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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 16:44 
lox1 ha scritto:
Della serie:come non creare ulteriori tensioni in una zona a dir poco esplosiva.....

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E se piove, gli ombrelli vanno alla grande. [V]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 17:44 
Premesso che anche la Corea del Nord provoca lanciando i suoi missili e facendo le sue minacce, di fatto gli Usa nelle loro esercitazioni militari (che peraltro sono nei diritti di ogni paese), non commettono nessun reato visto che non violano la sovranità della Corea del Nord. Tuttavia nei fatti è abbastanza palese che gli Usa cercano il casus belli per attaccare la Nordcorea, pertanto la provocano sperando in una reazione che dia loro l'occasione per attaccare, come sempre "grazie" a Mr. Trump e alla sua folle politica guerrafondaia (quel grazie è inteso in senso critico, non come elogio).



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 18:23 
sottovento ha scritto:
Premesso che anche la Corea del Nord provoca lanciando i suoi missili e facendo le sue minacce, di fatto gli Usa nelle loro esercitazioni militari (che peraltro sono nei diritti di ogni paese), non commettono nessun reato visto che non violano la sovranità della Corea del Nord. Tuttavia nei fatti è abbastanza palese che gli Usa cercano il casus belli per attaccare la Nordcorea, pertanto la provocano sperando in una reazione che dia loro l'occasione per attaccare, come sempre "grazie" a Mr. Trump e alla sua folle politica guerrafondaia (quel grazie è inteso in senso critico, non come elogio).

Più che cercare il litigio, gli USA, NON in disaccordo con Russia e Cina, mantengono alta la tensione perché hai voglia armamenti che venderanno i 3 soci a briscola.
E i rifugi antiatomici ??
Alla grande.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 18:45 
USA e NordKorea sembrano due tizi che si sfidano, a chi lascia per primo, correndo l'uno contro l'altro
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 19:39 
Intanto .....


Anche l’India testa missili e si prepara per la guerra nucleare


Mentre il mondo guarda con timore la crisi coreana e mentre il Papa invita a discutere di disarmo nucleare, l’India, potenza asiatica messa in ombra dal gigante cinese, continua inesorabile la sua scalata verso l’ascesa ad essere considerata a tutti gli effetti una potenza militare. Negli ultimi giorni, una notizia passata inosservata, avrebbe dovuto invece essere considerata in maniera molto più approfondita: l’India ha lanciato con successo un missile da crociera Nirbhay, capace di trasportare testate atomiche. L’annuncio è stato dato con una certa enfasi dal ministero della Difesa indiano, che ha voluto ricordare l’importanza del test del primo missile da crociera totalmente fabbricato in India, il quale nel test ha condotto un volo di 645 chilometri per un totale di 55 minuti di operatività.


Il test, avvenuto nella base dell’isola di Abdul Kalam, nella parte nordorientale del subcontinente indiano, è un segnale inequivocabile di come l’India sia in piena fase espansiva delle proprie capacità militari e voglia essere considerata una vera e propria potenza nucleare al pari degli altri attori continentali. Soltanto a dicembre del 2016, l’ultimo test di un missile Nirbhay fallì miseramente, facendo crollare le speranze indiane di possedere la capacità di trasportare testate nucleari a circa mille chilometri di distanza. Quest’ultimo test invece non solo riaccende le speranze del governo indiano e dei militari, ma mostra come Nuova Delhi continui a ritenere di vitale importanza lo sviluppo di un arsenale in gradi do confrontarsi con il resto dei rivali asiatici.
LEGGI ANCHE
Turchia a Usa: prove contro Gulen

L’India possiede tra le 110 e le 130 testate nucleari. Un numero molto elevato che è cresciuto nonostante gli impegni presi riguardo la non proliferazione nucleare. In questo hanno influito inevitabilmente due fattori: il Pakistan e la Cina. Con il Pakistan le tensioni sono sempre presenti ed è in corso, non soltanto formalmente, una guerra per il controllo del confine nella regione del Kashmir. Gli scontri avvengono continuamente nella regione e molto spesso si è giunti all’apertura di un conflitto su larga scala in cui le armi nucleari non sarebbero una semplice ipotesi di scuola. Per il controllo del Kashmir, India e Pakistan hanno combattuto due guerre “dichiarate” e una guerra in ombra in cui il Pakistan ha utilizzato gruppi di terroristi islamici per colpire ripetutamente l’India, con l’ultimo grande esempio da rinvenire nell’attentato di Bombay del 2008 da parte di Lashkar-e-Taiba.

Islamabad e Nuova Delhi possiedono insieme poco meno di 300 testate atomiche e molto spesso i funzionari dei rispettivi Paesi, nonché lo stesso Musharraf, hanno ricordati di essere arrivati sul punto di usarle nei momenti di maggiore tensione. E il fatto che vi sia formalmente in corso una guerra fra i due Stati, significa che, sempre formalmente, c’è una guerra in corso fra due potenze nucleari. Guerra che, è giusto ricordarlo, sarebbe ben più catastrofica – se esplodesse su larga scala – rispetto alle previsioni di una guerra in Corea del Nord. Finora il limite vero della potenza nucleare indiana è sempre stato la capacità di trasporto delle testate, dal momento che nessun vettore nazionale era in grado di colpire a grandi distanze trasportando ordigni atomici. Il test di questa settimana ha dunque un’importanza non irrilevante perché manifesta un preciso salto di qualità nella potenza militare di Nuova Delhi.

L’India sta vivendo una fase in cui sta uscendo dal guscio dell’immenso territorio in cui vive per cercare di ottenere un proprio ruolo nel continente asiatico. Lo strapotere della Cina, che blocca la possibilità di espandere il mercato indiano, nonché la creazione dell’asse fra Pechino e Islamabad sono per l’India problemi strategici fondamentali che tolgono possibilità al Paese di aprirsi al mondo e di allargare la propria sfera d’influenza. In questo momento, l’India è circondata. La Cina ha preso sotto la sua ala il Pakistan, il confine settentrionale è ben protetto, il sud-est asiatico vede un’infiltrazione sempre più pressante degli interessi cinesi. Lo stesso Sri Lanka sta concedendo sempre più spazio a Pechino e la strategia del “filo di perle” per il controllo del traffico marittimo sta ottenendo i suoi frutti. L’India deve quindi dimostrare di essere in grado di potersi sedere al tavolo dei grandi del continente. E oggi, con l’ascesa della deterrenza nucleare, dimostrare non solo di possedere testate atomiche ma anche di saperle trasportare a centinaia di chilometri dal proprio confine, può essere rilevante per l’assetto geopolitico.

http://www.occhidellaguerra.it/anche-li ... -nucleare/



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 11/11/2017, 23:57 
Ufologo 555 ha scritto:
Intanto .....


Anche l’India testa missili e si prepara per la guerra nucleare


Mentre il mondo guarda con timore la crisi coreana e mentre il Papa invita a discutere di disarmo nucleare, l’India, potenza asiatica messa in ombra dal gigante cinese, continua inesorabile la sua scalata verso l’ascesa ad essere considerata a tutti gli effetti una potenza militare. Negli ultimi giorni, una notizia passata inosservata, avrebbe dovuto invece essere considerata in maniera molto più approfondita: l’India ha lanciato con successo un missile da crociera Nirbhay, capace di trasportare testate atomiche. L’annuncio è stato dato con una certa enfasi dal ministero della Difesa indiano, che ha voluto ricordare l’importanza del test del primo missile da crociera totalmente fabbricato in India, il quale nel test ha condotto un volo di 645 chilometri per un totale di 55 minuti di operatività.


Il test, avvenuto nella base dell’isola di Abdul Kalam, nella parte nordorientale del subcontinente indiano, è un segnale inequivocabile di come l’India sia in piena fase espansiva delle proprie capacità militari e voglia essere considerata una vera e propria potenza nucleare al pari degli altri attori continentali. Soltanto a dicembre del 2016, l’ultimo test di un missile Nirbhay fallì miseramente, facendo crollare le speranze indiane di possedere la capacità di trasportare testate nucleari a circa mille chilometri di distanza. Quest’ultimo test invece non solo riaccende le speranze del governo indiano e dei militari, ma mostra come Nuova Delhi continui a ritenere di vitale importanza lo sviluppo di un arsenale in gradi do confrontarsi con il resto dei rivali asiatici.
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Turchia a Usa: prove contro Gulen

L’India possiede tra le 110 e le 130 testate nucleari. Un numero molto elevato che è cresciuto nonostante gli impegni presi riguardo la non proliferazione nucleare. In questo hanno influito inevitabilmente due fattori: il Pakistan e la Cina. Con il Pakistan le tensioni sono sempre presenti ed è in corso, non soltanto formalmente, una guerra per il controllo del confine nella regione del Kashmir. Gli scontri avvengono continuamente nella regione e molto spesso si è giunti all’apertura di un conflitto su larga scala in cui le armi nucleari non sarebbero una semplice ipotesi di scuola. Per il controllo del Kashmir, India e Pakistan hanno combattuto due guerre “dichiarate” e una guerra in ombra in cui il Pakistan ha utilizzato gruppi di terroristi islamici per colpire ripetutamente l’India, con l’ultimo grande esempio da rinvenire nell’attentato di Bombay del 2008 da parte di Lashkar-e-Taiba.

Islamabad e Nuova Delhi possiedono insieme poco meno di 300 testate atomiche e molto spesso i funzionari dei rispettivi Paesi, nonché lo stesso Musharraf, hanno ricordati di essere arrivati sul punto di usarle nei momenti di maggiore tensione. E il fatto che vi sia formalmente in corso una guerra fra i due Stati, significa che, sempre formalmente, c’è una guerra in corso fra due potenze nucleari. Guerra che, è giusto ricordarlo, sarebbe ben più catastrofica – se esplodesse su larga scala – rispetto alle previsioni di una guerra in Corea del Nord. Finora il limite vero della potenza nucleare indiana è sempre stato la capacità di trasporto delle testate, dal momento che nessun vettore nazionale era in grado di colpire a grandi distanze trasportando ordigni atomici. Il test di questa settimana ha dunque un’importanza non irrilevante perché manifesta un preciso salto di qualità nella potenza militare di Nuova Delhi.

L’India sta vivendo una fase in cui sta uscendo dal guscio dell’immenso territorio in cui vive per cercare di ottenere un proprio ruolo nel continente asiatico. Lo strapotere della Cina, che blocca la possibilità di espandere il mercato indiano, nonché la creazione dell’asse fra Pechino e Islamabad sono per l’India problemi strategici fondamentali che tolgono possibilità al Paese di aprirsi al mondo e di allargare la propria sfera d’influenza. In questo momento, l’India è circondata. La Cina ha preso sotto la sua ala il Pakistan, il confine settentrionale è ben protetto, il sud-est asiatico vede un’infiltrazione sempre più pressante degli interessi cinesi. Lo stesso Sri Lanka sta concedendo sempre più spazio a Pechino e la strategia del “filo di perle” per il controllo del traffico marittimo sta ottenendo i suoi frutti. L’India deve quindi dimostrare di essere in grado di potersi sedere al tavolo dei grandi del continente. E oggi, con l’ascesa della deterrenza nucleare, dimostrare non solo di possedere testate atomiche ma anche di saperle trasportare a centinaia di chilometri dal proprio confine, può essere rilevante per l’assetto geopolitico.

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E come mai il trumbone non ci fa la guerra?. [:246]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 12/11/2017, 09:57 
Giusto per alimentare il dibattito....
Cita:
In Italia ci sono 70 bombe nucleari americane, ma non si possono più fare domande

Da sempre c’è stretto riserbo sulle armi nucleari americane nel nostro Paese. Eppure secondo le stime siamo la nazione che ospita il maggior numero di queste bombe sul suolo europeo, circa 70. Da qualche settimana il Pentagono ha deciso di secretare anche i report sulla sicurezza degli arsenali

http://www.linkiesta.it/it/article/2017 ... -fa/35475/

Allora siamo o non siamo una potenza nucleare?? [:246] Magari prima o poi qualche test lo si farà anche da noi.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 12/11/2017, 10:22 
Immagine



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 12/11/2017, 10:25 
.. come se non bastasse ........ [:107]



La nuova corsa agli armamenti si gioca tutta nell’Indo-Pacifico

Immagine

L’area indo-pacifica rappresenta oramai da tempo il perno degli equilibri geopolitici planetari, a causa dell’enorme densità di interessi economici, diplomatici, strategici e militari che interessano i Paesi affacciati sulla grande massa d’acqua circondante il continente asiatico. Sul limes indo-pacifico gli interessi delle due massime potenze planetarie, Cina e Stati Uniti, si incontrano, si confrontano e collidono, sovrapponendosi al tempo stesso alla proiezione geopolitica di attori di primissimo piano come India e Russia, al progressivo rilancio dell’attivismo del Giappone nel contesto internazionale e alla crescente dinamicità strategica di nazioni dall’economia rilevante interessate a far sentire la propria voce: Corea del Sud, Malesia, Indonesia, Filippine, Singapore e Taiwan.


La crescente sovrapposizione di interessi in un’area tanto ampia quanto interconnessa ha fatto sì che le nazioni affacciate sul bacino indo-pacifico sviluppassero tutti i principali mezzi politici ed operativi per garantire una loro efficace tutela. Tra questi spicca sicuramente il rafforzamento dei rispettivi apparati militari, incentrato sul rilancio delle marine militari della regione che funge da principale propellente per l’intensa corsa alle armi dell’Indo-Pacifico.

Il riarmo navale rappresenta il comune determinatore della strategia di numerose potenze indopacifiche e testimonia in maniera evidente quanto l’importanza geostrategica ed economica delle vaste distese oceaniche abbia portato le diverse leadership a considerare parallela la tutela degli interessi commerciali e il possesso di un’adeguata forza in grado di garantire tale tutela. La nazione che sicuramente ha contribuito maggiormente all’evoluzione di questa nuova postura strategica è stata la Repubblica Popolare Cinese, che da tempo persegue un piano di lungo periodo volto a trasformare la People’s Libération Army Navy (PLAN) in una forza moderna capace di esercitare la proiezione della potenza di Pechino nei principali scenari geopolitici del pianeta, sul modello della United States Navy, e vegliare sullo sviluppo del ramo marittimo della “Nuova Via della Seta”. La Cina ha schierato in linea la sua prima portaerei, la Liaoning, sviluppata sulla base di uno scafo sovietico, e progetta di completarne altre due nei prossimi anni.

Parallelamente allo sviluppo della PLAN bisogna segnalare le analoghe manovre messe in atto dall’India, che ha avviato una strategia contrastante e complementare a quella cinese facendo della proiezione in acque oceaniche il punto centrale della sua strategia geopolitica. Oltre alle portaerei Vikrant e Vishal in corso di realizzazione, Nuova Delhi è intenta ad ammodernare, con forti investimenti, la sua flotta di sottomarini ed è destinata a dotarsi dei battelli lanciamissili a propulsione nucleare della classe Arihant e di ulteriori sottomarini d’attacco, tra cui due russi della classe Akula entro il 2020.

Tra le nuove potenze marittime emergenti dell’Asia Orientale è da segnalare la Corea del Sud: Alberto De Sanctis ha dedicato un interessante articolo al riarmo navale di Seul sul numero di Limes di dicembre 2016, sottolineando come la crescita della Republic of Korean Navy (ROKN) sia stata accuratamente programmata attraverso l’adozione di due documenti strategici (Navy Vision 2020 e Navy Vision 2030) a cavallo tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo. La spina dorsale della flotta sudcoreana, che ha conosciuto un notevole balzo in avanti dal 2007 a oggi, è rappresentato da modernissime unità portaelicotteri e da assalto anfibio, come la Dokdo da 19.000 tonnellate e la sua nave-gemella, la Marado, che entrando in servizio nel 2019 doterà Seul di una coppia di vascelli paragonabili per capacità operativa all’italiana Cavour. La crescita sudcoreana va letta in parallelo con l’analogo sviluppo della marina giapponese, forte oramai di 154 unità (tra cui 19 sottomarini, 4 portaelicotteri e 26 cacciatorpediniere) e capace di garantire a Tokyo e Seul una discreta proiezione operativa in caso di crisi regionali come quella riguardante la Corea del Nord.

La tendenza tracciata nell’Indo-Pacifico è dunque rivolta verso una crescente corsa alle armi: la marina rappresenterà il sistema navale per eccellenza del XXI secolo, che sarà caratterizzato dalla crescente rilevanza della connettività tra i diversi sistemi regionali e, al tempo stesso, dallo sviluppo di linee di comunicazione e commercio che le nazioni dovranno cercare in ogni modo di preservare. Dato che la maggior parte di queste linee e rotte si stenderà sulle ampie distese oceaniche, è chiaro che per numerosi Paesi risulta un imperativo strategico individuare nel mare e nello sviluppo della flotta la chiave delle loro future visioni geopolitiche.

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MessaggioInviato: 12/11/2017, 10:31 
Esercitazioni legittime di uno stato sovrano sul proprio territorio.A meno che.....sempre il solito discorso.IO si,ma tu no.La settimana scorsa,in tv,abbiamo visto la potenza devastatrice di un solo marines armato di freccette esplosive:attento Kim,attento Vladimir,attento Recep...non lui no,scusate è un alleato.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 12/11/2017, 10:43 
Ma infatti, ognuno si esercita quando vuole; solo che (da sempre!) quando uno lo fa, l'altro ... lo imita! [;)]
(Solo che qui lo stanno facendo un po' tutti ...) [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 19/11/2017, 18:05 
Mentre continua il teatrino in Corea del Nord la vera miccia è in medio oriente...e naturalmente i nostri media se ne guardano bene dal parlarne...

Cita:
IL RE SAUDITA ABDICA A FAVORE DEL FIGLIO CHE PIANIFICA LA GUERRA CONTRO HEZBOLLAH - afferma il DAILY MAIL

SouthFront
Sa Defenza

Il re saudita si dimette e consegna la corona al figlio pianificando la guerra con Hezbollah - The Daily Mail

Una fonte vicina alla famiglia reale saudita ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Mail che il re dell'Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud sta progettando di abdicare alla corona saudita a favore di suo figlio, Mohammad bin Salman, (MBS) principe ereditario dell'Arabia Saudita. Tuttavia, secondo la fonte, re Salman manterrà il titolo di "Custode delle due sacre moschee" che è tradizionalmente legato al titolo del "Re" in Arabia Saudita.

"A meno che non accada qualcosa di drammatico, Re Salman annuncerà la nomina di MBS come re dell'Arabia Saudita la prossima settimana ... Salman interpreterà il ruolo della regina d'Inghilterra. Conserverà solo il titolo di Custode dei Santuari ", ha detto la fonte al Daily Mail.

Nessuno ha mai provato a separare i due titoli nella storia dell'Arabia Saudita, soprattutto perché ciò potrebbe portare a futuri problemi all'interno della famiglia reale. Il titolo di "Re" rappresenta il potere politico. La "Custodia delle due sacre moschee" rappresenta il potere religioso in Arabia Saudita. I due titoli insieme danno al Re i poteri, di cui ha bisogno per mantenere tutto in linea, all'interno della famiglia reale saudita e in tutta l'Arabia Saudita. Riguardo alle politiche del principe Mohammad bin Salman come "futuro re", la fonte ha detto al Daily Mail che si concentrerà su Iran e Hezbollah.

"Mohammad bin Salman è convinto che deve colpire l'Iran e gli Hezbollah ... Contrariamente ai consigli degli anziani della famiglia reale, questo è il prossimo obiettivo di Mohammad bin Salman. Ecco perché il sovrano del Kuwait lo chiama privatamente "Il toro scatenato" ", ha detto la fonte.

La fonte ha anche rivelato che il principe ereditario saudita è disposto a combattere contro Hezbollah in Libano ed è pronto a sostenere Israele contro Hezbollah. Il "piano B" del principe Mohammad bin Salman è quello di combattere direttamente Hezbollah in Siria se non può iniziare la guerra in Libano. secondo la fonte.

"Il piano di Mohammad bin Salman è di accendere il fuoco in Libano, ma spera di contare sul sostegno militare israeliano. Ha già promesso a Israele miliardi di dollari in aiuti finanziari diretti se fossero d'accordo ... Mohammad bin Salman non può affrontare Hezbollah in Libano senza Israele. Il piano B è quello di combattere Hezbollah in Siria ", ha detto la fonte.


Questa non è la prima volta che i media riferiscono che il re saudita si dimetterà. L'8 novembre, un rapporto del quotidiano Rai al-Youm, con sede nel Regno Unito, sosteneva che re Salman si sarebbe dimesso entro "due giorni" . Non c'è dubbio che il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman è molto ambizioso e aggressivo, due aspetti su cui riflettere nella sua recente epurazione "anti-corruzione", quando ha arrestato dozzine di principi sauditi e uomini d'affari . Tuttavia, non è chiaro se il principe ereditario di 32 anni sia davvero pronto a gettare l'esercito saudita in uno scontro militare con Hezbollah in Siria, a centinaia di chilometri dai confini sauditi.
Fonte



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MessaggioInviato: 20/11/2017, 18:37 
Vi segnalo che mercoledì 22 novembre su La-7 alle ore 21.10 c'è una puntata di "Atlantide" condotta da Andrea Purgatori sulla 3 guerra mondiale.

http://www.la7.it/atlantide/video/atlan ... 017-227247



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MessaggioInviato: 20/11/2017, 21:27 
Sottovento,sei e mezzo per la segnalazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 20/11/2017, 22:43 
sottovento ha scritto:
Vi segnalo che mercoledì 22 novembre su La-7 alle ore 21.10 c'è una puntata di "Atlantide" condotta da Andrea Purgatori sulla 3 guerra mondiale.

http://www.la7.it/atlantide/video/atlan ... 017-227247

AZZZZ. solo il cognome è un "PROGRAMMA".
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