A chi lo dici, sono il primo a sperarci ancora ma lo ripeto: non è solo questione do sovranità monetaria, è anche a quale costo ci ritorniamo alla nostra Lira (cioè a che tasso riconvertiamo l'attuale euro con una eventuale lira e come riconvertiamo e a quali condizioni, il nostro debito pubblico). Sono due elementi fondamentali perché alla sovranità monetaria possiamo tornarci o da vincenti o da perdenti con le pezze al ciulo, un potere d'acquisto pessimo e l'inflazione alle stelle.

E allora prima o poi farò le valigie e me ne andrò in uno di quei paesi pieno di palme, mare cristallino e abbondanza di chiappe sode e piña colada

In verità se gli avessero fatto sforare il 3% debito/Pil si potevano fare molte più cose ma lo spread non ha voluto.

Certo che non vi è stato permesso, visto che gli italioti approfittano sempre delle misure di emergenza per mettersi più soldi in tasca ed aggravare così la situa-zione. Mentecatti.

Questo popolo mi fa letteralmente schifo.

CONCORDO.
Un paese come il nostro è "IDEALE" come "coltura" di germi e parassiti .
Bisogna radere al suolo il "laboratorio" come è adesso, ENORME, nel quale si possono nascondere fanagottisti e lazzaroni, facendo delle strutture snelle e serie.
A ciascuno la sua.
Ma sarà molto difficile arrivarci:
1° per "colpa" di noi anziani che non abbiamo più forze.
2° per colpa dei figli di quelli di noi, sessantottini.
3° per colpa del volemose bene, delle classifiche kilometrodipendenti ma sopratutto dei Roma: vaticano e non .
4° oramai coi telefonini, rimbambiscono, condizionano, deviano e "truccano" la gente, sopratutto i giovani nostri, mentre quelli che provengono dall'africa o ne sono vicini, sembrano immuni al rimbecillimento, anzi usano molto BENE il telefonino per i loro "scopi".

DOPO la globalizzazione, non dico di tornare alle polis, ma per tornare a vivere senza essere dei numeri, delle prede, del commercio, dei nuovi barbari e degli "sporcaccioni", dobbiamo tornare ad entità "toccabili" con mano e ben visibili.
Se non altro per salvare la pelle e "spellare" chi lo merita.
Tanto le economie di scala, le sinergie, da noi non son più quelle della crescita, del benessere di tutti, ma le sinergie sono tra: negher, mafiosi, bildenberg-men, e via dicendo.
Rimettiamo i portoni, ri-scaviamo i fossati e regole d'ingaggio LIBERE, così magari evitiamo certi marciumi, interni ed esterni.
Mica obbligatorio per tutti, chiaramente.
Anche perchè quanto sopra non è GRATIS, ma calcolando che di "evasori", non pagatori NON ce ne possono essere, alla fine il vivere decentemente, ci costerà senz'altro meno di ora.

E' il vostro stesso programma come 5 stelle oltre che base del Contratto. Pure la separazione bancaria è un' idea di Di Maio.

SE persino tu dici che non si può fare niente di niente allora cosa ci stanno a fare lassù? I capri espiatori


Non commento il resto perchè non capisco come non si possa fare funzionare banalmente i centri per l' impiego ma si dialoghi sopra i massimi sistemi, le poleìs e tutto il resto.

IO sarò l' ultimo dei romantici ma penso che basterebbe far funzionare questo Paese poi staremmo tutti meglio da nord a sud come fu col miracolo del dopoguerra.

Rammento che senza andare tanto lontano la precedente generazione dei 68ini potè farsi casa, famiglia e 1 auto a testa con la deprecata liretta. Oggi è un miraggio.


@Sottovento: a quanto mi risulta detto da economisti del governo, il debito pubblico sarebbe ridenominato in lire come era prima perchè queste sono le leggi internazionali.

Una valuta nazionale quindi a corso legale DEVE essere accettata come pagamento, mica possono pretendere che lo Stato Italiano paghi in dollari.


Il cambio risulterebbe inizialmente pari 1 € = 1 £ poi si svaluterebbe secondo necessità per recuperare competitività come è sempre stato, l' unica cosa che ci ha sempre salvato.


Ricordo che il problema nasce oltre al resto (penuria di denaro in circolazione e misure di austerità a parte quindi) dal prezzo della moneta che fa comodo solo ai tedeschi.

Stiamo praticamente usando il marco...

Il problema sai qual è? che per far funzionare bene questo paese occorrono due ingredienti fondamentali che ora non abbiamo ancora:

1. Avere una sola forza politica alla guida (e non i vari compromessi visti dalla prima Repubblica in avanti, dove a differenza di altri paesi, in Italia si sono sempre e solo alternati Governi formati da coalizioni, alleanze o collaborazioni che prima o poi hanno iniziato a litigare o che per mantenere l'equilibrio non hanno potuto realizzare tutto il loro programma). Nb: ora abbiamo questo (a mio parere bellissimo Governo), del quale sono orgoglioso ed erano anni che non mi capitava, ma anche questo Governo è composto da due forze per alcuni aspetti molto differenti.

2. Cambiare la mentalità dei cittadini, o meglio degli "Taliani" ergo quella mentalità (non di tutti sia chiaro), ma in generale un po troppo facilona e menefreghista (es. non vado a votare perché c'è la partita o perché è una bella giornata e vado al mare), spesso irrispettosa del prossimo (gettar rifiuti ovunque, inondare le spiagge di mozziconi, portare il cane a cagare sui marciapiedi etc.), fino a quei comportamenti ben più gravi che vanno dalla corruzione al farsi corrompere, chi evade le tasse anche se di soldi ne ha tanti etc. etc. cioè comportamenti per i quali alla fine paga tutta la collettività.

.Sssséééééééééééé! Domani TUTTI a festeggiare una libertà dapprima non voluta, eleggendo precedentemente "er puzzone"....
Poi, cambiata casacca, ci lamentiamo delle rappresaglie ...
Per giunta, siamo ancora a ... quei tempi: esiste ancora per fino l'ANPI!

Chissà come ci vedono all'estero

Ma che belle idee... bravi. E dell'italiota tipico (il 98%), grasso, lercio, individualista, vile, qualunquista, approfittatore, voltabandiera, parassita, mammola, rimbambito, vanesio, spendaccione, truffatore, ladro, femminista, mammone, effeminato, parassita stipendiato o salariato, mercante e usuraio, cultore del fattore estetico-innovativo, piantagrane per procura, tifoso della domenica, giocatore d'azzardo, prostituto, fumatore e smidollato, maschio o femmina che sia, cosa ne fate?
Lo riprogrammate in riformatorio o in galera per 20 anni minimo sperando che guarisca?

Siete giunti al caffè, ancora dovete capirlo?

Sono d'accordo su molti degli aggettivi da te usati e credo di aver scritto anch'io che uno dei problemi del ns paese è proprio legato a una certa mentalità italica (da te spiegata, devo ammetterlo, in modo certosino ed anche molto simpatico), ma che nei fatti io credo non appartenere a tutti gli abitanti di questa nazione

Ad ogni modo a me interesserebbero le conclusioni del ragionamento, ergo cosa c'è dopo il caffè? In altre parole secondo te a cosa siamo destinati?...andremo tutti a ramengo ergo a gambe all'aria, a carte 48 o in braghe di tela che dir si voglia finendo per citare due casi abbastanza noti, come (o peggio), di Grecia e Argentina??

Una risposta è gradita, devo capire se quell'ideuzza di trasferirsi fra palme, mare cristallino, chiappe sode e piña colada debbo prenderla seriamente in considerazione (visto che non gradirei finire in una casa popolare a mangiare riso e patate con la solita bottiglia di vodka e il solito pollo al mese)

Cosa ci attende lo sa solo il Signore, inutile chiedere all' utente morley (qui mi conoscono col mio vero nome i più "anziani" che se lo segnarono all' epoca)

che ha ragione da vendere però su questo: siamo agli sgoccioli, sono troppi i problemi.

Senza tirare in ballo cose bibliche la prossima crisi "che farà avanzare la causa leuropea" ci lascerà davvero in braghe di tela SE non risolviamo prima.


MA quelli ben descritti da entrambi sono in troppi per cambiare le cose in maniera indolore secondo me.

Ed è proprio questa la cosa che fa incazzare di più: vivere in un paese magnifico con tantissime qualità ma allo stesso tempo con tanti asini che non si rendono minimamente conto delle conseguenze dei loro comportamenti nonostante Grecia e Argentina dovrebbero essere di esempio.

Del resto i greci hanno votato chi li ha consegnati diritti nelle fauci della Troika, di cosa vogliamo meravigliarci? ergo, l'unione fa la forza ma altre volte è distruttiva.