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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 30/04/2016, 19:04 
professano l'entrata libera
e poi vogliono bloccare tutto..
mah..
valli a capire..
dicono una cosa, ne fanno un'altra..

http://www.huffingtonpost.it/2016/04/30 ... _ref=italy

Migranti, 5 Stati chiedono il prolungamento dei controlli alle frontiere: Germania, Austria, Francia, Belgio, Danimarca, Svezia

Il governo tedesco, assieme a quelli di Francia, Austria, Belgio, Danimarca e Svezia, vuole spingere la Commissione Ue a prolungare da metà maggio per altri 6 mesi i controlli alle frontiere nell'area Schengen. La conferma è giunta da ambienti di governo, dopo le indiscrezioni lanciate dalla Welt. La richiesta verrà formulata per lettera e il governo tedesco voterà probabilmente lunedì mattina sull'invio della missiva a Bruxelles, scrive l'agenzia di stampa Dpa. Secondo informazioni raccolte dalla Welt in ambienti diplomatici Ue, la Commissione si pronuncerà mercoledì prossimo.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 05/05/2016, 13:13 
predicano predicano
poi razzolano malissimo..
a loro i vantaggi
a noi gli scarti
se non è COLONIALISMO questo..

http://www.corriere.it/esteri/16_maggio ... 75cd.shtml

Un flop il piano sui rifugiati
La Germania ne ha presi solo 20

Appena 564 dei 40 mila richiedenti asilo hanno lasciato l’Italia per altri Paesi. Gli analisti criticano le nuove proposte Ue, Renzi insisterà sul Migration compact



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 10/05/2016, 18:31 
ecco a chi conviene..

http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 7743.shtml

Prato, inchiesta sul caporalato
tra i vigneti del Chianti:
profughi sottopagati e picchiati
Decine di perquisizioni in Toscana per un’inchiesta della Procura di Prato sullo sfruttamento della manodopera clandestina
, in particolare per l’impiego di profughi. Dodici indagati, tra cui tre commercialisti. Il capo della rete è un pachistano

Gli stranieri venivano fatti lavorare in ciabatte anche a gennaio o vessati con punizioni corporali. Erano pagati 4 euro all’ora per lavorare tutto il giorno (almeno 12 ore al giorno).



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 10/05/2016, 21:56 
Ci vorrebbe qualche migliaio di "SANCULOTTI", per questi fetenti.

E' proprio vero che i proverbi sono la saggezza dei popoli.

“Quand la ********** la munta al scagn,o la spuza o la fa dagn”.



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 17/05/2016, 01:10 
Cita:
L'epidemia di stupri commessi dai migranti raggiunge l'Austria

di Soeren Kern
14 maggio 2016

Pezzo in lingua originale inglese: Migrant Rape Epidemic Reaches Austria
Traduzioni di Angelita La Spada
235

Un richiedente asilo iracheno di 20 anni ha confessato di aver stuprato un ragazzino di 10 anni in una piscina pubblica di Vienna. Il giovane ha detto che lo stupro è stata "un'emergenza sessuale" per "un eccesso di energia sessuale".

Chi osa collegare la spirale di crimini all'immigrazione di massa musulmana viene messo a tacere dai guardiani del multiculturalismo austriaco.

Secondo i dati raccolti dal Ministero dell'Interno austriaco, a Vienna, quasi un richiedente asilo su tre è accusato di aver commesso reati nel 2015. Le bande di nordafricani che si contendono il controllo del traffico di droga sono responsabili di circa la metà dei 15.828 crimini violenti – stupri, rapine, accoltellamenti e aggressioni – denunciati in città nel 2015.

Nel 2015, l'Austria ha ricevuto 90.000 richieste di asilo, collocandosi al secondo posto tra i paesi nell'Unione Europea per numero di richieste su base pro capite, ma questa cifra è irrisoria in confronto a ciò che l'attende. Il ministro dell'Interno Wolfgang Sobotka ha dichiarato il mese scorso che fino a un milione di migranti sono pronti a partire dalla Libia per raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo.

Il brutale stupro di gruppo di una donna commesso da tre richiedenti asilo afgani nel centro di Vienna, il 22 aprile scorso, ha scioccato l'opinione pubblica austriaca e richiamato l'attenzione su un aumento di stupri, aggressioni sessuali e altri reati perpetrati in tutto il paese.

L'ondata di crimini commessi dai migranti si verifica nel momento in cui il Partito della Libertà (Fpoe), contrario all'immigrazione, trionfa nei sondaggi. Il suo candidato, Norbert Hofer, il 24 aprile, ha vinto il primo turno delle presidenziali in Austria e potrebbe anche vincere al ballottaggio del prossimo 22 maggio.

I tre migranti – due di 16 anni e uno di 17 – hanno seguito la giovane donna, una studentessa di 21 anni che partecipa a un programma di scambio, nei bagni pubblici della stazione ferroviaria di Praterstern, uno dei principali nodi di trasporto di Vienna. E lì, mentre uno dei giovani la teneva ferma, gli altri due l'hanno violentata a turno.

Un passante ha chiamato la polizia dopo aver sentito le urla della ragazza. Ma all'arrivo degli agenti, i tre se n'erano già andati. Sono stati poi arrestati mentre cercavano di lasciare la stazione. Non parlando il tedesco, attraverso un interprete i migranti hanno raccontato che erano ubriachi e di non ricordare di aver commesso un crimine.

Se condannati, essi rischiano una pena massima di sette anni e mezzo di carcere. Secondo gli osservatori locali, vista la natura indulgente del sistema giudiziario austriaco, i tre possono finire per passare solo due anni dietro le sbarre.

È anche improbabile che i migranti vengano espulsi: secondo la legge europea, mandarli in Afghanistan sarebbe una violazione dei loro diritti umani. Piuttosto, gli osservatori dicono che gli afgani beneficeranno delle prestazioni di previdenza sociale – 830 euro (950 dollari) al mese più l'assistenza sanitaria gratuita – e probabilmente per il resto della loro vita saranno assistiti dallo Stato austriaco.

Lo stupro alla stazione di Praterstern è solo uno dei numerosi reati a sfondo sessuale commessi dai migranti in Austria (altri casi di violenze e aggressioni sessuali perpetrate dai migranti sono riportati nell'appendice qui di seguito all'articolo):

Un richiedente asilo iracheno di 20 anni ha confessato di aver stuprato un ragazzino di 10 anni in una piscina pubblica di Vienna. L'uomo ha detto che lo stupro è stata "un'emergenza sessuale" per "un eccesso di energia sessuale". L'aggressore, che ha lasciato in Iraq la moglie e il figlio, ha raccontato di non essere stato in grado di controllare la sua libido perché non aveva avuto rapporti sessuali dal suo arrivo in Austria, avvenuto a settembre.

Un profugo afgano di 18 anni è stato condannato a 20 mesi di carcere per aver violentato una donna di 72 anni a Traiskirchen. "Prima l'ha riempita di lividi, poi l'ha stuprata e le ha sottratto la biancheria intima come trofeo", ha detto la polizia locale. Oltre ad aver avuto una sentenza clemente, all'uomo sarà permesso di rimanere in Austria e una volta uscito di prigione potrà beneficiare delle prestazioni socio-assistenziali.

Un richiedente asilo afgano di 20 anni è stato arrestato dopo aver costretto una ragazzina di 13 anni di Korneuburg ad avere ripetuti rapporti sessuali con lui. L'uomo, che era ospite in un centro di accoglienza per profughi di Hollabrunn, è entrato in contatto con la minore attraverso Internet. A ogni loro incontro, lui l'ha minacciata verbalmente fino a quando la ragazzina non ha accettato di avere rapporti sessuali. Il profugo è stato arrestato dopo che la piccola aveva raccontato ai genitori della relazione che durava da più di tre mesi.

La notte di Capodanno, svariate decine di donne sono state vittime di aggressioni sessuali commesse da gruppi di migranti a Vienna, Salisburgo e Innsbruck. Queste aggressioni a sfondo sessuale, in arabo taharrush ("molestia sessuale"), sono simili a quelle perpetrate quella stessa sera dai migranti nordafricani a Colonia, in Germania, e in altre città. La polizia ha inizialmente negato che questi episodi siano avvenuti, ma poi ha ammesso di aver mentito per proteggere la privacy delle vittime.

Chi osa collegare la spirale di crimini alla migrazione di massa musulmana viene messo a tacere dai guardiani del multiculturalismo austriaco.

Ad aprile, ad esempio, il Consiglio della stampa austriaco (Presserat) – un gruppo che impone un "codice etico" politicamente corretto per costringere i media austriaci ad adottare la linea del multiculturalismo seguita dallo Stato – ha censurato la rivista di sinistra Falter per "discriminazione nascosta" verso i musulmani.

I redattori della rivista – peraltro favorevoli a promuovere il multiculturalismo in Europa – sembrano essersi stancati degli stupri sistematici e impuniti commessi dai migranti in tutto il Vecchio Continente. Così, il disegno in bianco e nero di copertina del numero di gennaio-febbraio di Falter raffigura cinque donne europee dalla "pelle bianca" circondate da un gran numero di uomini arabi dalla "pelle scura". L'immagine evoca le scene dei taharrush, a Colonia.

Spiegando in tre pagine i motivi della propria "decisione", il Presserat ha stabilito che l'immagine viola il "codice etico" perché equivale a "dissimulare ingiurie e discriminazioni" verso gli uomini arabi:

"Gli uomini sono tutti ritratti con la stessa espressione feroce, i capelli neri e le sopracciglia scure. In tal modo – nel contesto delle aggressioni di Colonia – l'artista costruisce un prototipo di uomini nordafricani, vale a dire del mondo arabo. L'uniformità dell'immagine lascia intendere che in essa non vengono ritratti degli individui, ma un gruppo etnico omogeneo i cui membri si comportano tutti allo stesso modo.

"Di conseguenza, i lettori potrebbero avere l'impressione che le aggressioni a sfondo sessuale avvenute a Colonia non siano state commesse da singoli individui o da gruppi di individui, ma che tale condotta sia tipica degli uomini originari del Nord Africa, ossia del mondo arabo. L'immagine potrebbe dare l'impressione che tutti i nordafricani presenti in Europa siano incapaci di comportarsi correttamente nei confronti delle donne".

I redattori di Falter hanno respinto queste accuse di razzismo:

"Il fatto è che i nordafricani sono largamente responsabili delle aggressioni sessuali di Colonia. Questo è quanto accaduto e dovrebbe esserci consentito di raffigurarlo".

Vienna è l'epicentro dei crimini commessi dai migranti in Austria. Secondo i dati raccolti dal Ministero dell'Interno austriaco, a Vienna, quasi un richiedente asilo su tre è accusato di aver commesso reati nel 2015. Dei circa 21.000 richiedenti asilo autorizzati a vivere nella capitale, 6503 hanno commesso un reato nel 2015, un aumento del 50 per cento rispetto al 2014. Le cifre mostrano anche che 2270 criminali sono al di sotto dei 20 anni, il 72 per cento in più rispetto al 2014. Sette autori di reati hanno meno di nove anni e 31 hanno meno di tredici anni.

Secondo Gerhard Pürstl, il capo della polizia di Vienna, le bande di nordafricani che si contendono il controllo del traffico di droga sono responsabili di circa la metà dei 15.828 crimini violenti – stupri, rapine, accoltellamenti e aggressioni – denunciati in città nel 2015.

La zona circostante la stazione di Praterstern, dove la studentessa straniera è stata violentata, è oggi invasa da indolenti migranti dell'Afghanistan e del Nord Africa che vendono droga, si contendono il controllo del territorio e aggrediscono le passanti. Secondo i media locali, nel 2015, la polizia è intervenuta nella zona 6265 volte, in media 17 volte al giorno. Ma le autorità locali sembrano incapaci o poco disposte a ristabilire l'ordine.

Immagine

La zona circostante la stazione di Praterstern è invasa da indolenti migranti dell'Afghanistan e del Nord Africa che vendono droga, si contendono il controllo del territorio e aggrediscono le passanti. Secondo i media locali, nel 2015, la polizia è intervenuta nella zona 6265 volte, in media 17 volte al giorno.

Il presidente del sindacato della polizia austriaca, Hermann Greylinger, ha dichiarato che a Vienna occorrono almeno altri 1200 agenti di polizia per tutelare l'ordine:

"Se accogliamo nel nostro paese 111.000 migranti, di alcuni dei quali non si possono verificare i precedenti criminali, allora è ovvio che bisogna aumentare drasticamente il numero degli agenti di polizia. Quasi tutti i richiedenti asilo affluiscono a Vienna. Ora lì ci sono più migranti di quanti abitanti ha Salisburgo, la quarta città più grande del paese".

Il problema della criminalità tra i migranti in Austria è esacerbato da una sistema penale troppo lassista. Il 4 maggio, ad esempio, un 21enne keniano ha ucciso senza motivo una donna di 54 anni in una strada affollata di Vienna colpendola alla testa con una sbarra di ferro. È emerso che l'uomo era noto alla polizia della città perché dal suo arrivo in Austria nel 2008 aveva commesso almeno 18 reati – traffico di droga, aggressioni a pubblico ufficiale, aggressioni a colpi di spranga – ma ogni volta è stato rimesso in libertà.

Vista la crescente insicurezza, non sorprende affatto che gli elettori austriaci vogliano davvero un cambio di direzione nella politica.

In una sorta di terremoto politico, il candidato del Partito della Libertà (Fpoe), Norbert Hofer, ha ottenuto il 36 per cento dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali austriache del 24 aprile. Hofer – che ha presentato un programma elettorale volto a limitare l'immigrazione e introdurre regole severe per i richiedenti asilo – ha sconfitto tutti gli altri candidati, compresi quelli dei due partiti al potere, i socialdemocratici e il Partito del popolo austriaco, che dominano la vita politica austriaca dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Hofer, che asserisce che come presidente sarà il "protettore dell'Austria", ha ora buone possibilità di battere nel ballottaggio del 22 maggio prossimo, il rappresentante dei Verdi, Alexander Van der Bellen, un economista di 72 anni che è contrario a porre limiti all'immigrazione.

L'ascesa rapidissima di Hofer ha richiamato l'attenzione dei partiti dell'establishment. Il 27 aprile, tre giorni dopo la vittoria elettorale del candidato del Partito della Libertà, il parlamento austriaco ha approvato quella che potrebbe essere una delle leggi più ristrettive in Europa in materia di diritto d'asilo.

Con la nuova legge, l'Austria dichiarerà uno "stato di emergenza" sulla crisi migratoria. Questo consentirà alle autorità austriache di valutare le richieste d'asilo direttamente alla frontiera. Sarà consentito l'ingresso nel paese solo ai richiedenti asilo i cui familiari si trovano già in Austria o a chi può dimostrare di essere in pericolo nei paesi di transito. Gli altri migranti saranno respinti. La nuova legge limita anche a tre anni la durata del diritto di asilo dal momento della concessione.

Il ministro dell'Interno, Wolfgang Sobotka ha detto che la nuova legge è necessaria per arginare il flusso di migranti e rifugiati. "Non possiamo farci carico del fardello del mondo", egli ha asserito.

Nel 2015, l'Austria ha ricevuto 90.000 richieste di asilo, collocandosi al secondo posto tra i paesi nell'Unione Europea per numero di richieste su base pro capite, ma questa cifra è irrisoria in confronto a ciò che l'attende. In un'intervista radiofonica del 28 aprile, Sobotka ha dichiarato che fino a un milione di migranti sono pronti a partire dalla Libia per raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo.

Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York. È anche senior fellow per la politica europea del Grupo de Estudios estratégicos/Strategic Studies Group che ha sede a Madrid. Seguitelo su Facebook e Twitter. Il suo primo libro, Global Fire, uscirà nel 2016.

Appendice

Aggressioni sessuali e stupri perpetrati in Austria tra gennaio e aprile 2016.

Il Gatestone Institute si è occupato dell'epidemia di stupri commessi dai migranti in Germania e Svezia. Il problema si è ora esteso all'Austria. Qui di seguito sono riportati alcuni casi avvenuti nei primi quattro mesi del 2016.

29 aprile. Un migrante algerino di 35 anni ha tentato di violentare una donna a una fermata dell'autobus a Linz. L'uomo ha picchiato selvaggiamente la sua vittima che prima di perdere conoscenza gli ha rotto il naso. L'aggressore è stato arrestato dopo essersi recato in un ospedale in cerca di cure mediche. In seguito è emerso che l'algerino ha una fedina penale lunga ed è stato accusato di altri tentativi di stupro, ma non può essere espulso perché l'Algeria si rifiuta di riprenderselo.

25 aprile. Kronen Zeitung, il più importante quotidiano austriaco, riporta che un "uomo dall'aspetto arabo" ha tentato di stuprare una donna di 27 anni a una fermata dell'autobus a Vienna. "Tutto ciò che sapeva dire era sesso, sesso, sesso", la donna ha raccontato. L'uomo ha tirato fuori un preservativo dalla tasca e poi si è abbassato i pantaloni. "Ho urlato più forte che potevo finché non è scappato." La donna ha anche detto che la polizia si è totalmente disinteressata del suo caso: "Non hanno nemmeno chiesto il mio nome". Dopo che i media locali si sono occupati dell'episodio, la polizia si è scusata parlando di "malinteso deplorevole".

24 aprile. Un migrante non identificato ha stuprato una giovane donna di 19 anni a Eisenstadt.

22 aprile. Tre richiedenti asilo afgani hanno violentato una 21enne in una stazione ferroviaria di Vienna.

22 aprile. Un richiedente asilo afgano di 17 anni ha tentato di stuprare una donna di 20 anni a Graz.

21 aprile. Un richiedente asilo afgano di 17 anni ha aggredito sessualmente una 19enne su un treno a Grieskirchen. Il capotreno è intervenuto dopo aver sentito urlare la vittima. L'afgano ha detto alla polizia che la donna aveva mentito, esigendo delle scuse.

20 aprile. Due migranti nordafricani hanno aggredito sessualmente una donna davanti alla stazione principale di Salisburgo. Quando un passante di 26 anni ha cercato di intervenire, i due lo hanno percosso così violentemente con calci e pugni per cui ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Uno degli aggressori è un richiedente asilo del Marocco. L'altro indiziato è ancora a piede libero.

15 aprile. Un migrante sloveno di 42 anni è stato arrestato per una tentata aggressione sessuale ai danni di una 18enne a Leibnitz.

13 aprile. Un uomo "dall'aspetto arabo" ha aggredito sessualmente tre donne a una fermata dell'autobus a Vienna.

24 marzo. Due migranti afgani sono stati arrestati per aver violentato una giovane donna di 20 anni a Wels.

21 marzo. Un migrante nordafricano ha aggredito una donna di 27 anni su un treno della metropolitana di Vienna. L'uomo ha cominciato a toccare le mani della donna. Quando lei si è alzata per trovare un altro posto, l'uomo l'ha afferrata iniziando a baciarla sulla bocca. La polizia ha detto di non potere fare nulla perché baciare qualcuno non è un'aggressione sessuale.

12 marzo. Un richiedente asilo libico di 16 anni ha tentato di rapire e violentare due donne a Vienna. I tre si sono conosciuti nella metropolitana e il libico ha proposto alle donne di andare a ballare. Invece, le ha condotte in un edificio dove ha cercato di rinchiudere le due vittime in un seminterrato e di stuprarle. Una delle donne è riuscita a scappare e chiamare la polizia.

8 marzo. Un richiedente asilo afgano di 20 anni è stato sorpreso a mostrare i genitali davanti a una bimba di 7 anni in una piscina pubblica di Vienna. Il direttore dell'impianto e un istruttore di nuoto hanno trattenuto il giovane fino all'arrivo della polizia che però lo ha lasciato andare.

6 marzo. Un uomo "dall'aspetto straniero" ha aggredito sessualmente una donna di 37 anni in una piscina pubblica di Klagenfurt dopo che era intervenuta per impedirgli di molestare il suo bambino di 4 anni.

25 febbraio. Un uomo "dall'aspetto meridionale" ha aggredito sessualmente due adolescenti in un centro commerciale di Innsbruck.

22 febbraio. Un migrante afgano di 18 anni è stato arrestato per aver stuprato una donna di 52 anni a Innsbruck.

14 febbraio. Sei migranti hanno aggredito sessualmente una donna di 49 anni in un stazione della metropolitana di Vienna. Due degli uomini, un richiedente asilo afgano di 18 anni e un iracheno di 23 anni, sono stati arrestati mentre tentavano di lasciare la stazione. Gli altri quattro sono ancora a piede libero.

11 febbraio. Un migrante iraniano di 33 anni si è masturbato davanti alle clienti di una piscina pubblica di Linz.

8 febbraio. Un migrante macedone di 22 anni, identificato solo come Ibrahim J., è stato arrestato a Vienna per aver aggredito sessualmente più di 20 donne a Vienna e in altre parti del paese. È anche accusato di aver violentato una ragazza di 15 anni.

6 febbraio. Un gruppo di 28 richiedenti asilo ha cercato di aggredire sessualmente le clienti di una pista di pattinaggio su ghiaccio all'aperto di Stockerau. I migranti hanno poi aggredito il personale addetto alla sicurezza che aveva cercato di intervenire. La polizia ha dovuto ristabilire l'ordine.

4 febbraio. Sei uomini "dall'aspetto meridionale" hanno aggredito una donna di 53 anni davanti a un negozio di alimentari a Spittal dopo che lei si era rifiutata di dar loro del denaro.

3 febbraio. Tre migranti hanno molestato sessualmente una ragazza di 16 anni a una fermata del tram a Leonding. Uno degli uomini l'ha immobilizzata mentre gli altri due a turno l'hanno aggredita.

26 gennaio. Un richiedente asilo di 24 anni originario del Gambia ha stuprato e ucciso un'americana di 25 anni a Vienna. La donna – del Colorado – che lavorava come ragazza alla pari, aveva ospitato l'uomo, Abdou I., nel suo appartamento. Quest'ultimo aveva lasciato il centro di accoglienza perché la sua richiesta di asilo era stata respinta e temeva di essere espulso. Dopo l'omicidio, l'uomo è fuggito in Svizzera, dove è stato arrestato dopo che la polizia aveva rintracciato il suo telefono cellulare. In seguito è emerso che era ricercato in Germania per un'aggressione sessuale ai danni di una minorenne.

23 gennaio. Un migrante macedone ha tentato di violentare una giovane donna di 21 anni a Vienna. L'uomo aveva visto la sua vittima in metropolitana e l'aveva seguita dopo che era scesa dal treno.

16 gennaio. Un richiedente asilo afgano di 21 anni ha stuprato una 18enne al Prater, un grande parco pubblico di Vienna.

10 gennaio. Un richiedente asilo afgano di 29 anni ha cercato di molestare sessualmente un bambino di sei anni in una piscina pubblica di Linz. La madre del bimbo ha detto: "Ho visto sei migranti entrare nella struttura. Due di loro si sono seduti sul bordo della piscina per bambini e uno ha iniziato a toccarsi i genitali flirtando con il più piccolo dei mei figli".

1° gennaio. Gruppi di uomini arabi hanno aggredito sessualmente almeno 24 donne a Vienna, Salisburgo e Innsbruck.



http://it.gatestoneinstitute.org/8034/a ... i-migranti


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 17/05/2016, 02:40 
vimana131 ha scritto:


...vabbe', il Gatestone Institute non e' che si puo' annoverare tra le fonti piu' imparziali......

http://www.thenation.com/article/sugar- ... slim-hate/



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 18/05/2016, 08:51 
zakmck ha scritto:
vimana131 ha scritto:


...vabbe', il Gatestone Institute non e' che si puo' annoverare tra le fonti piu' imparziali......

http://www.thenation.com/article/sugar- ... slim-hate/



si d'accordo repubblica e corriere omettono,
codesti invece riportano..
ma ll problema esiste..

e non c'entra la religione..

ma l'immigrazione incontrollata..



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 21/05/2016, 12:49 
Cita:
Ma quale pace? – Fabio Calabrese

Il 13 aprile ho avuto la sorpresa di trovare nella mia casella di posta elettronica questa sedicente “Dichiarazione di pace” che riporto integralmente (è possibile che anche voi abbiate ricevuto o letto da qualche parte un documento simile).

“Noi, giunti sui luoghi dove cento anni fa centinaia di migliaia di persone persero la vita in scontri fratricidi, determinati a sradicare la guerra dal nostro secolo, dichiariamo pace all’Europa e al mondo.

Consapevoli delle violenze in corso e delle minacce che incombono ci impegniamo a far venire meno ogni causa di guerra durante la nostra vita e ad essere attivamente costruttori di pace promuovendo il rispetto di ogni essere umano nella sua dignità e nei suoi diritti, eliminando ogni tipo di ingiustizia.

Considerato che la pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, pre-condizione necessaria per l’esercizio di tutti gli altri diritti, ci impegniamo affinché questo diritto venga effettivamente riconosciuto, applicato e tutelato a tutti i livelli, dalle nostre città all’Onu.

Considerato che viviamo in un mondo di risorse naturali limitate, con una popolazione quadruplicata dall’inizio della prima guerra mondiale, abbiamo preso coscienza di essere tutti interdipendenti e decidiamo di gestire con saggezza ed equità queste risorse cosi come il prodotto del lavoro umano a beneficio di tutti e ciascuno, traducendo nei fatti la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Rifiutiamo la concorrenza tra esseri umani e tra Paesi e scegliamo la via della cooperazione tra tutti, della globalizzazione della solidarietà e dell’aiuto reciproco in ogni campo.

Rinunciamo alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti tra individui e popolazioni.

Ci consideriamo responsabili gli uni degli altri e cercheremo di proteggere chi è vittima o minacciato di abuso o di violenza dovunque questo accada.

Per scrivere una nuova pagina della storia, invitiamo tutti a firmare questa Dichiarazione di pace e a impegnarsi con noi a ri-unire la famiglia umana.

Il 18 aprile 2015, nelle trincee di Sagrado, Savogna d’Isonzo, Gorizia, Nova Gorica (Slovenia), Drenchia, Tolmin (Slovenia), Monfalcone, Fogliano Redipuglia, a cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia, più di tremila giovani studenti giunti da ogni parte d’Italia insieme ai loro insegnanti hanno letto questa Dichiarazione di Pace. Poche parole dense di impegni che possono aiutarci a fronteggiare le minacce che incombono e costruire fattivamente la pace. Firma anche tu la Dichiarazione di Pace! E organizza con noi una grande marcia delle donne e degli uomini per la pace da Perugia ad Assisi, il 9 ottobre 2016”.


E’ chiaro che, per quanto mi concerne, mi sono ben guardato dal sottoscrivere, così come chi la riceveva era invitato a fare, un documento del genere, esso tuttavia ci offre quanto meno il destro per una riflessione sul reale significato del cosiddetto pacifismo.

La guerra è certamente un’eventualità da scongiurare finché è possibile, significa sempre morte e distruzione, ma queste dichiarazioni di pacifismo mi ispirano una profonda diffidenza, ci sono circostanze in cui l’unica opzione praticabile è combatterla. Quando si subisce un’aggressione, quando il futuro della tua gente, della tua terra, dei tuoi figli sono in pericolo, l’unica alternativa è tra la lotta, la fuga disonorevole o andare al macello come un capretto.

La non violenza alla Gandhi ha precisi limiti, essa può funzionare soltanto finché è possibile fare appello a un certo fondo di umanità presente nell’avversario. Si può fermare un treno sdraiandosi sui binari solo se chi guida il treno è disposto a fermarsi per non schiacciarti, se proseguire la corsa per lui è più importante della tua vita, la tua protesta non violenta diventa un masochismo inutile.

Le religioni abramitiche se portate al giusto grado di fanatismo, sono lo strumento ideale per sopprimere questo fondo di umanità. Il terrorista islamico pronto a suicidarsi per la sua causa, non si preoccuperà certo della vita di coloro che ritiene i propri nemici, non sarà certo con la non violenza che lo si potrà fermare.

A onor del vero, bisogna dire che non è che i cristiani dei “bei tempi andati” fossero migliori degli islamici di oggi, basta ricordare la maniera atroce in cui fu martirizzata la sfortunata Ipazia, o le atrocità, le torture, le morti sul rogo inflitte dall’inquisizione ai sospetti di dissidenza.

L’ebraismo? Beh, basta leggere la bibbia con attenzione, notare il compiacimento nel descrivere le stragi compiute dagli israeliti nel nome del “Dio degli eserciti” che supponevano fosse alla loro testa, si capiscono molte cose, compreso il sionismo odierno, e si vede bene quale è la radice del fanatismo sia cristiano sia islamico.

Noi oggi siamo in guerra, una guerra “a bassa intensità” ma assolutamente reale e che non possiamo rifiutarci di combattere se vogliamo avere un futuro, siamo vittime di un’invasione mascherata da immigrazione, sapientemente manovrata dal potere dietro le quinte allo scopo di arrivare alla sostituzione etnica, di distruggere i popoli europei.

Questa realtà rende ancora più sospette le dichiarazioni di pacifismo come quella che ho riportato sopra. Occorre tenere presente che i cosiddetti migranti non si possono integrare, non hanno alcuna intenzione di integrarsi, cioè adottare la nostra cultura rinunciando alla loro, dovunque si insediano le loro comunità si formano “ghetti” di non-Europa dove le nostre leggi non valgono e non c’è spazio per noi, cellule tumorali che proliferano formando metastasi sempre più estese. L’integrazione non può avvenire che a senso unico, con la rinuncia da parte nostra a tratti sempre più consistenti della nostra identità “per non offendere” coloro che sono arrivati chiedendo accoglienza per carità e una volta insediati si comportano da padroni.

Chi fugge, che si sottrae al confronto, è un vigliacco e chi collabora con gli invasori con la scusa dell’integrazione, è un traditore. Se si dà alle parole il loro giusto significato, la situazione è drammatica ma semplice da capire.

La crisi che oggi dobbiamo affrontare non richiede lo spirito pacifista; per fare la pace, come per fare l’amore, ci deve essere il consenso da entrambe le parti, altrimenti è solo cedevolezza all’arroganza altrui, sono le attitudini guerriere quelle di cui abbiamo più che mai bisogno.

All’indomani delle stragi parigine del novembre 2015, i media fecero fare il giro del mondo a una lettera aperta ai terroristi scritta dal marito di una delle vittime, dai toni decisamente patetici. “Non avrete il mio odio”. Non si tratta di odiare o non odiare. Non si odia una bestia malata perché è una bestia malata, ciò non toglie che un cane idrofobo vada abbattuto.

In seguito agli stupri di Colonia, in Olanda, Paese che oggi sembra ogni tanto mostrare delle punte di buonismo ancora più deteriore di quello che alligna in Italia, a Rotterdam, c’è stata una manifestazione le cui foto hanno pure fatto il giro del mondo mediatico, di uomini che si sono messi in gonna “per solidarietà” con le donne tedesche. Penoso e ridicolo, le donne europee non hanno bisogno di uomini che indossino le gonne “per solidarietà”, hanno bisogno di uomini che si comportino da uomini, che le proteggano e le difendano, che mettano a posto come si deve gli invasori che le molestano, che sappiano rispondere con la durezza necessaria a uno stupro o a un’aggressione, sapendo bene che la legge è contro di noi nativi e a protezione dell’arroganza dell’invasore, perché le autorità delle cosiddette democrazie sotto le quali abbiamo la disgrazia di vivere, sono complici e strumenti della sostituzione etnica, quello che si chiama il piano Kalergi.

Ça va sans dire, il primo passo della nostra autodifesa dovrebbe essere non prestare orecchio alla voce dei traditori, lasciare vuote le chiese e le sedi dei partiti di sinistra, fare in modo che chi a Roma blatera da una finestra di piazza San Pietro, possa tenere i suoi sermoni ai piccioni.

Qualche volta sembra che il dio delle coincidenze si dia davvero molto da fare. Contemporaneamente alla “dichiarazione di pace” di cui sopra, mi è arrivato nella casella di posta un messaggio del nostro Luigi Leonini che riporta un articolo di Stefano Fait apparso sul sito “Informare per resistere” in data 19.12.2011, che forse rappresenta la replica migliore a questa “dichiarazione di pace”: 300 milioni di psicopatici se ne fregano della non violenza e dei diritti.

Prima di addentrarmi in un’analisi di questo testo, sono tentato di anticiparvi una frase che mi sembra la sintesi perfetta di tutto il nostro discorso: “Il pacifismo integrale e la nonviolenza senza alcun distinguo sono pratiche irresponsabili e suicide. Si è pacifici e nonviolenti solo con chi è pacifico e nonviolento. Con gli altri si lotta quando c’è da lottare”.

Ora noi, se abbiamo una certa capacità di riflettere sulle cose e non ci chiamiamo Barack Obama, possiamo facilmente capire che principi che da noi ci si ostina in maniera ridicola, una sorta di grottesco cascame della mentalità illuministica, a considerare universali, fuori dal mondo cosiddetto occidentale non hanno alcuna presa: non solo l’idea (chiamiamola così) pacifista, ma nemmeno quelle di libertà, diritti, stato rappresentativo (fingiamo per un momento che le cosiddette democrazie lo siano), e l’esempio più illuminante è probabilmente rappresentato dalle cosiddette “primavere arabe”, in realtà movimenti creati dall’esterno, a tavolino, per eliminare i rais dei vari stati arabi e sostituirli con élite di modello occidentale, che hanno prodotto solo nuove tirannidi, violenze, inasprimento dei fondamentalismi.

L’articolo ha un taglio prevalentemente psicologico, e questo fatto va tenuto presente, altrimenti i conti non tornano. 300 milioni di persone sono appena un quarto del numero degli islamici nel mondo. Gli psicopatici in questione poi non sono tutti mussulmani e non sono tutti i mussulmani, sebbene a mio parere non esista dubbio sul fatto che l’islam sia una “cultura” psicopatica.

E’ interessante osservare che la descrizione dello psicopatico dal punto di vista clinico è praticamente identica alla professione di fede di una religione abramitica, soprattutto islamica:

“Esibiscono la loro moralità ma sono privi di amore. Ipermoralisti, difendono i sistemi morali in modo ossessivo perché temono che venga a galla la loro assenza di morale. Seguono pedissequamente le ricette morali come chi è un pivello culinario. È facile notare la loro rigidità morale, l’adempimento forzoso dei propri doveri, l’osservanza puntigliosa di tutte le norme, la scrupolosità esagerata. Vedono il mondo in termini rigidi e manichei: quel che non gli piace lo detestano, quel che gli piace lo ammirano. La loro sofferenza è martirio, un’ideologia”.

Citazione da: Adolf Guggenbühl-Craig, Deserti dell’anima.

Ma un moralismo soffocante e puntiglioso che rivela la più assoluta mancanza di moralità, soprattutto nei rapporti con gli “esseri inferiori” che non appartengono alla comunità dei credenti, è tipico anche dell’ebraismo.

Come possono essere una società, una cultura, una religione psicopatiche se in essa, come in qualsiasi gruppo umano, gli psicopatici sono una minoranza? Non è difficile da spiegare:

“I traumi possono riguardare intere società, quando le crisi e le tirannie introducono discontinuità nella maturazione della personalità, fatta di dissociazione, rabbia latente e gregariato, tipica strategia di un autoritarismo votato alla soppressione dello spirito critico, dell’autonomia di giudizio, della voce della coscienza…

Le persone normali sono spaventate da eccessi di colpa, masochismo, auto-immolazione, auto-repressione. Colpa, ansia e vergogna inibiscono l’aggressività”.

Un rapporto assolutamente psicopatico caratterizza gli invasori cosiddetti migranti e il buonismo cattolico e sinistrorso.

“Gli psicopatici danno sempre la colpa alle vittime. Se funziona, le vittime si sentono in colpa e sono ulteriormente depotenziate (es. figlio vittima di padre violento che si scusa con lui per averlo disturbato e pensa che le botte sono meritate perché è cattivo e inutile come gli ha detto il padre). Nella Sindrome di Stoccolma la vittima si identifica col carnefice e finisce per riverirlo e per detestare i suoi avversari (che sarebbero i soccorritori)”.

La sindrome di Stoccolma, ecco la chiave per spiegare l’atteggiamento catto-sinistro, i senso di colpa di cui gli psicopatici si servono per manipolare le loro vittime, e con la quale gli idioti per scelta, i topi di sacrestia, di cellula del PD o dei Centri Sociali si auto-flagellano per le presunte colpe occidentali, compreso per lo stillicidio dei conflitti tribali, di cui gli africani e solo loro hanno responsabilità.

In più, nei catto-sinistri c’è una convinzione profonda di essere creature particolarmente nobili, in quanto riescono a vedere negli immigrati qualità positive che sono solo il frutto della loro immaginazione, a illudersi che costoro siano “risorse”.

L’ebraismo non è per nulla meglio dell’islam, e la “fede” mosaica è strettamente connessa alla mentalità sionista, e l’articolo riporta a questo riguardo una citazione tanto più notevole in quanto il suo autore, Gideon Levy, è un ebreo:

“Non si chiede agli Israeliani di dare qualcosa, ma di restituire ai Palestinesi ciò che è loro, la terra, l’autostima ed i loro diritti. Nessun ladro può pretendere qualcosa per restituire il maltolto. Solo uno psicopatico sarebbe pronto a distruggere un condominio o un intero quartiere per eliminare dei malviventi. Ma è quel che succede a Gaza”.

Naturalmente, le organizzazioni palestinesi che operano contro Israele non possono essere considerate terroristiche, sono le estreme forme di autodifesa di un popolo che lotta per la propria sopravvivenza. Semmai, terrorista è l’organizzazione, il sedicente stato sionista. Le organizzazioni terroristiche, quelle vere, come l’ISIS che ha fatto bagni di sangue in Europa, non hanno mai mosso un dito contro Israele, e ci sono fondati motivi per sospettare complicità con l’entità sionista.

Durante la sua visita a Gerusalemme, doverosa leccata al fondo della schiena ai suoi veri padroni, il nostro premier-ebetino ha pronunciato una frase memorabile secondo la quale “Israele è il nostro futuro”. Alla luce del fatto che Israele è uno stato dove gli immigrati (gli israeliani) hanno derubato, massacrato, emarginato, imprigionato, portato sull’orlo dell’estinzione la popolazione nativa (i palestinesi), le parole di Renzi assumono il significato di una sinistra profezia.

Noi non dobbiamo dimenticare che il terrorismo islamico è solo un effetto collaterale dell’invasione allogena dell’Europa, un effetto probabilmente non gradito da chi manovra i fenomeni migratori dietro le quinte, e vorrebbe che la sostituzione etnica fosse quanto più possibile “indolore”, silenziosa, inavvertita in modo da non provocare resistenze. Il male, quello vero, è la sostituzione etnica in quanto tale, la morte dei popoli europei, destinati nell’intenzione di chi comanda, a essere sostituiti da turbe di magrebini e neri, e quale religione dovessero professare questi ultimi: cristiana, islamica o che so io, è del tutto indifferente.

Quello in cui viviamo, non è tempo di pacifismi, rivediamo le magistrali parole di quest’articolo:

“Il pacifismo integrale e la nonviolenza senza alcun distinguo sono pratiche irresponsabili e suicide. Si è pacifici e nonviolenti solo con chi è pacifico e nonviolento. Con gli altri si lotta quando c’è da lottare”.



http://www.ereticamente.net/2016/05/ma- ... brese.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 21/05/2016, 13:39 
Il precedente post, mi ha rovinato il week end.
Però non dice assurdità, anzi. [:(] [:(] [:(] [:(]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 22/05/2016, 19:23 
che dite ci fidiamo
o finisce come bush-gore
a vantaggio del candidato europeista?


http://www.corriere.it/esteri/16_maggio ... e0fc.shtml

Austria, testa a testa per presidenza tra il leader dell’ultradestra Hofer
e l’ecologista Van der Bellen

50 a 50: il risultato finale si saprà solo lunedì perché a questo punto saranno decisivi
i 900mila voti espressi per corrispondenza che saranno scrutinati solo allora



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 22/05/2016, 19:49 
ORSOGRIGIO ha scritto:
Il precedente post, mi ha rovinato il week end.
Però non dice assurdità, anzi. [:(] [:(] [:(] [:(]


Che ci vuoi fare... quelli che dal loro pulpito inneggiano a pericolosi slogan tipo "più ponti meno muri", altri che sfilano in piazza al grido di "nessuna barriera" (magari molti di loro al G8 di Genova protestavano contro la globalizzazione, tipica "coerenza" di una certa ideologia) tutta gentaglia utile alla propaganda delle élites mondialiste.
I pacifondai con la pace non hanno nulla a che fare... anzi guarda, io a questi dichiarerei subito guerra. [:300]


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 22/05/2016, 20:07 
Brexit: un mese al referendum. Cameron lancia allarme carovita

Appello premier su Sun a famiglie, con uscita prezzi in aumento

Immagine

Entra nel vivo la campagna elettorale ad un mese dal referendum sulla Brexit. I due fronti parlano alla pancia dei britannici: il rischio del carovita contro quello di una 'invasione di migranti criminali'.

A lanciare l'allarme carovita nel caso di no all'Ue, il premier David Cameron dalle pagine del Sun on Sunday in quello che viene visto come un appello ai lavoratori e alle famiglie britannici. Per Cameron c'è il rischio che il costo della spesa settimanale aumenti del 3% in caso di 'divorzio' da Bruxelles, equivalente a una media di oltre 120 sterline l'anno solo per alimenti e bevande. Mentre i prezzi del vestiario potrebbero subire un incremento del 5% e la crescita degli stipendi un brusco rallentamento.

All'intervento del premier fanno eco, nell'offensiva della campagna Remain, alcuni ex boss di grandi catene di supermercati, come Sainsbury's, Marks & Spencer e B&Q, secondo cui l'uscita dall'Ue avrebbe un impatto ''catastrofico'' sull'economia nazionale.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 6494e.html


Gli inglesi se la faranno sotto dopo questa dichiarazione [:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 22/05/2016, 20:46 
Wolframio ha scritto:
Brexit: un mese al referendum. Cameron lancia allarme carovita

Appello premier su Sun a famiglie, con uscita prezzi in aumento

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Entra nel vivo la campagna elettorale ad un mese dal referendum sulla Brexit. I due fronti parlano alla pancia dei britannici: il rischio del carovita contro quello di una 'invasione di migranti criminali'.

A lanciare l'allarme carovita nel caso di no all'Ue, il premier David Cameron dalle pagine del Sun on Sunday in quello che viene visto come un appello ai lavoratori e alle famiglie britannici. Per Cameron c'è il rischio che il costo della spesa settimanale aumenti del 3% in caso di 'divorzio' da Bruxelles, equivalente a una media di oltre 120 sterline l'anno solo per alimenti e bevande. Mentre i prezzi del vestiario potrebbero subire un incremento del 5% e la crescita degli stipendi un brusco rallentamento.

All'intervento del premier fanno eco, nell'offensiva della campagna Remain, alcuni ex boss di grandi catene di supermercati, come Sainsbury's, Marks & Spencer e B&Q, secondo cui l'uscita dall'Ue avrebbe un impatto ''catastrofico'' sull'economia nazionale.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 6494e.html


Gli inglesi se la faranno sotto dopo questa dichiarazione [:)]

Io comunque spero che prendano un bel po' di Imodium e poi:
vadano a votare per uscire dalla UE,
vadano al diavolo loro e tutti gli altri sassoni. [:292]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 23/05/2016, 17:59 
e te pareva..
io sarei per un riconteggio..
ma forse le hanno direttamente stampate EX NOVO..



http://www.corriere.it/esteri/16_maggio ... 54b5.shtml

Austria, il verde Van der Bellen
vince le elezioni presidenziali Sconfitto l’ultranazionalista Hofer

Decisivi i voti per posta. Il candidato nemico dell’Europa ammette la sconfitta


come funziona il meccanismo del voto per posta?
io non sarei molto favorevole..
cioè uno all'uopo stampa i voti mancanti
e il gioco è fatto..



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 23/05/2016, 19:52 
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05 ... r/2755527/

L’ecologista Alexander Van der Bellen è il nuovo presidente dell’Austria grazie a 31mila voti in più dell’avversario, l’ultranazionalista Norbert Hofer: 2.254.484 contro 2.223.458. In termini di percentuali, il nuovo capo dello Stato ha vinto con il 50,3% delle preferenze in una tornata elettorale caratterizzata dall’affluenza record: sono andati a votare il 72,7% degli aventi diritto. Nella sfida all’ultimo voto, decisivi i circa 800mila voti per corrispondenza, che rappresentano il 14% degli aventi diritto.

Non solo gli austriaci all’estero hanno votato per corrispondenza, ma anche gli elettori che il giorno delle elezioni non si trovano nel loro comune di residenza. Il voto per posta tradizionalmente premia i candidati del centrodestra, ma in queste elezioni i flussi di voto sono stati del tutto rimescolati.

che caso, neh?
ma il 14% dei voti espressi per posta
mi sembrano un pò troppi..
io non mi fiderei..
sembra fatto apposta per "aggiustare" il risultato..
come funziona il meccanismo??

qui i voti sono 900.000 ..


http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... id=ADN7iJN

Austria, estrema destra avanti. Decideranno i 900mila voti per posta

http://www.lastampa.it/2016/05/22/ester ... agina.html

SUL FILO DI LANA

I risultati reali, diffusi dal ministero dell’Interno di Vienna, danno Hofer in lieve vantaggio con il 51,9% (1.937.863 preferenze) e Van der Bellen al 48,1% (1.793.857 voti). Questi dati non conteggiano però le circa 900mila schede inviate per posta

ma ste schede sono 800.000 o 900.000?
vista la differenza di soli 30.000 voti
io chiederei quanto meno un riconteggio..



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