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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 21/06/2019, 11:20 
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21 giugno 2019

Nella giornata di ieri le Forze aeree di autodifesa nipponiche (Jasdf) hanno intercettato tre bombardieri strategici russi del tipo Tupolev Tu-95MS che hanno violato lo spazio aereo di Tokyo nella zona dell’isola di Minamidaitojima, a sude est di Okinawa, e nei pressi di Hachijo-jima nel Mar della Filippine.

Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa nipponico i tre bombardieri hanno condotto un pattugliamento a lungo raggio lungo le coste orientali ed occidentali dell’arcipelago giapponese invadendone lo spazio aereo. Non è chiaro se i Tupolev Tu-95 fossero accompagnati da velivoli di scorta, le notizie che ci pervengono dai media giapponesi e dal comunicato stampa del ministero sono al momento scarne o frammentarie.
L’ultima violazione dello spazio aereo risale al 2015

Secondo un comunicato ufficiale del Cremlino rilanciato dall’agenzia Tass la missione di pattugliamento è avvenuta “nello stretto rispetto delle regole di navigazione aerea internazionali senza alcuna violazione dei confini di altri stati”. Di diverso avviso è però Tokyo che lamenta l’intrusione, la prima che avviene dal 2015.

I voli di pattugliamento dei bombardieri russi a lungo raggio nell’area estremo orientale sono ricominciati piuttosto recentemente, nel 2014, dopo più di un decennio di interruzione causato sia da una congiuntura internazionale non particolarmente avversa sia dalla stretta necessità di risparmiare risorse da parte delle Forze Armate russe.

Lo sconfinamento avvenne esattamente a settembre del 2015 nella parte meridionale delle isole Curili, che sono oggetto di una aperta contesa sulla loro sovranità tra Russia e Giappone.

Dal 2014 l’attività dei velivoli russi è andata esponenzialmente crescendo segnando un picco proprio nel periodo che va dal marzo del 2017 al marzo del 2018: la Jasdf ha effettuato ben 390 decolli su allarme (in gergo chiamati scramble) per intercettare velivoli russi diretti verso lo spazio aereo nazionale. Nei dodici mesi successivi il numero di scramble ha visto una leggera flessione, passando a 343, ma questa intercettazione è la prima deliberata invasione dello spazio aereo nipponico da 4 anni a questa parte.

Un evento simile, sebbene senza sconfinamento, è avvenuto a febbraio di quest’anno quando quattro Tu-95 scortati da altrettanti Sukhoi Su-35S “Super Flannker” (o Flanker E) sono stati intercettati nello spazio aereo internazionale a est e a ovest dell’arcipelago nipponico. L’ultimo scramble, invece, della Jasdf verso un velivolo russo, è datato maggio 2019, quando un Tupolev Tu-142MZ (Bear F in codice Nato), un pattugliatore marittimo a lungo raggio con capacità antisom, è stato individuato e scortato nel Mar del Giappone e nel Mar Cinese Orientale.

Al momento non si hanno dettagli ulteriori riguardo alla rotta esclusi i tracciati forniti dal Ministero della Difesa giapponese che evidenzia come i tre bombardieri abbiano deliberatamente virato nello spazio aereo nipponico.

Come riferito anche da fonte russa, l’aviazione giapponese ha scortato i tre bombardieri durante parte della loro rotta, verosimilmente quella più vicina al territorio nipponico, con velivolo tipo F-15 ed F-2.

Pivot to Pacific?

I numeri dell’attività aerea russa nell’area estremo orientale, ed in particolare nella zona del Giappone e dei suoi mari attigui, ben dà la misura dell’importanza che, per Mosca, ha quel teatro da anni al centro dell’attenzione geopolitica internazionale. Se paragonati, infatti, a quelli dell’attività condotta in Europa e nell’Atlantico del Nord, possiamo con sicurezza dire che quest’ultimo rappresenti un fronte pur sempre importante ma secondario rispetto a quello orientale per la Russia, che non intende affatto essere messa in secondo piano nella gestione non solo delle crisi internazionali che hanno sede nell’area (Corea e Mar Cinese Meridionale), ma nemmeno nel controllo degli accessi marittimi alle rotte commerciali, che fanno sempre più perno nei mari dell’estremo oriente e che presto sfrutteranno anche il “passaggio a nord est” – o la via artica per il Pacifico – su cui la Russia può vantare un’opzione preferenziale data dalla situazione geografica, ma che fa gola anche alla Cina, l’eterno rivale e ora “amico forzato” di Mosca.

Una missione di pattugliamento così “aggressiva” non può quindi essere dovuta ad un errore di navigazione stando ai tracciati ed è un chiaro segnale ai giocatori nell’area orientale che la Russia c’è e che non intende abdicare al suo ruolo di potenza globale, sebbene con tutti i limiti strutturali dati dalla fragilità economica che la caratterizzano in questo particolare momento storico.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 21/06/2019, 13:27 
Quei velivoli non hanno violato alcuno spazio aereo :) A violare gli spazi aerei altrui sono solo gli USA ma per fortuna ora se si permettono i loro giocattolini glieli tirano giù come fatto dall'IRAN

Cita:
I Tupolev-95MS russi intercettati dai caccia F-2 e F-15 del Giappone non hanno violato lo spazio aereo giapponese

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I due bombardieri strategici Tupolev-95MS non hanno violato i confini di altri stati durante una missione sul Mar del Giappone e sui mari della Cina orientale e della Cina meridionale, ha reso noto il ministero della Difesa russo.



"Due bombardieri strategici Tupolev-95MS della Aerospace Force russa hanno effettuato una missione di routine nello spazio aereo sulle acque internazionali del Mar del Giappone e dei mari della Cina orientale e della Cina meridionale e della parte occidentale dell'Oceano Pacifico", ha dichiarto il ministero della Difesa di Mosca.



"Il volo è stato effettuato nel rigoroso rispetto delle regole internazionali di utilizzo dello spazio aereo internazionale, senza alcuna violazione dei confini di altri Stati", ha informato il ministero della Difesa.



Il volo è durato oltre 14 ore.

In alcune parti del percorso gli aerei russi sono stati scortati dai caccia F-2 e F-15 dell'Aeronautica giapponese.


Il ministero della Difesa giapponese ha dichiarato che i bombardieri strategici della Russia Tupolev-95 sono entrati per due volte nello spazio aereo del Giappone nell'area della prefettura meridionale di Okinawa e sull'isola di Hachijo-jima nel Mar delle Filippine. Gli aerei dell'aeronautica giapponese sono stati inviati per intercettare i cacciabombardieri, ha informato il ministero della Difesa giapponese, aggiungendo che non si sono verificate situazioni rischiose.



Il Giappone afferma che un precedente incidente di questo tipo è stato registrato vicino alla penisola di Nemuro (l'isola più settentrionale del Giappone a Hokkaido) nel settembre del 2015.

Fonte: TASS
Notizia del: 20/06/2019
fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_tupolev95ms_russi_intercettati_dai_caccia_f2_e_f15_del_giappone_non_hanno_violato_lo_spazio_aereo_giapponese/27922_29041/




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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 16:22 
Ma ancora girano con questi residuati bellici degli anni 50?? [:297]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 16:56 
Beh... se è per questo, volano ancora i B52 e con i Tupolev voleranno ancora per altri 5-10 anni. [:)]

Portano oltre 30 tonellate di carico, hanno una autonomia di oltre 15'000 Km e superano i 900 Km/h.


Ultima modifica di Wolframio il 22/06/2019, 17:07, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 17:01 
Usa: nessuno rottama il vecchio e affidabile Boeing B-52

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La Northrop Grumman, leggendaria società aerea statunitense, lo ha chiamato B-21 Raider e con molta probabilità anche questo nuovo bombardiere dell’United States Air Force (Usaf) entrerà nell’Olimpo dei miti militari a stelle e strisce. Le premesse, d’altronde, ci sono tutte. Nel 2016, anno della sua presentazione al mondo, l’allora segretario Usaf Deborah Lee James ricordò che “la nostra piattaforma di attacco di precisione globale di quinta generazione ci consentirà di avere una capacità di tiro mediante dei sensori in rete, con la quale tenere a bada gli obiettivi in un modo che il mondo e i nostri avversari non hanno mai visto”.

Bombardiere, sì, ma non solo: il nuovo prodotto di casa Grumman, infatti, è realizzato anche per la guerra elettronica, così da fondere in una sola macchina più funzioni e da fare del B-21 Raider una “fortezza strategica multiruolo”, seguendo un principio già applicato ai caccia Lockheed F-35 e F-22, entrambi capaci di adempiere alle specialità di caccia, caccia-bombardiere e di apparecchio per la electronic warfare. Ma a parte queste informazioni di massima, più interessante è capire se la Usaf ha davvero intenzione di sostituire la flotta di B-52 con il B-21, il cui costo per esemplare si aggira sui 550 milioni di dollari.

Dal Vietnam ai giorni nostri
Il Boeing B-52 è un aereo progettato negli Anni ’50 per sostituire il B-47 ‘Stratojet’, prodotto in circa 2000 esemplari fra il 1947 e il 1055, primo bombardiere strategico a reazione. Ancora prima, c’erano stati gli storici B-36 a turboelica che, a loro volta, avevano rimpiazzato i B-29 della Seconda Guerra mondiale. Il “52” mostra la sue doti di forza in Vietnam dove, fra il 1965 e il 1972, partecipa a numerose incursioni sul nord, subendo anche perdite (circa 24), ma infliggendo pesanti danni al nemico. Durante l’operazione Desert Storm, ai tempi della prima Guerra del Golfo, molteplici sono le missioni di volo, con un solo apparecchio precipitato per guasti tecnici. Un vero portento, dunque, capace di rovesciare le sorti di un conflitto: il carico (oltre 30 tonnellate di bombe e 20 missili AM nella versione “H”), l’autonomia (14 mila km) e il costo di 50 milioni di dollari ad esemplare ne hanno fatto, nei decenni, un perno delle guerre degli Stati Uniti al punto che il ritiro non è previsto prima del 2040. E vent’anni non passano in un attimo: perché allungare così tanto la vita operativa di un aereo che vola dalla metà degli Anni ’50?

È la stessa domanda che gli ufficiali della Usaf si sono posti quando è stata espressa la necessità di sostituire l’F-15 con il più moderno caccia da superiorità aerea F-22 capace, come accennato, di essere un vettore multiruolo. L’approvvigionamento dei nuovi velivoli è stato bloccato dall’amministrazione Obama per gli onerosi costi e F-15 continueranno, quindi, a volare per ancora un decennio al fianco degli F-35, nuovi ma meno costosi del “22”.

Il confronto con Mosca e gli Alleati
Ed è così che mentre gli Usa tengono sempre pronti negli hangar i B-52, la Russia continua a volare con mezzi che risalgono all’Unione sovietica quali, ad esempio, il Sukhoi Su-25 perno della campagna aerea contro il Califfato al fianco di elicotteri da combattimento Mil Mi-24, già leggenda durante il conflitto sovietico in Afghanistan (1979-1989). Certo, anche Mosca può contare su modernissimi caccia quali il MiG-35 e il Su-35, ma non può rinunciare alla numerosa flotta di altri Sukhoi, di Ilyushin, di Beriev, di trasporto come i Tupolev e gli Antonov che da decenni garantiscono piena efficienza operativa alla Vozdushno-Kosmicheskiye Sily.

Discorso diverso per gli altri Paesi i cui bilanci non sempre permettono il mantenimento di grandi arsenali. I membri della Nato, ad esempio, termineranno il processo di sostituzione dei caccia e caccia bombardieri con il Lockheed F-35 molto prima degli Stati Uniti, poiché i fondi delle rispettive Difese sono limitati. Al contrario, gli Usa – con 686 basi estere e circa 270 mila uomini dispiegati oltremare (dati del 2016) – hanno bisogno di una quantità di mezzi tale da sopperire alla sicurezza interna ed esterna. Ecco un altro motivo per il quale il B-52 volerà fino al 2040, accompagnato a terra dalle mitragliatrici di squadra Browning 1919 (il numero indica l’anno di progettazione) e in cielo dall’elicottero UH-1 che, seppure in un quantità estremamente ridotte, continua a prestare servizio.

Stesso discorso per gli equipaggiamenti della fanteria di molte nazioni, Italia in testa, che annoverano armi risalenti addirittura alla Seconda Guerra mondiale, come la MG 42 (Maschinengewehr 42, Beretta MG 42/59). Ci sono poi i più “recenti” AK 47 (Kalashnikov progetto del 1947) e gli M16 A2 americani, simboli della Guerra Fredda ancora diffusissimi, specie in realtà nelle quali l’influenza russa o la carenza di denaro per l’ammodernamento degli armamenti hanno spinto i governi locali ad approvvigionarsi dagli arsenali russi e statunitensi.

Pertanto, nessuna arma è definibile “vecchia” tout court, poiché la sua efficacia varia a seconda del contesto e del teatro nel quale è impiegata.

Nuove esigenze strategiche e classiche tattiche di combattimento
Discorso diverso quello sul fine dell’arma stessa: nel 2018 un bombardiere strategico è ancora indispensabile? La lotta al Califfato ha palesato il ruolo di primo piano della Rete, sfruttata da Isis con articolate e sempre più complesse attività di guerra psicologica per sopperire all’inferiorità numerica e tecnologica sul campo di battaglia. Nuove esigenze strategiche, dunque, che impongono un adeguamento dei sistemi d’arma e delle tattiche di combattimento mettendo così in discussione la centralità di una leggenda dell’aria come il B-52.

Eppure, gli americani lo terranno in linea per altri 20 anni. Perché malgrado sia molto ambizioso, il progetto del bombardiere B-21 richiede costi elevatissimi che difficilmente un’amministrazione può sostenere nell’arco di pochi anni. Pertanto, è plausibile che l’ingresso del futuristico Raider negli arsenali statunitensi avvenga progressivamente, affiancandosi e lentamente sostituendosi al “vecchio” B-52 fino alla data del suo meritato pensionamento.

https://www.affarinternazionali.it/2018 ... eing-b-52/



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 17:09 
sottovento ha scritto:
Ma ancora girano con questi residuati bellici degli anni 50?? [:297]


Visto?..... non c'è niente da ridere [:300]



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MessaggioInviato: 22/06/2019, 17:32 
infatti!! [:D]
poiché più si va avanti più le cose non durano!
ho un televisore degli anni 50 , funzionante!! [;)]

e altre cose, es il cemento dei romani a confronto del nostro? [;)]

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 17:59 
mauro ha scritto:
infatti!! [:D]
poiché più si va avanti più le cose non durano!
ho un televisore degli anni 50 , funzionante!! [;)]

e altre cose, es il cemento dei romani a confronto del nostro? [;)]

ciao
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MessaggioInviato: 22/06/2019, 20:04 
Purtroppo ... Il consumismo, altrimenti la gente ... non ha da lavorare! [:291]
Praticamente, specilamente qui, in Europa, siamo in troppi e il lavoro scarseggia.
Così fanno cose che durano POCO ...........


I B-52 ancora per ... 20 anni!
Ecco perché sghigniazzo quando riguardo agli UFO c'è ancora gente che li da come ... ARMI SEGRETE! [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 20:33 
Ufologo 555 ha scritto:
Purtroppo ... Il consumismo, altrimenti la gente ... non ha da lavorare! [:291]
Praticamente, specilamente qui, in Europa, siamo in troppi e il lavoro scarseggia.
Così fanno cose che durano POCO ...........


]
Questo e' quello che ci vogliono far credere.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 20:38 
Riguardo agli Ufo ho smesso di parlarne, tutto quello che ho visto per gli altri non posso essere credibile perche' non sono un Generale, ne' un famoso politico, ne' un Ufologo qualificato. [:287]


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MessaggioInviato: 22/06/2019, 21:07 
Una volta quando si entrava in un garage di auto e camion si vedeva sempre un bancone di 5-6 metri pieno di pezzi ben disposti di un motore scomposto per la revisione.
Crea piu posti di lavoro la manutenzione e la revisione delle fabbriche robotizzate che sfornano in continuazione nuovi modelli.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 21:31 
Wolframio ha scritto:
Beh... se è per questo, volano ancora i B52 e con i Tupolev voleranno ancora per altri 5-10 anni. [:)]

Portano oltre 30 tonellate di carico, hanno una autonomia di oltre 15'000 Km e superano i 900 Km/h.

Si ma oltre che svegliare un'intera camerata a oltre 50 miglia di distanza [:297] i TU-95 hanno anche una traccia radar doppia rispetto ai B52 (Massimo555 ne sa più di me), mentre i B-52 erano già equipaggiati con contromisure di guerra elettronica capaci di generare una traccia falsa del loro stesso aeromobile! Del resto mentre i russi giocavano ancora con le eliche gli americani volavano già coi motori a reazione ed avevano giù sviluppato le ali a freccia e quelle a delta sui caccia (penso all'F-86 Sabre...in servizio anche alla nostra AM ed al Convair XF-92 che fu la base dagli F-102 in avanti).



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 21:56 
Sì gli americani hanno sempre avuto $oldi da $pendere, per le loro stesse tasche...

...ma sul serio affermi che i Russi siano da meno proprio nel campo aerospaziale?

Non mi aspettavo una cosa del genere da un osservatore attento come te...


Quoto Wolf sull' obsolescenza programmata e tutto il lavoro che ha ucciso... insieme al pianeta...



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/06/2019, 23:24 
Aztlan ha scritto:
ma sul serio affermi che i Russi siano da meno proprio nel campo aerospaziale? Non mi aspettavo una cosa del genere da un osservatore attento come te...

Si, secondo me gli Usa sul fronte aeronautico sono (notevolmente) superiori ai russi. Per la cronaca ritengo però che i russi siano superiori in quello navale (sottomarini).



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