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MaxpoweR ha scritto: L'unico con le palle è FARAGE, gli altri mi sembrano solo burattini.
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18/07/2019, 17:28
18/07/2019, 18:01
Giocare sporco e su più tavoli, per una poltrona: ecco cosa c’è dietro la decisione presa dalla Lega sul voto al nuovo Presidente della Commissione UE von der Leyen.
Ora ci attaccano, come spesso fanno per sviare l’attenzione e accendere i riflettori su qualcosa di meno imbarazzante. Ma sono stati proprio loro ad ammettere questa “strategia”; una mossa che però non fa certo gli interessi degli italiani. Detto altrimenti, hanno sostenuto la volontà italiana di pesare in Europa per cambiare le regole, salvo poi fare marcia indietro quando non hanno ottenuto garanzie sulla poltrona di Commissario a cui guardavano dal giorno dopo il voto di maggio.
Vogliamo fermare la serie di menzogne che leggiamo in questi giorni e vogliamo fare chiarezza perché, come spesso accade, la verità è una cosa semplice: e i cittadini hanno il diritto di conoscerla.
Il MoVimento 5 Stelle ha lavorato per l’interesse del Paese, tutelando il lavoro portato avanti dal Presidente Conte in sede europea; un mandato sostenuto da tutte e due le forze di maggioranza, anche dalla Lega. Ma questo stesso partito, evidentemente, ha poi scelto di trattare privatamente, per il proprio interesse. Per una poltrona. L’europarlamentare leghista Donato, infatti, riprendendo uno scambio di battute di Claudio Borghi su Twitter conferma e rivendica la strategia: dissimulare un sostegno alla von der Leyen per poi sfilarsi e fare lo scaricabarile sul MoVimento. Ma perché sfilarsi? Semplice, la trattativa non è andata a buon fine. Lo spiega bene Fabio Martini oggi su La Stampa: la priorità leghista era blindarsi la poltrona, non ottenere impegni dall’Europa su migranti, lavoro e ambiente.
Ma non ve lo diranno mai.
Su Twitter raccontano di aver deciso di non sostenere von der Leyen da 10 giorni, il giorno prima del voto fanno interviste per annunciare invece il sostegno, poi il giorno del voto trattano fino all’ultimo minuto…questo è il famoso prima gli italiani? Pane al pane, vino al vino: prima la poltrona!
Noi siamo stati trasparenti: il voto europeo ha detto che la Lega avrebbe dovuto indicare la nomina del Commissario su cui Conte ha trattato. Ma una cosa deve essere chiara: quella nomina per far alzare la voce all’Italia a Bruxelles, che non sarebbe una proprietà della Lega, la stanno mettendo a rischio loro. Il MoVimento pensa alle esigenze del Paese, non alla voglia di sistemarsi a spese dei cittadini europei, non a riempire le caselle con i nomi delle sue donne e dei suoi uomini.
Il sostegno alla candidatura di von der Leyen è basato esclusivamente sui temi che abbiamo presentato in campagna elettorale e che sono stati recepiti dall’agenda programmatica presentata dalla neo-Presidente. Salario minimo europeo, revisione del meccanismo redistributivo dei migranti e priorità alla questione ambientale: le prerogative del MoVimento 5 Stelle hanno dettato l’agenda europea. Dimostriamo di essere l’ago della bilancia in Europa, rispettando quanto promesso in campagna elettorale.
Chi ha vinto le elezioni invece sceglie di non governare, sprecando i giorni tra giochetti e sgambetti per il solo tornaconto elettorale.
fonte: https://www.ilblogdellestelle.it/2019/07/il-nostro-paese-per-una-poltrona.html
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Ufologo 555 ha scritto:Ma ... hai letto sopra, Salvini? Chi te lo deve dire, Travaglio?
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19/07/2019, 17:03
Ufologo 555 ha scritto:MAI COME I GRILLETTI ...!
La bomba la sgancia Dagospia, in un "Dagoreport" che esordisce così, andando dritto al punto: "Non molti sanno che dietro il voto grillino alla Von Der Leyen c'è Elisabetta Trenta. È stata lei ad aprire i contatti tra la tedesca e i 5 Stelle quando è arrivata sul tavolo l'ipotesi della sua candidatura". Secondo Dago, insomma, dietro al voto per la presidenza della Commissione europea che ha minato, forse definitivamente, i rapporti tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ci sarebbe proprio la Trenta, il ministro della Difesa schieratissima contro la Lega e il suo vicepremier.
Leggi anche: Elisabetta Trenta, asse sui migranti con Laura Boldrini?
Dago prosegue sottolineando come "le due si sono conosciute meno di un anno fa a Bruxelles durante i vertici Nato. Hanno stretto un rapporto: bilaterali, saluti, colazioni, caffè. Tanto che dopo la sua nomina la von der Leyen ha scritto un messaggio alla Trenta: You did that, I will remember. Tnks (È merito tuo, me ne ricorderò, grazie, ndr)". Insomma, le relazioni tra le due sarebbero molto più che solide. E proprio queste relazioni avrebbero spinto la Trenta a brigare per un voto che, per il M5s, ha poco senso. Così come poco senso ne ha avuto per Salvini, che sulla faccenda ha picchiato durissimo.
Dunque, Dagospia avanza il sospetto: "Vai a vedere che la Trenta potrebbe essere la candidata italiana a Commissario Ue dopo la rinuncia di Giancarlo Giorgetti". Uno scenario che, se si realizzasse, sarebbe gravissimo. "D'altronde - conclude Dago - la stessa Ursula ha detto che all'Italia spetta un commissario, ma i commissari "li scelgo io", specificando che intende avere un esecutivo perfettamente paritario tra uomini e donne. Se i paesi membri non presentano abbastanza nomi femminili, respingerà le candidature, anche quelle meritorie".
https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... getti.html