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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 02/06/2015, 14:39 
Questo l'articolo di facciata (ovviamente positiva) dell'EXPO:

Expo archivia il primo mese con 2,7 milioni di visitatori
I numeri comunicati dal commissario Unico Giuseppe Sala.
Venduti 15 milioni di biglietti. Ricadute positive per il commercio.

leggere per credere:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... atori.aspx


Questi invece i retroscena dei VERI "numeri" (perchè ce ne vogliono 4 di milioni di visitatori, per andare a paro)..... [:288]
E’ l’Expo dei numeri segreti. I tornelli certificano gli ingressi con assoluta precisione, giorno per giorno, ora per ora. Eppure, quanti sono i visitatori? Resta un mistero, custodito meglio del terzo segreto di Fatima. Il commissario Giuseppe Sala ha spiegato che deve evitare lo “stress” e non vuole cadere nella “trappola dei numeri”, perché “c’è il rischio di esaltarsi o deprimersi, mentre io voglio che il mio team rimanga concentrato sulle cose da fare”.
In realtà, le cose da fare cambiano a seconda del numero dei visitatori. Ma lui niente: annuncia soltanto quanti biglietti sono stati venduti, “unico dato certificabile”. Finora sono 11 milioni, dice contento. Ma sono pacchetti parcheggiati in gran parte presso tour operator o grandi distributori, non ancora acquistati davvero da visitatori in carne e ossa.?I tornelli invece i numeri veri li sanno e li comunicano in tempo reale alla centrale operativa di via Drago, che controlla minuto per minuto ogni sospiro di Expo. Ma non li rendono pubblici, per evitare lo “stress” a Sala e al suo team.

C’è di più: a Milano in questi giorni sono segretati perfino il numero dei viaggiatori sul metrò e i dati sulla spazzatura asportata, perché potrebbero essere usati per calcolare gli ingressi Expo. C’è un embargo patriottico da tempi di guerra. Sappiamo soltanto che gran parte dei visitatori arriva all’esposizione con la linea M1 del metrò. Proprio per questo alla società Atm – che gestisce il servizio e sa benissimo quanti passeggeri ogni giorno sbarcano alla fermata Rho-Fiera-Expo – è stato ordinato di tenere acqua in bocca: vietato comunicare i dati.

Gli unici numeri in circolazione sono quelli delle trionfali, benché ufficiose, proclamazioni dei primi giorni: “200 mila visitatori nel giorno d’apertura, malgrado la pioggia”, è stato fatto filtrare ai giornali. Ancor meglio il 2 maggio: “220 mila ingressi”. Ma sono cifre senza alcuna conferma ufficiale. Secondo le previsioni, i 24 milioni di visitatori attesi in sei mesi dovrebbero essere raggiunti ipotizzandone circa 100 mila nei giorni feriali, 200 mila il sabato e nei giorni festivi. Anzi, ci sono documenti Expo che formulano previsioni precise, giorno per giorno. Ecco quelle delle prime settimane: 1 maggio, 250 mila; 2 maggio, 180; 3 maggio, 180; 4 maggio, 70; 5 maggio, 70; 6 maggio, 80; 7 maggio, 80.

E così via, fino ai 180 mila ipotizzati per ieri 23 e per oggi 24 maggio.?Secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, la realtà è inferiore almeno del 30 per cento. Va abbastanza bene il sabato, male la domenica. Gli ingressi sarebbero attorno ai 60 mila nei feriali, circa 140 mila il sabato e non più di 100 mila la domenica.
A mettersi le mani nei capelli hanno già cominciato i gestori dei parcheggi e dei ristoranti interni al sito. Sono disperati perché temono di non rientrare delle spese a causa dell’afflusso di pubblico molto più basso del previsto. Preoccupata è soprattutto Arriva, società italiana delle ferrovie tedesche che ha vinto l’appalto per la gestione dei parcheggi: secondo le previsioni, il 50 per cento dei visitatori sarebbe dovuto arrivare in auto, con incassi per 11 milioni, invece i parcheggi sono vuoti al 90 per cento. E Arriva è già in rosso perché deve comunque garantire per tutto il giorno un costoso servizio di navette per portare chi ha parcheggiato fino ai tornelli d’ingresso.

La situazione è così preoccupante che Sala, il quale aveva lanciato finora appelli accorati perché la gente usasse i mezzi pubblici, il 14 maggio ha cambiato messaggio: “Venite in macchina”. E ora lancia l’idea di rendere il parcheggio gratuito. Ma così Expo dovrà pagare ad Arriva 3 milioni di penale.

Erano previsti anche 500 autobus al giorno, ma non ne arrivano più di 200. I treni di Trenord erano pronti a trasportare 42 mila passeggeri al giorno, ne portano invece solo 6 mila. Poi c’è Trenitalia. Racconta entusiasta che il numero di viaggiatori che raggiungono Milano con le Frecce è cresciuto del 20 per cento: “È l’effetto Expo”. Peccato però che nello stesso comunicato dia le cifre di Torino (+70 per cento), Bologna (+25), Venezia (+21), Genova (+20): tutte più alte o uguali a Milano.

Quanto agli aerei, “nessun volo aggiuntivo per Expo”, rispondono dagli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio. Non c’è alcuna traccia, per ora, neppure dei voli speciali che dovrebbero portare a Milano il promesso milione di cinesi. Sala dice di non guardare i dati per non essere sottoposto a stress. In realtà li guarda e, proprio per questo, ha cercato di correre ai ripari lanciando la formula dell’ingresso serale: chi entra dopo le 19 paga solo 5 euro, invece dei 39 euro del biglietto pieno, e nei weekend la chiusura è spostata alle 24. Grande successo: Expo è diventata un’alternativa alla “movida” milanese, con gran rabbia di molti gestori di bar e ristoranti in città, sui Navigli o a Brera, che si vedono sfilare i clienti dalla concorrenza dell’esposizione.

I visitatori serali fanno numero, ma non visitano i padiglioni, si limitano per lo più a bere birra e mangiare hamburger. Faranno bene alla contabilità finale degli ingressi, ma non ai bilanci (pagano solo 5 euro), né alle iniziative di Expo in città. In compenso costringono a un superlavoro non previsto Atm per i trasporti, la Polizia locale per la sicurezza e l’Amsa per la pulizia e la gestione dei rifiuti. Sui numeri, comunque, restano amplissimi i margini d’incertezza. Eppure sarebbe semplice por fine a ogni dubbio: basterebbe comunicare ogni giorno il numero dei visitatori. A meno che non si debba cercare di nascondere un flop.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 02/06/2015, 14:54 
Avete presente il "bipensiero" descritto da Orwell? Ovvero la capacità di dire due cose antitetiche nella stessa frase facendole passare entrambe per vere?

Ecco... è quello che fa a proprio uso e consumo l'informazione strumentale al sistema come questa su EXPO...

[xx(]



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 02/06/2015, 16:58 
Atlanticus81 ha scritto:
Avete presente il "bipensiero" descritto da Orwell? Ovvero la capacità di dire
due cose antitetiche nella stessa frase facendole passare entrambe per vere?

............ [:290]



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 12/06/2015, 18:48 
Thethirdeye ha scritto:
Questo l'articolo di facciata (ovviamente positiva) dell'EXPO:

Expo archivia il primo mese con 2,7 milioni di visitatori
I numeri comunicati dal commissario Unico Giuseppe Sala.
Venduti 15 milioni di biglietti. Ricadute positive per il commercio.

leggere per credere:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... atori.aspx


Questi invece i retroscena dei VERI "numeri" (perchè ce ne vogliono 4 di milioni di visitatori, per andare a paro)..... [:288]
E’ l’Expo dei numeri segreti. I tornelli certificano gli ingressi con assoluta precisione, giorno per giorno, ora per ora. Eppure, quanti sono i visitatori? Resta un mistero, custodito meglio del terzo segreto di Fatima. Il commissario Giuseppe Sala ha spiegato che deve evitare lo “stress” e non vuole cadere nella “trappola dei numeri”, perché “c’è il rischio di esaltarsi o deprimersi, mentre io voglio che il mio team rimanga concentrato sulle cose da fare”.
In realtà, le cose da fare cambiano a seconda del numero dei visitatori. Ma lui niente: annuncia soltanto quanti biglietti sono stati venduti, “unico dato certificabile”. Finora sono 11 milioni, dice contento. Ma sono pacchetti parcheggiati in gran parte presso tour operator o grandi distributori, non ancora acquistati davvero da visitatori in carne e ossa.?I tornelli invece i numeri veri li sanno e li comunicano in tempo reale alla centrale operativa di via Drago, che controlla minuto per minuto ogni sospiro di Expo. Ma non li rendono pubblici, per evitare lo “stress” a Sala e al suo team.

C’è di più: a Milano in questi giorni sono segretati perfino il numero dei viaggiatori sul metrò e i dati sulla spazzatura asportata, perché potrebbero essere usati per calcolare gli ingressi Expo. C’è un embargo patriottico da tempi di guerra. Sappiamo soltanto che gran parte dei visitatori arriva all’esposizione con la linea M1 del metrò. Proprio per questo alla società Atm – che gestisce il servizio e sa benissimo quanti passeggeri ogni giorno sbarcano alla fermata Rho-Fiera-Expo – è stato ordinato di tenere acqua in bocca: vietato comunicare i dati.

Gli unici numeri in circolazione sono quelli delle trionfali, benché ufficiose, proclamazioni dei primi giorni: “200 mila visitatori nel giorno d’apertura, malgrado la pioggia”, è stato fatto filtrare ai giornali. Ancor meglio il 2 maggio: “220 mila ingressi”. Ma sono cifre senza alcuna conferma ufficiale. Secondo le previsioni, i 24 milioni di visitatori attesi in sei mesi dovrebbero essere raggiunti ipotizzandone circa 100 mila nei giorni feriali, 200 mila il sabato e nei giorni festivi. Anzi, ci sono documenti Expo che formulano previsioni precise, giorno per giorno. Ecco quelle delle prime settimane: 1 maggio, 250 mila; 2 maggio, 180; 3 maggio, 180; 4 maggio, 70; 5 maggio, 70; 6 maggio, 80; 7 maggio, 80.

E così via, fino ai 180 mila ipotizzati per ieri 23 e per oggi 24 maggio.?Secondo quanto risulta al Fatto Quotidiano, la realtà è inferiore almeno del 30 per cento. Va abbastanza bene il sabato, male la domenica. Gli ingressi sarebbero attorno ai 60 mila nei feriali, circa 140 mila il sabato e non più di 100 mila la domenica.
A mettersi le mani nei capelli hanno già cominciato i gestori dei parcheggi e dei ristoranti interni al sito. Sono disperati perché temono di non rientrare delle spese a causa dell’afflusso di pubblico molto più basso del previsto. Preoccupata è soprattutto Arriva, società italiana delle ferrovie tedesche che ha vinto l’appalto per la gestione dei parcheggi: secondo le previsioni, il 50 per cento dei visitatori sarebbe dovuto arrivare in auto, con incassi per 11 milioni, invece i parcheggi sono vuoti al 90 per cento. E Arriva è già in rosso perché deve comunque garantire per tutto il giorno un costoso servizio di navette per portare chi ha parcheggiato fino ai tornelli d’ingresso.

La situazione è così preoccupante che Sala, il quale aveva lanciato finora appelli accorati perché la gente usasse i mezzi pubblici, il 14 maggio ha cambiato messaggio: “Venite in macchina”. E ora lancia l’idea di rendere il parcheggio gratuito. Ma così Expo dovrà pagare ad Arriva 3 milioni di penale.

Erano previsti anche 500 autobus al giorno, ma non ne arrivano più di 200. I treni di Trenord erano pronti a trasportare 42 mila passeggeri al giorno, ne portano invece solo 6 mila. Poi c’è Trenitalia. Racconta entusiasta che il numero di viaggiatori che raggiungono Milano con le Frecce è cresciuto del 20 per cento: “È l’effetto Expo”. Peccato però che nello stesso comunicato dia le cifre di Torino (+70 per cento), Bologna (+25), Venezia (+21), Genova (+20): tutte più alte o uguali a Milano.

Quanto agli aerei, “nessun volo aggiuntivo per Expo”, rispondono dagli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio. Non c’è alcuna traccia, per ora, neppure dei voli speciali che dovrebbero portare a Milano il promesso milione di cinesi. Sala dice di non guardare i dati per non essere sottoposto a stress. In realtà li guarda e, proprio per questo, ha cercato di correre ai ripari lanciando la formula dell’ingresso serale: chi entra dopo le 19 paga solo 5 euro, invece dei 39 euro del biglietto pieno, e nei weekend la chiusura è spostata alle 24. Grande successo: Expo è diventata un’alternativa alla “movida” milanese, con gran rabbia di molti gestori di bar e ristoranti in città, sui Navigli o a Brera, che si vedono sfilare i clienti dalla concorrenza dell’esposizione.

I visitatori serali fanno numero, ma non visitano i padiglioni, si limitano per lo più a bere birra e mangiare hamburger. Faranno bene alla contabilità finale degli ingressi, ma non ai bilanci (pagano solo 5 euro), né alle iniziative di Expo in città. In compenso costringono a un superlavoro non previsto Atm per i trasporti, la Polizia locale per la sicurezza e l’Amsa per la pulizia e la gestione dei rifiuti. Sui numeri, comunque, restano amplissimi i margini d’incertezza. Eppure sarebbe semplice por fine a ogni dubbio: basterebbe comunicare ogni giorno il numero dei visitatori. A meno che non si debba cercare di nascondere un flop.



In netta CONTRAPPOSIZIONE con quanto dicono i numeri.......... [:D] [:D] [:D]

"L'Expo ha risultati commerciali straordinari ed è perfettamente riuscita sul piano turistico",
dice il premier aprendo la Conferenza Italia-America Latina e Caraibi a Milano


dc481077a51c0370f303d8e004ffd2f5.jpg



http://www.ansa.it/canale_expo2015/noti ... 86818.html



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 17/06/2015, 09:29 
Expo2015, ottimista a cottimo su Twitter. A 250mila euro per due anni e mezzo

L'hashtag è #expottimisti, stesso titolo di un libro che ha pubblicato sulla manifestazione milanese. Giacomo Biraghi, ex collaboratore di un assessore ciellino della giunta Moratti, ammette: "Expo mi ha affidato un incarico di pubbliche relazioni da luglio 2014 a ottobre 2015 da 90 mila euro, Canera di Commercio me ne dà 160mila”

L’inesauribile commedia italiana ha conosciuto la figura professionale dello iettatore, che cercava di far soldi con la sua nomea di menagramo. Oggi si arricchisce e s’aggiorna con l’ingresso in scena della figura (opposta ma simmetrica) dell’ottimista, che spreme soldi – nell’era berlusconian-renziana del pensare positivo – dalla recita dell’ottimismo. Per la precisione, dell’expottimismo. A gettone, come avrebbe voluto lo iettatore di Pirandello che pretendeva la patente da menagramo.

Tal Giacomo Biraghi da Milano la patente di expottimista è riuscito a farsela dare. “La Camera di Commercio”, ammette, “mi ha pagato 160 mila euro lordi per un lavoro di due anni e mezzo”. Non basta: “Expo mi ha affidato un incarico di pubbliche relazioni da luglio 2014 a ottobre 2015 di 90 mila euro”. Fanno 250 mila euro: in effetti, c’è di che essere ottimisti.

Lui lo fa twittando come un forsennato per far passare sui social un’immagine positiva di Expo.

E scrivendo un libello agiografico che intitola appunto: Expottimisti. Tutto quello che dovreste sapere sull’Expo 2015 e non sapete a chi chiedere. In quelle veloci paginette, tutte schede e infografica, promette cose mirabolanti che fanno bene al cuore. Purtroppo non realizzate. Tipo che “il volume d’affari generato corrisponderà a un’occupazione aggiuntiva di 191 mila unità di lavoro annue attivate dall’evento”. O che “nel lungo periodo l’Italia beneficerà di 6,2 miliardi di euro di produzione in più” e che “le nuove imprese generate da Expo 2015 saranno più di 10 mila”. Con questa valigia di promesse, parte come Totò per un giro d’Italia in cento tappe – sempre a spese di Expo (a proposito: quanto è costato?). Niente di grave, è la propaganda ai tempi dei social. Basta saperlo. Lui invece fa un po’ il furbo, recitando in pubblico la parte dell’expottimista convinto per ragioni ideali.

Da dove piove questo Biraghi, ottimista a cottimo? Aveva già lavorato nella squadra dell’assessore all’Urbanistica di Letizia Moratti, il ciellino Carlo Masseroli, quello che con il suo nuovo piano del territorio voleva cementificare Milano. Con l’arrivo del sindaco Giuliano Pisapia, Masseroli è andato a casa e il Biraghi ha perso il posto. Niente paura: si è dato tutto alla stampa e propaganda. Ottimista a tempo pieno. Cantore a gettone delle meraviglie di Expo. Un paio di giorni prima dell’apertura dell’esposizione ha convocato in un locale di Milano “tutti noi che da Expo siamo presi bene” (ehi raga, notato il lessico molto social?), promettendo aperitivo libero.

Poi, per finire in bellezza e mostrare che si è meritata la paga, a inizio giugno ha fatto una festa dentro il sito, nello spazio di Slow Food. Ottocento invitati e tanti sorrisi. Paga sempre Expo. A proposito: quanto? Fatta una gara per scegliere l’expottimista? Raffaele Cantone è stato avvisato?

Spiace dirlo, ma il risultato di tutto ’sto ottimismo non è un granché: una AdnKronos del 12 maggio ci informa che il “web sentiment” di Expo, cioè la reputazione online dell’evento, è negativa al 44 per cento, positiva solo al 13 e neutra al 43. Il ragazzo si è applicato, ma non è riuscito a ottenere buoni voti. Tra qualche mese, Expo sarà finita. Diamogli un’altra chance. Non facciamolo entrare in depressione. Facciamolo lavorare: troviamogli un posto da MoseOttimista, o TavOttimista, o PonteSulloStrettoOttimista, o MafiaCapitaleOttimista. Basta gufi, facciamo crescere il Pil.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... o/1773282/



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 17/06/2015, 10:21 
Atlanticus81 ha scritto:
Expo2015, ottimista a cottimo su Twitter. A 250mila euro per due anni e mezzo

L'hashtag è #expottimisti, stesso titolo di un libro che ha pubblicato sulla manifestazione milanese. Giacomo Biraghi, ex collaboratore di un assessore ciellino della giunta Moratti, ammette: "Expo mi ha affidato un incarico di pubbliche relazioni da luglio 2014 a ottobre 2015 da 90 mila euro, Canera di Commercio me ne dà 160mila”

L’inesauribile commedia italiana ha conosciuto la figura professionale dello iettatore, che cercava di far soldi con la sua nomea di menagramo. Oggi si arricchisce e s’aggiorna con l’ingresso in scena della figura (opposta ma simmetrica) dell’ottimista, che spreme soldi – nell’era berlusconian-renziana del pensare positivo – dalla recita dell’ottimismo. Per la precisione, dell’expottimismo. A gettone, come avrebbe voluto lo iettatore di Pirandello che pretendeva la patente da menagramo.

Tal Giacomo Biraghi da Milano la patente di expottimista è riuscito a farsela dare. “La Camera di Commercio”, ammette, “mi ha pagato 160 mila euro lordi per un lavoro di due anni e mezzo”. Non basta: “Expo mi ha affidato un incarico di pubbliche relazioni da luglio 2014 a ottobre 2015 di 90 mila euro”. Fanno 250 mila euro: in effetti, c’è di che essere ottimisti.

Lui lo fa twittando come un forsennato per far passare sui social un’immagine positiva di Expo.

E scrivendo un libello agiografico che intitola appunto: Expottimisti. Tutto quello che dovreste sapere sull’Expo 2015 e non sapete a chi chiedere. In quelle veloci paginette, tutte schede e infografica, promette cose mirabolanti che fanno bene al cuore. Purtroppo non realizzate. Tipo che “il volume d’affari generato corrisponderà a un’occupazione aggiuntiva di 191 mila unità di lavoro annue attivate dall’evento”. O che “nel lungo periodo l’Italia beneficerà di 6,2 miliardi di euro di produzione in più” e che “le nuove imprese generate da Expo 2015 saranno più di 10 mila”. Con questa valigia di promesse, parte come Totò per un giro d’Italia in cento tappe – sempre a spese di Expo (a proposito: quanto è costato?). Niente di grave, è la propaganda ai tempi dei social. Basta saperlo. Lui invece fa un po’ il furbo, recitando in pubblico la parte dell’expottimista convinto per ragioni ideali.

Da dove piove questo Biraghi, ottimista a cottimo? Aveva già lavorato nella squadra dell’assessore all’Urbanistica di Letizia Moratti, il ciellino Carlo Masseroli, quello che con il suo nuovo piano del territorio voleva cementificare Milano. Con l’arrivo del sindaco Giuliano Pisapia, Masseroli è andato a casa e il Biraghi ha perso il posto. Niente paura: si è dato tutto alla stampa e propaganda. Ottimista a tempo pieno. Cantore a gettone delle meraviglie di Expo. Un paio di giorni prima dell’apertura dell’esposizione ha convocato in un locale di Milano “tutti noi che da Expo siamo presi bene” (ehi raga, notato il lessico molto social?), promettendo aperitivo libero.

Poi, per finire in bellezza e mostrare che si è meritata la paga, a inizio giugno ha fatto una festa dentro il sito, nello spazio di Slow Food. Ottocento invitati e tanti sorrisi. Paga sempre Expo. A proposito: quanto? Fatta una gara per scegliere l’expottimista? Raffaele Cantone è stato avvisato?

Spiace dirlo, ma il risultato di tutto ’sto ottimismo non è un granché: una AdnKronos del 12 maggio ci informa che il “web sentiment” di Expo, cioè la reputazione online dell’evento, è negativa al 44 per cento, positiva solo al 13 e neutra al 43. Il ragazzo si è applicato, ma non è riuscito a ottenere buoni voti. Tra qualche mese, Expo sarà finita. Diamogli un’altra chance. Non facciamolo entrare in depressione. Facciamolo lavorare: troviamogli un posto da MoseOttimista, o TavOttimista, o PonteSulloStrettoOttimista, o MafiaCapitaleOttimista. Basta gufi, facciamo crescere il Pil.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... o/1773282/


Buahahahaha..... che spettacolo... aahahah....



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 17/06/2015, 14:55 
Ma come si fa a farsi assegnare questi lavori? IO me li ciuccerei volentieri 260mila € per fare il bimbbominkia sul web...



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 01/07/2015, 15:43 
Se il mondo è un Truman Show credo che ci sia qualche grave problema in cabina di regia...

Gaffe all'Expo, tre sordi scambiati per black bloc: fermati. Sequestrate le magliette a sostegno dei disabili

Scene surreali all'Expo. Tre persone sordomute che volevano entrare all'Esposizione universale di Milano sono state bloccate all'ingresso dalla vigilanza. La loro colpa? Nessuna, sono state semplicemente scambiate per black bloc, a causa della loro maglietta nera.

Ne scrive il Corriere della Sera, che racconta la storia di un italiano e due coreani bloccati all'ingresso Triulza.

Protagonisti un arzillo 75enne napoletano, Giovan Giuseppe Nasti, e due coniugi coreani suoi amici. Tutti sordi. Una categoria la cui associazione, l’Ente nazionale sordi, ha già protestato con l’Expo più volte lamentando la mancanza di una segnaletica adeguata al loro problema. Per questo, ormai da tempo, hanno prodotto una maglietta in due versioni - bianca e nera - con la scritta "No Deaf? No Expo", niente sordi niente Expo.

Era già successo che altre persone sorde entrassero all'Expo con queste magliette, senza troppi problemi. Stavolta però è nato l'equivoco. "I miei amici coreani - racconterà il povero Nasti al Corsera - temevano di essere arrestati".

http://www.huffingtonpost.it/2015/06/30 ... mg00000001



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MessaggioInviato: 21/07/2015, 13:32 
Expo, console Palestina: ''Costretti a gettare il cibo per mancanza di visitatori''

http://video.repubblica.it/dossier/expo ... 432/205537



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MessaggioInviato: 05/09/2015, 11:39 
Marianna Baroli per “Libero Quotidiano”

«Sì, lo ammetto: ho fatto sesso in Expo». A parlare è Marco, 25 anni, volontario. Uno di quelli che girano per tutto il giorno sul Decumano con un enorme borsone, il laccio al collo con le spille di tutti i Paesi, le piantine alla mano e il sorriso affabile con cui è pronto ad aiutare tutti.

Lui è uno dei party boys notturni. «Conosco tutti e tutte le feste, qui è un lavoro, è vero, ma sappiamo sempre come divertirci». La notte in Expo è giovane. O meglio, lo era. Perché dopo un' attenta riflessione, dopo i ricoveri per coma etilico raggiunto o sfiorato e le voci di veri e propri festini hard, la società ha deciso che le porte del sito espositivo vanno necessariamente chiuse per tutti alle 23. Senza alcuna eccezione, neppure per il personale che lavora al sito espositivo.

«Ci hanno rovinato la festa», ci spiegano Laura e Martina, 21 e 22 anni, milanesi con la casacca bianca e la V sul petto ben in mostra. «La nostra estate l' abbiamo passata da Alessandro Rosso, sulla spiaggia che c' è in terrazza», ci raccontano, «un cocktail, un po' di musica, la voglia di conoscersi, e scatta la scintilla». Il buio gioca a favore.

E le inibizioni con l' alcool scendono. Forse troppo. «Dopo un bicchiere o due è più facile lasciarsi andare con qualcuno» ci spiegano ridacchiando, come a ricordare notti di baldoria ormai lontane. Insistiamo per saperne di più e quello che viene allo scoperto è un altro lato di Expo, quello a luci rosse e che pochi si aspettavano.

«Dai, lo sapete bene come funziona» ci dicono abbassando leggermente il tono della voce «quando finisce una festa, la notte è ancora lunga, se hai trovato chi ti interessa con un bicchiere o due che danno alla testa è più semplice staccarsi, appartarsi, andare in camporella (in dialetto milanese, significa letteralmente «andare a fare l' amore nei prati»). Dove? «Nei cluster, o nelle aree dietro i padiglioni» ridono «a me piace dietro Food Love, nei pressi dell' Albero della Vita, più romantico».

Federico ci spiega invece che lui, per non perdersi alcun appuntamento, controlla spasmodicamente il gruppo chiuso Inside Expo su Facebook. «È lì che si scoprono le feste migliori. Le mie preferite sono le Miss Mama, dove lo sballo è per davvero». Ma per darsi appuntamento, per trovare l' amore di una vita o anche di una sola notte, ci si affida anche ai social. «Soprattutto i più timidi», ci confermano dal padiglione dell' Olanda, uno dei centri della movida notturna. «Tanti di noi usano applicazione come Tinder o Grinder» ridacchiano.

La vera fonte tuttavia si trova ancora una volta su Facebook. Spotted: Expo2015 è una pagina in cui, in forma anonima, si rendono pubbliche dichiarazioni d' amore (e di odio) verso qualcuno in un determinato ambiente. «Ragazza che servi le granite nel cluster del cacao con una vocina così squillante che a confronto l' allarme della mia auto sembra abbia il silenziatore, mi hai conquistato col tuo sorriso e la tua fragolina», scrive qualcuno.

Mentre altri annunciano: «venite in molte, la Polizia penitenziaria vi aspetta». Fino a qualche settimana fa, uscito l' ultimo turista, Expo cambiava faccia e diventava la casa del divertimento dopo una lunga giornata di lavoro. La musica accesa, le luci e l' alcool scorrevano fino alle tre, le quattro, «abbiamo anche fatto l' alba con il turno che iniziava la mattina», ridono Luca e Silvia, 28 e 26 anni, che all' Expo si sono fidanzati. «Complice Rosso» ammettono «ma ora che non c' è più, siamo diventati vecchi».

Di chi è la colpa? Impossibili dirlo. Expo fa sapere che è tutto per «questioni di sicurezza» ma alcuni sussurrano sia a causa di alcune «ballerine scosciate» che venivano invitate dai ragazzi alle serate nel sito espositivo.
Altri, parlano addirittura di un giro «a luci rosse» a pagamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 12:42 
I trombati trombano [:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 13:19 
Cita:
Altri, parlano addirittura di un giro «a luci rosse» a pagamento.


Quando diciamo che i nostri politici sono lo specchio del Paese e che non cambierà mai nulla finchè non cambieranno gli italiani non abbiamo torto allora...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 13:26 
xfabiox ha scritto:
Marianna Baroli per “Libero Quotidiano”

«Sì, lo ammetto: ho fatto sesso in Expo». A parlare è Marco, 25 anni, volontario. Uno di quelli che girano per tutto il giorno sul Decumano con un enorme borsone, il laccio al collo con le spille di tutti i Paesi, le piantine alla mano e il sorriso affabile con cui è pronto ad aiutare tutti.

Lui è uno dei party boys notturni. «Conosco tutti e tutte le feste, qui è un lavoro, è vero, ma sappiamo sempre come divertirci». La notte in Expo è giovane. O meglio, lo era. Perché dopo un' attenta riflessione, dopo i ricoveri per coma etilico raggiunto o sfiorato e le voci di veri e propri festini hard, la società ha deciso che le porte del sito espositivo vanno necessariamente chiuse per tutti alle 23. Senza alcuna eccezione, neppure per il personale che lavora al sito espositivo.

«Ci hanno rovinato la festa», ci spiegano Laura e Martina, 21 e 22 anni, milanesi con la casacca bianca e la V sul petto ben in mostra. «La nostra estate l' abbiamo passata da Alessandro Rosso, sulla spiaggia che c' è in terrazza», ci raccontano, «un cocktail, un po' di musica, la voglia di conoscersi, e scatta la scintilla». Il buio gioca a favore.

E le inibizioni con l' alcool scendono. Forse troppo. «Dopo un bicchiere o due è più facile lasciarsi andare con qualcuno» ci spiegano ridacchiando, come a ricordare notti di baldoria ormai lontane. Insistiamo per saperne di più e quello che viene allo scoperto è un altro lato di Expo, quello a luci rosse e che pochi si aspettavano.

«Dai, lo sapete bene come funziona» ci dicono abbassando leggermente il tono della voce «quando finisce una festa, la notte è ancora lunga, se hai trovato chi ti interessa con un bicchiere o due che danno alla testa è più semplice staccarsi, appartarsi, andare in camporella (in dialetto milanese, significa letteralmente «andare a fare l' amore nei prati»). Dove? «Nei cluster, o nelle aree dietro i padiglioni» ridono «a me piace dietro Food Love, nei pressi dell' Albero della Vita, più romantico».

Federico ci spiega invece che lui, per non perdersi alcun appuntamento, controlla spasmodicamente il gruppo chiuso Inside Expo su Facebook. «È lì che si scoprono le feste migliori. Le mie preferite sono le Miss Mama, dove lo sballo è per davvero». Ma per darsi appuntamento, per trovare l' amore di una vita o anche di una sola notte, ci si affida anche ai social. «Soprattutto i più timidi», ci confermano dal padiglione dell' Olanda, uno dei centri della movida notturna. «Tanti di noi usano applicazione come Tinder o Grinder» ridacchiano.

La vera fonte tuttavia si trova ancora una volta su Facebook. Spotted: Expo2015 è una pagina in cui, in forma anonima, si rendono pubbliche dichiarazioni d' amore (e di odio) verso qualcuno in un determinato ambiente. «Ragazza che servi le granite nel cluster del cacao con una vocina così squillante che a confronto l' allarme della mia auto sembra abbia il silenziatore, mi hai conquistato col tuo sorriso e la tua fragolina», scrive qualcuno.

Mentre altri annunciano: «venite in molte, la Polizia penitenziaria vi aspetta». Fino a qualche settimana fa, uscito l' ultimo turista, Expo cambiava faccia e diventava la casa del divertimento dopo una lunga giornata di lavoro. La musica accesa, le luci e l' alcool scorrevano fino alle tre, le quattro, «abbiamo anche fatto l' alba con il turno che iniziava la mattina», ridono Luca e Silvia, 28 e 26 anni, che all' Expo si sono fidanzati. «Complice Rosso» ammettono «ma ora che non c' è più, siamo diventati vecchi».

Di chi è la colpa? Impossibili dirlo. Expo fa sapere che è tutto per «questioni di sicurezza» ma alcuni sussurrano sia a causa di alcune «ballerine scosciate» che venivano invitate dai ragazzi alle serate nel sito espositivo.
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APPERÒ........

e certo !
ambiente protetto,
(conrollo agli ingressi,
tutti lavoratori certificati)
c si conosce tutti,
gente da tutto il mondo,
atmosfera da vacanza/villaggio turisico..

un TRO*AIO INSOMMA..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 13:59 
non vedo cosa ci sia di male...



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 Oggetto del messaggio: Re: EXPO 2015 - il buon senso, questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 14:01 
Se fosse vero che c'è anche un giro di prostituzione non farebbe certo bene all' immagine del Paese...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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