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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 08:40 
vimana131 ha scritto:
Cita:
Nessun attentato in Italia perché non conta un cavolo?
Pubblicato da Fabrizio Leone
Si lo so, adesso arriva il ciabattaro di turno a dire "eh ma scherzavano", ma a me il quadro generale sembra tutt'altro che uno scherzo. Da diverso tempo infatti lo sport nazionale più praticato, dopo urlare al televisore durante la partita di calcio, è "smerda il tuo paese a tutti i costi". Cosa che hanno notato pure gli stranieri e se non ricordo male l'avevo già accennato. In ogni caso stavolta a far "ridere" sarebbe il fatto che hanno colpito mezza Europa tranne noi perché "non contiamo un cavolo"

Attentati in Italia

Tanto per cominciare ci tengo a sottolineare che chi ha detto che "ci protegge la mafia" è un povero cretino affetto da allucinazioni che farnetica in modo sconnesso. La mafia è un danno, sempre, spero il concetto sia chiaro.

Torniamo al punto, cioè alla assenza (per ora) di attentati riusciti in Italia.
Molti ovviamente stanno lì a dire che non contiamo un cavolo, che non ci caca nessuno, che ai francesi e tedeschi, inglesi e belgi, olandesi e chissà chi altri va male perché son fighi.
Noi no, a noi non attaccano perché siamo e neri (cit) e brutti.
Abbiamo la spazzatura, il governo Renzi, il canone rai e i crocifissi nelle scuole.
Ma quando mai ci attaccano!!! Uno centoundici.



Poi vieni a sapere, citando il buon Nebo, che di attentati da noi ne sono stati architettati parecchi, ma finora sono stati sventati (almeno quelli recenti di matrice "stato islamico" demmerda).



[img]https://4.bp.blogspot.com/-R8LEor2Bycs/V5sD6LPUv-I/AAAAAAAAEgA/uQzAbH_gQvQ4qmouJAZ-





HYEx0HKb1iQKwCLcB/s1600/Terroristi-Isis-bombardati-dagli-americani-dopo-selfie-su-Twitter-ecco-la-foto-pubblicata.jpg[/img]
Dietro questa foto c'è una bella storiella: questi terroristi, intelligentissimi, hanno postato questo scatto su twitter. L'intelligence statunitense li ha intercettati e sono andati ad ammazzarli. Geni eh. Beh se erano terroristi tanto furbi non dovevano esserlo già in partenza...




Poi senti la notizia di tre marocchini arrestati per proselitismo e reclutamento di terroristi, perché ad una ragazza è arrivato un messaggio whattsapp con la foto di una marocchina con un kalashnikov in mano. Avvisati i carabinieri, questi hanno ricostruito tutta una serie di contatti, scambio di messaggi, telefonate, profili social che stavano indubbiamente facendo proselitismo e hanno arrestato due e denunciato il terzo. Per ora le accuse sono di spaccio di droga, ma non è che sia difficile capire che dietro quei messaggi c'è qualcosa che non va.

Mica come in Francia, quando le intelligence degli altri paesi hanno avvisato che erano presenti persone pericolose nel loro territorio e loro hanno detto "ah si ok", e poi hanno attentato charlie hebdo...

Oppure l'imam che si è radicalizzato sempre di più, fino a chiamare la figlia "jihad", sputtanato dai "suoi" fedeli (non tutti sono terroristi, non discriminateli tutti a priori perché stavolta hanno fatto un lavoro egregio), espulso dal paese perché pericoloso.

Mica come in Francia, che erano stati avvisati che la Promenade era ad alto rischio attentato e hanno messo una manciata di poliziotti a sorvegliare km e km di strada.

Oppure i belgi che si sono fatti scappare un terrorista perché la legge vieta di disturbare le famiglie dopo le 10 di sera. Sia mai che svegli un tagliagole durante la pennica eh.

Questo non per puntare il dito contro gli altri paesi, ma per far notare la differenza fra le nostre forze dell'ordine e quelle europee: se dagli altri gli attentati li fanno così spesso non è perché sono più bersagliati di noi, ma perché riescono a bypassare i controlli delle autorità.
Da noi è molto più difficile, difficile ma non impossibile e potrebbe capitare la volta che va male, perché abbiamo una difesa con i controcoglioni.
Forgiata da anni di attentati terroristici rossi, neri, mafiosi e religiosi (tutti dimenticano che hamas ha fatto saltare in aria un po' di connazionali, soprattutto qualche politico naive che pretende di visitare la striscia di Gaza, sputando ********** contro Israele) certo, ma hanno imparato e pure bene.
Anche negli altri paesi ci sono stati molti attentati, ma non hanno imparato molto.

E a questo aggiungo le numerose minacce del "califfato" (io lo chiamerei coglionato) verso il nostro paese, che è dall'inizio che minacciano di "conquistare Roma", e hanno reiterato poco tempo fa.

Eh ma noi non contiamo un cazzoh!!11 La grande bellezza non merita l'oscar perché non fa vedere la spazzaturah!111! Il nostro paese è una ********** perché le ferrovie doppie come in Europa!111 (spoiler alert: non è vero) Eh ma il governo non eletto!11!!

Ma *********.
Ne abbiamo parecchi problemi, ma quello principale è la popolazione. A guardare laggente viene vearmente da pensare "che paese di **********!".


http://www.pallequadre.com/2016/07/ness ... e-non.html


Mi auguro che sia umorismo. Presto tocchera' all'Italia un bel false flag.


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 11:43 
.. quando ti convincerai che non sono "false flag"?





Intervista allo scrittore e psicoterapeuta

Claudio Risè: "I terroristi attaccano perché sono in guerra. Non perché sono pazzi"
"Il tentativo di applicare ai 'soldati dello Stato Islamico' certe categorie psichiatriche è ridicolo. È un modo di girare la testa di fronte a ciò che vediamo". Sugli immigrati: "È in gioco la vita e il futuro stesso dei Paesi di accoglimento".

I terroristi potranno anche essere persone disturbate, forse, ma sono anzitutto soldati che agiscono in una guerra. Da qui deriva la furia devastatrice. E se siamo in guerra, allora non è possibile ragionare con criteri e categorie proprie del tempo di pace. Anche e soprattutto se si parla di comportamenti psicologici. Per Claudio Risè, psicoterapeuta e scrittore di fama mondiale, più che le patologie c’entrano le logiche, i meccanismi di guerra. Anche sull’immigrazione lancia un monito preciso: prescindere dalla cultura delle diverse popolazioni sarebbe errore imperdonabile.

Lei si è occupato della questione "identitaria" nelle sue diverse sfaccettature. L'immigrazione massiva a cui stiamo assistendo che cambiamenti può produrre nella nostra società? A cosa stiamo andando incontro, diciamo sul medio o lungo periodo?
I fenomeni migratori di notevole importanza, come quelli cui assistiamo in questi anni, hanno grande rilievo psicologico perchè vanno a toccare la questione del territorio, una delle più decisive per l'equilibrio psichico (e anche fisico) delle persone. Parlo del territorio delle popolazioni di arrivo. E del territorio da cui l'immigrato proviene e che porta con sé, con tutto il suo bagaglio culturale, affettivo e religioso. Per integrare le persone immigrate è necessario che i Paesi che le accolgano abbiano piena coscienza della profondità di queste questioni e non le liquidino come "semplici" aspetti economici o affettivi. È in gioco la vita e il futuro stesso dei Paesi di accoglimento e delle loro popolazioni, oltre naturalmente a quello degli immigrati. Nè più né meno. Ogni via di fuga attraverso le diverse retoriche politiche oggi correnti, porta solo disastri: perché non corrisponde alla realtà.

Nelle ultime settimane i media hanno posto l'accento sul disagio psichico dei terroristi islamici. Monaco a parte, negli altri attentati la matrice islamista è stata appurata, eppure ci si è concentrati sugli aspetti psichiatrici, che pur esistono. Un terrorista può essere sano di mente? Non si tratta di un giochino mediatico per spostare il focus dalla motivazione ideologico-religiosa?
Non si è ancora capito che questi episodi di terrorismo fanno parte di una guerra, che per quanto anomala riproduce comportamenti psicologici del tutto diversi da quelli propri del tempo di pace. La guerra è un tipo particolare di conflitto nel quale l'aggressione, nelle sue varie forme, non esprime necessariamente patologie (che possono naturalmente anche esserci, ma non sono loro a determinarla), ma diventa la regola del comportamento di chi combatte. Inoltre la classificazione delle patologie varia a seconda delle culture (guerra compresa) e dei territori: comportamenti anomali in una cultura sono del tutto "normali", e magari richiesti, in un'altra. Il tentativo di applicare ai "soldati dello Stato Islamico" le categorie psichiatriche del DSM IV, il manuale di psichiatria americano adottato in Occidente, è ridicolo sia dal punto di vista culturale che psicologico. È un modo di girare la testa di fronte a ciò che vediamo.


http://www.ilpopulista.it/news/30-Lugli ... azzi-.html



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 11:55 
invece sono false flag e fatti pure male pieni di errori e incongruenze


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 12:32 
Per me sono tutte e due le cose.
Alcune azioni sono pianificate da qualcuno, altre sono tentativi di emulazione.



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 13:17 
.. sarà ... [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 13:25 
TheApologist ha scritto:
Per me sono tutte e due le cose.
Alcune azioni sono pianificate da qualcuno, altre sono tentativi di emulazione.

......... [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 18:35 
appropò..
finiti gli attentati..

pausa estiva??

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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 20:06 
Terrorismo strategico

Posted on 30 luglio 2016 by Claudio Rossi

Immagine

DI JACQUES BAUD – voltairenet.org

Il colonnello svizzero Jacques Baud è un esperto in sicurezza. In concomitanza con l’uscita del suo libro Terrorismo, menzogne politiche e strategie fatali dell’Occidente, ha rilasciato un intervista a TV5 Monde. Originario di uno Stato neutrale, si permette di svelare verità non allineate al dogma atlantista.

TV5 Monde: E se il terrorismo mondiale fosse, in un certo senso, una risposta agli interventi militari occidentali? In un libro senza sconti, Jacques Baud, ex analista dei servizi di informazione svizzeri, evidenzia l’ipocrisia occidentale. Chi è intervenuto in Libia? Chi ha armato i jihadisti in Siria? E chi ha destabilizzato l’equilibrio iraniano? … pardon, iracheno. «64 minuti» per mettere il dito nella piaga.

Jacques Baud, grazie di essere con noi. Voi siete l’autore di Terrorismo, menzogne politiche e strategie fatali dell’Occidente, edito da Edition du Rocher. Dunque, partiamo dagli attentati verificatisi in Francia in questi ultimi due anni. C’è un aspetto che sorprende. Con lo stato d’emergenza molte decisioni sono state prese specialmente in ambito interno. Nessun cambiamento, in compenso, si è verificato sul fronte della politica estera del governo francese. Come lo spiega?

Jacques Baud: è quanto constato nel libro. In verità non si sono affatto compresi i meccanismi che conducono i giovani a radicalizzarsi. Si è parlato molto di «radicalismo», della maniera nella quale la radicalizzazione si esercita, attraverso internet o le reti sociali, etc. Ma si è assai poco riflettuto sulle ragioni, sulle motivazioni. E, quando si legge la bibliografia islamista – Daesh e non solo – si constata che la spiegazione, che è la stessa dalla fine degli anni Novanta, va ricercata nei nostri interventi in Medio Oriente. È una risposta, un modo … in effetti, il terrorismo è una maniera per suggerire ai nostri governi di smetterla di colpire, di bombardare e d’intervenire militarmente. In verità, si potrebbe dire … , questo confronto non è totalmente calzante, ma si potrebbero paragonare gli attentati terroristici ai «bombardamenti strategici» che gli americani condussero contro la popolazione civile tedesca negli anni Quaranta per costringere la popolazione a ribellarsi ai suoi dirigenti. È un po’ ciò che accade oggi con lo Stato islamico. E d’altronde un video che è stato pubblicato ieri dallo Stato islamico lo spiega chiaramente, rivolgendosi ai cittadini occidentali e dicendo loro: «Dite ai vostri governi di smetterla di bombardarci». Loro citano l’esempio della Spagna nel 2004. Perché vi ricordo che era la stessa strategia impiegata all’epoca dagli jihadisti legati alla situazione irachena, era di costringere gli spagnoli a ritirarsi dall’Iraq. E, in effetti, dopo gli attentati dell’11 marzo 2004, ci sono state delle elezioni – che erano sì previste – ma il cui risultato è stato chiaramente influenzato dagli attentati e che hanno spinto il governo spagnolo a ritirarsi dalla coalizione in Iraq. A partire da quel momento, le forze spagnole che erano impiegate in Iraq sono state protette dalle milizie in Iraq fino alla loro partenza. E da allora la Spagna è stata risparmiata dal terrorismo jihadista. Dunque è quel modello che, in verità, alimenta il terrorismo di oggi.

TV5 Monde: cosa le suggerisce il dibattito sulla radicalizzazione, sull’interpretazione essenzialmente religiosa che se ne fa in Francia e in Belgio? Perché, secondo lei, si offre questa chiave di lettura,?

Jacques Baud: vede, è difficile, in Occidente, mettere in discussione le nostre politiche. In primis per ragioni ovvie: ci sono scadenze elettorali e, se si comincia a rimettere in discussione le scelte politiche, evidentemente si otterranno risultati che si rifletteranno nelle urne. In Europa c’è una sorta di etnocentrismo che, in effetti, ci impedisce di riflettere in maniera critica su quanto facciamo … di vedere in maniera critica i risultati di quanto abbiamo fatto. Guardate, per esempio, a quanto abbiamo ottenuto in Libia: abbiamo eliminato Gheddafi, che non era certo un individuo molto raccomandabile. Ma vi ricordo che nel 2010, qualunque fosse la natura del regime di Gheddafi, la Libia era, secondo le Nazioni Unite, il paese africano con il più alto indice di sviluppo umano. Dunque, abbiamo ridotto la Libia a un campo di battaglia per fazioni jihadiste senza fornire alcuna alternativa. Abbiamo bombardato, abbiamo distrutto e siamo ripartiti. Abbiamo fatto più o meno la stessa cosa in Iraq e in Afghanistan. Si ha il vizio di far passare il jihadismo … o il terrorismo, come una fatalità … una fatalità che è mossa dall’invidia di imporci la sharia e altre cose. Ora, questo discorso, incontra naturalmente il favore di un certo pubblico, specialmente tra coloro che sono contro la politica d’immigrazione. È vero che, peraltro, abbiamo avuto delle politiche di immigrazione – in Francia, in Belgio e altrove – assai deboli. In definitiva, abbiamo mal gestito queste migrazioni e oggi abbiamo una sorta di società nella società e ce ne accorgiamo solo ora. Ma è comodo legare il terrorismo ai migranti.

TV5 Monde: ci sono dei paragrafi molto pertinenti, in particolar modo citazioni. Voi citate, per esempio, il mullah Omar – l’ex capo talebano – che così dichiara: «Veramente siamo stati benedetti! Mai, nemmeno nei nostri desideri più folli, avremmo sperato in un regalo così prezioso quale è per noi Bush. Lui è il testimonial del nostro movimento nel mondo».

Jacques Baud: assolutamente. È un aspetto che avevo descritto nel libro precedente intitolato La guerra asimmetrica, la jihad è fondamentalmente una risposta. E questa risposta è alimentata dalle nostre azioni offensive. Non c’è risposta senza azione iniziale. Infatti, a causa delle nostre azioni, alimentiamo costantemente la jihad come conferma il mullah Omar. Ma possiamo prendere citazioni di altri jihadisti, comprese, tra quelle più recenti, quelle di Al-Baghdadi e gli scritti di Abou Moussad al-Soury, per esempio, che conferma quanto abbiamo detto.

TV5 Monde: c’è anche questa citazione di Voltaire: «Coloro che possono farti credere delle assurdità, possono farti commettere delle atrocità». Lei, Jacques Baud, ci porta a riflettere sulle possibili manipolazioni in ambito internazionale. Ma come cambiare opinione sapendo che coloro che provano a interrogarsi sui fatti rischiano di essere accusati di cospirazionismo e complottismo?

Jacques Baud: c’è una differenza con il cospirazionismo. Il cospirazionismo ha come aspetto fondante l’idea di un’intelligenza superiore, nascosta, clandestina, che tira i fili dei complotti al fine di ottenere dei vantaggi strategici. Io sono di tutt’altro avviso. Al contrario penso che non siano calcoli machiavellici e accuratamente orchestrati ma una serie di furbizie, di opportunismi politici a breve termine …

TV5 Monde: ma, Jacques Baud, ci permetta di interromperla. Prendiamo come esempio l’attentato dell’11 settembre. Voi ricordate nel libro che, contrariamente a quanto pensa la maggior parte dell’opinione pubblica mondiale, non ci sono prove sicure del coinvolgimento di Bin Laden. E citate, peraltro, l’ex vicepresidente americano Dick Cheney che, in diretta, alla televisione americana afferma: «Non abbiamo mai dichiarato di averne la prova». Quando voi tenete questo genere di discorsi vi esponete anche a critiche.

Cosa si può fare concretamente per far riflettere sulla realtà che ci circonda?

Jacques Baud: guardate semplicemente la scheda dell’FBI per la ricerca di Bin Laden. Non menziona mai l’11 settembre! È una menzogna che è stata trasmessa dai media ma, in realtà, non c’è alcun elemento che permetta di ritenere Bin Laden colpevole di quest’attentato. Ma era comodo allora trovare un capro espiatorio su cui focalizzare le ricerche e mostrare che, nonostante si fossero lasciati passare i terroristi, malgrado questi terroristi fossero passati attraverso le maglie della rete, si aveva comunque un’idea di chi l’avesse fatto e questo, in una certa misura, permetteva loro di salvare la faccia.

TV5 Monde: ho trovato un esempio che potrebbe contraddirla. Si tratta del Canada, paese occidentale che ha deciso di fare un passo indietro. Vi riporto ciò che ha dichiarato nel febbraio scorso Justin Trudeau, il nuovo primo ministro: «Le popolazioni terrorizzate dallo Stato islamico non hanno bisogno della nostra vendetta. Hanno bisogno del nostro aiuto». Ha deciso di ritirare il suo paese, il Canada, dalla coalizione che bombarda in Iraq e Siria.

Jacques Baud: Penso sia una decisione molto saggia, logica. Penso sia il risultato di un’analisi e ritengo che ci siano dei servizi di informazione che l’hanno guidato verso questa decisione. È una decisione saggia che dovrebbe farci riflettere. Il terrorismo negli ultimi 25 anni non ha fatto che aumentare. Avevamo 400 attentati all’anno nel 1999. Oggi siamo arrivati a quasi 15.000 e non ci siamo mai domandati la ragione di quest’incremento. Se non vogliamo una società che sia di volta in volta rassicurata – guardate, per esempio, in quale atmosfera si svolgono gli Europei di calcio – bisogna riflettere molto seriamente sull’efficacia delle nostre azioni, tanto più che alcuni interventi occidentali condotti in Medio Oriente negli ultimi 25 anni erano privi di legittimità. Ogni volta si è imbrogliato un po’. Gli avvenimento del 2003, ciò che ha portato all’intervento americano in Iraq è stato documentato molto diffusamente. Ma, in realtà, tutti gli altri conflitti che si sono susseguiti sono stati anche loro viziati da imbrogli e disinformazione.

TV5 Monde: attentato nel villaggio nella piana del Bekaa, il Libano è un paese che non è impegnato in missioni all’estero. Lo stesso vale per la Tunisia, che è stata vittima di terrorismo. Perché questi paesi sono stati presi di mira?

Jacques Baud: questo non è completamente vero. C’è Hezbollah che è al fianco del governo siriano e dispone di unità combattenti. Del resto Hezbollah è una delle forze che ha perduto più uomini contro lo Stato islamico e gli islamici. Hezbollah ha fatto uno sforzo considerevole per lottare contro lo Stato islamico ma si tende a dimenticarlo. Questo ha come contropartita il fatto che gli islamici colpiscano anche il Libano. E in particolare le zone del sud dove i cristiani e i sciiti sono molto forti.

TV5 Monde: qualche battuta per chiudere. Quale consiglio darebbe ai dirigenti occidentali per evitare di subire nuovi attacchi?

Jacques Baud: penso che la soluzione più saggia sia di approfittare dei cambiamenti, ad esempio, di approfittare delle scadenze elettorali per dire che si è fatta un’analisi nuova della situazione e forse più saggia, optando per il ritiro e la cessazione dei bombardamenti. Non bisogna mostrare di avere paura, non è questo il punto. Si tratta di un cambio di strategia. Vi ricordo che nel 2014 lo Stato islamico non era affatto considerato dagli americani una minaccia per l’Occidente e numerosi servizi di informazione, all’epoca, sostennero quell’idea. È nel 2014 che, per ragioni di politica interna – in Francia e negli Stati Uniti – si decide di bombardare lo Stato islamico, che allora non rappresentava alcun pericolo.

TV5 Monde: Grazie Jacques Baud di aver risposto alle nostre domande. Ricordo il titolo del suo libro Terrorismo, menzogne politiche e strategie fatali dell’Occidente, edito da Edition du Rocher. Grazie di essere stato con noi in diretta da Bruxelles.

Jacques Baud: prego, buona serata.

------------

Fonte: www.voltairenet.org
Link: http://www.voltairenet.org/article192675.html
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di VOLLMOND

Source: Terrorismo strategico | Mondo alla Rovescia



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 20:15 
Mah ... Le guerre in quei posti ci sono sempre state più o meno ... 10 anni di guerra in Afganistan con l'Unione Sovietica allora ...?
Non sono d'accordo; questi ogni tanto ci provano ....



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 30/07/2016, 22:10 
In Medioriente ci sta il petrolio, tutto li l'arcano... Tutti i miliardi di miliardi che si spendono per guerre invasioni e bombardamenti andrebbero spesi per sviluppare forme di energia pulite e gratuite.
Ma poi i Grandi Maestri non ci guadagnerebbero niente...
Per mettere in pratica un cambiamento così epocale dovremmo prima estirpare quella metastasi massonica che tira le fila... Ed evolverci come specie imparando, anzi re-imparando ad amare questo pianeta, non sfruttarlo e basta.
Allora si che si potrebbe vivere finalmente in pace, gli arabi a casa loro, noi a casa nostra, Salam Aleikum.


Continueremo ad aggredire altri paesi fino all'ultima goccia di petrolio e risorse naturali, che ci servono per mandare avanti il carrozzone.
Prosciugato il Medioriente toccherà alla Russia, allora si che ci sarà veramente da piangere. [:289]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 31/07/2016, 00:10 
Questa guerra ha due fattori:la prima è economica la seconda è religiosa. [:291]
Secondo voi chi ha interesse a seminare discordia tra la religione Cristiana e quella Musulmana?,
tutte le Moschee costruite in Europa a chi ha fatto salire la "pressione Sanguigna"!!. [:296]
Le religioni monoteiste che si somigliano di più sono guarda caso la la Musulmana e la Cristiana e..la terza...... anche a voi non vi sembra un po più distante?. [:306]
Volendoci ragionare sopra se fate il conto 2+2 fa 4. [}:)]


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 01/08/2016, 18:01 
bleffort ha scritto:
Questa guerra ha due fattori:la prima è economica la seconda è religiosa. [:291]
Secondo voi chi ha interesse a seminare discordia tra la religione Cristiana e quella Musulmana?,
tutte le Moschee costruite in Europa a chi ha fatto salire la "pressione Sanguigna"!!. [:296]
Le religioni monoteiste che si somigliano di più sono guarda caso la la Musulmana e la Cristiana e..la terza...... anche a voi non vi sembra un po più distante?. [:306]
Volendoci ragionare sopra se fate il conto 2+2 fa 4. [}:)]


chi mai potrebbe essere? Non dimentichiamo che al vertice sono s.


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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 03/08/2016, 12:29 
Lukas ha scritto:
bleffort ha scritto:
Questa guerra ha due fattori:la prima è economica la seconda è religiosa. [:291]
Secondo voi chi ha interesse a seminare discordia tra la religione Cristiana e quella Musulmana?,
tutte le Moschee costruite in Europa a chi ha fatto salire la "pressione Sanguigna"!!. [:296]
Le religioni monoteiste che si somigliano di più sono guarda caso la la Musulmana e la Cristiana e..la terza...... anche a voi non vi sembra un po più distante?. [:306]
Volendoci ragionare sopra se fate il conto 2+2 fa 4. [}:)]


chi mai potrebbe essere? Non dimentichiamo che al vertice sono s.


S? Satanisti? Serpenti? Sionisti? O tutte e tre le cose? :)



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 03/08/2016, 12:38 
... S inistri! [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: ATTENTATI ...
MessaggioInviato: 03/08/2016, 12:45 
Ufologo 555 ha scritto:
... S inistri! [:246]

Ah già, dimenticavo! :D



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