INTANTO ... I "GIOIOSI"

Roma, 3 lug – “Ogni filosofia nasconde anche una filosofia; ogni opinione è anche un nascondiglio, ogni parola anche una maschera”, sosteneva Friedrich Nietzsche. Esattamente come il gettonatissimo arcobaleno sottende propaganda. La parola “Pride”, volgare
imposizione. Lo slogan “l’amore non ha genere”, preoccupante deriva. In occasione
dei vari “gay e gai” cortei, il canale Cielo (edito da Sky Italia), si erge a paladino della propaganda gender omologandosi alla moda imperante: arcobaleno, arcobaleno ovunque (mancano solo gli unicorni). Perché di mostri e nuove, mitologiche figure, ne siamo già invasi.
Programmi per la serata? Se in questo caldo martedì estivo desiderate deliziarvi con un film LGBT, sintonizzatevi al canale 26 del digitale terrestre: ore 21,15. Puntuali, mi raccomando! Come se la pellicola omosex non bastasse, ci penserà l’eroina dei diritti civili, Monica Cirinnà, a fornire esaustive risposte sull’universo LGBT: “Anche se non le volete vedere, le famiglie arcobaleno esistono”, ci ammonisce. Le premesse, verosimilmente, non sono delle migliori: tutto prevedibile. “Pronto Cirinnà”, che scimmiotta in malo modo il “Pronto, Raffaella?” targato Rai anni ’80, si propone come diretto antagonista delle politiche conservatrici del Ministro Fontana. Stasera, dopo le domande alla “riccia e capricciosa” senatrice, verrà trasmesso il film “Weekend” (in prima visione assoluta, quale onore!). Protagonisti, Glen e Russell: in un venerdì sera, Cupido scocca la sua freccia in un locale (manco a dirlo) gay. Scoppia l’amore fra i due, ne nasce una “tenera storia”: pellicola decisamente strappalacrime.
Ultimo appuntamento cinematografico, martedì prossimo: ma solo dopo il prezioso intervento della gay paladina, ça va sans dire.
Dopo la proliferazione di “spot e post” tinti d’arcobaleno, inneggianti “Happy Pride! Love is Love”, la purulenta propaganda gender non intende placarsi. Mobilitazione onnicomprensiva e multitasking: volta non alla rivendicazione di diritti, piuttosto orientata all’emarginazione dell’eterosessuale (specie se “bianco”, beninteso!). Come un iceberg, visibile solo in parte all’occhio esterno, la missione LGBT si fregia di meriti e conquiste nel parossismo dell’emerso. Celando, subdolamente, il suo machiavellico piano: discriminare la normalità, ghettizzare l’etero, stigmatizzare l’omofobia. Un invito a “guardare”, piuttosto che a “vedere”. A scandagliare l’occulto e il non emerso: scongiurando, per dirla alla Feltri, di lasciarsi “infinocchiare”.https://www.ilprimatonazionale.it/cultu ... -tv-88725/NO COMMENT ...........