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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 04/05/2017, 16:35 
Thethirdeye ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:

Io aspetto ancora un poco, attenderò i fatti per fare le standing.

Per vedere i fatti, bisogna votarli...

E non dare il mio voto ai miei??
Se si conFEDERASSERO, magari....



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 13/10/2017, 21:48 
Cita:

Alitalia, sì a prestito da 300 milioni

Alitalia avrà 300 milioni di euro e tempo fino al 30 settembre 2018 per restituire il prestito ricevuto dallo Stato. Il nuovo termine viene fissato nel decreto legge collegato alla legge di bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri. Il prestito statale oneroso, già disposto in favore di Alitalia, è conseguentemente integrato per il tempo (fino al 30 settembre 2018) e nella misura necessaria (300 milioni di euro) a garantire la continuità del servizio di trasporto aereo sino all’effettivo trasferimento dei complessi aziendali.

Viene esteso fino al 30 aprile 2018 il termine per l’espletamento delle procedure di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia e delle altre società del medesimo gruppo in amministrazione straordinaria, che sono in corso di svolgimento. La misura, si legge nella nota di palazzo Chigi, ''si è resa necessaria anche in ragione dell’evoluzione del contesto di mercato nell’ambito del quale sono in corso di svolgimento le predette procedure''.


http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... PQnzL.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 18/07/2018, 14:32 
Cita:
Alitalia, Toninelli e Di Maio assicurano: “Tornerà di bandiera, con il 51% in capo all’Italia”

https://www.ilprimatonazionale.it/primo ... lia-89757/



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 12/10/2018, 13:55 
Cita:
Alitalia, lo Stato torna azionista con Fs. Conte: “Biglietto unico treno-aereo”

https://www.ilprimatonazionale.it/econo ... reo-94576/



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 12/10/2018, 15:24 
Finalmente. Queste dannate privatizzazioni agli amici degli amici hanno fatto solo danni al paese ed ai servizi per i cittadini. Che lo stato torni a fare lo stato!



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 12/10/2018, 15:37 
Beh, speriamo che questa filosofia continui allargandosi anche ad altre aziende!!! [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 20/02/2019, 15:39 
Cita:
Alitalia, Delta ed easyJet vogliono investire 400 milioni di euro

https://www.corriere.it/cronache/19_feb ... 283a.shtml



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 20/07/2019, 22:16 
Cita:

"Alitalia? E' decotta"


C'è un doppio conflitto di interessi su Alitalia, con un piano di rilancio ''sbagliato'' messo a punto dal governo e che rischia di essere ''un gelato al veleno'', alimentare politiche protezionistiche e con una cordata di cui ''c'è poco da stare sereni'' per una compagnia, quella sì, ''decotta''. A denunciarlo è Marco Ponti, l'esperto di trasporti di recente a capo della commissione incaricata di redigere l'analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione.

Della nuova Alitalia e della cordata Mef-Fs-Delta-Atlantia Ponti ne pensa "tutto il peggio possibile". Per il tipo di soggetti coinvolti nel consorzio, per le strategia industriale a suo dire sbagliata e per gli scenari "anticoncorrenziali" che si delineano all'orizzonte. La scelta giusta? ''Vendere la compagnia e poi riorientarla sulle tratte intercontinentali, in modo da bypassare le low-cost. Ai soggetti coinvolti nella cordata ''faccio loro i migliori auguri – dice all'Adnkronos – ma non c’è da stare sereni. Nessuno di loro si occupa di trasporto aereo, tranne Delta che però ha solo il 15%''.

E poi ''c’è un doppio conflitto di interessi, con Ferrovie dello Stato e Aeroporti di Roma (controllata da Atlantia, ndr.). Viene da pensare che dietro ci possa essere un tentativo di proteggere Alitalia proprio attraverso questi conflitti di interesse". Ponti le definisce politiche protezionistiche e anticoncorrenziali”: il rischio, secondo l’esperto, è che le tariffe vengano manipolate appositamente per massimizzare i ricavi in una situazione di semi monopolio. "Si creerebbe una situazione di posizione dominante – dice Ponti – che non è auspicabile". Ma questo, secondo lui, non avrà ripercussioni sulla tratta Roma-Milano, uno dei punti da chiarire vista la concorrenza 'interna' dell'alta velocità ferroviaria. "Su quella tratta il mercato dei treni è già consolidato – dice ancora Ponti – e grazie alla presenza di Italo le tariffe scenderanno ancora".

In Europa, data la concorrenza delle compagnie low cost ormai difficile da battere, Alitalia dovrebbe puntare piuttosto sulle lunghe distanze. “Occorrerebbe spostare tutto il progetto industriale su questo – continua l’ex commissario Tav –, ma per farlo bisognerebbe non avere pressioni politiche che spingano per mantenere le tratte nazionali, oltre a parecchi soldi per adeguare la flotta di Alitalia che al momento non è attrezzata per i voli intercontinentali. Eppure è questo l’unico vero modo per rilanciare la compagnia”. Margine di crescita ce n’è, dato che gli italiani volano ancora poco rispetto ad altri Paesi con pari reddito.

Detto ciò, per Ponti il peccato originale di Alitalia resta il sostegno incondizionato dello Stato, sia in termini di soldi sia di garanzie. Quel "gelato al veleno", come lo definisce lui, che fa sì che quando si tratta di Alitalia si è consapevoli che in qualche modo ce la si caverà. "La causa della sua malattia – dice ancora il professore – è stata proprio la certezza politica che la compagnia non sarebbe mai fallita. Tutti gli stakeholder sapevano che non potevano fallire e, contando su questo, sul fatto che lo Stato li avrebbe salvati, hanno fatto quello che volevano. Alitalia sarebbe dovuta essere venduta normalmente, senza riservarle un trattamento di favore".

I lavoratori, specifica Ponti, vanno tutelati "come quelli di tutti le altre categorie", non in modo privilegiato. Anche alla luce delle migliori possibilità di ricollocamento degli occupati del comparto aereo rispetto ad altri lavoratori. "E tutto questo – conclude Ponti – per tenere in piedi una società che, questa sì, si può ben definire 'decotta'. La si considera ancora compagnia di bandiera, anche se serve una piccola quota di mercato italiano e estero. È una compagnia di bandiera solo di nome, non di fatto".




https://www.adnkronos.com/soldi/economi ... 5UyFP.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 16/03/2020, 21:26 
Nel frattempo Alitalia è diventata dello Stato


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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 16/03/2020, 23:13 
era ora. Secondo me se hanno le palle sfrutteranno la situazione emergenziale per riappropriarsi/ci di un po' di asset utili



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 Oggetto del messaggio: Re: Il caso Alitalia...
MessaggioInviato: 05/04/2020, 18:20 
[wbf]AUTOSTRADE – ALLIANZ: E’ STATA VERAMENTE UNA FAKE NEWS?

La giornata di ieri è stata contraddistinta dalla notizia de La Stampa nella quale si annunciava un accordo fra Atlantia ed Allianz per la cessione del 51% di Autostrade per l’Italia (ASPI) con relativo accordo con il governo per la caduta di ogni pretesa risarcitoria e di cancellazione delle richieste di revoca delle concessioni, il tutto in cambio di una mancetta: due anni di blocco dei pedaggi.

La notizia è stata poi smentita, ma allora qualcuno deve spiegarci questo:
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Dal primo aprile il titolo Atlantia ha visto il proprio valore incrementarsi del 25%. Eppure le notizie per le autostrade sono state pessime: – 56 % del traffico in generale con punte del -80% di traffico nei giorni festivi, con tanto di richiesta di cassa integrazione per 1500 persone diventate in eccesso. Il massimo è stato raggiunto proprio venerdì, quando sarebbe stato raggiunto l’accordo…….

Sarebbe interessante che CONSOB desse un’occhiata a questi movimenti, tanto per sapere da dove vengono e chi sta approfittando delle difficoltà degli italiani, perchè alla fine si tratta di questo. Sarebbe bello sapere se gli speculatori sono italiani o tedeschi o di qualche altra nazione, anche perchè avremmo un’idea di chi ha mandato la “Velina” a La Stampa.

Il momento per far passare di mano ASPI, soprattutto in mano tedesche, sarebbe perfetto:

il governo, soprattutto Gualtieri, lecca i piedi a qualsiasi paese, ma soprattutto alla Germania, pur di farsi concedere quello che comunque potremmo fare da soli, cioè prestiti e monetizzazioni. Però sappiamo che servi si nasce;
la popolazione è stordita, chiusa in casa, incapace di manifestare e di reagire.Una situazione che neanche Stalin sarebbe stato in grado di creare;
il Movimento Cinque Stelle non esiste più, c’è solo un gruppo di approfittatori. Toninelli è chiuso in casa, Di Maio sarà emigrato all’estero;
martedì Gualtieri si metterà come la pelle di orso nello chalet della Merkel. Quale miglior regalo che portare alla Cancelliera il cespite di maggior valore dell’Italia, le autostrade, su di un piatto d’argento?
Ecco spiegata la Fake News de La Stampa, che Fake News potrebbe non essere, ma realtà uscita al momento sbagliato.[
/wbf]

https://scenarieconomici.it/autostrade- ... fake-news/



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“Questa crisi, questo disastro [europeo] è artificiale, e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: EURO.”
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MessaggioInviato: 15/10/2021, 20:44 
"Alitalia sarà Ita Airways": la nuova compagnia dalla livrea azzurra


Fusoliera azzurra e coda tricolore: sarà così che verrà identificata Ita Airways. Presentate in conferenza stampa tutte le novità

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Il brand Alitalia non tornerà a volare. Nonostante Ita abbia acquistato ieri il nome dell'ex compagnia di bandiera italiana, il vettore ha deciso comunque di rinominarsi. L'amministratore delegato, il giorno dopo l'ultimo volo Alitalia e l'effettiva partenza degli aerei Ita dagli aeroporti italiani, ha presentato alla stampa il rebranding e la nuova immagine della compagnia. Fabio Lazzerini ha informato la stampa che il nuovo vettore assumerà il nome di Ita Airways e che le prenotazioni online potranno essere effettuate sul sito www.itaairways.com.

La livrea cambierà completamente e il classico bianco della fusoliera lascerà il posto a un brillante azzurro. Un richiamo alle squadre sportive italiane, che da sempre indossano l'azzurro come colore di riconoscimento, una tradizione che si tramanda dal 1911, quando l'Italia era una monarchia e il blu era il colore della dinastia Savoia. Resteranno bianche le ali degli aerei Ita Airways, così come continuerà a resistere la coda tricolore, emblema di riconoscimento degli aerei italiani.

"Vogliamo trasferire una sensazione di freschezza e flessibilità. Siamo una startup. Guardiamo indietro a un passato comunque importante", ha spiegato l'amministratore delegato, sottolineando il legame stretto che unisce Ita e Alitalia. "Ma soprattutto guardiamo al futuro", ha aggiunto Fabio Lazzerini. A chi gli domanda come mai, pur avendo acquistato il nome al costo di 90milioni di euro, la nuova compagnia non proseguirà con quella denominazione, l'ad ha spiegato: "Era un patrimonio che andava comunque preservato. Sul suo uso vogliamo essere noi a gestire il processo".

L'obiettivo è stato quello di evitare che il nome venisse utilizzato per fini commerciali distanti da quelli che sono sempre stati i valori dell'azienda. Ma dietro c'è anche una strategia di marketing, come spiegato dal presidente esecutivo, Alfredo Altavilla. Infatti, con l'acquisizione del marchio, la nuova compagnia potrà procedere senza fretta per rinominare tutte le pertinenze. "Farlo in fretta avrebbe comportato degli extra costi", ha aggiunto. Il passaggio non è stato facile. "Abbiamo ricevuto tante sportellate", ha detto l'amministratore delegato riferendosi alla Commissione Ue, che ha posto come condizione la discontinuità tra le due compagnie. Ma non solo, perché "dobbiamo utilizzare il 100% dei nostri slot", ha aggiunto Lazzerini.

Il programma Millemiglia è stato accantonato insieme al brand Alitalia, sostituito da quello Volare, che avrà il medesimo funzionamento. Ita punterà principalmente alle tratte intercontinentali e sta già lavorando per avere a sua disposizione una flotta omogenea di soli Airbus. A bordo saranno quattro le classi a disposizione dei passeggeri, che potranno scegliere se puntare al massimo risparmio o alla comodità. Ma cambieranno anche le dinamiche, come dimostra l'esempio fatto da Lazzerini su una delle tratte che da sempre ha caratterizzato l'operatività di Alitalia: "Una volta c'erano 23 aerei che andavano e 23 che tornavano. Forse troppi. Noi guardiamo soprattutto a una clientela business concentrando i voli in alcune fasce funzionali alle esigenze degli uomini di affari".

In conferenza stampa non è mancata una vena polemica per quel che riguarda la perdita della continuità territoriale della Sardegna: "Una compagnia spagnola, Volotea, si è aggiudicata i collegamenti da e per la Sardegna con ribassi nell'offerta alla Regione addirittura del 42%. Bravi loro che riescono a fare soldi comunque". Tuttavia, la commessa è ora oggetto di un ricorso al Tar da parte di Ita.

Anche sugli stipendi ridotti del personale, Altavilla conferma la linea già tracciata: "Una parte della retribuzione è legata alla redditività dell'impresa e alla soddisfazione dei viaggiatori. Mi riferisco a qualsiasi retribuzione, a partire dalla mia". Ma in ogni caso il presidente esecutivo confida di trovare un accordo con i sindacati: "Ci sono dei passi in avanti. Confido in un accordo: non so come si chiamerà l'intesa, se Contratto nazionale o integrativo".

Ma Alfredo Altavilla, nel corso della conferenza, ha anche parlato di "spinte da ogni parte politica", aggiungendo: "Ti chiamano e ti suggeriscono: tu dovresti volare su questo aeroporto. Noi siamo riusciti ad affrancarci da ogni pressione, rispondiamo solo ai contribuenti".


https://www.ilgiornale.it/news/economia ... 82299.html


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