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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 02/09/2018, 03:13 
Tolleranza zero contro i corrotti


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di Alfonso Bonafede
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Abbiamo spesso sostenuto che mafia e corruzione siano due facce della stessa medaglia. Ma non per una nostra convinzione personale. Le inchieste degli ultimi anni hanno mostrato come la corruzione sia sempre più il collante delle organizzazioni criminali, in luogo, ad esempio, del traffico di droga o altri ambiti criminali.

A seguito delle terribili stragi del 1992, lo Stato seppe dotarsi di strumenti investigativi e sanzionatori capaci di avviare la più grande stagione di lotta alla mafia dai tempi del prefetto Mori. Ecco, proprio come allora, oggi vogliamo che lo Stato dimostri di essere in grado di affrontare i suoi più grandi mali.

Come potete vedere in questo video, nel maggio del 2015, dai banchi dell’opposizione, affermavo che “siamo di fronte a un fenomeno di portata così elevata e ampia da non poterci permettere più mezze misure. E continuiamo a ribadire che chi non è assolutamente contro la corruzione, finisce con l’esserne complice”.

Ci hanno sempre raccontato che quando vai al governo non puoi fare le cose che sostenevi dall’opposizione. Proveremo che è vero il contrario: restiamo coerenti con quanto abbiamo sempre detto e lo dimostreremo.

Il grande male d’Italia oggi si chiama corruzione e non ci possiamo più permettere mezze misure.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 02/09/2018, 14:07 
Si diano un mossa perchè tra genova (il ponte) e il caso Diciotti i corrotti (i magistrati) stanno insabbiando tutto. Ed in questo caso i corrotti sono i magistrati stessi. A Genova per difendere i Benetton in sicilia per affossare il governo in chiave PD.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 04/09/2018, 04:55 
La mappa del potere dei Benetton


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>>> Scarica la Mappa del Potere dei Benetton in HD <<<


di MoVimento 5 Stelle
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C'è un sistema di potere che ha difeso a spada tratta Atlantia e i Benetton dopo il crollo del ponte Morandi. Un intreccio di relazioni che attraversa Cda e collegi sindacali e che ci restituisce l'immagine nitida del cosiddetto capitalismo di relazione, metastasi che negli ultimi trent'anni ha trovato una sponda anche in politica.

Questo sistema di potere garantisce sostegno mediatico e politico a chi si è arricchito gestendo un servizio pubblico con la sola logica del profitto, come mostrano i dati sulla manutenzione e lo stato pietoso di molte infrastrutture. Nessun sostegno, invece, alle 43 vittime, alle loro famiglie e ad un'intera città colpita materialmente e psicologicamente. Se non fa più notizia che Pd e Forza Italia si schierino dalla parte delle lobby, è interessante conoscere come si è stratificato quel sistema di potere che si interseca con Atlantia.

Fabio Cerchiai, ad esempio, è presidente di Atlantia ma anche di Cerved Group e vicepresidente di Unipol Sai. Non da meno Monica Mondardini: nel cda di Atlantia ma anche presidente di Sogefi, amministratore delegato di Cir Spa (la holding di De Benedetti) e, udite udite, vice presidente di Gedi Editoriale (Repubblica, l'Espresso). Non si fa mancare nulla Livia Salvini, sindaco effettivo di Atlantia (controllore) e, contemporaneamente, nel Consiglio di Amministrazione de "Il Sole 24 ore" (amministratrice). Massimo Lapucci è nel Consiglio di Amministrazione di Atlantia e, guarda un po', anche della Caltagirone Spa (Il Messaggero, Il Mattino). Tanti cittadini si sono chiesti perché certa stampa è stata cosi "benevola" con i Benetton, tanto da non nominarli per giorni: forse abbiamo risolto l'enigma. Ma non è finita. Cristina De Benetti è amministratore in Autogrill spa, controllata di Edizione (la finanziaria dei Benetton), Autostrade Meridionali e Unipolsai. Sonia Ferrero, invece, è nel collegio sindacale di Atlantia, A2A, Banca Profilo, F.I.L.A., Geox, Snam.

E la lista di "relazioni" si allungherebbe a dismisura con gli incarichi passati degli attuali consiglieri di Amministrazione di Atlantia. Quando è crollato il Ponte Morandi, Pd, Forza Italia e certa stampa hanno sbandierato le perdite in borsa per provare a salvare la faccia ai Benetton e mettere un vergognoso velo sulle responsabilità della tragedia. Ma sono queste numerosissime interconnessioni gestionali tra aziende quotate a penalizzare chi investe in borsa, perché privano gli investitori della trasparenza necessaria a realizzare investimenti oculati.

Già prima che nascesse il MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo denunciava dal blog questi intrecci di potere. Certi personaggi hanno potuto fare il bello ed il cattivo tempo dialogando amichevolmente con i governi di centrodestra e di centrosinistra, pericolosamente servili ai danni dei cittadini. Stiamo scoperchiando il vaso di Pandora: "prenditori" senza scrupoli, con il beneplacito di politici collusi, si sono arricchiti senza correre alcun rischio, privatizzando gli utili e socializzando le perdite che, nel caso di Genova, sono state anche umane.

I Benetton, dopo il crollo del Ponte, festeggiavano a Cortina i privilegi indebiti ottenuti dai precedenti Esecutivi e finora secretati. Con il Governo del Cambiamento l'era dei profitti di alcuni a discapito della manutenzione delle nostre strade si è definitivamente conclusa.

La nostra battaglia per restituire ai cittadini servizi pubblici efficienti e di qualità è solo all'inizio. Dei "prenditori" non rimarrà che il ricordo.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 05/09/2018, 01:56 
MaxpoweR ha scritto:
Si diano un mossa perchè tra genova (il ponte) e il caso Diciotti i corrotti (i magistrati) stanno insabbiando tutto. Ed in questo caso i corrotti sono i magistrati stessi. A Genova per difendere i Benetton in sicilia per affossare il governo in chiave PD.



[;)]



Lettera ai corrotti (o potenziali tali) d'Italia: occhio, arriva la Legge #SpazzaCorrotti!


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di Luigi Di Maio
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Cari corrotti, cari corruttori,
vi invio questa missiva pubblica per informarvi ufficialmente del fatto che questa settimana il Consiglio dei Ministri esaminerà il Ddl del ministro Bonafede che abbiamo chiamato Legge Spazza Corrotti.

È la prima seria misura contro la corruzione che viene discussa in Italia dal dopoguerra ad oggi. Praticamente non lascia alcuno scampo a chi corrompe e a chi viene corrotto. Per cui, in sostanza, corrompere non conviene più. A nessuno e in nessun caso.

Prima dell'approvazione di questa legge voi corrotti, ad esempio, potevate contare sul fatto che chi viene a proporvi una mazzetta per truffare un concorso o un appalto sia senza dubbio alcuno un corruttore certificato e che nessuno possa scovarvi. Con lo Spazza Corrotti non sarà più così. Mentre ti propongono la tangente ci potrebbe essere un infiltrato delle forze dell'ordine proprio al tuo fianco perché pensi che faccia parte della combriccola. E invece è lì per arrestarti, un moderno Donnie Brasco.
La figura dell'infiltrato, infatti, potrà ora occuparsi anche di corruzione grazie al nostro impegno. Avrete il terrore di accettare quella tangente e quindi magari non lo farete.

Nel caso in cui, invece, qualcuno venisse beccato con le mani nella marmellata avrebbe un'altra bella sorpresa.

Non potrebbe più mettere piede in un ufficio pubblico e neppure contrattare con la pubblica amministrazione. A vita! Mai più. Non c'è santo che tenga.

Potrete anche patteggiare, ma il DASPO ad aeternum non ve lo toglie nessuno. Marchiati a vita. È un modo, l'unico giusto, per proteggerci da voi. Per proteggere lo Stato, gli imprenditori onesti che da anni chiedevano questa misura e tutti noi cittadini.

Infine ripristineremo la perseguibilità d'ufficio per alcune ipotesi di appropriazione indebita aggravata, norma cancellata da Gentiloni e di cui si sono avvantaggiati anche i cognati di Renzi, che non essendo stati denunciati dall'UNICEF la passano liscia.
Per voi non sarà più possibile farla franca.

Dentro lo Spazza Corrotti ci sono anche altre norme fatali per la vostra attività corruttiva e che conoscerete nei prossimi giorni. Ma so che già con quelle che vi ho elencato non passerete sonni tranquilli.

Cari corrotti, questo è lo scenario che vi si prospetta davanti. Con lo Spazza Corrotti corrompere non conviene più. Non sfidate la sorte, non sfidate lo Stato. Avete smesso di ammorbare l'Italia con i vostri loschi affari. Per anni una classe politica distratta, compiacente o complice vi ha permesso di farlo. Dal 4 marzo tutto è cambiato. Adesso costituitevi e non corrompete più.

Ps: cari cittadini, mandate anche voi un messaggio ai corrotti italiani utilizzando l'hashtag #SpazzaCorrotti. Sono fregati!
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 06/09/2018, 14:45 
Cita:
Ilva, ok di Arcelor: 10.700 assunzioni. Di Maio: “Miglior accordo possibile”

https://www.ilprimatonazionale.it/primo ... ile-92398/



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 07/09/2018, 03:23 
Ecco il tesoro dei signori delle autostrade


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di Danilo Toninelli
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Questa è la storia di come un investimento statale nato per portare benefici e servizi ai cittadini ha finito per arricchire un pugno di grandi “prenditori” privati.
La cessione delle autostrade italiane è una vicenda che ha visto andare a braccetto governi di centrosinistra e di centrodestra. Sono identici, lo diciamo da sempre e per questo ci hanno sempre attaccato accusando il Movimento 5 Stelle di fare la “solita retorica”. Falso
Sono i fatti a dimostrare che la destra e la sinistra sono uguali. Questo è l’argomento che ci permette di dire che abbiamo e avevamo sempre avuto ragione.
Vi dimostriamo il perché.

In principio fu il centrosinistra che nel 1999 con il Governo D’Alema privatizza Autostrade S.p.A..
Nel 2007 sempre il centrosinistra, con il Governo Prodi a fine legislatura, dà vita a un decreto legge con il quale blinda i guadagni dei concessionari e formalizza le convenzioni grazie alle quali viene data ai privati la possibilità di gestire la “cosa pubblica”.
Successivamente il centrodestra, nel 2008, con il Governo Berlusconi, converte in legge il decreto.
A questo punto potremmo già fermarci per dimostrare che destra e sinistra in Italia sono la stessa cosa, ma a volte la realtà supera di gran lunga l’immaginazione.
Il Governo Gentiloni, infatti, non fa nulla per porre rimedio a questa situazione e addirittura, in legge di Bilancio, garantisce ulteriori, lauti guadagni ai concessionari, permettendo loro di fare “in house”, cioè con imprese da loro controllate, il 40% dei lavori contro il limite originario del 20% fissato dal Codice degli appalti. Provvedimento che, dunque, ha foraggiato ancor di più l’immane mangiatoia nella quale si nutrivano i concessionari privati, i partiti conniventi che ricevevano finanziamenti per campagne elettorali o attraverso le fondazioni politiche (vorremmo tanto vedere i bilanci di queste ultime).

Inoltre, a dimostrazione ulteriore del connubio di potere che questo sistema ha generato, c’è il valzer di poltrone che ha visto molti personaggi politici (o ex politici) muoversi con disinvoltura dalle posizioni di governo e gli scranni parlamentari verso i Cda di Atlantia o degli altri concessionari. Oppure occupare contemporaneamente ruoli di vertice all’interno dei gestori autostradali e negli organi amministrativi delle grande imprese editoriali di questo Paese. Mentre la famiglia Benetton era ed è azionista di punta dei gruppi che controllano quotidiani come La Repubblica, L’Espresso, Il Messaggero.
Ecco il motivo per il quale i media attaccano il Governo del Cambiamento e il Movimento 5 Stelle che, dopo 20 anni di opacità, rende pubbliche queste convenzioni. Abbiamo messo in pubblica piazza i documenti che spiegano nel dettaglio perché le concessionarie guadagnano una quantità immane di soldi. In aula, alla Camera, sono stato contestato in maniera ridicola perché ho parlato di “pressioni”. Sono arrivato in questo ministero il 2 giugno e sin da subito ho dato indirizzo all’amministrazione, a tutti gli uffici del mio dicastero, di rendere pubblici questi documenti. Tuttavia, l’operazione si è mostrata da subito estremamente complicata.

Vi spiego cosa significa “pressioni”.
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non solo sono arrivate le mie istanze per rendere pubblici questi documenti: da mesi pervenivano richieste da parte di cittadini, di sindaci, di associazioni, per conoscere i contenuti dei Pef (Piani Economici Finanziari), quei documenti in cui è contenuta la “ciccia” delle convenzioni. Sino ad ora i dirigenti del Ministero, consapevoli della potenza economica di questi concessionari privati, non fornivano subito le informazioni richieste, ma prima chiedevano agli stessi concessionari e ad Aiscat, Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori, se fosse possibile farlo.
Prima di riportare le risposte tengo a spiegare, soprattutto a chi mi attaccava in aula dicendomi di andare da un Pm per fare i nomi, che la parola “pressione” non è sinonimo di minaccia, ma si intende il tentativo di convincere una persona a fare o non fare una determinata cosa.

Nel marzo 2018 una lettera di Autostrade per l’Italia, ricordo che il maggior azionista è la famiglia Benetton, giunta al ministero in risposta alla richiesta di un dirigente in merito alla possibilità di soddisfare un’istanza di fornire la documentazione, riporta testualmente: “Una lettura distorta ed erronea dei contenuti del Pef potrebbe essere strumentalizzata al fine di alterare i valori di mercato della società quotata con possibile configurazione anche di fattispecie di reato quale quella del così detto aggiotaggio”. Lettera scritta da “super” studi legali profumatamente pagati dai concessionari privati con i miliardi guadagnati realizzati utilizzando il suolo pubblico.
Secondo voi a chi contestavano il reato? Se il dirigente del ministero avesse pubblicato i dati richiesti, sarebbe potuto incorrere, secondo loro, nel reato di aggiotaggio. Ognuno di noi ha un mutuo da pagare, ha una famiglia, per questo ha ragionevolmente paura delle denunce.

Quindi la conseguenza qual è? Semplicemente la PAURA! La paura dei nostri dirigenti. Le autostrade sono pubbliche, l’asfalto è pubblico! Loro, i concessionari, le stanno gestendo, ma è evidente che deve essere prevalente l’interesse pubblico e non quello privato.
Ne riporto un'altra per farvi capire cosa intendo quando uso il termine “pressioni”. Ovviamente queste lettere che arrivano al ministero riguardano direttamente me, perché il reato di aggiotaggio sarebbe ascrivibile anche al sottoscritto.
La Strada dei Parchi, società che gestisce le autostrade A24 e A25, risponde all’amministrazione che l’ha interpellata in merito a fornire la documentazione: “Nel caso in cui la spettabile concedente (cioè il Ministero, lo Stato!) dovesse contrariamente alla legge ammettere illegittimamente l’accesso (quindi loro già dicono che ILLEGITTIMO se lo Stato concedesse l’accesso agli atti) la stessa decisione dovrà essere prima comunicata alla scrivente società con congruo anticipo per consentire di tutelare il proprio buon diritto e interesse contro l’accesso innanzi alle autorità competenti”.
Ditemi voi se questa non è una pressione: se pubblichi i dati richiesti, stai compiendo un atto illegittimo, quindi stai violando le leggi e sei passibile di denuncia con successivo procedimento davanti alle autorità giudiziarie. E’ ovvio, e umano, che la conseguenza sia la paura.

Siamo nella primavera 2018. Noi non c’eravamo ancora, ma accade che i dirigenti del Mit non pubblichino e dicano di no a tutti: cittadini, sindaci, associazioni e a tutta la brava gente che vuole trasparenza e rispetto dallo Stato. I dirigenti respingono le richieste perché hanno paura, hanno avuto le PRESSIONI che li spingono a non farlo, visto che viene paventato lo spettro di un reato penale, l’aggiotaggio, richiesta danni e temono di essere portati in giudizio.
Ma non finisce qui, anzi inizia un percorso che sfiora il ridicolo. La direzione generale del ministero si rivolge all’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, per sapere se possono pubblicare o devono evitare, Anac poco dopo risponde che è prevalente l’INTERESSE PUBBLICO su quello privato!
Arrivato l’ok da parte dell’ANAC si potrebbe pensare che la situazione si sia chiarita e si possa procedere con la pubblicazione senza problemi….invece no. Arrivano le diffide!
Appena i concessionari hanno saputo del via libera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, hanno fatto partire una serie di diffide, scritte sempre dai “super” studi legali sopracitati e sempre pagati con i miliardi guadagnati sfruttando il suolo pubblico. Diffide dal seguente contenuto:

“La scrivente (Autostrade per l’Italia che ha come azionista di maggioranza i Benetton) ribadisce la propria posizione circa la non estensibilità (quindi pubblicazione) del Pef (documento che noi abbiamo pubblicato per la prima volta) e di tutti gli altri allegati, invitando codesto concedente (il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) a non procedere alla relativa pubblicazione attesi i danni che come sopra rappresentato deriverebbero dallo scrivente”.

Indovinate dietro ai danni cosa si cela? La Paura….sempre più paura!
Quando parlo di “pressioni” intendo dire che queste concessionarie hanno fatto paura allo Stato. Uno Stato che quando siamo arrivati era come se non ci fosse. Non l’abbiamo trovato, perché non adempie a queste funzioni di pubblicità e perché, come detto in aula, non ci sono gli ingegneri.
Il Ministero più “impattante”, più operativo, più reattivo, che deve controllare che questi signori dell’asfalto facciano ispezioni e lavori necessari, non lo ha fatto perché dei 250 ingegneri di cui ci sarebbe bisogno, esso ne dispone solo di circa 100. Questa è una volontà politica: parlo dell’aver depauperato la funzione di un ministero così importante per permettere ai concessionari privati di allargare il tavolo della mangiatoia.
Poi è arrivato il sottoscritto con il MoVimento 5 Stelle a rovinare i sogni tranquilli dei signori dell’asfalto. E con una lettera pubblica ho detto ai dirigenti del MIT di portare alla luce tutti i documenti.

Oggi per la prima volta tutti i documenti sono pubblici!
Rendere trasparente la documentazione ha permesso di capire come hanno fatto i concessionari privati ad arricchirsi così tanto. Parliamo di miliardi intascati non da una gestione normale delle autostrade, ma di un extraprofitto garantito!
Non vorrei entrare troppo in tecnicismi e per questo prendo in esame solo alcuni punti in modo sintetico cercando di essere chiaro: l’Europa stabilisce che un guadagno lordo che oscilla tra il 4% e il 6% dell’investimento di un concessionario privato è già elevato. Grazie alla nostra vecchia politica la remunerazione dei concessionari italiani è schizzata oltre il 10%.

Tariffe: i pedaggi ai caselli della rete autostradale italiana hanno registrato dal 1999 al 2016 un aumento medio del 73%! La desecretazione dei documenti ci ha permesso di capire quali siano le logiche che hanno regolato fino a ora i rincari delle tariffe. Regole assurde inserite nel contratto come la famosa “viariabile K”, ovvero la clausola che prevede un aumento percentuale sulle tariffe in caso di nuovi investimenti da parte dei concessionari sull’infrastruttura. Fin qui tutto giusto. Peccato che lo zampino amico è intervenuto anche in questo caso, agevolando i concessionari su questo aspetto.
Dovete sapere che i ribassi d’asta in quel periodo erano in media in Italia del 25%, mentre loro, nel caso di Autostrade, nel contratto hanno inserito il 15%. In sintesi ai concessionari costava di meno realizzare una nuova opera, ma nonostante questo aumentavano le tariffe a dismisura.

Ci sono poi altre clausole nel contratto che tutelano e garantiscono ingenti entrate nelle casse dei concessionari. Stratagemmi che consentono di regalare fino a 2 miliardi di euro ad Autostrade nel periodo 2013-2038 senza far niente. Il tutto in assenza di un controllo corretto semplicemente perché lo Stato non c’era più! Perché avevano appaltato tutto ai privati.
L’assurdità della cosa è che sono tutti proventi legittimi perché i Governi D’Alema, Prodi, Berlusconi, Renzi, Gentiloni hanno inserito tutto nel contratto, avallato e firmato.
Ora siamo arrivati noi e questa mangiatoia è finita!
Nel decreto che andremo a depositare ci sarà anche una parte sui collaudi, con la quale imporremo ai privati, a loro spese, di fare delle verifiche, ma che controlleremo noi con giovani ingegneri che assumeremo. In caso di irregolarità possiamo mettere in sicurezza l’opera, operazione sempre a loro carico, e contestare inadempienze, perché saranno e sono loro i responsabili della manutenzione e della sicurezza. Inoltre in questo modo potremmo attivare processi di decadenza contrattuale o rinegoziare le convenzioni stipulate.
L’assurda situazione causata dai vecchi politici è che fino a oggi non c’erano elementi scientifici per i quali imputare qualche tipo di responsabilità.
Con il Governo del Cambiamento, assieme al MoVimento 5 Stelle, lo Stato torna a esserci e a stare dalla parte dei cittadini!
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 08/09/2018, 02:32 
Lupi, la legge sbagliata bloccata dal governo


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di Filippo Degasperi, MoVimento 5 Stelle Trentino Alto Adige
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L’approvazione da parte della Provincia di Trento della legge che esclude il Ministro dell’Ambiente dalla gestione di lupi e orsi era stata una chiara provocazione. Impugnandola, come ha deciso ieri il Consiglio dei Ministri, il Governo nazionale ha rimediato ad una legge profondamente sbagliata.

Noi ci eravamo opposti, unici a farlo. Opposti ad un centrosinistra autonomista che lavorava solo ‘contro’: contro il ministro e contro l’ambiente, dimostrandosi incapace di individuare percorsi originali che avrebbero anche dato contenuto all’Autonomia tanto sbandierata. La Provincia ha fatto poco o nulla ‘per’: per l’ambiente e per il sostegno efficace a chi lavora e convive con lupi e orsi. La Giunta è addirittura arrivata a deliberare la riduzione del contingente dei custodi forestali, indispensabile figura di presidio e salvaguardia del territorio.

Il ministro Sergio Costa ha impartito ai signorotti locali una lezione di eleganza, facendo capire che è giunto il momento di lavorare insieme per valorizzare un’opportunità ineguagliabile per il Trentino.
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MessaggioInviato: 08/09/2018, 16:30 
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MessaggioInviato: 08/09/2018, 16:35 
Che sfigato !!!!! E intanto i partiti di governo sfiorano il 65 % [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/09/2018, 01:47 
I dis-onorevoli del vitalizio fanno pure ricorso per continuare a essere mantenuti a vita dallo Stato


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di Luigi Di Maio
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700 ex deputati hanno fatto ricorso per riavere i vitalizi che noi abbiamo abolito e continuare a essere mantenuti a vita dallo Stato come fossero dei nababbi. Quando erano in Parlamento non hanno fatto nulla per aumentare le pensioni minime e le condizioni di vita dei pensionati più poveri e ora vogliono continuare a prendere vitalizi di migliaia di euro nonostante abbiano versato "moooolto" meno.

Ma questi ex dis-onorevoli lo sanno cosa è la giustizia sociale? Credo di no, ma lo scopriranno presto. E lo scopriranno anche gli ex senatori. Il Senato deve abolire subito i vitalizi come abbiamo fatto alla Camera. Non c'è più tempo da perdere per eliminare i privilegi. Bisogna decidere da che parte stare, da quella dei cittadini o da quella dei parassiti. Noi abbiamo già scelto e non faremo neppure mezzo passo indietro: i ricorsi non ci spaventano.

Intanto consiglio caldamente a questi 700 vitalizio-dipendenti di andarsi a nascondere il più lontano possibile, magari su un eremo. Non conoscono vergogna.
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700 parassiti-magnamagna si stanno ca#@n#o sotto.

Formato file: php




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Undici anni dopo il primo V-Day


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di Luigi Di Maio
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Sono passati undici anni dal primo V-Day con cui è iniziato un percorso di cittadinanza attiva in Italia. In questi 11 anni è cambiato tutto, anche nel modo di vivere la politica da parte dei cittadini.
Gli unici che non se ne sono accorti sono i media, che continuano a trattarci come undici anni fa. Ci sottovalutano nei sondaggi, l'abbiamo visto spesso: quando otteniamo dei buoni risultati diventiamo la settima, l'ottava notizia o veniamo totalmente ignorati. Quando, invece, starnutiamo e non ci soffiamo il naso diventiamo la prima notizia della CNN, della BBC, di Rai1, del TG1.
Ed è fantastico perché adesso che siamo lì al Governo mi ritorna in mente una frase con cui, negli anni passati all'opposizione, ci rispondevano i giornalisti: “voi non siete al Governo, se ci andate poi diventiamo filo-governativi”. Già questo è un discorso abbastanza ignobile, però è assurdo che ora che siamo al Governo continuino a massacrarci.


Questo è il primo caso nella storia in cui al Governo ci vanno forze politiche che non stanno con le lobby e all'opposizione ci sono tutti gli interessi dei grandi potentati economici.
Sono passati esattamente tre mesi dalla nascita di questo Governo e come Movimento 5 Stelle rivendichiamo tantissimi risultati che abbiamo portato a casa.
La vita dei cittadini la cominceremo a cambiare dal primo gennaio 2019, quando sarà entrato in vigore il reddito di cittadinanza, ma in questi famosi 100 giorni abbiamo già abolito i vitalizi alla Camera, siamo diventati il primo Paese in Europa ad aver abolito la pubblicità sul gioco d'azzardo.
Il primo Governo ad eliminare la legge vergogna che impediva ai magistrati di intercettare i politici: lo ha fatto il ministro Alfonso Bonafede. Abbiamo fatto una legge sulle delocalizzazioni: d'ora in poi le aziende che prendono soldi dallo Stato e portano i macchinari in Turchia non lo possono più fare perché ci devono pagare una penale con gli interessi.
Siamo il Governo che ha mandato a casa il Jobs Act grazie al Decreto Dignità, che contiene una serie di misure per combattere il precariato dei giovani.


Abbiamo diminuito le emissioni nocive a Taranto del 20% per salvaguardare la salute dei cittadini.
Abbiamo abolito il redditometro, lo spesometro, eliminato le cadenze intermedie, lo split payment, che è un'altra cosa assurda per le partite iva.


Abbiamo licenziato l'Air Force Renzi, il più grande simbolo di una dominazione culturale della politica attraverso la quale si spendevano i nostri soldi per gli sprechi, visto che ci si facevano costruire le docce negli aerei: abbiamo interrotto il contratto, non si poteva fare.


Stiamo presentando un disegno di legge anticorruzione sul quale la Corte di Strasburgo ci ha fatto i complimenti. Ha detto che è una buona cosa perché questo è un Paese che ha distrutto la meritocrazia e favorito i corrotti. Se l'avessero fatto quelli di prima sarebbe diventata la prima notizia del Financial Times e invece continuiamo a ricevere attacchi.
Per non parlare di quello che stiamo facendo sulle concessioni autostradali: veniamo chiamati populisti da quando è successa la tragedia del ponte Morandi. Ebbene, per la prima volta abbiamo deciso di intervenire sulle concessionarie, togliendo le concessioni a quei soggetti che hanno fatto crollare un ponte. E noi saremmo i populisti?

Il movimento è nato nel 2009 e fino al 2013, quando siamo entrati in Parlamento, ci dicevano “non andrete da nessuna parte, avete al massimo il 5 per cento, siete un piccolo partito” e invece Grillo e Casaleggio ci avevano visto lungo. Camminavamo da soli senza rimborsi elettorali con la promessa di tagliare lo stipendio ai parlamentari e siamo arrivati ad essere la prima forza politica del Paese. Ci avevano detto che Renzi avrebbe distrutto il Movimento 5 Stelle perché ci aveva rubato i temi, ma evidentemente non ha realizzato nulla e infatti gli italiani lo hanno mandato a casa con il referendum.
Poi è arrivato Gentiloni e ci hanno detto che serviva un po' di moderazione, eravamo troppo estremisti e incompetenti e poi, ancora una volta, il 4 marzo abbiamo vinto le elezioni politiche. Abbiamo vinto le comunali nelle grandi città, abbiamo vinto il referendum.


E' vero che in undici anni nei media non è cambiato niente, ma noi abbiamo la rete, le piazze che non abbiamo mai abbandonato e oggi siamo una forza politica che quando fa una campagna come quella “bye bye vitalizi” è riuscita ad arrivare a 23 milioni di italiani. Il TG1 fa 6 milioni quando gli va bene, noi abbiamo raggiunto 23 milioni con una campagna e questo grazie alla lungimiranza che hanno avuto Gianroberto e Beppe: credere nella rete, in internet, nella capacità di condividere le informazioni.
La svolta per creare questo Governo è nata attorno al contratto: quando incontravo gli investitori esteri dicevano che il Movimento da solo al Governo sarebbe stato il peggiore scenario possibile e quindi, in qualche modo, ci hanno combattuto. Forse qualche danno ce l'hanno fatto, però alla fine siamo riusciti a formare un Governo che sta facendo le cose. Quella più grande sarà cambiare la vita dei cittadini italiani con il reddito di cittadinanza. Come capo politico del Movimento 5 Stelle sto lavorando per istituire un sistema che permetta alle persone di avere una vita serena e un lavoro.
Dobbiamo formare lavorativamente tante persone, riqualificarle e reinserirle nel mondo del lavoro: questo lo porteremo nella Legge di Bilancio, è la nostra priorità, come il superamento della Legge Fornero, come il disegno di legge che sta facendo Alfonso Bonafede sull'anticorruzione.

Vi rendete conto che siamo a un passo dal Daspo per i corrotti e dall'agente sotto copertura per i reati di corruzione? Significa che se tu corrotto vieni beccato con le mani “nella marmellata”, la pubblica amministrazione non la vedi più, che tu sia un politico o un funzionario pubblico.
Si parla sempre del cambiamento culturale. Per noi significa garantire un lavoro e un reddito ad una persona per fare in modo che non possa finire più nelle grinfie del voto di scambio e garantire che chi è corrotto d'ora in poi venga espulso dalla società.
Quello che stiamo facendo non è semplice, perché vedo continuamente che mettono la Lega contro di noi, ma vi dico che a Salvini dico subito quando non siamo d'accordo. Gli ho detto che non deve attaccare i magistrati, perché quei magistrati sono gli stessi che arrestano i mafiosi, gli stessi che arrestano i corrotti, gli scafisti, quindi vanno rispettati sempre.
Non possiamo basare il dibattito politico sulle dichiarazioni, dobbiamo badare ai fatti: questo è il primo Governo che sta facendo una rivoluzione. Tra l'altro, all'interno del disegno di legge di Bonafede c'è una norma che dice che d'ora in poi i partiti e le fondazioni di partito devono essere trasparenti. Cioè chi finanzia i partiti e le fondazioni deve dire chi è, altrimenti non può finanziarli.
Troppo spesso non si raccontano le tante cose che stiamo provando a fare, ma le dovete raccontare anche voi, dovete condividere questi video, farli girare sempre di più.

C'è un presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che è la perfetta sintesi di questo Governo, un cittadino che si fa Stato. E questo è fantastico. L'altro giorno lo criticavano perché fa il professore universitario, come criticano me che faccio il ministro e facevo lo steward allo stadio San Paolo. In Italia c'è la concezione di dover fare il politicante a vita, devi fare come questi soggetti che nascono parlamentari e finiscono la loro vita a fare i presidenti della Repubblica. Tutto questo sta cambiando.
L'8 settembre di 11 anni fa ho iniziato la mia prima raccolta firme e oggi siamo al Ministero dello Sviluppo Economico. Qui stiamo facendo cose incredibili: per esempio il piano clima-energia, che cambierà la concezione energetica di questo Paese. Stiamo lavorando al piano del “made in Italy” e alla lotta alla contraffazione. Ho pronto il primo provvedimento che abolisce 140 leggi in modo da avere un unico codice del lavoro, per fare in modo che imprese e persone siano molto più facilitate ad accedere a questa giungla normativa.
Stiamo lavorando alla lotta agli sprechi, al reddito di cittadinanza, che significa aiuto anche alle famiglie che fanno figli, stiamo lavorando al business sull'immigrazione, ma c'è veramente ancora tanto da fare. Però ci dovete stare vicini, perché l'atteggiamento che vedo è sempre lo stesso da 11 anni: provare a spaccarci, a metterci ansie e tentare di creare il mito che il Movimento stia per morire.

Siamo al Governo e continueremo ad essere una forza politica dalla parte della gente perché realizzeremo le cose, non ce lo dimentichiamo mai. E questo 8 settembre 2018 lo festeggio insieme a tutti voi, con un grande abbraccio che mando a Beppe Grillo e un grande “grazie” a Gianroberto Casaleggio e Davide, che sta facendo un grande lavoro sulla piattaforma Rousseau, perché una forza politica come la nostra non esiste da nessun'altra parte e dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo creato in questi 11 anni.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/09/2018, 19:01 
https://www.luogocomune.net/LC/21-medic ... a-5-stelle

Quelli che credevano che la mossa del ministro Grillo di prorogare l'obbligo vaccinale con l'autocertificazione fosse solo un "espediente" per prendere tempo, in vista dell'abolizione della legge Lorenzin, dovranno ricredersi. Il governo, a quanto pare, è stato compatto, ma solo sul fare una piena retromarcia.

Se dicessi che non me lo aspettavo mentirei, però speravo..
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 09/09/2018, 21:49 
Mi sa di si :) speriamo che dopo le europee con qualche cecchino in meno col proprio mirino puntato su di noi ci si possa muovere meglio.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/09/2018, 03:54 
100 giorni al Ministero delle Infrastrutture: non più promesse come in passato ma fatti concreti


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di Danilo Toninelli
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Sono passati 100 giorni dal mio arrivo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In poco più di tre mesi sono successe moltissime cose, tra cui purtroppo anche la tragedia di Genova. Non ci siamo arresi di fronte a niente e abbiamo già raggiunto dei risultati che ci incoraggiano ad andare avanti su questa strada.

La rivoluzione con noi ci ha messo poco a diventare realtà. Basti pensare che a due mesi dal nostro approdo al Governo abbiamo messo in discussione le concessioni che da anni foraggiano i signori delle autostrade, scritte in modo tale che lo Stato abdicasse al proprio ruolo. Non solo, a differenza di tutti i Governi che ci hanno preceduto, e malgrado le diffide arrivate, abbiamo fatto un’operazione verità mai fatta prima: abbiamo pubblicato integralmente sul sito del Ministero tutte le convenzioni che regolano le concessioni autostradali. In modo che tutti possano vedere i numeri grazie ai quali i padroni delle autostrade si sono arricchiti gestendo beni che appartengono alla collettività.

Una delle parole chiave del Movimento 5 stelle e del Governo del cambiamento è, d’altronde, trasparenza. Non a caso appena arrivati al ministero abbiamo dato disposizione di creare un registro dei portatori di interessi perché chiunque deve sapere chi entra qui e perché. E abbiamo creato un tavolo di lavoro per la semplificazione e la digitalizzazione.

Il crollo di Genova è un evento che mai sarebbe dovuto succedere e che non dovrà ripetersi. Con la morte nel cuore ci siamo subito rimboccati le maniche. Abbiamo stanziato dei fondi per le prime necessità e ci accingiamo a varare un decreto che assicuri al capoluogo ligure quella rinascita che si merita. Inoltre abbiamo avviato una mappatura delle criticità esistenti nelle infrastrutture di tutta Italia e stiamo creando una task force di tecnici che sia in grado di valutare i rischi e intervenire dove necessario, penso ad esempio allo stato in cui si trovano la A24 e la A25, su cui interverremo. Abbiamo anche finanziato con 35 milioni di euro interventi su 9 ponti pericolanti sul Po, e puntiamo a stanziare altri soldi per metterne in sicurezza altri 32.

Un altro gesto che in questi primi 100 giorni ha iniziato a scardinare il sistema è stato aver rinnovato il Cda di Ferrovie dello Stato, il cui ex amministratore delegato è stato rinviato a giudizio per truffa ma che il Governo Gentiloni aveva blindato ai vertici di Fs. I nomi che abbiamo scelto per il nuovo board seguono invece la regola delle tre E: esperienza, efficienza ed etica. A loro è affidato il compito di far viaggiare al meglio Le Frecce, ma soprattutto potenziare il trasporto su ferro regionale, in primis per dare sicurezza e comfort ai pendolari che ogni mattina scelgono per muoversi un mezzo pulito e condiviso come il treno. Il primo segno del cambio di passo è già arrivato con l’accordo di pochi giorni fa con cui Trenitalia si è impegnata a fornire nuovi treni a Trenord, l’operatore delle ferrovie regionali lombarde.

Non più promesse come in passato ma fatti concreti: i primi treni e nuovo personale arrivano già a ottobre, tra un mese. Poi ne arriveranno altri nel corso del 2019. Questo è ciò che volevo dall’inizio, attenzione ai viaggiatori e in particolar modo ai pendolari, sicurezza, comfort e cura del ferro. Non a caso, a pochi giorni dal mio incarico di ministro ho sbloccato 1 miliardo 397 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture del trasporto rapido di massa e 338 milioni di euro per la messa in sicurezza delle ferrovie non interconnesse.

Tra i successi di questi primi 100 giorni al Ministero delle Infrastrutture non posso non ricordare l’operazione che ci ha portato a cancellare il leasing milionario che i precedenti Governi avevano sottoscritto per l’AirForceRenzi. Abbiamo detto addio a questo enorme spreco che ci faceva spendere, pensate, 18 milioni di euro l’anno da qui al 2024.
La nostra attenzione è stata e resta alta per i viaggiatori cosiddetti vulnerabili, come bambini e ciclisti. Su nostro impulso è stata approvata alla Camera, e si attende il via libera del Senato, una proposta di legge che prevede l’obbligo di sensori anti abbandono sui seggiolini auto. Una norma di civiltà per cui prevediamo sgravi fiscali. Abbiamo già preparato poi delle norme a favore dei ciclisti e sbloccato 161 milioni di euro per la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche.

L’attenzione è alta anche nei confronti della guida autonoma e delle auto elettriche. Abbiamo istituito l’Osservatorio tecnico di supporto per le Smart Road e per il veicolo connesso e a guida automatica che accompagna le sperimentazioni a Modena e Torino.
Un altro grande cambiamento che ci accingiamo a fare è quello sul Codice degli appalti. Puntiamo a riformarlo a breve per renderlo più semplice e trasparente. Per questo abbiamo avviato una consultazione pubblica sul nostro sito, per permettere a tutti di dirci la propria opinione su diversi passaggi del nuovo codice su cui vorremmo intervenire.
In questi 100 giorni grande attenzione abbiamo anche messo al tema del trasporto aereo. Sono disponibili 31,5 milioni di euro per la continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, in Sicilia e ho firmato il nuovo decreto di imposizione degli Oneri di Servizio Pubblico per la continuità territoriale aerea della Regione Sardegna.
Alitalia inoltre a breve dovrebbe confermare e rimettere in vendita i collegamenti tra Reggio Calabria, Roma e Milano. La Calabria e tutto il Sud così si avvicinano al resto del Paese. E' un bel segnale cui ne seguiranno a breve tanti altri.

Nei mesi scorsi abbiamo anche prorogato di un anno la riduzione del pedaggio autostradale per le moto che consentirà di usufruire di uno sconto del 30%.
Nel periodo estivo abbiamo anche combattuto l’abusivismo sulle nostre coste. Con l’operazione 'spiagge libere' della Guardia Costiera, solo nell'ultima settimana di luglio abbiamo liberato ben 250mila mq di arenili illegittimamente occupati. Ed è solo l'inizio. Con una piccola norma obbligheremo tutti gli stabilimenti balneari a mettere all'ingresso un cartello che informa i bagnanti che hanno il diritto dell'accesso gratuito alla spiaggia.
Infine, abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con la Crusca per migliorare tutte le comunicazioni che ogni giorno vengono diramate dal Mit, eliminando, ad esempio, i tecnicismi burocratici inutili. Un piccolo cambiamento verso una maggiore trasparenza e vicinanza delle istituzioni ai cittadini.
Perché sono proprio le piccole cose, accanto alle grandi, a dare il segno di una rivoluzione che inizia.
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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/09/2018, 12:25 
Stamattina riflettevo su questa cosa della chiusura domenicale (che non ho capito se riguarda solo i centri commerciali o in generale tutti gli esercizi di vendita visto che dove sto io anche i supermercati funzionano tutta la domenica). Ciò su cui mi interrogo è:
1) ma non è che questa chiusura favorirà alla grande i venditori on-line a cominciare da Amazon??
2) se Tizio non lavora più per 4 domenica in un mese ciò non equivale ad un abbassamento dello stipendio??

Preciso che in linea generale a me sta benissimo che la gente possa non lavorare alla domenica e che possa dedicare questo giorno al recupero psicofisico o finanche alle relazioni affettive.



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 Oggetto del messaggio: Re: Movimento 5 Stelle (seconda parte)
MessaggioInviato: 10/09/2018, 12:35 
sottovento ha scritto:
Stamattina riflettevo su questa cosa della chiusura domenicale (che non ho capito se riguarda solo i centri commerciali o in generale tutti gli esercizi di vendita visto che dove sto io anche i supermercati funzionano tutta la domenica). Ciò su cui mi interrogo è:
1) ma non è che questa chiusura favorirà alla grande i venditori on-line a cominciare da Amazon??
2) se Tizio non lavora più per 4 domenica in un mese ciò non equivale ad un abbassamento dello stipendio??

Preciso che in linea generale a me sta benissimo che la gente possa non lavorare alla domenica e che possa dedicare questo giorno al recupero psicofisico o finanche alle relazioni affettive.


Spero questa cosa non riguardi gli alimentari altrimenti e' un vero casino.

Ma mi domando, con tutte le cose che ci sono da sistemare.............



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