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I rapporti tra il Pd e Salvatore Buzzi sono equivoci. Alcune immagini mostrano come diversi esponenti dem tra cui il sindaco di Roma Ignazio Marino, Simona Bonafè e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in diverse foto sono al fianco di Buzzi.

http://www.liberoquotidiano.it/gallery/ ... etti-.html



maq pure lo schiramento opposto non scherza.......................

“Alemanno aiutato da amici mafiosi”
Dalle intercettazioni nuovi sospetti sull’ex sindaco.
La segretaria di Buzzi confessa: preparavo le mazzette



http://www.lastampa.it/2014/12/05/itali ... agina.html

E intanto dal decreto di perquisizione nella casa dell’ex sindaco Alemanno emerge il sostegno di «nostri amici mafiosi del Sud» per la sua corsa elettorale alle ultime europee. L’11 maggio scorso viene infatti intercettata una telefonata tra Buzzi e Gianni Alemanno circa «la possibiltà di portare voti a quest’ultimo grazie agli amici del Sud». L’ex sindaco chiede: «Devo fare delle telefonate? devo fare qualcosa? Eccetera, eccetera». Buzzi lo rassicura: «No, no, tranquillo... i nostri amici del Sud, che stanno a Sud ti possono dare una mano».

Chi sono questi «amici del Sud?» Buzzi lo spiega - intercettato - alla moglie: «Come dai una mano ad Alemanno? Dandogli i nomi di 7-8 mafiosi che c’avemo in cooperativa e gli danno una mano». C’è poi anche la questione di alcuni finanziamenti affluiti alla Fondazione Nuova Italia.



Ieri mattina, nel frattempo, le prime ammissioni del sistema di «Mafia capitale», durante le due ore di interrogatorio di garanzia, di fronte al gip Flavia Costantini e al pm Luca Tescaroli, la cassiera del libro mastro delle mazzette - arrestata per associazione mafiosa - ricostruisce le modalità in cui venivano confezionate le «bustarelle». «Non c’era una scadenza fissa - dichiara, assistita dal suo avvocato Bruno Andreozzi -, a volte anche due volte alla settimana, altre volte più raramente. Ma io non scrivevo sopra il nome del destinatario: le preparavo con il denaro che mi dava Buzzi e poi gliele riconsegnavo quando lui veniva a chiedermele. Non ero però a conoscenza del loro utilizzo».

La contabilità era rigorosamente registrata in un «libro nero» recuperato dai carabinieri del Ros agli ordini del generale Mario Parente proprio a casa di Nadia Cerrito che lo aveva premurosamente nascosto.

Quanto all’ex terrorista Nar Massimo Carminati (di cui Buzzi è ritenuto il braccio imprenditoriale operativo), la donna, 49 anni, segretaria di Buzzi da 15 anni, dice: «Conoscevo Carminati, ma non sono informata circa spostamenti di denaro».

Eppure nell’ordinanza del gip si legge che Nadia Cerrito «dispone materialmente le erogazioni a favore della fondazione Nuova Italia».

E sul nome «libro nero» interviene la stessa Nadia che dice: «Il libro nero...». E Carminati: «Mammamia...» Cerrito: «Hai visto che è nero... guaaa»; Carminati: «Quando è cosi, mi inquieta un po’». E il 13 novembre 2013, si sentiva Salvatore Buzzi esclamare: «Nadiaaa...ma il libro?». La cassiera rispondeva: «Io ce l’ho a casa... sta bene là...#8201;ehheh!».

Mentre proseguono le indagini del procuratore Giuseppe Pignatone per accertare altri coinvolgimenti nella holding del crimine da parte di dirigenti ed esponenti politici, inquietante è la fotografia dei legami con la mafia del Sud, offerta dalle intercettazioni riportate nel decreto di perquisizione nell’abitazione dell’ex sindaco Pdl-An Gianni Alemanno. Nel documento viene inoltre ribadita, sempre da Buzzi, la «spesa di 75 mila euro per cene elettorale per aiutare Alemanno».

E pensare che il fascistello Buzzi coordinava TUTTO (Centri d'Accoglienza compresi) con le Coop!!!!

Mafia Roma:ladri in Comune, preso un Pc
Nella notte al Servizio Giardini e alla Protezione civile

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2014/1 ... 7b7cc.html

era presidente di una coop....................

Ecco ...

Dieci euro che c' erano prove che portavano al Vaticano o al governo...

Allora 5: al Governo ...

E mentre il mainstream tace.....

Il M5S sta "occupando" il campidoglio....
Diretta Streaming: http://d1khqztmu4w2hg.cloudfront.net/index.html

Ma non si vede niente! Almeno io vedo tutto nero...

Nonno vede tutto ...

Questa è la vera occasione per loro; vediamo.

Beh però sono riuscito a vedere un video dove si scannavano allegramente...

Ah ecco...... un video... uno qualsiasi?
A me semrano sereni ma determinati.

In realtà, ci vorrebbe un PRESIDIO PERMANENTE,
fatto di cittadini incazzati.

Per la cronaca: RaiNews Bilderberg 24, ha fatto ora una diretta.
La giornalista, o presunta tale, parla di 200 persone.......

Ce ne saranno almeno un migliaio... se non di più.

Forza romani.... alzate le chiappe e recatevi in Campidoglio.
E' arrivato il momento di dire BASTA [}:)]

Non sono di Roma, ma ci andrei volentieri... [}:)]

Mafia capitale: la Gabanelli ne aveva parlato un anno fa, volevano denunciarla!

Romanzo capitale (parafrasando la fiction TV "Romanzo Criminale"); si intitolava così un'inchiesta di Milena Gabanelli su Roma capitale, omicidi, mafia, banda della Magliana e connessi trasmessa con Report del 14 Aprile 2013; circa un anno e mezzo fa.

Nel corso della puntata la Gabanelli pronuncia il nome di Carminati (al 5' circa) e altri ex componenti della banda della Magliana.

La presentazione della puntata:

"Un'inchiesta che assomiglia a un film noir. Solo che è tutto vero.
I subappalti per la metro C infiltrati dalle mafie; la nuova banda della Magliana che entra negli affari che contano; i mille consulenti del Comune, i debiti milionari delle municipalizzate; lo scandalo delle tangenti sui filobus. E tanti omicidi. Non è Romanzo Criminale, questa è la Roma vera degli ultimi anni.
Report passa al setaccio le zone grigie di una città aggredita per accaparrarsi il fiume di danaro che la attraversa. L’urbe eterna è piena di debiti, talmente indebitata da dover svendere i gioielli di famiglia. Ad attendere al varco c'è una nuova criminalità."

Guarda la puntata sul sito di Report
http://www.report.rai.it/dl/Report/punt ... ed700.html

Un'inchiesta che non fu apprezzata dall'ex sindaco di Roma Alemanno (che oggi figura tra gli indagati) che tramite twitter affermò di voler querelare la Gabanelli.






Alla Capitale la Gabanelli ha dedicato anche la puntata del 21 Ottobre 2013, intitolata "Ammazza che Mafia", dedicata alle famiglie mafiose che gestiscono il traffico di droga nella capitale.

http://www.nocensura.com
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Mafia Capitale, da Mammucari a De Rossi: star tv e calciatori cercavano il boss

Non c'era solo la politica tra i contatti frequenti di De Carlo, una delle figure di spicco della banda del "Mondo di mezzo". Ma anche personaggi dello spettacolo e dello sport. Il conduttore delle Iene chiedeva sostanze dopanti per la palestra. Gigi D'Alessio lo chiamò a casa dopo un maxi-furto di Rolex. E poi le telefonate delle compagne di Destro e Dzemaili e di Belen e del fidanzato

Non solo la politica. La banda di Mafia Capitale allungava i suoi tentacoli fino ai personaggi dello spettacolo e dello sport. Nell’informativa del Ros compaiono i nomi di Teo Mammucari, Gigi D’Alessio, Stefano De Martino e Belen Rodriguez e poi i calciatori Daniele De Rossi, Mattia Destro e Beppe Sculli. Per alcuni di loro era diventato punto di riferimento Giovanni De Carlo, considerato uno dei boss della banda, anzi il “boss dei boss” l’aveva definito Ernesto Diotallevi, uno dei “capi storici” della banda della Magliana.

Il conduttore delle Iene per esempio chiede “sostanze dopanti per la palestra”, scrivono i carabinieri. La richiesta viene fatta al telefono a De Carlo. “Sono chiacchierone, ma non spiattello i cavoli tuoi in giro… Non dico che vuoi diventare Hulk”, la risposta a Mammucari. I carabinieri del Ros scrivono nell’informativa che “nel giugno del 2013 sono state registrate numerose telefonate dello showman il quale, dimostrandosi consapevole della caratura criminale di De Carlo, chiedeva di poter reperire sostanze dopanti per la palestre, in particolare GH, un ormone per la crescita“
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I carabinieri: “Mammucari, dimostrandosi consapevole della caratura criminale di De Carlo, chiedeva di poter reperire sostanze dopanti per la palestre, in particolare GH, un ormone per la crescita”

Secondo l’informativa del Ros De Carlo si sente anche con il centrocampista della Roma Daniele De Rossi. Il calciatore, dicono i tabulati a disposizione dei carabinieri, chiama la notte del 30 settembre 2013 dopo una lite in un locale. “Avevo pensato che quello aveva chiamato qualche coattone… ho detto famme senti’ Giovanni”, dice De Rossi. Nella relazione si dà conto anche dell’intercettazione fatta alle ore 2.56 del 30 settembre 2013. De Carlo, “rispondendo a due tentativi di chiamata fatti poco prima dello sportivo”, chiamava De Rossi “chiedendogli di cosa avesse bisogno”. De Rossi riferisce di averlo contattato perché “assieme al compagno di squadra Mehdi Benatia, aveva avuto poco prima una discussione in un locale e temendo conseguenze aveva pensato a De Carlo”. L’informativa sottolinea che De Carlo, “dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: ‘Chiamame sempre… bravo! Hai fatto bene Danie’, amico mio…'”. Il club giallorosso ha già difeso il suo calciatore: “De Rossi? Mi auguro che non si strumentalizzi la vicenda in relazione all’indagine ben più importante che è in corso” dichiara Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma a Roma Radio. “La telefonata DeRossi-De Carlo è nata dopo un battibecco con un tifoso che minacciava Benatia. Non montiamo casi. L’indagine in sé è molto seria, bisogna fare attenzione. Mi auguro non si strumentalizzi la posizione di nessuno”.

De Carlo chiamò De Rossi e “dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: ‘Chiamame sempre… bravo! Hai fatto bene Danie’, amico mio…'”.

De Carlo va invece direttamente a casa di Gigi D’Alessio, a Roma, all’indomani di un maxi-furto subito dal cantante. Era sparita infatti una collezione di Rolex dal valore di 4 milioni. Il Ros riferisce che “il 4 giugno del 2013, il giorno dopo la visita da parte di alcuni ladri nell’abitazione del cantante Gigi D’Alessio all’Olgiata”, uno dei protagonisti dell’inchiesta raggiunse l’abitazione dell’artista napoletano “e si trattenne per oltre trenta minuti”. Nell’informativa si rileva che De Carlo “era in frequente contatto con personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport”. D’Alessio, contattato dall’AdnKronos, da Miami smentisce: “Non ho mai conosciuto questa persona, parlerò attraverso il mio avvocato”.

Un altro calciatore citato nelle carte è Giuseppe Sculli, coinvolto anche nell’inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona e nipote del superboss della ‘ndrangheta Giuseppe Morabito, detto ‘U tiradrittu. Anche lui parla con De Carlo. Ma il telefono di quest’ultimo scotta: il Ros appura anche “numerosi contatti” di De Carlo con le compagne dei calciatori Matteo Destro della Roma e Blerim Dzemaili all’epoca in forza al Napoli e con la coppia Stefano De Martino e Belen Rodriguez.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... s/1253163/