MAH.........La prima cosa che mi è venuta in mente, appena ho saputo della notizia, è invece un fatto - ma tu guarda che coincidenza - avvenuto 22 ore fa. Un fatto abbastanza clamoroso. Magari mi sbaglio ma... vale la pena soffermarsi un attimo sulla faccenda.... ![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif) Guardate l'intesa in questo sguardo... e poi leggete la notizia. 6 gennaio 2015http://www.eunews.it/2015/01/06/russia- ... -ora/27851Aperture anche dalla Germania secondo cui ulteriori misure contro Mosca potrebbero gettare il Paese nel caos. Incontro chiave il prossimo 15 gennaio in Kazakistan tra Putin e Poroshenko con la mediazione di Hollande e Merkel La possibilità che l’Unione europea sia pronta a considerare un alleggerimento delle sanzioni imposte alla Russia per la crisi ucraina appare sempre più concreta. Che il clima è davvero cambiato lo dimostrano i toni delle importanti aperture arrivate in queste ore da Francia e Germania: “Penso che le sanzioni ora debbano fermarsi. Se ci sono dei progressi devono essere revocate”, ha chiarito il presidente francese, François Hollande nel corso di un’intervista ad una radio francese. Certo, se invece i progressi non ci sono “le sanzioni rimarranno”, ha anche sottolineato Hollande, secondo cui però è nella direzione opposta che si sta andando. A dimostrarlo, dice, gli scambi di prigionieri avvenuti in questi giorni tra ucraini e ribelli filo-russi, ma anche l’atteggiamento del presidente russo: “Putin non vuole annettere l’est dell’Ucraina, me l’ha detto”, ha assicurato il presidente francese. “Potrei non crederci, ho visto quello che ha fatto in Crimea ma non è la stessa cosa. Quello che vuole fare è restare influente. Quello che Putin vuole è che l’Ucraina non entri nel campo di influenza della Nato”, ha sottolineato Hollande.
Toni simili anche da parte della Germania che nei giorni scorsi, per bocca del vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, ha escluso la possibilità di un ulteriore inasprimento delle sanzioni, possibilità a cui invece sembrano pensare gli Stati Uniti. Un altro giro di vite potrebbe destabilizzare ulteriormente la situazione russa e far precipitare il Paese nel caos, ha sottolineato Gabriel, ricordando che lo scopo delle misure era “aiutare a risolvere il conflitto in Ucraina”, non “spingere la Russia politicamente ed economicamente nel caos”, cosa che “provocherebbe una situazione più periocolosa per tutti in Europa”. La Germania sembra insomma non avere dubbi sulla posizione da tenere nel corso della riunione che, a gennaio, vedrà i ministri degli esteri Ue confrontarsi sulle sanzioni nei confronti di Mosca, con il primo pacchetto in scadenza in primavera.
Chiaro che in cambio di questo ammorbidimento della sua posizione, l’Ue vorrà concreti passi avanti. Per individuare quali saranno quelli necessari a trasformale la provvisoria tregua nell’est in una pace duratura, sarà fondamentale l’incontro in programma per il prossimo 15 gennaio ad Astana, in Kazakistan. Qui si incontrerà il cosiddetto formato “normanno” della diplomazia, quello del primo scambio di vedute tra Putin e Poroshenko a giugno 2014, alle celebrazioni del 70esimo anniversario dello sbarco alleato, quando a mediare tra i due ci furono Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. “Vado ad Astana il 15 gennaio ad una condizione; che ci possano essere nuovi progressi”, ha chiarito Hollande: “Se si tratta solo di riunirsi per parlare senza che ci siano passi avanti, non ne vale la pena, ma – ha anticipato – credo che ce ne saranno”.[/f] A questo, si aggiunge anche quest'altra "cosetta" che manderebbe letteralmente a prostitute il famigerato TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) di cui è possibile trovare un approfondimento qui: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1La mossa, da vero professionista degli scacchi, è sempre del "nemico Putin"... e vede Holland e la Merkel come punti di riferimento europei....... [wbf] La "sorprendente" proposta della Russia all'Ue: stracciate il TTIP e unitevi all'Unione Eurasiatica http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... =6&pg=9966Deciderà l'Europa di averne avuto abbastanza dell'eutanasia economica imposta dalle sanzioni a Mosca volute dagli Usa?Appare sempre più evidente come le sanzioni decise dall'UE e dagli Usa alla Russia in seguito alla crisi ucraina e più in generale il blocco finanziario contro Mosca abbiano prodotto le sue conseguenze più nefaste contro i paesi membri dell'Ue. La Germania è stata la prima ad ammetterlo alla fine del 2014 con la sua economia ormai sull'orlo della recessione. Ma si tratta di una considerazione ormai di uso comune all'interno dell'Ue. L'ex primo ministro italiano Romano Prodi, ad esempio, ha scritto sul Messaggero che un'economia russa debole non è desiderabile e profittevole per l'Italia. Secondo Prodi le sanzioni alla Russia per la crisi ucraina e l'abbassamento dei prezzi del petrolio e del gas faranno crollare il Pil russo del 5% annuo, determinando, a sua volta, un crollo delle esportazioni italiane del 50% nel paese. In altre parole, scrive Zero Hedge, il mondo sta iniziando ad avvicinarsi ad un periocoloso punto di rottura: non è tanto l'esposizione finanziaria alla Russia, o la minaccia di un contagio finanziario che Mosca potrebbe soffrire. Ma, peggio, è una questione molto più semplice che condurrà ad un'atroce sofferenza per i paesi europei: la mancanza di commercio con un partner strategico fondamentale in una fase di crisi già drammatica. Mentre le Banche centrali possono continuare a monetizzare e ritardare il punto di rottura, creando bolle azionarie senza precedenti per gonfiare la fiducia di investitori e consumatori nel breve periodo, non possono “stampare commercio”, che resta il più importante veicolo di crescita nel sistema globalizzato attuale. In questo contesto un articolo della Deutsche Wirtschafts Nachrichten va controcorrente ma nella giusta direzione nello scrivere come la Russia ha una proposta “sorprendente” verso l'Europa che questa dovrebbe prendere in considerazione, vale a dire rinunciare all'area di libero mercato con l'Usa - che impone la perdita di commercio con la Russia e quindi l'ennesimo anno di crollo economico - e unirsi all'Unione economica euroasiatica. Dall'articolo si legge: “La Russia ha presentato una proposta sorprendente per superare le tensioni con l'Unione Europea: l'Ue dovrebbe rinunciare all'accordo di area di libero scambio con gli Stati Uniti, il TTIP, ed entrare come partner nella nuova Unione Economica Euroasiatica. Un'area di libero scambio con i vicini che avrebbe sicuramente più senso che un accordo con gli Usa. Sicuramente lo avrebbe ma poi come come potrà l'Europa fingere indignazione quando la NSA si trova ad aver spiato ancora una volta uno dei sui "partner commerciali più stretti?" Vladimir Chizhov, l'ambasciatore russo presso l'Unione Europea, ad Euobserver ha dichiarato: “La nostra idea è quella di iniziare contatti ufficiali tra l'Ue e l'EAEU il prima possibile. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato di questo non tanto tempo fa. Le sanzioni dell'UE alla Russia non sono un ostacolo. Credo che il senso comune ci consigli di esplorare la possibilità di stabilire uno spazio comune economico nella regione euro-asiatica, incluso il focus nei paesi dell'Eastern Partnership [una politica Ue con legami più stretti con Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldovae Ucraina]". E ancora: "Potremmo pensare ad una zona di area di libero scambio che inglobi tutte le parti interessate in Eurasia”. Chizhov descrive la possibilità come un'opportunità molto migliore per i paesi dell'Unione Europea: “Pensate saggio spendere così tante energie politiche per un'area con gli Usa mentre avete partner naturali così vicini da casa?”, ha dichiarato l'ambasciatore. E quindi la palla è oggi nelle mani dell'Europa: con la sua recessione che da triple-dip sta per divenire quadrupla e con l'unica risposta che resta una spinta monetaria da una Banca centrale controllata da Goldman Sachs finalizzata a distruggere ulteriormente la classe media a favore di pochi fortunati, deciderà l'Europa di averne avuta abbastanza e spostare i suoi obiettivi strategici e di commercio dall'occidente – parlando del TTIP, il ministro dell'agricoltura tedesco ha recentemente dichiarato: “Non possiamo proteggere ogni salsiccia” - verso oriente? Considerando che gli interessi delle corporazioni multinazionali e finanziarie che spingono verso il TTIP sono oggi dominanti attraverso le burocrazie non elette di Bruxelles, conclude Zero Hedge, la risposta è negativa. E considerando che sono Renzi, Gentiloni e Mogherini a dover rappresentare gli interessi strategici nazionali, dall'Italia non possiamo attenderci altro che cieco servilismo all'”alleato” americano.Naturalmente, in Italia il rischio di attentati di questo genere NON ce ne sono. Perchè il nostro Premier leccazzerbino, è assolutamente allineato ai progetti nefasti dello Zio Sam..... Chissà.... magari quelle che ho postato, sono solo un mucchio di fregnacce.
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_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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