rmnd ha scritto: che la seconda consultazione in streaming con PD sarebbe stata un boomerang per i parlamentari grillini era scontato (meno scontato per i diretti interessati, a quanto pare).
Nel bene o nel male , il professionista preparato, l'esperto di politica e non solo certo non può temere il confronto con degli eterni adolescenti over 40 senza nessuna qualità ed esperienza.
Altro che porre la condizione dei due mandati per poi avere cosa. questa gente qui, eterni dilettanti del no a tutto?
Poteva anche Bersani straccionarli ma era troppo desideroso di ricevere l'appoggio dei grillini per non fare accordi con Berlusconi. Letta avendo le mani più libere si è comportato diversamente (ma fin troppo diplomaticamente..una strigliata in streaming sarebbe stato un piacevole spettacolo, ma Letta sia per indole sia da politico navigato qual'è preferisce non porre muri pregiudiziali verso nessuno, neanche verso degli eterni fuori corso come i grillini, perchà la politica è una strada che si costruisce giorno dopo giorno e non sai mai quali imprevisti puoi trovare lungo il sentiero. E gli avversari di eri possono diventare gli alleati di domani..anche se dal m5s attuale non ci si estrae nulla.)
http://www.corriere.it/politica/13_aprile_26/M5S-streaming-autogol-grasso_c85b8f9e-ae2a-11e2-b304-d44855913916.shtml Cita:
[color=navy]LA SORPRESA
[color=blue]E il M5S fa autogol con lo streaming
Letta sembra un giovane cattedratico e i grillini studenti fuoricorso: giornata nera per Grillo e Casaleggio associati
Una giornata nera per la Grillo & Casaleggio Associati. Enrico Letta, i grillini, se li è mangiati in un solo boccone. Sembrava il giovane cattedratico che interroga i fuori corso e usa l'esame per spiegare ancora una volta, con santa pazienza, il programma del corso. I ripetenti implorano il diciotto politico e il professore, per bontà, glielo concede, non prima di avergli chiarito per l'ennesima volta come funziona l'università: bisogna studiare.
La differenza con il precedente incontro in streaming con Pier Luigi Bersani è stata impressionante: Bersani sembrava intimorito e i portavoce del M5S se ne sono approfittati per umiliarlo. Letta, per quanto stanco e scoraggiato di incontrare un muro di gomma, ha mostrato subito di essere di un'altra pasta, di conoscere bene l'arte della mediazione, di essere assertivo quando occorre: «In questi sessanta giorni la forza che voi rappresentate, sia numerica che reale nel Paese, è entrata in Parlamento e non ha voluto partecipare alle decisioni assunte. Sarebbe frustrante se questa indisponibilità a mescolare idee e voti si protraesse». I portavoce del M5S (questa volta in formazione quattro più quattro, tipo Nora Orlandi) erano in seria difficoltà, non sapevano cosa rispondere, si rifugiavano nel politichese, s'impantanavano in formule astratte.
Certo che i grillini sembrano non avere alcuna strategia, alcun fiuto politico, tanto da consegnarsi alle stoccate del professore, come quando hanno tirato fuori la questione dell'elezione a presidente della Repubblica di Rodotà e prontamente Letta ha fatto loro notare che se avessero votato Prodi avrebbero cambiato lo scenario della politica italiana.
Si fa presto a parlare di streaming, di Web, di comunicazione globale, ma a un certo punto è saltata fuori la parola «incomunicabilità», che non si sentiva più dai tempi dei film di Michelangelo Antonioni. Letta ha accusato i grillini di incomunicabilità, temeva di vivere in diretta il dramma della frustrazione espressiva (la scena sembrava tratta da «Le sedie» di Ionesco, 1952), di essere di fronte a una sorta di nevrosi espressiva che corrode il linguaggio e le speranze, di vedere in Vito Crimi e in Roberta Lombardi il sigillo dell'incapacità di comunicare.
E invece, prese le misure, li ha sovrastati, ha mostrato la pochezza dei quattro più quattro (gli altri che hanno parlato facevano quasi tenerezza per impreparazione e incapacità di esprimersi). Tra l'altro, in termini puramente retorici, il peso delle metafore questa volta ha schiacciato i grillini e Letta è stato ben attento a pascolare nel concreto. Per i grillini senza streaming non c'è democrazia, tutto deve avvenire in diretta davanti a una telecamera. Lo streaming è l'unica garanzia contro i sotterfugi.
Diversamente dal passato, questa volta però lo streaming non ha funzionato come caricatura della democrazia e della comunicazione: limitarsi ad avvolgere ogni rapporto sociale, a mantenere vivo il contatto fra le parti, ad accorciare le distanze, senza preoccuparsi troppo dei messaggi. Questa volta lo streaming è servito per conoscere meglio il programma di Letta, senza le fantasie dei retroscenisti e senza complessi di inferiorità nei confronti della presunzione. La politica ha vinto sul velleitarismo.
Giovedì sera due case sono state assalite da dubbi e inquietudini. Nella casa della Grillo & Casaleggio Associati si sarà discusso a lungo sulla performance di Crimi e Lombardi (da abbiocco collettivo, «scongelatevi» ripeteva loro Letta) e la voglia di cambiare i portavoce sarà stata grande. Nella casa del Partito democratico le lodi a Letta saranno forse risuonate anche come rimprovero a Bersani. Par di capire che il 25 Aprile non è morto, come vuole Beppe Grillo.
ALDO GRASSO
26 aprile 2013 | 7:22
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Cmq tu racconti film per radio perchè invece letta ha concordato sui temi del movimento quindi non vedo per quale motivo ci dovesse essere uno scontro.
Certo che a voi se uno della dialettica di letta dice di mangiare la c@cc@ dovendo pure pagare paghereste anche la vostra
Cioè prima non andava bene perchè il movimento ha detto no a bersani.
Ora non va bene perchè ce statp un confronto di apertura dalla due parti.
Beeehhh....siete delle pIEcore....beeeehh..