07/07/2010, 19:03
Werther ha scritto:
bisogna organizzarsi e andarci in milioni a Roma,poi voglio vedere chi comanda in una democrazia.
![[:257]](./images/smilies/UF/257.GIF "Emoticon")
Mi sa che il momento è lì lì per arrivare!
07/07/2010, 19:16
Naaaa...... tranquilli. Gli itaGliani, sono solo un popolo di pecoroni.
Scendono in piazza solo nel caso in cui il presidente di una delle squadre di calcio del nostro campionato dovesse decidere di comprare quel giocatore piuttosto che l'altro.
Questa roba preferiscono guardarla da casa, comodamente seduti in poltrona, in canottiera bianca sporca di sugo, con due spaghetti all'amatriciana e un bicchiere di vino rosso.....
Scendono in piazza solo nel caso in cui il presidente di una delle squadre di calcio del nostro campionato dovesse decidere di comprare quel giocatore piuttosto che l'altro.
Questa roba preferiscono guardarla da casa, comodamente seduti in poltrona, in canottiera bianca sporca di sugo, con due spaghetti all'amatriciana e un bicchiere di vino rosso.....
07/07/2010, 20:18
Werther ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
bisogna organizzarsi e andarci in milioni a Roma,poi voglio vedere chi comanda in una democrazia.
Stessa tecnica usatta dal Silvietto, una maglietta sporca di sangue ben in evidenza e le solite cifre inventate a caso sui partecipanti. Ricordarsi che esiste una buona fetta di popolazione che non ha ritenuto di dover protestare e non per codardia ma per uno spiccato senso civico e pazienza.
Sveglia ragazzi !!!!!! Non dico che vada tutto a meraviglia, ma mi stupisco di come si dia poco credito a qualcuno per elevare altri in base alle proprie tendenze politiche o alle proprie simpatie o antipatie.
Vorrei tanto sapere chi ha organizzato la manifestazione (centri sociali?, no global? avversari politici?). Raga, sono tutti nati sotto lo stesso cavolo e noi stiamo ancora qui a dividere la lavagna in buoni e cattivi.
![[:(]](./images/smilies/UF/icon_smile_sad.gif "Infelice"){kind=icon}
07/07/2010, 20:32
greenwarrior ha scritto:
Stessa tecnica usatta dal Silvietto, una maglietta sporca di sangue ben in evidenza e le solite cifre inventate a caso sui partecipanti.
ehm ... non è chiaro ... stai dicendo che l'attentanto in piazza duomo era farlocco?
![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice"){kind=icon}
07/07/2010, 20:47
Chissà perchè, un' uscita di questo genere me l'aspettavo...
07/07/2010, 21:01
Blissenobiarella ha scritto:
Chissà perchè, un' uscita di questo genere me l'aspettavo...
lol
07/07/2010, 23:07
greenwarrior è proprio vero quello che si dice :Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
08/07/2010, 01:29
greenwarrior ha scritto:
Vorrei tanto sapere chi ha organizzato la manifestazione (centri sociali?, no global? avversari politici?).
Gente comune Green... gente comune.
Infatti, anche l'opposizione si è beccata la sua dose di insulti.
VIDEO
http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 79405.html?
08/07/2010, 02:24
Thethirdeye ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Vorrei tanto sapere chi ha organizzato la manifestazione (centri sociali?, no global? avversari politici?).
Gente comune Green... gente comune.
Infatti, anche l'opposizione si è beccata la sua dose di insulti.
VIDEO
http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 79405.html?
L'ha organizzata il comune dell'aquila in piena regolarità ottenendo le autorizzazione del caso.
08/07/2010, 10:56
L’editoriale
LiberoNews.it luglio 8, 2010
Per tutta la giornata di ieri, telegiornali e siti internet hanno mandato in onda le immagini degli scontri di Roma.
[color=maroon]Probabilmente, sentendo i commenti e scorrendo i titoli dei servizi, molti lettori si saranno fatti l’idea che i terremotati dell’Aquila, giunti nella Capitale per chiedere fondi e comprensione dal Fisco, siano stati accolti a manganellate.
In realtà le cose non stanno così, ma qualcuno preferisce presentarle come tali, nella speranza di dimostrare al Paese l’esistenza di un regime autoritario.
Vediamo dunque di ricostruire i fatti per come sono accaduti.
Ieri mattina il questore aveva autorizzato una manifestazione di terremotati in piazza Santissimi Apostoli, che nel pomeriggio avrebbe dovuto trasferirsi a piazza Navona, di fronte al Senato, dove l’ottava commissione avrebbe dovuto discutere un emendamento a favore dei cittadini dell’Aquila.
Il raduno non prevedeva altri spostamenti, soprattutto non a Palazzo Chigi, perché a piazza Colonna era già prevista la protesta degli invalidi contro i tagli contenuti nella manovra.
All’appuntamento degli aquilani si sono però presentati anche degli appartenenti all’area dei centri sociali, sia romani che abruzzesi, i quali, dopo essersi infiltrati nel corteo, hanno cercato di forzare il blocco degli agenti per raggiungere la sede del governo, con l’intenzione di occuparla.
Cosa poteva fare la polizia, se non respingere il corteo?
A questo punto i manifestanti ci hanno riprovato con la residenza privata del premier, ma anche qui il cordone delle forze dell’ordine li ha rimandati indietro.
Anche se non ha potuto raggiungere i Palazzi, chi ha organizzato i tafferugli ha comunque raggiunto il proprio scopo, che è poi di dimostrare che in Italia c’è una polizia cilena, la quale essendo al servizio di un governo fascista non esita a manganellare i terremotati.
E le immagini di un ragazzo insanguinato sono più convincenti di tanti discorsi.
Si dà il caso però che di poveri senzatetto bastonati non ce ne sia neppure uno.
Secondo fonti della polizia negli scontri sono stati coinvolti i professionisti della contestazione, duri e puri abituati a forzare i blocchi, che già si erano distinti all’epoca del G8 dell’Aquila.
Uno dei feriti è un pluri-denunciato assai noto agli agenti, segnalato nel corso degli anni all’autorità giudiziaria per truffa, detenzione di droga, ingiuria e per altri episodi di ordine pubblico. (*)
Chiarito dunque da che matrice provengano i presunti terremotati colpiti dai manganelli delle forze dell’ordine, vale la pena di spendere due parole su quel che sta succedendo e sul clima pesante di queste settimane.
Da mesi c’è chi prova a dimostrare che il Paese è sull’orlo del baratro e del tentativo fanno parte anche i disordini di piazza, grazie ai quali alimentare tensioni sociali e conflitti.
Fossimo nel ministro Maroni terremmo dunque ben aperti gli occhi, perché è evidente che si cerca l’incidente per poi poterlo addossare al governo.
E di questo non abbiamo certo bisogno.
Qualche parola la vogliamo riservare anche al sindaco dell’Aquila, il piddino Massimo Cialente, il quale guida le proteste dei suoi cittadini.
Cialente fa bene a reclamare maggior attenzione per gli abitanti della città abruzzese, in particolare per le molte e piccole imprese del posto che nei giorni dell’emergenza si sono date da fare e ancora però aspettano che lo Stato saldi il conto delle opere svolte.
Ciononostante il sindaco, oltre che lamentarsi per i ritardati pagamenti, farebbe bene a guardare anche in casa propria.
Se a distanza di 18 mesi dal sisma nella città abruzzese non è ancora stato ricostruito nulla, lo si deve anche all’assenza di un piano di ricostruzione, documento indispensabile per poter posare il primo mattone, ma che la sua amministrazione tarda a varare.
Così come tocca al Comune l’erogazione dei contributi e la certificazione dello stato di avanzamento delle opere.
Insomma, se Cialente sfilasse un po’ meno e si occupasse un po’ più dei lavori in corso, non dico che il problema dei terremotati sarebbe risolto, però, forse, qualcosa si muoverebbe. O no? [/color]
(*)L'articolo dimentica di citare un'altro noto sobillatore, che ieri , tra le fila del corteo si è espresso con queste parole:
“Dobbiamo organizzare la resistenza, la strada per una rivolta sociale in Italia è alle porte rispetto a un governo sordo e cieco”.
(A. Di Pietro)
LiberoNews.it luglio 8, 2010
Per tutta la giornata di ieri, telegiornali e siti internet hanno mandato in onda le immagini degli scontri di Roma.
[color=maroon]Probabilmente, sentendo i commenti e scorrendo i titoli dei servizi, molti lettori si saranno fatti l’idea che i terremotati dell’Aquila, giunti nella Capitale per chiedere fondi e comprensione dal Fisco, siano stati accolti a manganellate.
In realtà le cose non stanno così, ma qualcuno preferisce presentarle come tali, nella speranza di dimostrare al Paese l’esistenza di un regime autoritario.
Vediamo dunque di ricostruire i fatti per come sono accaduti.
Ieri mattina il questore aveva autorizzato una manifestazione di terremotati in piazza Santissimi Apostoli, che nel pomeriggio avrebbe dovuto trasferirsi a piazza Navona, di fronte al Senato, dove l’ottava commissione avrebbe dovuto discutere un emendamento a favore dei cittadini dell’Aquila.
Il raduno non prevedeva altri spostamenti, soprattutto non a Palazzo Chigi, perché a piazza Colonna era già prevista la protesta degli invalidi contro i tagli contenuti nella manovra.
All’appuntamento degli aquilani si sono però presentati anche degli appartenenti all’area dei centri sociali, sia romani che abruzzesi, i quali, dopo essersi infiltrati nel corteo, hanno cercato di forzare il blocco degli agenti per raggiungere la sede del governo, con l’intenzione di occuparla.
Cosa poteva fare la polizia, se non respingere il corteo?
A questo punto i manifestanti ci hanno riprovato con la residenza privata del premier, ma anche qui il cordone delle forze dell’ordine li ha rimandati indietro.
Anche se non ha potuto raggiungere i Palazzi, chi ha organizzato i tafferugli ha comunque raggiunto il proprio scopo, che è poi di dimostrare che in Italia c’è una polizia cilena, la quale essendo al servizio di un governo fascista non esita a manganellare i terremotati.
E le immagini di un ragazzo insanguinato sono più convincenti di tanti discorsi.
Si dà il caso però che di poveri senzatetto bastonati non ce ne sia neppure uno.
Secondo fonti della polizia negli scontri sono stati coinvolti i professionisti della contestazione, duri e puri abituati a forzare i blocchi, che già si erano distinti all’epoca del G8 dell’Aquila.
Uno dei feriti è un pluri-denunciato assai noto agli agenti, segnalato nel corso degli anni all’autorità giudiziaria per truffa, detenzione di droga, ingiuria e per altri episodi di ordine pubblico. (*)
Chiarito dunque da che matrice provengano i presunti terremotati colpiti dai manganelli delle forze dell’ordine, vale la pena di spendere due parole su quel che sta succedendo e sul clima pesante di queste settimane.
Da mesi c’è chi prova a dimostrare che il Paese è sull’orlo del baratro e del tentativo fanno parte anche i disordini di piazza, grazie ai quali alimentare tensioni sociali e conflitti.
Fossimo nel ministro Maroni terremmo dunque ben aperti gli occhi, perché è evidente che si cerca l’incidente per poi poterlo addossare al governo.
E di questo non abbiamo certo bisogno.
Qualche parola la vogliamo riservare anche al sindaco dell’Aquila, il piddino Massimo Cialente, il quale guida le proteste dei suoi cittadini.
Cialente fa bene a reclamare maggior attenzione per gli abitanti della città abruzzese, in particolare per le molte e piccole imprese del posto che nei giorni dell’emergenza si sono date da fare e ancora però aspettano che lo Stato saldi il conto delle opere svolte.
Ciononostante il sindaco, oltre che lamentarsi per i ritardati pagamenti, farebbe bene a guardare anche in casa propria.
Se a distanza di 18 mesi dal sisma nella città abruzzese non è ancora stato ricostruito nulla, lo si deve anche all’assenza di un piano di ricostruzione, documento indispensabile per poter posare il primo mattone, ma che la sua amministrazione tarda a varare.
Così come tocca al Comune l’erogazione dei contributi e la certificazione dello stato di avanzamento delle opere.
Insomma, se Cialente sfilasse un po’ meno e si occupasse un po’ più dei lavori in corso, non dico che il problema dei terremotati sarebbe risolto, però, forse, qualcosa si muoverebbe. O no? [/color]
(*)L'articolo dimentica di citare un'altro noto sobillatore, che ieri , tra le fila del corteo si è espresso con queste parole:
“Dobbiamo organizzare la resistenza, la strada per una rivolta sociale in Italia è alle porte rispetto a un governo sordo e cieco”.
(A. Di Pietro)
08/07/2010, 11:00
In ogni caso ricordo che c'era "qualcuno" che parlava di come l'Aquila fosse a posto e la gente felice.Sisi proprio qua' sul forum!!!!
08/07/2010, 11:05
robs79 ha scritto:
In ogni caso ricordo che c'era "qualcuno" che parlava di come l'Aquila fosse a posto e la gente felice.Sisi proprio qua' sul forum!!!!
Non penso nessuno qui abbia mai detto che l'Aquila fosse a posto, ma semmai che nessun Aquilano vivesse ancora nelle tende dopo un'anno dal terremoto.
08/07/2010, 12:12
rmnd ha scritto:robs79 ha scritto:
In ogni caso ricordo che c'era "qualcuno" che parlava di come l'Aquila fosse a posto e la gente felice.Sisi proprio qua' sul forum!!!!
Non penso nessuno qui abbia mai detto che l'Aquila fosse a posto, ma semmai che nessun Aquilano vivesse ancora nelle tende dopo un'anno dal terremoto.
Già...... infatti 5.000 aquilani vivono ancora negli albergi, mentre 25.000 (venticinquemila) si "arrangiano" da parenti e amici o in alloggi di fortuna. Non mi dire che anche tu, caro rmnd, ti sei fatto abbindolare dalle "rivelazioni" di Emilio Fede..... perchè non ci credo.
08/07/2010, 12:25
rmnd ha scritto:
Non penso nessuno qui abbia mai detto che l'Aquila fosse a posto, ma semmai che nessun Aquilano vivesse ancora nelle tende dopo un'anno dal terremoto.
Capisco che tu sia della lega e pro governo berlusconi,ma non ti fare prendere per il c.ulo proprio su tutto dai.
08/07/2010, 12:41
Fossi stato io non avrei fatto niente per nessuno; non ne vale la pena! ![[8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif "Compiaciuto")
Di certo una città non si ricostruisce in un anno ...
Comunque, il sindaco, protestava perché voleva gestire lui i soldi per la ricostruzione: comodo ... (E di che parte politica è detto sindaco? Mi astengo.)
Invece è giusto che deve pensarci il governo.
Comunque, penso che i cittadini de L'Aquila siano un po di ... più di quelli che sono andati a protestare; poi, se una strada è "chiusa", è chiusa (li ho visti molte volte i dimostranti a Roma ....)
Di certo una città non si ricostruisce in un anno ...Comunque, il sindaco, protestava perché voleva gestire lui i soldi per la ricostruzione: comodo ... (E di che parte politica è detto sindaco? Mi astengo.)
Invece è giusto che deve pensarci il governo.
Comunque, penso che i cittadini de L'Aquila siano un po di ... più di quelli che sono andati a protestare; poi, se una strada è "chiusa", è chiusa (li ho visti molte volte i dimostranti a Roma ....)