Volo da Torino a Catania passando per Cracovia
Da Torino a Catania passando per Cracovia. Oppure per Budapest. Quel che sulla carta non avrebbe senso, per gli studenti siciliani che frequentano le università del capoluogo piemontese è realtà. Un'odissea nei cieli per risparmiare sul biglietto aereo e per poter tornare a casa per le festività natalizie.
Gli studenti fuori sede residenti in Sicilia iscritti agli atenei torinesi sono oltre 6.200, divisi tra i 2.712 dell'università e i 3.430 del Politecnico. Tornare in Sicilia per le feste, per loro, è una vera impresa. I prezzi dei biglietti aerei arrivano a costare sino a 400 euro. Quelli del treno non scendono mai sotto i 100. Un prezzo simile a quello dei biglietti del bus, che oscilla tra i 120 e i 150 euro per un totale di 24 ore di viaggio.
Allora c'è chi, per risparmiare, ha studiato rotte alternative per raggiungere la Sicilia da Torino. Come Angelo Tarditi, studente del Politecnico che per attraversare l'Italia farà scalo in Polonia. «Assieme ad altri colleghi partiremo per Cracovia nel pomeriggio del 18 dicembre da Caselle con la compagnia Wizz Air», ha spiegato l'universitario. «L'arrivo è previsto alle 19,15, trascorreremo lì la notte e poi, alle 5 di mattina, decolleremo verso Catania. Impiegheremo 15 ore spendendo 50 euro».
Altri, invece, faranno tappa in Ungheria. «Alcuni colleghi», ha proseguito lo studente, «hanno prenotato un biglietto da Malpensa alle 8 del mattino del 14 dicembre. Dopo un'ora e mezza di volo faranno sbarco a Budapest, dove dovranno aspettare 7 ore prima di partire per Catania: 11 ore e 60 euro. Niente male».
Un volo diretto da Torino a Catania avrebbe la durate di circa due ore per percorrere una tratta di 1.500 chilometri. «Ma i voli hanno costi inaccessibili e i viaggi in bus sono calvari estenuanti», ha detto all'edizione locale della Stampa Carmelo Traina, un altro studente che per raggiungere la Sicilia passerà per la Polonia. «Prenotare con largo anticipo non è la soluzione, dato che chi studia o lavora è vincolato all'ottenimento delle ferie o dall'esito degli esami».
Pochi giorni fa, in commissione Bilancio del senato, è stato approvato un emendamento sulle tariffe sociali per contrastare il caro voli. A partire dal 2020, studenti e lavoratori fuori sede, persone con disabilità gravi e chi sarà costretto a spostarsi per curarsi viaggerà con uno sconto del 30-40% sui voli dal Nord verso l'isola.
La giunta di centrodestra del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha invece messo a disposizione otto pullman per far rientrare nel periodo natalizio i ragazzi che studiano fuori sede. Con tariffe agevolate che vanno dai 10 ai 30 euro.
«Di fronte al cinismo dei vertici di Alitalia e all'insensibilità del governo centrale», ha sottolineato Musumeci, «la regione viene in soccorso di quei giovani studenti siciliani fuori sede impossibilitati a sopportare il vergognoso costo del biglietto aereo. In alcuni casi si superano gli 800 euro. Per noi si tratta di una battaglia per la giustizia che condurremo senza tregua».
Gli studenti siciliani che frequentano gli atenei di Torino, nel frattempo, si organizzano sui social. «L'idea è raccogliere quante più esperienze possibili per mantenere alta l'attenzione su questo tema, sperando che la continuità territoriale non resti utopia».
https://www.msn.com/it-it/money/storie- ... spartanntp