sottovento ha scritto:
mik.300 ha scritto:
ok, negli states deilati positivi c possono essere (tanto danaro x ricerche, ecc.)
ma dire che "vige la libertà di manifestare.."ecc. è semplicemente FALSO..
Almeno concordiamo su una cosa, quanto alla libertà di manifestare se fai questa affermazione almeno supportala con dei dati, con delle notizie altrimenti sono solo parole al vento. Non mi risulta che negli Usa ci siano migliaia di arresti per chi manifesta così come non mi risulta che in Usa lo stato abbia messo delle censure ad internet e ai social network.
Lo sai meglio di me che in Usa la libertà di stampa e di manifestare sono sacrosante tanto è che da quando è stato eletto Trump moltissimi giornalisti sono contro di lui e le manifestazioni si sprecano. Non mi risulta che lo stato abbia posto dei veti o delle restrizioni in tal senso.
Logicamente se hai notizie che provano il contrario sono qui a leggerle con interesse perché lungi da me come ho detto difendere a spada tratta un paese solo perché si chiama Usa.
ma che c'entrano le marce contro trump?
quello è un regolamento interno tra di loro,
occupy wall street ti dice niente?
i vecchi no global?
x non parlare delle manifestazioni del '68
contro la guerra in vietnam, ecc.
arresti a migliaia e botte da orbi..
qualcuno l'hanno pure ammazzato,
john lennon, luter king, ecc.
e quando devono ammazzare qualcuno
mica mandano la polizia..
prendono uno scemo squilibrato qualunque
e gli mettono in mano una pistola..
"vai! ammazza!"
chiaramente il cretino di turno
non sa di essere usato dalla polizia..
sei un pò grande x credere alle favole,
no?http://www.iskrae.eu/?p=105COME L’ FBI COORDINO’ LA REPRESSIONE DI OCCUPY WALL STREET
DI NAOMI WOLFNuovi documenti provano quello che era stato respinto come una fantasia paranoica: una repressione del dissenso totalmente integrata nello stato corporativo
E’ stato molto più sofisticato rispetto a ciò che avevamo immaginato: nuovi documenti mostrano come la violenta repressione di Occupy lo scorso autunno -così confusa al tempo- non fu coordinata solo dall’ FBI, dal Dipartimento della sicurezza interna (Department of homeland security) e dalla polizia locale.
La repressione, che ha incluso, come voi potete ricordare, arresti violenti, disordini di gruppo, fumogeni (1) sui crani dei manifestanti, persone tenute in manette così strette da ferire, persone trattenute in prigionia finchè costrette a farsela adosso – era coordinata con le stesse grandi banche.
Il Partnership for Civil Justice Fund (2), in uno scoop rivoluzionario che dovrebbe ancora una volta far vergognare i maggiori organi di stampa americani (perchè ora sono i gruppi noprofit alcune delle uniche entità in America rimaste a dare le maggiori notizie sulle libertà civili?), ha presentato questa relazione.
Il documento – qui riprodotto – mostra una rete terrificante e coordinata: DHS (Department of homeland security), FBI, polizia, regional fusion center (3) e attività del settore privato così completamente intrecciate l’una nell’altra che il tutto mostruoso è, di fatto un’entità: la quale in alcuni casi porta un singolo nome, il Domestic Security Alliance Council. (4) E rivela che questa entità congiunta ha una missione pianificata centralmente ed eseguita localmente.
Questi documenti, in breve, mostrano che i poliziotti del DHS lavorano per e con le banche per prendere di mira, arrestare e depotenziare politicamente i dimostranti pacifisti americani.
I documenti, rilasciati dopo lungo ritardo nella settimana fra Natale e Capodanno, mostrano una meta-trama (5) su scala nazionale che si schiude in città dopo città in un mondo orwelliano: sei università americane sono posti in cui la polizia dei campus ha passato all’FBI informazioni riguardanti gli studenti coinvolti in OWS (Occupy Wall Street), con il consenso delle stesse università (p51); le banche si sono messe intorno al tavolo con gli ufficiali dell’FBI per raggruppare informazioni riguardo i manifestanti di OWS ricavate dalla sicurezza privata; vennero fatti piani dall’FBI per boicottare gli eventi di Occupy, progettati per il mese successivo -e offerti ai rappresentanti delle stesse organizzazioni che i manifestanti avrebbero preso di mira; e addirittura le minacce di assassinio dei leader di OWS da parte del fuoco dei cecchini – da chi? dove? – ora rimangono censurate e nascoste ai cittadini americani in pericolo, contrariamente alla pratica standard dell’ FBI di informare la persona in considerazione quando esiste una minaccia contro un leader politico (p.61).
Per come l’ha messa Mara Verheyden-Hillard, direttore esecutivo del PCJF (Partnership for Civil Justice Fund), i documenti mostrano che fin dall’inizio, l’FBI -nonostante riconosca il movimento Occupy come un’organizzazione pacifista di fatto- tuttavia ha ripetutamente designato OWS come una “minaccia terroristica”:
“I documenti dell’FBI appena ottenuti dal Partnership for Civil Justice Fund (PCJF)… Rivelano che dal suo inizio, che l’FBI ha trattato il movimento di Occupy come una potenziale minaccia terroristica… Il PCJF ha ottenuto documenti redatti in maniera forte che mostrano che gli ufficiali e gli agenti dell’FBI nella nazione stavano conducendo una stretta sorveglianza contro il movimento già fin dall’agosto 2011, un mese prima dell’insediamento dell’accampamento di OWS nello Zuccotti Park e altre azioni di Occupy nel Paese”.
La Verheyden-Hilliard fa notare la stretta collaborazione tra banche, lo Stock Exchange di New York e almeno la Federal Reserve locale con l’FBI e il DHS e lo chiama “stato di polizia”:
“questa produzione (di documenti), che noi crediamo sia solo la punta dell’iceberg, è una finestra sullo scopo di sorveglianza dell’FBI su scala nazionale, monitorando e denunciando manifestanti pacifici che organizzano il movimento Occupy… Questi documenti mostrano anche che queste agenzie federali funzionano di fatto come braccio di Wall Street e dell’America corporativa dell’intelligence.”
I documenti mostrano una catena sconcertante: a Denver, in Colorado, quel ramo dell’FBI e una “Bank Fraud Working Group” si incontrano nel Novembre 2011 – durante le proteste di Occupy – per sorvegliare il gruppo. La Federal Reserve di Richmond, in Virginia, aveva la sua sicurezza privata che sorvegliava Occupy Tampa e i Tampa Veterans for Peace e passava informazioni raccolte privatamente sugli attivisti all’FBI di Richmond, che in cambio, monitorava le attività di OWS sotto la sua unità “terrorismo domestico”. L’Anchorage, la “terrorism task force” dell’Alaska, stava assistendo all’Occupy Anchorage. La Jackson, la “joint terrorism task force” (6) del Mississippi stava distribuendo un “allerta di preparazione antiterroristica” riguardo nonne e studenti del secondo anno male organizzati in Occupy di là. Anche a Jackson, in Mississippi, l’FBI e il “Bank Security Group” -multiple banche private- si incontravano per discutere la reazione al “National Bad Bank Sit-in Day” (la riposta fu violenta, come potete ricordare). L’FBI della Virginia mandò quei dettagli sui membri di Occupy dello stato al fusion center della Virginia. Anche l’FBI di Memphis tenne traccia dell’OSW sotto l’egida della sua “joint terrorism task force”. E così via, per oltre 100 pagine.