini che, come vediamo, si fregano alle persone, dunque più territori e più persone si hanno sotto dominio, maggiore è la quantità di denaro che i capoccioni ed i loro sgherri/servi, hanno a disposizione.

Non è che sono tranquillo, ma finché c'è la LIVELLA, sopporto anche.
Fortunatamente , per ora, intorno ai 90/100 anni, se ne vanno anche LORO.

[:203]



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 14:53 
Tutte le tasse (comprese anche quelle automobilistiche) per legge non dovrebbero superare una certa percentuale del singolo reddito che ha ogni cittadino,se si vuole lo sviluppo dei cittadini di una nazione. [:290]
In particolare,l'Auto,l'hanno fatta diventare uno strumento da lavoro che non se ne può farne a meno. [:288]


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Località: romagnano sesia
 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 15:37 
cari amici,
busta paga di novembre(relativa ad ottobre 2016)
totale competenze:
2118,57
totale trattenute
1009,99
netto in busta

1108,58
[:(] [8] [xx(] [xx(] [B)] [8D]

ciao
mauro



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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 17:35 
Le Tasse servono a soddisfare i Tassi.

Certo che i Tassi preferirebbero non pagare le Tasse...

Ma questo è tipico dei mascoli animali.

[:297] [:264]


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Località: E paes tira gardeli
 Oggetto del messaggio: Re: A cosa servono le Tasse?
MessaggioInviato: 26/11/2016, 18:37 
Se avessimo moneta sovrana emessa dal ministero del tesoro le tasse servirebbero solo
a controllare l'inflazione.
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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
(George Bernard Shaw)
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