MaxpoweR ha scritto:
Ma perchè secondo te quando doni il sangue questo non viene analizzato? Queste disposizioni servono per fare una scrematura alla fonte.
No, tutto il discorso sui comportamenti a rischio e' legato al cosiddetto "periodo finestra", durante il quale nessun esame puo' rilevare il contagio. Altrimenti basterebbe semplicemente analizzare il sangue e scartare quello infetto.
Tuttavia, come ha ricordato anche Wolf, la legge considera a rischio i rapporti sessuali avuti con un partner:
- anti-HIV, anti-HCV, HBsAg positivo
- occasionale
- sconosciuto
- tossicodipendente
- che si prostituisce
- sottoposto a trasfusione di sangue e/o emoderivati (nei 4 mesi successivi alla trasfusione)
- sottoposto a trapianto d'organo
- in terapia dialitica
e non fa alcun cenno ad omosessuali e/o ad altre categorie.
Ne consegue che introdurre forzosamente il divieto per gli omosessuali rappresenta senza alcun dubbio un palese atto discriminatorio e quindi omofobico, in quanto non e' la natura dell'atto in se che determina il rischio ma la prassi di avere rapporti con i soggetti di cui sopra.
Tanto per capirci una gran parte delle coppie omosessuali sono monogame e quindi non a rischio, perche' discriminarle?
Il fatto poi che statisticamente e' risultato che in francia la categoria degli omosessuali risulta essere quella piu' colpita in conseguenza dell'alta promiscuita' degli omosessuali francesi, si puo' semplicemente far rientrare nella casistica di cui sopra senza la necessita' di introdurre una distinzione ulteriore.
E poi mi si tolga una curiosita', come si farebbe ad individuare questi omosessuali? Non mi risulta che abbiano ancora schedato il comportamento sessuale (almeno fino ad ora), anche se proseguendo con questo andazzo la strada mi sembra breve.
Accidenti, ma la stella gialla degli ebrei non ha proprio insegnato nulla?