Re: GAZA: la guerra infinita
12/12/2017, 16:55
Vajelo a dì ..... ![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
Anzi, arivolemo la Corsica, la Penisola Istriana e Nizza!![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione")
Visto? Per cui .. i vincitori ...........................![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino")
Anzi, arivolemo la Corsica, la Penisola Istriana e Nizza!
Visto? Per cui .. i vincitori ...........................
Re: GAZA: la guerra infinita
12/12/2017, 20:04
L'Islam e Gerusalemme: una città senza valore, sacra per ordine di Arafat
Il Giornale, 12 dicembre 2017
In questi giorni l'agguato dei media a qualsiasi ghiotto segnale che tutto da queste parti può prendere fuoco e esplodere in una carneficina, è stato commovente. Una passione che ha portato a esaltare ogni manifestazione, ogni piccolo falò di bandierine e ritratti come fossero una rivoluzione che sta per travolgere il mondo. In realtà anche il numero dei palestinesi coinvolti, salvo forse che il venerdì mattina presso la Moschea, è stato contenuto, la gente ha voglia di vivere e lavorare e per ora i leder sembrano distanti dal sentimento popolare, coi loro strepiti e ingiurie. Ma il nome magico Yerushalaim, Jerusalem, "Al Quds " in arabo, sempre accompagnata dalla formula un po’ stanca "sacra alle tre religioni" è diventata un passpartout che garantisce lettori, ascoltatori specie quando "prende fuoco" come si dice.
E perché prende fuoco? Anche qui la lettura sembra ovvia, ma in realtà lo è meno di quello che il lettore si immagina. Sempre si ripete che la città è sacra alle tre religioni. Ma questo non basterebbe senza una miccia politica. La ragione sta nel fatto che l'Islam, come seguita a ripetere soprattutto Tayyp Erdogan, non può accettare, sopportare, ammettere, che Gerusalemme non sia interamente sua. Lo ripetono anche i manifestanti "collo spirito, col sangue, ti difenderemo Gerusalemme", lo slogan che la Moschea di Al Aqsa sia in pericolo è un mantra caro ai terroristi suicidi che corrono a salvarla anche se lo status quo conserva alla Spianata delle Moschee giorno dopo giorno, il governo dell'WAQF gestito da palestinesi e giordani. Ma Gerusalemme non è mai citata nel Corano, e se ha avuto un'indubbia valenza politica per l'Islam conquistatore, meno ne ha avuto per l'Islam religioso. Finché diventa politico.
La conquista araba nel 638 ha dato una sua impronta a quella che era stata per un millennio la capitale ebraica, poi conquistata dai romani nel ‘70 dopo Cristo, poi gestita dai Bizantini. Ma la città nonostante la costruzione 60 anni dopo moschea di Omar, non è mai stata una città curata, glorificata. Né gli ottomani, né i giordani ne hanno fatto una capitale; al contrario anche sotto l'Impero ottomano che inizia nel 1517 per passare la mano agli Inglesi solo nel 1917 è stata una città povera, periferica, negletta, nonostante le bellissime moschee. La città che al tempo del Secondo Tempio aveva 200mila abitanti, quando arrivarono i turchi era arrivata a 10mila abitanti. Gli ebrei, in genere bistrattati coi cristiani se non nel primissimo periodo sotto Omar, si abbarbicarono alla loro Città santa, citata nella Bibbia più di 600 volte, nonostante le persecuzioni. Erano maggioranza già nell'800. Mecca e Medina sono per secoli le città sante per i Musulmani.
Il filosofo Ibn Taymyya vissuto all'inizio del '300 sostenne che gli islamici si devono liberare da ogni residuo deviante, che l' esaltazione di Gerusalemme era una forma di giudeizzazione da rifiutare. La scelta di costruire la moschea di Omar nella parte sud del luogo che era stato santo agli ebrei, scrive lo studioso Harold Rhode, come usava per l'Islam che ha sempre ricostruito sui luoghi santi conquistati, era collocata là perché ci si voltasse anche verso la Mecca.
Chi sostiene che la santità della città deriva dal viaggio notturno del profeta sulla groppa del cavallo Al Buraq, contrasta con chi sostiene che quella città non è Gerusalemme. Nel '680 il califfo di Damasco decise di costruire un tempio sulla Rocca di Gerusalemme, il Monte del Tempio, e di suggerire pellegrinaggi nel luogo per contrapporlo per motivi politici alla santità della Mecca e della Medina. Ma Gerusalemme è rimasta in secondo piano fino alla guerra del '67, la Guerra dei Sei Giorni in cui Israele unificò la città vincendo l'attacco di tutti i Paesi arabi coalizzati, compresa la Giordania che occupava mezza città. Da quel momento cresce di fronte alla disillusione araba la distanza del mondo arabo dalla leadership nazionalista e progressista (come Gamal Nasser, il grande sconfitto) e cresce vertiginosamente insieme al rifiuto di Israele, il ricompattamento intorno a temi religiosi. E' da allora che si costruisce da parte della leadership palestinese che presto si definirà intorno alla figura di Arafat potenza suggestiva e religiosa di Gerusalemme, anche per chiamare l'aiuto del mondo arabo alla propria causa.
Arafat cominciò a invocare il martirio per Gerusalemme; fece di questa città la bandiera islamica più condivisibile contro Israele e l'Occidente, seguito a ruota dal conformismo terzomondista e antisraeliano dei tanti che non aspettavano altro prima nel mondo comunista, poi in Europa.
http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=4151
Certo che è di parte ma la Storia la conosce bene.
(Poi, visto che ognuno dice la sua ...)![[:306]](./images/smilies/UF/vago.gif "Vago")
Il Giornale, 12 dicembre 2017
In questi giorni l'agguato dei media a qualsiasi ghiotto segnale che tutto da queste parti può prendere fuoco e esplodere in una carneficina, è stato commovente. Una passione che ha portato a esaltare ogni manifestazione, ogni piccolo falò di bandierine e ritratti come fossero una rivoluzione che sta per travolgere il mondo. In realtà anche il numero dei palestinesi coinvolti, salvo forse che il venerdì mattina presso la Moschea, è stato contenuto, la gente ha voglia di vivere e lavorare e per ora i leder sembrano distanti dal sentimento popolare, coi loro strepiti e ingiurie. Ma il nome magico Yerushalaim, Jerusalem, "Al Quds " in arabo, sempre accompagnata dalla formula un po’ stanca "sacra alle tre religioni" è diventata un passpartout che garantisce lettori, ascoltatori specie quando "prende fuoco" come si dice.
E perché prende fuoco? Anche qui la lettura sembra ovvia, ma in realtà lo è meno di quello che il lettore si immagina. Sempre si ripete che la città è sacra alle tre religioni. Ma questo non basterebbe senza una miccia politica. La ragione sta nel fatto che l'Islam, come seguita a ripetere soprattutto Tayyp Erdogan, non può accettare, sopportare, ammettere, che Gerusalemme non sia interamente sua. Lo ripetono anche i manifestanti "collo spirito, col sangue, ti difenderemo Gerusalemme", lo slogan che la Moschea di Al Aqsa sia in pericolo è un mantra caro ai terroristi suicidi che corrono a salvarla anche se lo status quo conserva alla Spianata delle Moschee giorno dopo giorno, il governo dell'WAQF gestito da palestinesi e giordani. Ma Gerusalemme non è mai citata nel Corano, e se ha avuto un'indubbia valenza politica per l'Islam conquistatore, meno ne ha avuto per l'Islam religioso. Finché diventa politico.
La conquista araba nel 638 ha dato una sua impronta a quella che era stata per un millennio la capitale ebraica, poi conquistata dai romani nel ‘70 dopo Cristo, poi gestita dai Bizantini. Ma la città nonostante la costruzione 60 anni dopo moschea di Omar, non è mai stata una città curata, glorificata. Né gli ottomani, né i giordani ne hanno fatto una capitale; al contrario anche sotto l'Impero ottomano che inizia nel 1517 per passare la mano agli Inglesi solo nel 1917 è stata una città povera, periferica, negletta, nonostante le bellissime moschee. La città che al tempo del Secondo Tempio aveva 200mila abitanti, quando arrivarono i turchi era arrivata a 10mila abitanti. Gli ebrei, in genere bistrattati coi cristiani se non nel primissimo periodo sotto Omar, si abbarbicarono alla loro Città santa, citata nella Bibbia più di 600 volte, nonostante le persecuzioni. Erano maggioranza già nell'800. Mecca e Medina sono per secoli le città sante per i Musulmani.
Il filosofo Ibn Taymyya vissuto all'inizio del '300 sostenne che gli islamici si devono liberare da ogni residuo deviante, che l' esaltazione di Gerusalemme era una forma di giudeizzazione da rifiutare. La scelta di costruire la moschea di Omar nella parte sud del luogo che era stato santo agli ebrei, scrive lo studioso Harold Rhode, come usava per l'Islam che ha sempre ricostruito sui luoghi santi conquistati, era collocata là perché ci si voltasse anche verso la Mecca.
Chi sostiene che la santità della città deriva dal viaggio notturno del profeta sulla groppa del cavallo Al Buraq, contrasta con chi sostiene che quella città non è Gerusalemme. Nel '680 il califfo di Damasco decise di costruire un tempio sulla Rocca di Gerusalemme, il Monte del Tempio, e di suggerire pellegrinaggi nel luogo per contrapporlo per motivi politici alla santità della Mecca e della Medina. Ma Gerusalemme è rimasta in secondo piano fino alla guerra del '67, la Guerra dei Sei Giorni in cui Israele unificò la città vincendo l'attacco di tutti i Paesi arabi coalizzati, compresa la Giordania che occupava mezza città. Da quel momento cresce di fronte alla disillusione araba la distanza del mondo arabo dalla leadership nazionalista e progressista (come Gamal Nasser, il grande sconfitto) e cresce vertiginosamente insieme al rifiuto di Israele, il ricompattamento intorno a temi religiosi. E' da allora che si costruisce da parte della leadership palestinese che presto si definirà intorno alla figura di Arafat potenza suggestiva e religiosa di Gerusalemme, anche per chiamare l'aiuto del mondo arabo alla propria causa.
Arafat cominciò a invocare il martirio per Gerusalemme; fece di questa città la bandiera islamica più condivisibile contro Israele e l'Occidente, seguito a ruota dal conformismo terzomondista e antisraeliano dei tanti che non aspettavano altro prima nel mondo comunista, poi in Europa.
http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=4151
Certo che è di parte ma la Storia la conosce bene.
(Poi, visto che ognuno dice la sua ...)
Re: GAZA: la guerra infinita
13/12/2017, 00:06
Fiammella ha "dimenticato" il Santo Sepolcro...
No perché sembra che se lo scordino tutti![[:305]](./images/smilies/UF/tranquillo_e_sicuro.gif "Tranquillo e sicuro")
No perché sembra che se lo scordino tutti
Re: GAZA: la guerra infinita
16/12/2017, 15:05
Guarda su facebook.comPalestina, il ritorno dell'Intifada.
Il servizio di Ane Irazabal Elkorobarrutia e Cosimo Caridi che mostra
come l'esercito israeliano non si sia fermato nemmeno davanti ai bambini.
Guarda su facebook.comLe famiglie palestinesi hanno una prole decisamente più numerosa rispetto a quelle degli israeliani.
Meglio porre rimedio a questa "supremazia" della razza.
Re: GAZA: la guerra infinita
16/12/2017, 16:45
TTE, stai bene? Mi preoccupo ... ![[:291]](./images/smilies/UF/dubbioso.gif "Dubbioso")
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 11:36
Ufologo 555 ha scritto:TTE, stai bene? Mi preoccupo ...
Io sto benissimo.
Sei tu che stai male... visto che difendi i criminali.
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 13:14
Bèh, ognuno vede il nemico ... di fronte.
Comunque più del 40% di palestinesi vivono, lavorano e stanno bene in Israele ....E sono trasttati come loro cittadini; punto.
Non è per questo che agli altri arabi non va giù ....?
Comunque più del 40% di palestinesi vivono, lavorano e stanno bene in Israele ....E sono trasttati come loro cittadini; punto.
Non è per questo che agli altri arabi non va giù ....?
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 17:43
Gli Israeiani hanno fregato terra e risorse ai Palestinesi sulla base di un libro di emerite idiozie.
Io fossi palestinese non avrei pace finché anche l'ultimo israeliano non venisse mandato via
Io fossi palestinese non avrei pace finché anche l'ultimo israeliano non venisse mandato via
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 20:02
Certo che c'avete 'na capoccia!
I palestinesi, con la risoluzione 181 dell'ONU, IL TERRITORIO LO AVEVANO GIA', ma AVENDO VOLUTO 3 GUERRE (e PERSE...) ora le CONDIZIONI non possono dettarle loro .....................
Se fosse così anche noi potremmo richiedere Tenda, Mentone, la Dalmazia, l'Istria e pure la Corsica!
Ci siamo spiegati?
I palestinesi, con la risoluzione 181 dell'ONU, IL TERRITORIO LO AVEVANO GIA', ma AVENDO VOLUTO 3 GUERRE (e PERSE...) ora le CONDIZIONI non possono dettarle loro .....................
Se fosse così anche noi potremmo richiedere Tenda, Mentone, la Dalmazia, l'Istria e pure la Corsica!
Ci siamo spiegati?
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 22:41
Ufologo 555 ha scritto:Certo che c'avete 'na capoccia!
E' sufficiente leggere questo articolo (del 2015) per capire che stai dalla parte sbagliata.
“Operazione Margine protettivo: guerra combattuta contro i bambini di Gaza”
Nel nuovo rapporto di DCI-Palestine, l’associazione per i diritti dei bambini elenca
le violazioni da parte israeliana nei 50 giorni di operazione militare: 547 minori uccisi,
oltre mille disabili, migliaia con traumi psicologici gravi.
http://nena-news.it/operazione-margine- ... i-di-gaza/
Nel nuovo rapporto di DCI-Palestine, l’associazione per i diritti dei bambini elenca
le violazioni da parte israeliana nei 50 giorni di operazione militare: 547 minori uccisi,
oltre mille disabili, migliaia con traumi psicologici gravi.
http://nena-news.it/operazione-margine- ... i-di-gaza/
Re: GAZA: la guerra infinita
17/12/2017, 23:05
Thethirdeye ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:Certo che c'avete 'na capoccia!
E' sufficiente leggere questo articolo (del 2015) per capire che stai dalla parte sbagliata.“Operazione Margine protettivo: guerra combattuta contro i bambini di Gaza”
Nel nuovo rapporto di DCI-Palestine, l’associazione per i diritti dei bambini elenca
le violazioni da parte israeliana nei 50 giorni di operazione militare: 547 minori uccisi,
oltre mille disabili, migliaia con traumi psicologici gravi.
http://nena-news.it/operazione-margine- ... i-di-gaza/
Per Ufologo ci vorrebbe una bella correzione mandandolo nei campi profughi Palestinesi così FORSE potrebbe cambiare idea.
![[:302]](./images/smilies/UF/sganasciato.gif "Sganasciato")
Re: GAZA: la guerra infinita
18/12/2017, 10:43
.. se tu vai nei "gulag" ....! ![[:297]](./images/smilies/UF/molto_divertito.gif "Molto divertito")
Re: GAZA: la guerra infinita
18/12/2017, 19:39
... e lì ci troverai anche mogli e figli degli Ufficiali polacchi assassinati nella foresta di Katin, e tra mogli e figli solo in pochi ritornarono a casa ...
Re: GAZA: la guerra infinita
18/12/2017, 22:50
Quindi gulag e campi palestinesi sono la stessa cosa?
Re: GAZA: la guerra infinita
19/12/2017, 10:05
Ufologo 555 ha scritto:... e lì ci troverai anche mogli e figli degli Ufficiali polacchi assassinati nella foresta di Katin, e tra mogli e figli solo in pochi ritornarono a casa ...
Non dimenticarti di prendere la pillola che ti schiarisce il cervello Ufò.......
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