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perplessità linguistica, chi mi chiarisce le idee?
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Autore:  ignoto [ 26/08/2014, 05:36 ]
Oggetto del messaggio:  perplessità linguistica, chi mi chiarisce le idee?

non si tratta di capire di chi sia la colpa o meno...

il mio è più un dubbio linguistico e di logica e non di responsabilità

faccio un esempio per capirci meglio :)

Prendo e lancio una pallina a Luca che a sua volta la lancia verso una parete, ma colpisce il vaso che Gigi stava portando a piedi a casa sua.

Si dirà comunemente che Luca HA COLPITO il vaso, e ciò perché senza la sua azione,il vaso non sarebbe stato colpito.

Ma in realtà anche senza la mia azione il fatto non sarebbe avvenuto, e anzi perfino senza l'azione di Gigi. difatti se io non lanciavo la pallina a Luca e Gigi non passava di lì in quel momento, la pallina non avrebbe colpito il vaso.

E allora perché comunemente parlando, si dirà che a colpire il vaso è stato LUCA e non gli altri se dipende anche da azioni compiute da altre persone in quel momento? [8]

Autore:  kaone [ 26/08/2014, 10:21 ]
Oggetto del messaggio: 

Perchè il principio di Causa-Effetto si da per scontato e ed è ovvio che tutto ha una causa (tranne il Big Bang forse). Quindi "comunemente" ci si ferma all'ultimo "passaggio" della giostra :-)

Autore:  mik.300 [ 26/08/2014, 12:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Messaggio di ignoto

non si tratta di capire di chi sia la colpa o meno...

il mio è più un dubbio linguistico e di logica e non di responsabilità

faccio un esempio per capirci meglio :)

Prendo e lancio una pallina a Luca che a sua volta la lancia verso una parete, ma colpisce il vaso che Gigi stava portando a piedi a casa sua.

Si dirà comunemente che Luca HA COLPITO il vaso, e ciò perché senza la sua azione,il vaso non sarebbe stato colpito.

Ma in realtà anche senza la mia azione il fatto non sarebbe avvenuto, e anzi perfino senza l'azione di Gigi. difatti se io non lanciavo la pallina a Luca e Gigi non passava di lì in quel momento, la pallina non avrebbe colpito il vaso.

E allora perché comunemente parlando, si dirà che a colpire il vaso è stato LUCA e non gli altri se dipende anche da azioni compiute da altre persone in quel momento? [8]


Se seguiamo il tuo ragionamento
Risaliamo alle colpe di Adamo ed Eva..

La colpa va attribuita
All'ultimo che resta col cerino in mano..
-luca

In ogni caso
Lasciando perdere la colpa
Luca poteva anche non colpire il vaso...
Le conseguenze dell'azione quindi
Sono a lui attribuibili..

Autore:  Angel_ [ 26/08/2014, 16:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
mik.300 ha scritto:
Se seguiamo il tuo ragionamento
Risaliamo alle colpe di Adamo ed Eva..

Infatti alla fine è tutta colpa di quei due str... ahahahahahahah [:o)]

Autore:  MaxpoweR [ 26/08/2014, 20:23 ]
Oggetto del messaggio: 

ma adamo ed eva sono stati fatti da dio quindi la colpa è sua :>

Autore:  ignoto [ 28/08/2014, 07:26 ]
Oggetto del messaggio: 

no ma io non parlo di colpe ma di un fattore linguistico... dico solo che se ci riflettete bene la dicitura HAI COLPITO per esempio, indica che qualcuno ha causato un urto, ora però il mio dubbio nasce dal momento in cui vi sono casi in cui un effetto, in tal caso l'urto, è il prodotto di azioni contemporanee, difatti se sparassi un proiettile con un arma e nel mentre passa una macchina, l'urto tra auto e proiettile avverrebbe grazie alla mia azione ma anche grazie a chi passa in quel momento, altrimenti non accadrebbe se venisse meno una delle due azioni.

Quindi è un effetto che dipende da due azioni contemporanee. E qui che non mi torna il concetto [8]

Autore:  ignoto [ 28/08/2014, 07:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Perchè il principio di Causa-Effetto si da per scontato e ed è ovvio che tutto ha una causa (tranne il Big Bang forse). Quindi "comunemente" ci si ferma all'ultimo "passaggio" della giostra :-)


Ciao Kaone, anche io avevo pensato a ciò, ma questo potrebbe valere nei casi in cui uno solo compie l'azione, tipo tizio lancia un sasso e rompe un vetro di una finestra, siccome la finestra non ha compiuto alcuna azione allora per logica è corretto affermare che tizio ha rotto il vetro e non la finestra.

Ma che dire nel caso in cui tizio lancia un sasso e rompe il vetro o un oggetto di qualcuno che casualmente passava di lì? Anche quella persona compie un'azione necessaria ai fini dell'effetto.

Anzi addirittura in questa "giostra" l'ultimo passaggio lo fa colui che passa di lì se ci pensi

Autore:  mik.300 [ 28/08/2014, 08:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
ignoto ha scritto:

no ma io non parlo di colpe ma di un fattore linguistico... dico solo che se ci riflettete bene la dicitura HAI COLPITO per esempio, indica che qualcuno ha causato un urto, ora però il mio dubbio nasce dal momento in cui vi sono casi in cui un effetto, in tal caso l'urto, è il prodotto di azioni contemporanee, difatti se sparassi un proiettile con un arma e nel mentre passa una macchina, l'urto tra auto e proiettile avverrebbe grazie alla mia azione ma anche grazie a chi passa in quel momento, altrimenti non accadrebbe se venisse meno una delle due azioni.

Quindi è un effetto che dipende da due azioni contemporanee. E qui che non mi torna il concetto [8]


???????

Autore:  kaone [ 28/08/2014, 11:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
ignoto ha scritto:

Cita:
Perchè il principio di Causa-Effetto si da per scontato e ed è ovvio che tutto ha una causa (tranne il Big Bang forse). Quindi "comunemente" ci si ferma all'ultimo "passaggio" della giostra :-)


Ciao Kaone, anche io avevo pensato a ciò, ma questo potrebbe valere nei casi in cui uno solo compie l'azione, tipo tizio lancia un sasso e rompe un vetro di una finestra, siccome la finestra non ha compiuto alcuna azione allora per logica è corretto affermare che tizio ha rotto il vetro e non la finestra.

Ma che dire nel caso in cui tizio lancia un sasso e rompe il vetro o un oggetto di qualcuno che casualmente passava di lì? Anche quella persona compie un'azione necessaria ai fini dell'effetto.

Anzi addirittura in questa "giostra" l'ultimo passaggio lo fa colui che passa di lì se ci pensi


Ora ho più chiara la tua domanda. In effetti è come dici tu, in questo caso allora subentra una questione sociale o convenzionale se così vogliamo dire, ovvero nel momento in cui diventa necessario individuare un "colpevole" di una azione si considera tale colui che ha iniziato l'azione che poi ha causato il danno. Quindi a ritroso diciamo che chi il danno l'ha subito, automaticamente viene escluso dalle responsabilità. Se invece non ci sono di mezzo responsabilità da attribuire, allora in effetti tutti gli attori in gioco sono in qualche modo responsabili dell'azione.

In entrambi i tuoi esempi precedenti, responsabili dell'azione in se sono sia tizio che colui che ha costruito la finestra e l'ha messa in quel preciso punto. Fin quando la cosa si ferma qui questo può anche andare bene ma nel momento in cui sorge la necessità sociale, giuridica, morale o quello che sia di individuare un responsabile a cui attribuire la colpa allora automaticamente per convenzione la colpa va a colui che non ha ricevuto danno, ovvero Tizio. Invece colui che ha posizionato la finestra avendo subito il danno è automaticamente colui che non ha colpe.

Ma qui entriamo nella filosofia.... [:D]

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