Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8552 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249 ... 571  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/08/2015, 19:47 
Intanto ieri notte sempre in Cina....

Cian: esplosione in impianto chimico
A Shandong, fiamme visibili da chilometri. Brucia un deposito



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19758
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 22/08/2015, 21:07 
Wolframio ha scritto:



potrebbero esere sabotaggi..

x quanto riguarda i rods of god,
c'è sempre il muro del suono, ecc
pure che il proiettile resiste
un'onda d'urto c'è sempre..
anche se sinceramente
se arriva intatto al suolo
alla fine configura un proiettile perforante
ad altissima velocità..

che entrerebbe nel suolo per chilometri e basta..
a meno che..
fosse fatto di uranio impoverito
o altra lega che col calore dell'attrito
in parte possa esploderere
al rientro

il tunguska alla fine
mi pare fosse un meteorite ferroso..
esploso in massima parte in atmosfera..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 23/08/2015, 20:18 
Putin sigla l’Ordine “Settembre di guerra”, autorizzando l’attacco nucleare alla NATO

agosto 23, 2015 Lascia un commento

What Does It Mean

ImmagineIl Ministero della Difesa (MoD) riporta oggi che il Presidente Putin ha firmato l’ordine “Settembre di Guerra”, che autorizza l’uso dell’arma atomica nei primi attacchi contro le forze della NATO, per i crescenti i timori del Cremlino che il regime di Obama stia per scatenare un attacco massiccio in Ucraina contro le forze separatiste e la Repubblica Autonoma di Crimea. Il Presidente Putin ha firmato il grave ordine di guerra in Crimea, durante l’incontro sulla sicurezzacon i massimi vertici militari della Federazione, secondo il rapporto, prendendo pubblicamente atto delle preoccupazioni del Kremlino affermando: “È evidente che la minaccia di forze estere per destabilizzare in questo o quel modo la penisola rimane: giocando la carta nazionalistica, utilizzando questi o quegli errori ed inefficienze delle autorità, indirizzano le preoccupazioni dei cittadini su un vicolo distruttivo. Alcune capitali parlano apertamente della necessità di condurre attività sovversive; importanti strutture vengono create, e personale per atti di sabotaggio e propaganda radicale viene reclutato e addestrato“. Al momento della firma del Presidente Putin dell’ordine di guerra, secondo il rapporto, oltre 9000 soldati e 3000 componenti delle batterie dei sistemi missilistici balistici tattici Iskander-M della Federazione iniziavano l’immediato rischieramento di 800 chilometri nell’Oblast di Astrakhan, divenendo operativi nel Distretto Militare Meridionale. Acuendo i timori di guerra al Kremlino, la presente relazione continua che i 65000 militari ucraini disposti sul fronte presso Donetsk, secondo gli esperti del MoD, attaccheranno contemporaneamente a pianificati attentati terroristici occidentali in Crimea, nel “maldestro tentativo” di forzare la Federazione a difendere solo quest’ultima, invece della prima. Gli sbarramenti di artiglieria preparatori delle forze ucraine guidate dagli USA già spaventano l’Unione europea (UE) sull’imminente guerra, nota la relazione, e colloqui sulla crisi tra Germania e Francia sono in programma, a cui il Presidente Putin non parteciperà, anche se potrebbe parteciparvi successivamente. I preparativi della Federazione, tuttavia, afferma la relazione, sono “molto più seri” con almeno 50000 soldati altamente addestrati pronti ad intervenire immediatamente in Ucraina, una volta iniziata la guerra, e il massiccio dispiegamento della 20.ma Armata sul fronte occidentalecontinua a ritmo accelerato. La relazione del MoD rileva inoltre che l’ordine del Presidente Putin estende al 15 ottobre le grandi esercitazioni della Difesa Aerea in corso ad Ashuluk, 500 chilometri dal confine della Federazione con l’Ucraina orientale, che dovrebbe anch’essa combattere in guerra.
Con decine di migliaia di truppe occidentali in Spagna per l’esercitazione Trident Juncture 2015, che la NATO definisce le “più ambiziose” nella “storia moderna”, gli esperti del MoD dicono nel rapporto che l’ultima settimana di settembre si avvierebbe una provocazione bellica senza precedenti per “scatenare” la guerra in Ucraina. Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito statunitense, Generale Ray Odierno, ha affermato la scorsa settimana che la Russia è la prima minaccia militare agli Stati Uniti, afferma la relazione; sarebbe curioso saperne il perché dato che gli USA spendono in militarismo e guerre più di tutti gli altri Paesi del mondo combinati. Mentre gli Stati Uniti hanno condotto una serie di esercitazioni militari segrete d’estate, i cui risultati preoccupano i funzionari della difesa e delle forze armate statunitensi sul loro Paese impreparato a una guerra prolungata contro la Russia, gli analisti del MoD in questa relazione notano che il regime di Obama sarebbe pronto ad iniziarla comunque, preparandosi all’apocalisse economica imminente del mese prossimo. E su quanto catastrofica sarà l’apocalisse economica di settembre, il sito dissidente InfoWars.com ha anche ha avvertito, questa settimana che il “panico totale” ha sopraffatto coloro che sanno cosa sta arrivando.

ImmagineTraduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Source: Putin sigla l’Ordine “Sett...co nucleare alla NATO | Aurora



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 575
Iscritto il: 08/12/2008, 22:17
Località: rimini
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 23/08/2015, 20:27 
..dai e dai


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22326
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 24/08/2015, 21:42 
Guarda su youtube.com


Cita:
Pubblicato il 24 ago 2015
La crisi cinese scatena il panico mondiale. Le borse vanno a picco. Lo spread Btp-Bund torna a salire. Ma non era difficile prevederlo. Questa videointervista di Claudio Messora ad Antonio Maria Rinaldi, economista di ScenariEconomici, era stata registrata sabato, due giorni fa. Ma oltre all'euro, l'incubo che nessuno osa nominare penzola come una spada di Damocle sul sistema finanziario mondiale. Un incubo che si chiama "derivati": in Germania, solo Deutsche Bank ne ha in pancia 55 mila miliardi. Venti volte il Pil tedesco. E se scoppia questa bolla, questa volta torniamo alle clave.



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 09:23 
Giappone, esplosione nella base militare americana a Sagamihara, a 35km da Tokyo
Guarda su youtube.com

23,08, 2015
L'esercito americano ha assicurato che nel deposito non si trovano materiali pericolosi o munizioni.

A quanto si apprende non ci sono feriti, mentre "vigili del fuoco sono sul posto impegnati a spegnere le fiamme", ha detto un portavoce del Pentagono senza fornire ulteriori dettagli sull'accaduto. I media locali indicano come luogo dell'esplosione la base di Sagamihara, nella prefettura di Kanagawa, vicino a Tokyo.

Un deposito della base militare americana di Okinawa, in Giappone, è stato devastato da una forte esplosione, seguita da un incendio. Inoltre, non si conoscono ancora le cause dell'esplosione.

http://blognotizie.info/7375/giappone-e ... e-usa.html


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11046
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 12:56 
Ecco la risposta della Cina che ufologo attendeva...



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22326
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 14:13 
Aztlan ha scritto:
Ecco la risposta della Cina che ufologo attendeva...


Potrebbe :) Se davvero si sta combattendo una guerra ombra che è partita dai mercati finanziari da qualche anno non passerà molto tempo prima che diventi palese.



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 133
Iscritto il: 11/01/2013, 03:15
Località: pescara
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 16:53 
interessante discussione con ipotesi più che accettabili.
vorrei solo far presente che da tempo ci sono tensioni tra cina e giappone riguardo il possesso delle isole senkaku, tanto che in passato si è più volte sfiorato il conflitto armato.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11046
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 17:43 
Ci sono anche tensioni con altri Paesi della regione per il possesso di alcune isole ricche di risorse.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 133
Iscritto il: 11/01/2013, 03:15
Località: pescara
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 20:04 
non conosco a fondo la storia diplomatica cinese. ho citato le senkaku perchè si sa che ci sono stati scambi piuttosto pesanti con i giapponesi e per la relativa vicinanza alle forze americane stanziate alla base di okinawa, ma quali sarebbero le altre isole in contenzioso di territorialità?


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 20:26 
Mini: è tutto falso, in questa guerra (mondiale) per bande

Scritto il 26/8/15 • nella Categoria: segnalazioni Condividi Tweet


Abbiamo due armi formidabili: diffidenza e ironia. La prima serve a neutralizzare il monopolio dell’informazione. Significa cercare continuamente altre fonti e altri riscontri senza bere tutte le scemenze ufficiali. La seconda tende a ridimensionare anche quella che può sembrare la realtà. Perché la verità non è più la vittima del primo colpo di fucile: non esiste più. Oggi la guerra limitata non è più possibile neppure in linea teorica: gli interessi politici ed economici di ogni conflitto, anche il più remoto e insignificante, coinvolgono sia tutte le maggiori potenze sia le tasche e le coscienze di tutti. La guerra è diventata un illecito del diritto internazionale e non è più la prosecuzione della politica, ma la sua negazione, il suo fallimento. Nonostante questo (o forse proprio per questo) lo scopo di una guerra non basta più a giustificarla. E chi l’inizia, oltre a dimostrare insipienza politica, si assume la responsabilità di un conflitto del quale non conosce i fini e la fine. Con l’introduzione del controllo globale dei conflitti e della gestione della sicurezza (anche tramite le Nazioni Unite), tutti gli Stati e tutti i governanti sono responsabili dei conflitti. E tutti i conflitti sono globali, se non proprio nell’intervento militare, comunque nelle conseguenze economiche, sociali e morali.

Quindi, a cominciare dalla guerra fredda che i paesi baltici hanno iniziato contro la Russia, dalla guerra “coperta” degli americani contro la stessa Russia, dai pretesti russi contro l’Ucraina, alla Siria, allo Yemen e agli altri conflitti cosiddetti Immagineminori o “a bassa intensità”, tutto indica che non dobbiamo aspettare un altro conflitto totale: ci siamo già dentro fino al collo. Quello che succede in Asia con il pivot strategico sul Pacifico è forse il segno più evidente che la prospettiva di una esplosione simile alla Seconda Guerra Mondiale è più probabile in quel teatro. Non tanto perché si stiano spostando portaerei e missili (cosa che avviene), ma perché la preparazione di una guerra mondiale di quel tipo, anche con l’inevitabile scontro nucleare, è ciò che si sta preparando. Non è detto che avvenga in un tempo immediato, ma più la preparazione sarà lunga, più le risorse andranno alle armi e più le menti asiatiche e occidentali si orienteranno in quel senso. E’ una tragedia annunciata, ma, del resto, abbiamo chiamato tale guerra condotta per oltre cinquant’anni “guerra fredda” o “il periodo di pace più lungo della storia moderna”.

Stiamo vivendo un periodo di transizione storica molto importante: il sistema globale voluto dai vincitori della Seconda Guerra Mondiale sta scricchiolando, i blocchi sono scomparsi, molti regimi politici voluti dalle potenze coloniali sono in crisi, l’Africa si sta svegliando un giorno e regredendo il giorno successivo, le istanze economiche hanno il sopravvento su quelle politiche, sociali e militari, le periferie delle grandi potenze e i loro vassalli stanno cercando indifferentemente o maggiore autonomia o una servitù ancora più rigida. I conflitti attuali sono i segnali più evidenti di questo processo che porterà ad una nuova formulazione dei rapporti e degli equilibri internazionali. Tuttavia non è detto che questo passaggio porti al cosiddetto “nuovo Immagineordine mondiale”. Le spinte al cambiamento e alla stabilità sono ancora flebili e rischiano di cronicizzare i conflitti e le situazioni, altrettanto pericolose, di post-conflitto instabile.

Ci sono segnali di forte resistenza al cambiamento in senso multipolare da parte delle nazioni più ricche ed evolute come da parte di quelle più povere. Quelle più ricche si stanno di nuovo orientando verso una politica di potenza affidata soprattutto agli strumenti militari; quelle più povere si stanno orientando verso la rassegnazione alla schiavitù. Il cosiddetto “nuovo ordine” potrebbe essere quello vecchio del modello coloniale e le forze armate si stanno sempre di più orientando verso il sistema degli “eserciti di polizia” (constabulary forces). In molti paesi dell’Africa si parla da tempo di “nostalgia” del periodo coloniale o si accusano le potenze coloniali di averli abbandonati. La potenza e la schiavitù sono complementari. Un filosofo cinese diceva del suo popolo: «Ci sono stati secoli in cui il desiderio di essere schiavo è stato appagato e altri no».

Le basi degli Usa in Italia non garantiscono la nostra sicurezza, ma la loro. Non servono i nostri interessi ma i loro e quindi non sono legalmente “occupanti”. Il fatto che si dichiarino basi Nato o facciano riferimento agli accordi di Parigi del 1963 è una foglia di fico che nasconde la realtà: alcune basi italiane sono aperte anche ai paesi Nato nell’ambito degli accordi dell’Alleanza, ma le basi americane più grandi sono precedenti agli accordi Nato e sono state concesse con accordi bilaterali in un periodo in cui l’Italia non aveva alcuna forza di reclamare autonomia; anzi andava cercando qualcuno da servire in America e in Europa. In queste basi decidono gli americani (e non la Nato) a chi consentirne l’uso temporaneo. Si ha così un doppio paradosso: molti italiani anche di alto lignaggio politico e militare tentano di giustificare le basi con la funzione di sicurezza che svolgono a nostro favore. E avallano la condizione di occupazione militare. Gli americani sono più espliciti, ma non meno paradossali: ogni anno il Pentagono invia una relazione al Congresso nella quale indica e traduce in termini monetari il Immaginecontributo dei paesi ospitanti delle basi “agli interessi e alla sicurezza degli Stati Uniti”. Dovrebbe essere un accordo fra pari, ma si avalla la nostra condizione di tributari.

La guerra si è evoluta nel corso dei secoli; adesso siamo giunti a teorizzare una guerra di quinta generazione o guerra senza limiti, una guerra cioè che non deve essere percepita come tale e che coinvolge anche mezzi finanziari. Possiamo dire di essere nel corso di una guerra di questo tipo? Senza dubbio. Ma anche questa quinta generazione sta trasformandosi nella sesta: la guerra per bande. Non essendoci più soltanto fini di sicurezza e non soltanto attori statuali, siamo nelle mani di “bande” con fini propri e senza alcuno scrupolo se non quello verso la propria prosperità a danno di quella altrui. Le bande si muovono senza limiti di confini e di mezzi, senza rispetto, solo all’insegna del profitto. Tendono ad eludere il diritto internazionale e la legalità, tendono a piegare gli stessi Stati ai loro interessi e a controllarne la politica e le armi. Oggi il problema degli eserciti e degli apparati di polizia non è quello di capire perché lavorano, ma per chi. Se lo Stato, per definizione, deve (o dovrebbe) pensare al bene pubblico, la banda pensa soltanto al bene privato, non statale e spesso contro lo Stato.

Quando nel 2004 chiesero ad un colonnello americano che tipo di guerra stesse combattendo in Iraq, quello rispose candidamente: «E’ una guerra per bande e noi siamo la banda più grossa». Anche lui aveva capito che non stava lavorando per uno stato o un bene pubblico ma per qualcosa che esulava dal suo stesso “status” di difensore pubblico: era un mercenario, come tanti altri, al servizio di uno che pagava. E per questo si riteneva un “professionista” delle armi. La finanza è l’unico sistema veramente globale ed istantaneo e si avvale di mezzi leciti e illeciti: esattamente come fa ogni moderna banda di criminali. La struttura di comando delle bande ha due modelli di riferimento: il modello paternalistico e verticale e il modello comiziale e orizzontale. Quest’ultimo sta prevalendo sul primo anche se a certi livelli della gerarchia si ha comunque uno più Immagineforte degli altri. Il modello orizzontale è anche quello che meglio riesce a mascherare le guerre intestine e quelle esterne. Ci sono interessi contingenti che spesso portano gli avversari dalla stessa parte.

La Grecia ha subito un’imposizione che piegando la volontà del governo e della stessa popolazione è senz’altro un atto di guerra. Ma il vero scandalo della Grecia non è nell’imposizione subita, ma nell’apparente lassismo in cui è stata lasciata proprio dagli organismi internazionali che ne avrebbero dovuto controllare lo stato finanziario. La guerra finanziaria alla Grecia è la guerra per bande quasi perfetta. Solo qualche sprovveduto può pensare veramente che la Grecia abbia alterato i propri bilanci senza che né Unione Europea, né Banca Centrale Europea, né Fondo Monetario, né Federal Reserve, né Banca Mondiale, né le prosperose e saccenti agenzie di rating se ne accorgessero. E’ molto più realistico pensare che al momento del passaggio all’euro gli interessi politici della stessa Europa prevalessero su quelli finanziari e che gli interessi finanziari fossero quelli di far accumulare il massimo dei debiti a tutti i paesi membri più fragili.

Abbiamo la memoria molto corta, ma ben prima del 2001 il dibattito sull’euro escludeva che molti paesi della periferia europea e quelli di futuro accesso (Europa settentrionale e orientale) potessero rispettare i parametri imposti. Non è un caso se proprio i paesi della periferia siano stati prima indotti a indebitarsi e poi a fallire, o ad essere “salvati” dalla padella per essere gettati nella brace. Irlanda, Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Italia e Grecia sono stati gli esempi più evidenti di una manovra che Immaginenon è stata né condotta né favorita dagli Stati, ma gestita da istituzioni che si dicono superstatali e comunque sono improntate al sistema privatistico degli interessi del cosiddetto “mercato”.

In ambito militare ogni operazione è aperta, condotta e accompagnata dalla guerra dell’informazione e da quella psicologica. In Kosovo ho dovuto raddrizzare una campagna d’informazione, condotta tramite materiale edito da Kfor, dopo aver constatato che una rivista non veniva distribuita ai kosovari ma nelle caserme. In pratica si faceva guerra psicologica sui nostri stessi soldati. Più professionali, ma meno centrate sugli scopi militari, sono le trasmissioni radio della Voa (Voce dell’America) che parla in molte lingue e perfino dialetti centro asiatici. La Russia è entrata nel mondo della moderna guerra dell’informazione con nuove reti di stampa, Internet, radio e televisione. I cinesi hanno interi canali dedicati all’informazione in varie lingue. Il programma “Confucio”, col quale s’insegna la lingua cinese all’estero, è ormai presente in tutto il mondo. Gli spin doctor del Pentagono avevano già immaginato nel 2011 come gestire la caduta di Bashar Assad in Siria e uno studio cinematografico ne stava realizzando il film. Il progetto è stato accantonato, ma il Pentagono spera che il film possa uscire nel 2016 (a Bashar Assad piacendo).

Lo scopo di queste iniziative è difficilissimo perché la narrativa (la versione dei fatti) che si vuole fornire dovrebbe contrastare quella dell’avversario e della gente del luogo. In realtà nella comunicazione il messaggio più accettato è quello che conferma i fatti o le percezioni e non quello che le contrasta. La narrativa dell’avversario, pur non avvalendosi di mezzi sofisticati e basandosi sulla trasmissione orale, è molto più efficace anche perché racconta quello che si vede o ciò che qualcuno appartenente alla stessa comunità dice di aver visto. In Iraq, Afghanistan e altrove non è stato infrequente il grido di allarme dei vertici delle coalizioni occidentali: «Stiamo perdendo la guerra della narrativa». Fuori dal contesto militare, la stessa crisi greca è un esempio attuale di guerra dell’informazione accomunata alla guerra delle percezioni e alle operazioni d’influenza. In Grecia, come altrove, l’eccesso di debito pubblico e internazionale di uno Stato non è di per sé un fattore fondamentale d’instabilità né d’insolvenza. E’ invece importante la credibilità che può ampliare a dismisura il credito. Per questo la guerra Immaginealla Grecia si è sviluppata sul piano della guerra psicologica con un’azione forte di discredito e di delegittimazione di tutto il paese.

La delegittimazione che si è vista in maniera palese nel caso greco, non è avvenuta per altri paesi in via di fallimento, come il nostro; anzi, a dispetto dei dati oggettivi (debito, crescita, disoccupazione, investimenti), ci sono paesi che beneficiano di crediti oltre ogni ragionevole misura. Ogni volta che in Italia c’è un’asta di titoli pubblici, i media plaudono al “collocamento” di tutto il pacchetto sottacendo che in realtà si tratta di un aumento di debito. Anche il fatto che il debito di tale tipo sia “interno” viene manipolato e sottovalutato spacciandolo per una cosa senza valore. Come se il debito interno (quello nei confronti degli italiani che hanno acquistato titoli pubblici) non dovesse mai essere restituito (e di fatto, così è), quasi che il rastrellamento costante del risparmio privato da parte dello Stato non penalizzasse la disponibilità di denaro destinata agli investimenti produttivi. Oltre alle bande finanziarie internazionali, in Grecia, come in Italia e altrove, ci sono bande privatistiche interne che monopolizzano la finanza e la comunicazione. In ImmagineGrecia, come altrove, queste bande hanno sperato e tuttora sperano in un ribaltone politico che le renda più potenti. E’ già successo, anche in maniera violenta.

Pochi anni fa il fisico Emilio del Giudice e il giornalista Maurizio Torrealta parlarono di armi nucleari estremamente miniaturizzate, di armi di nuova generazione che sarebbero state già impiegate sui campi di battaglia in Iraq e in Medio Oriente, e il cui uso sarebbe stato nascosto dietro la radioattività dei proiettili all’uranio impoverito. Non mi risultano casi concreti, ma ho sentito le stesse storie in altri casi. Una caratteristica delle guerre moderne è anche la perdita di consapevolezza sulla verità. Di certo c’è che la moderna tecnologia, anche fuori dal campo sperimentale, consente questo ed altro. Se tali armi sono state veramente impiegate, si tratta di una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani delle vittime. Purtroppo, ogni violazione (anche del buon senso, come nel caso della tortura) è così frequente che non rappresenta più un ostacolo. C’è da sperare che lo abbiano fatto gli americani: almeno, tra trent’anni i segreti di Stato saranno derubricati e ci diranno la verità. Se le avessero usate i russi o altri paesi, come il nostro, non lo sapremmo mai. Dovremmo aspettare che diventasse un segreto di Pulcinella.

(Fabio Mini, dichiarazioni rilasciate a Enzo Pennetta per l’intervista pubblicata su “Critica Scientifica” del 6 agosto 2015. Generale di Corpo d’Armata, già capo di stato maggiore della Nato, capo del comando interforze delle operazioni nei Balcani e comandante della missione in Kosovo, Fabio Mini è uno dei più grandi conoscitori delle questioni geopolitiche e militari. Il libro: Fabio Mini, “La guerra spiegata a…”, Einaudi, 171 pagine, 12 euro).

Source: Mini: è tutto falso, in quest...a (mondiale) per bande | LIBRE



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11046
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 20:53 
Oltre alle isole che hai citato nel Mar Cinese orientale ci sono quelle nella parte meridionale contese da vari Paesi della regione che interessano anche gli americani.

Questo articolo ne parla ma non dice il nome:

http://edition.cnn.com/2015/05/28/politics/china-ashton-carter-south-china-sea-islands/



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
_________________________________________________________________________

Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 133
Iscritto il: 11/01/2013, 03:15
Località: pescara
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/08/2015, 21:27 
giusto, avevo obliato quest'episodio. in fondo la cina deve rafforzare la propria presenza sul sud est asiatico, sia per ragioni di prestigio politico, sia per pacificare l'area e porla completamente sotto la propria influenza. gli americani faranno solo proteste di facciata, almeno fino a quando la cina non deciderà di "chiudere" e quindi riprendersi taiwan (le senkaku servono soprattutto in vista di questa strategia), questo si che scatenerebbe una guerra mondiale.


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22326
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 27/08/2015, 00:02 
Ci sono le isole senkaku a nord del Giappone contese dai cinesi e i giapponesi per le sconfinate quantità di idrati di metano...



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8552 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249 ... 571  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 25/04/2024, 06:52
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org