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New York, New York, la città dei sogni infranti? Record di senzatetto nella Grande Mela Il sindaco de Blasio difende il suo programma di assistenza
"Voglio svegliarmi in una città che non dorme mai" cantava Frank Sinatra nell'inno alla New York celebrata come città delle opportunità e del riscatto, ma oggi per la Grande Mela il risveglio è amaro. Sono sempre di più le persone che la notte sono costrette a dormire per la strada. Il conteggio annuale degli 'homeless' ha dato un esito sconfortante: negli ultimi dodici mesi il numero dei senzatetto è aumentato quasi del 40% passando da 2794 a 3892. I risultati della stima effettuata nel quadro del programma HOPE (Homeless Outreach Population Estimate) sono stati resi noti oggi. Il New York Post pubblica alcune interviste per la strada. "Sembra che ci sia stato un gran bell'afflusso di gente senza casa in tutta la città," dice al quotidiano Alex, che stazione con la sua coperta e il suo cartone per chiedere l'elemosina tra la 14esima e First Avenue, e aggiunge: "E' un po' che bazzico la zona negli ultimi anni e non so quanto faccia il Comune per le persone come me." I fratelli Barrero da più di un anno vivono tra Broadway e la 57esima e se la prendono più direttamente con il programma Home-Stat varato l'anno scorso dal sindaco de Blasio: "Volevano trasferirci in case provvisorie ma non era così che doveva essere. Quello che dicevano è che avrebbero dato a me e a mio fratello un appartamento e che sarebbe diventata una cosa permanente. ma non è mai successo." Home-Stat prevedeva all'inizio una mappatura addirittura quotidiana della popolazione di senzacasa nella maggior parte di Manhattan. Ma questo approccio è stato rivisto perché toglieva risorse e capacità di intervento per offrire assistenza e servizi nei punti più caldi della città. L'obiettivo del programma era entrare in contatto con gli homeless e convincerli a spostarsi. Dopo un modesto decremento l'anno scorso il problema si è aggravato raggiungendo il picco più alto dal 2005 quando fu fatto su mandato federale il primo conteggio dei senzacasa di New York, all'epoca erano 4395. Il problema, dice Jose Rodriguez di "Picture the Homeless" al Daily News New York è che "la maggior parte delle persone non vuole andare nei ricoveri perchè, dice, lì perdi la tua identità, perdi quello che sei." Solo sistemazioni permanenti negli appartamenti può risolvere la situazione ma, conclude "sono poche le unità abitative messe a disposizione dei più poveri tra i poveri newyorchesi e finché questo non cambia la popolazione degli homeless è destinata a salire." Come si difende de Blasio? I funzionari del comune rispondono che ci vogliono in media cinque mesi per convincere una singola persona che vive per la strada a muoversi e che ancora non si può vedere e misurare il lavoro fatto dal personale impegnato dal Comune nel programma HOme-Stat. Inoltre fanno notare che il rilevamento quest'anno è stato effettuato in condizioni climatiche molto particolari: una notte invernale relativamente tiepida rispetto a quella nella quale era stato effettuato il conteggio l'anno precedente. Il sindaco de Blasio comunque ammette che c'è molto da fare: "Il rilevamento di HOPE conferma quello che le nostre squadre di assistenza vedono ogni giorno e proseguiremo nei nostri sforzi di togliere i newyorchesi dalla strada."
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