Noi l' avevamo detto subito... senza aspettare l' ANSA... Mi pare che avessimo indovinato anche la cifra, ora non ricordo.

..l'italia e' la mucca da mungere.........

... io ancora ...prima! (E mi beccai gl'insulti)

Siccome la memoria corta ce l'abbiamo anche qui sul forum e basta una notizia di "Libero" per riporoporre per l'ennesima volta la solita pantomima tra responsabilità "di sinistra" o "di destra" ripropongo quanto fu detto ai tempi in merito a questa faccenda...



Saran pure "di sinistra" come dice ufologo... ma certamente erano le "utili idioti" di altri apparati e per ben altri obiettivi.

Poi vedete voi...

... ma sì, certo ! Che stupido! Ce le inviarono gli americani!!!!!

Fino a prova contraria andavano ad aiutare i cosiddetti "ribelli moderati" o sbaglio?

Ergo, facendo 2+2 non posso che giungere a una semplice considerazione...

...

Non fosti tu a citare l'adagio "Risus abundat in ore stultorum"....?

Certo, infatti queste sono risate a ... crepapelle!

Confesercenti: 625mila locali commerciali sfitti, così si desertificano le città

Roma, 8 ott – Il panorama cittadino italiano – ormai basta qualche passo in ogni città di qualsiasi parte del paese – si sta piano piano desertificando. Una tendenza già in atto da qualche anno, ma che con la crisi ha accentuato i suoi contorni.
Lo studio Confesercenti

A rilevarlo è uno studio firmato da Confesercenti, che segnala come, nonostante la (timida) ripresa della domanda interna e l’altrettanto scarso rialzo del commercio, per i negozianti la situazione è sempre buia. In Italia ci sarebbero, secondo Confesercenti, almeno 625mila negozi sfitti, quasi un locale su quattro fra quelli disponibili per le attività, con valori che nelle periferire toccano quasi il 40%.

Nei primi mesi del 2015, inoltre, sono sparite 30 imprese del commercio al giorno. In totale, dal 2012 ad oggi, sono più di 300mila quelle che hanno chiuso i battenti. “I segnali della resa delle botteghe sono ben visibili nelle migliaia di saracinesche abbassate che si affacciano su strade che erano il regno dello shopping, ma che ora sono sempre più deserte e sempre meno sicure”, ha spiegato il presidente di Confesercenti, .

Nel mirino sono le liberalizzazioni e le aperture, spesso indiscriminate, di centri commerciali. Basti pensare alle numerose deroghe – non degne di un sistema che pretenderebbe di essere di libero mercato – che vengono quotidianamente concesse a chi opera i grandi parchi del commercio: dagli orari di apertura ai giorni di riposto, etc.

“La crisi economica, le liberalizzazioni e gli affitti che, soprattutto nelle aree di pregio commerciale, sono sempre più elevati, stanno svuotando le città di negozi”, continua Vivoli, ma senza demoralizzarsi e anzi proponendo una soluzione alla desertificazione cittadina: “Per agevolare il ripopolamento di botteghe, Confesercenti propone l’inserimento nella prossima legge di stabilità di un meccanismo “combinato” per riportare i negozi della città: una norma che permetta di introdurre canoni concordati e cedolare secca anche per gli affitti di locali commerciali“, si legge nella nota dell’associazione.

“Si creerebbe – continua lo studio – anche valore per tutti i soggetti interessati: il proprietario dell’immobile godrebbe di un indubbio beneficio fiscale, le attività commerciali corrisponderebbero un canone ridotto. E per l’amministrazione comunale sarebbe un doppio investimento: sociale, con il ripopolamento delle aree oramai desertificate delle città, e fiscale. Secondo le elaborazioni dell’ufficio economico Confesercenti, con l’introduzione di un canone concordato e cedolare secca potrebbero rinascere, nell’arco di due anni, circa 190mila negozi. Per il fisco centrale e locale – tra gettito Irpef, Tari e Irap pagate dalle imprese – sarebbe un introito aggiuntivo di 1,5 miliardi di euro“.

http://www.ilprimatonazionale.it/econom ... ano-31961/

-----ma oramai i centri delle citta' italiche,che dovrebbero essere tenuti come salotti,sono essenzialmente dormitori a cielo aperto,e questa sarebbe la tanta decantata ripresa......???

chi può competere con i mega centri commerciali alle porte di ogni media grande città? Di che ci meravigliamo?

..sarebbe anche bello vedere tutto questo fiorire di attività e negozi.
Qua però a me nn pare che già così manchino.
l'unica cosa che rilevo è che mentre ci si passeggia nei pressi al sabato o alla domenica,capita a me di vedere tante di quelle belle cose acquistabili e di ogni genere,da stordire!
che dopo un pò mi chiedo,ma per chi saranno tutte queste cose..per i ricchi?potrebbe essere una risposta!
..e si perchè le tasche veramente normali sono già ora secondo me,completamente insufficenti a soddisfare quell'offerta..e di molto.
..e mi chiedo,ma questi ricchi avranno oltre al portafoglio semillimitato altrettanto posto in casa perchè se ormai e da tempo che sono gl'unici che possono acquistare tutto quel po po di roba una volta portata a casa dove la mettono..la butteranno via?
diventa un'altro impegno..a me metterebbe disagio anche quella situazione.
lavorare come formiche e consumare come sceicchi?..umhhh
forse meglio lavorare pochino tutti(salvo che uno nn lo voglia per suo piacere personale),e nn avere problemi di sopravvivenza di alcun tipo..senza o con pochi eccessi?

oramai i centri commerciali li mettono pure al centro delle citta'......


http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna ... cibo.shtml

Bella coincidenza