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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 17:51 
greenwarrior ha scritto:
Il problema della diga del Vajont era la collocazione. Il Monte Toc, quello franato nell' invaso, significa " Monte marcio ". La diga ha retto benissimo ed è ancora in piedi.
Allora si costruiva ancora con criterio, peccato per la superficialità mostrata nel gestire il livello dell' invaso. Allora, gli ingenieri italiani erano chiamati in tutto il mondo, per progettare dighe o altro. Poi la speculazione ha preso il sopravvento.

Ecco, appunto, hai detto la parola giusta: superficialità!!! ed è quella che c'è dietro tutti i disastri italiani!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 19:03 
Cita:
Genova sarà la nostra più grande vergogna




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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 19:21 
Cita:
Crollo ponte Morandi, arrestati i primi ‘sciacalli’: cercavano di rubare non lontano dalla zona del disastro

https://www.genova24.it/2018/08/crollo- ... ro-203377/



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 19:57 
Quelli (come una volta) andrebbero IMMEDIATAMENTE fucilati!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 20:03 
"Tre donne sinti"...

MA VA?! NON L'AVREI MAI DETTO!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 20:40 
E hanno anche il coraggio di criticare Salvini!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 20:44 
Cita:
Su Genova, Bruxelles e italiani morti

«C’è da metter mano a strade e ponti, autostrade, scuole, argini». Chi ce lo vieta? Ovvio: il rigore di bilancio imposto da Bruxelles. «Se ci sono vincoli esterni che ci impediscono di spendere soldi (che avremmo) per mettere in sicurezza le scuole dove vanno i nostri figli o le autostrade dove viaggiano i nostri lavoratori, sarà il caso di porsi il dubbio se continuare a rispettare questi vincoli o se mettere, davanti a tutto e a tutti, la sicurezza degli italiani».

https://comedonchisciotte.org/su-genova ... ani-morti/

Io per questi motivi -sono populista- e -anti-europeista!!! Fanculo la Ue e i suoi vincoli se a pagarne le spese sono i cittadini di questo paese già massacrato dalla crisi. Basta!!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 16/08/2018, 22:20 
sottovento ha scritto:
Cita:
Su Genova, Bruxelles e italiani morti

«C’è da metter mano a strade e ponti, autostrade, scuole, argini». Chi ce lo vieta? Ovvio: il rigore di bilancio imposto da Bruxelles. «Se ci sono vincoli esterni che ci impediscono di spendere soldi (che avremmo) per mettere in sicurezza le scuole dove vanno i nostri figli o le autostrade dove viaggiano i nostri lavoratori, sarà il caso di porsi il dubbio se continuare a rispettare questi vincoli o se mettere, davanti a tutto e a tutti, la sicurezza degli italiani».

https://comedonchisciotte.org/su-genova ... ani-morti/

Io per questi motivi -sono populista- e -anti-europeista!!! Fanculo la Ue e i suoi vincoli se a pagarne le spese sono i cittadini di questo paese già massacrato dalla crisi. Basta!!!!

Si sono d'accordo, ma NON è tutta e solo colpa della U.E.

copio ed incollo:




IL CERCHIO SI CHIUDE “

LA MAFIA “PD” DELLE SPARTIZIONI PRIVATE

Giornalista d’inchiesta svela importanti retroscena su Autostrade per l’italia:

Partiamo dall’inizio.
Perché una società strategica per gli italiani, con un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro e introiti certi, che sono aumentati vertiginosamente negli anni com’era prevedibile, sia stata ceduta ad imprenditori privati ?

Facciamo un passo indietro: è il 1992 il Cartello finanziario internazionale mette gli occhi e le mani sul nostro paese con la complicità e la sudditanza di una nuova classe politica imposta dal Cartello stesso. Il loro compito è quello di cedere le banche ed i gioielli di Stato italiani ai potentati finanziari internazionali anche attraverso il filtro di imprenditori nostrani.
È l’anno della riunione sul Britannia quando il gotha della finanza internazionale attracca a Civitavecchia con uno yacht della Corona inglese. Sono venuti a ridisegnare il capitalismo in italia a danno degli italiani, a fare incetta delle nostre migliori aziende e ad arruolare quelli che saranno i loro fedeli servitori al Governo del paese a cui garantiranno incarichi di prestigio: il maggior beneficiario sarà Mario Draghi ma tra i più servili Prodi, Andreatta, Ciampi, Amato, D’alema. I primi 3 erano già entrati a pieno titolo nel Club Bilderberg, nella Commissione Trilaterale ed in altre organizzazioni del capitalismo speculativo anglo/americano che aveva deciso di attaccare e conquistare il nostro paese con l’appoggio di spietate banche d’affari come la Goldman Sachs che favorirà gli incredibili scatti di carriera dei suoi ex dipendenti: Prodi e Draghi prima e Mario Monti dopo.

È l’anno in cui in soli 7 giorni cambiano il sistema monetario italiano che viene sottratto dal controllo del Governo e messo nelle mani della finanza speculativa. Per farlo vengono privatizzati gli istituti di credito e gli enti pubblici compresi quelli azionisti della Banca D’Italia, è l’anno in cui viene impedito al Ministero del Tesoro di concordare con la Banca d’Italia il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro alla sua emissione) che viene quindi ceduto a privati. E’ l’anno della firma del Trattato di Maastricht e l’adesione ai vincoli europei. In pratica è l’anno in cui un manipolo di uomini palesemente al servizio del Cartello finanziario internazionale ha ceduto ogni nostra sovranità.
Bisognava passare alle aziende di Stato, l’attacco speculativo di Soros che aveva deprezzato la lira di quasi il 30% permetteva l’acquisto dei nostri gioielli di Stato a prezzi di saldo e così arrivarono gli avvoltoi.

La maggior parte delle nostre aziende statali strategiche passò in mano straniera o comunque fu privatizzata. Ma la cosa più eclatante fu che l’IRI (istituto di ricostruzione industriale) che nella pancia alla fine degli anni ’80 aveva circa 1000 società, fiore all’occhiello del nostro paese fu smembrata e svenduta con la complicità del suo Presidente storico Romano Prodi (dal 1982 al 1989 e durante un periodo tra il 1993 ed il 1994) che fu premiato dal Cartello che favorì la sua ascesa alla Presidenza del Consiglio in Italia e poi alla Commissione Europea.
A sostituirlo come Presidente del Consiglio in Italia e a continuare il suo lavoro di smembramento delle aziende di Stato ci penserà Massimo D’Alema che nel 1999 favorirà la cessione, tra le altre, di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton, che di fatto hanno, così, assunto il monopolio assoluto nel settore del pedaggio e della ristorazione autostradale. Una operazione che farà perdere allo Stato italiano miliardi di fatturato ogni anno.

Le carte ci dicono che in quegli anni il Presidente dell’IRI era tale Gian Maria Gros-Pietro.

Lo conoscevate ? Io credo di no. Invece il Cartello finanziario speculativo lo conosceva bene e nel 2001 lo convocò alla riunione del Bilderberg in Svezia, indovinate insieme a chi ? Insieme a Mario Draghi e ad un certo Mario Monti entrambi saranno ampiamente ripagati dal Cartello stesso che in futuro riuscì a piazzare Draghi alla Banca d’Italia e poi alla BCE e Mario Monti dalla Goldman Sachs alla Commissione Europea e poi a capo del Governo (non eletto) in Italia.

E che cosa ne è stato di Gian Maria Gros Pietro ? qui viene il bello. Qui arriviamo al tema di questo post.

Gian Maria Gros-Pietro, che già nel fatidico 1992 era Presidente della Commissione per le Strategie industriali nelle privatizzazioni del Ministero dell’Industria, nel 1994 diviene membro della Commissione per le Privatizzazioni istituita indovinate da chi ? da Mario Draghi. Ora capite come lavora il Cartello finanziario speculativo per mettere tentacoli ovunque e per far si che ci sia sempre un proprio esponente nei ruoli chiave. Ma non finisce qui. Come abbiamo visto nel 1997 Gross Pietro è Presidente dell’Iri mentre viene organizzata la cessione a prezzi di saldo di Autostrade per l’italia che avverrà nel 1999 col passaggio al Gruppo Atlantia s.p.a, controllata da Edizione srl, la holding di famiglia dei Benetton.

Gros-Pietro firma la cessione, la famiglia Benetton gli strizza l’occhio.

Cosa voleva dire metaforicamente quella strizzatina d’occhio ?

Ora immaginate l’inimmaginabile.

Cosa accade nel 2002 ? Gian Maria Gros-Pietro, dopo aver gestito la privatizzazione dell’Eni andrà a presiedere per quasi 10 anni indovinate che cosa?… proprio la Atlantia S.p.a, la società alla quale solo tre anni prima, come dipendente pubblico, aveva svenduto la gestione dei servizi autostradali italiani.
Les jeux sont fait.

A questo punto proviamo a leggere i termini del contratto di concessione della rete autostradale. Mi dispiace cari amici. Non si può. Sono stati coperti da segreto di Stato manco si trattasse di una riservatissima operazione militare.
Ma com’è stato svolto in questi anni il servizio di manutenzione ordinaria da parte dei concessionari di Autostrade per l’Italia ?
La macabra risposta è descritta nei tragici eventi di Genova e non solo.
Leggendo quanto emerge dalla relazione annuale (2017) sull’attività del settore autostradale in concessione pubblicata sul sito del Ministero e dei trasporti si evince una crescita esponenziale del fatturato (quasi 7 miliardi) e dei pedaggi. In calo solo gli investimenti (calati addirittura del 20%) e la spesa per manutenzioni in controtendenza rispetto alla logica che dovrebbe prevedere un aumento dei costi della manutenzione contestualmente all’aumento del traffico. Ma la sicurezza degli automobilisti è stata messa in secondo piano rispetto alla massimizzazione dei profitti già di per se abnormi.
E com’è andata invece con gli interventi straordinari ad opera dei Ministeri preposti ?
Non c’erano soldi da destinare ad interventi straordinari seppur richiesti dagli esperti a causa dei vincoli di bilancio da rispettare e imposti dal pareggio di bilancio.
Quali vincoli ? Quelli europei. E da chi sono stati imposti questi vincoli ? dal Trattato di Maastricht del 1992, da quello di Lisbona del 2007 e dal pareggio di bilancio in costituzione del 2011. E chi li ha voluti ? Indovinate ? Nell’ordine Romano Prodi, Massimo D’alema, Mario Monti, con l’appoggio esterno di Mario Draghi.Torna la cricca al completo.
Ma non erano quelli che insieme partecipavano alle organizzazioni del Cartello finanziario speculativo che voleva far crollare il nostro paese ?
Esattamente. Il cerchio si chiude.

Solidarietà alle vittime di Genova. Per il crollo del ponte autostradale.

Solidarietà agli italiani per il crollo annunciato e pianificato del loro paese.

Parte del testo è tratta dal libro/inchiesta La Matrix Europea di #FrancescoAmodeo

#sadefenza #autostrade #genova #gianmariagrospietro #PD #ladri


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 10:05 
DOV'E ANDATA A FINIRE LA DETERMINAZIONE DI SALVINI? [:296]

Divisione netta nel governo sulla revoca ad Autostrade. La Lega frena, M5s tira dritto

La visita ai feriti, l'abbraccio ai parenti delle vittime, il punto tecnico con i soccorritori e il cordoglio per i morti che non finisce mai. Questo è il Matteo Salvini solidale e poi, anzi contemporaneamente, c'è il Matteo Salvini calato non solo nel suo ruolo di vicepremier, ma anche nella sua funzione di leader della Lega. Ed è proprio in base a questa che esplodono le prime diversità di approccio politico, ma anche pratico tra il Carroccio e i 5Stelle rispetto all'intera questione del ponte di Genova.
Il Salvi-Maio, come viene denominato il nuovo governo, vede da una parte un vicepremier grillino che va a testa bassa contro i Benetton e dichiara guerra ad Autostrade, dall'altra il vicepremier leghista che si smarca dall'alleato e apre una trattativa. Se mettono mano al portafoglio e "donano 500milioni di euro, poi parleremo di concessioni". Il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi è sulla stessa linea. La linea di chi chiede aiuti economici e poi si vedrà: "Siamo disposti a sederci al tavolo se Autostrade dimostra di aver responsabilità civile".
Una posizione, quella della Lega, che vorrebbe frenare il patos grillino, ma Luigi Di Maio non ammette passi indietro: "Il governo frena? No, il governo accelera. Smentisco ripensamenti. Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere". La distanza tra i due è forte, ma la nuova rotta, tracciata da Salvini dopo aver visitato i feriti, è chiara. Dove si arriverà ancora è presto per dirlo, in mezzo ci saranno avvocati e penali salatissime. Benché in serata il vicepremier fa sapere che nel governo sulla revoca "c'è piena sintonia".
TI POTREBBE INTERESSARE: Un nuovo ponte entro il 2019. Di Maio: "Pagherà Autostrade"
Le famiglie intanto chiedono solo che venga fatta giustizia. Puntano il dito contro chi doveva controllare, vigilare, fare manutenzione e sperano di ricevere presto risposte: "La nostra è una guerra contro le istituzioni", dice il fratello di Luigi, il 35enne che ha lasciato quattro figli. C'è chi preferisce per i propri cari le esequie in forma privata e non i funerali di stato come per la coppia di fidanzati della provincia di Arezzo. Le salme a poco a poco sono state portate vie dalla camera mortuaria e ora si trovano nella chiesa dell'ospedale San Martino. Tra tutte si vede una bara bianca, piccola. È quella di Samuele, il bimbo che doveva andare in vacanza con i genitori e che aveva portato con sé una palla venuta fuori dalla macerie.
Si piange all'ospedale di Genova. Piange chi si è rassegnato da due giorni e chi invece lo ha dovuto fare nelle ultime ore perché nel padiglione del Pronto soccorso c'era una sala con papà, mamme, figli e nonni, riservata ai parenti dei dispersi, e adesso quella sala è vuota. È vuota perché i familiari di coloro che si trovano ancora sotto i macigni del ponte Morandi sono stati portati nel padiglione dell'Istituto di medicina legale, dove vengono identificati i corpi senza vita. La speranza che un'ambulanza a sirene spiegate potesse arrivare con a bordo superstiti è diventata rassegnazione con il passare delle ore di un'altra interminabile giornata.
Quando un elicottero sorvola il cielo sopra l'ospedale San Martino in tanti guardano in alto nella speranza che lassù ci sia il loro caro. L'attesa diventa infinita. Il procuratore ha parlato di 10-20 dispersi. A Genova c'è Antonio, il fratello di Cristian che insieme alla moglie e alla figlia era diretto all'isola d'Elba per trascorrere qualche giorno al mare, ma adesso tutta la famiglia è svanita nel nulla. A cercare tra le macerie 380 Vigili del Fuoco, aiutati dalle Forze dell'Ordine, dalla Croce rossa, dalla Protezione civile, scavano senza essersi mai fermati su un cumulo di macigni che tiene ancora intrappolate auto con dentro le vittime del ponte crollato. Pronte che potrebbe cedere ancora ed è per questo che palazzine intorno sono state evacuate.
https://www.msn.com/it-it/notizie/other ... spartanntp


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 10:06 
già sento alla tv, tg, ecc.
"bisogna capire, bisogna vedere le cause,
non si sa, è prematuro, ecc. ecc."
perizie, contro-perizie..
è venuto giù perchè era pericolante..
punto e fine..

che bisogna indagare?
che perizie c vogliono??

come quando cade una mela dall'albero..
che c'è bisogno di infìdagare le cause e le responsabilità??



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 10:22 
bleffort ha scritto:
DOV'E ANDATA A FINIRE LA DETERMINAZIONE DI SALVINI? [:296]

Divisione netta nel governo sulla revoca ad Autostrade. La Lega frena, M5s tira dritto

La visita ai feriti, l'abbraccio ai parenti delle vittime, il punto tecnico con i soccorritori e il cordoglio per i morti che non finisce mai. Questo è il Matteo Salvini solidale e poi, anzi contemporaneamente, c'è il Matteo Salvini calato non solo nel suo ruolo di vicepremier, ma anche nella sua funzione di leader della Lega. Ed è proprio in base a questa che esplodono le prime diversità di approccio politico, ma anche pratico tra il Carroccio e i 5Stelle rispetto all'intera questione del ponte di Genova.
Il Salvi-Maio, come viene denominato il nuovo governo, vede da una parte un vicepremier grillino che va a testa bassa contro i Benetton e dichiara guerra ad Autostrade, dall'altra il vicepremier leghista che si smarca dall'alleato e apre una trattativa. Se mettono mano al portafoglio e "donano 500milioni di euro, poi parleremo di concessioni". Il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi è sulla stessa linea. La linea di chi chiede aiuti economici e poi si vedrà: "Siamo disposti a sederci al tavolo se Autostrade dimostra di aver responsabilità civile".
Una posizione, quella della Lega, che vorrebbe frenare il patos grillino, ma Luigi Di Maio non ammette passi indietro: "Il governo frena? No, il governo accelera. Smentisco ripensamenti. Chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere". La distanza tra i due è forte, ma la nuova rotta, tracciata da Salvini dopo aver visitato i feriti, è chiara. Dove si arriverà ancora è presto per dirlo, in mezzo ci saranno avvocati e penali salatissime. Benché in serata il vicepremier fa sapere che nel governo sulla revoca "c'è piena sintonia".
TI POTREBBE INTERESSARE: Un nuovo ponte entro il 2019. Di Maio: "Pagherà Autostrade"
Le famiglie intanto chiedono solo che venga fatta giustizia. Puntano il dito contro chi doveva controllare, vigilare, fare manutenzione e sperano di ricevere presto risposte: "La nostra è una guerra contro le istituzioni", dice il fratello di Luigi, il 35enne che ha lasciato quattro figli. C'è chi preferisce per i propri cari le esequie in forma privata e non i funerali di stato come per la coppia di fidanzati della provincia di Arezzo. Le salme a poco a poco sono state portate vie dalla camera mortuaria e ora si trovano nella chiesa dell'ospedale San Martino. Tra tutte si vede una bara bianca, piccola. È quella di Samuele, il bimbo che doveva andare in vacanza con i genitori e che aveva portato con sé una palla venuta fuori dalla macerie.
Si piange all'ospedale di Genova. Piange chi si è rassegnato da due giorni e chi invece lo ha dovuto fare nelle ultime ore perché nel padiglione del Pronto soccorso c'era una sala con papà, mamme, figli e nonni, riservata ai parenti dei dispersi, e adesso quella sala è vuota. È vuota perché i familiari di coloro che si trovano ancora sotto i macigni del ponte Morandi sono stati portati nel padiglione dell'Istituto di medicina legale, dove vengono identificati i corpi senza vita. La speranza che un'ambulanza a sirene spiegate potesse arrivare con a bordo superstiti è diventata rassegnazione con il passare delle ore di un'altra interminabile giornata.
Quando un elicottero sorvola il cielo sopra l'ospedale San Martino in tanti guardano in alto nella speranza che lassù ci sia il loro caro. L'attesa diventa infinita. Il procuratore ha parlato di 10-20 dispersi. A Genova c'è Antonio, il fratello di Cristian che insieme alla moglie e alla figlia era diretto all'isola d'Elba per trascorrere qualche giorno al mare, ma adesso tutta la famiglia è svanita nel nulla. A cercare tra le macerie 380 Vigili del Fuoco, aiutati dalle Forze dell'Ordine, dalla Croce rossa, dalla Protezione civile, scavano senza essersi mai fermati su un cumulo di macigni che tiene ancora intrappolate auto con dentro le vittime del ponte crollato. Pronte che potrebbe cedere ancora ed è per questo che palazzine intorno sono state evacuate.
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il problema è il contratto capestro..
come col air renzi..
ma all'ennesima potenza..
lì erano 150 milioni,
qui si parla di miliardi..

se questi qua di benetton oltre al danno
bisogna pure regalargli 20 miliardi
è il colmo..!
in ogni caso ho letto che in 10 anni si recupera tutto,
però.....
il principio è inconcepibile..
"chi sbaglia paga, anzi no viene premiato"
all'inverso del normale

infatti oggi atlantia è +3%

bisogna trovare un cavillo
per evitare di premiare la delinquenza..

ma io sento di scavi, recuperi, ecc.
ma non di risarcimenti,
ma non ho ancora capito,
chi paga??


chi paga le vittime, i danni, ecc.???

finora benetton non ha tirato fuori un euro..
non è che nel contratto
sta scritto che
i cocci sono i nostri??


Ultima modifica di mik.300 il 17/08/2018, 11:06, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 10:58 
un'immagine a caso
dal corriere..
ma vi sembrano pilatri in salute??

tetto.jpg



per i tecnici di benetton tuttapposto, si capisce..

https://www.corriere.it/cronache/18_ago ... 1ec2.shtml

Ponte Morandi a Genova: quando nel 2017 i tecnici dicevano che
«non presenta problemi strutturali»

L’assessore alla Protezione civile 10 mesi fa in Consiglio regionale riportava il parere di Stefano Marigliani, direttore di Autostrade, secondo cui il viadotto era ancora sicuro

strallo.jpg



nel frattempo avanti tutta...



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 12:53 
Fin dai tempi di Prrrrrodi i Benetton avevano regalucci ...



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MessaggioInviato: 17/08/2018, 13:08 
Immagine


Immagine


MA ... NON ERA IL BERLUSCA CHE SE FREGAVA TUTTO ...?!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 17/08/2018, 13:13 
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Meno di dieci mesi fa. Al Consiglio regionale della Liguria il 23 ottobre 2017 parla l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che risponde a una "interrogazione a risposta immediata" che raccoglie le preoccupazioni degli abitanti delle case sotto il viadotto Morandi. Giampedrone, come riporta il Corriere della Sera, spiega di aver sentito personalmente Stefano Marigliani, direttore del primo tronco delle Autostrade italiane, e riferisce che "al momento il viadotto non presenta alcun problema di carattere strutturale".

L'ingegnere spiega che "i lavori in corso sono opere manutentive, mentre sono in progetto due interventi di carattere strutturale da realizzarsi nel 2018 che consisteranno nell'installazione di stralli e impalcati per il rafforzamento della infrastruttura". Insomma, il ponte non presenta problemi strutturali, ma erano previsti interventi strutturali? Qualcosa non quadra. E infatti il 12 novembre 2017 viene consegnata da due consulenti del Politecnico di Milano a Autostrade per l'Italia una relazione nella quale, scrive sempre il Corsera, "una evidente disparità di tenuta tra i tiranti, che potrebbe essere la causa del crollo di martedì. "In particolare, scrivono i professori Carmelo Gentile e Antonello Ruoccolo, "i tiranti del sistema numero 9 si presentano con una deformata modale non conforme alle attese e certamente meritevole di approfondimenti teorico-sperimentali". Insomma, l'anomalia c'era. E il "sistema numero 9" fa parte del blocco crollato martedì nel torrente Polcevera.

https://www.liberoquotidiano.it/news/it ... ilano.html



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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