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MessaggioInviato: 12/07/2014, 18:29 
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ArTisAll ha scritto:

Però...... anche quelle cotte su piastra e con sopra del buon formaggio fuso. Eh si, so bone so. [:)]


Salvo la tua ricetta, Shighella. [:)]

____________________________________________________
¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯¯

Non è più periodo (la primavera è passata) ma, riporto un .pdf e una ricetta riguardo la Silene Vulgaris.


iL .pdf





Saccottini di Crepes con Ricotta e Carletti (Silene Vulgaris)

RICOTTA CON RAMI DI FICO


Ingredienti:
2 litri di latte intero fresco
200 ml di panna
un cucchiaino di sale
5/6 rametti di fico

Procedimento:

Recidere i rametti di fico più verdi eliminadol le foglie, lavarli e inciderli per il lungo facendo si che esca il liquido lattiginoso che servirà al caglio,unirlo al latte e sale e metterlo sul fuoco fino a quando bollendo non si formino grumi spegnere il fuoco e far riposare raffreddando il tutto,poi con colino setacciare il formaggio dal siero con un colino e sistemarlo nelle foscelle dove raffreddandosi si rapprenderà.
Questa ricotta è ottima calda appena fatta con un filo di miele spalmata su una fetta di pane fresco,ma ottima anche per le altre praparazioni in cui si esalterà il suo profumo .




Dagl'ingredienti qui sopra:

2 litri di latte intero fresco......... secondo me è meglio il latte parzialmente scremato. [:)]

200 ml di panna.......... cioè? Mai sentito della panna. Comunque nel procedimento nemmeno si parla della panna. [:250]
Tutto il resto è ok...... ricotta buonissima. [:D]

Benvenuti Laston e Donnacinzia.

Donnacinzia, con i funghi mi prendi per la gola. Ottimo il consiglio che hai suggerito. [;)]



Artis, non sapevo che quella erbetta cosi diffusa si chiamasse silene vulgaris tantomeno sapevo che fosse edibile.
La cosa difficile è trovare un posto poco inquinato dove poterla raccogliere [8]
La ricotta col gambo di fico è da provare assolutamente... [:p]

Mi associo al benvenuto per laston e Donnacinzia [:)]
Donnacinzia@ grazie per il consiglio [;)]


Ultima modifica di shighella il 12/07/2014, 18:32, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/07/2014, 18:35 
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kirara12 ha scritto:

per te sabrina
io non ho zucchine quest'anno
torta con zucchine e nocciole
3 uova
200 gr di zucchero
350 gr di zucchine
200 ml di olio di semi
300 gr di farina
100 gr di nocciole tritate
1 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo


lava e grattuggia le zucchine, monta le uova insieme allo zucchero poi aggiungi l'olio , le zucchine e le nocciole . mescoli il tutto e aggiugi per ultimi la farina e il lievito.versa tutto in uno stampo e cuosi per 180 per un'ora. ma ti consiglio di controllare intorno ai 40 minuti ( il mio forno brucia dietro e devo girare la torta)


Ottima idea grazie la farò volentieri, mi incuriosisce, non ho mai fatto torte dolci con le zucchine( con carote si) [:0] [;)]
In effetti la zucchina non ha un sapore definito, è piuttosto neutro quindi un jolly da usare sia salato che dolce...Mi piace questa,
Kirara grazie! [:X]


Ultima modifica di shighella il 12/07/2014, 18:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/07/2014, 18:38 
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donnacinzia ha scritto:
Io raccolgo molti funghi, una parte li faccio seccare e li chiudo in vasetti di vetro, al momento giusto prendo una decina di fettine secche e le macino nei macina caffè di una volta.....poi direttamente, dal cassettino al manicaretto !!!!
ottimo anche su zucchine, patate, polenta calda e poi basta usare la fantasia . [;)]


Buoni..... praticamente ci insaporisci le altre verdure/pietanze.... [:)]
Mica male.....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 13/07/2014, 00:30 
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shighella ha scritto:


La ricotta col gambo di fico è da provare assolutamente... [:p]



Puoi cagliare anche con il succo di limone, ma non è la stessa cosa.
Tu che sei amante del latte, usa i rametti del fico. [:)] [;)]




Immagine



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MessaggioInviato: 14/07/2014, 12:08 
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shighella ha scritto:

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laston ha scritto:

visto che parliamo di ricette vegetariane......

un aperitivo finger che fa sempre effetto,magari da servire prima della cena con una buona bollicina [:p]

-millefoglie di sedano rapa e mousse di caprino
-mini pancake al pesto di rucola e pomodorini
-aglio brasato alle erbe con crostino di pane

----un bel piatto grande....vi divertite a posizionare il tutto e poi l'immortale bollicina ITALIANA! [:p]

Buon appetitooooo [:D]


Caro Simone, gradirei conoscere anche gli ingredienti di quelle ricette che hai citato sopra, eh! [:D]
Ma per bollicina intendi un buon prosecco? [:)]


si per bollicina italiana intendo un buon prosecco.....io prediligo il Cartizze del valdobbiadene,o il mionetto....o anche un buon S.Boldo...(ma si possono fare i nomi?)

Comunque...per le ricette...in realtà sono molto semplici

Millefoglie di sedano rapa e mousse di caprino:

tagli il sedano rapa molto sottile,a macchina se puoi(affettatrice) altrimenti con la mandolina va benissimo...ne ricavi dei dischi e li perfezioni con un coppa pasta o un bicchiere.
Per la mousse,puoi procedere in due modi:
o utilizzi della panna da cucina e la monti insieme al caprino (dal basso verso l'alto)...oppure,se vuoi ottenere un effetto piu' leggero sia di consistenza che di sapore,monti il caprino aggiungendo della lecitina di soia(utilizzando una frusta)in questo modo ottieni un risultato a mo' di nuvola.
Poi procedi montando il tutto alternando il sedano e il caprino per formare un "millefoglie"...puoi finirlo con qualche ciuffo di coriandolo fresco o anche prezzemolo riccio...giusto per dare un po' di colore..
(a seconda della stagione puoi usare altre materie prime....ad esempio molto buono se fatto con rapa bianca e mousse di gorgonzola...etc etc)

Aglio brasato alle erbette:
pesantuccia ma buonissima [;)]

prendi una o piu' teste d'aglio,le mantieni intere con pelle e tutto,ma gli tagli il ciuffo,in modo da "pareggiare"la superficie ed ottenere una base di appoggio...
a questo punto prendi una terrina da forno(meglio se piccola e profonda,ad esempio un coccio)posi a testa in giu l'aglio sfruttando la base che hai creato,e aggiungi una buona quantita' di burro(considera che una volta sciolto deve coprire per meta' la testa)e le erbette che preferisci....alloro,origano,maggiorana,timo...insomma quelle che piu' ti aggradano.....copri con un foglio di alluminio e forno a 180 per una 20 di minuti.
nel frattempo fai tostare qlc fetta di pane.
il risultato che devi ottenere e' una brasatura dell'aglio che ti permette di spremerlo letteralmente fuori dalle pellicine e spalmarlo sul crostino.....ottimo se accompagnato da un formaggio tipo camembert

pancake al pesto di rucola e pomodoro

questa e' quella un pochino piu' laboriosa,ma sempre semplice
per il pancake:
100g farina tipo 00
100g farina tipo integrale
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale(1 se la ricetta e' salata come in qst caso)
1 cucchiaino di zucchero(mezzo se ricetta salata)
2 uova
250ml di latte
3 cucchiai da cucina di olio(meglio di arachide)
prendi tre ciotole..in una unisci la farina il lievito il sale e lo zucchero...in un secondo recipiente monti le chiare delle uova fino ad ottenere una consistenza a "neve"....nel terzo sbatti i rossi d'uovo..
a questo punto incorpori i liquidi ai solidi fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.
per la cottura,padella antiaderente senza aggiunta di grassi

per il pesto
lavi la rucola e la pesti a mortaio,in alternativa puoi usare un frullatore ad immersione ma avendo l'accortezza mettere il recipiente che utilizzi a mollo in acqua e ghiaccio mentre frulli,altrimenti il calore delle lame tende a scurire la rucola,cosi facendo invece rimane di un bel colore smeraldo(va bene anche per il pesto alla genovese),unisci olio extra,in seguito unisci pecorino ed infine i pinoli(buonissimo anche con le nocciole,diventa piu' tostato il sapore)..ed ecco il tuo pesto.
in fine i pomodori......utilizza i s.marzano se puoi,li tagli per il lungo a meta' e li fai "esiccare"in forno a bassa temperatura(60 gradi) per circa 5 oroe.....se non hai voglia puoi utilizzare i pomodorini secchi ammollati in un po di olio di oliva...
Per finire il piatto farcisci i pancake con pesto,pomodorini tagliati a julienne e un poco di mousse di formaggio che ti sarai premurata di tenere da parte dalla prima ricetta.....

so che sembra lungo,ma credimi e' molto piu lungo a scriverlo che a farlo [:D]

fammi sapere...ciao [:)]



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MessaggioInviato: 14/07/2014, 15:24 
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laston ha scritto:

Cita:
shighella ha scritto:

Cita:
laston ha scritto:

visto che parliamo di ricette vegetariane......

un aperitivo finger che fa sempre effetto,magari da servire prima della cena con una buona bollicina [:p]

-millefoglie di sedano rapa e mousse di caprino
-mini pancake al pesto di rucola e pomodorini
-aglio brasato alle erbe con crostino di pane

----un bel piatto grande....vi divertite a posizionare il tutto e poi l'immortale bollicina ITALIANA! [:p]

Buon appetitooooo [:D]


Caro Simone, gradirei conoscere anche gli ingredienti di quelle ricette che hai citato sopra, eh! [:D]
Ma per bollicina intendi un buon prosecco? [:)]


si per bollicina italiana intendo un buon prosecco.....io prediligo il Cartizze del valdobbiadene,o il mionetto....o anche un buon S.Boldo...(ma si possono fare i nomi?)

Comunque...per le ricette...in realtà sono molto semplici

Millefoglie di sedano rapa e mousse di caprino:

tagli il sedano rapa molto sottile,a macchina se puoi(affettatrice) altrimenti con la mandolina va benissimo...ne ricavi dei dischi e li perfezioni con un coppa pasta o un bicchiere.
Per la mousse,puoi procedere in due modi:
o utilizzi della panna da cucina e la monti insieme al caprino (dal basso verso l'alto)...oppure,se vuoi ottenere un effetto piu' leggero sia di consistenza che di sapore,monti il caprino aggiungendo della lecitina di soia(utilizzando una frusta)in questo modo ottieni un risultato a mo' di nuvola.
Poi procedi montando il tutto alternando il sedano e il caprino per formare un "millefoglie"...puoi finirlo con qualche ciuffo di coriandolo fresco o anche prezzemolo riccio...giusto per dare un po' di colore..
(a seconda della stagione puoi usare altre materie prime....ad esempio molto buono se fatto con rapa bianca e mousse di gorgonzola...etc etc)

Aglio brasato alle erbette:
pesantuccia ma buonissima [;)]

prendi una o piu' teste d'aglio,le mantieni intere con pelle e tutto,ma gli tagli il ciuffo,in modo da "pareggiare"la superficie ed ottenere una base di appoggio...
a questo punto prendi una terrina da forno(meglio se piccola e profonda,ad esempio un coccio)posi a testa in giu l'aglio sfruttando la base che hai creato,e aggiungi una buona quantita' di burro(considera che una volta sciolto deve coprire per meta' la testa)e le erbette che preferisci....alloro,origano,maggiorana,timo...insomma quelle che piu' ti aggradano.....copri con un foglio di alluminio e forno a 180 per una 20 di minuti.
nel frattempo fai tostare qlc fetta di pane.
il risultato che devi ottenere e' una brasatura dell'aglio che ti permette di spremerlo letteralmente fuori dalle pellicine e spalmarlo sul crostino.....ottimo se accompagnato da un formaggio tipo camembert

pancake al pesto di rucola e pomodoro

questa e' quella un pochino piu' laboriosa,ma sempre semplice
per il pancake:
100g farina tipo 00
100g farina tipo integrale
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale(1 se la ricetta e' salata come in qst caso)
1 cucchiaino di zucchero(mezzo se ricetta salata)
2 uova
250ml di latte
3 cucchiai da cucina di olio(meglio di arachide)
prendi tre ciotole..in una unisci la farina il lievito il sale e lo zucchero...in un secondo recipiente monti le chiare delle uova fino ad ottenere una consistenza a "neve"....nel terzo sbatti i rossi d'uovo..
a questo punto incorpori i liquidi ai solidi fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.
per la cottura,padella antiaderente senza aggiunta di grassi

per il pesto
lavi la rucola e la pesti a mortaio,in alternativa puoi usare un frullatore ad immersione ma avendo l'accortezza mettere il recipiente che utilizzi a mollo in acqua e ghiaccio mentre frulli,altrimenti il calore delle lame tende a scurire la rucola,cosi facendo invece rimane di un bel colore smeraldo(va bene anche per il pesto alla genovese),unisci olio extra,in seguito unisci pecorino ed infine i pinoli(buonissimo anche con le nocciole,diventa piu' tostato il sapore)..ed ecco il tuo pesto.
in fine i pomodori......utilizza i s.marzano se puoi,li tagli per il lungo a meta' e li fai "esiccare"in forno a bassa temperatura(60 gradi) per circa 5 oroe.....se non hai voglia puoi utilizzare i pomodorini secchi ammollati in un po di olio di oliva...
Per finire il piatto farcisci i pancake con pesto,pomodorini tagliati a julienne e un poco di mousse di formaggio che ti sarai premurata di tenere da parte dalla prima ricetta.....

so che sembra lungo,ma credimi e' molto piu lungo a scriverlo che a farlo [:D]

fammi sapere...ciao [:)]


M'è venuta famee!!! [:D]
Mentre leggevo le mie ghiandole salivari hanno lavorato parecchio. [:D], maggiormente con la ricetta dell'aglio brasato con erbette, anche a costo di alitosi pesante! [:D] [8D]
Grazie Simone, salvo le ricette...poi ti faccio sapere. [;)]



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MessaggioInviato: 18/07/2014, 00:27 
Fare il Latte di Mandorle è semplicissimo
Per un litro di latte di mandorle occorrono
100 grammi di mandorle con la pellicina (tegumento)
900ml di H2O
25 grammi di zucchero(per un latte non troppo dolce) aggiungerne a piacere a seconda del gusto.

frullare le mandorle assieme allo zucchero e la metà dell'H2O
Filtrare con un panno pulito (lavare il panno con H2O e bicarbonato e sciacquarlo con H2O pura per togliere gli odori di detersivo) aggiungendo via via, sul filtrato, l'altra metà dell'H2O.

Imbottigliare e conservare in frigo

I residui della pellicina delle mandorle, visto che contengono buona parte delle sostanze nutrienti e molta fibra, possono essere utilizzati per cucinare ottimi biscottini.



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MessaggioInviato: 18/07/2014, 14:25 
Per Kirara che me lo ha chiesto [:X]

Fagiolini sott'olio

Togliere la testa e il sedere del fagiolino, lavare i fagiolini( questi consigli mi sembrano superflui ma li metto lo stesso).

Lasciare bollire per almeno 5/6 minuti i fagiolini in H2O e aceto (in parti uguali: 1 litro di aceto e 1 litro di H2O) salata.
Scolare i fagiolini che devono restare croccanti.
lasciarli asciugare una nottata arrotolati ben stretti in una tovaglia ( lavata con bicarbonato) piegata in più strati.
Conservare i fagiolini in vasetti di vetro lavati accuratamente (con candeggina) e sterilizzati nel forno a 160° per 1 ora.
Riempire i vasetti avendo cura di disporre a strati, fagiolini, origano, aglio, peperoncino e olio extra vergine di oliva a ricoprire il tutto.

In questo modo si possono fare anche altre verdure come, zucchine, melanzane, peperoni, carciofini e cosi via, prestando attenzione alla bollitura che varia per ogni tipo di ortaggio.

Scusate la pignoleria per l'giene ma col Clostridium Botulinum non si scherza mica eh! [;)]



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Solo una precisazione:
Siccome la crescita del botulino viene inibita in ambiente acido, è fattore molto importante rispettare la concentrazione di aceto rispetto all'acqua che deve essere sempre in rapporto 1:1 mai meno mi raccomando! [:)]



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MessaggioInviato: 19/07/2014, 15:44 
Essendo reduce dalla solita vacanzina in terra Catalana, mi sembra giusto che... io rovini l'italianità di questo thread [}:)]

[:D] [:D] [:D]

La Cucina della Spagna

Alcune ricette dalla terra Iberica, per passare una giornata "spagnola".

Innanzitutto, vediamo come si prepara la Sangria. Dato che, una volta ultimata, necessiterebbe di una notte in frigo, è la prima ricetta che inserisco, così avete poi il tempo di preparare il resto [;)]

Allora...prima di andare a dormire, prendetevi una ventina di minuti per preparare una buona Sangria. Questo è il tempo che vi necessita...

La Sangria


Immagine


Ingredienti:

1) 3 pesche gialle

2) Mezzo limone non trattato

3) Un'arancia

4) Un bicchierino di rum o brandy o gin, a seconda delle vostre preferenze

5) 2 o 3 cucchiai di zucchero

6) 3 chiodi di garofano

7) Qualche pezzetto di scorza di cannella

8) E SOPRATTUTTO...Una bottiglia di vino, tipicamente rosso, con una discreta gradazione alcolica e corposo (in Spagna vengono usati i vini Grenache, Garnacha o Monastrell, prodotti nella zona della Rioja; si possono anche usare Cannonau di Sardegna, Colline Novaresi, Salice Salentino rosso o Bonarda non frizzante dell'Oltrepò Pavese)

9) Se siete delle fighette [8D]...una bottiglia di acqua di Seltz (soda water) o gassosa (se la si preferisce più dolce e meno alcolica)



Preparazione:

Lavare le pesche, tagliarle a spicchi abbastanza sottili e metterle in una brocca molto capiente.

Unire l'arancia ed il limone, non sbucciati ma tagliati a fettine sottili, lo zucchero, la cannella, i chiodi di garofano ed il rum. Mescolare e quindi versare il vino.

Ora, come già detto, mettere la brocca in fresco per una nottata.

Al momento di servire, aggiungere la soda (ma anche no [:263] ) e qualche cubetto di ghiaccio, e riempire il calice con un po' di frutta.

Ed ecco la vostra fresca sangria. Buon accompagnamento sia per il pesce che per la carne.



°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°



La Paella


Immagine


Probabilmente il piatto-simbolo della cucina spagnola.
Da Wikipedia:

Cita:
Etimologicamente la parola valenciana "paella" deriva dal latino patella (da cui anche l'italiano padella).
In origine il termine indicava una padella larga e poco profonda, solitamente in ferro, munita di due impugnature opposte, che veniva utilizzata nella Comunità Valenciana per cucinare vari piatti a base di riso o di fedelini (una pasta simile a spaghetti)...

Alcune di queste preparazioni erano chiamate arròs a la paella (letteralmente "riso in padella"), o semplicemente paella.

Col tempo si è affermato l'uso del termine paella per indicare anche la ricetta in cui viene preparata.

La paella è di forma circolare, e si differenzia da altre padelle, oltre che per le due impugnature laterali, per le sue dimensioni. La profondità è di circa cinque-sei centimetri, mentre il diametro varia in base al numero di commensali: indicativamente, per 4 persone si usa una paella da 45 cm, per 10 persone quella da 1 metro. In occasioni particolari, per esempio per sagre paesane o feste di beneficenza, si possono vedere all'opera paelles di dimensioni gigantesche, che superano i 2 metri di diametro.


Ne esistono varie versioni. La più conosciuta, e secondo me anche la più succulenta, è questa:


Paella Valenciana Mixta

Ingredienti per 4 persone:
1) 300 gr di riso (Difficile trovare l'arroz spagnolo. Consiglio un riso che tenga la cottura. Un Carnaroli vi regalerà grande soddisfazione [SM=g1950684] )

2) 2 salsicce

3) 3 coscette di pollo

4) 100 gr di lonza di maiale

5) 300 gr di cozze

6) 2 calamari

7) 300 gr di gamberi

8) 4 scampi

9) 150 gr di piselli

10) 2 peperoni

11) 100 ml di vino bianco

12) 500 ml di brodo

13) 1 cipolla

14) 1 spicchio d’aglio

15) 1 cucchiaino di paprika

16) 1 bustina di zafferano


Procedimento:

Sbollentare i piselli per 5 minuti e tenerli da parte.Far arrostire i peperoni su una griglia quindi spellarli, tagliarli a listarelle e metterli da parte.

In una grossa padella far appassire la cipolla tritata in qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Aggiungere i fusi di pollo e farli rosolare una decina di minuti sfumando a metà cottuta con la metà del vino bianco.

Intanto che il pollo cuoce, preparare il pesce.
Pulire i calamari e sgusciare i gamberi.
In una padella a parte far soffriggere uno spicchio d’aglio nell’olio, toglierlo e aggiungere i calamari tagliati ad anelli.
Aggiungere i gamberi , aggiustare di sale e far cuocere gamberi e calamari per un paio di minuti.

Togliere i fusi di pollo e tenerli da parte.
Nella stessa wok in cui avete cotto in precedenza il pollo, aggiungere la salsiccia sbriciolata ,la lonza tagliata a pezzetti e la paprika e far cuocere per 5 minuti sfumando le carni con il resto del vino.

Nel frattempo eliminare la pelle dal pollo e tagliare la carne a pezzettini, quindi aggiungerla nella wok con le altre carni.
Aggiungere i piselli e i peperoni, mescolare il tutto, aggiustare di sale e terminare la cottura.

Preparare del brodo. Non state ad impazzire, che la ricetta è già complicata. I dadi vanno benissimo.

Accendete il forno a 180°

Andare ora ad assemblare la paella valenciana.

In una paellera (io ho adattato una teglia da forno dai bordi bassi) versare le carni con le verdure e il pesce con i loro sughi di cottura e mescolare il tutto.

Aggiungere il riso e coprire a filo con il brodo bollente.
Non andate oltre.

Disporre gli scampi a croce sulla paella, coprire con della carta argentata e infornare la paella a 180°.
Cuocere per circa 20 minuti.

Durante la cottura, pulire le cozze.
Far cuocere le cozze in padella con un coperchio finchè non si aprano le valve.

Se trascorsi i 20 minuti nella paellera dovesse esserci ancora brodo, toglierla dal forno comunque.
Aggiungere una mezza tazzina di brodo dove avrete sciolto lo zafferano.
Mescolate bene, ed ultimate la cottura della paella sul fuoco fino al completo assorbimento del liquido.

Servite la paella mixta a la valenciana, guarnendola con le cozze e degli spicchi di limone.



°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°



Passiamo ad un superbo secondo piatto che pochissimi di voi avranno assaggiato.
Non bellissimo a vedersi, ma un sapore unico, da veri amanti del pesce :

Chipirones En Su Tinta (Calamaretti nel loro inchiostro)


Immagine


Ingredienti:

1) 32 calamaretti di piccole dimensioni (lunghi un dito, circa)

Per il ripieno:

1) 2 grosse cipolle tritate molto finemente

2) I tentacoli e le ali del calamaro tritati grossolanamente

3) Un pizzico di peperoncino tritato

4) 4 cucchiai di olio d'oliva

5) Mollica di pane in quantità uguale al totale degli altri ingredienti

6) una manciata di prezzemolo.



Per la salsa:

1) Altre 4 cipolle molto finemente tritate.

2) Brodo di pesce

3) 1 dl. olio d'oliva

4) L'inchiostro dei calamari

5) 1 bicchiere di vino bianco secco

6) 1 peperone verde, tritato finemente

7) 100 grammi di salsa di pomodoro

8) 2 spicchi d'aglio


Preparazione:

a) Mondare il pesce.

Pulire accuratamente i calamari eliminando l'interno, ma facendo attenzione a non rompere le sacche dell'inchiostro.
Eliminare la pelle.
Separare tentacoli e pinne.
Togliere le sacche di inchiostro e metterle da parte.

b) Il ripieno

Far soffriggere la cipolla e l'aglio in olio extravergine.

Incorporare i tentacoli e le alette precedentemente tritati e cuocere per circa 20 minuti finché tutto il liquido del calamaro è stato assorbito.
Una volta raffreddatasi, condire la preparazione con gli altri ingredienti, e impastarla con la mollica di pane.

Ora riempire i calamari col ripieno.
Non eccessivamente, poiché, altrimenti scoppiano, in quanto tendono a restringersi.
Chiudere con uno stuzzicadenti e saltarli in olio extravergine molto caldoper pochi minuti
Toglierli dalla padella una volta che sono leggermente dorati e farli riposare su carta assorbente...


c) La salsa

Nella stessa padella dove avete fatto saltare i calamari, soffriggete le cipolle e il peperone verde.

Una volta ben cotti, aggiungere il vino bianco, ridurre, e aggiungere la salsa di pomodoro, bagnare con il brodo.
Togliere gli stecchini e aggiungere i calamari.
Aggiungere l'inchiostro, cucinare per 15 minuti, o finche la carne del calamaro risulterà tenera.

Quindi, con un colino, filtrate la salsa.


Servite i calamari in una terrina, versandovi sopra la salsina filtrata.

Y...buen provecho [:58]

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Per finire, il dolce Catalano per eccellenza.

Crema Catalana


Immagine


Ingredienti:

1) 1 l di latte

2) 6 tuorli d'uovo

3) 200 g di zucchero

4) 50 g di amido

5) 1 buccia di limone grattugiata

6) 1 stecca di cannella

7) zucchero di canna


Preparazione fase 1

In un pentolino mettere il latte, con la buccia di limone e la cannella, appena prima che cominci a bollire, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.


Preparazione fase 2
Quando il latte è freddo, lasciarne un po' da parte dove metterete l'amido a sciogliersi.
Il resto, versarlo in una casseruola assieme ai tuorli montati con lo zucchero, mettere sul fuoco, continuando a mescolare, finché la crema non comincia ad addensarsi.


Preparazione fase 3
Aggiungere alla crema il latte con l'amido sciolto, continuare a cuocere, quando la crema diventa gialla e densa, terminare la cottura. Mettere la crema nelle ciotoline di coccio, facendola raffreddare a temperatura ambiente, poi mettere nel frigo per un paio di ore.


Presentazione
Spolverare la crema con lo zucchero di canna.
Se non avete un attrezzo apposito per caramellare lo zucchero, utilizzate il grill del forno.

Immergere le ciotole con la crema, in un recipiente contenete acqua e ghiaccio, quindi far caramellare lo zucchero posizionandole nel forno vicino al grill per qualche minuto.


Ecco pronta la vostra squisita Crema Catalana.

Bon profit a tothom !!!Immagine



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MessaggioInviato: 26/07/2014, 18:27 
Rigel mi ero persa la tua paella, mizzeca! [8)]
Grazie Rigel, salvo e ti faccio sapere .. [^]
(ma se tolgo pollo e pesce( insomma la parte carnea), che dici, come viene? [8], 'na ciofega [8]?...Uhmperò mi sa di no..) [:)]



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Forse, sarebbe stato carino postare l'articolo che segue in apertura topic...non è mai troppo tardi, lo posto ora...[:)]

Perché stai mangiando così?
Michele Riefoli, per gentile concessione di “Scienza e Conoscenza”, nr. 49

I meccanismi psichici e i condizionamenti che ci spingono ad abbuffarci o ad esagerare con il cibo

Già! Una bella domanda. Perché stiamo mangiando? E soprattutto, perché spesso mangiamo male e troppo? Si tratta semplicemente di abitudini scorrette e quindi dell’incapacità di uscire da schemi già acquisiti? Oppure ci sono delle motivazioni psicologiche che inducono ad avere un rapporto col cibo conflittuale e compulsivo? Le cause di questi problemi sono di natura fisica o mentale?
Le risposte non sono sempre scontate. In realtà siamo obbligati a mangiare per la necessità di garantire tutte le normali funzioni dell’organismo. L’uomo però, a differenza di tutti gli altri animali, mangia anche per ragioni che vanno oltre la mera sopravvivenza, e così accade qualcosa che non sfugge all’osservazione: mangiamo troppo!
Infatti, le statistiche raccontano che in Italia più del 50% della popolazione è in sovrappeso oppure obesa. Evidentemente c’è qualcosa che spinge le persone a mangiare più di quello che consuma e dato che siamo tutti quanti soggetti a condizionamenti, ci troviamo a fare i conti con meccanismi fisici, mentali e sociali che spesso impediscono una relazione con il cibo naturale ed equilibrata.

Meccanismi fisici che ci spingono a mangiare troppo

- Mangiamo troppo perché mangiamo male
Cibi raffinati, conservati industrialmente, poveri di nutrienti, ricchi di grassi e zucchero determinano uno stato di malnutrizione di fatto, anche quando dovessimo essere sazi e persino grassi. Tutto ciò anche a causa di una flora batterica intestinale squilibrata che non riesce più a svolgere le sue importanti funzioni di assorbimento selettivo dei nutrienti, perché non riceve sufficiente fibra vegetale, ciò di cui si nutre prevalentemente. Vitamine, enzimi, antiossidanti, sali minerali e oligoelementi, sono i micro-nutrienti necessari al nostro organismo per ottenere salute e benessere di lunga durata. Se questi elementi vengono a mancare, i centri nervosi della fame restano in costante eccitazione e spingono a comportamenti alimentari compensatori: in altre parole pur mangiando in abbondanza si ha sempre fame. Viceversa, con un'adeguata alimentazione ben pianificata e bilanciata sul piano nutrizionale, basata su frutta e verdura, ortaggi ed altri cibi vegetali integrali, freschi, ricchi di nutrienti e vitali perché consoni alla nostra natura, l’organismo è soddisfatto e i centri nervosi della fame si placano ottenendo un senso di sazietà duraturo che ci consente di stare bene in salute e di non essere più ossessionati dal cibo a tutte le ore.

- Cibo dolce e ciclo mestruale
Ci sono molte donne che in prossimità del ciclo mestruale avvertono un irresistibile desiderio di cibo dolce. Questo accade perché in quelle circostanze aumenta il metabolismo degli zuccheri e quindi il consumo di glucosio da parte dell’organismo, che ne fa maggiore richiesta. La soluzione salutista è fornire al corpo zuccheri sani e naturali come quelli della frutta dolce e matura. In questo modo si evita di buttarsi a capofitto su cioccolato, gelati e su altri generi “di conforto”, con piena soddisfazione dei bisogni del corpo.

- Mangiare per abitudine o perché è giunta l’ora.
Spesso la gente mangia per abitudine. Il più delle volte perché è l’ora di farlo. Bisognerebbe aspettare di avere appetito prima di mangiare. Ci sono persone, invece, che quando giunge l’ora del pranzo o della cena, se non possono mangiare subito, si fermano come se avessero le pile scariche, oppure si innervosiscono molto.
Per ovviare a questo problema il consiglio è di effettuare diversi spuntini fra il pranzo e la cena, preferibilmente a base di frutta, in modo tale da non arrivare mai al limite del calo di zuccheri.
Inoltre, per non drammatizzare troppo l’attacco di fame, è anche bene riflettere sul fatto che l’organismo quando riceve il cibo certamente non è in grado di utilizzare immediatamente l’energia in esso contenuta. Infatti gli alimenti devono essere prima digeriti e assimilati e tali operazioni possono richiedere diverse ore. Ma allora, quando dopo mangiato ci sentiamo subito meglio e in forze, che cosa ci ha tirato su? Ci avete mai pensato? Il nostro immediato stare bene non può dipendere da quell'energia. E in effetti, chi sta bene ed è in buona salute, se lascia passare il momento, se resiste un attimo all’attacco di fame, scopre che poi la fame passa, e le energie tornano ugualmente.
Così quando rientrate a casa dal lavoro e vi innervosite perché la cena non è ancora pronta, potete dire mentalmente al vostro corpo di cominciare a consumare le riserve di energia che sicuramente ci sono nel pannicolo adiposo (ciccia) e intanto bevete un bel bicchiere d’acqua oppure una buona tisana, tutt’al più nell’attesa sgranocchiate un gambo di sedano o una carota, oppure mangiate un frutto prima di uscire dall’ufficio. Vedrete che la serata prenderà subito un’altra piega.

- Mangiare per non sentire il vuoto allo stomaco
Molte persone confondono la percezione di un disagio nella zona dello stomaco con lo stimolo della fame. C’è chi sente un “vuoto”, chi avverte dei fastidiosi gorgoglii, altri delle contrazioni addominali, altri ancora raccontano di avvertire una specie di tremore interno. Non è normale avvertire un disagio ogni volta che lo stomaco è vuoto. Se così fosse sarebbe il segnale di qualcosa che non va e bisognerebbe scoprire cosa. Potrebbe trattarsi di problemi di stomaco dovuti alla presenza di Helicobacter pylori, a un eccesso di peristalsi dovuta a stress, a fermentazioni attribuibili al pasto precedente e altro ancora. Avere appetito non è una malattia, ma il desiderio fisiologico necessario a orientare una persona alla ricerca di cibo per nutrire il corpo.



Meccanismo psichici che ci spingono a mangiare troppo

- Mangiare per compensare carenze affettive o un dispiacere
Mangiamo troppo anche per compensare qualcosa a livello psichico? Sembra proprio di si! Mangiamo in eccesso, per esempio, quando viviamo delle insoddisfazioni, delle perdite o delle frustrazioni. Una storia d’amore è finita? Una persona cara ci ha lasciato per sempre? Immediatamente sentiamo che dentro di noi si è rotto qualcosa. Chi non ha avvertito almeno una volta quel senso di vuoto accompagnato da una gran rabbia o dalla voglia di piangere? Poi, pian piano, arriva la rassegnazione. In molti casi la persona reagisce e riprende a vivere, in altri rimane un latente stato di tristezza e apatia che se non si risolve può diventare cronico.
A questo punto entra in scena il cibo. Come una sorta di farmaco antidepressivo riesce effettivamente ad alleviare i sintomi del dispiacere, ma attenzione, non li cura. Non si può curare veramente una depressione di origine emozionale con torte e bomboloni alla crema.

- Mangiamo troppo per automatismi della mente inconscia
Dalla mia ricerca (Il rapporto mente-cibo, Armando 2005) ho potuto osservare che molte persone con disturbi del comportamento alimentare (sovrappeso, obesità bulimia) hanno in realtà problemi associati a insoddisfazione sessuale, a conflitti irrisolti con i genitori, a gravi problemi di autostima.
I problemi sessuali generano conflitti con se stessi e il partner e spesso inducono sentimenti d’inadeguatezza e senso d’impotenza, che a volte si traducono in fame compulsiva.
Ma il bisogno di riempire lo stomaco in modo eccessivo può nascere anche da memorie che si attivano nella mente inconscia, la quale può contenere esperienze vissute dai propri genitori o avi che hanno storie familiari di miseria e di stenti economici. La persona è riuscita a conquistare una migliore posizione sociale grazie al duro lavoro e quindi tende a esorcizzare con una quantità di cibo fuori misura un possibile ritorno all’indigenza. Così mangia, mangia, mangia, come per continuare a dire a se stesso e al mondo: “non sono più poveri, guardate quanto cibo c’è in tavola”.
Lo stesso può accadere alle persone con avi che hanno vissuto la fame e la denutrizione nei campi di prigionia durante la guerra o a causa di eventi naturali come le carestie, la siccità, le epidemie o per lunghi periodi di malattia. I discendenti ereditano per via epigenetica questi modelli di comportamento nati da un'esperienza che nemmeno è loro, ma di cui diventano i nuovi depositari.
Altro meccanismo mentale molto frequente è quello del “copiare” la voglia o il bisogno di mangiare di altre persone a cui siamo in qualche modo energeticamente collegati (parenti, amici, colleghi).
Se dovessero attivarsi questi meccanismi, la soluzione è riconoscere il meccanismo in atto ed essere disposti a “lasciare andare” ciò che non è nostro e che viene ripetuto in automatico dalla mente inconscia.

Meccanismi sociali che inducono a mangiare troppo

Chi non si è mai sentito costretto a mangiare almeno una volta? “Se non finisci quello che hai nel piatto non ti alzi da tavola”– disse quella volta la mamma, per non parlare del più esplicito “mangia, altrimenti prendi le botte”. E che dire di tutte le volte che volevamo avanzare del cibo per rispettare il nostro senso di sazietà, e ci siamo sentiti dire: “non si lascia nulla nel piatto, ci sono i bambini in Africa che muoiono di fame”. Non immaginiamo quanti schemi mentali sul cibo nascono nell’infanzia. “Se fai il bravo ti compro il gelato” (cibo come premio) è un classico.
Poi ci sono persone, soprattutto fra i giovani, a cui occasionalmente piace farsi notare. Il bisogno di attirare attenzione ed essere accettati e riconosciuti per essere capaci di qualcosa di straordinario o di diverso, spinge alcuni ad adottare comportamenti alimentari esagerati.

Può accadere in una festa o nelle cene con amici, difficilmente a casa da soli, perché se non ci si può far notare da nessuno che senso avrebbe abbuffarsi? Costoro non sono bulimici, e a differenza di questi ultimi desiderano essere visti e considerati dei simpatici mangioni. In genere si tratta di soggetti con scarsa autostima.

Altro aspetto molto comune e che spesso mangiamo per far contenti gli altri. L’abbiamo imparato fin da piccoli, quando mangiare rendeva contenti la mamma, il papà, i nonni. “Dai, assaggiane almeno un pochino, fallo per me”. “Ho preparato il dolce apposta per te”. Se da bambini siamo stati indotti da un input affettivo a mangiare anche quando non ne sentivamo il bisogno, da adulti, ogni volta che qualcuno offrendoci del cibo vorrà esprimere un sentimento di amore o di amicizia, noi non sapremo resistere. Questo schema mentale che sfrutta il meccanismo della similitudine, farà leva sul concetto secondo cui se il cibo è amore, come posso rifiutare? “Dai mangia amore mio, l’ho fatto per te”. Sentite come suona? Chi riuscirebbe a dire di no?

- Mangiare intanto che si guarda la tv.
È stato osservato che consumando i pasti davanti alla tv si mangia circa il 20% in più. Molti si riconosceranno in questo dato per esperienza. Mangiare davanti alla tv accesa porta spesso a distrarre il proprio istinto, a non avvertire il senso di sazietà e a mangiare più del necessario.
Chi ha problemi di peso a causa di questa abitudine, dovrebbe aumentare la quota di cibo crudo (frutta e verdura, cereali germinati, semi oleosi non tostati) e spegnere il televisore.

- Mangiare per socializzare
Siamo animali sociali anche se non sempre socievoli. Una pietanza ben preparata è buona, ma in compagnia, chissà perché, è ancora più buona. Condividere il piacere di mangiare stando insieme alle persone con cui ci troviamo bene è un fatto naturale, un piacere che fa bene. Attenzione però a non ubriacare l’istinto con un'atmosfera capace di farci accettare anche il piacere che fa male con troppa leggerezza. Il cibo non è solo socialità ed affettività, ma, che ci piaccia o no, è anche biochimica, molecole e sostanze che se non hanno un impatto positivo sul corpo, ce l’hanno certamente negativo, mai neutro. Il cibo è ciò che siamo e che saremo, perché si trasforma letteralmente nel nostro sistema mente-corpo. Possiamo scegliere liberamente di godere del cibo insieme ad altri, sapendo bene che non conviene affatto adottare modelli alimentari lesivi della salute. Quando c’è la salute c’è tutto!

Concludendo, mangiamo per tanti motivi e molti di essi inducono a eccedere con il cibo con conseguenze sulla salute. Il benessere non è una scienza esatta, ma è un’arte. L’arte di saper stare in equilibrio nonostante gli innumerevoli fattori che cercano di destabilizzarci. Diventare consapevoli di tutto ciò che condiziona il nostro comportamento alimentare è il primo, ma necessario, passo per trovare armonia e forza interiore, equilibrio e benessere psico-fisico duraturi.

Tratto da Scienza e Conoscenza n. 49 (luglio/settembre 21014)
http://www.disinformazione.it/perche_mangi_cosi.htm



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MessaggioInviato: 26/07/2014, 23:07 
Cita:
shighella ha scritto:

Rigel mi ero persa la tua paella, mizzeca! [8)]
Grazie Rigel, salvo e ti faccio sapere .. [^]
(ma se tolgo pollo e pesce( insomma la parte carnea), che dici, come viene? [8], 'na ciofega [8]?...Uhmperò mi sa di no..) [:)]





Va benone anche di sole verdure, Shi [;)]
Non sei la prima che mi chiede consiglio per una versione "etica" di qualche ricetta. Non esistono ciofeche, se si cucina con amore. Mi sembra che tu sia innamorata della cucina, da quel che ho letto. Quindi... la solita attenzione e precisione che metti di solito, basta e avanza, ne sono convinto. [:)]
Aggiungo solo qualche "dritta" [^]
Ordunque...
Ai vegetariani di solito consiglio quanto segue:
Saltate la parte che parla di carne e pesce, per il resto, stesso procedimento della ricetta "alla Valenciana.
Aggiungere melanzane e funghi rende il piatto più succulento.
Consiglio di fare i peperoni alla griglia e i piselli saltati e non sbollentati ne' al vapore.
Una f-i-c-a-t-a è la versione estiva.
Solo melanzane, zucchine (tante), entrambe grigliate. Terminare con alcuni pomodorini freschi e crudi, tagliati a metà o a spicchietti di 1/4, secondo preferenza, aggiunti direttamente nel piatto finito.
Sempre alla fine, una generosa spolverata di mentuccia tritata mooolto fine. In quest'ultima versione, servire tiepido o freddo, mi raccomando. [;)]

(Grazie del rimando all'articolo iniziale. Sono uno di quelli che tira dritto verso la pagina più recente, praticamente sempre. [:I] )



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Mangiate a pranzo. Domani replico..... troppo buone. [;)]

Fusilli al paté di olive nere


Invece dei fusilli ho cucinato le penne rigate.


....scarpetta finale. Immagine




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E poi......



Spaghetti cacio e pepe





Questi, dopodomani [:D]







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MessaggioInviato: 28/07/2014, 15:41 
Cita:
ArTisAll ha scritto:


Mangiate a pranzo. Domani replico..... troppo buone. [;)]

Fusilli al paté di olive nere

Invece dei fusilli ho cucinato le penne rigate.

....scarpetta finale.
E poi......

Spaghetti cacio e pepe

Questi, dopodomani [:D]



Artis Oggi ho cucinato gli strozzapreti con patè di olive nere come da ricetta....gnammmm [:p] buonissimi!!

In genere tendo a cucinare ricette piuttosto semplici, quelle in cui si riesce a distinguere il sapore di ogni singolo componente, proprio come nella ricetta degli spaghetti (io preferisco i vermicelli perché un pochino più cicciotti) cacio e pepe. Mi piace molto la presentazione nel articolo al link che hai postato, in cui è ritenuto essenziale attenersi scrupolosamente agli ingredienti della ricetta senza sviare dalla tradizione. Molti cercano di arricchire questa semplice ricetta con l'aggiunta di altri alimenti, spezie, o grassi diversi da quello che comanda la Vera ricetta romana.
Se la tradizione vuole che non si facciano aggiunte, ritengo fondamentale non farne. Per i comuni mortali è impossibile avere una forma di pecorino cava al suo interno, ma condire gli spaghetti cacio e pepe all'interno della forma di pecorino svuotata è idea originale per i ristoratori.

Alcuni cucinano la pasta alla carbonara aggiungendo la panna liquida nell'uovo...secondo me questo significa letteralmente ammazzare la vera carbonara a favore di un fake che non avrebbe nemmeno diritto di essere appellato come Carbonara! Dategli un altro nome ma non carbonara! [8D] [;)] [:D]



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