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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 13:09 
greenwarrior ha scritto:
mik.300 ha scritto:
scusate..
ma il mose costato miliardi di miliardi
che fa??


nessuno ne parla..
meglio omettere..


https://www.corriere.it/cronache/19_nov ... 44da.shtml

Maltempo, a Venezia acqua alta da record: 1,87 metri. Due persone morte sull’isola di Pellestrina
Attesi altri picchi di marea, telefoni in tilt. Martoriate Puglia, Calabria e Sicilia: due morti. Il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini manda gli ispettori in Laguna


Da non dimenticare chi ha osteggiato il mose. Assomiglia molto al casino dell' alta velocità in Val di Susa.


Da non dimenticare invece chi col MOSE ci ha lucrato, tra mazzette e ruberie varie per un'opera DEL TUTTO INUTILE già quando è stata progettata. Li conosci i nomi si? E di che partityo fanno parte lo sai vero?

Esatto il MOSE è una opera inutile quanto la TAV in val di susa ed oltre che inutile rappresenta un buco nero in cui sino infilati tutti e ci hanno pasteggiato. Sono opere messe in piedi solo per drenare soldi ed arricchirsi ma che non danno nulla al sistema paese, anzi TOGONO spazio ado pere davvero utili ma meno mastodontiche e probabilmente meno conveniente per i signorotti locali.

Il MOSE è stato dichiarato una opera inadeguata ancor prima che la si iniziasse a costruire, pensa ora quanto possa essere utile 20 anni dopo ed ancora non in funzione. Che affondi venezia, frega 0, magari servirà di lezione, dopotutto le persone che lo hanno voluto e gestito è giusto che PAGHINO le loro scelte scellerate.

Dopotutto una città che autorizza uno scempio come il ponte di Calatrava cosa poteva mai partorire di meglio su scala maggiore? Semplicemente un DISASTRO maggiore.


Cita:
Ricorsi in Tribunale (9 su 9 respinti), studi del Cnr sull’inutilità dell’opera, sentenze della Corte dei conti sugli appalti, decine di manifestazioni popolari contro il mostro della laguna. L’archivio della lotta alle paratie mobili (anche delle tangenti) è lungo e documentato. Comincia fin dagli anni ‘80 con le critiche all’opera ancora sulla carta del mega-progetto e i manifesti «contro» affissi fino alla stazione. Poi, a cavallo del Duemila, all’opposizione tecnica si affianca la protesta per il danno ambientale finché, d’autorità, «le incursioni» ai cantieri del Mose si trasformano solo in un problema di ordine pubblico.

A gennaio 2010, il Tribunale di Venezia accusava di «sabotaggio» il gruppo di dimostranti No Mose – tra cui Luca Casarini – per l’«invasione» della diga di San Nicolò al Lido, mentre la Regione presentava la richiesta di risarcimento danni pari a 100 mila euro. Accuse mirate, precise, dettagliate, in gran parte decadute. Eppure più che sintomatiche del clima di protezione intorno alla più costosa Grande Opera della Repubblica.

Altrettanto sintomatica (e ben precedente all’inchiesta della Procura) l’inquietante denuncia collettiva di associazioni, comitati e centri sociali veneziani. Dall’assemblea permanente NoMose ad AmbienteVenezia, da Medicina Democratica al Coordinamento cittadino contro le Grandi Navi fino al Laboratorio Morion. Bastava leggere, nel 2010, la presa di posizione in comune: «Nessuno ha il coraggio di disturbare la potentissima lobby del Consorzio Venezia Nuova che ha messo le mani sui fondi della Legge speciale e sta divorando i 4,2 miliardi di euro che servono per costruire un’opera vecchia, inutile e pure dannosa». Una cartina di tornasole. Non basta, perché il Mose nel frattempo entra anche nel mirino dell’Unione europea con la richiesta di infrazione per la singolare modalità del «concessionario unico», cioè degli appalti gestiti dal Consorzio Venezia Nuova senza gare di evidenza pubblica. Ancora, è possibile scandagliare le ripetute denunce di Italia Nostra, che paragonava il costo esorbitante del Mose in confronto ad analoghi progetti in Gran Bretagna e Paesi Bassi. Oppure l’opposizione del Wwf (con il Comune) contro il parere favorevole della Commissione di salvaguardia di Venezia all’inizio dei lavori alla bocca di porto di Pellestrina.

Nella lotta contro il Mose risulta anche la maxi petizione (firmata da 12.500 veneziani) depositata a tutti i livelli istituzionali, così come l’esposto alla Commissione europea di Luana Zanella, deputata dei Verdi. Era il 19 dicembre 2005, allora la violazione della Rete Natura 2000 e il mancato rispetto della Direttiva Ue sulla protezione degli uccelli sembrano poca cosa. Non a Bruxelles, dove viene avviata la procedura di messa in mora dell’Italia e il congelamento dei soldi al Mose.

Proteste e manifestazioni continuano senza sosta, si moltiplicano i rapporti «confidenziali» dei pescatori che vedono gli effetti direttamente sul mare: in ballo c’è il finanziamento della Banca europea degli investimenti, 1,5 miliardi per le paratie della laguna. I fondi si sbloccano solo nell’aprile 2009 grazie alle assicurazioni del Magistrato alle acque (l’attuale e il precedente risultano indagati) e dei dirigenti dell’onnipresente Consorzio che danno assicurazioni su cantieri e bonifiche a fine lavori.

fonte: https://ilmanifesto.it/mose-negli-anni- ... -proteste/


giusto un accenno, il primo articolo che mi è capitato sotto mano. Eh ma le cranti operehhhh portano laforohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh vai vai lavorate sott'acqua adesso.



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 14:27 
bleffort ha scritto:
Ma.. sempre le stesse cose scrivi come un Macaco.

[:297] [:297] [:297] La battuta ci sta, te lo riconosco! [:264] [:264]

bleffort ha scritto:
La risposta a quello che hai scritto se "sfogli" il Forum la troverai.

E' già troppo che riesco a trovar il tempo per star qui nel forum quella mezzora al pomeriggio e quella mezzora alla sera, cosa vuoi che "sfogli"???!!!

bleffort ha scritto:
Nel Capitalismo, ricordati che i Leader con Caviale e champagne non è uno solo, è una buona percentuale di persone, tutto il resto Pane ed Acqua e frugare nei cassonetti a cercare resti di cibo.
L'opportunità di avere un lavoro e una casa, con sicurezza la da solo il Comunismo. [^]
Quanti milioni di Tedeschi sono scappati all'Ovest?, non è che queste persone erano quelle abituate a mangiare Caviale e Champagne?. [:305]

In teoria, o per meglio dire apparentemente, ti darei ragione, perché si, è vero, nel Capitalismo c'è anche tanta povertà ed emarginazione. Ricordati però che il Capitalismo offre delle opportunità che nei paesi comunisti non han mai avuto, giusto per citare le prime che mi vengono a mente:

1. Impossibilità di viaggiare (già, ma tanto non avevano i soldi per farlo!)

2. Divieto della libertà di stampa

3. Carcere per i dissidenti politici

4. Divieto di comunicazioni con l'estero (lettere, telefonate etc)

5. Divieto della proprietà privata

6. Divieto di fare libera impresa

7. Divieto di importare prodotti e cibi occidentali

8. Paghe da fame (tranne che per i leader)

9. File chilometriche per far la spesa

10. Divieto di radio e tv libere

11. Divieto di scioperare e manifestare.

Nb: certo, come giustamente dici avevano anche dei "lati" (fra virgolette), positivi:

1. Istruzione per tutti (ma solo di stampo comunista)

2. Lavoro per tutti (in miniera o a raccogliere carbone), pagati una miseria e costretti a vivere in case come alveari etc.

Punteggio finale: 11 a 2 per il Capitalismo!! e alla fine si, son scappati, magari pur di soffrire la miseria ma almeno in un mondo libero.



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 16:34 
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ma.. sempre le stesse cose scrivi come un Macaco.

[:297] [:297] [:297] La battuta ci sta, te lo riconosco! [:264] [:264]

bleffort ha scritto:
La risposta a quello che hai scritto se "sfogli" il Forum la troverai.

E' già troppo che riesco a trovar il tempo per star qui nel forum quella mezzora al pomeriggio e quella mezzora alla sera, cosa vuoi che "sfogli"???!!!

bleffort ha scritto:
Nel Capitalismo, ricordati che i Leader con Caviale e champagne non è uno solo, è una buona percentuale di persone, tutto il resto Pane ed Acqua e frugare nei cassonetti a cercare resti di cibo.
L'opportunità di avere un lavoro e una casa, con sicurezza la da solo il Comunismo. [^]
Quanti milioni di Tedeschi sono scappati all'Ovest?, non è che queste persone erano quelle abituate a mangiare Caviale e Champagne?. [:305]

In teoria, o per meglio dire apparentemente, ti darei ragione, perché si, è vero, nel Capitalismo c'è anche tanta povertà ed emarginazione. Ricordati però che il Capitalismo offre delle opportunità che nei paesi comunisti non han mai avuto, giusto per citare le prime che mi vengono a mente:

1. Impossibilità di viaggiare (già, ma tanto non avevano i soldi per farlo!)

2. Divieto della libertà di stampa

3. Carcere per i dissidenti politici

4. Divieto di comunicazioni con l'estero (lettere, telefonate etc)

5. Divieto della proprietà privata

6. Divieto di fare libera impresa

7. Divieto di importare prodotti e cibi occidentali

8. Paghe da fame (tranne che per i leader)

9. File chilometriche per far la spesa

10. Divieto di radio e tv libere

11. Divieto di scioperare e manifestare.

Nb: certo, come giustamente dici avevano anche dei "lati" (fra virgolette), positivi:

1. Istruzione per tutti (ma solo di stampo comunista)

2. Lavoro per tutti (in miniera o a raccogliere carbone), pagati una miseria e costretti a vivere in case come alveari etc.

Punteggio finale: 11 a 2 per il Capitalismo!! e alla fine si, son scappati, magari pur di soffrire la miseria ma almeno in un mondo libero.

A parte che tante cose che scrivi sono falsità, altre di queste sono state applicate durante la II° guerra mondiale quando in Italia stavamo ancora peggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 16:49 
Il Nord ha prosciugato i risparmi di tutti gli Italiani, prima prosciugando le Banche per i prestiti alle Industrie, che nella gran parte dei casi sono fallite per la mala gestione o hanno delocalizzato all'Estero, poi con le grandi opere inutili (o utili solo per loro) per far gonfiare i portafogli di pochi, hanno avuto manodopera a buon prezzo dal Sud Italia e dall'Estero, hanno trasferito miliardi nei Paradisi Fiscali e si lamentano anche!. [:296] [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 17:47 
mik.300 ha scritto:
scusate..
ma il mose costato miliardi di miliardi
che fa??


nessuno ne parla..
meglio omettere..


https://www.corriere.it/cronache/19_nov ... 44da.shtml

Maltempo, a Venezia acqua alta da record: 1,87 metri. Due persone morte sull’isola di Pellestrina
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il corriere si è svegliato..


https://corrieredelveneto.corriere.it/v ... pale.shtml

Venezia. Perché il Mose non funziona? La storia (e i miliardi) di un progetto che non parte ancora

Dalla legge speciale del 1984 alla posa dell’ultima paratoia. Il concessionario unico, i ricorsi, la posa della prima pietra, le tangenti e la gestione commissariale



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 13/11/2019, 22:22 
bleffort ha scritto:
sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ma.. sempre le stesse cose scrivi come un Macaco.

[:297] [:297] [:297] La battuta ci sta, te lo riconosco! [:264] [:264]

bleffort ha scritto:
La risposta a quello che hai scritto se "sfogli" il Forum la troverai.

E' già troppo che riesco a trovar il tempo per star qui nel forum quella mezzora al pomeriggio e quella mezzora alla sera, cosa vuoi che "sfogli"???!!!

bleffort ha scritto:
Nel Capitalismo, ricordati che i Leader con Caviale e champagne non è uno solo, è una buona percentuale di persone, tutto il resto Pane ed Acqua e frugare nei cassonetti a cercare resti di cibo.
L'opportunità di avere un lavoro e una casa, con sicurezza la da solo il Comunismo. [^]
Quanti milioni di Tedeschi sono scappati all'Ovest?, non è che queste persone erano quelle abituate a mangiare Caviale e Champagne?. [:305]

In teoria, o per meglio dire apparentemente, ti darei ragione, perché si, è vero, nel Capitalismo c'è anche tanta povertà ed emarginazione. Ricordati però che il Capitalismo offre delle opportunità che nei paesi comunisti non han mai avuto, giusto per citare le prime che mi vengono a mente:

1. Impossibilità di viaggiare (già, ma tanto non avevano i soldi per farlo!)

2. Divieto della libertà di stampa

3. Carcere per i dissidenti politici

4. Divieto di comunicazioni con l'estero (lettere, telefonate etc)

5. Divieto della proprietà privata

6. Divieto di fare libera impresa

7. Divieto di importare prodotti e cibi occidentali

8. Paghe da fame (tranne che per i leader)

9. File chilometriche per far la spesa

10. Divieto di radio e tv libere

11. Divieto di scioperare e manifestare.

Nb: certo, come giustamente dici avevano anche dei "lati" (fra virgolette), positivi:

1. Istruzione per tutti (ma solo di stampo comunista)

2. Lavoro per tutti (in miniera o a raccogliere carbone), pagati una miseria e costretti a vivere in case come alveari etc.

Punteggio finale: 11 a 2 per il Capitalismo!! e alla fine si, son scappati, magari pur di soffrire la miseria ma almeno in un mondo libero.

A parte che tante cose che scrivi sono falsità, altre di queste sono state applicate durante la II° guerra mondiale quando in Italia stavamo ancora peggio.


Se molti volevano scappare dagli stati comunisti, un perchè ci sarà stato.



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 00:06 
le proposizioni sono queste:
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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 12:33 
mik.300 ha scritto:
...


Peccato che a svegliarsi dovrebbe esser la gente, o quanto meno la maggior parte (perchè di ocmitatyi di protesta contro questa opera ideata da idioti ce ne sono a bizzeffe), che poi determina l'elezione degli amminsitratori locali e regionali e poi nazionali. che il mose, come la tav, fosse una enorme mangiatoia inutile e dannosa lo si sapeva da quando era ancora su carta però i bovini di ********** hanno continuato a pascolare finchè non si sono ritrovati sott'acqua. Che affoghino :)


Cita:
Mose, la Grande Ipocrisia dei magnaschei

Immagine

DI NATALINO BALASSO

facebook.com

Il Mannino (vedi articolo più sotto) fa un riassunto stringato dell’epopea biblica del Mose. Ora, credo che il problema sia uno solo: riuscire a mettere da parte una roba che è costata tanto ma tanto e non funziona e affrontare una dolorosa via crucis per identificare qualcosa che costi molto meno ma che almeno entri in funzione. C’è una psicosi che qualcuno ha battezzato la “sindrome di Macbeth”. Nella tragedia, la coppia di arrivisti sanguinari comincia con un delitto, che trova necessario, poi si spinge sempre più in là ed arriva al punto in cui “non si può più tornare indietro”. Ora, se è vero che non si può tornare indietro, è vero anche che, smettere, si può smettere in ogni momento, basta avere il coraggio di ammettere di avere pagato moltissimo per una cosa inutile e costosa negli anni a venire. Per i veneti che si lamentano del costo parassitario del sud è difficile ammettere di aver fatto scucire 7 miliardi di soldi pubblici agli italiani per una cagata. Se poi questo avviene in una città in cui basta scendere dal treno perché ti manchino già 50 euro dal portafogli, la beffa è doppia. Gli esperti son sempre pronti a dirti che tu non sai un cavolo e non puoi parlare, il che è vero, ma vigliacca maiala se c’è una volta che si prendono delle responsabilità per non averci azzeccato! Venezia è una città sull’acqua, che sia piena d’acqua non sorprende più di quanto il Tirolo sia pieno di neve; ammettere che le produzioni industriali, le grandi navi e il business smisurato hanno contribuito ai problemi idrici è necessario; fare un bagno d’umiltà e dire: “Abbiamo fatto una pistolinata enorme”, altrettanto. Ma ora bisogna smetterla coi delitti, fermarsi e ragionare. E ripartire per un’altra via. Ma da quel che leggo, più che quella di Macbeth c’è la sindrome di Pinocchio e l’inaffondabile Zaia ha il coraggio di alzare la voce dopo essere stato ai vertici della regione anni e anni, anche al fianco di chi si è mangiato i soldi. Quando il culo si vergogna della faccia.


DI ALESSIO MANNINO

I critici di oggi della “grande opera” si dividono in due categorie: quelli che possono parlare a testa alta, e quelli che farebbero meglio a tacere. Riepilogo di uno spreco costato 7 miliardi

Non ci provino nemmeno. Non osino saltar fuori gli abiuratori dell’ultima ora, i rinnegatori a città annegata, le facce di bronzo dell’autoassoluzione in zona cesarini ampiamente sommersa dall’Acqua Granda 2019: i responsabili politici del più immane spreco di denaro pubblico della storia del Veneto, il Mose, adesso non vengano a dirci che loro non c’erano e se c’erano non capivano. Non solo è stata una mangiatoia di corruzione senza eguali, tanto da aver concausato il crollo del “sistema Galan” (l’ex governatore ha patteggiato, i coinvolti nella tangentopoli veneta sono stati più di 100) e portato al commissariamento dell’opera che doveva già essere ultimata tre anni fa, ma per come è stata finora realizzata, nessuno di quanti l’hanno voluta e approvata, o anche non osteggiata, può ora tirarsi fuori eclamando “noi? noi non c’entriamo”.

Ma questo è il meno. Il meccanismo del Mose si basa sulle cerniere che servono ad alzare le paratie. Ebbene, le cerniere, garantite sulla carta per cent’anni e costate 250 milioni nel 2010, sono già arrugginite, tanto che si è dovuto indire una gara d’appalto di 34 milioni. Ora, prima dell’inchiesta giudiziaria, l’Unione Europea aveva aperto una procedura d’infrazione proprio per la mancanza di un bando. E ancora: nel 2014 il Provveditorato delle opere pubbliche del Veneto aveva messo per iscritto l’allarme sui materiali scadenti utilizzati. Perfino gli stessi autori del progetto originale ai tempi avanzarono dubbi sul rischio corrosione, e l’allora presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati, lo scomparso doge delle mazzette, liquidò tutto con una battuta. Per capirci: se non funzionano le cerniere, non va il Mose. La morale l’ha detta uno degli ex commissari, Giuseppe Fiengo: «Pur di realizzare la grande opera in passato si è lavorato male».

Ma aspettate, c’è dell’altro. E’ emerso pure, parola di Roberto Linetti ex provveditore alle opere pubbliche del Nordest (che potrebbe tornare), che la più importante costruzione idraulica mai concepita in Italia non ha un piano complessivo di manutenzione. Ingegneri, esperti, consulenti: a che servono? Nessuno ha saputo non diciamo prevedere, ma nemmeno ipotizzare tecnicamente che i lavori avrebbero modificato l’andamento dell’acqua al suo ingresso in laguna, come dice oggi il comandante dei vigili urbani Marco Agostini: «Il problema vero è che con la lunate del Mose al Lido è cambiata la dinamica dell’acqua quindi i modelli storici… non funzionano più» (Il Gazzettino, 13 novembre).

Venezia è in balìa del progresso che per lei, fragile perla antimoderna, si è rivelato un regresso suicida. Il fondo danneggiato dal passaggio delle “grandi navi” totem sacro del turismo massificato, gli scavi dei canali portuali per permettere il transito delle petroliere, le bonifiche che hanno tolto spazio alle maree per darlo alle fabbriche, il prosciugamento delle acque di falda per raffreddare le produzioni di Marghera: ce n’è abbastanza per stilare un bilancio tombale sulla miopia di chi ha voluto una Venezia viva, e invece l’ha condannata a rischiare la morte non appena viene giù un acquazzone.

Il Mose è costato finora oltre 7 miliardi, nostri. Buttati. Non fateci scontare ora anche la tassa di ipocrisia di tutti voi che in passato non avete proferito sillaba contro un’opera fatta coi piedi e osannata senza mai valutare alternative meno care e devastanti. Solo alcuni hanno la coscienza pulita, e parliamo anzitutto dei veneziani che non hanno temuto di farsi tacciare di leso conformismo sul Grande Affare dei magnaschei a ufo.

Fonte: https://comedonchisciotte.org/mose-la-grande-ipocrisia-dei-magnaschei/


Natalino Balasso sempre acuto... non mi sorprende che lo abbiano fatto fuori dalla TV.

Il veneto è amministrato dai leagioli da tempo immemore... Buon sangue non mente, a prendere mazzette sono bravi tanto quanto i pdioti sti porci mafiosi.



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 13:29 
Non sarebbe giusto che il danno lo pagassero la Regione Veneto e tutti gli Amministratori Ingegneri e politici e truffatori vari?, che cominciassero a tassarsi fino a quando non saldano il debito che hanno sulla testa milioni di Italiani, non è l'unica opera inutile spreca soldi che fanno questi incompetenti del Nord Italia a cominciare da Berlusconi fino alla Lega che dal dopoguerra in poi non ne hanno azzeccato una. [:303]
Con questi soldi si poteva costruire il Ponte sullo Stretto e fare risollevare la Sicilia, la più estesa Regione d'Italia, se si sviluppa la Sicilia automaticamente si sviluppa tutto il Meridione. [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 13:44 
Il Mosè è competenza dello STATO!
Per 50 anni sono stati buttati via miliardi di lire per fare cattedrali nel deserto al sud, ospedali restati li a marcire, viadotti inutili, palazzoni, ecc.

Gli unici che si sono riempiti le tasche per decenni sono stati i vostri politicanti! E adesso, belli come il sole, venite pure a fare i moralisti!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 14:34 
bleffort ha scritto:
Il Nord ha prosciugato i risparmi di tutti gli Italiani

Devo ricordarti che al contrario il Nord ha dato lavoro a mezza Italia con le sue imprese e industrie (a Torino e a Milano dagli anni 60 ai 90 era quasi più facile sentir parlare siciliano o barese che torinese o meneghino!!!).

Devo ricordarti anche che il Nord ha prodotto (e produce), il PIL più alto del paese... o sbaglio??

Nb: accusi sempre il Nord ma degli enormi sprechi del meridione non ne parli mai??? ergo, perché mai secondo te è nata la voglia di secessione negli anni 80???



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 14:37 
bleffort ha scritto:
Non sarebbe giusto che il danno lo pagassero la Regione Veneto e tutti gli Amministratori Ingegneri e politici e truffatori vari?, che cominciassero a tassarsi fino a quando non saldano il debito che hanno sulla testa milioni di Italiani, non è l'unica opera inutile spreca soldi che fanno questi incompetenti del Nord Italia a cominciare da Berlusconi fino alla Lega che dal dopoguerra in poi non ne hanno azzeccato una. [:303]
Con questi soldi si poteva costruire il Ponte sullo Stretto e fare risollevare la Sicilia, la più estesa Regione d'Italia, se si sviluppa la Sicilia automaticamente si sviluppa tutto il Meridione. [:296]

il ponte sullo stretto non serve, è più semplice mettere dei martinetti e dei cric di sotto alla Sicilia, a contatto con le faglie del mantello per rialzarla, si guadagnerebbero terre al mare e si interromperebbero i condotti vulcanici che così avrebbero spazio libero di sotto a fare fluire materiale dove finalmente rilasciare la sicilia e tenere rialzati i martinetti fintantochè lo spazio vuoto viene ricolmato,
dicevo, si guadagnerebbero terre strappate al mare in maniera da far sviluppare l'agricoltura... si riuscirebbe anche con il fosso creato sotto, ad attirare le acque del mare, il livello nel mediterraneo scendere di una decina di metri e tra tante altre cose non ci sarebbe più bisogno del mose, anche se venessia perderebbe lo status di città lagunare, comunque la pianura padana si estenderebbe nell'adriatico,
tutto questo potrebbe essere una soluzione adveniristica per risolvere quello e tanti altri probblèmi
bisognerebbe fare comunque qualche intervento a gibilterra


Ultima modifica di Zelman il 14/11/2019, 14:49, modificato 2 volte in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 14:40 
TheApologist ha scritto:
Per 50 anni sono stati buttati via miliardi di lire per fare cattedrali nel deserto al sud, ospedali restati li a marcire, viadotti inutili, palazzoni, ecc.

Ma dici sul serio??? [:297] [:297] [:297]

TheApologist ha scritto:
Il Mosè è competenza dello STATO!

Io non son veneto e a Venezia non ho mai messo piede nemmeno ma ricordavo di aver letto che il Mose funzionasse già all'80% o giù di li, ricordo male io?? perché se al contrario funzionasse già, anche all'80%, chiedo ai più esperti: ma le paratie non si potrebbero già alzare???



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 14:48 
sottovento ha scritto:

Nb: accusi sempre il Nord ma degli enormi sprechi del meridione non ne parli mai??? ergo, perché mai secondo te è nata la voglia di secessione negli anni 80???

Lasse sta... Ti dirà che è colpa dei nordisti! In ogni caso è sempre colpa del nord, di Salvini e dei fascisti, mai del sud. Loro sono tutti angeli sulla terra..



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 Oggetto del messaggio: Re: Povera Italia.. (seconda parte)
MessaggioInviato: 14/11/2019, 14:55 
sottovento ha scritto:
Io non son veneto e a Venezia non ho mai messo piede nemmeno ma ricordavo di aver letto che il Mose funzionasse già all'80% o giù di li, ricordo male io??

Non lo so, fatto sta che ogni cosa che si fa in Italia si fa male, è dagli anni 80 che si parla di quel trabiccolo, ed ci sono sempre problemi.

Secondo me la laguna di Venezia andrebbe chiusa artificialmente, garantendo il ricambio delle acque in maniera forzata. Venezia va preservata, se non si farà niente si accelererà la sua morte. Dato che è risaputo che prima o poi sprofonderà. Il fatto è che siamo uno Stato con le pezze al qulo, che dà 20 miliardi all'Europa come ridere per "sterilizzare" l'iva, è poi non può spenderne neanche, che ne so, 10 per mettere in sicurezza i tesori nazionali. E ce ne sono molti altri oltre a Venezia...



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