http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 2d0c.shtmlLa ragazza e il turista americano, «prede» nella movida di MilanoGli agenti di polizia hanno sentito una ragazza che urlava, tra corso Como e piazza XXV Aprile. Un uomo le si era avvicinato, ha provato a strapparle i 10 euro che teneva in mano, l’ha colpita con un paio di ginocchiate. In manette
Rapinatore d’occasione e pusher per «professione», l’hanno incrociato quattro poliziotti fuori servizio poco prima delle 2 della notte tra domenica e lunedì. Hanno sentito una ragazza che urlava, accanto al suo motorino, tra corso Como e piazza XXV Aprile. S’è avvicinato un uomo, ha provato a strapparle i 10 euro che teneva in mano (già pronti per comprare le sigarette al distributore automatico), l’ha colpita con un paio di ginocchiate.
I quattro agenti (due delle Volanti, due dell’Ufficio immigrazione) hanno fermato un gambiano, 31 anni. Arrestato per rapina; ma in tasca aveva qualche grammo di marijuana e 80 euro, elementi «in linea» con la sua storia di precedenti per spaccio. Questo profilo criminale «sdoppiato» è emblematico, rappresenta da un po’ di tempo la norma della piccola malavita che ogni notte gravita su corso Como: fornitori di droga (di solito nelle prime ore della nottata) per i clienti dei locali; e poi rapinatori (spesso sul tardi) degli stessi clienti che dai locali escono un po’ sfatti dalle bevute e dalla droga consumata, o soltanto stanchi o isolati.
regolare?
clandestino?
espulso?
rifugiato?
MISTERO...
secondo me hanno proprio la consegna
di omettere lo status..
fateci caso,
le parole "clandestino", "irregolare" ,
"rifugiato", ecc.
sono scomparse dai giornali..
o quantomeno dal corriere..
gente senza arte nè parte
che tosa regolarmente chi
passa da quelle parti..E questo, nella stessa notte, è accaduto a un turista americano, 33 anni, residente in California, che ormai alle 5 s’è avvicinato a una Volante di pattuglia in viale Pasubio:
«Mi hanno rapinato», ha raccontato, spiegando che un tizio l’ha colpito alle spalle, un altro lo ha tenuto fermo per qualche secondo, mentre gli rubavano l’iPhone e i duecento dollari che aveva in tasca.
Molto probabilmente anche questi rapinatori rientreranno in quella sorta di «annuario» dei balordi della zona messo insieme dagli investigatori del commissariato Garibaldi-Venezia, un album con foto e profili di quelle
circa 120 persone che spacciano e rapinano in corso Como, divisi in gruppi per lo più centrafricani o nordafricani, facce che ormai i poliziotti conoscono a memoria e che costantemente controllano, fermano, arrestano; allo stesso modo fanno pressione anche gli uomini della Squadra mobile: 12 arrestati e 6 denunciati dall’inizio della primavera; e poi c’è il lavoro dei carabinieri, analogo.
La zona di corso Como continua però ad esercitare un’attrattiva di fatto collegata sia per i milanesi e i turisti, sia per la rete della malavita. Le ondate di gruppi criminali si sono susseguite: a inizio Anni 2000 la piazza erano in prevalenza nordafricani; poi venne la stagione di senegalesi e gambiani che facevano base all’Isola; in seguito per un po’ andava di gran moda spacciare in bicicletta; per anni il maxi cantiere per il parcheggio sotterraneo in XXV Aprile ha reso molto complicato il contrasto delle forze dell’ordine e molto agevole lo spaccio;
mai però come negli ultimi tempi s’era vista e consolidata questa abitudine, serialità, continuità tra lo spaccio e le rapine.