si capisce che l'assalitore è nigeriano solo dopo 10 righe..
https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... 1ffa.shtml«Prego, indossi la mascherina». Lui si rifiuta e tenta di violentarlaPasseggero aggredisce una capotreno. La donna salvata dagli agenti della Polfer, richiamati dalle sue urla. L’uomo è stato condannato a 4 anni
La capotreno, appena scesa dal vagone, lo invita a indossare la mascherina. E lui, come reazione - anche se probabilmente aveva già progettato l’aggressione a sfondo sessuale - la spinge in un angolo della stazione Tiburtina e tenta di violentarla. A salvare la donna è stata la sua prontezza e il fatto che si è messa a gridare. Urla cosi forti da richiamare l’attenzione degli agenti della Polfer, intervenuti in tempo per
arrestare il violentatore, Kelvin Imoesala, 24 anni, nigeriano. O almeno questo è il nome con cui l’uomo è stato processato e condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione con l’accusa di violenza sessuale.
Una volta arrestato è infatti emerso che, in passato
, l’imputato ha fornito almeno cinque identità diverse. In un’occasione si è presentato come Imoisili Kelvin, nato in Nigeria ma il 15 ottobre del 1990. Con queste generalità è risultato anche titolare di un permesso di soggiorno. A pronunciare la sentenza, al termine del rito abbreviato, è stata la sezione collegiale feriale riunita per svolgere il processo in direttissima. Il pm Claudia Alberti aveva chiesto la condanna. L’aggressione è avvenuta lunedì pomeriggio verso 14. Qualche minuto prima il treno proveniente da Tivoli giunge in stazione. I passeggeri scendono. Tra loro c’è anche Kelvin, aria trasandata, abiti alquanto consumati, soprattutto privo della mascherina. Intorno a lui ci sono altri passeggeri che si avviano verso l’uscita. La situazione imporrebbe pertanto a chiunque di indossare la protezione, essendoci un assembramento. Il nigeriano però ha altro per la testa. Il suo obiettivo è seguire la capotreno, che ha già notato durante il viaggio verso la Capitale. La cerca nella folla, e quando la individua in mezzo alla gente, accelera il passo.