Cita:
star-man ha scritto:
non è una occasione questa per avviare polemiche.
Cmq ti faccio notare che la Signora,quando era giovane,si era costruita un laboratorio in casa dove svolgere le sue ricerche al riparo delle persecuzioni nazifasciste e con i soldi suoi.
Ha vinto il premio Nobel per una scoperta che ha chiarito e aperto la strda a vari altri ambiti della ricerca scientifica.
Ha scritto libri e articoli,fino a tardissima etâ reali e interessanti.
Non si è mai vantata di essere questa o quella in tutte le sue interviste.
Una perla rara che non si è mai sporcata.
Un 'altra cosa che pochi sanno:
è una delle poche donne morte vergini in tutto il sistema solare Dico sul serio e l'ha dichiarato lei in una intervista:
non l'ha fatto certo per sessuofobia o opzione religiosa ma,come aveva detto,per potersi dedicare completamente alla ricerca e alla riflessione su di essa.
Non doveva morire lei....avrebbero dovuto sparire quasi tutti gli altri!
Buon viaggio Signora...mica finisce qui!
bah..
l'essere vergine,
ecc.
non è un punto in più..
anzi..
avere dei figli, una famiglia, una vita normale,
aiuta anche a capire meglio l'universo..
-> vedi la mela di newton..
le mie sono considerazioni umane..
non valutazioni sull'operato..
ecc.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Levi-MontalciniControverso il caso della collaborazione tra la Montalcini e l'azienda farmaceutica italiana Fidia. A partire dal 1975 la scienziata promosse il farmaco Cronassial, prodotto con cervello bovino. Tutti e tre i farmaci a base di ganglioside, dopo alcuni anni
risultarono essere in grado di causare una grave sindrome neurologica (sindrome di Guillain-Barré) nonostante le prestigiose pubblicazioni scientifiche al riguardo di due luminari come Carleton Gajdusek e Julius Axelrod anche se finanziati sempre dalla stessa multinazionale.[39] Per questa ragione l'Ufficio di Sanità tedesco non concesse il permesso nel 1983, così come anche altri Paesi lo rifiutarono o lo ritirarono dal mercato. In Italia fu vietata la vendita e diffusione del farmaco solo nel 1993 dal Ministro Raffaele Costa.[40][41][42]. Questo episodio ha portato alcuni a dubitare dell'opportunità del Nobel ricevuto dalla scienziata[43].
In seguito dichiara:
« Certo, non nascondo che mi importunava vedere talvolta il mio nome legato a quello della Fidia. Ma pensavo che fosse il prezzo da pagare, non me ne importava niente pur di avere qualche aiuto per la ricerca. Se impediamo all'industria di aiutare il laboratorio, noi moriamo. »
(Rita Levi-Montalcini[44])
pecunia non olet..
nemmeno per la montalcini,
peccato se qualcuno tira le cuoia..
poteva dire semplicemente:
"è stato un errore,
non sempre si può azzeccare,
non potevamo sapere,
ecc."
invece ha detto..:
"ho avuto i soldi,
il resto è secondario.."