Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 28 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Autore Messaggio

Bannato
Bannato

Non connesso


Messaggi: 371
Iscritto il: 05/02/2015, 22:14
 Oggetto del messaggio: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 11:16 
tó, tanto per non dimenticarselo:

Strage di Bologna: una strage dimenticata. La perdita di memoria collettiva: "Non so cosa successe il 2 agosto 1980"
L'Huffington Post
Pubblicato: 01/08/2014 10:12 CEST Aggiornato: 01/08/2014 10:12 CEST BOLOGNA

C'è un orologio che segna le 10.25 di mattina da 34 anni. Quell'orologio si trova nell'ala ovest della stazione di Bologna ed è lì, fermo, dal 2 agosto 1980. Segna l'ora esatta della strage di matrice fascista, quando 23 chili di esplosivi nascosti in un bagaglio abbandonato nella sala d'aspetto della seconda classe della stazione esplosero. I morti furono 85, per lo più persone che stavano partendo per le vacanze estive.

Eppure quell'orologio, anziché essere un simbolo della memoria, sta diventando il segno dell'ignoranza dilagante sulla strage di Bologna. Sempre più persone sostando in piazza Medaglia D'Oro e osservando l'orologio fermo, si lamentano e senza reticenze dichiarano: "Chissà da quanto tempo è rotto quell'orologio. Una vergogna". Cittadini ignari che la vera vergogna è non sapere il motivo per il quale, in quella piazza, il tempo si sia fermato alle 10.25.

Secondo un sondaggio condotto dal Corriere di Bologna e ripreso anche dal Fatto Quotidiano, sono ormai poche le persone di passaggio alla stazione che sanno cosa sia successo il 2 agosto 1980.

La lapide della sala d'attesa con l'elenco di nomi, cognomi ed età di tutte le 85 vittime della strage dicono poco, per non dire nulla, ai viaggiatori: "Una bomba, la bomba, ah sì, ma come avvenne?". "Non lo so, cosa è successo il 2 agosto?", risponde un ragazzo con l’accento salentino al giornalista.

Come scrive Fernando Pellerano sul Corriere di Bologna:

"Il 2 agosto, un punto fermo per chi vive sotto le Due Torri, poco più di una vaga idea per tutti gli altri. Poi a ben guardare anche a Bologna occorre fare dei distinguo, perché sono tanti i "non bolognesi" venuti a vivere qui di recente che "ne sanno" appena appena. Più omogenea l’ignoranza degli altri, dei forestieri. Basta fare un salto in stazione e chiedere a chi scende o sale su un treno e rendersi conto che la strage del 2 agosto rischia davvero di diventare sempre di più "una storia nostra". Quindi un po’ più piccola. Eppure non lo è. Affatto".
Un vuoto di memoria che determina un fenomeno di ignoranza collettiva, della quale sono responsabili sia lo Stato sia la scuola.
Come testimonia un gruppo di ragazzi di Imola, Faenza, Forlì e Pesaro pronti per le vacanze: "Sappiamo cosa è successo perché siamo della zona. Più che a scuola ne ho sentito parlare in famiglia: io ho 21 anni". Sì, perché a scuola "siamo arrivati alla seconda guerra mondiale".

E la scuola è la prima colpevole anche per Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime, come dichiara al Fatto Quotidiano:

"Non sono soltanto importanti in quanto eventi drammatici ma anche rispetto a come hanno cambiato la storia italiana".
Anche il governo ha le sue responsabilità: la lotta per i risarcimenti alle famiglie delle vittime è stata lunga e difficile, e ancora oggi non è conclusa. E la promessa di un anno fa del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Graziano Delrio, di inserire nel decreto Sicurezza la questione dei risarcimenti non è stata mantenuta.

Intanto, ogni giorno nella sala d'attesa della stazione c’è l’operatore che svolge il ruolo di Cicerone della bomba, dando informazioni sulla strage: "Io racconto che dove c’è il pavimento incassato, lì c’era il tavolino sotto il quale Mambro e Fioravanti misero la bomba. Poi racconto del grande poster del Teatro Comunale sopravvissuto allo scoppio. L’unico".

Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, giudicati gli esecutori materiali della strage e condannati all'ergastolo anche se ancora oggi i due si dichiarano estranei alla vicenda. Nomi sconosciuti alla maggioranza dei passanti per la stazione di Bologna.

http://www.huffingtonpost.it/2014/08/01 ... 40390.html


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 11:24 
Abbiamo la certezza che la strage di Bologna fu opera del terrorismo palestinese con cui l’Italia aveva stretto un patto. Ma per paura lo Stato ha incolpato i fascisti

Immagine

Ho apprezzato moltissimo l’articolo di Giancarlo Matta. Finalmente qualcuno parla della matrice islamica delle stragi in Italia. Su alcune di queste stragi facciamo ipotesi, su Bologna possiamo dire che abbiamo una certezza. Dove la certezza è riconosciuta sono i due attentati di Fiumicino,1973 e 1985, 45 morti in totale, mai ricordati da nessuno, forse non erano persone ma ologrammi. Il dirottamento dell'Achille Lauro e l'assassinio di Leon Klinghoffer, buttato in mare legato alla sua sedia a rotelle e i cittadini italiani su cui, davanti alla Sinagoga di Roma, un commando palestinese aprì il fuoco: Stefano Tachè di due anni è ucciso, innumerevoli i feriti.

I palestinesi non hanno alcuna difficoltà a sparare sui cittadini italiani: per loro siamo carne da macello. Cominciamo da Bologna. Bologna: trent’anni fa i nazifascisti palestinesi causano la strage della stazione. Bologna è stata una strage nazifascista, ma è il nazifascismo palestinese, non quello nostrano il responsabile. Le due persone che hanno detto la verità, Cossiga e Giuseppe Valerio Fioravanti non sono state ascoltate. Non sono nemmeno state menzionate. Nemmeno per dire: ma guardate cosa stanno farneticando questi due impuniti, non sono comici? Il silenzio è assoluto.

Perché i governi tacciono? Nell’ultimo governo Prodi erano presenti anche Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano e anche loro hanno mantenuto il silenzio, Quindi, contrariamente a quanto sostenuto sul Manifesto, non sono stati i fascisti, né i Massoni e non è coinvolto nessun servizio segreto di un paese occidentale altrimenti i comunisti avrebbero parlato. Inoltre se fosse dimostrabile che è stato un paese occidentale, all’Italia spetterebbe un risarcimento in denaro enorme, in quanto coinvolta in un atto di guerra non prima dichiarata. L’Italia accetta la testimonianza di Izzo, caccia sulle spalle di Fioravanti che ha già 4 ergastoli, un quinto ergastolo e lo ringrazia di non aver fatto troppo chiasso mettendolo fuori dopo venti anni e qualcosa.

Lo schema di tutti i governi è: facciamo finta che sia stato Fioravanti e non ne parliamo più, perché se la verità viene fuori è una catastrofe per tutti e nessun governo se ne può assumere la responsabilità.

La pista palestinese, l’esplosivo era dei palestinesi che lo stavano spostando

insieme a Carlos, era a Bologna un suo uomo Krams. L’esplosivo è esploso per

errore (Cossiga), oppure per punire l’Italia non abbastanza servile con i palestinesi (Commissione Mitrokhin). Carlos è un terrorista nero, rosso, verde, fascista, comunista e islamico, la cui moglie avvocato, ha difeso Klaus Barbie, gerarca nazista detto il “boia di Lione” e la “banda dei barbari” (gruppo di

islamici che per 23 giorni hanno torturato a morte un ragazzo ebreo a Parigi).

La pista palestinese ha senso perché:

1) Nessuno ha rivendicato la strage. È possibile si sia trattato di un errore. Non è l’unica strage non rivendicata, potrebbe far parte di una generica strategia della tensione. Indizio debole.

2) Non erano in molti, e Fioravanti non era tra questi, a disporre di quel quantitativo di esplosivo. L’esplosivo non si vende al supermercato. Occorre un grosso gruppo con molto denaro e grosse reti per avere grandi quantità di esplosivo. I palestinesi erano praticamente gli unici in quel periodo a corrispondere a questi requisiti.

3) Commissione Mitrokhin: a suo avviso l'attentato fu palestinese, non accidentale ma punitivo. I primi a parlare di pista palestinese. Indizio medio.

4) Ne parla Cossiga, che è uno dei pochi che conosce la verità in quanto ex-presidente della Repubblica. Prova inoppugnabile.

5) Cossiga ne parla e non viene denunciato da nessuno, ma le sue parole vengono

fatte cadere nel vuoto. Nessun governo può permettersi la verità. Quindi la verità è qualcosa che deve rispondere a questo criterio. Se detta, causa una catastrofe a tutto il paese. Nessun governo se lo può permettere.

6) lo stesso Carlos, attualmente in carcere in Francia, ha riconosciuto che l’esplosivo era il suo. E solo la pista palestinese risponde a questo schema.

Nessun governo può parlare perché chi parla si becca l’attentato. Moro fecce il suo patto sciagurato per evitare attentati ai cittadini italiani, soprattutto se non ebrei. Chi minaccia attentati ricatta tutti. Chi dice la verità è considerato un provocatore dal

terrorismo islamico, e palestinese, che si scatena con rappresaglie contro innocenti. Il bellissimo discorso del Papa a Ratisbona è stato pagato da una suora italiana uccisa in Somalia e qualche decina di cristiani uccisi in Nigeria e i nati servi, la lista ve l’ho già data, hanno scritto che la “colpa era del Papa”. I nati servi hanno un addestramento meraviglioso a considerare la libertà di parola una provocazione. Hanno scritto sui loro giornali che il fatto che il Papa si sia permesso di battezzare Magdi Allam di persona è una provocazione insopportabile ed è lui il responsabile del terrorismo islamico. I nati servi odiano chi è libero.

Il governo che dice la verità non sarà applaudito dai fascisti di sinistra che fischiano i ministri a Bologna perché loro preferiscono la menzogna della pista fascista, e si troverà di fronte i parenti delle vittime della nuova strage. Nessuno vuole la responsabilità di una nuova strage. Noi siamo persone responsabili. Il ricatto del terrorismo, “se parli ammazzo degli innocenti”, paralizza chiunque.

In questo caso, però, c’è un secondo problema. Riconoscere che Moro aveva dato

il permesso di spostare armi ed esplosivo ai palestinesi, dimostra che eravamo alleati di chi faceva la guerra ad Israele. Cioè noi abbiamo commesso atti di guerra contro Israele, senza una dichiarazione di guerra.

Una roba di questo genere, se ufficiale, ci mette fuori dalla comunità internazionale. Vuol dire crediti bloccati e boicottaggio internazionale dei nostri prodotti, a meno di non subire un processo che stabilisca il risarcimento allo Stato di Israele, un risarcimento di guerra. Nemmeno la Somalia e l'Iran riconoscono il loro sostegno al terrorismo ufficialmente.

Quindi il massimo che si è potuto fare, il massimo, è stato far dire la verità a Cossiga, ufficiosamente, perché almeno la verità sia detta e ascoltata. Da chi è in grado di ascoltarla.

Se su Bologna c’è un silenzio imbarazzato, su altre stragi c’è una certezza assoluta: i due attentati di Fiumicino, l’Achille Lauro, la sparatoria davanti

alla Sinagoga di Roma, il fuoco aperto su una folla piena di bambini di cui uno

di due anni resta ucciso.

A Israele, oggi, debbo dell'ottimo vino, degli ottimi cosmetici, dei prodotti

agricoli straordinari, dei magnifici libri, aiuti concreti a ogni mia catastrofe, terremoto o inondazione, e la speranza molto forte che tra pochissimo il diabete di tipo 2 sia debellato. Ai palestinesi che sono tanto infelici e la loro infelicità deve pagarla il mondo, devo parecchie stragi ufficiali (Fiumicino), qualche morto sfuso, ma tanto erano ebrei (Achille Lauro, Stefano Tachè di due anni ammazzato per divertimento davanti alla Sinagoga di Roma, con la santa benedizione di Berlinguer, Lama e Pertini) e qualche strage ufficiosa: quella alla stazione di Bologna, ringraziando i

palestinesi di Abbas e Carlos.

La mia domanda è estremamente banale. Perché questo Stato dove gli imprenditori si suicidano regala ogni anno 6 milioni di euro ai palestinesi?

Non voglio mantenere i palestinesi, perché è sbagliato finanziare questo popolo ufficialmente nazista, mentre ce ne infischiamo delle sofferenze di tibetani, sudanesi e somali. Stavo dimenticando i cristiani. I centomila cristiani uccisi ogni anno. Qualcuno anche nei territori palestinesi.

Non voglio finanziare i palestinesi perché ho il diritto detestare un aspirante Stato che vieta l’ingresso agli ebrei. Perché gli arabi musulmani possono vivere a Haifa e gli ebrei non possono vivere a Betlemme? Perché un aspirante Stato razzista, nazista e terrorista è finanziato con il denaro italiano, quindi anche mio?

I vili che si sono tappati le orecchie resteranno nella menzogna.

Abbiamo pagato lacrime e sangue per la vigliaccheria verso il terrorismo.

Abbiamo pagato un tributo spaventoso.

Ora è il momento del coraggio.

Se dobbiamo attraversare lacrime e sangue, meritiamocelo, combattiamo il terrorismo, facciamolo a testa alta, per salvare la libertà nostra e dei nostri figli.
di Silvana De Mari 05/12/2013

http://www.ioamolitalia.it/blogs/verita ... logna.html



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 994
Iscritto il: 18/10/2013, 13:02
Località:
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 11:36 
Stragismo di Stato, è risaputo [|)]
La connotazione politica è solo un mero capro espiatorio, NAR, Brigate Rosse, Prima Linea, Ordine Nuovo e chi più ne ha più ne metta... tutti bravi soldatini al servizio di un unico "comandante" [^]


Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Non connesso


Messaggi: 371
Iscritto il: 05/02/2015, 22:14
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 12:08 
quella palestinese è una pista. possibile, ci mancherebbe. di certo e provato non c'è un bel nulla.

così come l'ipotesi che dietro ci fosse il mossad.

di siuro c'è che i fascisti erano invischiati a più livelli dietro tutte le bombe sparpagliate per l'italia.
dovrebbero marcire tutti in galera.


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 14:16 
Purtroppo l'Italaia non è stata "resettata" dopo la Guerra ...............



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Non connesso


Messaggi: 889
Iscritto il: 03/10/2012, 07:06
Località: bs
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 14:30 
Ricordo da militare quel sabato 2 agosto 80,insieme a dei commilitoni quella mattina eravamo in libera uscita
sedevamo sul lungomare di Civitavecchia,uno portava con se una radiolina sintonizzata in fm mai am, ad un tratto arrivò la notizia,
quello che mi colpii fu quella "rassegnazione", in un certo senso si "accettava" "l'evento" come se fosse "inevitabile"
Venivamo dagli anni 70,eravamo "abituati"a quel genere di cose,attentati,stragi,si attribuiva la colpa una volta a destra e una volta
a sinistra ,mai al centro,loro erano i "moderati",d'altronde quando in un paese "terroristi" rapiscono e uccidono un presidente c'è da aspettarsi di tutto(Moro)
Credo che Pertini sia stato il presidente che detiene il triste primato di partecipazione a "funerali di stato"ma lui fu partigiano
prese le armi (nel vero senso della parola)e combatté il nazifascismo,lui sapeva cosa vuol dire morte
Lo Ricordo con affetto,con quella pipa che non lasciava mai,infondeva coraggio,allontanava la paura,scuoteva gli animi,la gente
gli credeva perchè era uno di noi,non apparteneva alla "casta"non era un vero politico e non parlava mai "politichese"
Guarda su youtube.com




Alla pista "palestinese" non credo,in quel periodo alle manifestazioni di piazza quasi tutti i giovani indossavano la kefiah,c'era
solidarietà verso quel popolo,Sigonella ne è la prova
Si viveva in un certo senso nel "caos",dove poteva accadere di tutto
Forse non sapremo mai chi veramente ideò e portò a termine quell'attentato,il tempo cancella il ricordo e l'interesse



_________________
Credi veramente di essere un agglomerato di atomi tenuto insieme dalla forza di gravità?
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1305
Iscritto il: 26/03/2009, 17:56
Località: brescia
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 14:55 
Troppo poco e in maniera frettolosa invece, si è indagato sulla pista araba. Per comprendere quello che potrebbe essere il coinvolgimento palestinese con la strage del 2 agosto, è necessario tornare ancora indietro di qualche anno, quando - secondo questa tesi alternativa - Aldo Moro avrebbe stretto un patto segreto, il cosiddetto “Lodo Moro” che consentiva ai palestinesi e alle loro armi il libero transito sul nostro territorio, in cambio i gruppi anti-israeliani legati all’OLP avrebbero risparmiato l’Italia da attentati e ritorsioni, garantendole inoltre un adeguato afflusso di petrolio per l’Eni. Naturalmente lo Stato italiano ha sempre negato un simile accordo che avrebbe indispettito non poco Stati Uniti, Israele e Paesi “amici”. Il fatto che sul suolo italico transitassero notevoli quantità di armi provenienti dal Medio Oriente e destinate a cellule terroristiche sparse in tutto il mondo, è ormai accertato.

"Punizione per l’Italia. Servizi segreti americani o israeliani, saputo del passaggio a Bologna dell’esplosivo, prendono la decisione di farlo esplodere per dare una “lezione” all’Italia, colpevole della strana alleanza con i palestinesi.

Indagare sulla pista araba significa ammettere l’esistenza del “lodo Moro”, ma i tempi per un simile passo non sembrano ancora maturi, anche dopo 35 lunghi anni."


http://www.iltempo.it/cronache/2015/08/ ... -1.1443941


....le stragi di Stato. ...

Guarda su youtube.com



_________________
Non puoi chiedere all'universo di togliersi la maschera se tu non lascerai cadere la tua. (Philip Kindred Dick)
Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Non connesso


Messaggi: 371
Iscritto il: 05/02/2015, 22:14
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 17:17 
Ufologo 555 ha scritto:
Purtroppo l'Italaia non è stata "resettata" dopo la Guerra ...............




questo l'ho già detto io, che fai copi?


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13684
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 18:37 
Quel giorno avrei dovuto essere a Bologna, in transito da Firenze. Qualche Santo ha voluto che perdessimi il treno.
Ricordo sempre ai miei figli questo episodio, esortandoli a non dimenticare mai i morti innocenti..



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 19:34 
cecca ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Purtroppo l'Italaia non è stata "resettata" dopo la Guerra ...............




questo l'ho già detto io, che fai copi?



[;)] Non copio mai nessuno, se l'ho fatto è perché non ho letto bene [:305] ed evidentemente lo sentivo anch'io ... [^] [:264]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4248
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 20:33 
Plutone77 ha scritto:
Stragismo di Stato, è risaputo [|)]
La connotazione politica è solo un mero capro espiatorio, NAR, Brigate Rosse, Prima Linea, Ordine Nuovo e chi più ne ha più ne metta... tutti bravi soldatini al servizio di un unico "comandante" [^]


[:290]
[:301]



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4248
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 20:39 
greenwarrior ha scritto:
Quel giorno avrei dovuto essere a Bologna, in transito da Firenze. Qualche Santo ha voluto che perdessimi il treno.
Ricordo sempre ai miei figli questo episodio, esortandoli a non dimenticare mai i morti innocenti..


Grande Green!..(siamo rimasti in pochi). [^]
E' allucinante constatare come la memoria storica possa svanire nell'oblio ..come una qualsiasi cosa senza valore. [8]



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 22:17 
Ufologo 555 ha scritto:
Abbiamo la certezza che la strage di Bologna fu opera del terrorismo palestinese con cui l’Italia aveva stretto un patto. Ma per paura lo Stato ha incolpato i fascisti


Il maggiore sostenitore dell'ipotesi palestinese e' stato l'onorevole Raisi, ex Dirigente nazionale del Fronte della Gioventu', poi membro del comitato centrale del Movimento Sociale Italiano e, successivamente, dell'assemblea nazionale di Alleanza Nazionale.

Senza nulla voler togliere alla persona, in tutta onesta' bisogna dire che un certo conflitto di interessi si puo' ravvisare nelle sue posizioni. Non trovate?

Comunque, per par condicio, riposto questo articolo che sostiene invece l'inconsistenza di tale ipotesi.

Strage di Bologna: l'inconsistenza della pista palestinese

Dopo il volume del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, scritto con il giornalista Rai Roberto Scardova, arriva in libreria la preannunciata risposta dell’onorevole Enzo Raisi, da sempre uno dei più acerrimi avversari della verità giudiziaria sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 (per la quale sono stati condannati con sentenza definitiva i tre componenti dei Nar, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini).

Questo libro è stato preceduto da un forte battage pubblicitario con ripetuti annunci relativi alla pubblicazione al suo interno di “straordinari” documenti inediti che avrebbero dimostrato la assoluta giustezza di una delle più note piste alternative a quella sancita dal giudicato penale, ossia la matrice palestinese della strage.
La lettura del libro ridimensiona queste aspettative.

Come noto, secondo i sostenitori della pista palestinese, la strage di Bologna sarebbe stata la vendetta del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina (Fplp) per l’arresto, avvenuto nel novembre 1979, di uno dei suoi massimi dirigenti in Italia, Abu Anza Saleh, e del relativo sequestro di due lanciamissili di proprietà dello stesso Fplp. E il fatto che il 2 agosto 1980, a Bologna, sia stata accertata la presenza di un tale Thomas Kram, all’epoca militante nella organizzazione della estrema sinistra tedesca Cellule Rivoluzionarie (RZ), dimostrerebbe in maniera inequivocabile che la mano che colpì nel capoluogo felsineo non fu fascista. Thomas Kram, insomma, sarebbe il responsabile materiale del più grave attentato terroristico avvenuto in Europa dal 1945 in poi.

A questo scenario (di cui si discute ormai dal 2005) Raisi non aggiunge nulla di nuovo, limitandosi per lunghi tratti del libro a ribadirne la validità.
Ora, se a una prima e superficiale lettura, la teoria di una pista palestinese può apparire suggestiva e perfino convincente (spesso anche per il modo con il quale viene mediaticamente presentata) una analisi più attenta ne dimostra la assoluta fragilità.

Thomas Kram il 2 agosto 1980 era a Bologna. Questo lo sappiamo con certezza, perché il giorno precedente venne identificato alla frontiera di Chiasso mentre entrava regolarmente sul territorio italiano e perché la sera del 1 agosto si registrò col proprio nome e cognome in un albergo bolognese. Ma si può allora razionalmente credere che un soggetto che il 1 agosto 1980 viene controllato alla frontiera e che la sera si registra col proprio nome in un albergo di Bologna, il giorno dopo vada a mettere, volontariamente, una bomba nella stazione della stessa città? Assurdo; mancava solo un annuncio sul Resto del Carlino….

E spiegare (come fanno Raisi e i sostenitori della pista palestinese) una simile illogicità col fatto che era “tipico” degli uomini delle RZ non agire in clandestinità, ma usare i propri documenti e che quindi proprio l’essersi presentato in hotel col suo vero nome dimostra che Kram, quel 2 agosto, era certamente coinvolto in qualcosa di losco, risulta non solo risibile, ma perfino grottesco. Proviamo, infatti, a ipotizzare in astratto che quel giorno Kram avesse usato documenti falsi; è evidente che agli occhi di chi, come Raisi, è a priori convinto della sua colpevolezza un simile atteggiamento sarebbe apparso ugualmente (se non di più) ambiguo. Insomma, qualsiasi cosa Kram avesse fatto in quell’inizio agosto 1980, comunque la si sarebbe associata alla strage.

E qui emerge plasticamente la scarsa attitudine alla ricerca storica dei sostenitori della pista palestinese. I quali partono sistematicamente dalle conclusioni (ovvero che “sono stati i palestinesi”) per poi cercare le prove che danno loro ragione. Col risultato che, ritenendo a priori giusta la loro tesi di partenza, finiscono per sovradimensionare questioni che sembrano avvalorarla, sottovalutandone le numerose incongruenze.

D’altronde; ma se (come Raisi e co. hanno ripetutamente scritto in tutti questi anni), la strage di Bologna è stata la vendetta palestinese per l’arresto di Saleh e il sequestro dei lanciamissili avvenuto a Ortona a fine 1979, perché Saleh ottenne la libertà provvisoria solo nell’agosto 1981? (per inciso quando a capo del governo c’era Giovanni Spadolini, il premier più filo-israeliano del dopoguerra).

Ma come? Ma se proprio la questione Saleh era una delle ragioni (se non la ragione principale) che stava alla base della atroce vendetta del Fplp del 2 agosto 1980, perché in quell’intero anno successivo alla strage (mentre Saleh rimane in carcere) di “vendette” del Fplp contro l’Italia non ve ne sono altre, dato che la bomba di Bologna, evidentemente, non era servita a niente?

Per non dire poi di quanto possa essere assurdo anche il solo ipotizzare che nell’agosto 1980, a meno di due mesi dal Consiglio Europeo del 12/13 giugno 1980, svoltosi proprio in Italia (a Venezia) e dove per la prima volta (in gran parte per volontà italiana) si riconobbe il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, gli stessi palestinesi possano aver volontariamente fatto saltare in aria una stazione ferroviaria italiana massacrando decine di civili.

Quanto alle minacce del Fplp per l’arresto di Saleh del novembre 1979 (alle quali i teorici della pista palestinese attribuiscono una importanza apicale) se prendiamo i documenti dell’estrema destra dell’epoca, minacce di azioni terroristiche (proprio contro treni e stazioni) ne troviamo ben peggiori. Un esempio su tutti (ragioni di spazio impediscono di inserirne altri) è il documento (intitolato “Da Tuti a Mario Guido Naldi”) che fu ritrovato in una cabina telefonica proprio a Bologna in via Irnerio a fine agosto 1980. Nel testo (e la sua riconducibilità a ambienti neofascisti è fuori discussione. Una copia fu ritrovata perfino nella cella del fascista toscano Mario Tuti) si auspicavano in modo inequivocabile azioni di terrorismo indiscriminato atte a seminare il panico tra la folla. Usando lo stesso metro di valutazione dei sostenitori della pista palestinese, se fossimo, a prescindere, convinti della matrice fascista della strage di Bologna, un documento del genere lo interpreteremmo come una conferma inoppugnabile della giustezza della nostra tesi.

Beninteso, qualunque sentenza, in sede di discussione storica, può essere messa in discussione, ma se si critica il fatto che il processo di Bologna contro i tre Nar, poi condannati con sentenza definitiva e passata in giudicato, è stato indiziario, non si faranno mai passi avanti se, con indizi più labili se non del tutto inesistenti, si avallano fumose e indimostrate piste internazionali.

E d’altronde è lo stesso Raisi, nella parte finale del suo libro, a dimostrare che lui per primo non crede fino in fondo alla tesi della vendetta palestinese (di cui pure parla a lungo). Infatti, dopo decine di pagine spese per spiegare che a Bologna ci fu una ritorsione del Fplp, nell’ultimo capitolo che fa l’onorevole? Sostiene che “forse”, quel 2 agosto 1980, a Bologna potrebbe essere anche accaduto un “semplice” incidente. E qui tira in ballo una delle povere vittime della strage, il giovane Mauro Di Vittorio, al quale attribuisce una possibile responsabilità nell’aver trasportato un carico di esplosivo che poi, forse accidentalmente, saltò in aria. Sorvolando su quanto possa essere di cattivo gusto (senza alcuna prova, ma solo sulla base di ipotesi), attribuire la responsabilità di una simile strage a una delle vittime di quell’attentato, ci limitiamo a segnalare che, tirando fuori una tale teoria, in un colpo solo Raisi fa piazza pulita di tutto il dibattito sulla pista palestinese degli ultimi 8 anni (nonché di tutta la prima parte del suo libro). Perché è evidente che se si trattò di un incidente, allora non ci fu nessuna vendetta, né alcun rilievo in questa vicenda ebbero la questione Saleh e gli arresti di Ortona del novembre 1979. Le due teorie, evidentemente, non possono stare insieme e produce perciò un involontario effetto comico leggere nel libro di Raisi decine di pagine in cui si sostiene la giustezza della tesi n. 1 (vendetta palestinese) e successivamente altre pagine in cui si dà per possibile la tesi n.2 (quella dell’incidente che coinvolse il povero Di Vittorio).

L’onorevole Raisi nella introduzione al libro tiene a sottolineare che esso è il frutto di 15 anni di lavoro e di ricerche. Ecco, a noi questa pare un’aggravante. Ci auguriamo soltanto che prima o poi qualcuno porga doverose scuse alla famiglia del povero Mauro Di Vittorio.

Fonte



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Non connesso


Messaggi: 1305
Iscritto il: 26/03/2009, 17:56
Località: brescia
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 22:26 
zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Abbiamo la certezza che la strage di Bologna fu opera del terrorismo palestinese con cui l’Italia aveva stretto un patto. Ma per paura lo Stato ha incolpato i fascisti


Il maggiore sostenitore dell'ipotesi palestinese e' stato l'onorevole Raisi, ex Dirigente nazionale del Fronte della Gioventu', poi membro del comitato centrale del Movimento Sociale Italiano e, successivamente, dell'assemblea nazionale di Alleanza Nazionale.

Senza nulla voler togliere alla persona, in tutta onesta' bisogna dire che un certo conflitto di interessi si puo' ravvisare nelle sue posizioni. Non trovate?

Comunque, per par condicio, riposto questo articolo che sostiene invece l'inconsistenza di tale ipotesi.

Strage di Bologna: l'inconsistenza della pista palestinese

Dopo il volume del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi, scritto con il giornalista Rai Roberto Scardova, arriva in libreria la preannunciata risposta dell’onorevole Enzo Raisi, da sempre uno dei più acerrimi avversari della verità giudiziaria sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 (per la quale sono stati condannati con sentenza definitiva i tre componenti dei Nar, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini).

Questo libro è stato preceduto da un forte battage pubblicitario con ripetuti annunci relativi alla pubblicazione al suo interno di “straordinari” documenti inediti che avrebbero dimostrato la assoluta giustezza di una delle più note piste alternative a quella sancita dal giudicato penale, ossia la matrice palestinese della strage.
La lettura del libro ridimensiona queste aspettative.

Come noto, secondo i sostenitori della pista palestinese, la strage di Bologna sarebbe stata la vendetta del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina (Fplp) per l’arresto, avvenuto nel novembre 1979, di uno dei suoi massimi dirigenti in Italia, Abu Anza Saleh, e del relativo sequestro di due lanciamissili di proprietà dello stesso Fplp. E il fatto che il 2 agosto 1980, a Bologna, sia stata accertata la presenza di un tale Thomas Kram, all’epoca militante nella organizzazione della estrema sinistra tedesca Cellule Rivoluzionarie (RZ), dimostrerebbe in maniera inequivocabile che la mano che colpì nel capoluogo felsineo non fu fascista. Thomas Kram, insomma, sarebbe il responsabile materiale del più grave attentato terroristico avvenuto in Europa dal 1945 in poi.

A questo scenario (di cui si discute ormai dal 2005) Raisi non aggiunge nulla di nuovo, limitandosi per lunghi tratti del libro a ribadirne la validità.
Ora, se a una prima e superficiale lettura, la teoria di una pista palestinese può apparire suggestiva e perfino convincente (spesso anche per il modo con il quale viene mediaticamente presentata) una analisi più attenta ne dimostra la assoluta fragilità.

Thomas Kram il 2 agosto 1980 era a Bologna. Questo lo sappiamo con certezza, perché il giorno precedente venne identificato alla frontiera di Chiasso mentre entrava regolarmente sul territorio italiano e perché la sera del 1 agosto si registrò col proprio nome e cognome in un albergo bolognese. Ma si può allora razionalmente credere che un soggetto che il 1 agosto 1980 viene controllato alla frontiera e che la sera si registra col proprio nome in un albergo di Bologna, il giorno dopo vada a mettere, volontariamente, una bomba nella stazione della stessa città? Assurdo; mancava solo un annuncio sul Resto del Carlino….

E spiegare (come fanno Raisi e i sostenitori della pista palestinese) una simile illogicità col fatto che era “tipico” degli uomini delle RZ non agire in clandestinità, ma usare i propri documenti e che quindi proprio l’essersi presentato in hotel col suo vero nome dimostra che Kram, quel 2 agosto, era certamente coinvolto in qualcosa di losco, risulta non solo risibile, ma perfino grottesco. Proviamo, infatti, a ipotizzare in astratto che quel giorno Kram avesse usato documenti falsi; è evidente che agli occhi di chi, come Raisi, è a priori convinto della sua colpevolezza un simile atteggiamento sarebbe apparso ugualmente (se non di più) ambiguo. Insomma, qualsiasi cosa Kram avesse fatto in quell’inizio agosto 1980, comunque la si sarebbe associata alla strage.

E qui emerge plasticamente la scarsa attitudine alla ricerca storica dei sostenitori della pista palestinese. I quali partono sistematicamente dalle conclusioni (ovvero che “sono stati i palestinesi”) per poi cercare le prove che danno loro ragione. Col risultato che, ritenendo a priori giusta la loro tesi di partenza, finiscono per sovradimensionare questioni che sembrano avvalorarla, sottovalutandone le numerose incongruenze.

D’altronde; ma se (come Raisi e co. hanno ripetutamente scritto in tutti questi anni), la strage di Bologna è stata la vendetta palestinese per l’arresto di Saleh e il sequestro dei lanciamissili avvenuto a Ortona a fine 1979, perché Saleh ottenne la libertà provvisoria solo nell’agosto 1981? (per inciso quando a capo del governo c’era Giovanni Spadolini, il premier più filo-israeliano del dopoguerra).

Ma come? Ma se proprio la questione Saleh era una delle ragioni (se non la ragione principale) che stava alla base della atroce vendetta del Fplp del 2 agosto 1980, perché in quell’intero anno successivo alla strage (mentre Saleh rimane in carcere) di “vendette” del Fplp contro l’Italia non ve ne sono altre, dato che la bomba di Bologna, evidentemente, non era servita a niente?

Per non dire poi di quanto possa essere assurdo anche il solo ipotizzare che nell’agosto 1980, a meno di due mesi dal Consiglio Europeo del 12/13 giugno 1980, svoltosi proprio in Italia (a Venezia) e dove per la prima volta (in gran parte per volontà italiana) si riconobbe il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, gli stessi palestinesi possano aver volontariamente fatto saltare in aria una stazione ferroviaria italiana massacrando decine di civili.

Quanto alle minacce del Fplp per l’arresto di Saleh del novembre 1979 (alle quali i teorici della pista palestinese attribuiscono una importanza apicale) se prendiamo i documenti dell’estrema destra dell’epoca, minacce di azioni terroristiche (proprio contro treni e stazioni) ne troviamo ben peggiori. Un esempio su tutti (ragioni di spazio impediscono di inserirne altri) è il documento (intitolato “Da Tuti a Mario Guido Naldi”) che fu ritrovato in una cabina telefonica proprio a Bologna in via Irnerio a fine agosto 1980. Nel testo (e la sua riconducibilità a ambienti neofascisti è fuori discussione. Una copia fu ritrovata perfino nella cella del fascista toscano Mario Tuti) si auspicavano in modo inequivocabile azioni di terrorismo indiscriminato atte a seminare il panico tra la folla. Usando lo stesso metro di valutazione dei sostenitori della pista palestinese, se fossimo, a prescindere, convinti della matrice fascista della strage di Bologna, un documento del genere lo interpreteremmo come una conferma inoppugnabile della giustezza della nostra tesi.

Beninteso, qualunque sentenza, in sede di discussione storica, può essere messa in discussione, ma se si critica il fatto che il processo di Bologna contro i tre Nar, poi condannati con sentenza definitiva e passata in giudicato, è stato indiziario, non si faranno mai passi avanti se, con indizi più labili se non del tutto inesistenti, si avallano fumose e indimostrate piste internazionali.

E d’altronde è lo stesso Raisi, nella parte finale del suo libro, a dimostrare che lui per primo non crede fino in fondo alla tesi della vendetta palestinese (di cui pure parla a lungo). Infatti, dopo decine di pagine spese per spiegare che a Bologna ci fu una ritorsione del Fplp, nell’ultimo capitolo che fa l’onorevole? Sostiene che “forse”, quel 2 agosto 1980, a Bologna potrebbe essere anche accaduto un “semplice” incidente. E qui tira in ballo una delle povere vittime della strage, il giovane Mauro Di Vittorio, al quale attribuisce una possibile responsabilità nell’aver trasportato un carico di esplosivo che poi, forse accidentalmente, saltò in aria. Sorvolando su quanto possa essere di cattivo gusto (senza alcuna prova, ma solo sulla base di ipotesi), attribuire la responsabilità di una simile strage a una delle vittime di quell’attentato, ci limitiamo a segnalare che, tirando fuori una tale teoria, in un colpo solo Raisi fa piazza pulita di tutto il dibattito sulla pista palestinese degli ultimi 8 anni (nonché di tutta la prima parte del suo libro). Perché è evidente che se si trattò di un incidente, allora non ci fu nessuna vendetta, né alcun rilievo in questa vicenda ebbero la questione Saleh e gli arresti di Ortona del novembre 1979. Le due teorie, evidentemente, non possono stare insieme e produce perciò un involontario effetto comico leggere nel libro di Raisi decine di pagine in cui si sostiene la giustezza della tesi n. 1 (vendetta palestinese) e successivamente altre pagine in cui si dà per possibile la tesi n.2 (quella dell’incidente che coinvolse il povero Di Vittorio).

L’onorevole Raisi nella introduzione al libro tiene a sottolineare che esso è il frutto di 15 anni di lavoro e di ricerche. Ecco, a noi questa pare un’aggravante. Ci auguriamo soltanto che prima o poi qualcuno porga doverose scuse alla famiglia del povero Mauro Di Vittorio.

Fonte



Guarda su youtube.com


Non fu l'unico ,a sostenere questa tesi .Cossiga poteva essere un politico discuttibile, ma non parlava mai a vuoto .



_________________
Non puoi chiedere all'universo di togliersi la maschera se tu non lascerai cadere la tua. (Philip Kindred Dick)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio: Re: 2 Agosto
MessaggioInviato: 02/08/2015, 22:34 
Plutone77 ha scritto:

La connotazione politica è solo un mero capro espiatorio, NAR, Brigate Rosse,
Prima Linea, Ordine Nuovo e chi più ne ha più ne metta... tutti bravi soldatini
al servizio di un unico "comandante" [^]



...... [:305]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 28 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 19/04/2024, 05:18
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org