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Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 13:58

sottovento ha scritto:
MA QUI' TUTTI ZITTI DAVANTI A PROBLEMI COSI' SERI!!

...EVIDENTEMENTE A LORO STA BENE MANGIARSI IL RISO CAMBOGIANO, CUCINARSI I GAMBERONI DEL VIETNAM, FARSI L'INSALATA CON I POMODORI MAROCCHINI E CONDIRLA CON L'OLIO TUNISINO, MANGIARSI LE ARANCE EGIZIANE E LE PRUGNE DEL SUDAFRICA E VIA DICENDO.


Accontentati, basta che il piatto sia pieno, no?

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 14:00

NO! perché dietro quel piatto ci sono i sacrifici e l'impegno di tantissime aziende e famiglie italiane!!!!!!

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 14:01

(... ANCHE NELL'EST AVEVANO IL PIATTO PIENO, MA ........ NON POTEVANO USCIRE DALLA"CORTINA" NE PARLARE ...)

"Non di solo pane ...!"

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 14:06

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29 settembre 2019

Il costo dell’apatia politica di un governo è pagato molto spesso dai cittadini: questo dato di fatto è ancor più vero, e i costi duramente misurabili, in campo di politica energetica. L’autorità per l’Energia ha recentemente annunciato un rincaro delle bollette del gas che inizierà ad ottobre e porterà a 1.150 euro il conto annuale medio per le famiglie italiane, con un aggravio di 43 euro (+3,9%). Rappresentazione plastica delle conseguenze di una politica energetica lassista che nel campo del gas naturale ci vede rincorrere i mercati mondiali, animati da un’aspra contrapposizione tra Paesi esportatori con Stati Uniti e Russia intenti a guardarsi in cagnesco, e dipendere fortemente dalle esportazioni. La spesa energetica italiana, pari a quasi 10 centesimi per kilowatt/ora, è la seconda in Europa dopo quella svedese.

L’Italia importa oggigiorno il 93% del gas naturale utilizzato, la cui rilevanza nella classifica delle coperture energetiche del fabbisogno nazionale è ora maggiore di quella del petrolio (34,4% contro 34,2%). Risulterebbe vitale, dunque, posizionarsi adeguatamente per catturare le nuove esportazioni provenienti dal Mediterraneo, dare retroterra strategico alle azioni di Eni e valorizzare la produzione nazionale. A partire da quei giacimenti adriatici che garantirebbero un’estrazione di circa cinque miliardi metri cubi annui e un passo in direzione di una maggiore autonomia energetica.

La stessa Eni aveva in programma un piano da due miliardi di euro di investimenti nei giacimenti al largo dell’Emilia-Romagna, mentre numerose compagnie straniere come Shell e Total erano pronte a iniziative analoghe. Sia il Movimento Cinque Stelle maggioritario nei governi Conte I e II sia il Partito Democratico e la Lega, attuale e precedente junior partner, hanno la responsabilità di aver contribuito a decapitare le prospettive dell’industria energetica italiana. Partendo dalla campagna contro le nuove concessioni per le trivellazioni che i “gialli” hanno convertito in moratoria di 18 mesi col Decreto Semplificazioni, votato anche dai “verdi” e ora accettato dai “rossi”. La Roca, associazione ravennate dei contrattisti che operano nell’estrazione marittima degli idrocarburi, ha attaccato a testa bassa questa decisione: “I nostri politici utilizzano lo slogan ‘No Triv’ per una sterile facciata ambientalistica, al fine di guadagnare voti da quelle persone alle quali si vuole fare credere che non perforando in Adriatico passeremo ad energie alternative a quelle fossili. Ma ciò significa prendere in giro gli italiani”. La transizione si compie già riducendo l’impatto del petrolio nel mix energetico a favore del gas naturale meno impattante e nel frattempo la domanda rimane, risultando maggiormente orientata a costose importazioni.

Il più recente caso è rappresentato dallo spostamento nelle acque greche degli investimenti del consorzio guidato dalla Total per il giacimento Fortuna Prospect tra la Puglia e Corfù. Montenegro, Albania, Bosnia e Croazia assaltano o bramano altri giacimenti di cui avremmo necessità per ridurre la nostra bolletta e, nel frattempo, un’ulteriore rincaro arriva a causa della decisione dei Paesi Bassi di ridurre la produzione dal sito di Groningen, aumentando di conseguenza i prezzi del gas. Una retorica fine a se stessa e la mancanza di prospettive politiche fanno pagare un conto salato, e non è una metafora, mentre l’Italia si impone volontariamente un vincolo non necessario per pretese ragioni ambientali che vengono meno nel momento in cui i giacimenti adriatici sono egualmente sfruttati. Se come diceva Giuseppe Prezzolini il mondo si divide tra i furbi e i fessi, in campo energetico non siamo affatto nella prima categoria.

https://it.insideover.com/economia/la-v ... 5OdcvOEyW0

Niente trivelle E POI COMPRIAMO IL GAS DAGLI ALTRI ...
Niente ceNtrali Nucleari E POI COMPRIAMO L'ENERGIA ELETTRICA DAGLI ALTRI ...

Niente prodotti nostrani E POI LI ACQUISTIAMO DAGLI ALTRI ...

W L'ITALIA, W IL GOVERNO MARXISTA.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 14:06

Ah si? Pensa che la Xilella californiana in dieci anni distruggerà l'economia del sud, aggredisce 150 tra alberi e piante diversi, senza possibilità di bonificare le aree colpite, ed anzi è pandemica anche per via aerea.

Salvini è solo il complice di costoro, se fosse stato serio avrebbe subito affrontato la mafia e la delinquenza extracomunitaria, invece di recitare la parte dell'orco fascista per suscitare sdegno e lasciare il posto ai rossi.
Toglitevi le fette di salame dagli occhi.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 14:09

Scemo de guera! Ma hai contato quanti arresti ha fatto fare di boss mafiosi?!
Esci dal buco dove di solito sei rifugiato qualche volta ...! [:181]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 16:26

sottovento ha scritto:Questo è un tema molto importante poiché la nostra economia dipende molto anche dall'agricoltura. Non a caso in una trasmissione ieri sera si discuteva proprio delle nuove colture low-cost riguardanti rispettivamente pomodori ed olive nei paesi del nord Africa (Tunisia, Marocco etc) e degli altri prodotti low-cost a cominciare dalle nocciole prodotte in Turchia. Va da se che se sui nostri mercati arrivano tonnellate di questi prodotti scassano il nostro mercato il quale non è capace di competere. Se infine gli si tassa pure il gasolio agricolo è proprio la mazzata finale e discorsi analoghi si facevano per quanto concerne la pesca.

MA QUI' TUTTI ZITTI DAVANTI A PROBLEMI COSI' SERI!!

Si, ho guardato pure io Giordano ieri.
Ma pure parlandone che cambia?
Al governo ci stanno quelli secondo cui la globalizzazione (i cui risultati sono questi) è sacra, ergo fanno di tutto per portarla avanti, adesso anche con la scusa del "cambiamento climatico", come Greta insegna.


È colpa nostra che non andiamo a protestare, tutti insieme, come fanno in Francia o in Olanda!
Siccome siamo divisi per mille ragioni, ognuno pensa al suo "orto", e quindi un impiegato in giacca e cravatta non darà mai solidarietà ad un agricoltore, che puzza di letame ed è ignorante, così come un metalmeccanico non la darà a un commerciante, che è ricco ed evasore.

Se poi si considerano le diatribe nord/sud e viceversa, non ne usciamo più.
Ergo, in ogni caso siamo fottuti.
Con noi i tartassatori hanno vita facile... In questo siamo BOVINI, senza dubbio.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 16:40

Già ...... [:291]

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 17:18

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https://www.facebook.com/agorarai/video ... 766569568/

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 21:33

TheApologist ha scritto:Ma pure parlandone che cambia?

Forse cambia poco ma la gente (a cominciare da coloro che ci chiamano fascisti e bovini), non han compreso ancora che "Sovranismo" non significa difendere i confini con la baionetta fra i denti ma significa soprattutto difendere gli interessi del paese ergo il nostro Made i n Italy, i prodotti tipici e con essi ciò che ci è più caro ossia i prodotti caseari, agricoli, ittici e via dicendo che, oltre a rappresentare la nostra principale fonte di alimentazione sono anche un indotto di lavoro per centinaia di imprese e migliaia di famiglie. E tutto ciò lo si fa in primis facendoci valere alla UE e chiudendo le porte in faccia a quei prodotti non italiani che scassano il nostro mercato in termini concorrenziali.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

03/10/2019, 22:36

sottovento ha scritto:
TheApologist ha scritto:Ma pure parlandone che cambia?

Forse cambia poco ma la gente (a cominciare da coloro che ci chiamano fascisti e bovini), non han compreso ancora che "Sovranismo" non significa difendere i confini con la baionetta fra i denti ma significa soprattutto difendere gli interessi del paese ergo il nostro Made i n Italy, i prodotti tipici e con essi ciò che ci è più caro ossia i prodotti caseari, agricoli, ittici e via dicendo che, oltre a rappresentare la nostra principale fonte di alimentazione sono anche un indotto di lavoro per centinaia di imprese e migliaia di famiglie. E tutto ciò lo si fa in primis facendoci valere alla UE e chiudendo le porte in faccia a quei prodotti non italiani che scassano il nostro mercato in termini concorrenziali.

E chi se ne frega se voi del nord non avete più lavoro, forse è meglio, così comprenderete come l'Italia ci ha abbandonato per agevolare sempre voi del nord. [:(]
Che sprofondassimo tutti, muore sansone con tutti i Filistei. [:303]

Le province più colpite
La situazione è abbastanza diffusa. In tutte le parti della regione Sicilia moltissime sono le aziende che negli anni hanno dovuto chiudere. Moltissimi sono di conseguenza i lavoratori che si sono trovati senza lavoro, con conseguenti gravi problemi per le famiglie. Tuttavia alcune province sono state più colpite di altre da questa recessione.
La provincia più preoccupante è quella di Agrigento che ha toccato punte del 27.6% di disoccupazione. A ruota seguono Messina con il 25.5% e Trapani con il 23.6%. Il calo che si registra è dovuto anche e soprattutto al fatto che i figli non riescono più a raccogliere l’eredità dei genitori e di conseguenza i genitori non hanno più sostentamento a causa del fallimento delle aziende e i figli non hanno più un futuro lavorativo davanti.
La soluzione per moltissimi è stata quella di emigrare. Le scelte non erano moltissime e talvolta obbligate. La contingenza ha costretto moltissimi a spostarsi verso le regioni del nord ma non solo. E’ soprattutto l’estero la meta preferita che sembra ancora poter dare un futuro a chi, magari, aveva anche messo tutto il suo impegno per raggiungere obiettivi che, ormai, nel nostro paese sembrano essere una chimera.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

04/10/2019, 12:41

aspettano che tiri le cuoia..
è chiaro..
soldi risparmiati per lo stato..


https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... 8071.shtml

Pensionata di 104 anni in causa con Poste e Mef: udienza rinviata al 2021
La signora punta a ottenere il pagamento di un tesoretto lasciatole dal marito composto da un fruttifero postale, un buono postale e due buoni del Tesoro datati 1951

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

08/10/2019, 12:14

http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2019 ... non-s-piu/

Oggi, un ragazzo su quattro guarda i film hard per eccitarsi ed è sempre più diffuso l’invio di immagini o video hot, così come scattare foto durante l’atto sessuale per rendere intrigante il rapporto. I numeri sono talmente alti che gli esperti parlano di porno di massa – fonte Dagospia Mutatis mutandis, è quanto anticipatamente ha scritto Fabrizio Fratus sul numero in edicola di CulturaIdentità, il quale aggiunge datti alla mano che quando aumenta la pornografia è costante il calo demografico: le persone dipendenti da pornografia non hanno la percezione del loro progressivo allontanamento dai doveri verso il coniuge e i figli, con pesanti ripercussioni sul rapporto di coppia, che si atomizza e si disgrega. L’iperindividualismo ha prodotto un costante interesse rivolto a se stessi, tanto che sposarsi non ha più alcun senso e la pornografia ha contribuito a questo processo di disaggregazione.

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

10/10/2019, 13:59

Toh! e chi lo avrebbe mai immaginato..........

https://ilprimatonazionale.it/cronaca/a ... ia-133374/

Re: Povera Italia.. (seconda parte)

10/10/2019, 14:49

aspettano che tiri le cuoia..
è chiaro..
soldi risparmiati per lo stato..

se leggi bene, è già "schiattata" [8D] [;)]

comunque secondo ciò che so , buoni fruttiferi, tesoro,ecc dopo tot anni cadono in prescrizione,
chi l'avrà consigliata di far causa? [:291]

ciao
mauro
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