Il 1°maggio in Venezuela Maduro decreta l’aumento del 30%di salari e pensioni.E gli Usa si oppongono 1°maggio:mentre in Italia si festeggiava la festa del non lavoro in Venezuela il presidente Maduro decretava l’aumento di salari e pensioni del 30%per tutti.E come al solito gli Usa si oppongono …Con l’aumento del 30% al salario minimo decretato venerdì 1 maggio dal Presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, la variazione di tale indice si attesta al 52% rispetto al dato registrato all’inizio di quest’anno.
Bisogna ricordare che il salario minimo è stato incrementato del 15% nello scorso mese di novembre, aumento entrato in vigore a dicembre, che ha portato i salari a quota 4.889,11 bolívares. Successivamente, nel mese di febbraio, si è stabilito un ulteriore aumento del 20%.
Dopo l’annuncio del presidente, il salario minimo mensile ricevuto dai lavoratori sarà di 7.421,6 bolívares, il che significa un aumento del 52% in appena un semestre.
L’incremento, come annunciato da Maduro, sarà scaglionato in due tranches: il 20% a partire dal 1 di maggio, e il restante 10% nel mese di luglio. Vale a dire, un salario di 6.746,97 bolívares a maggio, mentre nel mese di luglio la cifra sarà di 7.421,6 bolívares. A questi aumenti deve essere aggiunta la quota riguardante i buoni alimentari, che oscilla tra i 2.300 e i 3.375 bolívares.
La difesa della classe lavoratrice da parte del governo bolivariano, guidato da Nicolás Maduro, si traduce in cifre concrete.
Ma come al solito gli Usa si oppogono a tutto ciò,infatti come riferito da IL MANIFESTO ,gli states sostengono che Maduro abbia scelto una brutta strada da percorrere:
<<Il Segretario di stato, John Kerry – che in precedenza ha minacciato di “torcere il braccio” al governo venezuelano — ha ricominciato la litania: Caracas “continua a muoversi nella direzione sbagliata” — ha detto – e ha promesso di imporre nuove sanzioni. Quindi, ha intimato a Maduro di “liberare i prigionieri politici, incluso le decine di studenti”. Per marcare ulteriormente la posizione, il 14 maggio Washington consegnerà un premio al leader della destra venezuelana, Leopoldo Lopez, in carcere con l’accusa di aver diretto le proteste violente contro il governo l’anno scorso (43 morti e oltre 800 feriti). Un insulto “ai famigliari delle 43 vittime”, ha ribattuto da Caracas il presidente dell’Assemblea, Diosdado Cabello: “Gli Stati uniti – ha detto – si preoccupano di premiare i responsabili di atti terroristici del febbraio 2014 e non delle violente repressioni contro le comunità afrodiscententi”. Clicca su MI PIACE per seguirci su Facebook Follow @JedaNews
Oggi, in Venezuela i salari aumentano e la disoccupazione diminuisce e il governo dedica oltre il 60% agli investimenti sociali. In pochi anni, sono state costruite in tutto il paese 700.000 case popolari per chi ne ha bisogno, completamente arredate. L’obiettivo è di arrivare ai 3 milioni entro il 2019.
Nello stato del Delta Amacuro, dove le popolazioni indigene si spostano ancora sulle canoe e vivono sul fiume, si stanno costruendo case popolari su palafitte, per mantenere l’architettura originaria.
“I lavoratori devono prendere in mano le leve produttive del paese”, ha detto Maduro durante il Primo maggio “antimperialista” che si è svolto in Venezuela. Negli ultimi 16 anni, il governo ha decretato 28 aumenti del salario minimo, estesi anche ai pensionati: 29 a partire dal Primo maggio di quest’anno, perché è entrato in vigore un ulteriore aumento del 30%. Il primo 20 %, è già operativo, l’altro 10% verrà applicato a partire dal 1 di luglio.
Un esempio ora ripreso anche dalla Bolivia, dove il presidente Evo Morales ha a sua volta annunciato un aumento del salario minimo.>>
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