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Astronave
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 Oggetto del messaggio: LA STANGATA DEL MILLENNIO
MessaggioInviato: 09/06/2009, 09:56 
COMINCIAMO AD UNIRE I PEZZI QUI UNA COSETTA CHE FARA' RIZZARE LE ORECCHIE A QUALCUNO...

http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=5978



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MessaggioInviato: 09/06/2009, 10:08 
... servivano per comprare Ronaldino (o come si chiama)? [:p]

Caspita, non sono una montagna di soldi, è l'everest!! [:(]



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A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio. (Oscar Wilde)

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Grigio
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MessaggioInviato: 09/06/2009, 10:26 
L'avevo sentita anche io nel TG.

Tutti quei soldi in una valigetta.

Miliardi di dollari in un pezzettino di carta.



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MessaggioInviato: 09/06/2009, 11:04 
se tutti questi spiccioli potessero essere impiegate per giuste cause..........



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MessaggioInviato: 10/06/2009, 17:33 
Se sono veri la multa mi pare è del 35%sono moltissime finanziarie [:136]


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MessaggioInviato: 10/06/2009, 18:12 
Cita:
Se sono veri la multa mi pare è del 35%sono moltissime finanziarie

Non ti preoccuppare chi possiede tanto danaro possiede anche tanto potere
vedrete che non se ne parlerà più.
leo48



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MessaggioInviato: 10/06/2009, 19:23 
Qualcuno ha trovato la mia valigetta??



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MessaggioInviato: 21/06/2009, 17:08 
Continua il mistero dei 134 miliardi di dollari sequestrati a Chiasso
17/06/2009
E’ già diventata un misterioso gossip di rete la notizia di qualche giorno fa riguardante il maxi-sequestro di titoli di stato americani per il valore di 134,5 miliardi dollari. Del resto 134 miliardi di dollari sono un pò tantini per passare inosservati. Eppure, il caso – per quanto bizzarro – è stato praticamente ignorato dai grandi media statunitensi, aggiungendo mistero al mistero.

Faccio un pò il riassunto delle puntate precedenti per chi non è al corrente della faccenda. Il 3 giugno scorso la Guardia di Finanza italiana ferma a 40 km da Chiasso due uomini giapponesi sulla cinquantina che viaggiavano su un treno diretto in Svizzera. Durante la perquisizione si scopre che i due uomini stavano cercando di esportare oltre 134 miliardi di dollari in buoni del tesoro emessi dalla Federal Reserve statunitense nascosti in uno scompartimento segreto dei loro bagagli. La cosa ancora piu’ sconcertante è che il ‘bottino’ era rappresentato da 249 bond del valore nominale di 500 milioni di dollari ciascuno e 10 bond Kennedy da 1 miliardo cad. Al momento non è ancora stato accertato se i titoli sequestrati siano autentici o dei falsi. Entrambe le possibilità offrono degli scenari da panico internazionale.

Dopo essere apparsa su alcune testate giornalistiche italiane (vedi ad es. La Repubblica del 5 giugno e Il Giornale del 6 giugno), la notizia è scomparsa dai media nazionali e solo ora riemerge nella blogosphere con dettagli sempre piu’ allarmanti. Ne cito solo alcuni:

1. Nonostante l’enorme somma sequestrata, sembra che i due giapponesi siano stati rilasciati dalle autorità italiane con una minaccia di dover pagare una multa di 38 miliardi di euro (pari a circa il 40% del valore totale) nel caso i bond sequestrati fossero autentici. Gulp! A questo proposito il blog Informazione Scorretta osserva che 38 miliardi di euro corrispondono a circa un paio di manovre finanziarie italiane… una somma che ci salverebbe dal baratro economico per un pò. Eppure, come ho già detto, nessuno ne parla. Mah.

2. Secondo la Guardia di Finanza di Como che sta investigando sul caso si tratta quasi certamente di titoli falsi dato che nel 1934, data riportata sui bond sequestrati, non esistevano titoli con un taglio così alto. Se davvero fosse così ci sarebbe da chiedersi chi sono i mandanti di una simile operazione. Perché se è vero che da sempre numerosi paesi ospitano illustri falsari che producono enormi quantità di banconote da 100 dollari false, nel caso in questione il fatto che si tratti di bond di tagli così elevati fa pensare a manovre che profumano di complotto politico. A questo proposito AsiaNews osserva:

Vale la pena ricordare che vi sono alcuni precedenti storici. Durante la Seconda guerra mondiale molti Paesi hanno messo in circolazione banconote nemiche perfettamente contraffatte. In certi casi le stesse banche centrali, come ad esempio la Banca d’Italia sessantacinque anni fa – ed è un fatto storicamente accertato – hanno emesso esse stesse due o più titoli iscritti nel registro del debito pubblico nazionale con identico codice. In tal modo si poteva emettere più moneta, tutta egualmente autentica, di quanta veniva ufficialmente dichiarata. Sessantacinque anni fa era però in corso una cruenta guerra mondiale, oggi no.

Chi potrebbe beneficiare dall’instabilità finanziaria di un paese come gli Stati Uniti? Mmm, fatemi pensare…

3. Un’altra pista emersa nei giorni scorsi è quella che implica direttamente il Ministero del Tesoro americano. A questo proposito, secondo il periodico AmericaOggi potrebbe trattarsi di fondi del Tarp, Troubled Asset Relief Program, il fondo speciale del governo americano di sostegno per i titoli finanziari “problematici”. I soldi in questione sarebbero cioè dei fondi emessi dal Ministero del Tesoro statunitense che non sono ancora stati impegnati e che sono stati “inaspettatamente” scoperti dall’amministrazione di Obama in attesa di poterli usare senza dover chiedere un’ulteriore approvazione dal Congresso. Domanda: e che ci facevano ben 134 miliardi di dollari TARP nelle mani di due giapponesi su un treno italiano diretto in Svizzera? Perché cioè stavano uscendo zitti zitti dal nostro Paese nelle mani di due illustri sconosciuti di nazionalità asiatica?

4. Il blog Informazione Scorretta invece suggerisce l’ipotesi del complotto russo, osservando che stranamente la cifra di 134 miliardi corrisponde quasi esattamente all’importo complessivo dei bond che a marzo di quest’anno erano nelle mani di investitori russi. Doppio mah. Oppure anche no, dato che gli stessi russi proprio in questi giorni minacciano apertamente di tagliare i loro investimenti in buoni del tesoro agli Stati Uniti. Se il bottino di Chiasso fosse stato loro non ci sarebbero annunci ufficiali da parte della Banca Centrale di Mosca. O no? A meno che l’annuncio serva a mascherare qualcosa andato storto. Mmmm.

5. C’è invece chi esclude categoricamente che i buoni del tesoro sequestrati siano dei falsi facendo presente che il loro taglio è troppo alto per essere negoziato clandestinamente senza dare nell’occhio. Secondo alcuni economisti, gli unici a possedere bond di questo tipo sono solo le banche centrali. Banche come, ad esempio – io la butto lì – quella giapponese che cercherebbe di vendere i suoi titoli americani al miglior offerente senza farsi troppo notare da paesi come Cina o Russia che stanno pensando di fare la stessa cosa prima che sia troppo tardi. A questo proposito è interessante osservare che proprio l’altro giorno il ministro degli Interni giapponese Kunio Hatoyama ha inviato una lettera di dimissioni con una giustificazione ritenuta da alcuni poco credibile connessa ad un disaccordo relativo alla conferma di un incarico di vertice alle Poste giapponesi… Magari lui ne sa qualcosa di tutta sta facenda. Triplo mah.

Un’ultima considerazione, come fa notare la stessa AmericaOggi, nel caso i bond si rivelino autentici c’è da chiedersi come si comporterà il nostro governo in merito alla penale:

Imporrà il pagamento di una penale da 38 miliardi di euro – rischiando uno scontro con Paesi alleati – o, senza versamento dell’ammenda, restituirà i titoli al Paese proprietario – mostrando al mondo intero che l’Italia è una sorta di protettorato semicoloniale e soprattutto violando la legge e la Costituzione italiana? Per il premier Berlusconi si tratta (si tratterebbe) di una bella responsabilità anche personale, visto che le conseguenze legali e penali sono (sarebbero) a suo carico.

E io che pensavo che certe storie esistessero solo nei film di 007.

Fonte
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... a-Chiasso/


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MessaggioInviato: 21/06/2009, 17:15 
Cita:
vimana131 ha scritto:

Continua il mistero dei 134 miliardi di dollari sequestrati a Chiasso
17/06/2009
E’ già diventata un misterioso gossip di rete la notizia di qualche giorno fa riguardante il maxi-sequestro di titoli di stato americani per il valore di 134,5 miliardi dollari.



Ragazzi..... questa notizia è davvero clamorosa [:3]

E i TG?

Nulla di nulla.....
Meditate gente, meditate.....



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MessaggioInviato: 21/06/2009, 17:27 
http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=467336&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3
Cita:
Notizia del 20/06/2009 - 12:57

CONFINE
E' ufficiale, i bond USA sono falsi

Sequestro di 134 miliardi di dollari, titoli falsi stampati dalla Mafia?
Sequestro di 134,5 miliardi: "I titoli sono falsi"
Sequestro record: 134 miliardi di dollari in titoli americani


Cita:
CHIASSO - I 134 miliardi di dollari sequestrati nelle scorse settimane alla stazione di Chiasso sono falsi. La conferma ufficiale è arrivata, lo riporta la RSI, dal Pubblico ministero Daniela Meliota, sostituto procuratore della Repubblica di Como, sulla scorta delle informazioni fornite dal Tesoro statunitense.


Ti-Press Gabriele Putzu





La voce che i titoli fossero falsi circolava già da qualche giorno, ma nelle ultime ore si erano succeduti pareri autorevoli, non ultimo quello di Stephen Meyerhard, portavoce dell'ufficio del pubblico del Tesoro Usa: "Si tratta chiaramente di un falso, non certo di un buon falso. Di questo tipo di titoli sono rimasti sul mercato bond per 105 milioni di dollari, per cui l'ammontare di 134 miliardi di dollari sequestrato va ben aldilà degli strumenti finanziari disponibili".


Il magistrato inquirente, sulla scorta delle perizie, ha deciso di indagare per i reati di possesso di titoli di credito falsi e tentata truffa i due asiatici (in possesso di passaporto giapponese, ma probabilmente filippini) che hanno maldestramente cercato di introdurre i bond nella Confederazione.

Sviluppi interessanti della vicenda erano stati annunciati dal Financial Times, che venerdi' ha avanzato l'ipotesi che i bond fossero stati stampati dalla Mafia siciliana, con la complicità di funzionari corrotti della Banca centrale venezuelana.


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MessaggioInviato: 22/06/2009, 11:46 
Bond americani a chiasso, aggiornamento
Anche se buona parte della stampa italiana non ne parla, impegnata com'e' ad annusare morbosamente le malefatte del presidente del consiglio, sembra che sia giunta ad un punto di svolta la vicenda dei bond americani sequestrati a chiasso ai due giapponesi immediatamente soprannominati Gianni-san e Pinotto-san.

Ci informano le agenzie, ticinonline ed effedieffe degli ultimi sviluppi: i bond sarebbero falsi, almeno secondo Mckayla Braden, senior adviser per gli affari pubblici all’Ufficio del Debito Pubblico del Dipartimento del Tesoro Usa.

E i due giapponesi non sarebbero giapponesi ma filippini, di cui uno già noto alla giustizia per aver pasticciato con titoli falsi.

Secondo gli esperti del Tesoro americano, i falsi sarebbero stati fatti con un comune software di fotoritocco. Questa dichiarazione discorda in pieno con le prime dichiarazioni delle fiamme gialle italiane. Ricorderete "se sono dei falsi, sono molto ben fatti".

Delle due l'una: o sono le fiamme gialle che non sanno distinguere un bond buono da uno fatto con photoshop, oppure sono gli esperti del Tesoro americano a dare giudizi affrettati (o a voler coprire le loro sporcaccionate)

Se è vera la prima, andiamo tutti a Chiasso a vendere bond finti ai finanzieri italiani...!
(I famosi Capretta Bond da 10.000 euro al pezzo)

Se è vera la seconda, sarà necessario attendere ulteriori verifiche.
Sembra comunque che gli americani siano davvero convinti.
Staremo a vedere, ma la vicenda resta oscura.

Pietro Cambi di Crisis ipotizza la truffa dei titoli di stato doppi:



In questo vuoto di notizie istituzionali fioccano le tesi complottarde più grosse e c'è anche chi ricorda come quella di contraffare titoli di stato è una usanza che è storicamente stata rispettata dalle banche CENTRALI di molti paesi, durante la seconda guerra mondiale.

In pratica le banche centrali emettevano titoli DUE VOLTE con le stesse serie, appioppandoli ad ignari investitori, senza alcuna copertura finanziaria.

Tutto andava bene, ovviamente, finchè ambedue gli investitori si fossero presentati all'incasso. D'altronde con il paese in guerra e le finanze in una situazione drammatica non si poteva certo andare troppo per il sottile, giusto?

Del tutto casualmente i fondi ancora non impegnati del famoso progetto di salvataggio delle banche USa sono proprio 134.5 miliardi.

Sempre del tutto casualmente il totale dei fondi in bond americani detenuti da cittadini o enti russi è sempre intorno a questa cifra.




Niente di nuovo, in effetti.


Perchè...

....perchè una simpatica cosetta che pochi sanno è che l'Italia ha una antica storia di truffe di stato in materia di politica economica con l'emissione di doppioni. Poco più di 100 ani fa, ci fu infatti un enorme scandalo per un tentativo di truffa messo in atto da una banca autorizzata a battere moneta architettata ai danni di cittadini e imprese.


La banca si chiamava Banca Romana. Lo scandalo fu enorme.


Abusi di potere, una bolla speculativa edilizia, un'idea abbastanza folle da poter funzionare almeno per un po'. Leggetevi questo estratto da Terzaclasse.it a riguardo



Il primo scandalo politico-finanziario che coinvolse le principali Istituzioni del Regno d’Italia (Parlamento e istituti bancari) investì la società italiana sul finire dell’800 coinvolgendo eminenti politici, banchieri e il mondo economico legato al settore del credito edilizio.

Le premesse di questa grave crisi finanziaria affondano le radici nella tumultuosa fase di urbanizzazione che ebbe luogo a Firenze, e soprattutto Roma, dopo il trasferimento da Torino della capitale del nuovo Stato.

Le due città furono investite da una travolgente febbre edilizia che alterò in maniera significativa il panorama urbano e incrementare le truffe finanziarie senza che vi fosse un adeguato controllo da parte delle Istituzioni e delle banche che si trovarono coinvolte esse stesse in operazioni assai poco trasparenti.

Lo scandalo della Banca Romana si alimentò in questo contesto fino ad arrivare ad un punto di rottura nel momento in cui una crisi del settore delle costruzioni trovò l’Istituto capitolino, e altri istituti di minor rilievo, esposti finanziariamente sul fronte dei mutui edilizi che non riuscirono più ad onorare per mancanza di liquidità.

Si venne a sapere, così, che la Banca, che faceva parte del quel ristretto numero di istituti che godevano del privilegio di emettere carta moneta per conto dello Stato (gli istituti di emissione erano sei: la Banca Nazionale nel Regno d’Italia, la Banca Nazionale Toscana, la Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio, il Banco di Napoli, la Banca di Sicilia e, infine, la Banca Romana), aveva commesso gravi irregolarità contabili tanto che il suo governatore Bernardo Tanlongo fu accusato di aver fatto stampare un gran numero di banconote contraffatte (con numeri di serie doppi) per un controvalore di molto eccedente il limite fissato dallo Stato.

Si comprese, inoltre, che il livello di irregolarità era molto diffuso in quanto gli istituti di credito più esposti godevano di appoggi e protezioni politiche grazie alla accondiscendenza di molti deputati che avevano usufruito di parecchi “prestiti” agevolati e mai rimborsati.

Alla fine del 1889 l’affaire raggiunse una tale risonanza che non poté essere più sottaciuto.

[...]

L’indagine parlamentare riuscì a dimostrare che molti istituti di credito avevano una gestione finanziaria poco accorta a cui si accompagnava un diffuso malcostume politico che vedeva molti parlamentari debitori di ingenti somme nei confronti delle banche.

La commissione Alvisi, tuttavia, non riuscì mai a pubblicare i suoi risultati proprio per l’ostruzionismo operato da vasti settori parlamentari coinvolti nello scandalo. La questione fu ripresa nel 1892 dal senatore Napoleone Colajanni che, venuto in possesso del testo dell’Alvisi, lo rese finalmente pubblico.

Giolitti, che nel frattempo era diventato il nuovo Presidente del consiglio, cercò di insabbiare nuovamente lo scandalo (con il convinto appoggio del suo predecessore Francesco Crispi) ma, alla fine, anch’egli fu costretto a cedere e a nominare una nuova commissione d’inchiesta (la commissione Finali) a cui fece seguito, nel marzo del 1893, una terza commissione d’inchiesta (presieduta dall’onorevole Mordini) che fece finalmente luce sulle gravi irregolarità commesse dalle banche.

Il 10 agosto 1893 venne approvata la legge 449. Con questo Testo il Parlamento mise ordine nelle nel settore bancario mettendo, tra l’altro, in liquidazione la Banca Romana e sancì la nascita della Banca d’Italia.


Ebbene si. Piuttosto attuale, non è vero?

saluti felici

Felice Capretta



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MessaggioInviato: 25/06/2009, 16:55 
cari amici
qualcosa di losco?
http://www.fourwinds10.com/siterun_data ... 1245892029
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 02/07/2009, 16:48 
Bond americani Chiasso aggiornamento
I media tradizionali oggi fanno la consueta conta delle vittime dell’esplosione e si soffermano minuziosamente sulle grida dei passanti investiti dalle fiamme dell’esplosione del vagone di GPL.

Molto accurati i dettagli sui corpi carbonizzati e fumanti, peccato che sia di utilità scarsa o nulla.

Davanti a tutto questo ben di dio in salsa pulp, è naturale che sia dato poco spazio all’aggiornamento sul tema Bond americani a Chiasso. Asia News, il sito che per primo ha dato la notizia dei Bond americani a Chiasso trovati nelle valigie di due giapponesi (prontamente soprannominati Gianni-san e Pinotto-san) evita l’argomento GPL e ci aggiorna sulla situazione.

Circa un mese dopo la notizia del fermo di due giapponesi con in mano bond americani a chiasso per un importo pari all’1% del PIL USA, facciamo il punto.

Le informazioni sono ancora piuttosto discordanti.

Effedieffe, solitamente bene informata, ha messo qualche tempo fa la parola fine sulla vicenda insieme ad altri siti e blogger sostenendo che i bond sono in realtà dei falsi. Ne abbiamo parlato qui.

Questa è anche la posizione delle autorità americane dopo aver visto le foto online, che però non avrebbero ancora esaminato di persona il corpo del reato.

Il che è strano, visto che è in gioco quasi l’1% del PIL degli USA.

Sempre secondo Effedieffe, i due giapponesi in realtà sarebbero due noti truffatori filippini (solo per abbonati). Ad onor del vero, Effedieffe è stato l’unico sito a pubblicarne le foto.

Sembrano molto poco giapponesi e piuttosto filippini in effetti.






Asia News, solitamente altrettanto ben informata, propende invece per la pista preferita di Hal Turner: i titoli sarebbero invece autentici e qualcuno starebbe cercando di disfarsene prima che sia troppo tardi.

Si tratterebbe dunque di titoli autentici, e gli spalloni non sarebbero due filippini ma da due dipendenti del Ministero del tesoro giapponese. Uno di questi sarebbe Tuneo Yamauchi, cognato di Toshiro Muto, fino a poco fa vice governatore della Banca del Giappone (nientemeno).

Lo scenario sarebbe l’imminente default degli USA: il governo nipponico avrebbe perso la fiducia nella capacità statunitense di ripagare il debito pubblico. Le autorità finanziarie giapponesi avrebbero perciò cercato, prima di un’imminente catastrofe finanziaria, di vendere una quota dei titoli in proprio possesso attraverso canali paralleli, grazie all’anonimità che, a dire di Turner, sarebbe garantita dalle leggi svizzere.

A seguito del default degli USA e della conseguente fine del dollaro, i due avrebbero così tentato di rifilare i bond alla Banca dei regolamenti internazionali di Basilea, BRI, la “banca centrale delle banche centrali”, in vista dell’emissione di titoli in una nuova valuta sovranazionale.

Gioca a favore di questa tesi l’ingente documentazione bancaria trasportata insieme ai bond. Falsa anche quella? Se fosse autentica, la pista Turner prenderebbe corpo. Tanto più che Turner, prima dell’arresto, stava per rendere noti anche i numeri di serie dei titoli incriminati.

Gioca a sfavore l'incertezza sull'identità di Gianni-San e Pinotto-San.

Ancora Asia News:



Un ulteriore elemento a favore dell’autenticità dei titoli è dato da quelli che la GdF nel comunicato del 4 giugno aveva definito “ Bond Kennedy “ e di cui aveva fornito delle foto. Da esse è evidente che non si tratti di obbligazioni – cioè Bond - ma di Biglietti di Stato, Treasury Notes, perché si tratta di titoli immediatamente spendibili per un controvalore in merci o servizi e perché sono privi di cedola per gli interessi. Sul verso è riprodotta l’immagine del presidente americano e sul retro una navicella spaziale. Da fonti confidenziali, solitamente ben informate, AsiaNews aveva avuto notizia che tale tipo di cartamoneta era stata emessa meno di dieci anni fa (nel 1998), anche se non si poteva sapere se quelli sequestrati a Chiasso erano biglietti autentici.


E ancora


Hal Turner è colui che tempo fa per primo aveva dato notizia di un piano segreto per sostituire il dollaro, dopo una grave crisi finanziaria, con una moneta comune nordamericana, l’Amero.

In una drammatica telefonata dall’interno del penitenziario in cui è rinchiuso in attesa del processo, diffusa via internet, Hal Turner afferma chiaramente che il suo arresto è di natura politica ed è in relazione ai titoli sequestrati a Chiasso, perché le autorità sarebbero terrorizzate dalle sue rivelazioni sull’autenticità dei titoli.

Le accuse rivoltegli niente hanno a che vedere, è ovvio, con la vicenda e così, ad un quadro già molto intricato, si aggiunge perciò ulteriore complessità. Turner afferma di non essere stato lui personalmente ad aver formulato le minacce per le quali è stato incarcerato. Sebbene fosse evidentemente sua responsabilità vigilare, è anche vero che i blog di tutto il mondo e degli USA stessi sono pieni di minacce e provocazioni. La coincidenza temporale, l’insolita solerzia ed i particolari del suo arresto procurano quindi non pochi sospetti sulle reali motivazioni della polizia federale americana. Anzi, proprio questo arresto induce a pensare che i titoli confiscati dalla GdF siano davvero autentici.



Veri o falsi? Giapponesi o filippini?

Sasso, carta o forbici?

La parola agli affezionati lettori :-)

Saluti felici

Felice Capretta

Ruminato da Felice Capretta a



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Chi vuole "mettere al sicuro" somme del genere, non si affida certo a degli sprovveduti.



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mercoledì 8 luglio 2009
Bond americani Chiasso aggiornamento e altre notizie
Milanese, 72 anni, proprietario unico della Interprogetti di Milano, presidente del Consorzio internazionale trasporti di Roma, grande esperienza nelle spedizioni internazionali e in questioni doganali.

Stiamo parlando di Alessandro Santi, un anziano signore che vive a Carimate, nel cuore della ricca Brianza.

Suo è il primo nome italiano che spunta nella vicenda dei bond americani sequestrati a chiasso. E spunta alla grande: secondo un articolo apparso su ilgiornale.it e rilanciato da articolo21, Santi sarebbe, secondo ilgiornale.it, l’uomo di riferimento dei due giapponesi che il mese scorso hanno tentato di contrabbandare i bond americani a Chiasso. Precisamente il 2 Giugno, festa della Repubblica (uhm).

Giapponesi? Avevamo già sollevato dubbi sulla reale identità dei due in questo articolo: c'e' chi li chiama giapponesi, chi filippini.

Ora c'e' chi li chiama nordcoreani. E' proprio ilgiornale.it che, chiamando in causa i media giapponesi, ipotizza che i due possano essere agenti segreti nordcoreani che, in missione per il loro paese bloccato dall’embargo americano, starebbero cercando di piazzare i bond americani che la loro madre patria non puo’ o non riesce a vendere.

Ipotesi alquanto campata per aria, visto che, secondo il CIA Factbook, i bond incriminati pesano tre volte il PIL nordcoreano stesso.

Roba da comprarsi l’intero paese tre volte e avere gli spiccioli per comprarsi le isole Figi e pure la Polinesia.

Giusto per andarci in vacanza un paio di volte l’anno.

fatto sta che



i signori Akihiko Yamaguchi e Mitusoyoshi Wanatabe sono spariti nel nulla [...] al punto che il loro avvocato, Massimo Schipilliti, ha deciso di rinunciare al mandato



Altri aggiornamenti, o meglio, tentativi di intorbidimento delle acque:


Uno dei tanti blog che si scatenano sulla vicenda arriva a dire che di mezzo c’è il tesoro che l’imperatore cinese affidò agli americani prima dell’invasione giapponese della Manciuria, ottenendone in cambio i bond misteriosamente riapparsi a Chiasso


Eh?

Infine La Provincia, giornale di Como:


la documentazione collegata ai bond ricondurrebbe il tutto alla “Dragon Family”: una fondazione cinese che si occupa di “investimenti” (sic).


Infine, per restare in oriente, le esportazioni di Taiwan sono diminuite del 30% in Giugno, ci informa Bloomberg: 31,4% in meno a maggio, in discesa per 10 mesi consecutivi, la striscia peggiore dal 2001. In particolare, le esportazioni sono state deboli verso Europa e USA, mentre le esportazioni verso l’Asia sono leggermente migliorate.

In Italia, le richieste di cassa integrazione a Giugno sarebbero leggermente migliorate. I maghi dei numeri ce la spacciano come una gran bella notizia. Miglioramento dell'8% mensile.

Peccato che più avanti nello stesso articolo si legge che, anno su anno, abbiamo avuto un peggioramento del 400% e più.

Saluti felici

Felice Capretta



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"Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Albert Einstein
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