M5s, caso restituzioni: manca più di un milione. Toninelli: “Verifiche su di me? Spero su tutti”______________________________________________
I vertici e lo staff al lavoro per controllare le cifre effettivamente restituite e individuare chi ha mentito. Da aggiungere alle cifre mancanti gli oltre 200mila euro che gli ex hanno continuato a donare. Oggi i parlamentari uscenti convocati a Roma per documentare i rimborsi
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Una corsa contro il tempo per verificare quanto effettivamente non è stato versato e chi ha mentito sui bonifici. I vertici e lo staff del Movimento 5 stelle sono al lavoro per cercare di ricostruire di quanti soldi si parla effettivamente e per individuare i responsabili. Dopo l’ammissione del deputato Andrea Cecconi e del senatore Carlo Martelli, ieri sera c’è stata l’autosospensione di Maurizio Buccarella. Ma i nomi sono di più e oggi ci sarà una prima resa dei conti: gli ex eletti sono convocati a Roma per documentare i rimborsi.
Secondo l’ultima ricostruzione mancano 1,4 milioni di euro. Alla cifra che risulta versata al Mise infatti, vanno tolti: 530mila versati dai consiglieri regionali; 606mila dei parlamentari europei; 265mila degli ex parlamentari espulsi e che hanno continuato a versare (145 mila di Giuseppe Vacciano, 80mila di Christian Iannuzzi e Sergio Simeone, 20mila di Riccardo Nuti, 20mila di Giulia Di Vita). Per quanto riguarda i fuoriusciti però, la cifra potrebbe non essere precisa: ad esempio la ex Paola Pinna, pur avendo restituito parte dello stipendio, non l’ha destinato al fondo per la Piccola e media impresa.
Il punto è che ormai non ci si fida più di nessuno e a ognuno è richiesto un chiarimento. “Verifiche su di me? Non lo so, spero che stiano verificando tutti”, ha detto il deputato Danilo Toninelli ai microfoni di ‘6 su Radio 1’. “Io ho restituito metà del mio stipendio dal marzo del 2013 ad oggi fino all’ultimo centesimo e ne sono felice – prosegue Toninelli – chi oggi ci attacca sparlando, dicendo cose come ‘rimborsopoli’, si dovrebbe vergognare perché per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana non solo un partito politico non spolpa le tasche degli italiani, ma rifiuta 42 milioni di euro di rimborsi pubblici che ci spettavano e restituisce metà dello stipendio. Stiamo verificando perché non potevamo farlo prima”.
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Fonte⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐12 febbraio 2018M5S, lo sfogo di Toninelli: “Rimborsopoli? Vogliono farci passare per ladri ma siamo diversi” Formato file:
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“Oggi ho visto i tg. Il primo servizio su Renzi in bicicletta che parla di mobilità sostenibile.
Il secondo su Berlusconi che parla di alleanze e di futuro.
E il terzo sul M5s: continua il caso rimborsopoli.
Ma vi rendete conto che prima di noi ha parlato uno che ha disatteso qualunque promessa, un altro che parla di abbassare le tasse ed è stato condannato per una super evasione fiscale di 368 milioni di euro…”.
Danilo Toninelli ha dato sfogo alla rabbia per il trattamento e lo spazio riservato dai tg nazionali al Movimento 5 Stelle: “Noi abbiamo rifiutato quasi 100 milioni di soldi pubblici e si parla di rimborsopoli… quei soldi li erano soldi di stipendio che potevano rimanerci legittimamente in tasca ma ci rompono i co###@#i e ci fanno passare per furbacchioni e ladri perché invece di aver restituito 23 milioni e 200 mila ne abbiamo restituiti 23 milioni e 100.
Stiamo verificando e lo facciamo al centesimo.
Noi abbiamo fatto quello che abbiamo detto, noi siamo diversi dai vecchi partiti che ci hanno depredato le tasche e il futuro”
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