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Breve racconto di fantascienza - Non siamo soli!
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Autore:  RigelDiOrione [ 29/07/2013, 22:19 ]
Oggetto del messaggio:  Breve racconto di fantascienza - Non siamo soli!

Tempo fa scrissi dei brevi racconti di fantascienza in un altro forum a tema ufologico, quasi per scherzo. Questo è il primo che condivisi.
Spero sia un regalino gradito.

Fatemi sapere se incontra i vostri gusti, e non lesinate eventuali critiche! [;)]


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N O N - S I A M O - S O L I



Yan procedeva a passo rapido per le vie del paese.
La luce del primo pomeriggio,pareva avere l'orizzonte terso, di un azzurro intenso,a farle da contorno.
Poche minuscole nubi bianchissime,ne punteggiavano la volta.
Dei "morbidi batuffoli di cotone",che assumevano forme diverse,a secondo di cosa ci si volesse vedere.
Provò a giocare con la mente, mentre camminava.
Riconobbe un paio di visi,e quello che poteva sembrare un pesce.
Da ragazzino avrebbe sicuramente saputo far di meglio.
Un sorriso prese forma sul volto...
Allungò il passo.

I monti, tutto intorno alla vallata, sembravano un dipinto nel quale le pennellate di un Divino artefice non avevano affatto centellinato colori e sfumature.
La fresca aria primaverile, portava con se i profumi della natura.
Fragranza d'erbe da poco tagliate, il pungente odore di un falò di sterpaglie, le dolci note floreali che permeavano le narici di una gioiosa sensazione di pulito.

Amava molto la natura.
Ne era un rispettoso osservatore e un fine conoscitore.
Il fascino magnetico che le scienze in genere esercitavano su di lui, aveva la connotazione di una pura adorazione.
Una bramosia semplice e profonda, lo portava a passare intere notti su antichi e moderni testi.
Nuda e cruda sete di sapere.

A Yan, questa peculiarità caratteriale, aveva dato molte soddisfazioni.
Mentre s'avviava tra le strade sinuose dell'abitato, verso la dimora del suo mentore, ne ripercorse mentalmente le gloriose tappe.
Da quando, semplice studente di meccanica quantistica, ottenne un'insperata borsa di studio, fino alla prima laurea.
Ricordò i primi timidi esperimenti in laboratorio, sino ad arrivare ai premi ricevuti per la sua attività di astrofisico.
Dai sacrifici che la sua famiglia aveva fatto per pagare gli studi a "quel ragazzo sveglio", alla gioia di poter regalare loro una splendida casa, e quotidiane soddisfazioni.

Un sorriso radioso scaturì da questo girovagar di ricordi.
Riempì i suoi lineamenti di quella bellezza che solo un'espressione felice riesce a regalare.
-Non c'è davvero nulla di cui lamentarsi,vecchio mio...-

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La casa del Professor Roy, era tra le ultime del paese.
L'estesa proprietà, comprendeva, oltre alla magnifica villa in stile Imperiale, anche un parco, un laghetto, e una piccola azienda agricola.
Dall'interno della proprietà stessa, partiva un sentiero.
In pochi chilometri di cammino, si raggiungeva uno sperone di roccia a picco sul mare.
Lo spettacolo che si riusciva a cogliere da quel punto d'osservazione, era pressochè unico.

Mentre i suoi sensi pregustavano l'eclissi che avrebbero osservato da li a poco, giunse davanti all'uscio.
Due colpi delle nocche sul centenario legno, e la porta si aprì.
Il software riconoscitivo, presente ormai in tutte le case del pianeta,ne autorizzo l'ingresso alla magione,semplicemente identificandone il dna, al contatto con la struttura della porta d'ingresso.

Il Professor Roy lo stava aspettando.
Elegante, nonostante il suo abito sobrio.
Veniva dalla sua carismatica figura, quell'eleganza.
Una figura capace di esprimere regalità, con la sola presenza.
A prescindere da cosa indossasse, l'aura di profonda saggezza che ne caratterizzava l'essere, era quasi palpabile.

-Benvenuto,ragazzo. Desideri rinfrescarti? Bere qualcosa?-

-No,professore. La ringrazio-

Un sorriso incorniciò il vecchio e saggio volto.

-Lo immaginavo. Non vedi l'ora di essere laggiù, vero!?-

Quasi come un bimbo colto con le mani nel vasetto della marmellata,Yan riuscì,timidamente,ad esprimere un solo monosillabo.

-Si...-

-Bene,andiamo allora.-

Girando il capo in direzione opposta,l'anziano professore lanciò un saluto. Al quale, dalla lontanaza di una delle ultime stanze del lungo corridoio, rispose una voce femminile.

-Buon divertimento,caro. E mi raccomando,copriti bene.-

Il professore scosse la testa.
Sul volto scarno,un ironico sorriso.
Negl'occhi, un'amore infinito.
Amore per quella voce leggera, di madre ed amante, che lo accompagnava nella vita da lunghissimi anni.

Si scosse da quel dolce pensiero.
Guardando Yan, quasi si scusò di quell'intuibile, intima "debolezza".
-Andiamo...l'eclisse non ci aspetta!-
Yan porse un braccio al suo mentore.
Dovette trattenersi da stringerlo a se.
Il suo cuore,invece,ne abbracciò tutta l'essenza.
Nessuno godeva della sua stima, quanto quell'anziano saggio che aveva ora accanto.

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Il sentiero scorreva veloce sotto i loro passi.
Nonostante l'età, il professor Roy era eccezionalmente in forma.
Qualche piccolo rallentamento, nei punti più impervi.
Per il resto, la lena era quella della lontana gioventù.

Dopo una curva, il sentiero smise di salire.
Un dosso alberato e, al di là, la magnificenza del mare.
L'immensa distesa d'acqua si eresse, nella sua possenza, su tutto il campo visivo.
Oramai erano in vista dello Sperone del Gallo, ma già da quel punto il panorama toglieva il fiato.
Le creste di roccia, erose alla base dalla violenza dei flutti, si stagliavano per quasi 500 metri a picco sull'oceano.

Presero posto su due massi,perfettamente posizionati a pochissimi metri dallo sperone roccioso,sedendosi comodamente sulla rotonda superficie levigata dai venti.
Il piccolo arcipelago,ad una decina di chilometri dalle coste, sembrava disegnare un cammino verso il calar del sole.
La stella si stava approssimando al suo tramonto, incrociando, nel frattempo il cammino della sagoma Lunare.
L'eclissi era ormai questione di minuti.

Yan estrasse dalla sacca, che aveva giudiziosamente ricontrollato mille volte, due visori.
Ne porse uno al professore.

Con la protezione ottica ben salda in grembo, l'anziano scienziato decise di colmare i minuti restanti.
-Yan...tu credi che veramente non siamo soli, in questo Cosmo?-
-Certo,professore. Ne abbiamo discusso varie volte...-

L'espressione negli occhi chiari dello scienziato Roy, si fece seria, ma, al tempo stesso, carica di grande entusiasmo.
-Non voglio girarci tanto intorno, mio caro Yan...
Ho trovato un segnale, ripetuto, distinguibile da giorni. E l'ho anche decifrato.
Una base binaria...semplicissima da comprendere.
-

Yan ebbe un sussulto. Per un brevissimo tempo, penso ad uno scherzo.
Il solo incrociare il saggio sguardo del suo Maestro, lo ricondusse alla realtà.
-Professore...vedo che è sicuro di ciò che dice. E non posso che chiederle di darmi un secondo per realizzare...-
Era visibilmente scosso. Il colorito improvvisamente pallido, riprese lentamente tono..
-Son sicuro di quel che dico,Yan. Il messaggio comincia con la frase: "saluti e pace a voi, che ricevete questo messaggio. Se lo state leggendo, ora sapete che non siete soli. Noi siamo gli abitanti di..."-
Yan si fece pallido. Una lacrima sfuggi, cadendogli sul dorso di una mano.
L'iniziale pallore lascio posto ad un sorriso luminosissimo, che gli dipinse il viso di pura felicità.


Il volto del professore si illumino della gioia di Yan.
Una fragorosa risata...
-Perdonami, giovane amico, forse avrei dovuto dirtelo dopo, ma non ho resistito alla tentazione di vederti guardare lo spettacolo che tanto ami, conscio di questa grande scoperta.
Ora...godiamoci l'eclisse, più tardi ti spiegherò tutto...
-

Mentre il disco lunare lasciava scoperta la sola corona solare, all'apice dell'eclisse, le emozioni di Yan erano impegnate in un esplosione di sentimenti e sognanti scenari futuri.
L'eclisse, pur tanto attesa, lo trovò spettatore assente.
Il suo pensiero era tutto alle parole del professore.

...Allora...è proprio vero. Non siamo soli...

Più girava intorno a questo concetto, e più si sentiva ebbro di gioia.

L'eclissi era ormai terminata.
Si alzarono dai massi dove avevano passato la loro ultima mezz'ora, e mossero nuovamente i loro passi verso la proprietà del professore.
I due scienziati, impegnati nella discesa piuttosto impegnativa, si scambiarono poche parole.

Ad un tratto una pietra sdrucciolò sotto un piede dell'anziano scienziato.
Yan vide la scena, impotente.
L'equilibrio mancò al professore per un solo attimo...
Ma bastò.
Stava cadendo nel dirupo...

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Il piccolo dirupo alla sua sinistra era pericolosamente vicino.
Si rese conto che stava per caderci dentro.

Con una torsione, stupefacente per la sua età, flettè tutte e due le gambe ancora poggianti a terra.
Con le due braccia superiori si diede lo slancio, mentre le due inferiori si muovevano a coprire il ventre.
Cercò di spingersi, nei dieci metri di vuoto che aveva davanti e sotto di lui, provando a "direzionarsi" verso la macchia d'erba tra gli alberi.

La forza risultante, fu notevole.
Sette/otto metri più in là, atterrò esattamente dove aveva previsto.
Girandosi di schiena, mentre era in volo, fece in modo che l'esoscheletro proteggesse il delicato addome.
Aveva evitato abilmente di cadere sulle rocce appuntite sottostanti, con un'agilità unica, per un settecentotrentenne.

Si alzo in piedi, in tutti i 5 metri e 20 della sua stazza.
Si scrollò di dosso le foglie...
-Tranquillo,Yan...nulla di rotto.-
-Le do una mano a saltare fuori,Professore. Mi ha fatto prendere un bello spavento.-

La poderosa mano a ventosa di Yan, aiutò il professore ad uscire dal dirupo.
Una volta nuovamente sul sentiero, il Professore si rivolse al giovane.
-Hai visto che nonnetto arzillo? Tu, nei tuoi prestanti duecentocinquant'anni, non avresti certo saputo far di meglio!-
Un sorriso di scampato pericolo spuntò su tutte le tre bocche di Yan, Anche lo splendido occhio azzurro al centro del petto,sembrava sorridesse.
-Si professore, lei è davvero un nonnetto arzillo!-

Pochi minuti di strada, e sarebbero giunti al laboratorio.
Yan era di nuovo perso nei suoi pensieri.
La notte stava lentamente calando le proprie tenebre su quell'angolo di pianeta.
Si vedevano già in cielo le sagome delle tre lune minori visibili da quell'emisfero.

Il suo sguardo si perse tra le striature del gigante gassoso alto sullo zenith.
Un pensiero solcò veloce la sua mente:
-Chissa se sono davvero simili a noi?-
Una leggera brezza si sollevò.
Le scaglie gli tremarono.
-Chissà se respirano...come noi?-
L'aria fresca della sera,gli accarezzò il viso.

Ripensò alle parole del professore.

-Saluti e pace a voi, che ricevete questo messaggio. Se lo state leggendo, ora sapete che non siete soli. Noi siamo gli abitanti del pianeta Terra..."-

Inspirò una bella boccata di limpida ammoniaca a pieni polmoni,e segui l'anziano mentore all'interno del laboratorio.


-----------THE END-------------

Autore:  The Eraser [ 31/07/2013, 21:02 ]
Oggetto del messaggio: 

Hahahahahaaaa...non ti si é filato nessuno!!! [:D]
Dai, te lo metto io un commentino.

Bravo Rigel, bel raccontino. Mi é piaciuto. [;)]

Autore:  AleBon [ 01/08/2013, 00:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Ben congeniato.

Autore:  fgb [ 01/08/2013, 21:14 ]
Oggetto del messaggio: 

Caruccio, veloce e poco scontato, mi ricorda un racconto di lotta tra due pianeti dove solo nell'ultima parola si capiva che il protagonista era un alieno che stava combattendo (ed uccidendo) gli uomini.

Ricordi di gioventù.


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Autore:  shighella [ 01/08/2013, 22:17 ]
Oggetto del messaggio: 

Spassoso, scorrevole e..possibile..[:)]

Autore:  kirara11 [ 01/08/2013, 22:18 ]
Oggetto del messaggio: 

bellissima e ben scritta

Autore:  barionu [ 02/08/2013, 00:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Nonostante l'età, il professor Roy era eccezionalmente in forma.


Bel personaggio .

Lo voglio rileggere , intanto :


MESSO NEL NOSTRO ARCHIVIO !

http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7 ... 110#294424



zio ot [;)]

Autore:  shighella [ 02/08/2013, 21:41 ]
Oggetto del messaggio: 

Sarebbe molto gradito un seguito [:I]

Autore:  RigelDiOrione [ 03/08/2013, 00:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Troppo buoni [:I]

Non aspettatevi una gran produzione...almeno per il momento. Il molto lavoro mi sta' impedendo di lasciarmi andare alla condizione mentale adatta...xxxxello e/o birrette...e viaaaaa [8D]

Comunque, non mancherò. Nel frattempo magari vi copio-incollo qualche mia serata di grazia, già scritta in altre piattaforme.
Tutta roba postata al volo...quindi perdonatemi i numerosi errori e ripetizioni.
Non ho ancora trovato un correttore di bozze disposto al "ti pago a gratis"...

Anzi...se ne conosceste qualcuno.... [:257]

Autore:  Thethirdeye [ 30/08/2013, 14:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Gli ultimi tre post sono stati rimossi.

Coloro i quali volessero comprenderne il motivo, possono andarsi a rileggere
le seguenti postille, tratte da "Linee Guida e Regolamento di “UFOforum.it":

- Dispute personali tra utenti
- Chiusura discussioni e/o modifica messaggi
- Contestazioni

Fonte: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=29

Buon proseguimento

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