MA A QUESTI, GLI HANNO SPIEGATO COSA VANNO A FARE LE ONG ...?
(Ah, vabbèh, so' artisti = DEM!)Lampedusa, 9 ago – Da ormai otto giorni la Open Arms sta ciondolando nel Mediterraneo in attesa che venga consentito lo sbarco dei 123 immigrati a bordo dell’imbarcazione. A nulla sono valsi gli appelli tramite social: il porto di Lampedusa resta chiuso alla nave e al suo carico. Così la Ong oggi si è sparata le ultime cartucce e ha deciso di chiamare in campo la carica dei vip immigrazionisti: Chef Rubio e Richard Gere. Entrambi sostenitori ed attivisti dell’organizzazione spagnola, saranno presenti oggi a Lampedusa insieme al fondatore di Open Arms Oscar Camps e al direttore Riccardo Gatti.
Conferenza stampa
Oggi pomeriggio parteciperanno ad una conferenza stampa all’aeroporto di Lampedusa dove chiederanno un porto sicuro per i 123 immigrati che attendono di sbarcare da otto giorni dopo il rifiuto di Malta e dell’Italia, nel disinteresse della Spagna, stato di bandiera della nave Ong. I bollettini di Open Arms emanati sui social parlano di carenza di acqua e viveri, e di passeggeri traumatizzati dalle violenze subite in Libia. Nelle prossime ore l’altra imbarcazione di Open Arms, la barca a vela Astral, raggiungerà la nave principale per fornire supporto.
Il “bagno di immigrati” di Gere
Richard Gere è arrivato a Lampedusa ieri pomeriggio. La sua prima visita all’isola risale al giugno del 2016, sempre per motivi umanitari. In quell’occasione volle subito farsi un “bagno di immigrati” incontrando quelli ospiti dell’hotspot, non appena sceso dall’aereo. L’attore parteciperà anche alla conferenza stampa di sabato prevista per 11, chiedendo che la nave sia fatta approdare. Vedremo se Salvini riuscirà a farsi convincere dal protagonista di Pretty Woman. Forse sarebbe stato meglio chiamare Julia Roberts. Gere è poi salito sulla nave della Ong e ha partecipato alle operazioni di trasporto dei viveri. “Finalmente una buona notizia. Il cibo arriva a Open Arms e abbiamo un compagno d’equipaggio eccezionale”, ha scritto su twitter Open Arms.
Nel frattempo Chef Rubio, che si trova a Lampedusa già da parecchi giorni “fa il coatto” sui social e rivolto al governo twitta, riferendosi alla presenza dell’attore americano:
Open Arms ha diramato questo comunicato per rendere nota la presenza dei suoi testimonial: “Il giorno 1 di agosto abbiamo effettuato il salvataggio di 124 persone in serio pericolo di vita, che viaggiavano su due differenti imbarcazioni, entrambe alla deriva. Ora, da otto giorni, l’Open Arms si trova in mezzo al mare, senza aver ottenuto risposte positive né dai paesi costieri più vicini (Italia e Malta), né dagli altri stati membri dell’Unione Europea”. Open Arms ritiene quindi “inaccettabile che la vita di uomini, donne e bambini continui a essere ignorata e che i diritti sanciti dalle Convezioni Internazionali continuino a essere sistematicamente violati. Parleremo di questo insieme a un amico e attivista per i diritti umani, che da anni si batte per dare voce ai più vulnerabili in ogni angolo della terra, Richard Gere, che ci ha raggiunti a Lampedusa per dare il suo sostegno al nostro equipaggio e a tutte le persone a bordo”.
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