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MADE IN ITALY http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=15518 |
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Autore: | Ronin77 [ 05/12/2013, 16:06 ] |
Oggetto del messaggio: | MADE IN ITALY |
"No al falso Made in Italy": Coldiretti invade il Brennero e blocca i camion in transito http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... 3380.shtml Tante di queste porcherie noi siamo costretti ad importale anche dalla germania,che se le mangino loro perchè hanno solo da imparare in arte culinaria da noi. [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=tap3-p9vkfE[/BBvideo] [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=eUuuqUfNKpM[/BBvideo] Prosciutto di Parma. [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=xfoccKl2-AU[/BBvideo] Io da sempre mangio made in italy. |
Autore: | bleffort [ 05/12/2013, 18:06 ] |
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Qualche cosa di buono si comincia a vedere quando il popolo vuole veramente. ![]() |
Autore: | Thethirdeye [ 06/12/2013, 13:00 ] |
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Cita: Messaggio di Ronin77 Io da sempre mangio made in italy. Protezionismo? Naa... questo si chiama BUON SENSO. |
Autore: | Ronin77 [ 06/12/2013, 13:36 ] |
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Esatto ![]() Poi dopo tanti anni passati nel commercio alimentare ho visto che ci sono tante differenza fra i nostri prodotti e quelle robe che ci impongono di importare. Ricordo quando comparvero le prime pizze americane surgelate nei supermercati e pensai,ma come è possibile che questi vendano a noi la pizza e pure surgelata? Qui qualcosa non funziona... Ho fatto l'esempio di una pizza che è il male minore,ma se si parla di salumi il discorso diventa anche più complesso,perchè se per far guadagnare altri noi dobbiamo soffocare il nostro settore agricolo a me non sta bene. |
Autore: | Thethirdeye [ 06/12/2013, 14:32 ] |
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Cita: Ronin77 ha scritto: Esatto ![]() Poi dopo tanti anni passati nel commercio alimentare ho visto che ci sono tante differenza fra i nostri prodotti e quelle robe che ci impongono di importare. Ricordo quando comparvero le prime pizze americane surgelate nei supermercati e pensai,ma come è possibile che questi vendano a noi la pizza e pure surgelata? Qui qualcosa non funziona... Ho fatto l'esempio di una pizza che è il male minore,ma se si parla di salumi il discorso diventa anche più complesso,perchè se per far guadagnare altri noi dobbiamo soffocare il nostro settore agricolo a me non sta bene. Etichettatura con la provenienza dei prodotti alimentari (ma non solo alimentari... visto che copiano ogni prodotto made in Italy esistente distrugendo imprese di ogni genere) dovrebbe far parte dei diritti dei consumatori. Un diritto abolito, anche questo, in nome della globalizzazione. Cmq, la storia dei prosciutti provenienti dalla Germania con l'etichetta "Made in Italy" rappresenta proprio un'istigazione alla violenza.... ![]() |
Autore: | Ronin77 [ 06/12/2013, 22:37 ] |
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Adesso non ho indagato ma gli eurospin,che spuntano come funghi hanno bene o male per la maggiore roba tedesca giusto? |
Autore: | Ronin77 [ 06/12/2013, 22:39 ] |
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La lega si era fatta garante di queste cose,in tutti gli anni al governo con B in soldoni cosa ha fatto a parte i magheggi con il latte? |
Autore: | Thethirdeye [ 27/02/2014, 21:23 ] |
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KRIZIA – Un altro pezzo d’Italia che se ne va in Cina ![]() http://www.ilfattaccio.org/2014/02/25/k ... e-va-cina/ MENTRE I GOVERNI CAMBIANO CONTINUAMENTE la nostra economia continua a sprofondare nel baratro del vuoto più assoluto con un’altra eccellenza italiana che viene venduta all’estero e proprio ai temutissimi cinesi che sono sempre più potenti, cosi anche Krizia viene venduta ad un’altra famosa casa di moda cinese che così conta di espandersi ulteriormente nel mondo nei prossimi anni, quello che all’apparenza sembra solo un gran bell’affare in realtà non è altro che un’altra fuga dall’Italia, una fuga per mettersi al riparo dal disastro sempre più vicino.Il gruppo cinese, nato nel 1993, prevede nei prossimi cinque anni di aprire nuovi negozi a insegna Krizia a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzen e Chengdu e di inaugurare di nuovo i punti vendita Krizia nelle più importanti città in Europa, Giappone e Usa. Povera Italia! |
Autore: | ArTisAll [ 28/02/2014, 00:27 ] |
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Cita: Thethirdeye ha scritto: Povera Italia! Sempre più povera. Facendo riferimento al settore della moda, se altri marchi man mano vengono venduti alla Cina, o altri paesi, del Made in Italy cosa resta?: <EMBED WIDTH="228" HEIGHT="164" SRC="http://www.swfcabin.com/swf-files/1393540858.swf" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED> ![]() ![]() |
Autore: | Thethirdeye [ 04/05/2014, 21:43 ] |
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Con il Ttip, addio made in Italy e sicurezza alimentare ![]() http://www.libreidee.org/2014/04/con-il ... o-gli-ogm/ La nostra salute e il futuro del nostro clima? Fastidiose variabili, da cui il libero scambio Usa-Europa dovrebbe essere liberato, con l’adozione del riservatissimo Trattato Transatlantico, intavolato da 600 emissari delle principali multinazionali, a cui Washington e Bruxelles si preparano a spianare la strada. Proprio per «combattere le critiche contro la segretezza di un negoziato tanto importante per la credibilità politica dell’élite che l’ha lanciata», osserva Monica Di Sisto, l’Unione Europea ha appena varato una sorta di “confronto” pubblico, fatto di «piccole presentazioni e piccole domande, studiate per ottenere piccole risposte». Meno ipocrita, sul “misterioso” Ttip, l’atteggiamento degli Usa, che «con il solito approccio ruvido e diretto» affidano a un comunicato la “lista della spesa” dei nostri pezzi di mercato in cui vogliono entrare coi loro servizi e prodotti, inclusi quelli oggi vietati in Europa perché pericolosi. Scorrerla è istruttivo, scrive Di Sisto in un post ripreso da “Senza Soste”, soprattutto perché chiarisce i contorni concreti della questione, visto che si Campagna contro gli Ogmapre con la volontà dichiarata di «eliminare tutti i dazi e le tariffe sui prodotti agricoli, industriali e di consumo, una sostanziale parte dei quali da eliminare con l’entrata in vigore dell’accordo».A fronte degli oltre 730 milioni di dollari di prodotti che gli Stati Uniti esportano in Europa, e della ripresa della produzione manifatturiera negli Usa, l’obiettivo è quello di vendere sempre più pezzi e componenti a quell’Europa che non li produce più, e per farlo c’è un’unica condizione: abbattere anche gli standard di sicurezza, qualità e salute che al momento li mettono fuorilegge da noi. Quelle su Ogm, residui chimici, pesticidi e ormoni sono considerate dagli Usa «restrizioni non basate sulla scienza, ingiustificate barriere tecniche al commercio, che limitano le opportunità degli esportatori Usa di competere». Washington si appella alle disposizioni del Wto per imporre «una maggiore compatibilità tra livelli di regole e standard tra Usa e Ue». La qualità dei prodotti agricoli e del cibo in America – dove sono tuttora sul mercato sostanze e prodotti da noi vietati da anni perché provatamente tossici e cancerogeni – dovrebbero essere perfettamente legali anche da noi, secondo il comunicato del ministero del commercio Usa, perché «si basano su evidenze scientifiche e non su ostacoli al commercio infondati». Questo non renderebbe solo più competitive le imprese americane, assicurano, ma stabilirebbe un meccanismo permanente innovativo per risolvere questi problemi. «L’idea, dunque – riassume Monica Di Sisto – è di introdurre un nuovo organismo congiunto di cooperazione sugli standard, che si porrebbe ad un livello superiore rispetto alle legislazioni nazionali e che, stando al numero di righe ad esso dedicate dal comunicato, è uno degli obiettivi più importanti da portare a casa per i negoziatori americani». Obiettivo: “semplificare” le regole, anche per evitare che alcuni prodotti restino Vini docparticolarmente protetti, «con buona pace del Made in Italy come del Borgogna». Questo, aggiunge Di Sisto, «è un altro obiettivo degli esportatori a stelle e strisce: impedire ai nostri produttori di opporsi alle loro copie a basso costo dei nostri prodotti tipici, e di abbattere le denominazioni d’origine e di qualità che sono tanto care ai consumatori attenti, ma tanto penalizzano i produttori intensivi delle due sponde dell’Oceano». Gli Stati Uniti, che non hanno mai sottoscritto il Protocollo di Kyoto per l’abbattimento delle emissioni climanteranti, né «una montagna di altre convenzioni internazionali per la protezione dell’ambiente», oggi si dichiarano «leader nella ricerca di misure di protezione ambientale d’alto livello e di un’efficace implementazione delle leggi a difesa dell’ambiente all’interno delle regole commerciali». Per questo, dicono, intendono «abbattere tutte le barriere commerciali in atto rispetto ai prodotti, alle tecnologie e ai servizi ambientali come l’energia pulita», tra cui essi inseriscono anche il “nucleare pulito” e il gas derivato dal fracking. Questo è il futuro che ci stanno preparando gli strateghi di Wall Street e i loro colleghi della Commissione Europea. |
Autore: | mik.300 [ 04/05/2014, 23:32 ] |
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ma io non capisco.. l'ue fa di tutto per mettere limiti e regole.. e poi può entrare la qualunque dagli usa.. mah.. |
Autore: | Thethirdeye [ 31/05/2014, 16:44 ] |
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ITALIA PRECIPITATA AL 34° POSTO (SU 55 NAZIONI DEL MONDO) PER ATTRATTIVE TURISTICHE..... ![]() |
Autore: | MaxpoweR [ 31/05/2014, 20:36 ] |
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ogni popolo ha il paese che merita ![]() |
Autore: | ubatuba [ 31/05/2014, 21:04 ] |
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Cita: mik.300 ha scritto: ma io non capisco.. l'ue fa di tutto per mettere limiti e regole.. e poi può entrare la qualunque dagli usa.. mah.. ...come si usava con le colonie................. ![]() |
Autore: | bleffort [ 01/06/2014, 10:30 ] |
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Cita: ubatuba ha scritto: Cita: mik.300 ha scritto: ma io non capisco.. l'ue fa di tutto per mettere limiti e regole.. e poi può entrare la qualunque dagli usa.. mah.. ...come si usava con le colonie................. ![]() Immagine: ![]() 15,81 KB |
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