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MessaggioInviato: 15/12/2014, 23:31 
Ottimo lavoro MaxpoweR, dal quale emerge la figura di Giuseppe Flavio, di origine ebraica, come trade union tra il mondo giudaico e quello romano.

Sappiamo essere originario di una famiglia della nobiltà sacerdotale imparentata con la dinastia degli Asmonei, Giuseppe ricevette una educazione tradizionale ebraica con un forte influsso della cultura greca e latina. In gioventù assunse posizioni vicine al movimento dei farisei, molto osservante della Torah, ma ostile ai nazionalisti ebrei ed in particolare agli zeloti.

Alcuni studiosi alternativi hanno avanzato l'ipotesi che il personaggio di Giuseppe di Arimatea, pur collocato in uno scenario storico diverso, sia basato in parte su Flavio Giuseppe. Basano il fatto che Giuseppe di Arimatea nel vangelo apocrifo di Barnaba è chiamato "Giuseppe di Barimatea", che sarebbe una storpiatura di Joseph bar Matthias, il nome aramaico di Giuseppe Flavio.

Sugli Asmonei...

Quando Gesù fu sulla terra, il giudaismo era diviso in fazioni, tutte intente a contendersi il potere sul popolo. Questa è la situazione presentata nei Vangeli e negli scritti dello storico ebreo Giuseppe Flavio del I secolo.

I farisei e i sadducei compaiono sulla scena come personaggi autorevoli, capaci di influenzare l’opinione pubblica al punto da far rigettare Gesù come Messia. (Matteo 15:1, 2; 16:1; Giovanni 11:47, 48; 12:42, 43) Tuttavia questi due influenti gruppi non sono menzionati da nessuna parte nelle Scritture Ebraiche.

Giuseppe Flavio menziona per la prima volta i sadducei e i farisei nel contesto del II secolo a.C... In questo periodo molti ebrei stavano cedendo al fascino dell’ellenismo, cioè la cultura e la filosofia greca.

La tensione fra ellenismo e giudaismo giunse al culmine quando i governanti della dinastia dei Seleucidi contaminarono il tempio di Gerusalemme, dedicandolo a Zeus. Un dinamico condottiero giudeo, Giuda Maccabeo, appartenente alla famiglia degli Asmonei, guidò un esercito ribelle che liberò il tempio dalle mani dei greci.

Non è una cosa da poco, nell'ottica degli elohim, non trovate?!

Soprattutto se, come sembra, l'epoca di Tito, Giuseppe Flavio etc. segna di fatto il passaggio di testimone dell'Elohim di riferimento di Roma imperiale.

Gli anni immediatamente successivi alla rivolta e alla vittoria dei Maccabei furono contrassegnati dalla tendenza a formare sette che seguivano ideologie contrastanti, ognuna delle quali faceva a gara con le altre per accaparrarsi il maggior seguito nella comunità ebraica. Ma perché era sorta questa tendenza? Perché il giudaismo finì per essere così diviso? Per conoscere la risposta esaminiamo la storia degli Asmonei.

Dopo avere conseguito l’obiettivo religioso di ristabilire l’adorazione di Yahweh nel suo tempio, Giuda Maccabeo si diede alla politica. Molti ebrei smisero pertanto di seguirlo. Egli tuttavia continuò la lotta contro i governanti seleucidi, fece un trattato con Roma e cercò di creare uno stato ebraico indipendente.

Praticamente possiamo affermare che nel 70 d.c. i vertici di quello che chiamiamo oggi NWO passano dalla palestina a Roma?


Ultima modifica di Atlanticus81 il 15/12/2014, 23:41, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/12/2014, 00:20 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Ottimo lavoro MaxpoweR, dal quale emerge la figura di Giuseppe Flavio, di origine ebraica, come trade union tra il mondo giudaico e quello romano.

Sappiamo essere originario di una famiglia della nobiltà sacerdotale imparentata con la dinastia degli Asmonei, Giuseppe ricevette una educazione tradizionale ebraica con un forte influsso della cultura greca e latina. In gioventù assunse posizioni vicine al movimento dei farisei, molto osservante della Torah, ma ostile ai nazionalisti ebrei ed in particolare agli zeloti.

Alcuni studiosi alternativi hanno avanzato l'ipotesi che il personaggio di Giuseppe di Arimatea, pur collocato in uno scenario storico diverso, sia basato in parte su Flavio Giuseppe. Basano il fatto che Giuseppe di Arimatea nel vangelo apocrifo di Barnaba è chiamato "Giuseppe di Barimatea", che sarebbe una storpiatura di Joseph bar Matthias, il nome aramaico di Giuseppe Flavio.

Sugli Asmonei...

Quando Gesù fu sulla terra, il giudaismo era diviso in fazioni, tutte intente a contendersi il potere sul popolo. Questa è la situazione presentata nei Vangeli e negli scritti dello storico ebreo Giuseppe Flavio del I secolo.

I farisei e i sadducei compaiono sulla scena come personaggi autorevoli, capaci di influenzare l’opinione pubblica al punto da far rigettare Gesù come Messia. (Matteo 15:1, 2; 16:1; Giovanni 11:47, 48; 12:42, 43) Tuttavia questi due influenti gruppi non sono menzionati da nessuna parte nelle Scritture Ebraiche.

Giuseppe Flavio menziona per la prima volta i sadducei e i farisei nel contesto del II secolo a.C... In questo periodo molti ebrei stavano cedendo al fascino dell’ellenismo, cioè la cultura e la filosofia greca.

La tensione fra ellenismo e giudaismo giunse al culmine quando i governanti della dinastia dei Seleucidi contaminarono il tempio di Gerusalemme, dedicandolo a Zeus. Un dinamico condottiero giudeo, Giuda Maccabeo, appartenente alla famiglia degli Asmonei, guidò un esercito ribelle che liberò il tempio dalle mani dei greci.

Non è una cosa da poco, nell'ottica degli elohim, non trovate?!

Soprattutto se, come sembra, l'epoca di Tito, Giuseppe Flavio etc. segna di fatto il passaggio di testimone dell'Elohim di riferimento di Roma imperiale.

Gli anni immediatamente successivi alla rivolta e alla vittoria dei Maccabei furono contrassegnati dalla tendenza a formare sette che seguivano ideologie contrastanti, ognuna delle quali faceva a gara con le altre per accaparrarsi il maggior seguito nella comunità ebraica. Ma perché era sorta questa tendenza? Perché il giudaismo finì per essere così diviso? Per conoscere la risposta esaminiamo la storia degli Asmonei.

Dopo avere conseguito l’obiettivo religioso di ristabilire l’adorazione di Yahweh nel suo tempio, Giuda Maccabeo si diede alla politica. Molti ebrei smisero pertanto di seguirlo. Egli tuttavia continuò la lotta contro i governanti seleucidi, fece un trattato con Roma e cercò di creare uno stato ebraico indipendente.

Praticamente possiamo affermare che nel 70 d.c. i vertici di quello che chiamiamo oggi NWO passano dalla palestina a Roma?


Si, secondo me si può sintetizzare il tutto così; a me sembra inequivocabile.

I 4 imperatori di roma sono l'esempio lampante di un "vuoto di potere" o per meglio dire un AVVICENDAMENTO che genera, nei mesi in cui avviene, dei sommovimenti politici grazie ai quali chiunque avesse un pò di potere residuo tenta di riempire il vuoto creatosi. Avvenuto il trasferimento\trasloco la situazione in terra santa viene calmierata e la profezia del profeta Giuseppe Flavio si compie.

Il tutto in un anno o per meglio dire 6 mesi.

Aprile del 69 d.c. gli Elohim VANNO VIA DAL LUOGO dove forse hanno toccato terra la prima volta (quanto meno quelli della nostra area) per spostarsi nel nuovo CENTRO NEVRALGICO dell'intera area di competenza che smette di essere l'orizzonte limitato della terra santa e delle sponde africane del mediterraneo ma ingloba in sostanza tutta l'europa e quindi una posizione più "centrale"

70 d.c. tutto finito, Vespasiano è il novo imperatore, la situazione in terra santa è di nuovo "tranquilla" o in via di definizione (ci saranno lievi strascichi per qualche anno ancora) ed il nostro profeta è riabilitato.

Rapido, veloce, pulito e con solo qualche decina di migliaia di morti nel mezzo, in puro stile YHWH.

Come all'ora anche oggi: Iraq, Afghanistan, Ucraina, Siria...


p.s.: nel 69 d.c. quanto dell'antico testamento era in circolazione? E che forma aveva? E' possibile che Giuseppe Flavio conoscesse le azioni di YHWH?

Perché mi sembra strano che non abbia ricondotto a DIO i fenomeni a cui assisteva bensì li descrive senza farne riferimento quasi come sapesse che DIO non 'centrava nulla...

Cita:
Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città.


Perchè li descrive come "CARRI DA GUERRA" volanti? Cosa glielo fa pensare? Sapeva già che quelle macchine volanti servivano a fare la guerra? Ne aveva letto nell'antico testamento?

Cosa sono"le schiere di armati"? I cherubini che si staccano dai Khevod (i carri da guerra)

Immagine

uhm più penso a questa vicenda e pi le cose si complicano -_-


Tra l'altro c'è da notare che la PIATTAFORMA su cui era edificato il tempio distrutto nel 70d.c. è identica alla piattaforma di Baalbek, anche su questa i romani hanno poi edificato i loro templi ma queste erano in realtà DEPOSITI PER I CARRI DEGLI DEI.



Immagine
piattaforma megalitica di Gerusalemme, Libano

Immagine
Piattaforma megalitica di Baalbek, Libano

Secondo me se cerchiamo queste strutture possiamo trovare i luoghi dove questi avevano i centri di comando (con annesso deposito per i "carri da guerra"), e quindi come si sono spostati.

Ci sono strutture simili in Italia? Sto provando a cercare...


Ultima modifica di MaxpoweR il 16/12/2014, 00:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/12/2014, 00:58 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:



Ci sono strutture simili in Italia? Sto provando a cercare...


Ti do' una mano... prova a guardare se qui trovi qualcosa di interessante da estrapolare per arricchire questa ricerca

http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=200

http://it.wikipedia.org/wiki/Architettu ... eridionale

[;)]



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MessaggioInviato: 16/12/2014, 01:26 
L'acropoli di Alatri!


Immagine

Immagine

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https://www.google.it/maps/@41.7251727,13.3432606,3a,75y,144.8h,101.92t/data=!3m4!1e1!3m2!1sUo857Aui5atr3T0jUtXyaw!2e0

https://www.google.it/maps/search/acropoli+di+alatri/@41.7246211,13.3437189,580m/data=!3m1!1e3

Cita:
Alatri: è sicuramente il sito meglio conservato con la sua imponente Acropoli e la cinta muraria a difesa del nucleo cittadino.
L’impressionante cinta è lunga circa quattro chilometri e include un’area di 23 ettari. La fortificazione è posta a un’altitudine sul livello del mare che va da un minimo di 413 a un massimo di 485 metri. In essa si aprono sei porte di varia grandezza. Sull’acropoli, di forma quasi trapezoidale, le mura, in alcuni punti, sono alte 15 metri; furono realizzate a funzione di contrafforte di un’altura interna che raggiunge i 502 metri sul livello del mare; la sua fattura è uno degli esempi più perfetti della tecnica edilizia megalitica laziale: i blocchi, lunghi fino a quattro metri e alti anche più di due, combaciano perfettamente tra loro (terza maniera). L’ingresso sopra la fortificazione è consentito da due porte, cui si collega un passaggio sotterraneo, coperto da enormi monoliti. L’architrave della porta principale è lungo più di cinque metri, alto 1,60 e profondo 1,65; è ritenuto il più pesante megalite lavorato, in antichità, nella penisola italica. All’ingresso minore della struttura sono scolpiti tre falli, probabilmente a scopo rituale; il muro occidentale presenta tre grandi nicchie, detti “i santuari”, la cui funzione non è ancora chiara. Sullo spiazzo superiore dell’acropoli insiste tuttora un basamento quadrato di blocchi megalitici – probabilmente un altare primordiale – ove, in età arcaica, poggiava un tempio tuscanico (ricostruito nel giardino del Museo Nazionale di Valle Giulia in Roma); oggi vi si erge il Duomo di Alatri. La popolazione alla quale comunemente è attribuita la realizzazione dell’acropoli e della cinta muraria è quella degli Ernici; la sua datazione è ancora incerta ma fissata intorno al IV secolo a.C., per quanto riguarda la cinta muraria e a un secolo dopo, per quanto riguarda l’acropoli[13][14]. La difficoltà di datazione è dovuta alle numerose fasi della costruzione, soprattutto per le mura esterne. L’archeologo Coarelli, al contrario, sostiene l’anteriorità dell’acropoli, rispetto al resto della fortificazione[15]. Va detto che il materiale votivo, rinvenuto sul basamento templare di quest’ultima (V secolo a.C.), è precedente alle datazioni delle mura[16].


Direi che la somiglianza è evidente anche se la tipologia dei megaliti p diversa.


Ultima modifica di MaxpoweR il 16/12/2014, 01:31, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/12/2014, 10:29 
Dovremmo riuscire a integrare in modo sinottico la questione dei Kurgan e dei Khazari provenienti dal Caucaso, questa storia, e le vicende della tribù di Dan, per capire come si sono ramificate le famiglie aristocratiche dalla prima chiamata del personaggio "Yahweh", il quale, sono sempre più convinto, sia l'ideatore 'morale' del NWO, realizzato quest'ultimo nel corso dei millenni dai suoi vassalli appartenenti a stirpi che poi sono diventate l'aristocrazia medievale, il patriziato romano (di derivazione etrusca? troiana?) piuttosto che le famiglie giudaiche di cui forse Giuseppe Flavio faceva parte.

Ricordiamoci anche le ricerche presentate in questo thread

"Kurgan e Dan, la sconfitta della Rinascita"
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13799

Sta diventando un lavoro epocale... avremmo bisogno del supporto di esperti in merito.

[:p]



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Il problema è che secondo me siamo su linee temporali diverse, non penso che nel 69 d.c. ci fosse ancora lui fisicamente a fare il "DIO" anche perchè se è vera almeno in parte la storia di Gesù lui dice che il suo Elohim non lo ha visto mai nessuno quindi sicuro non era YHWH...



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Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Il problema è che secondo me siamo su linee temporali diverse, non penso che nel 69 d.c. ci fosse ancora lui fisicamente a fare il "DIO" anche perchè se è vera almeno in parte la storia di Gesù lui dice che il suo Elohim non lo ha visto mai nessuno quindi sicuro non era YHWH...


Considera Max che se quello che ripotano le tavolette è vero, Yahwe fa parte di una seconda generazione di Elohim nati sulla terra..Si pensa che intorno al 10000 a.C , i "pionieri" della prima generazione, fossero ancora in vita per cui potrebbe non essere sbagliato pensare che yahwe sia ancora tra noi..[8]



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MessaggioInviato: 16/12/2014, 14:49 
Gesù poteva voler intendere che il suo elohim nn era mai stato visto solo perché spirito, infatti, non ho alcun dubbio che yahwe NON fosse l'elohim di Gesù.



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MessaggioInviato: 20/12/2014, 14:43 
Riporto di seguito una serie di interessanti articoli che presentano una teoria estremamente interessante e importante per questa ricerca

Cita:
I tesori segreti dell'Abbazia di San Giovanni Battista di Valsenio

Vi è mai capitato quando cercate una cosa di trovarne un'altra molto più importante? È quello che è capitato a me oggi, credo che non sia casuale ma un segno del destino. Si tratta di una parte di pluteo scolpito in arenaria che si trova nell'Abbazia di San Giovanni Battista di Valsenio presso Casola Valsenio nell'appennino tosco-romagnolo. Si tratta di una lastra ad ornato depresso che presenta non poche analogie con quella conservata presso la Pieve di San Leolino a Panzano in Chianti, come il nodo di San Giovanni (St. Hans's cross) al centro della croce, l'arricciamento degli spigoli della croce e gli intrecci che ricordano il culto ancestrale del serpente.

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Ma questa è ancora più ricca di particolari che testimoniano la sintesi tra elementi della tradizione pagana germanica con motivi cristiani quasi a testimoniare il momento esatto della conversioni di questi cosiddetti barbari all'arianesimo: la croce col fusto principale molto più grande di quello orizzontale riconduce all'Irminsul, il pilastro del mondo, l'albero sacro dei Germani, a conferma di questo due corvi stanno dalle due parti della croce, sono i corvi messaggeri di Odino: Huginn e Muninn, successivamente i corvi saranno sostituiti con dei più rassicuranti angeli.

Tutta la conversione dei popoli germanici al Cristianesimo è all'insegna del sincretismo con la sostituzione di miti ed eroi della tradizione norrena con quelli cristiani. E così la crocifissione ricorda un analogo sacrificio compiuto da Odino per il proprio popolo e Thor diventa San Michele, il santo guerriero che uccide il drago.

Il nodo di San Giovanni ha un'origine antichissima che riconduce ad antichi culti baltici, i primi esemplari sono stati rinvenuti presso l'Isola di Gotland nel Baltico meridionale è considerata la terra di origine dei Goti. Ancora oggi sull'Isola si celebra la festa di San Giovanni per celebrare l'inizio dell'estate.

Recentemente consistenti lavori di restauro effettuati presso l'Abbazia di San Giovanni di Valsenio hanno permesso alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna di realizzare una serie di indagini archeologiche durante le quali sono venuti fuori i resti di una costruzione precedente di epoca altomedievale o addirittura precristiana. Durante questi lavori, mediante la rimozione delle macerie e materiali di risulta, è stato possibile portare alla luce l'antica cripta del monastero. I lavori di valorizzazione e restauro sono stati inaugurati nel maggio di quest'anno.

Immagine

L'origine di questa croce ariana è sicuramente gotica, lo possiamo dedurre attraverso la comparazione stilistica con altri motivi decorativi sia in oreficeria, si veda il post sul fibbie dei Goti, sia nella scultura della tradizione visigota in Spagna e nella Francia meridionale tra cui il celebre e misterioso pilastro visigoto conservato nella chiesa di Santa Maria Maddalena a Rennes-le-Château. Anche qui il parrocco, un certo Bérenger Saunière, nel 1885 si occupò dei restauri della scalcinata chiesa che gli era stata affidata durante i quali venne alla luce un edificio preesistente del VII secolo che includeva un altare composto da una lastra di pietra sostenuto da due colonne in stile visigotico.

Una di queste era cava all'interno, la leggenda vuole che vi fossero custodite delle antiche pergamene e forse anche altro. Tale leggenda ha dato luogo ad una ridda di ipotesi esoteriche, ma io cedo che il vero tesoro sia il pilastro stesso di cui allego uno schizzo.

Immagine

Stirpe nobile quella dei Goti dalla quale discendono alcune delle più importanti casate europee che i Rosa+Croce collegano alla stirpe di David, cioé alla tribù di Giuda, attraverso Alarico. Sul legame tra la stirpe di David ed i faraoni della XVIII dinastia ho già scritto in questo blog nel post "Le origini europee dei faraoni d'Egitto: il DNA di Tutankhamon".

http://bighipert.blogspot.it/2014/12/i- ... i-san.html


Post tratto dal blog di questo ricercatore indipendente, quello che collega gli europei a Tutankhamon, che riporto di seguito

Cita:
Le origini europee dei faraoni d'Egitto: il DNA di Tutankhamon

Immagine

Quando la società svizzera iGENEA ha fatto l'esame del DNA sulla mummia del faraone Tutankhamon e ne ha diffuso i risultati, forse in molti hanno pensato ad una bufala, o ad un errore. Tanto è radicato nella nostra mente l'immagine stereotipata della storia come l'abbiamo imparata dall'infanzia, ma questa scoperta scientifica di straordinario valore adesso mette in dubbio molte delle nostre certezze.

Tutankhamon nacque nel 1341 a.c., figlio del faraone Akhenaton e della sua consorte Nefertiti, Akhenaton precedentemente noto come Amenofi IV o Amenhotep IV è conosciuto anche come il faraone eretico in quanto abolì il culto politeistico istituendo il culto monoteistico del dio ATON, una divinità che contrariamente a tutte le altre non aveva una rappresentazione zoomorfa ma veniva rappresentata come un disco solare che emanava dei raggi che terminavano con delle mani.

Per dare più sostanza a questo profondo cambiamento il faraone della XVIII dinastia spostò la capitale dell'antico Egitto lontano da Tebe, costruendo sul medio corso del Nilo in una zona desertica una città nuova di zecca che fu chiamata Akhetaton che letteralmente significava "l'orizzonte di ATON" e che corrisponde all'odierna Al Amarnah.

Dopo la caduta di Akhenaton, e la restaurazione del politeismo la città fu distrutta e la sua memoria cancellata dalla storia d'Egitto. Anche il nome di Tutankhamon in origine era differente, egli si chiamava infatti Tutankhaton, ma nelle convulse fasi successive alla caduta del monoteismo, ogni riferimento ad ATON doveva essere drasticamente rimosso, anche il nome del faraone doveva fare riferimento al più rassicurante dio Amon.

Tutti i sacerdoti devoti ad ATON dovettero allora abbandonare il paese per stabilirsi ai confini più remoti del regno: la terra di Canaan. Questa è la storia che viene raccontata nella Bibbia e che noi conosciamo col nome di Esodo.

Dalla diaspora dei seguaci dell'atonismo sarebbe infatti nata la religione ebraica. Questo troverebbe dei riscontri in similitudini sia stilistiche che di contenuto che si possono trovare tra l'Inno al sole scritto sulla tomba del faraone Ay ed alcune parti della Bibbia come il Libro dei Salmi, ed il Libro dei Proverbi.

Il faraone Tutankhamon, morto prematuramente all'età di diciannove anni per una seria forma di malaria, apparteneva all'aplogruppo R1b1a2, SNP R-M269, è l'aplogruppo più diffuso in Europa occidentale e identifica le popolazioni che dopo l'ultima grande glaciazione hanno popolato l'Europa.

Nella tabella che segue ecco i valori dei primi 15 marker del suo cromosoma Y.

Immagine

Sembrerebbe davvero che l'antico Egitto fosse in effetti governato da sovrani di origine ancestrale europea, il cui DNA era quindi assai differente dal resto della popolazione che amministravano. Oggi meno dell'1% degli egiziani è di aplogruppo R1b.

Fin troppo ovvio allora che se Tutankhamon era R-M269 allora erano dello stesso aplogruppo tutti i faraoni della XVIII dinastia che regnò sull'Egitto dal 1540 al 1299 a.c., il che troverebbe conferma anche da una rapida analisi di alcune mummie della dinastia come quella di Thutmosi IV, molto ben conservata, che presenta tratti del volto nordici e soprattutto i capelli rossi che sono un tratto peculiare per questo aplogruppo (vedi link). In effetti test diagnostici sono stati compiuti sul DNA della mummia di Amenhotep III, su una mummia sconosciuta ma che si suppone sia di Akhenaton, confermando che le tre mummie erano tra loro correlate da legami di parentela.

Ahmosi 1540-1515 Ahmes-Nefertari
Amenhotep I 1515-1494 Meritamon
Thutmosi I 1494-1482 Ahmose
Thutmosi II 1482-1479 Hatshepsut
Hatshepsut 1479-1457
Thutmosi III 1479-1425 Hatshepsut Meritre
Amenhotep II 1427-1393 Tia
Thutmosi IV 1394-1384 Mutmuia
Amenhotep III 1384-1346 Tyi
Akhenaton 1358-1340 Nefertiti
Smenkhara 1342-1340 Meritato
Tutankhamon 1340-1323 Ankhesenamon
Ay 1323-1319 Tey
Horemheb 1319-1299 Mutnedjemet

E' possibile che il culto di ATON sia continuato anche lontano dall'Egitto, nella terra di Canaan, dove potrebbero essersi rifugiati i seguaci del cosiddetto faraone eretico dando origine al monoteismo. A suffragio di questa tesi vi è uno studio linguistico del 1922 sulla parola Adonai che in ebraico significa Signore e che mette in luce come questa parola non sarebbe di origine semitica ma proverrebbe dall'Egitto. Adonai = ATON-Ay e prenderebbe il nome dal sommo sacerdote Ay durante il regno di Akhenaton, che divenne anche faraone nel 1323 alla morte di Tutankhamon. Foneticamente le due parole corrispondono a parte la rotazione consonantica t > d che è abbastanza comune.

O forse furono gli Esseni detti anche Nazareni i più diretti discendenti dei sacerdoti di ATON che nel deserto di Qumran nei pressi del Mar Morto continuarono le pratiche di adorazione monoteistiche seguendo uno stile di vita votato alla castità e alla purificazione, alla stessa setta sembra essere appartenuto anche Gesù di Nazareth, di questa spiritualità mistica resta traccia nei Vangeli e nei suoi insegnamenti votati alla vita semplice ed al rifiuto delle vane glorie del mondo.

I capelli rossi sono un indizio genetico facilmente rintracciabile anche nell'antico testamento:

"Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due
gemelli erano nel suo grembo. Uscì il primo, rossiccio, e tutto
come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù." Genesi, 25,25

Ad un più attento esame del DNA di King Tut come viene amichevolmente chiamato nel progetto iGENEA, possiamo notare come il suo DNA corrisponda in maniera molto ravvicinata col cosiddetto SWAMH (Super Western Atlantic Modal Haplotype). Facendo il confronto tra il SWAMH e il DNA di King Tut ho calcolato una GD (Genetic Distance) pari a 7 confrontando 18 marker STR. Ammettendo che DYS426=12 e DYS388=12, essendo marker molto stabili e per DYS19=14 e DYS437=14 che nelle analisi hanno un raro (improbabile) doppio picco, probabilmente dovuto a qualche forma di contaminazione.

L'AMH (Atlantic Modal Haplotype) è un aplotipo modale cioè una firma genetica media all'interno di uno specifico aplogruppo. Questo modale è stato sviluppato dalla società texana FTDNA allo scopo di capire quale fosse il modale più diffuso nell'Europa occidentale, si chiama così perchè è particolarmente concentrato nella fascia atlantica dell'Europa nord-occidentale, partendo dalla costa nordatlantica della penisola iberica, passando per le isole britanniche per arrivare nello Jutland e in Scandinavia. E' l'impronta genetica tipica dell'aplogruppo R1b1a2 R-M269 ed è caratteristica di alcune subcladi come la L21. Confrontando il modale dei partecipanti al progetto L21+ di FTDNA con quello di King Tut la GD si abbassa a 6.

Occorre anche considerare che la GD più alta = 2 è per il DYS439, che è un marker che cambia molto velocemente attraverso le generazioni soprattutto confrontando un campione di un soggetto che visse più di tremila anni fa.

Una GD = 5 o 6 confrontando 25 marker STR Y-DNA, significa che i due soggetti presi in esame non sono parenti in senso genealogico (1-15 generazioni), ma che molto probabilmente condividono un comune ancestore nel lungo periodo che possono essere anche alcune migliaia di anni. Una GD = 2 significa che i due soggetti sono imparentati soprattutto se condividono lo stesso cognome.

E quindi a questo punto è lecito concludere che King Tut appartenesse all'aplogruppo R-L21.

Ma cosa ci faceva questo aplotipo nell'antico Egitto della XVIII dinastia?

http://bighipert.blogspot.it/2013/11/le ... gitto.html


Ci sarebbe da riempire pagine e pagine di commenti e a approfondimenti ulteriori...


Ultima modifica di Atlanticus81 il 20/12/2014, 15:04, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/01/2015, 23:48 
Non c'è niente da fare... dobbiamo imparare l'inglese.

Cita:
How the Dead Souls of Venice Corrupted Science
Webster G. Tarpley, Ph.D. - ICLC Conference, September, 1994

There is a cancer growing on world history – the cancer of oligarchism. Between 1200 A.D. and about 1600 A.D., the world center of gravity for the forces of oligarchism was the oligarchy of Venice. Toward the end of that time, the Venetian oligarchy decided for various reasons to transfer its families, fortunes, and characteristic outlook to a new base of operations, which turned out to be the British Isles. The old program of a worldwide new Roman Empire with its capital in Venice was replaced by the new program of a worldwide new Roman Empire with its capital in London – what eventually came to be known as the British Empire.

Immagine

This was the metastasis of the cancer, the shift of the Venetian Party from the Adriatic to the banks of the Thames, and this has been the main project of the world oligarchy during the past five centuries. The Venetian Party, wherever it is, believes in epistemological warfare. The Venetian Party knows that ideas are more powerful weapons than guns, fleets, and bombs. In order to secure acceptance for their imperial ideas, the Venetian Party seeks to control the way people think.

If you can control the way people think, say the Venetians, you can control the way they respond to events, no matter what those events may be. It is therefore vital to the Venetians to control philosophy and especially science, the area where human powers of hypothesis and creative reason become a force for improvements in the order of nature. The Venetian Party is implacably hostile to scientific discovery. Since the days of Aristotle, they have attempted to suffocate scientific discovery by using formalism and the fetishism of authoritative professional opinion. The Venetian Party has also created over the centuries a series of scientific frauds and hoaxes, which have been elevated to the status of incontrovertible and unchallengeable authorities. These have been used to usurp the rightful honor due to real scientists, whom the Venetians have done everything possible to destroy.

We can identify the Venetian faction which has been responsible for the most important of these scientific and epistemological frauds. They can be called the “dead souls” faction, or perhaps the “no-soul brothers” of Venetian intelligence. This is because their factional pedigree is based on the belief that human beings have no soul. Their factional creed is the idea that human beings have no creative mental powers, are incapable of forming hypotheses, and cannot make scientific discoveries.

THREE GROUPS OF VENETIAN GAMEMASTERS

We can approach these Venetian dead souls in three groups. First there is the group around Pietro Pomponazzi, Gasparo Contarini, and Francesco Zorzi, who were active in the first part of the 1500s. Second, there is the group of Paolo Sarpi and his right-hand man Fulgenzio Micanzio, the case officers for Galileo Galilei. This was the group that opposed Johannes Kepler in the early 1600s. Third, we have the group around Antonio Conti and Giammaria Ortes in the early 1700s. This was the group that created the Newton myth and modern materialism or utilitarianism and combated Gottfried Wilhelm Leibniz. These three groups of Venetian gamemasters are responsible for a great deal of the obscurantism and garbage that weighs like a nightmare on the brain of humanity today. These Venetian intelligence officials are the original atheists and materialists of the modern world, as reflected in the sympathy of Soviet writers for figures like Galileo, Newton, and Voltaire as ancestors of what was later called dialectical materialism.

The leading figure of the first grouping in the early 1500s was Gasparo Contarini. In other locations we have told the story of how Contarini, for Venetian raisons d’état, set into motion the Protestant Reformation, including Martin Luther, King Henry VIII of England, Jean Calvin of Geneva, and the Italian crypto-Protestants known as gli Spirituali. At the same time, Contarini was the cardinal of the Roman Catholic Church who masterminded the early phases of the Catholic Counter-Reformation. Contarini was the personal protector of Ignatius of Loyola, and played a decisive role in establishing the Jesuit Order. Contarini also convoked the Council of Trent on an Aristotelian platform.

It is with Pietro Pomponazzi that we see the explicit factional pedigree of the dead souls faction. Pomponazzi started from Aristotle, as the Venetian Party always does. Aristotle asserted that there is no thought which is not mixed with sense impressions. This meant that there is no part of our mental life which is not contaminated by matter. For Pomponazzi, this proved that the soul does not exist, since it has no immaterial substance. Contarini warned Pomponazzi not to take this matter any further, but also remarked that the only time that the existence of the soul is really certain is when the person is already dead. For Contarini, as a practical matter, there is no empirical human soul that you can be aware of while you are still alive.

Francesco Zorzi was the envoy of this group to Henry VIII, to whom he became the resident sex adviser. Zorzi illustrates the typical profile of a Venetian intelligence operative in the early 1500s: He was a Franciscan friar whose main occupation was black magic of the Rosicrucian variety. He was a conjurer, a necromancer, an apparitionist. Think of Christopher Marlowe’s Doctor Faustus, and you have the portrait of Zorzi. Not exactly a role model for science nerds of any age. As the 1500s turned into the 1600s, this profile began to present serious drawbacks and limitations.

SARPI AND GALILEO

Until about 1600, the posture of the Venetian Party toward science was one of more or less open hostility, favoring black magic. But in the early 1600s, the group around Sarpi succeeded in changing their public profile from being the enemies of science to being the embodiment of the most advanced and sophisticated science. For several centuries after this, the Venetians would work inside the scientific community to take it over. They would claim to represent the highest expression of scientific values. In this way, they could institutionalize the dead hand of formalism and the fetishism of authority, so as to stifle the process of discovery.

The chief of Venetian intelligence who made this possible was Paolo Sarpi. Sarpi and his friend Fulgenzio Micanzio were Servite monks. Sarpi was part of an important Venetian salon of the day, the Ridotti Morosini, which met for discussions in the palace of the Morosini family on the Grand Canal. The Morosini were the direct ideological heirs of Gasparo Contarini. The Morosini salon centered on a discussion of science, and it became the nucleus for the youthful faction of the Venetian oligarchy, the so-called Giovani, who became powerful after 1582. The Giovani favored a policy of cooperation with Holland, England, and France in conflicts with the Austrian and Spanish Hapsburgs and the papacy. The Vecchi, the oldies, serviced the Venetian networks on the Spanish and papal side, which were also quite extensive.

We have told in other locations how Sarpi organized and unleashed the Thirty Years’ War in Central Europe, using agents like Max von Thurn und Taxis, Christian von Anhalt, Christoph von Dona, and the Elector Palatine Frederick, the so-called Winter King. In this sense, Paolo Sarpi personally exterminated about one-third of the entire population of Europe, and about one-half of the population of Germany and surrounding areas. Sarpi also caused the assassination of King Henry IV of France when Henry opposed Sarpi’s designs and exposed him as an atheist. Paolo Sarpi, we see, is a worthy predecessor to Bertrand Russell.

But Sarpi in his own time was considered an eminent mathematician. One contemporary wrote of him: “…I can say about him without any exaggeration whatsoever that no one in Europe excels him in the knowledge of [mathematical] sciences.” This is the view of Sarpi held by Galileo Galilei.

Sarpi’s companions at the Ridotto Morosini during the 1590s included the influential mystic Giordano Bruno. Starting in 1592, there was also a professor of mathematics at the nearby University of Padua: Galileo Galilei, a native of Florence. Galileo taught mathematics in Padua from 1592 to 1610, and it was during his stay on Venetian territory that he became a celebrity. Galileo was a paid agent of Sarpi and, after Sarpi’s death, of Sarpi’s right-hand man Micanzio. There is a correspondence on scientific subjects between Sarpi and Galileo, including on magnetism, which was Sarpi’s favorite, because he found it occult. Galileo proposed some of his first ideas on falling bodies to Sarpi, who enthused that Galileo had been born to solve the question of motion.

Galileo’s fame was procured when he used a small telescope to observe the moons of Jupiter, the rings of Saturn, and the phases of Venus. He reported these sightings in his essay The Starry Messenger, which instantly made him the premier scientist in Europe and thus a very important agent of influence for the Venetian Party. This entire telescope operation had been devised by Paolo Sarpi.

The first telescope had been built by Leonardo da Vinci about a hundred years before Galileo. Susan Welsh has called attention to the research of Domenico Argentieri on Leonardo’s optical manuscripts, which demonstrates that Leonardo’s telescope had a convex lens at one end and a concave lens at the other. Its magnifying power was rather weak, but it was a telescope. There are reports of a telescope made in Italy in 1590. By 1608, telescopes began to turn up in Holland, and Galileo says he was encouraged by reports of them to build his own telescope in 1609.

Sarpi’s version of these events is more revealing. He wrote on March 16, 1610 that a telescope had been found in Holland two years before, therefore in spring 1608. “Once this was found,” wrote Sarpi, “our mathematician of Padua [Galileo] and some of our other people who are not ignorant of these arts began to use the telescope on celestial bodies, adjusting it and refining it for the purpose….” Notice: Galileo “and some of our other people.” It would appear that the observations were made not from Padua, but from Paolo Sarpi’s Servite monastery in Venice. Sarpi wrote about Galileo as “our mathematician,” saying that he had “frequently discussed with him at the time” about the results of the telescopic observations, and did not need to read what Galileo had written about them.

In 1611, a Polish visitor to Venice, Rey, wrote that Galileo had not really been the inventor of the telescope, but that the “adviser, author, and director” of the telescope project had been Father Paolo Sarpi, “who is considered the greatest mathematician here.”

In 1597, Johannes Kepler had sent a copy of his new book, Mysterium Cosmographicum, to Galileo. This was the work in which Kepler proposed the Platonic solids as the basis for understanding the harmonic ordering of the planetary orbits around the Sun. Galileo thereupon sent a letter to Kepler, explaining that he, too, was a follower of the Copernican or heliocentric view, but that he “had not dared” to come forward with this view because of fear, and preferred to sit on the whole business because of the climate of opinion. Kepler had written back urging Galileo to be confident and to go forward with the struggle for truth, offering to find publishers in Germany if the Italian climate were too oppressive. Galileo did not do this, and refused to comment in detail on Kepler’s book. According to Kepler’s biographer Max Caspar, in the following years Galileo used material from Kepler in his lectures, but without giving Kepler credit.

Kepler and Galileo were in frequent contact for over 30 years. Kepler commented with benevolent interest – and with subtle polemics – about Galileo’s published works. But Galileo never commented systematically on Kepler’s laws. In 1609, Kepler published his Astronomia Nova, expounding his first and second laws of planetary motion – that the planets move in ellipses of which the Sun is one focus, and that the planets sweep out equal areas in equal times between themselves and the Sun as they revolve. In Galileo’s Dialogues on the Two Great World Systems, published in 1533, Kepler is hardly mentioned, while the discussion centers on Copernicus, with his perfect circle orbits of the planets around the Sun, which had no hope of accounting for the observed positions of the planets. At the end, one of the characters says that he is surprised at Kepler for being so “puerile” as to attribute the tides to the attraction of the Moon.

During the first years of the pontificate of Pope Urban VIII Barberini, Galileo was the semi-official scientist for the pope. But in 1631, when the Swedish Protestant army of Gustavus Adolphus fought its way through Germany, reached the Alps, and seemed ready to sweep down on Rome, Urban VIII turned abruptly from a pro-French to a pro-Spanish policy. The Spanish ascendancy is the backdrop for the trial of Galileo carried out by the Dominicans with Jesuit support. Some years earlier, Sarpi had forecast that if Galileo went to Rome, the Jesuits and others were likely to “turn … the question of physics and astronomy into a theological question,” so as to condemn Galileo as “an excommunicated heretic” and force him to “recant all his views on this subject.” Sarpi in 1616 seemed to know very well what would happen more than 15 years later, well after his own death. It is evident that the scenario sketched here corresponded to Sarpi’s own long-term plan. For Galileo, the trial was one of the greatest public relations successes of all time. The gesture of repression against Galileo carried out by the Dominicans of Santa Maria Sopra Minerva in Rome established the equation Galileo=modern experimental science struggling against benighted obscurantism. That equation has stood ever since, and this tragic misunderstanding has had terrible consequences for human thought. Lost in the brouhaha about Galileo is the more relevant fact that Kepler had been condemned by the Inquisition more than a decade before.

Sarpi’s philosophical and scientific writings were not published until after World War II. These are the Pensieri, or Thoughts, and the Arte di Ben Pensare, the Art of Thinking Well. Sarpi’s achievement for Venetian intelligence was to abstract the method of Aristotle from the mass of opinions expressed by Aristotle on this or that particular issue. In this way, sense certainty could be kept as the basis of scientific experiments, and Aristotle’s embarrassingly outdated views on certain natural phenomena could be jettisoned. This allowed the Venetians to preserve the essential Aristotle, while attacking exponents of the Aristotelian or Peripatetic school, such as the Jesuits of the Collegio Romano. These writings by Sarpi have not been translated, but they are the basis of everything written by Sir Francis Bacon. The Bacon-Hobbes menage was in close contact with Sarpi and Micanzio. Sarpi can also be found in Locke, who took almost 1,000 pages to write what Sarpi had put down in 30.

In the Art of Thinking Well, Sarpi starts from sense perception and sense certainty. He suggests that an impression made on our sensory apparatus by outside objects has to be distinguished from those objects. Especially he points to tastes, odors, and sounds, which he thinks are a matter of our nervous system, not of outside reality. In a different category are ideas of quantity, size, and time, which are objective. In the same manuscript, Sarpi lists the immortality of the soul as one on a list of wrong ideas. Sarpi repeats the argument of Pomponazzi that since there is no knowledge without sensation, the soul dies with the body. Again, the trademark of the Venetian dead souls faction.

Galileo’s epistemology comes straight from Sarpi. We can see this in Galileo’s 1623 essay Il Saggiatore, The Assayer. For Galileo, colors, tastes, sounds, smells, are mere words. They exist only for our bodies. Galileo makes the famous comparison of these to tickling. If you brush a feather over the soles of the feet or the armpits of a marble statue, you will not produce a tickle. But if you do this to a human being, you will cause that tickling sensation. So, Galileo says, it is time to get rid of ears, tongues, and noses, and go for shapes, numbers, and motions, and never odors, tastes, and sounds. From this he proceeds quickly to a reductionist theory of atoms, in which heat is explained as the effect a “fiery minims” of igneous atoms. Galileo’s epistemology is identical with that of Sarpi. This is what Galileo means when he denies Aristotle to say that the truth is written in the book of nature, and written in mathematical characters. Galileo was a reductionist.

Sarpi died in 1623, and Galileo’s case officer became the Servite monk Fulgenzio Micanzio. After Galileo had been condemned, Micanzio reminded Galileo of the assignment he had received from Sarpi 20 years earlier: to write a treatise on motion. And by the way, added Micanzio, I have 258 pounds here for you. Later, Micanzio would procure Galileo a pension of 60 scudi per year from the coffers of the Venetian state.

Galileo responded to Micanzio’s orders with the 1638 Discourses on Two New Sciences, Mechanics and Local Motion. Because Galileo had been condemned by the Inquisition, he could not be published anywhere that papal authority was strong. Micanzio therefore arranged for Galileo’s book to be printed by the Dutch Elsevir press in Leyden.

In 1634, Micanzio wrote to Galileo that he had been talking to an expert in science and philosophy – called a virtuoso in the parlance of the day – who had commented that although he did not deny Galileo’s scientific ability, “the things that you bring are not new, but are already in Kepler.” Indeed. Galileo wrote back that the correct answer to this virtuoso is that although Galileo and Kepler may sometimes seem to agree about certain astronomical phenomena, “my way of philosophizing is so different from his.” (Nov. 19, 1634).

In letters written in 1640, Galileo threw further light on his own scientific method. Galileo complained that he had been misunderstood: “Against all the reason in the world, I am accused of impugning Peripatetic doctrine, whereas I profess and am certain of observing more religiously the Peripatetic – or, to put it better, Aristotelian – teachings than many others….” (Aug. 24, 1640). Galileo asserted that he had tried to study phenomena: “that in all natural effects assure me of their existence, their “an sit” [if it be], whereas I gain nothing from their how, their “quomodo.” (June 23, 1640). Some might try to dismiss these admissions as a distortion of Galileo’s outlook caused by the crackdown of which he was still a victim, but I would submit that this is the real Galileo talking. What Galileo is trying to express here is the same thing Isaac Newton meant with his infamous “hypotheses non fingo” [I do not fabricate hypotheses]. Which brings us to Newton.

NEWTON: A CULTIST KOOK

The next phase of the corruption of science by Venice depends on a rather obscure Cambridge don by the name of Isaac Newton. For the oligarchy, Newton and Galileo are the only two contenders for the honor of being the most influential thinker of their faction since Aristotle himself. The British oligarchy praises Newton as the founder of modern science. But, at the same time, they have been unable to keep secret the fact that Newton was a raving irrationalist, a cultist kook. Among the oligarchs, it was the British economist Lord John Maynard Keynes and a fellow Cambridge graduate who began to open the black box of Newton’s real character. Was Newton the first and greatest of the modern scientists, the practitioner of cold and untinctured reason? No, said Keynes, Newton was not the first of the Age of Reason. He was the last of the magicians, the last of the Babylonians and Sumerians, the last wonderful child to whom the Magi could do sincere and appropriate homage. Keynes based his view on the contents of a box. What was in the box? The box contained papers which Newton had packed up when he left Cambridge for London in 1696, ending his Cambridge career and beginning his new life in London as member and president of the British Royal Society, director of the mint, resident magus of the new British Empire.

Inside the box were manuscripts and papers totaling some 1.2 million words. After Newton’s death, Bishop Horsley was asked to inspect the box, with a view to publication, but when he saw the contents, he recoiled in horror and slammed the lid. A century passed. Newton’s nineteenth-century biographer, Sir David Brewster, looked into the box. He decided to save Newton’s reputation by printing a few selections, but he falsified the rest with straight fibbing, as Keynes says. The box became known as the Portsmouth Papers. A few mathematical papers were given to Cambridge in 1888. In 1936, the current owner, Lord Lymington, needed money, so he had the rest auctioned off. Keynes bought as many as he could, but other papers were scattered from Jerusalem to America.

As Keynes points out, Newton was a suspicious, paranoid, unstable personality. In 1692, Newton had a nervous breakdown and never regained his former consistency of mind. Pepys and Locke thought that he had become deranged. Newton emerged from his breakdown slightly “gaga.” As Keynes stresses, Newton “was wholly aloof from women,” although he had some close young male friends. He once angrily accused John Locke of trying to embroil him with women.

In the past decades, the lid of the box has been partially and grudgingly opened by the Anglophile scholars who are the keepers of the Newton myth. What can we see inside the box?

First, Newton was a supporter of the Arian heresy. He denied and attacked the Holy Trinity, and therefore also the Filioque and the concept of Imago Viva Dei. Keynes thought that Newton was “a Judaic monotheist of the school of Maimonides,” which suggests that he was a Cabalist. For Newton, to worship Christ as God was idolatry and a mortal sin. Even in the Church of England, Newton had to keep these views secret or face ostracism.

ALCHEMY AND GREEN LIONS

Newton’s real interest was not mathematics or astronomy. It was alchemy. His laboratory at Trinity College, Cambridge was fitted out for alchemy. Here, his friends said, the fires never went out during six weeks of the spring and six weeks of the autumn. And what is alchemy? What kind of research was Newton doing? His sources were books like the “Theatrum Chemicum Britannicum” of Elias Ashmole, the Rosicrucian leader of British speculative Freemasonry. Newton owned all six heavy quarto volumes of Ashmole.

The goal of the alchemists was the quest for the mythical philosopher’s stone, which would permit the alchemist to transmute lead and other base metals into gold. The alchemists hoped the philosopher’s stone would give them other magical powers, such as rejuvenation and eternal youth.

Alchemy also involved the relations between the astrological influences of the planets and the behavior of chemicals. One treatise that dealt with these issues was the “Metamorphosis of the Planets.” Since the planet Jupiter had precedence among the planets, it also occupied a privileged position among the reagents of alchemy. Newton expressed this with a picture he drew of Jupiter Enthroned on the obverse of the title page of this book.

What were Newton’s findings? Let him speak for himself: “Concerning Magnesia of the green Lion. It is called Prometheus & the Chameleon. Also Androgyne, and virgin verdant earth in which the Sun has never cast its rays although he is its father and the moon its mother. Also common mercury, dew of heaven which makes the earth fertile, nitre of the wise. Instructio de arbore solari. It is the Saturnine stone.” This would appear to have been written in the 1670s. A sample from the 1690s: “Now this green earth is the Green Ladies of B. Valentine the beautifully green Venus and the green Venereal emerald and green earth of Snyders with which he fed his lunary Mercury and by virtue of which Diana was to bring forth children and out of which saith Ripley the blood of the green Lyon is drawn in the beginning of the work.”

During the 1680s Newton also composed a series of aphorisms of alchemy, the sixth of which reads as follows: “The young new born king is nourished in a bigger heat with milk drawn by destellation from the putrefied matter of the second work. With this milk he must be imbibed seven times to putrefy him sufficiently and then dococted to the white and red, and in passing to the red he must be imbibed with a little red oil to fortify the solary nature and make the red stone more fluxible. And this may be called the third work. The first goes on no further than to putrefaction, the second goes to the white and the third to the red.” (Westfall, pp. 292, 293, 358).

And so it goes for more than a million words, with Green Lions, Androgynes, male and female principles, Pan and Osiris. Truly it has been said that Newton had probed the literature of alchemy as it had never been probed before or since, all during the time he was supposedly writing his Principia Mathematica. In addition, he drew up plans for King Solomon’s Temple, and later a chronology of Biblical events which foreshortened that history by cutting out several hundred years.

NEWTON’S “DISCOVERIES”

And what about Newton’s supposed discoveries? Upon closer scrutiny, it turns out that he had no discoveries. Take, for example, Newton’s alleged law of universal gravitation, which states that the force of attraction of two point masses is equal to the product of the two masses divided by the square of the distance between them, times a constant. This is Newton’s so-called inverse square law. It has long been known that this was not really a new discovery, but rather derived by some tinkering from Kepler’s Third Law. Kepler had established that the cube of a planet’s distance from the Sun divided by the square of its year always equaled a constant. By supplementing this with Huygens’s formula for centrifugal acceleration and making some substitutions, you can obtain the inverse square relationship. This issue is settled in the appendices to The Science of Christian Economy [by Lyndon LaRouche, Washington, D.C.: Schiller Institute, 1991]. But the partisans of Newton still claim that Newton explained gravity.

By opening the lid of the box, we find that Newton himself confesses, in an unpublished note, that his great achievement was cribbed from Kepler. Newton wrote: “…I began to think of gravity extending to the Orb of the Moon and (having found out how to estimate the force with which a globe revolving presses the surface of a sphere) from Kepler’s rule of the periodical times of the Planets being in sesquialterate proportion of their distances from the center of their Orbs, I deduced that the forces which keep the Planets in their Orbs must be reciprocally as the squares of their distances from the centers about which they revolve….” (Westfall, 143). Newton “arrived at the inverse square relation by substituting Kepler’s Third Law into Huygens’s recently published formula for centrifugal force” (Westfall, 402). Hooke and Sir Christopher Wren claimed to have done the same thing at about the same time.

Newton’s love of alchemy and magic surfaces as the basis of his outlook, including in his supposed scientific writings. In his “Opticks,” he asks, “Have not the small particles of bodies certain powers, virtues, or forces, by which they act at a distance…. How those attractions may be performed, I do not here consider. What I call attraction may be performed by Impulse, or some other means unknown to me.” This is Newton’s notion of gravity as action at a distance, which Leibniz rightly mocked as black magic. Newton’s system was unable to describe anything beyond the interaction of two bodies, and supposed an entropic universe that would have wound down like clockwork if not periodically re-wound. Newton also wrote of an electric spirit, and of a mysterious medium he called the ether. What the basis of these is in alchemy is not clear.

Then there is the story of Newton’s invention of the calculus. In reality, Newton never in his entire life described a calculus. He never had one. What he cooked up was a theory of so-called fluxions and infinite series. This was not a calculus and quickly sank into oblivion when it was published nine years after Newton’s death. By 1710, European scientists had been working with Leibniz’s calculus for several decades. It was about that time that Newton and the British Royal Society launched their campaign to claim that Newton had actually invented the calculus in 1671, although for some strange reason he had never said anything about it in public print during a period of 30 years. This was supplemented by a second allegation, that Leibniz was a plagiarist who had copied his calculus from Newton after some conversations and letters exchanged between the two during the 1670s. These slanders against Leibniz were written up by Newton and put forward in 1715 as the official verdict of the British Royal Society. The same line was churned out by scurrilous hack writers directed by Newton. But scientists in continental Europe, and especially the decisive French Academy of Sciences, were not at all convinced by Newton’s case. Newton’s reputation on the continent was at best modest, and certainly not exalted. There was resistance against Newton in England, with a hard core of 20-25% of anti-Newton feeling within the Royal Society itself. How then did the current myth of Newton the scientist originate?

NEWTON: THE APOTHEOSIS OF A CHARLATAN

The apotheosis of Newton was arranged by Antonio Conti of Venice, the center of our third grouping of the dead souls faction. In order to create the myth of Newton as the great modern scientist, Conti was obliged to do what might well have been considered impossible at the time: to create a pro-British party in France. Conti succeeded, and stands as the founder of the Enlightenment, otherwise understood as the network of French Anglophiles. Those Frenchmen who were degraded enough to become Anglophiles would also be degraded enough to become Newtonians, and vice versa. The British had no network in Paris that could make this happen, but the Venetians did, thanks most recently to the work of such figures as Montaigne and Pierre Bayle. What the British could never have done, the Venetians accomplished for the greater glory of the Anglo- Venetian Party.

Born in Padua in 1677, Conti was a patrician, a member of the Venetian nobility. He was a defrocked priest who had joined the Oratorian order, but then left it to pursue literary and scientific interests, including Galileo and Descartes. Conti was still an abbot. In 1713, Conti arrived in Paris. This was at the time of the Peace of Utrecht, the end of the long and very bitter War of the Spanish Succession, in which the British, the Dutch, and their allies had invaded, defeated, and weakened the France of Jean-Baptiste Colbert. Louis XIV had only two more years to live, after which the throne would go to a regent of the House of Orleans.

In Paris, Conti built up a network centering on the philosopher Nicholas de Malebranche. He also worked closely with Bernard Le Bovier de Fontenelle, the permanent secretary of the French Academy of Sciences, still the premier research center in Europe. Conti saw immediately that Fontenelle was a follower of Giordano Bruno of the Ridotto Morosini. Conti become a celebrity in Paris, but he soon announced that he was growing tired to Descartes, the dominant figure on the French intellectual scene. Conti began telling the Paris salons that he was turning more and more to Newton and Leibniz. He began to call attention to the polemic between Newton and Leibniz. What a shame that these two eminent scientists were fighting each other! Perhaps these two outlooks could be reconciled. That would take a tactful mediator, an experienced man of the world. Since the English and the German scientists were at war, who better than an Italian, a Venetian, to come forward as mediator? Perhaps such a subtle Venetian could find a way to settle this nasty dispute about the calculus and propose a compromise platform for physics.

A solar eclipse was in the offing, and Conti organized a group of French astronomers to go to London and observe it – probably the London fog would be helpful. With Conti’s help these Frenchmen would be turned, made members of the Royal Society, and when they got back to France, they would become the first French Anglophiles of the eighteenth century French Enlightenment. Before leaving Paris, Conti, with classical Venetian duplicity, wrote a very friendly letter to Leibniz, introducing himself as a supporter of Leibniz’s philosophy. Conti claimed that he was going to London as a supporter of Leibniz, who would defend his cause in London just as he had done in Paris. By 1715, Leibniz’s political perspectives were very grim, since his patroness, Sophie of Hanover, had died in May 1714. Leibniz was not going to become prime minister of England, because the new British king was Georg Ludwig of Hanover, King George I.

When Conti got to London, he began to act as a diabolical agent provocateur. Turning on his magnetism, he charmed Newton. Newton was impressed by his guest and began to let his hair down. Conti told Newton that he had been trained as a Cartesian. “I was myself, when young, a Cartesian,” said the sage wistfully, and then added that Cartesian philosophy was nothing but a “tissue of hypotheses,” and of course Newton would never tolerate hypotheses. Newton confessed that he had understood nothing of his first astronomy book, after which he tried a trigonometry book with equal failure. But he could understand Descartes very well. With the ground thus prepared, Conti was soon a regular dinner guest at Newton’s house. He seems to have dined with Newton on the average three evenings per week. Conti also had extensive contacts with Edmond Halley, with Newton’s anti-Trinitarian parish priest Samuel Clarke, and other self-styled scientists. Conti also became friendly with Princess Caroline, the Princess of Wales, who had been an ally of Leibniz. Conti became very popular at the British court, and by November 1715 he was inducted by Newton as a member of the Royal Society.

Conti understood that Newton, kook that he was, represented the ideal cult figure for a new obscurantist concoction of deductive- inductive pseudo mathematical formalism masquerading as science. Thanks to the Venetians, Italy had Galileo, and France had Descartes. Conti might have considered concocting a pseudo scientific ideology for the English based on Descartes, but that clearly would not do, since Venice desired to use England above all as a tool to tear down France with endless wars. Venice needed an English Galileo, and Conti provided the intrigue and the public relations needed to produce one, in a way not so different from Paolo Sarpi a century before.

THE LEIBNIZ-NEWTON CONTEST

Conti received a letter from Leibniz repeating that Newton had never mastered the calculus, and attacking Newton for his occult notion of gravitation, his insistence on the existence of atoms and the void, his inductive method. Whenever Conti got a letter from Leibniz, he would show it to Newton, to stoke the fires of Newton’s obsessive rage to destroy Leibniz. During this time, Newton’s friend Samuel Clarke began an exchange of letters with Leibniz about these and related issues. (Voltaire later remarked of Clarke that he would have made an ideal Archbishop of Canterbury if only he had been a Christian.) Leibniz wrote that natural religion itself was decaying in England, where many believe human souls to be material, and others view God as a corporeal being. Newton said that space is an organ, which God uses to perceive things. Newton and his followers also had a very odd opinion concerning the work of God. According to their doctrine, “God Almighty wants to wind up his watch from time to time; otherwise, it would cease to move. He had not, it seems, sufficient foresight to make it a perpetual motion.” This gave rise to the Leibniz-Clarke correspondence, in which we can also see the hand of Conti. By now, the chameleon Conti was a total partisan of Newton’s line of atoms and the void, the axioms of Newtonian absolute space. “If there were no void,” wrote Conti, “all bodies would be equally heavy and the comets could not pass through heavenly spaces…. M. Leibniz has written his speech to Princess [Caroline], and he presents the world not as it is, but as it could be.” (Badaloni, Antonio Conti, 63).

Newton tried to get the ambassadors of the London diplomatic corps to review his old manuscripts and letters, hoping they would endorse the finding of the Royal Society that Leibniz had plagiarized his calculus. Leibniz had pointed out that the Royal Society had stacked the evidence. Conti used this matter to turn George I more and more against Leibniz. Conti organized the Baron von Kilmansegge, the Hanoverian minister and husband of George I’s mistress, to take the position that the review of documents would not be enough; the only way to decide the Leibniz-Newton controversy was through a direct exchange of letters between the two. King George agreed with this. Conti encouraged Newton to make a full reply to Leibniz, so that both letters could be shown to the king. When he heard Newton’s version, the king indicated that Newton’s facts would be hard for Leibniz to answer.

Conti tried to convince Leibniz to accept the 1715 verdict of the Royal Society which had given credit for the calculus to Newton. In return, to sweeten this galling proposal, Conti generously conceded that Leibniz’s calculus was easier to use and more widely accepted. By now Leibniz was well aware that he was dealing with an enemy operative, but Leibniz died on Nov. 4, 1716, a few days before Conti arrived in Hanover to meet him. Newton received word of the death of his great antagonist through a letter from Conti.

CONTI’S DEPLOYMENT TO FRANCE

Thanks to Conti’s intervention as agent provocateur, Newton had received immense publicity and had become a kind of succes de scandale. The direct exchange mandated by George I suggested to some an equivalence of Leibniz and Newton. But now Conti’s most important work was just beginning. Leibniz was still held in high regard in all of continental Europe, and the power of France was still immense. Conti and the Venetians wished to destroy both. In the Leibniz-Newton contest, Conti had observed that while the English sided with Newton and the Germans with Leibniz, the French, Italians, Dutch, and other continentals wavered, but still had great sympathy for Leibniz. These powers would be the decisive swing factors in the epistemological war. In particular, the attitude which prevailed in France, the greatest European power, would be decisive. Conti now sought to deliver above all France, plus Italy, into the Newtonian camp.

Conti was in London between 1715 and 1718. His mission to France lasted from 1718 through 1726. Its result will be called the French Enlightenment, L’Age des Lumieres. The first components activated by Conti for the new Newtonian party in France were the school and followers of Malebranche, who died in 1715. The Malebranchistes first accepted Newton’s Opticks, and claimed to have duplicated Newton’s experiments, something no Frenchman had done until this time. Here Conti was mobilizing the Malebranche network he had assembled before going to London. Conti used his friendship with Fontenelle, the secretary of the French Academy of Sciences, to secure his benevolent neutrality regarding Newton. Conti’s other friends included Mairan, Reaumur, Freret, and Desmolets.

During the late teens and ’20s in Paris, an important salon met at the Hotel de Rohan, the residence of one of the greatest families of the French nobility. This family was aligned with Venice; later, we will find the Cardinal-Prince de Rohan as the sponsor of the Venetian agent Count Cagliostro. The librarian at the Hotel de Rohan was a certain Abbe Oliva. Oliva presided over a Venetian-style conversazione attended by Conti, his Parisian friends, and numerous Italians. This was already a circle of freethinkers and libertines.

In retrospect, the best known of the participants was Charles-Louis de Secondat, Baron de la Brede et de Montesquieu. Montesquieu, before Voltaire, Rousseau, and the Encyclopedia, was the first important figure of the French Enlightenment – more respectable than Voltaire and Rousseau – and the leading theoretician of political institutions. Conti met Montesquieu at the Hotel de Rohan, and at another salon, the Club de l’Entresol. Later, when Conti had returned to Venice, Montesquieu came to visit him there, staying a month. Montesquieu was an agent for Conti.

Montesquieu’s major work is The Spirit of the Laws, published in 1748. This is a work of decidedly Venetian flavor, with republic, monarchy, and despotism as the three forms of government, and a separation of powers doctrine. Montesquieu appears to have taken many of his ideas from Conti, who wrote a profile of France called “Historical and Political Discourse on the State of France between 1700 and 1730.” In his treatise, Montesquieu points out that France has an independent judiciary, the parlements, which became a main focus for Anglo-Venetian destabilization efforts going toward the French Revolution.

Montesquieu raises the theme of Anglophilia, praising Britain’s allegedly constitutional monarchy as the ideal form. With this, the pro-British bent of Conti’s Enlightenment philosophes is established. The ground is being prepared for Newton.

ANOTHER CONTI AGENT: VOLTAIRE

One of Conti’s other friends from the Hotel de Rohan was a Jesuit called Tournemine, who was also a high school teacher. One of his most incorrigible pupils had been a libertine jailbird named Francois-Marie Arouet, who was so stubborn and headstrong that his parents had always called him “le volontaire,” meaning self-willed. Gradually this was shortened to Voltaire.

French literary historians are instinctively not friendly to the idea that the most famous Frenchman was a Venetian agent working for Conti, but the proof is convincing. Voltaire knew both Conti personally and Conti’s works. Conti is referred to a number of times in Voltaire’s letters. In one letter, Voltaire admiringly shares an anecdote about Conti and Newton. Voltaire asks, should we try to find the proof of the existence of God in an algebraic formula on one of the most obscure points in dynamics? He cites Conti in a similar situation with Newton: “You’re about to get angry with me,” says Conti to Newton, “but I don’t care.” I agree with Conti, says Voltaire, that all geometry can give us are about forty useful theorems. Beyond that, it’s nothing more than a fascinating subject, provided you don’t let metaphysics creep in.

Voltaire also relates Conti’s version of the alleged Spanish conspiracy against Venice in 1618, which was supposedly masterminded by the Spanish ambassador to Venice, Count Bedmar. Conti’s collected works and one of his tragedies are in Voltaire’s library, preserved at the Hermitage in St. Petersburg.

The book which made Voltaire famous was his Philosophical Letters, sometimes called the English letters, because they are devoted to the exaltation of all things British, which Voltaire had observed during his three years in London. In the essay on Shakespeare, Voltaire writes that Shakespeare is considered the Corneille of England. This is a quote from Conti, taken from the head note to Conti’s tragedy Giulio Cesare, which had been published in Paris in 1726. Voltaire’s view of Shakespeare as sometimes inspired, but barbarous and “crazy” for not respecting French theatrical conventions, is close to Conti’s own practice. We can thus associate Conti with Voltaire’s first important breakthrough, and the point where Anglophilia becomes Anglomania in France.

But most important, Voltaire’s Philosophical Letters center on the praise of Newton. After chapters on Francis Bacon and John Locke, there are four chapters on Newton, the guts of the work. For Voltaire, Newton was the first discoverer of the calculus, the dismantler of the entire Cartesian system. His “sublime ideas” and discoveries have given him “the most universal reputation.” Voltaire also translated Newton directly, and published Elements of Newtonian Philosophy.

The Philosophical Letters were condemned and Voltaire had to hide in the libertine underground for a time. He began to work on another book, The Century of Louis XIV. The idea here was simple: to exalt Louis XIV as a means of attacking the current king, Louis XV, by comparison. This was an idea that we can also find in Conti’s manuscripts. Louis XV was, of course, a main target of the Anglo-Venetians.

In 1759, Voltaire published his short novel Candide, a distillation of Venetian cultural pessimism expressed as a raving attack on Leibniz, through the vicious caricature Dr. Pangloss. Toward the end of the story, Candide asks Pangloss: “Tell me, my dear Pangloss, when you were hanged, dissected, cruelly beaten, and forced to row in a galley, did you still think that everything was for the best in this world?” “I still hold my original opinions, replied Pangloss, because after all, I’m a philosopher, and it wouldn’t be proper for me to recant, since Leibniz cannot be wrong, and since pre-established harmony is the most beautiful thing in the world, along with the plenum and subtle matter.” When Candide visits Venice, he meets Senator Pococurante, whom he considers a great genius because everything bores him and nothing pleases him. Senator Pococurante is clearly a figure of Abbot Antonio Conti. Conti was, we must remember, the man whom Voltaire quoted admiringly in his letter cited above telling Newton that he didn’t care – non me ne curo, perhaps, in Italian. Among Conti’s masks was certainly that of worldly boredom.

Conti later translated one of Voltaire’s plays, Merope, into Italian.

CONTI AND THE FRENCH REVOLUTION

Conti’s discussion of the supremacy of the sense of touch when it comes to sense certainty is echoed in the writing of the philosopher Condillac. Echoes of Conti have been found by some in Diderot’s Jacques the Fatalist. And then there is Buffon, who published Newton’s book on fluxions in French. More research is likely to demonstrate that most of the ideas of the French Enlightenment come from the Venetian Conti. The creation of a pro- Newton, anti-Leibniz party of French Anglomaniacs was a decisive contribution to the defeat of France in the mid-century world war we call the War of the Austrian Succession and the Seven Years’ War, which gave Britain world naval supremacy, and world domination. Conti’s work was also the basis for the later unleashing of the French Revolution. In the epistemological war, the French Newtonians were indispensable for the worldwide consolidation of the Newton myth. In Italy, there were Venetian writers like Voltaire’s friend Algarotti, the author of a book of Newtonian Philosophy for Ladies. Newton’s ideas were also spread by Abbot Guido Grandi, who labored to rehabilitate Galileo inside the Catholic Church. Another Italian intellectual in Conti’s orbit was Gimbattista Vico, later popularized by Benedetto Croce. The main point is that only with the help of Venice could the senile cultist kook Newton attain worldwide respect.

Conti was active until mid-century; he died in 1749. In Venice he became the central figure of a salon that was the worthy heir of Ridotto Morosini. This was the sinister coven that called itself the philosophical happy conversazione (“la conversazione filosofica e felice”) that gathered patrician families like the Emo, the Nani, the Querini, the Memmo, and the Giustinian. These were libertines, freethinkers, Satanists. We are moving toward the world portrayed in Schiller’s Geisterseher. After Conti’s death, the dominant figure was Andrea Memmo, one of the leaders of European Freemasonry.

An agent shared by Memmo with the Morosini family was one Giacomo Casanova, a homosexual who was backed up by a network of lesbians. Venetian oligarchs turned to homosexuality because of their obsession with keeping the family fortune intact by guaranteeing that there would only be one heir to inherit it; by this time more than two- thirds of male nobles, and an even higher percentage of female nobles, never married. Here we have the roots of Henry Kissinger’s modern Homintern. Casanova’s main task was to target the French King Louis XV through his sexual appetites. There is good reason to believe that Louis XV’s foreign minister De Bernis, who carried out the diplomatic revolution of 1756, was an agent of Casanova. One may speculate that Casanova’s networks had something to do with the approximately 25 assassination plots against Louis XV. Finally, Louis XV banned Casanova from France with a lettre de cachet.

Another agent of this group was Count Cagliostro, a charlatan and mountebank whose targets were Louis XVI and Marie Antoinette, whom he destabilized through their own folly in the celebrated Queen’s Necklace Affair of 1785. Cagliostro was able to make Louis and especially Marie Antoinette personally hated, a necessary precondition for mass insurrection against them. Emperor Napoleon later said that this operation by Cagliostro had marked the opening phase of the French Revolution of 1789.

CONTI’S LEGACY OF EVIL

Another member of the Conti-Memmo conversazione was Giammaria Ortes, who had been taught Newton by Conti personally, as well as by Grandi. Ortes was another defrocked cleric operating as an abbot. Ortes is the author of a manual of Newtonian physics for young aristocrats, including a chapter on electricity which manages to avoid Benjamin Franklin, in the same way that Galileo avoided Kepler. Ortes carried out Conti’s program of applying Newtonian methods to the social sciences. This meant that everything had to be expressed in numbers. Ortes was like the constipated mathematician who worked his problem out with a pencil. He produced a calculus on the value of opinions, a calculus of the pleasures and pains of human life, a calculus of the truth of history. This is the model for Jeremy Bentham’s felicific or hedonistic calculus and other writings. Using these methods, Ortes posited an absolute upper limit for the human population of the Earth, which he set at 3 billion. This is the first appearance of carrying capacity. Ortes was adamant that there had never been and could never be an improvement in the living standard of the Earth’s human population. He argued that government intervention, as supported by the Cammeralist school of Colbert, Franklin, and others, could never do any good. Ortes provided all of the idea-content that is found in Thomas Malthus, Adam Smith, Jeremy Bentham, the two Mills, and the rest of Lord Shelburne’s school of British philosophical radicalism in the time after 1775.

Conti has left a commentary on Plato’s Parmenides, which he interprets as Plato’s self- criticism for the mistake of having made ideas themselves the object of philosophical attention. In his Treatise on Ideas, Conti writes that the fundamental error of Plato is to attribute real existence to human ideas. All our ideas come from sense perceptions, says Conti.

In 1735 Conti was denounced to the Venetian Inquisition because of his reported religious ideas. Conti was accused of denying the existence of God. True to his factional pedigree, Conti also denied the immortality of the human soul. Conti reportedly said of the soul: “Since it is united with a material body and mixed up with matter, the soul perished with the body itself.” Conti got off with the help of his patrician aristocrat friends. He commented that God is something that we cannot know about, and jokingly confessed his ignorance. He even compared himself to Cardinal Nicolaus of Cusa. Conti described his own atheism as merely a version of the docta ignorantia [referring to Cusa's book by the same name, On Learned Ignorance]. But this Senatore Pococurante still lives in every classroom where Newton is taught.

Surely it is time for an epistemological revolution to roll back the Venetian frauds of Galileo, Newton, and Bertrand Russell.

BIBLIOGRAPHIC NOTES

On the general thesis involving Contarini as the instigator of the reformation and counter- reformation, Sarpi and the Giovani as the organizers of the Enlightenment, and the post-Cambrai metastasis of the Venetian fondi to England and elsewhere, see Webster G. Tarpley, “The Venetian Conspiracy” in “Campaigner” XIV, 6 September 1981, pp. 22-46.

On Leonardo da Vinci and the origins of the telescope, see the work of Domenico Argentieri.

On Sarpi: The most essential works of Sarpi’s epistemology are the Pensieri and the Arte di Ben Pensare. They are available only in Italian as Fra Paolo Sarpi, “Scritti Filosofici e teologici” (Bari: Laterza, 1951). But this collection is not complete, and many pensieri and other material remain in manuscript in the libraries of Venice. Other works of Sarpi are assembled in his “Opere,” edited by Gaetano and Luisa Cozzi. There is some discussion of the pensieri in David Wooton, “Paolo Sarpi: Between Renaissance and Enlightenment” (Cambridge: Cambridge University Press). An overview of the Galileo-Sarpi relationship is found in Gaetano Cozzi, “Paolo Sarpi tra Venezia e l’Europa” (Torino: Einaudi, 1979); Cozzi avoids most of the implications of the material he presents.

On Galileo: Pietro Redondi, “Galileo: Heretic” (Princeton: Princeton University Press, 1987) has material on the political background of Galileo’s relations with the papacy and the holy orders of the day. The Galileo-Kepler correspondence is in Galileo’s 20 volume “Opere,” edited by A. Favaro and I. Del Lungo (Florence, 1929-1939).

On Kepler: The standard biography is Max Caspar, “Kepler” (London: Abelard-Schuman, 1959). Some of Kepler’s main works are now in English, including “The Secret of the Universe” translated by A.M. Duncan (New York: Abaris Books, 1981); and “New Astronomy” translated by William H. Donahue (New York: Cambridge University Press, 1992).

On Conti: A recent biography is Nicola Badaloni, “Antonio Conti: Un abate libero pensatore fra Newton e Voltaire (Milano: Feltrinelli, 1968). Selections from Conti’s many manuscript works which are found in libraries especially in and near Venice are in Nicola Badaloni (ed.), “Antonio Conti: Scritti filosofici” (Naples: Fulvio Rossi, 1972). For Conti as the teacher of Ortes, and on Ortes as a popularizer of Newton see Mauro di Lisa, “‘Chi mi sa dir s’io fingo?’: Newtonianesimo e scetticismo in Giammaria Ortes” in “Giornale Critico della filosofia italiana” LXVII (1988), pp. 221-233. For the Conti- Oliva- Montesquieu Paris salons, see Robert Shackleton, “Montesquieu: a critical biography.” Voltaire’s “Candide” and “Philosophical Letters” are available in various English language editions. For Voltaire’s references to Conti, see “Voltaire’s Correspondence,” edited in many volumes by Theodore Besterman (Geneva- Les Delices: Institut et Musee Voltaire, 1964). Note that Voltaire also had extensive correspondence and relations with Algarotti. For Voltaire’s possession of Conti’s books, see the catalogue of Voltaire’s library now conserved in Leningrad published by the Soviet Academy of Sciences in 1961, p. 276. Gustave Lanson is an example of French literary critics who stubbornly avoid the obvious facts of Conti’s piloting of Voltaire; see his edition of Voltaire’s “Lettres philosophiques” (Paris, 1917), vol. II p. 90.

On Newton: Lord Keynes’s revelations on Newton’s box are in his “Essays in Biography” (New York: Norton, 1963), pp. 310-323. Louis Trenchard More, “Isaac Newton: A Biography (New York: Dover, 1962) includes a small sampling of material from Newton’s box. Richard S. Westfall, “Never at Rest: A Biography of Isaac Newton” (New York, Cambridge University Press, 1987) dips somewhat deeper into the box and supplies the green lion quotes, but still tries to defend the hoax of Newton as a scientist. For the typical lying British view of the Newton-Leibniz controversy, see A. Rupert Hall, “Philosophers at War” (Cambridge: Cambridge University Press). See Leibniz’s letters for what really happened.

http://tarpley.net/online-books/against ... d-science/


Tra l'altro vi consiglio di approfondire la figura di questo Webster G. Tarpley...

Cita:
... Tarpley si è occupato di terrorismo internazionale e dell'Attentato alle torri gemelle 11 settembre. Ha espresso posizioni critiche nei confronti di Barack Obama, Prescott Bush, Bush padre[non chiaro], da lui accusati per un presunto ruolo nel narcotraffico (a suo dire gestito dalla CIA), nel terrorismo italiano (Brigate Rosse) e negli sviluppi del Caso Moro[non si capisce la relazione con la politica italiana degli anni '70]. Tarpley ha scritto anche sulle oligarchie veneziane nel XVI secolo e su economia e finanza globale.

Immagine

Webster Griffin Tarpley è un giornalista investigativo. Ha attirato per la prima volta le attenzioni del pubblico con una biografia non autorizzata di Bush, , scritto a quattro mani con Anton Chaitkin (George Bush: The Unauthorized Biography, 1992). Egli ha esposto la sua personale "Tesi di Versailles" dove fa ricadere le colpe delle grandi guerre del ventesimo secolo su presunti intrighi della Gran Bretagna per mantenere il proprio dominio imperiale. Tarpley ha vissuto in Italia negli anni della contestazione e negli anni di piombo. Ha seguito da vicino, in particolare, la vicenda di Aldo Moro, dirigendo una commissione indipendente d'inchiesta patrocinata dal parlamentare italiano Zamberletti...

http://it.wikipedia.org/wiki/Webster_Tarpley


Raggiungibile anche qui

https://twitter.com/WebsterGTarpley?lang=it

http://tarpley.net/


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 Oggetto del messaggio: Re: Gog e Magog - Gli Ashkenazi e il NWO
MessaggioInviato: 17/02/2015, 17:18 
Vediamo se quanto segue può aiutarci nel portare avanti le ricerche di questo thread perché mi rendo conto che quando ci riferiamo al popolo ebraico lo facciamo in modo troppo generico.

La loro storia è di una complicazione incredibile! Al pari del loro alfabeto!!!

ISRAELE
IL POPOLO ELETTO


Ascolta, Israele,
HaShem il nostro Elohim,
HaShem è Uno.
Poiché tu sei un popolo separato per l’Eterno
che è il tuo Elohim;
l’Eterno, il tuo Elohim,
ti ha scelto per essere il Suo tesoro particolare
fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.


Il problema dell’identità della chiesa nei confronti di Israele

Quando i Giudei (ovvero, gli “Ebrei”) sono ritornati alla loro terra e si sono costituiti uno Stato indipendente con il nome di Israele, nome ineccepibilmente legittimo, sorse nella chiesa una crisi d’identità: chi sono gli eletti?, oppure: chi è Israele? I Giudei, o coloro che hanno accettato Yeshua come il Messia?

Per due millenni la chiesa ha preteso di sostituire Israele come popolo eletto, inventandosi dottrine umane ed interpretazioni erronee, rinnegando le proprie radici ebraiche e svuotando il messaggio apostolico dalla sua ebraicità. L’impossibilità di conciliare le profezie bibliche con la realtà della chiesa fu apparentemente risolta con la definizione di un Israele fisico (i Giudei) ed un Israele “spirituale” (la chiesa), che dovrebbe essere la destinataria delle promesse fatte ad Israele (quello vero).

L’insieme di queste dottrine viene definito come “teologia della sostituzione”, a cui aderiscono la grande maggioranza delle comunità cristiane, comprese quelle che più sinceramente cercano di seguire gli insegnamenti biblici, nonché alcuni gruppi cosiddetti “messianici” che malgrado abbiano ricevuto luce sulle profezie riguardanti la Casa di Israele, non hanno abbandonato l’atteggiamento anti-giudaico.

Nelle chiese evangeliche la teologia della sostituzione è rappresentata principalmente dal dispensazionalismo, che implica teorie anti-bibliche come il premillennialismo, il pre-tribolazionismo, l’antinomianismo, ovvero, diverse forme di anti-giudaismo... tutto semplicemente per creare nella storia della redenzione una “parentesi” che giustifichi l’esistenza della chiesa come erede dell’elezione che originalmente –e per sempre– appartiene a Israele.

La soluzione a questo problema si trova nelle Scritture, in un modo chiaro e preciso. I Profeti ci parlano di UN solo popolo eletto, che è Israele, composto da due realtà ben distinte e separate, che non sono Israele e la chiesa, bensì la “Casa di Yehudah” e la “Casa di Israele”, sulle quali ci sono profezie specifiche riguardanti o l’una o l’altra, per tutti i tempi, senza alcuna “parentesi” in cui ci sia posto per alcun altro popolo o entità sostitutiva. La Casa di Yehudah e la Casa di Israele formano l’Assemblea di Israele -Kahal Yisrael-, il popolo eletto, ed è in questa assemblea che i gentili devono essere “innestati” per poter partecipare alle promesse.

Prima di studiare l’aspetto teologico è necessario chiarire alcuni concetti e definizioni dal punto di vista storico-biblico, fondamentali per lo studio delle profezie. Oggi i termini “Ebreo”, “Israelita” e “Giudeo” sono considerati sinonimi, ma nelle Scritture assumono significati diversi con l’evolversi della storia.

Chi sono gli Ebrei?

In Genesi 10:21 è scritto “Shem, padre di tutti i figli di Eber”. Cosa significa questo? Perché Eber, il quinto di undici patriarchi da Noach a Avraham è nominato in modo specifico come il progenitore di una discendenza che crediamo inizia solo sei generazioni dopo? Eber è infatti il progenitore di molti popoli e la sua discendenza si divide in due rami separati, e da solo uno di questi rami discende poi Avraham, il “padre degli Ebrei”.

Poi in Genesi 14:13 leggiamo: “Avraham, l’Ebreo” ‒ quindi, Avraham, il progenitore degli Ebrei, era già un Ebreo! Infatti, documenti storici dell’epoca di Avraham parlano di un popolo o gruppo di popoli dispersi tra l’Egitto e la Mesopotamia denominati “Ebrei”, “Apiru”, “Habiri”, un popolo senza un territorio definito, abitante nelle principali città del Medio Oriente, spesso in Egitto per commerciare oppure per stabilirvisi... proprio come Avraham.

Da ciò si deduce che gli Ebrei in origine non erano soltanto i discendenti di Israele, ma anche un’infinità di popoli, inclusi molti dei nemici di Israele, quali Ammon e Moav.

La storia dell’elezione inizia proprio qui: In Genesi 12:1-3 è scritto:

“Or l’Eterno disse ad Avraham: Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che Io ti mostrerò: e Io farò di te una grande nazione e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione; e benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra”.

Poi in Genesi 17:4-7 è scritto:

“Quanto a Me, ecco il patto che faccio con te:...Il tuo nome sarà Avraham, poiché Io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni... E fermerò il Mio patto fra Me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto perpetuo...”

L’Eterno scelse Avraham tra gli Ebrei per compiere il Suo piano, esortandolo a lasciare il suo parentado. Avraham ebbe poi otto figli, uno dalla serva Egizia, sei da Qeturah, e Yitzhak, il “figlio della promessa”, avuto da Sara, che era Ebrea. L’elezione si restringe, non riguarda tutti i discendenti di Avraham, ma solo quelli di Yitzhak. In Genesi 24:3-4, leggiamo che Avraham fa sposare Yitzhak all’interno del suo parentado (che prima ha dovuto lasciare!) per poter adempiere il Patto in base al quale è stata stabilita la sua elezione. Yishmael sposò un’Egizia; degli altri figli di Avraham non sappiamo più nulla. Sappiamo solo che l’elezione continua solo attraverso Yitzhak. Yitzhak ebbe due figli, Esau e Yakov.

Esau, oltre a rinunciare ai suoi diritti di primogenitura, sposò donne Cananee, e fu escluso dalla promessa. L’elezione di Israele si completa con Yakov, secondo è scritto in Genesi 28:1-5, con il suo matrimonio all’interno della famiglia di suo padre, e la promessa fatta ad Avraham è confermata a lui, come leggiamo nei versi 3 e 4:

Genesi 28:3-4 “El Shaday ti benedica, ti renda fecondo e ti moltiplichi, in modo che tu diventi un’assemblea di popoli, e ti dia la benedizione d’Avraham a te, e alla tua progenie con te”.

Da questa breve riflessione possiamo trarre una prima conclusione:

Elohim scelse prima non un popolo Ebreo (quei “Aramei erranti” della storia conosciuti come “Habiri”) ma un uomo Ebreo, Avraham, ed una donna Ebrea, Sara, e la loro eredità spirituale trasferita alla loro discendenza. L’essere “Ebreo” assume due connotati diversi: l’uno fisico, etnico, e l’altro spirituale. Infatti, dal punto di vista materiale, anche Yishmael e i figli di Avraham e Qeturah sono Ebrei – quindi, molti degli Arabi! –, come lo sono anche gli Edomiti; ma secondo l’eredità spirituale, soltanto i discendenti di Yakov sono Ebrei.

Tuttavia, questa eredità spirituale era legata ad una linea genetica, e si perdeva con i matrimoni misti. Ciò significa che non era allora trasferibile ad altri popoli. Solo Yitzhak e Yakov si sposarono all’interno della famiglia di Avraham e di sua moglie Ebrea Sara.

Questa eredità genetica è confermata anche dalla storia: nei documenti antichi, il termine “Habiri” scompare per essere sostituito dal termine “Ivri”, che era applicato esclusivamente agli Israeliti. Gli Ebrei originali (Habiri), dispersi nel Medio Oriente, si mischiarono agli altri popoli, perdendo la loro identità o creandone una nuova, come nel caso di Yishmael ed Esau. Soltanto gli Israeliti conservarono l’identità ebraica.

Tuttavia, gli Israeliti non chiamavano sé stessi “Ivri” (Ebrei), ma erano gli altri popoli che li denominavano in quel modo, riconoscendo la loro origine etnica.

Gli Ebrei chiamavano sé stessi “B’ney Yisrael”, Figli di Israele. Tutti gli altri “Ebrei” sono per loro come qualsiasi altro popolo, cioè “Goyim”, “gentili”. Gli Ismaeliti, i Madianiti, gli Edomiti, ecc. erano e sono gentili, malgrado la loro origine comune con gli Israeliti.

In questa fase storica, i termini “Ebreo” ed “Israelita” diventano sinonimi.

In Egitto gli Israeliti diventarono una nazione composta da tredici Tribù. Molto probabilmente, erano una componente di quella misteriosa razza chiamata “Hyksos”, popolo monoteista che governò sull’Egitto per circa due secoli. Le Tribù di Israele si svilupparono autonomamente, ed è fattibile che già in questo periodo, quella di Yehudah abbia acquisito delle caratteristiche particolari che si resero evidenti dopo la conquista di Canaan.

Una volta stabilitisi in Canaan, solo la Tribù di Yehudah occupò completamente il suo territorio, tutte le altre convissero insieme ai Cananei, e non li cacciarono com’era stato loro comandato.

Nel libro dei Giudici, infatti, Yehudah non è coinvolta nell’alternarsi di periodi di indipendenza e di dominazione straniera, e sembra aver goduto di stabilità. Ad esempio, nel cantico di Devorah, che elogia le Tribù che hanno partecipato alla guerra di liberazione e rimprovera quelle che invece non ne hanno preso parte, non nomina Yehudah. L’assenza di Yehudah come protagonista nel periodo dei Giudici sta ad indicare che era già di fatto una realtà politica definita.

Quando tutte le Tribù d’Israele si organizzano per formare un unico Regno, il primo re non fu scelto tra le Tribù che avevano la preminenza, ma da quella più piccola, il cui territorio era in mezzo tra Yehudah ed Efrayim, perché solo in questo modo si poteva garantire l’unità: di fatto, le due Case -Yehudah e Israele- esistevano già. Alla morte di Shaul, il Regno si divide, e David fu per sette anni e mezzo Re di Yehudah prima di regnare su tutto Israele per altri 33 anni.

David conquistò Tzion ed edificò Yerushalaym per farla sua capitale, scelta che dal punto di vista politico era strategica perché non era in territorio di Yehudah, ma apparteneva a Binyamin, quindi, “neutrale” tra Yehudah ed Efrayim. Probabilmente, l’unica possibilità di mantenere l’unità del suo Regno. Ciononostante, come esporrò più avanti, la differenza tra Yehudah e le altre Tribù perdurò anche se riunite sotto un unico re e le due realtà si separarono in due Regni alla morte di Salomone.

La divisione del Regno non è l’origine della differenza tra le due Case, bensì la conseguenza. Il Regno del Nord, chiamato Israele, adottò un sistema religioso fondato parzialmente sulla Torah, ma con le connotazioni delle religioni dei gentili. Proprio come il cristianesimo è fondato sulla Bibbia, ma intriso di tradizioni pagane. Il Regno di Yehudah invece, anche se con dei periodi di infedeltà, rimase legato alla Torah e al Tempio. Molti Israeliti del Regno del Nord che vollero rimanere fedeli ai Precetti Mosaici si trasferirono a Yehudah, e furono quindi identificati con questa Tribù anche se appartenenti alle altre.

Il Regno d’Israele fu distrutto dagli Assiri, e la sua popolazione fu deportata, per non ritornare più. Così come accadde con gli Habiri e gli altri figli di Avraham, si mescolarono con le altre nazioni e persero la loro identità ebraica. Più di un secolo dopo, anche il Regno di Yehudah cessò d’esistere come realtà politica e la sua popolazione fu deportata in Babilonia, ma conservarono la loro identità nell’esilio e molti ritornarono a Yerushalaym.

Dopo l’esilio in Babilonia, gli unici Ebrei riconosciuti come tali sono quelli della Casa di Yehudah, e sono sin d’allora chiamati “Giudei”, assumendo quindi l’identità di tutto il popolo d’Israele, mentre la Casa di Israele divenne un popolo gentile. Nell’attuale Stato di Israele, i cittadini Ebrei sono identificati nei loro documenti con il temine “Yehudim”, ovvero, “Giudei”, mentre altri cittadini sono Israeliani ma non Giudei, quindi, Israeliani gentili.

In italiano si usa chiamare Ebrei alle persone, che più correttamente dovrebbero definirsi Israeliti o Giudei; in altre lingue come l’inglese, il termine “Hebrew” si riferisce alla lingua, la cultura, ecc., mentre che le persone sono più correttamente definite con il termine “Jew”, derivato da Yehudah.

In conclusione, alla domanda “Chi sono gli Ebrei?”, la risposta dipende dal periodo storico in cui viene formulata: nell’origine erano i discendenti di Eber, poi quelli di Avraham, poi gli Israeliti, e dopo l’esilio in Babilonia, soltanto i Giudei, ovvero, tutti gli Israeliti delle dodici Tribù che appartengono alla Casa di Yehudah, mentre che quelli della Casa di Israele sono al giorno d’oggi gentili.

Come nel principio, il termine “Ebreo” ha due connotati diversi: l’uno fisico, etnico, e l’altro spirituale. Soltanto la Casa di Yehudah ha conservato l’eredità spirituale di Avraham, Yitzhak e Yakov, quindi, dal punto di vista spirituale, solo i Giudei sono Ebrei. Considerando l’aspetto genetico invece, se nel principio era indispensabile rimanere all’interno della famiglia di Avraham e Sara –affinché si formasse una nazione con un’identità definita secondo l’elezione–, nel Patto Sinaitico questa condizione fu abolita, estendendo a tutti i gentili -“Gerim”- che volessero entrare, il diritto a far parte della famiglia d’Israele. Il Patto Sinaitico è eterno, ed è nei parametri stabiliti nel Sinai che la “chiesa” può trovare un posto all’interno del popolo eletto, Israele, come Shaul -detto Paolo- ha scritto: i gentili possono soltanto essere “innestati” nel vero ulivo, che è Israele (Romani 11:17).

Lo stesso Shaul, ritenuto da molti il fondatore della chiesa gentile, non ha mai considerato la possibilità che ci sia un secondo popolo eletto al di fuori di Israele, nel quale i gentili possono entrare per partecipare alle promesse!

http://www.hoshea.net/PopoloEletto_1.htm


Ma allora... gli Ashkenaziti hanno 'usurpato' il ruolo del popolo eletto della stirpe genealogica che parte da Abramo, anzi da ancora prima del 'diluvio'?

[:291]

Aiuto zio ot!!!!



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MessaggioInviato: 22/02/2015, 23:43 
Ebrei più 'ariani' dei norvegesi e brahmani imparentati con i rabbini?

Una nota sulla presenza di R1a1 nei popoli indoeuropei: secondo l'articolo dell'American Journal of Human Genetics dell'ottobre 2003, n.73, che tratta l'origine dei Leviti Ashkenaziti risulta che tali stirpi ebraiche dallo speciale status religioso, diffusesi nell'Europa orientale, hanno ben il 51% di R1a1 (forse a causa della commistione con i Khazari convertiti all'ebraismo, appartenenti a un'area con alta frequenza di questo gruppo genetico).

http://www.pubmedcentral.nih.gov/articl ... id=1180600

D'altro lato, i presunti 'ariani' tedeschi nel loro complesso hanno solo il 12,5% di R1a1, e i norvegesi il 21,69%. Se dunque l'R1a1 è il marcatore degli 'Ariani' o Indoeuropei, i Levi Ashkenazi sono più ariani dei norvegesi e dei tedeschi! Meraviglie della moderna genetica, che si rivela un sorprendente antidoto al razzismo...

In effetti, il concetto di 'ariano' viene dall'India e dall'Iran, dove il termine ārya/airya significa essenzialmente 'nobile', ed era usato per identificare i membri delle caste alte e in senso lato il loro popolo. I razzisti europei si erano appropriati di questa idea di nobiltà e l'avevano applicata alla loro convinzione della superiorità della razza bianca nordica, creando così un ibrido assurdo, ma dalle conseguenze molto concrete.

http://en.wikipedia.org/wiki/Aryan

Il fatto che il gruppo genetico che unisce gli 'indoeuropei' non abbia a che fare primariamente con genti nordiche ci mostra tutta l'inconsistenza di questa teoria, purtroppo ancora presente in movimenti di estrema destra (persino in Iran), e la sua alta frequenza in stirpi ebraiche ci fa riflettere sul carattere primariamente culturale delle identificazioni in ambiti 'indoeuropei' o 'semitici', anche se gli Ebrei danno una notevole importanza alla discendenza di sangue come dimostra al contrario la forte natura 'vicino-orientale' dell'affiliazione genetica dei Cohanim ashkenaziti, come si vede nella tavola seguente.

http://www.pubmedcentral.nih.gov/articl ... ble&id=TB1.

Un altro paradosso: l'appartenenza al gruppo R1a1 significa anche che molti Levi, in origine servitori del Tempio e dopo la diaspora spesso impegnati come rabbini sono geneticamente affini a molti brahmani, come a confermare l'affinità tra le due 'caste' di religiosi, che ha dato luogo anche a comparazioni fenomenologico-religiose...

http://sanscritonline.blogspot.it/2009/ ... esi-e.html



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MessaggioInviato: 23/02/2015, 16:49 
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MessaggioInviato: 27/02/2015, 23:54 
Chi sono gli ebrei?

È sempre stato difficile definire "scientificamente" l‘identità ebraica, dato che riunisce in sé caratteri biologici, etnici, culturali e, naturalmente, religiosi. Nelle varie epoche storiche, a causa di discriminazione e antisemitismo, chi perseguitava gli ebrei ha variamente usato definizioni religiose, razziali, genetiche e politiche.

Il genetista David B. Goldstein, collaboratore dello scienziato italiano Luigi Luca Cavalli-Sforza, ha svolto un'interessante ricerca[62] sulla storia genetica ed il lignaggio degli ebrei, analizzando il DNA di maschi ebrei che evidenziano nei cromosomi "Y" una discendenza sacerdotale.[63] Goldstein afferma che lo studio della genetica non solo sta cambiando lo studio della storia ebraica, ma «ha alterato le nozioni di identità ebraica e persino la nostra comprensione di cosa renda un popolo tale.»[64]

Per l’Halakhah (la legislazione rabbinica) è ebreo chi nasce da madre ebrea o chi si converte all'ebraismo. Il Tribunale rabbinico (Beth Din) tende ad ostacolare le conversioni soprattutto perché il convertito sarebbe poi tenuto, come chi è nato ebreo, all'osservanza di numerosissimi precetti, sacrificio questo del tutto inutile dal momento che per l'ebraismo la salvezza non si raggiunge necessariamente essendo ebrei, ma piuttosto amando il prossimo che ama Dio (Salmi 15.4) e seguendo i Suoi Comandamenti.[65]

Chi sono dunque gli ebrei? Una religione? Una cultura? Un popolo? Una razza? La vita quotidiana dell'ebreo devoto è scandita da numerose pratiche religiose, ma anche chi, nel corso degli anni, si fosse allontanato da queste, resta ugualmente ebreo.

È certo che il testo sacro ebraico, la Bibbia, ha dato origine ad una forte spinta culturale, essendo il libro più letto nel mondo, ma altre antiche civiltà scomparse hanno lasciato un segno importante nella storia culturale dell'umanità (si pensi per es. alla Grecia). In quanto ad essere un popolo, quello ebraico è certamente restato idealmente unito dalla comune fede e dalle stesse pratiche ritualistiche, ma sparso, spesso in piccoli gruppi, in ogni parte del mondo, ha sempre contribuito allo sviluppo sociale, artistico, culturale, economico e soprattutto scientifico della nazione in cui vive al pari di qualsiasi altro cittadino, ciascuno secondo le proprie possibilità e capacità.[65] Nello stesso stato di Israele poi, ricostituito solo nel 1948 dopo essere stato annientato dai romani nel 70 e.v., la popolazione israeliana è composta da cittadini di tutte le religioni, compresi musulmani e cristiani.

In quanto alla razza, premesso che all'interno della specie umana il concetto di razza è di difficile e controversa applicazione poiché non esistono criteri fisiologici, morfologici né psicologici in grado di dare solida base ad una suddivisione, gli ebrei presentano caratteristiche somatiche così diverse tra loro che è impossibile inquadrarli in qualche modo.[61]

In conclusione, come risposta generica alla domanda "Chi sono gli ebrei?", si può asserire che sono i discendenti di quelle famiglie patriarcali, incontrate nella Bibbia, che continuano a vivere secondo regole che lo stesso popolo ebreo si è dato, derivandole direttamente dalla Torah (termine tradotto erroneamente con "Legge", ma con il vero significato di insegnamento). Poiché l'ebraismo si trasmette per linea femminile, si afferma che stia alla donna far sì che i figli siano «come anelli di una catena attraverso la quale il patrimonio religioso, ereditato dalle generazioni passate, si trasmetta a quelle future.»

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Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Popolo_eletto



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MessaggioInviato: 22/04/2015, 17:01 
Ba.al e Il culto della Civetta

L'incredibile storia della malvagia Mafia Chazara
di James Preston, Ph.D 8 marzo 2015

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Il sipario si è ora aperto per esporre completamente il piano della mafia Khazara e il suo malvagio piano di infiltrazione, nel tiranneggiare l'intero mondo sradicando tutte le religioni abramitiche, consentendo solo la loro religione, il talmudismo babilonese conosciuto come il culto del satanismo luciferino, dall'antico culto di Baal.

di Preston James e Mike Harris

Nota: La storia dei Khazari, in particolare la Mafia Khazara (KM), è un grande sindacato organizzato criminale mondiale che l'oligarchia Khazara l'ha trasformato adottando la magia babilonese dei soldi, questo particolare è stato quasi completamente asportato dai libri di storia.

L'attuale KM sa che non può funzionare o esistere senza una abietta segretezza, e quindi ha speso una fortuna di denaro per asportarla dai libri di scuola, al fine che i cittadini del mondo non conoscessero il suo "male oltre ogni immaginazione", consentendo alla Cabala di perpetrare i loro grandi crimini organizzati di questo mondo. Gli autori di questo articolo hanno fatto del loro meglio per resuscitare questa perduta storia segreta Khazara ed il loro Sindacato Criminale internazionale organizzato, meglio denominato come Mafia Khazara (KM), mettendo questa storia a disposizione del mondo tramite Internet, che è il nuovo Gutemberg Press.

E' stato estremamente difficile ricostruire questa segreta storia nascosta dei KM, quindi vi prego di scusare eventuali imprecisioni o errori minori, che sono sottoprodotti non intenzionali dovuti alla difficoltà di scavare la vera storia della Mafia Khazara. Abbiamo fatto del nostro meglio per ricostruirla.

E' stato Mike Harris a fare la reale scoperta sulla presenza storica del giuramento di sangue Khazaro mafioso collegando tutti i punti. La Mafia Khazara, ha aiutato gli americani a vincere la guerra rivoluzionaria e la guerra civile per vendicarsi della Russia, e il loro giuramento di sangue vendicativo contro l'America e gli americani per vincere queste guerre sostenendo l'Unione.

Alla conferenza siriana sulla lotta al terrorismo e l'estremismo religioso l'1 dicembre 2014 - in una nota fondamentale del Today Senior Editor (Direttore Gordon Duff) sono stati resi pubblici per la prima volta in assoluto che il terrorismo mondiale è effettivamente dovuto all'organizzazione internazionale del sindacato del crimine associato a Israele. Questa rivelazione ha inviato onde d'urto in occasione della conferenza e quasi istantaneamente in tutto il mondo, così come quasi tutti i leader del mondo hanno ricevuto le divulgazioni storiche di Gordon Guff in pochi minuti nello stesso giorno.

L'onda d'urto dello storico discorso a Damasco continua a riverberarsi in tutto il mondo, anche adesso. Ora Gordon Guff ha chiesto al presidente Putin di rilasciare tramite l'Intel russa l'esposizione dei circa 300 traditori del Congresso per i loro gravi e seriali crimini di spionaggio per conto della Mafia Khazara (KM) contro l'America e molti paesi del Medio Oriente.

Ora sappiamo che la Mafia Khazara (KM) sta conducendo una guerra segreta contro l'America e gli americani con l'uso del terrorismo sotto falsa bandiera in Stile-Gladio, e tramite l'illegale e incostituzionale Federal Reserve System, l'IRS, l'FBI, FEMA, Sicurezza Nazionale e la TSA. Sappiamo per certo che i KM sono stati responsabili nell'attuazione di un lavoro-interno in stile Gladio un falso attacco (false flag) in America il 9-11-01, così come il bombardamento costruito di Murrah (Oklahoma City) il 19 aprile 1995.

L'incredibile storia del male nascosto della Mafia Khazara:

100-800 d.C - un'incredibile società del male emerge in Khazakistan:

Il Khazakistan si è sviluppato in una nazione governata da un re malvagio, dove venivano praticate arti nere babilonesi, occulti oligarchi erano al servizio della sua corte. Durante questo periodo il Khazakistan è venuto a conoscenza che i paesi circostanti erano abitati da ladri, assassini, banditi di strada, così hanno assunto l'identità di quei viandanti uccisori come normale pratica professionale e stile di vita.

800 d.C - Viene dato l'ultimatum alla Russia e altre nazioni circostanti:

I leader delle nazioni circostanti, in particolare la Russia, per molti anni i cittadini hanno denunciato questi crimini e, hanno mandato un ultimatum al re Khazaro. L'ultimatum del comunicato al re Khazaro consisteva nel fare una scelta in una delle tre religioni abramitiche per il suo popolo, e farne una religione di stato da imporre a tutti i cittadini Khazari, praticandola facendola socializzare a tutti i bambini come pratica di fede.

Al re Khazaro è stata data la scelta tra Islam, cristianesimo ed ebraismo. Il re Khazaro ha scelto l'ebraismo, promettendo di rimanere entro i requisiti previsti dalla confederazione circostante delle nazioni guidate dallo zar russo. Nonostante l'accordo e la promessa, il re khazaro e la sua interna cerchia di oligarchi tenuti a praticare la magia nera babilonese, conosciuta anche come segreto satanico. Questo segreto satanico veniva svolto con cerimonie occulte e il sacrificio di bambini che dopo averli sgozzati per bere il loro sangue divoravano il loro cuore.

Il profondo oscuro segreto delle cerimonie occulte erano tutte basate sull'antico culto di Baal, noto anche come il culto della Civetta. Per ingannare la confederazione delle nazioni guidate dalla Russia, che stavano osservando il Khazakistan, il re khazaro fondeva queste pratiche luciferine di magia nera con l'ebraismo, creando una religione ibrido-satanica segreta, nota come il talmudismo babilonese. Questa, è stata resa la religione nazionale del Khazakistan, nutrendo lo stesso male che i Khazaki avevano prima.

Purtroppo il Khazakistan ha perseguito la sua via malvagia, rapina, l'omicidio di quelli che provenivano dai paesi circostanti che viaggiavano attraverso il Khazakistan. I ladri Khazari, hanno spesso tentato di assumere le loro identità dopo aver ucciso questi visitatori, divennero maestri nei travestimenti con false identità - pratiche che continuano ancora ai giorni nostri, insieme ai sacrifici di bambini nelle loro cerimonie occulte, che in realtà sono l'antico culto di Baal.

1200 AD - La Russia e le nazioni circostanti ne avevano avuto abbastanza e dovevano agire:

Nel 1.200 d.C. i russi hanno invaso il Khazakistan al fine di fermare i crimini contro le loro persone, che comprendevano il rapimento dei loro bambini e neonati per i loro sacrifici e cerimonie di sangue a Baal. Il re e la sua corte interna di oligarchi Khazari criminali e assassini sono conosciuti dai paesi vicini come la Mafia Khazaca (KM).

I leader Khazari avevano una rete di spie ben sviluppate attraverso le quali sono stati avvisati, scappando così dal Khasakistan verso ovest in nazioni europee, portando la loro grande fortuna comprendente oro e argento. Si sono stanziati in piccoli gruppi, mentre assumevano nuove identità. In segreto hanno continuato con i bambini i loro riti satanici con rituali e sacrifici, nell'intento di avere la fiducia di Baal per avere tutte le ricchezze del mondo, come avuto in promessa nel sacrificare bambini e neonati per lui nel suo nome. Il re e la sua corte Khazara Mafiosa hanno promesso un'eterna vendetta verso i russi e le nazioni circostanti che hanno invaso il Khazakistan espellendoli.

La Mafia Khazakistana invase l'Inghilterra dopo essere stata espulsa per centinaia di anni dalle loro terre:

Per realizzare la loro invasione dell'Inghilterra, hanno assunto Oliver Cromwell per assassinare re Carlo I°, e creare in Inghilterra un nuovo e sicuro settore bancario. Questo ha portato alle guerre civili inglesi che hanno infuriato per quasi un decennio, con il conseguente regicidio della famiglia reale e centinaia di genuina nobiltà inglese. Questo è di come la città di Londra è stata costituita come la capitale bancaria d'Europa dando inizio all'impero britannico

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David Icke è stato il primo che con coraggio ha parlato pubblicamente davanti a centinaia di persone dei Rothschild. Questo naturalmente fa di lui un eroe internazionale, ce ne vorrebbero di più con il suo coraggio per rompere il silenzio e l'insabbiamento che sta nascondendo la Mafia khazara e porre fine al suo potere illegittimo in tutto il mondo.

La Mafia Khazara (KM) ha deciso di infiltrare tutte le Banche Mondiali utilizzando la Magia-Nera babilonese, nota anche come i Soldi-Magici o l'arte segreta di fare soldi dal nulla usando il potere dell'usura perniciosa per accumulare interessi:

La KM ha usato la sua grande fortuna per entrare in un nuovo sistema bancario, sulla base del segreto babilonese, la magia nera del denaro, magia che ha affermato di aver imparato dagli spiriti maligni di Baal, in cambio dei tanti bambini sacrificati per lui. Questa magia del denaro babilonese ha coinvolto le sottostazioni dei certificati di credito documenti di carta per i depositi in oro e argento, permettendo ai viaggiatori di viaggiare con i loro soldi in una forma che ha offerto una facile sostituzione evitando di perdere i certificati o di essere derubati.

Molto interessante la risoluzione del problema avviata dai Khazari:

Alla fine il re Khazaro e la sua circostante e piccola corte di oligarchi si è infiltrata in Germania con un gruppo che ha scelto il nome di "Bauer" per rappresentarli in Germania portando avanti il loro sistema maligno alimentato da Baal. La Bauer dello Scudo rosso, che rappresentava i loro segreti sui sacrifici sanguinari di bambini, hanno cambiato il loro nome in Rothshild (aka "figlio del rok, Satana").

I Rothshild, come uomini rappresentanti della Mafia Khazara (KM), si sono infiltrati nelle banche britanniche e poi hanno dirottato tutta la nazione inglese:

Bauer/Rothshild aveva cinque figli che si sono infiltrati nel sistema bancario europeo e la City di Londra con il sistema delle banche centrali attraverso furbe e segrete operazioni, tra cui il falso rapporto sulla vincita di Napoleone sugli inglesi, quando in realtà Napoleone ha perso la battaglia. Questo ha permesso ai Rothshild l'utilizzo della frode e l'inganno per rubare le ricchezze della nobiltà inglese e la nobiltà terriera, che aveva fatto investimenti aziendali con la città di Londra e le istituzioni bancarie.

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I Rothshild hanno istituito un sistema bancario basato sulla moneta Fiat specializzata nella produzione di falso denaro dal nulla - caricandolo di un'usura perniciosa per il popolo britannico, con quello che doveva essere il proprio denaro. Questa era l'arte della magia nera del denaro di Babilonia; lo hanno affermato gli addetti ai lavori che tale tecnologia e il potere segreto del denaro è stato fornito loro da Baal, in cambio dei frequenti sacrifici di sangue fatti sui bambini.

Una volta infiltrato e dirottato il sistema bancario britannico, si incrociarono con i reali inglesi infiltrando completamente tutte le principali istituzioni inglesi sequestrando di conseguenza tutta l'Inghilterra. Alcuni esperti ritengono che i Rothshild abbiano commesso un genocidio ai danni della famiglia reale, hanno gestito, organizzato, adulterato segretamente e illecitamente la sostituzione dei rerali con i loro pretendenti al trono Khazari.

La Mafia Khazara (KM) ha fatto un enorme sforzo economico internazionale per sradicare i re che governano per diritto divino del Dio Onnipotente:

I KM sostengono di avere una partnership personale con Baal (aka il Diavolo, Lucifero, Satana) a causa dei sacrifici di sangue dedicati a lui. Essi detestano ogni re che governa sotto l'autorità di Dio Onnipotente perché la maggior parte si sente responsabile e sicuro che il proprio popolo sia protetto da traditori infiltrati "nemici all'interno delle corti reali".

Nel 1.600, i KM hanno eliminato i reali inglesi sostituendoli con i propri falsi. Nel 1.700, hanno eliminato i reali francesi. Poco prima della prima guerra mondiale, ci fu l'omicidio dell'arciduca austriaco Ferdinando che ha avviato la prima guerra mondiale. Nel 1917 i KM riunirono il loro esercito di bolscevichi per destabilizzare la Russia, uccidendo lo zar e la sua famiglia a sangue freddo, la loro figlia preferita era la baionetta per trafiggere il torace dei malcapitati, rubarono tutto l'oro e l'argento e, l'immenso tesoro di arte russa. Poco prima della seconda guerra mondiale, uccisero i reali tedeschi e austriaci. Poi si sbarazzarono dei reali cinesi e depotenziarono il sovrano giapponese.

L'intenso odio della Mafia Khazara era rivolto verso tutti coloro che professavano la fede in un Dio qualsiasi, è stato il loro dio Baal a motivarli? a uccidere re su re facendo in modo di non poter mai governare. Hanno fatto la stessa cosa con i presidenti americani - con sofisticate operazioni segrete eseguite per togliergli il potere. Se questo non avesse funzionato i KM li assassinava, come hanno fatto con McKinley, Lincoln, JFK. I KM vogliono eliminare eventuali forti governanti o funzionari eletti che hanno il coraggio di resistere al loro potere della magia del denaro babilonese o al loro spiegamento di potere occulto acquisito dalla compromessa rete umana.

I Rothshild hanno creato il narcotraffico per conto dei KM:

Segretamente i Rothshild nell'impero inglese hanno escogitato un piano malvagio per recuperare una grande quantità di oro e argento che gli inglesi stavano pagando alla Cina per le loro spezie e sete pregiate che non erano disponibili in nessun altro luogo. I Rothshild, attraverso le loro reti di spionaggio internazionale, avevano sentito parlare di oppio turco e le sue caratteristiche di assuefazione. Hanno schierato un'operazione segreta per comperare l'oppio turco per rivenderlo in Cina, infettando milioni di persone con la cattiva abitudine dell'oppio, riportando nelle casse dei Rothshild l'oro e l'argento, ma non al popolo britannico.

La dipendenza dell'oppio creata dai Rothshild venduto alla Cina ha danneggiato la Cina stessa, che è andata in guerra per ben due volte per fermare questa piaga dell'oppio. Queste guerre sono conosciute come la ribellione dei Boxer o le guerre dell'oppio. I denari guadagnati dai Rothshild per la vendita dell'oppio erano così immensi che sono diventati ancora più dipendenti del denaro facile che gli stessi tossicodipendenti dagli oppiacei.

I Rothshild sono stati la fonte del finanziamento dietro la creazione delle colonie americane, incorporando la Hudson Bay Company e altre aziende commerciali per sfruttare il nuovo mondo delle Americhe. Sono stati i Rothshild che hanno ordinato lo sterminio di massa e il genocidio dei popoli indigeni del Nord America per consentire lo sfruttamento delle vaste risorse naturali del continente. I Rothshild hanno seguito lo stesso modello di business nei Caraibi e nel subcontinente asiatico indiano, con la conseguente uccisione di milioni di persone innocenti.

I Rothshild hanno avviato il commercio degli schiavi internazionale, un'impresa che ha visto questi esseri umani rapiti come semplici animali - una visione che i Khazati imporrebbero a tutte le persone del mondo che non fanno parte della loro cerchia malvagia, che alcuni chiamano "La Vecchia Nobiltà Nera":

Uno dei grandi progetti dei Rothshild è stato quello di avviare la tratta degli schiavi in tutto il mondo, l'acquisto di schiavi è stato storto in Africa dai capi tribù che hanno lavorato con loro per rapire i membri delle tribù avverse per venderli come schiavi. I mercanti di schiavi Rhotshild hanno stipato questi malcapitati sulle loro navi in celle anguste deportandoli in America e nei Caraibi, dove sono stati venduti. Molti sono deceduti in mare per le cattive condizioni.

I banchieri Rothshild hanno imparato presto che la guerra è un ottimo modo per raddoppiare i loro soldi in breve tempo, prestando denaro ad entrambi i contendenti in guerra. Ma per essere garantito ed essere raccolto il denaro, hanno dovuto passare attraverso le legislazioni fiscali per ottenerlo forzandone il pagamento.

La privata e contraffatta moneta Fiat dei Banksters KM Rothshild, trama eterna vendetta contro i coloni americani e la Russia che gli ha fatto perdere la guerra rivoluzionaria:

I Rothshild hanno perso la Rivoluzione Americana, hanno accusato lo zar russo e i russi per aver aiutato i coloni bloccando le navi inglesi. Hanno giurato eterna vendetta ai coloni americani, proprio come avevano fatto quando i russi e i loro alleati hanno schiacciato i Khazari nel 1000 d.C. I Rothshild e la loro oligarchia inglese che li circonda hanno tracciato vari modi per riconquistare l'America, questa è sempre stata la loro principale ossessione. Il loro piano preferito era quello di istituire una banca centrale americana, con la magia dei soldi babilonesi e con il segreto della contraffazione.

I Rorhshild KM nel 1812 tentano di riprendersi l'America, ma ancora una volta non ci riescono a causa dell'interferenza russa:

Questo fallimento fa infuriare i Rothshild KM e ancora una volta minacciano una eterna vendetta contro i russi e i coloni americani, il piano è quello di infiltrarsi per dirottare entrambe le nazioni nei loro asset, tiranneggiando la massa con omicidi in entrambe le nazioni e la loro popolazione. I tentativi dei KM di istituire una banca privata centrale americana sono bloccati dal presidente Andrew jackson, che li ha chiamati satanici, fuori dalla grazia e la potenza di Dio Onnipotente. I bankster Rothshild continuano a riorganizzare i loro tentativi di infiltrazione per installare la propria banca magica di denaro babilonese dentro l'America.

Infine nel 1913, i KM Rothshild riesce a stabilire una testa di ponte importante in America - e un nemico malvagio di tutti gli americani si è inserito dentro le porte Americane:

Nel 1913, i Rothshild KM riesce a stabilire una testa di ponte corrompendo ed estorcendo i membri del Congresso con un tradimento alla vigilia di natale senza un quorum è stata fatta passare illegalmente e incostituzionalmente la Federal Reserve Act. La legge è poi stata firmata estorcendola fuori dalla presidenza, un fatto di tradimento inaudito per l'America, così come tutti i membri del Congresso che l'hanno votata.

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Quindi, i Rothshild KM hanno creato un sistema di tassazione illegale in America:

I KM posero in atto un sistema fiscale illegale e incostituzionale, al fine di fare in modo che gli americani avrebbero dovuto pagare per USG spese di alto livello, approvato da un Congresso illegale di burattini presidenziali, messo in atto dalla mafiosa e corrotta campagna finanziaria Khazaka. Rimane facile per i KM raccogliere abbastanza soldi per eleggere chiunque vogliono, perché quando si controlla una banca che ha un importante falso segreto, si ha a disposizione tutti i soldi che si vogliono e si desiderano. Circa, nello stesso tempo, hanno creato il loro illegale sistema fiscale americano, corrompendo anche corrotto i membri del Congresso per approvare l'Internal Revenue Service, che è la loro agenzia di raccolta costituita in Puerto Rico.

Poco dopo, hanno creato il Federal Bureau Investigation per proteggere i loro banchieri, per rispondere alle loro esigenze di copertura, impedendo loro di non essere mai perseguiti per i loro rituali sacrificali di bambini, le reti di pedofili; e di servire anche come un'operazione segreta di Intel per loro conto. Va notato inoltre che l'FBI non ha uno statuto ufficiale, secondo la Biblioteca del Congresso, non ha diritto di esistere o emettere assegni.

I Rothshild KM hanno anche organizzato la rivoluzione bolscevica in Russia, manifestandosi incredibilmente sanguinosa e selvaggia su russi innocenti, tracciati da molti anni da quando è stata distrutta la Khazaria:

I Rothshild KM hanno pre-organizzato e realizzato la rivoluzione russa utilizzando le loro banche centrali per pagare l'infiltrazione bolscevica della Russia e la loro rivoluzione in nome della Mafia Khazara (KM).

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I bolscevichi sono stati effettivamente creati e indirizzati dalla Mafia Khazara (KM) come parte essenziale della loro atavica vendetta pianificata sullo zar russo e l'innocente popolo russo che ha demolito i Khazari nel 1000 d.C. per le ripetute rapine, omicidi, e furti di identità dei viaggiatori provenienti dalle zone circostanti il Khazakistan. Questo rimane un fatto poco noto, che spiega l'estrema violenza fatta alla Russia per vendetta dalla Mafia Khazara dei Rothshild.

I bolscevichi sotto la direzione dei Rothshild KM, ha violentato, torturato, e assassinato circa 100 milioni di russi, tra cui donne bambini e neonati. Alcune delle torture erano così estreme che non ne vogliamo parlare in questo articolo. Ma i lettori che vogliono sapere possono fare la loro ricerca approfondita in internet sul "Terrore Russo" o "bolscevica Ceka" o guardare il classico film "The Checkist" che è disponibile su http://www.youtube. com.

I Mafiosi Khazari (KM) Rothshild, ancora una volta anno deciso di immergersi nel gregge infiltrando il giudaismo:

I Rothshild KM hanno creato un piano per controllare tutti i giudei con il controllo della mente. Hanno dirottato con fantasia l'ebraismo, fuori da Babilonia con il talmudismo (culto di lucifero o satanismo), ed ha guadagnato il controllo del settore bancario e in generale le professioni di Wall Street, il Congresso, i principali media di massa; insieme con la maggior parte della ricchezza e dei mezzi economici di successo. Così i Rothshild KM avrebbero potuto far passare fuori la ricchezza e il successo a quei giudei che gli hanno aiutati, utilizzandoli in attività appositamente ritagliate. In questo modo, i Rothshild hanno dirottato l'ebraismo.

Il finanziamento della Knesset israeliana, usa l'architettura della costruzione occulta massonica, visualizzando il loro impegno per l'occulto talmudismo babilonese e tutto il male che lo accompagna, tra cui i sacrifici di bambini al loro dio segreto Baal. Hanno creato un sistema NWO chiamato World Sionismo che ha insegnato e inculcato ai giudei suscettibili un delirio paranoico di superiorità razziale, che presume che tutti i gentili siano intenti a commettere omicidio di massa contro tutti i giudei.

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L'architettura massonica è stata utilizzata nella costruzione del Knesset che è la Corte Suprema israeliana, vista attraverso le finestre.

Hanno chiamato questa forma di razzismo-paranoico massa delusa per la conquista giudaica del mondo, "World Sionismo", che in realtà è una forma velata del talmudismo babilonese o culto di Lucifero che era stato conosciuto dai giudei tradizionali. Il sistema è stato progettato per l'utilizzo di giudei come copertura, ma anche per incentivarli con il denaro-potere babilonese, in modo da utilizzarli come collaboratori, e poi essere sacrificati in due fasi a Lucifero.

La prima fase sarebbe la loro pianificata seconda guerra mondiale confinati in campi nazisti, tagliati fuori dai rifornimenti, che hanno causato la morte di 200.000 giudei per fame e malattie, insieme a 90.000 detenuti non-giudaici per le stesse cause, questo secondo la Croce rossa rispettando i dati ufficiali. Questo numero è il 5% della Mafia Khazara (aka sionisti mondiali).

Il secondo, sarebbe il grande sacrificio finale, quando il Nuovo Ordine Mondiale di re Lucifero sarebbe stato posto al potere, e quando tutte e tre le religioni abramitiche sarebbero sradicate - sopratutto l'ebraismo, che sarebbe accusato di tutte le guerre e la distruzione del mondo. E allora, i Rothshild ancora una volta si trasformerebbero in una nuova identità non associata all'ebraismo, ma nemmeno con il sionismo mondiale o in una qualsiasi altra forma.

L'importante è rendersi conto che i Rothshild KM hanno preso la Germania dopo prima guerra mondiale, hanno creato il vuoto del fascismo, ricreandolo poi con il nazismo con l'installazione al potere di Hitler come contro-forza per il loro bolscevismo russo. Hitler è diventato un problema per i KM quando ha deliberatamente agito negli interessi del popolo tedesco rendendo le persone libere dal mondo dal sistema bancario dei Rothshild.

Hitler ha introdotto un sistema finanziario libero da usura e vantaggioso per la classe operaia. Questo ha innescato la distruzione totale della Germania e il popolo tedesco, perché i Rothshild e i Khazari non avrebbero mai permesso e consentito un sistema economico diverso che non dipendesse dall'esistenza dell'usura. Questo lo vediamo oggi con la guerra contro l'Islam, perchè l'Islam proibisce l'usura. Ecco perché Israele è così aggressivamente vocale nel voler distruggere il popolo Islamico del mondo.

I KM aspettavano la seconda guerra mondiale per sostenere entrambe le parti, questa guerra sarebbe stata utilizzata per industrializzare tutto il mondo per massimizzare il potere del denaro con i bankester

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I Rothshlid KM hanno corrotto e indotto i membri del Congresso per inviare soldati americani durante la prima guerra mondiale:

Come una continuazione del loro collaudato modello hanno finanziato entrambi i contendenti la guerra per massimizzare i profitti, l'acquisizione di ulteriori fondi fiscali federali e maggiore potenza internazionale, i Rothshild Khazari corruppero, ricattarono e indussero i membri del Congresso a dichiarare guerra contro la Germania nel 1917. Questo è stato facilitato dai KM con le false flag dell'affondamento del Lusitania. Da allora hanno sviluppato il consueto schema della messa in scena delle false flag come procedura operativa standard per indurre gli americani a combattere guerre per la Mafia Khazara.

Finita la seconda guerra mondiale, i Rothshild KM hanno iniziato la guerra fredda, una scusa per portare in America gli scienziati nazisti esperti nel controllo della mente, sotto l'Operazione Paperclip. Questo ha permesso loro di istituire un sistema di spionaggio mondiale che ha superato di gran lunga qualsiasi altro sforzo precedente.

In base a questo nuovo sistema, hanno continuato ad infiltrarsi e a dirottare le istituzioni americane, comprese le chiese e i vari sistemi religiosi americani, la Massoneria (in particolare il Rito Scozzese e il Rito di York), l'esercito americano, l'Intel statunitense, e la maggior parte dei privati appaltatori della difesa, della magistratura e le agenzie più importanti del governo USA, tra cui la maggior parte dei governi statali, ed entrambi i maggiori partiti politici.

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I Rothshild KM hanno usato i campi di lavoro nazisti come pretesto per la manipolazione degli alleati nel concedere loro la propria colonia privata in Palestina, rubando la terra ai palestinesi:

I Rothshild KM sono stati in grado di utilizzare e controllare il loro mis-mercato, il cosiddetto "olocausto" utilizzato per attivare il controllo mentale contrastando qualsiasi critica per i loro modi sionisti. Una volta guadagnata la loro patria privata in Israele nel 1947, attraverso le loro manipolazioni segrete, hanno iniziato a vedere tutta la Palestina come la nuova Khazaria, tramando e commettendo genocidi su tutti i palestinesi riuscendo così a rubare tutta la Palestina per se stessi. I loro piani fantasiosi includevano la costruzione di un "Grande Israele" che si espandeva su tutto il Medio Oriente, manipolando i muti goy americani a combattere e morire per loro conto, prendendo tutte le terre arabe per Israele e la Khazaria Mafiosa (KM), in modo da potersi impadronire di tutte le ricchezze e risorse naturali, in particolare il loro petrolio greggio.

Recenti ricerche fatte dalla Johns Hopkins sulla ricerca genetica portata avanti da un rispettato gruppo di medici mostra che il 97,5% dei giudei che vivono in Israele non hanno assolutamente l'antico DNA ebraico, pertanto non sono semiti, e non hanno nessun legame antico di sangue con la terra di Palestina. Per contro, l'80% dei palestinesi sono portatori dell'antico DNA ebraico e quindi sono reali semiti, ed hanno antichi legami di sangue con la terra palestinese. Ciò significa che i veri antisemiti che rubano le terre palestinesi per costruire insediamenti israeliani, sono gli israeliani che tiranneggiano, massacrano e assassinano i palestinesi innocenti.

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I Rothshild KM decidono di trasformarsi di nuovo per espandere le loro fila:

Si sono resi conto che non possono ancora rimanere nascosti a lungo al pubblico, a meno che non si trasformino di nuovo in una ampliata segreta leadership. Così hanno lavorato sodo per infiltrarsi ulteriormente per dirottare la Massoneria e le sue propaggini segrete, introducendo i loro migliori membri pedofili nella rete con rituali sacrificali di bambini. Inoltre, i membri chiave del Congresso, sono stati introdotti nella loro segreta rete satanica, dando a loro un potere speciale, un alto USG, posizioni Intel militari, accompagnato da grandi ricompense monetarie e uno status sociale elevato. Massive fonti di spionaggio dei KM stanno utilizzando gli Israelo-Americani con doppia cittadinanza ritagliandoli dei posti chiave all'interno di istituti americani per incanalare del denaro dei falsi bankester Khazari, verso i politici e le loro campagne elettorali, al fine di controllare e possedere l'eletto.

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I Rothshild KM hanno deciso il controllo della mente delle masse americane per facilitare la loro manipolazione per far approvare leggi illegali, incostituzionali, impossibili da approvare e da vincere perché impossibili da dichiarare legali, portare avanti guerre perpetue per realizzare enormi profitti, nell'intento di ottenere più potenza mondiale:

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I Rothshild KM hanno deciso di ottenere il controllo completo su tutta l'istruzione pubblica attraverso la creazione del Dipartimento della Pubblica Istruzione e la creazione globalizzata con il curricula socialista sulla base della correttezza politica, la diversità e la "normale perversione" dell'insegnamento. Il fluoro viene aggiunto all'acqua pubblica e ai dentifrici, e i dentisti sono mentalmente controllati a credere che il fluoro prevenga la carie, e che non è dannoso alla funzione celebrale o alla funzione della tiroide, che in effetti dannoso lo è veramente.

L'aggiunta di fluoro alla pubblica rete idrica e al dentifricio degli americani, riduce e inibisce il loro QI operativo rendendo la popolazione più docile e arrendevole di quello che dovrebbe normalmente essere. Sono stati avviati programmi per sviluppare e distribuire le vaccinazioni ai bambini, creando un gran numero di futuri problemi di salute cronici.

I medici sono stati controllati mentalmente portandoli a forviare la ricerca, ignorando tutti gli studi negativi fatti - e che includeva la maggior parte di loro. Tutte le linee delle cellule del vaccino sono contaminate da SV-40, un noto virus cancerogeno ad azione lenta. i KM utilizzano il loro potere monetario per ottenere il controllo su tutte le scuole mediche allopatiche, impostando il controllo sull'American Medical Association e altre società mediche, al fine di assicurarsi il continuo loro ordine del giorno sulla base della menzogna e falsità.

Parte di questo massiccio piano per il controllo della mente delle masse americane è stato acquisito dai KM e consolidato in tutti i mass media americani, i sei media che controllano la grande massa (CMMM), di proprietà e controllata dai loro adepti per loro conto. Le funzioni della CMMM sono le notizie di un cartello illegale, che deve essere suddiviso in base alle leggi antitrust per non infliggere spionaggio e propaganda illegale come arma da guerra contro il popolo americano.

http://ningizhzidda.blogspot.it/2015/04 ... vetta.html


A prescindere da alcune derive forse esageratamente complottistiche sul ruolo di Baal/Lucifero etc.etc. che non mi sento di poter condividere in questo contesto, l'articolo suggerisce alcuni interessanti approfondimenti sulla storia kazara e sull'influenza ashkenazita nella storia contemporanea della palestina rientrando di fatto nell'argomento più vasto trattato nel thread.



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