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02/07/2010, 22:54

La protesta degli aquilani a Roma
http://www.libero-news.it/news/440102/L ... ama__.html

Sono circa 300 i terremotati aquilani che hanno invaso oggi Roma per raggiungere palazzo Madama e sostenere così i propri consiglieri comunali nella seduta straordinaria dell'assise aquilana convocata davanti al Senato. Gli obiettivi degli abitanti dell'Aquila sono la proroga della sospensione fiscale per tutti e la certezza sui fondi per la ricostruzione.

Il Governo dice sì alla sospensione delle tasse agli aquilani- E secondo quanto comunicato nella seduta di Governo, il Consiglio dei Ministri ha accolto favorevolmente la richiesta della sospensione fiscale, approvando poco fa l'emendamento necessario al rinvio dei versamenti contributivi nelle zone terremotate dell'Abruzzo.

Mobilitazione permanente per gli aquilani - I cittadini hanno prontamente risposto all'invito del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, a una "mobilitazione permanente" che durerà almeno fino a quando il Paese non comprenderà le reali difficoltà con le quali devono quotidianamente combattere gli abitanti delle aree colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile 2009. Due autobus organizzati e numerose auto private sono sbarcate a Roma, con l'intervento anche di una delegazione di Sindaci del cratere, partita dalla sede provvisoria dell'amministrazione comunale. E' presente anche il Presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio del Corvo. I cittadini sono arrivati muniti di bandiere nero- verdi, rappresentative del colore della città dell'Aquila, e diversi striscioni con richieste di normative specifiche per il sisma.

"Il governo è assente" - Il Sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti dell'Italia e del governo che, se prima sentiva vicino, ora, per gli aquilani, è completamente "assente". Ha inoltre aggiunto che "la ricostruzione della città risulta completamente bloccata. Se hanno intenzione di non costruire più, almeno ce lo dicano". Secondo quanto riferito dal Sindaco Cailente, del Pd, agli abitanti dell'Aquila mancano i soldi, da impiegare anche per la ricostruzione di alcuni edifici essenziali, quali la questura, oltre allo scoglio insormontabile delle tasse. "Restituire le tasse che non abbiamo pagato per cinque anni, a causa della tragedia che ci ha colpito- conclude Caliente- è come avere un mutuo di 250milioni da pagare". E restano ancora 32mila gli sfollati, senza casa.

Protesta contro la RAI- Sono risultati decisamente numerosi anche i cartelli di protesta contro la scelta del Tg1 di non trasmettere notizie sulla mobilitazione generale avvenuta il 16 giugno scorso, all’Aquila, quando migliaia di persone hanno bloccato l'autostrada. I cittadini si dicono pronti, per questa ragione, a manifestare in tarda mattinata davanti alla sede Rai di viale Mazzini. Annalucia Bonanni, del comitato cittadino, speiga che "Abbiamo avuto adesioni dalla Fnsi,dal popolo delle agende rosse, da Nuova Resistenza di Sonia Alfano, dalle Valigie blu e da Articolo 21. Siamo pronti ad andare alla Rai così come i friulani fecero a Trieste nel ’76, per protestare contro un’informazione che non li rappresentava a sufficienza".




SPOSTATA AL 7 LUGLIO LA MOBILITAZIONE AQUILANA A ROMA
Posted by admin On giugno - 27 - 2010
http://www.laquilanuova.org/2010/06/27/ ... na-a-roma/

Si chiede rinnovo proroga agevolazioni fiscali e certezza fondi
L’Aquila, 27 giu 2010 - Fissata per mercoledì 7 luglio, la mobilitazione, a Roma, di aquilani e sindaci dei comuni del cratere. La decisione, oggi in un’assemblea. Il posticipo di un giorno - l’annuncio in origine era per il 6 Luglio - è stato motivato con l’esigenza di non fare coincidere l’iniziativa abruzzese con quella dei Cobas della scuola, attesi in piazza Navona appunto martedì 6 Luglio. Le richieste sono un rinnovo della proroga delle agevolazioni fiscali, oltre alla certezza sui fondi per la ricostruzione, proprio nei giorni in cui la manovra è in discussione al Senato. I cittadini, che arriveranno a Roma già nella mattinata, sono pronti a chiedere l’autorizzazione a manifestare davanti a piazza Navona, nei pressi del palazzo del Senato. Già 10 autobus sono stati prenotati, ma l’aspettativa è quella di avere migliaia di persone per le strade di Roma. “Abbiamo bisogno di una forte partecipazione - hanno spiegato durante l’assemblea - per dare dei segnali forti anche con una presenza massiccia per le vie del centro, perché dobbiamo realizzare qualcosa di cui giornali e tg non potranno non parlare. A Roma torniamo per rivendicare i nostri diritti, per chiedere una legge ad hoc e una tassa di scopo”.

02/07/2010, 22:58

Nello speciale di Matrix del 21 giugno 2010 che celebrava l'iniziativa "Amiche per l'Abruzzo", Gianna Nannini ha tentato di far notare l'oscuramento da parte dei media della manifestazione di protesta di ventimila aquilani e il loro urlo disperato per richiamare l'attenzione su una città in agonia che è stata sepolta dall'indifferenza mediatica, ora che non serve più a passerelle di sciacalli e spot elettorali.
Il messaggio non doveva passare e non è passato, infatti il conduttore Alessio Vinci ha prontamente imbavagliato la Nannini con la scusa di un collegamento urgente con un portavoce della Protezione Civile.

02/07/2010, 23:01

03/07/2010, 09:20

Blissenobiarella ha scritto:

Green, nota che a parlare qui sono gli aquilani, non l'avversario dell'opposizione. Sono quelli che hanno vissuto questo disastro sulla loro pelle che denunciano l0inadeguatezza dei soccorsi e degli aiuti ricevuti. E lo fanno mentre si organizzano in concorsi e cominciano a ricostruire per fatti loro. adesso vogliamo dire che anche questa gente sono dei bamboccioni che aspettano gli aiuti calati dall'alto?


Legittima preocupazione da parte degli aquilani, non è da tutti farsi radere al suolo la casa da un terremoto, ma è tipicamente italiano non sapersi mai accontentare.
Ho sentito aquilani dirsi contenti dell' intervento del governo, ma è più facile e conveniente mettere in risalto il dissidio. La guerra politica è globale e tocca tutto, non c' è più moralità, si specula anche sulle tragedie.
Mi spiace che qualcuno lo faccia anche nel forum; dare informazione è un conto, utilizzare la notizia per portar discredito sempre e comunque è vergognoso.

03/07/2010, 11:46

green 20.000 aquilani in piazza per protestare!!!! Una delle più grosse manifestazioni civili degli ultimi anni....E la televisione censura. Perchè?
E la giustificazione della classe politica qual'è? Che gli italiani non si sanno accontentare? i politici italiani di certo no, visto che sono tra i più pagati di tutto il mondo e continuano ad arraffare.

03/07/2010, 12:07

Il sindaco di Draquila adesso chiede aiuto
di Alessandro Sallusti

http://www.ilgiornale.it/interni/il_sindaco_draquila_adesso_chiede_aiuto/15-06-2010/articolo-id=453098-page=0-comments=1

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, Pd, ha lanciato ieri un drammatico appello al Paese.

Dice che le risorse sono finite, che la ricostruzione è ferma, che il Paese deve riaccendere i riflettori su una città allo stremo e bisognosa di aiuto.

Non dubitiamo, probabilmente tutto questo è vero.

Il problema è un altro. Perché Cialente, oltre che sindaco, è autorevole membro di un’area politica, quella di sinistra, che dal giorno dopo il sisma si è impegnata a tempo pieno per negare i successi dei soccorsi e dell’assistenza, per ridicolizzare il premier che di fatto si trasferì in pianta stabile in Abruzzo per guidare personalmente i primi interventi, per minimizzare quel miracolo italiano che è stata la costruzione a tempo di record degli alloggi antisismici per gli sfollati.

È la stessa area politica che ha messo nel mirino Bertolaso e la Protezione civile, indicandoli al Paese come il male assoluto, che si è battuta contro procedure speciali e vie preferenziali nella gestione delle emergenze, che ha trasformato una legittima inchiesta giudiziaria su fatti specifici (che al momento con l’Aquila ha poco a che fare) in una delegittimazione completa di un sistema di intervento che avrà avuto anche falle ma che in quanto a efficienza non è stato secondo a nessuno.

Già, quali riflettori vorrebbe riaccendere Cialente?
Forse quelli usati da Sabina Guzzanti per girare Draquila, il film cult della sinistra proiettato tra gli applausi a Cannes che fa passare il governo Berlusconi e i soccorritori come una manica di incapaci approfittatori?


O forse le luci che piacciono a Cialente sono quelle che hanno illuminato i collegamenti con Annozero e Santoro, durante i quali i pochi casi di inefficienza e ingiustizia venivano spacciati per regola generale?

O ancora, sono piaciuti al sindaco i riflettori che la stampa ha acceso sulla notizia che gli scienziati italiani, caso unico al mondo, sono finiti sotto inchiesta per non aver saputo prevedere giorno e ora della grande scossa?

Da otto mesi, caro sindaco, il suo segretario di partito, Bersani e la sua cricca sputano veleno, aggiungendo fango di parole a quello delle vostre montagne.

Per una volta, evidentemente gli italiani hanno creduto alla sinistra:
se lì dalle sue parti è tutto un magna magna e circolano soltanto imbecilli, mi sembra logico che sia scattato il disinnamoramento.


Avete messo il governo all’angolo e ora vi lamentate che non stia al centro del ring.
A fare che cosa? A prendere cavolotti da voi dovendo tenere le mani basse perché quando ci sono di mezzo morti e sofferenza non si può reagire anche se si è nel giusto?


Fino a che all’Aquila ci sono stati Berlusconi e Bertolaso i problemi sono stati affrontati e risolti.


Li avete di fatto cacciati mettendo in piazza anche il popolo delle carriole e ora vi lamentate.


Avremmo voluto sentire forte la voce del sindaco contro la Guzzanti che portava nel mondo una immagine falsa del nostro Paese e del nostro governo.


Non è successo. Se lo avesse fatto oggi sarebbe più credibile e autorevole nel chiedere aiuto.

Anche se per l’autocritica, e le scuse, non è mai troppo tardi.

03/07/2010, 12:19

Certo, è tutta una strumentalizzazione della sinistra.....
[:D] [:D] [:D] [:D]


03/07/2010, 13:26

Blissenobiarella ha scritto:

Certo, è tutta una strumentalizzazione della sinistra.....
[:D] [:D] [:D] [:D]







E son cose che ti fanno inca.zzare.

03/07/2010, 17:51

L'ho detto io: se fai, perché fai; se non fai, perchè non fai ... Avessi io i soldi del berlusca, altroché la politica; le Bahamas !!! L'Italia non esiste.[:o)]

07/07/2010, 12:52

Terremoto: marcia di aquilani su Roma, tensione e tafferugli

Il corteo diretto a Montecitorio e' stato bloccato dalla polizia.
Due manifestanti sono rimasti feriti


07 luglio, 12:47

Immagine

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 43377.html

ROMA - Hanno invaso piazza Venezia e la vicina via dei Fori Imperiali, gli aquilani che marciano su Roma lanciando un "S.o.s. L'Aquila", chiedendo sospensione delle tasse, occupazione e sostegno all'economia. Sono circa 5 mila le persone arrivate dal 'cratere', oltre al comune dell'Aquila paesi limitrofi come San Demetrio, Fossa, Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, e Sulmona, che pur non essendo stata inserita nell'area dell'epicentro del sisma del 6 aprile 2009 ha subito danni. I manifestanti, arrivati con 40 autobus e in auto, sfilano lungo via del Corso diretti a Montecitorio e nel pomeriggio si concentreranno in piazza Navona. Alla manifestazione, organizzata dal Popolo delle carriole del presidio di piazza del Duomo, hanno aderito tra gli altri i comitati '3 e 32', 'Rete Aq', 'Eva' (Eco villaggio autocostruito), 'Cittadini per i cittadini' e gli universitari che abitavano la Casa dello studente. I manifestanti vestono magliette con su scritto "forti e gentili", come diceva D'Annunzio, "ma non fessi", e portano bandiere nere e verdi, i colori della città.

TAFFERUGLI A MANIFESTAZIONE AQUILANI, FERITI - Il corteo degli aquilani diretto a Montecitorio e' stato bloccato dai mezzi blindati della polizia, messi di traverso all'imbocco di via del Corso. Ci sono stati tafferugli tra una cinquantina di manifestanti e le forze dell'ordine che attuano il blocco. E alcuni partecipanti alla manifestazione hanno sfondato il secondo blocco che le forze dell'ordine avevano posto circa a metà di via del Corso e hanno raggiunto correndo piazza Colonna. La polizia è in assetto antisommossa.

Due i feriti. Un giovane presente alla manifestazione dei terremotati aquilani e' stato ferito alla testa. Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate e presenta lesioni sanguinanti. ''Guardate il sangue di un aquilano - ha detto dopo essersi rifugiato nella sede di una banca in via del Corso - La mia unica colpa e' essere un terremotato''. Un altro manifestante e' stato raggiunto da alcune manganellate.

07/07/2010, 14:34

Per mesi il governo si è vantato di aver agito prontamente all'emergenza Abruzzo. Ha mentito. Ora che centinaia di acquilani sono scesi a Roma per denunciare la situazione insostenibile nella quale versa la loro città, ecco che la polizia blocca il corteo a suon di manganelli.
Il TG1 di Minzolini spreca 20 secondi scarsi per parlare dell'accaduto, relegando il tutto alle ultime battute del giornale.
In che cavolo di paese viviamo? che cosa stà diventando l'Italia?

07/07/2010, 14:43

Knukle ha scritto:

Per mesi il governo si è vantato di aver agito prontamente all'emergenza Abruzzo. Ha mentito. Ora che centinaia di acquilani sono scesi a Roma per denunciare la situazione insostenibile nella quale versa la loro città, ecco che la polizia blocca il corteo a suon di manganelli.
Il TG1 di Minzolini spreca 20 secondi scarsi per parlare dell'accaduto, relegando il tutto alle ultime battute del giornale.
In che cavolo di paese viviamo? che cosa stà diventando l'Italia?


Un trojaio.

Abbiamo fatto la fine di Pinocchio nel Paese dei Balocchi, con esuberanti protuberanze asinine nelle zone delle orecchie e del coccige.

Vergogna.

07/07/2010, 15:11



07/07/2010, 15:29

aggiornamento ogni quarto d'ora(circa) sulla protesta degli aquilani:

http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cron ... na-2150275

deputato lolli:
http://download.kataweb.it/mediaweb/mp3 ... gliato.mp3

07/07/2010, 18:44

Blissenobiarella ha scritto:






bisogna organizzarsi e andarci in milioni a Roma,poi voglio vedere chi comanda in una democrazia.
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