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Re: MATTEO

29/01/2018, 14:08

(Ho solo paura che il berlusca rifinisca co' questo quà ....) [8)]

[:107]

Re: MATTEO

29/01/2018, 14:23

il figlio che si riunisce al padre??

sarebbe il massimo..
per loro si capice..

un nazareno istituzionalizzato..
loro puntano a quello..
speriamo nella lega e nei 5S..

Re: MATTEO

29/01/2018, 15:03

Il Nazareno non ha più motivo di esistere perché oggi la Lega è troppo forte e Berlusconi si ritroverebbe da solo con Renzi e non avrebbero insieme i numeri per governare. Del resto se Salvini appoggiasse "Renzusconi" brucerebbe in un colpo tutto ciò che ha costruito in termini di consensi negli ultimi anni e nessuno lo voterebbe più a future elezioni.

Piuttosto mi chiederei se non sia possibile un governissimo Renzi-5 Stelle. Dopo tutto i 5 Stelle hanno detto che se non vinceranno da soli faranno un appello a -tutte- le forze politiche, Renzi non è forse parte di una forza politica??? Magari pur di battere il Centrodestra si mettono insieme Renzi, Liberi & Uguali e i 5 Stelle e fanno un "comunismo a 5 stelle" [:246] (che Iddio ce la scampi!).

Re: MATTEO

29/01/2018, 16:12

Infatti ...! Tutti RIUNITI appassionatamente! [^]

Re: MATTEO

29/01/2018, 19:26

mik.300 ha scritto:
mik.300 ha scritto:la coperta si stringe..
ed entrano solo i prossimi e congiunti..
x gli altri, orlandiani ecc.
ci pensi dio..

che poi restano solo i fedelissimi..
quindi ancora meglio..
2 piccioni con una fava..
con la scusa della crisi
c si disfa dei dipendenti non graditi..


toh...

http://www.corriere.it/elezioni-2018/no ... 447d.shtml

Liste Pd, ai fedelissimi di Renzi 160 posti sicuri su 200. I casi Realacci e De Vincenti
La minoranza Pd lo ha attacca ma Renzi replica: «Avrei voluto rinnovare ancora di più»




La minoranza lo ha soprannominato «Epurator», Matteo Renzi, però, la pensa in tutt’altro modo: «Avrei voluto rinnovare ancora di più, ma va bene così, è stato un ottimo lavoro». Che ha portato a un ridimensionamento non solo dell’opposizione interna, ma anche, seppure in maniera ben meno incisiva, delle componenti della maggioranza, come è avvenuto per le correnti di Franceschini e Martina.


in pratica rimangono solo gli amichetti..
la mutazione del pd è completa..
dopo la scalata,
la clonazione di forza italia..


E pure Gentiloni ha dovuto sacrificare Ermete Realacci, amico di una vita. La minoranza lamenta anche una «mattanza» degli ex Ds. Renzi comunque con i collaboratori respinge così le critiche che gli vengono rivolte: «Non voglio persone fedeli, ma leali». Fatto sta che nel gruppo parlamentare della prossima legislatura il segretario ha una maggioranza schiacciante. Su 200 seggi considerati sicuri ne ha 160. E i fedelissimi della prima ora sono tutti in posizione più che blindata.



sapete che succederà adesso?
che cuperlo, minniti, ecc.
tutti gli esclusi dovranno tirare la volata,
fare propaganda e campagna elettorale
per conto del bomba e renziani!!

ma non è fantozziano??
da perdenti proprio..
servitù della gleba..
I renziani dentro,
loro fuori a fare la fame..

forse era meglio che se ne andavano quando potevano..

chissà se finalmente hanno capito che
questo si fa solo ed esclusivamente i kaz.zi suoi..

io fossi cuperlo, ecc.
avessi un minimo di autostima, ecc.
sciopererei, no??
Ultima modifica di mik.300 il 29/01/2018, 19:40, modificato 1 volta in totale.

Re: MATTEO

29/01/2018, 19:35

Per come la vedo io TUTTI VOGLIONO il posticino al sole ... Per cui si daranno tutti da fare come possono! [;)]
Tutto quello che accade è solo manfrina. [;)]

Re: MATTEO

29/01/2018, 19:44

[:302]



Un tempo diceva: "Tengo al mio territorio"

La neo sudtirolen Maria Elena Boschi (e sul web si scatena l'ironia)
29 Gen 2018

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Nemmeno il tempo di dare l’annuncio che già il web brulicava di foto e battute ironiche. La decisione del Pd di candidare Maria Elena Boschi a Bolzano non è passata affatto inosservata. La caccia al collegio “salva-Boschi” alla fine, a quanto pare dopo vari “no” in tutta Italia, è caduta su un territorio considerato “blindato” in virtù dell’accordo tra Pd e i sudtirolen della Svp, fedeli alleati dei governi Renzi e Gentiloni.

Il primo a rimanere basito è il leader storico della Svp, l'ex segretario Siegfried Brugger, guida del partito autonomista dal 1992 al 2004, che bolla senza mezzi termini come "assolutamente incomprensibile" e "un errore capitale" il sostegno del suo partito alla candidatura di Maria Elena nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina. E la dichiarazione dell’ex leader Svp arriva dopo la decisione di far saltare la presentazione della candidatura della Boschi a Bolzano, prevista per ieri, per via della direzione Dem convocata d’urgenza proprio per sciogliere le tensioni sulle liste. Della serie: l'avventura comincia male.

Ma, tornando a noi, è sul web, come dicevamo, che impazzano i commenti e le battute più esilaranti. C’è chi gli ricorda la frase detta nel 2014 quando evocava l’abolizione delle province autonome: “Voleva abolire le province autonome, ora si candida a Bolzano”. E non poteva mancare il commento di Federico Palmaroli, noto al web per essere il gestore della pagina “Le più belle frasi di Osho”. “Che poi Bolzano-Arezzo quanto sarà? N'quarto d'ora de macchina...Massì anche meno” si legge in una foto che ritrae Maria Elena e Renzi. “La Boschi già m’ha cominciato a chiede de Südtirol Bank…”, battuta ironica che Palmaroli fa dire all’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni.

E altri siti non sono da meno: “La Boschi candidata a Bolzano. Panico tra i risparmiatori”, “La Boschi si candiderà nel collegio di Bolzano. È cosi amata dagli italiani che proverà a farsi eleggere dagli austriaci”. “L’hanno candidata a Bolzano perché su Marte pareva troppo brutto”. E potremmo continuare a lungo.

Insomma, l’hanno capito tutti: la Boschi proprio non la voleva nessuno. Men che meno il suo territorio di provenienza, Arezzo. Eppure era proprio che lei che, per difendersi dalle accuse su Banca Etruria, dichiarava: “Sono una che tiene al suo territorio”. Forse però, oggi, stando ai fatti, è quel territorio che non tiene più a lei.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... na-lironia

Re: MATTEO

30/01/2018, 06:33

Elezioni, il Pd in Sicilia candida gli ex di Lombardo e Cuffaro. E poi la figlia di Cardinale e del sindaco di Forza Italia


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Non c'è solo il triplice candidatura di Maria Elena Boschi ad avvelenare gli animi dei dem sull'isola. A surriscaldare il clima sono anche gli altri nomi inseriti dal Nazareno nelle liste per il prossimo 4 marzo. Politici cresciuti nll'Udc e nell'Mpa e quella che l'ex governatore condannato per favoreggiamento alla mafia definiva come "una sua amica". Ma anche l'erede dell'ex primo cittadino di Agrigento, condannato per abuso e falso
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C’è l’ex capogruppo del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. E poi quella che Totò Cuffaro definisce una “sua amica“. Qualche cambiacasacca di lungo corso fulminato sulla via delle Leopolda. Quindi gli immancabili “figli di“: l’erede dell’ex ministro Totò Cardinale, che ormai da dieci anni ha ricevuto in dote dal padre il seggio al Parlamento. E il rampollo dell’ex sindaco di Agrigento, già senatore del centrodestra con un nutrito curriculum giudiziario. Non c’è solo il caso di Maria Elena Boschi a surriscaladare gli animi del Pd in Sicilia. Non c’è soltanto la tripla candidatura da capolista della sottosegretaria a rendere il partito una “pentola a pressione“. Ad avvelenare gli animi dei dem, infatti, sono anche gli altri nomi inseriti dal Nazareno nei collegi per le politiche del prossimo 4 marzo.

“Le liste hanno quattro padroni” – “La composizione delle liste l’abbiamo appresa dal sito. Quelle liste hanno quattro padroni: Leoluca Orlando, Davide Faraone, Luca Sammartino e Totò Cardinale“, commentano velenosi dai vertici del partito siciliano. Dopo anni di polemiche roventi con i dem, infatti, il sindaco di Palermo ha formalizzato venerdì scorso la sua adesione al Pd, incassando subito il posto da capolista – nel collegio proporzionale della Camera a Palermo – per il fidato Fabio Giambrone. Ex senatore di Italia dei Valori, Giambrone ha ben amministrato negli ultimi anni la Gesap, che gestisce l’aeroporto del capoluogo siciliano: quella per l’adesione di Orlando al Pd, dunque, è una polemica di tipo puramente politico.

Faraone il vicerè – Diverso è il caso dei nomi blindati dal sottosegretario Faraone. Il vicerè di Matteo Renzi guida il listino per il Senato sulla sponda occidentale dell’isola. Alle sue spalle ci sono la deputata uscente, Teresa Piccione, vicina al leader di Areadem, Giuseppe Lupo, e Paolo Ruggirello, che è anche candidato all’uninominale di Marsala. Consigliere regionale di lungo corso, non rieletto alle ultime elezioni, Ruggirello è stato per anni luogotenente dell’ex governatore Lombardo, prima di finire tra i nuovi acquisti del Pd targato Faraone. Noto alle cronache era stato in passato suo padre, il ragionier Giuseppe Ruggirello, fondatore della Banca Industriale negli anni ’70, diventato ricco in modo tanto veloce da meritare addirittura un’interrogazione parlamentare che puntava a fare luce sull’origine del suo successo economico. Poi nel 1997 il nome di Ruggirello senior salterà fuori addirittura in un’inchiesta che coinvolgeva Enrico Nicoletti, cassiere della banda della Magliana.

L’amica di Totò e mister Preferenza – A guidare il listino per Palazzo Madama sul versante orientale della Sicilia è invece Valeria Sudano, che nel novembre scorso non è riuscita a tornare all’Assemblea regionale siciliana, dove era entrata per la prima volta nel 2012 con il Cantiere Popolare dell’ex ministro Saverio Romano. “I miei? Il grosso è nel Pd. Una lista che non finisce più, dai più noti al sottobosco. Li ho tirati su io, come la mia amica Valeria Sudano”, aveva detto alla vigilia del voto per il referendum costituzionale l’ex governatore Totò Cuffaro, fresco di scarcerazione dopo 5 anni trascorsi a Rebibbia. Il riferimento alla deputata di Catania non era casuale, dato che Valeria Sudano è nipote di Mimmo, potentissimo ex senatore della Dc di stretta osservanza cuffariana: ora è uno dei nomi di punta del partito di Renzi. Ha seguito la stessa parabola di Luca Sammartino , ex enfant prodige dell’Udc, poi diventato renziano di stretta osservanza: alle regionali di tre mesi fa ha battuto ogni record raccogliendo più di 32mila preferenze. Ora ha ottenuto il posto sicuro per Sudano, ma si è dovuto candidare anche in prima persona all’uninominale di Misterbianco per la Camera: un seggio praticamente impossibile ma in cui è chiamato nuovamente a “pesare” la sua potenza elettorale.

Cardinale, amici e famiglia – Più o meno la stessa cosa che dovrà fare ad Acireale Nicola D’Agostino, ex capogruppo del Mpa di Lombardo all’Ars dove è stato rieletto con Sicilia Futura, lista fai-da-te dell’ex ministro Cardinale. D’Agostino è uno dei consiglieri regionali del centrosinistra che hanno votato Gianfranco Micciché come nuovo presidente del Parlamento siciliano. Scelta che ha spaccato il Pd sull’isola senza che nessuno da Roma dicesse nulla. D’altra parte Cardinale è ormai il Richelieu dei dem in Sicilia: considerato il volto del ministro Luca Lotti, gestisce la sua lista personale – costituita da numerosi ex esponenti del centrodestra – come una corrente maggioritaria del Pd nei giorni pari, e come un partito autonomo in quelli dispari. A questo giro ha ottenuto di piazzare in lista due dei suoi fedelissimi trombati alle ultime regionali: all’uninominale c’è Salvo Lo Giudice, che cinque anni fa era stato addirittura eletto con la lista di Nello Musumeci, mentre alle spalle di Sudano trova posto Giuseppe Picciolo, condannato in primo grado a due anni e sei mesi per calunnia (sentenza che sta per essere prescritta). In questo risiko di potere e poltrone poteva Cardinale pensare solo agli amici dimenticando al famiglia? Nossignore. Nonostante le polemiche, dunque, viene riconfermata come capolista alla Camera nel collegio di Gela la figlia Daniela, titolare di uno scranno a Montecitorio dal 2008. Un’imposizione che ha provocato il passo indietro di Giuseppe Provenzano, vicedirettore dello Svimez originariamente inserito alle spalle di Cardinale.

Renziani rampanti dietro Gentiloni- Ottiene la posizione numero due nel listino di Catania, invece, Francesca Raciti, presidente del consiglio comunale etneo. La sua candidatura potrebbe valere ad un seggio sicuro a Montecitorio: il capolista, infatti, è Paolo Gentiloni, candidato anche in altri collegi. Considerato uno dei volti principali del renzismo siciliano, nell’ottobre del 2016 Raciti era stata costretta a replicare alle parole usate dall’allora prefetta di Catania, Maria Guia Federico, davanti ai componenti della commissione parlamentare Antimafia. La prefetta, infatti, aveva tirato in ballo il padre di Francesca, Carmelo Raciti. “Indicato da un collaboratore di giustizia nell’ambito dell’inchiesta Iblis quale personaggio di riferimento per alcune attività lecite dei Santapaola-Ercolano. Viene indicato come imprenditore strettamente correlato a Maurizio Zuccaro, ma la cosa non ha avuto seguito”, aveva detto Federico davanti ai commissari di Palazzo San Macuto, come ricorda meridionews.it. “Mio padre – aveva detto Raciti -non ha mai ricevuto dalla magistratura nessuna comunicazione che lo riguardi, né risulta essere mai stato indagato in qualsivoglia altro procedimento per reati associativi di alcuna natura”. In effetti, come ricorda sempre il quotidiano online catanese, nelle circa 80mila pagine dell’inchiesta Iblis non è stato possibile trovare il nome del padre della consigliera comunale.

Il figlio del sindaco di destra nella terra di Pirandello – Molto più chiara, invece, è la storia giudiziaria di Calogero Sodano, ex sindaco di Agrigento e senatore del centrodestra. Per guidare l’uninominale della Camera nella città dei Templi, infatti, il Pd ha deciso di puntare su Giuseppe Sodano, giovane avvocato e figlio dell’ex primo cittadino eletto da Forza Italia. Una candidatura voluta dal Civica popolare, la lista di Beatrice Lorenzin alla quale i dem hanno ceduto il collegio agrigentino, ma che scatenato il caos nel partito. “Siamo preoccupati per le simpatie di Sodano per la destra di Nello Musumeci e la sua militanza in Generazione Futuro di Gianfranco Fini“, dicono dal Pd di Agrigento, ricordando come la famiglia Sodano abbia sostenuto il centrodestra fino alle ultime regionali. Nessuna parola, invece, sui trascorsi giudiziari di Sodano senior. Processato e assolto per concorso esterno, Sodano è stato condannato in via definitiva a un anno e sei mesi per abuso d’ufficio. Era accusato di non aver contrastato l’abusivismo edilizio quand’era sindaco. Una sentenza che ha indirittamente provocato un’altra condanna per l’ex primo cittadino: quella nove mesi per falso ideologico in atto pubblico. Nel 2006, infatti, Sodano si candidò alle regionali producendo un certificato penale che non faceva alcun cenno a quella condanna per abuso d’ufficio. Il motivo? Quella pena era stata addebitata a un suo cugino omonimo. Uno scambio di persona che potrebbe apparire curioso ovunque ma non certo nella terra di Pirandello. Dove il Pd sembra essere stato colpito dalla sindrome di Vintangelo Moscarda, il protagonista di Uno, nessuno e centomila, animato dal senso della disgregazione dell’io. Molto più banalmente a queste latitudini sembra di osservare la disgregazione di un partito.
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Fonte

Re: MATTEO

30/01/2018, 12:51

Ufologo 555 ha scritto:[:302]



Un tempo diceva: "Tengo al mio territorio"

La neo sudtirolen Maria Elena Boschi (e sul web si scatena l'ironia)
29 Gen 2018

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Nemmeno il tempo di dare l’annuncio che già il web brulicava di foto e battute ironiche. La decisione del Pd di candidare Maria Elena Boschi a Bolzano non è passata affatto inosservata. La caccia al collegio “salva-Boschi” alla fine, a quanto pare dopo vari “no” in tutta Italia, è caduta su un territorio considerato “blindato” in virtù dell’accordo tra Pd e i sudtirolen della Svp, fedeli alleati dei governi Renzi e Gentiloni.

Il primo a rimanere basito è il leader storico della Svp, l'ex segretario Siegfried Brugger, guida del partito autonomista dal 1992 al 2004, che bolla senza mezzi termini come "assolutamente incomprensibile" e "un errore capitale" il sostegno del suo partito alla candidatura di Maria Elena nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina. E la dichiarazione dell’ex leader Svp arriva dopo la decisione di far saltare la presentazione della candidatura della Boschi a Bolzano, prevista per ieri, per via della direzione Dem convocata d’urgenza proprio per sciogliere le tensioni sulle liste. Della serie: l'avventura comincia male.

Ma, tornando a noi, è sul web, come dicevamo, che impazzano i commenti e le battute più esilaranti. C’è chi gli ricorda la frase detta nel 2014 quando evocava l’abolizione delle province autonome: “Voleva abolire le province autonome, ora si candida a Bolzano”. E non poteva mancare il commento di Federico Palmaroli, noto al web per essere il gestore della pagina “Le più belle frasi di Osho”. “Che poi Bolzano-Arezzo quanto sarà? N'quarto d'ora de macchina...Massì anche meno” si legge in una foto che ritrae Maria Elena e Renzi. “La Boschi già m’ha cominciato a chiede de Südtirol Bank…”, battuta ironica che Palmaroli fa dire all’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni.

E altri siti non sono da meno: “La Boschi candidata a Bolzano. Panico tra i risparmiatori”, “La Boschi si candiderà nel collegio di Bolzano. È cosi amata dagli italiani che proverà a farsi eleggere dagli austriaci”. “L’hanno candidata a Bolzano perché su Marte pareva troppo brutto”. E potremmo continuare a lungo.

Insomma, l’hanno capito tutti: la Boschi proprio non la voleva nessuno. Men che meno il suo territorio di provenienza, Arezzo. Eppure era proprio che lei che, per difendersi dalle accuse su Banca Etruria, dichiarava: “Sono una che tiene al suo territorio”. Forse però, oggi, stando ai fatti, è quel territorio che non tiene più a lei.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... na-lironia



che parakula..
"non sono cattiva..
è che mi disegnano così...."


http://www.corriere.it/elezioni-2018/no ... f7b3.shtml

Maria Elena Boschi candidata a Bolzano: «Ora imparerò il tedesco»
La prima uscita della sottosegretaria tra i malumori di politici locali: «Arezzo? Non avevo paura, ma ha deciso il partito»

sono strasicuro
che avrà rotto il ka.zzo allo sfinimento
il bomba e partito
x avere un posto sicuro,
ma lei "non c'entra nulla..
io non avevo paura..deh !!"

appropò, l'altro..
mò so apisce xchè le foto con le vecchie..


https://comedonchisciotte.org/secondo-i ... o-partito/

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Secondo Ipsos, il PD è il primo partito tra gli ultra-65enni, tra le persone meno istruite e tra le persone religiose e praticanti.
Tre categorie che su Brexit e Trump sono state bistrattate alla stregua di un cancro della società, dopo il 4 marzo saranno salutate in Italia dai medesimi giornalisti e intellettuali come “ceti responsabili” e “freno al populismo”‘.

secondo me
col padre clown n.1
hanno già dato..
quindi mò "provano" (nel senso della zanicchi..)
col figlio clown n. 2
almeno hanno l'alibi di essere stati fregati
da due persone diverse,
cribbio !!

Re: MATTEO

30/01/2018, 13:03

mik.300 ha scritto: tra le persone religiose e praticanti.


Chissà perchè non mi sorprende per niente...

Re: MATTEO

30/01/2018, 13:39

MaxpoweR ha scritto:

Chissà perchè non mi sorprende per niente...



Quanto hai ragione .... [:305]

Re: MATTEO

30/01/2018, 20:16

MaxpoweR ha scritto:
mik.300 ha scritto: tra le persone religiose e praticanti.


Chissà perchè non mi sorprende per niente...



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Re: MATTEO

02/02/2018, 15:38

giovedì 1 febbraio 2018


4 ANNI DI BILANCI FALSI! LA CORTE DEI CONTI INCHIODA RENZI, NEL SILENZIO TOTALE DEI MEDIA ASSERVITI


¯
Renzi, Corte dei conti accusa: a Firenze 4 anni di “gravi irregolarità” in bilancio

“Inosservanza dei principi contabili di attendibilità, veridicità e integrità del bilancio, anche violazioni in merito alla gestione dei flussi di cassa e alla loro verificabilità”. Così i giudici contabili bollano la gestione dell’attuale premier da primo cittadino del capoluogo toscano. E il successore-delfino Nardella deve trovare 50 milioni di euro.

E quattro. Il Comune di Firenze è costretto ancora una volta a ricevere i rilievi della Corte dei conti. Per il quarto anno consecutivo. L’intera gestione firmata Matteo Renzi. Ma questa volta ai giudici contabili non sono bastate le rassicurazioni di Palazzo Vecchio e non è stato sufficiente neanche l’intervento riparatore della giunta di Dario Nardella, che si è visto costretto a rimediare alla pesante eredità ricevuta. Per i giudici contabili rimangono “gravi irregolarità” che generano “oltre all’inosservanza dei principi contabili di attendibilità, veridicità e integrità del bilancio, anche violazioni in merito allagestione dei flussi di cassa e alla loro verificabilità”. Per questo la Corte, il 31 luglio come già il 22 maggio, ha recapitato a Palazzo Vecchio un’ordinanza con cui invita l’ente “ad adottare entro 60 giorni i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio”.

L’erede di Renzi, il fidato Nardella, sapeva che con la poltrona di primo cittadino avrebbe ricevuto in consegna anche qualche guaio. Ma non di tale entità. La percezione reale l’ha avuta lo scorso dicembre quando ha saputo che anche da Roma l’amico Matteo avrebbe regalato altri guai. Con esattezza minori entrate dallo Stato per 22 milioni. Il 27 dicembre 2014, dopo aver faticosamente chiuso la discussione sulla Finanziaria, Nardella ha ammesso: “Sappiamo solo che c’è uno sbilancio di 50 milioni di euro, dobbiamo trovare 50 milioni”. Aggiungendo sconsolato: “Ci stiamo lavorando anche in questi giorni di ferie”. Non è servito. Non secondo i giudici contabili che a fine luglio hanno contestato alcuni punti al sindaco seppure prendendo atto che l’erede ha risolto qualche falla lasciata dal predecessore.


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Re: MATTEO

02/02/2018, 18:02

Io mi chiedo una cosa: ma per quale reato si va in galera in questo paese?Solo se fai a pezzi qualcuno (ma non sei incensurato)? Bah.. Sta gente si candida alla guida del paese quando in uno stato civile sarebbe in galera; ma dove ci vogliamo imbarcare?

Re: MATTEO

02/02/2018, 18:32

ma l'air renzi,
il jumbo quadrireattore
che fine ha fatto?
sempre nel parcheggio di fiumicino?

vi risulta che vada da qualche parte??


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comunque rispetto al bomba
gentiloni è un verme che striscia
ma almeno striscia con serietà !!..

quando c'era il fiorentino
era sempre in giro per il mondo..
turista per caso..
anzi a scrocco..


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ebbè il signorino deve viaggiare comodo, neh??!?!?

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