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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 04/10/2015, 09:50 
L'UnioneSarda.it » Cronaca » Lo scafista espulso girava libero in città Arrestato a Cagliari dopo l'aggressione a un poliziotto
Cronaca » Cagliari
Lo scafista espulso girava libero in città
Arrestato a Cagliari dopo l'aggressione a un poliziotto

http://www.unionesarda.it/articolo/cron ... 37557.html

...aveva il decreto di espulsione e poteva girare libero,ma questo e' prorpio uno stato di repubblica delle banane,oltre tutto dedicandosi al traffico dei prossimi schiavi,era libero in quanto l'avrebbe fatto x stato di necessita'....non ci sono parole..... [:292] [:292] [:292]


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 04/10/2015, 10:38 
i giorni scorsi ho seguito un pò rainews..
i resoconti dai campi profughi dell'onu
in turchia, giordania e libano,

in loco insomma..
"c tagliano i viveri,
ci davano 19 dollari almese,
ore ce ne danno 9..
vorremmo restare,
ma siamo costretti a partire.."


capito ??
invece di aiutarli in loco,
li affamano e li spingono
all'espatrio..
secondo me vogliono distruggere la siria
anche così..
agevolando la diaspora e lo spopolamento..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 04/10/2015, 10:40 
(Il mondo è allo sbando, come mai è stato) ...........



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 05/10/2015, 01:26 
Cita:
Migranti: 300 tentano di entrare in porto Calais, bloccati

(AGI) - Calais (Francia), 3 ott. - Qualche ora dopo l'irruzione nel terminal francese dell'Eurotunnel da parte di circa duecento migranti, centoventi dei quali sono poi brevemente riusciti a entrarvi bloccando il traffico per tutta la notte, altre trecento persone hanno tentato un'analoga sortita in direzione del vicino porto di Calais. Lo hanno riferito fonti giornalistiche presenti sul posto, secondo cui gli intrusi hanno cercato di salire a bordo dei camion in coda lungo la strada di accesso. Sono pero' stati subito avvistati dalla polizia, che li ha bloccati e costretti a desistere.


http://www.agi.it/estero/notizie/migran ... st-rt10107




Cita:
Finlandia: Proteste contro l’immigrazione a Tornio e a Lahti

Guarda su youtube.com


Centinaia di manifestanti anti-rifugiati tenuto ieri una protesta nella città finlandese di Tornio, vicino al confine svedese. I manifestanti hanno chiesto che alle autorità finlandesi di chiudere il confine e rifiutare l’ingresso a tutti i rifugiati che chiedono asilo nel paese.

La manifestazione ha avuto luogo nei pressi del valico di confine di Tornio-Haparanda, dove un certo numero di rifugiati ha attraversato il confine con la Finlandia nelle ultime settimane. I manifestanti hanno espresso la loro rabbia verso le autorità svedesi.

Altri manifestanti contro i richiedenti asilo si sono riuniti nel centro di Lahti, sempre sabato, in segno di protesta contro l’apertura delle frontiere e le misure per l’integrazione dei rifugiati nella società europea, citando le misure attuate dall’Ungheria di Viktor Orbán come un esempio da seguire.

I manifestanti portavano striscioni e cartelli con scritto “Proteggere la Finlandia, fermare la stupidità” e “fermare l’invasione, chiudere le frontiere.” Almeno due manifestanti sono stati arrestati a causa di provocazioni

Guarda su youtube.com





http://www.imolaoggi.it/2015/10/04/finl ... -a-tornio/


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 05/10/2015, 18:37 
http://www.corriere.it/esteri/15_ottobr ... 5738.shtml

Crisi dei migranti e frontiere chiuse Quest’anno l’Oktoberfest è stata flop
Secondo gli organizzatori la crisi dei rifugiati e la chiusura delle frontiere hanno scoraggiato migliaia di persone



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 07/10/2015, 10:07 
perchè..segreto ???
non combacia
con la propaganda ufficiale?

http://www.corriere.it/esteri/15_ottobr ... b04a.shtml

Migranti, il «Times»: piano segreto Ue per espellerne oltre 400 mila
Si tratta di migranti «economici» entrati nell’Unione europea nella prima metà del 2015 e la cui richiesta di asilo è stata respinta: saranno espulsi e rimpatriati nei loro Paesi d’origine entro le prossime settimane



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 07/10/2015, 11:06 
(Secondo "la Stampa" per ogni "immigrato" che arriva ne partono tre dall'Italia; tra poco saremo Italia Saudita)



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 01:21 
Cita:
Immigrazione: la grande lezione di Roma (antica)

L'Europa cerca ancora una formula coerente per far fronte alle masse di migranti che dal Sud fuggono da guerre e povertà "in cerca della felicità" verso Nord. Duemila anni fa accadeva l'esatto contrario, dalle regioni settentrionali popolazioni "barbare" cercavano rifugio nell'Impero romano. Per lo storico Alessandro Barbero finchè Roma - come poi gli Stati Uniti - ebbe una politica di integrazione, i flussi migratori rafforzarono l'Impero, ma poi, con la corruzione e l'inefficienza, arrivò il disastro

Immagine

“Poiché molti appartenenti ai popoli stranieri sono venuti nel nostro Impero inseguendo la felicità romana e a essi bisogna assegnare le terre degli immigrati, nessuno riceva assegnazione di questi campi senza precise istruzioni, e poiché alcuni ne hanno occupata più di quella che spettava loro o se ne sono fatta assegnare più del giusto per la complicità dei funzionari o con documenti falsi, si mandi un ispettore per revocare le assegnazioni illegali”.

Se non risalisse a duemila anni fa, questo passo del 399 d.C. tratto da una legge dell’imperatore Onorio sembrerebbe scritto ieri, magari al termine di una delle tante riunioni in cui i capi di governo europei cercano affannosamente un’intesa sulle questioni legate all’immigrazione. Negli ultimi tempi gli stati dell’occidente si sono infatti dimostrati incapaci di gestire i flussi migratori con politiche diverse da quelle dettate dall’emergenza e dalla paura. Eppure, quello che i media dipingono come un dramma esclusivo del mondo contemporaneo è un fenomeno con cui tutte le civiltà hanno dovuto prima o poi fare i conti. Anche i Romani, come noi, dovettero fronteggiare il problema dell’immigrazione, e per secoli lo gestirono con risultati molto migliori dei nostri, traendone linfa vitale per la sopravvivenza del loro immenso Impero. Fino a quando, in conseguenza della gigantesca crisi politica, anche le organizzatissime strutture preposte al suo controllo crollarono, inaugurando quelle che a scuola ci hanno insegnato a chiamare invasioni barbariche.

Certo, c’erano differenze profonde tra il mondo antico e quello in cui viviamo. Visti con la sensibilità moderna, alcuni dei metodi utilizzati nell’antichità sono oggi improponibili, ma è altrettanto vero che il modello romano di integrazione fu in certi casi più inclusivo di quello adottato da alcune moderne nazioni “evolute”.

Ma quali sono le somiglianze, e quali le differenze? E soprattutto, cosa possiamo imparare su questi temi dal più grande impero della Storia? «Fino a pochissimo tempo fa, avrei detto che i flussi migratori con cui ebbe a che fare Roma erano molto diversi da quelli contemporanei, perché l’immigrazione moderna, a partire dall’Otto-Novecento fu composta da singoli che decidevano individualmente di emigrare, magari con la famiglia, mentre le migrazioni antiche erano movimenti di interi popoli che si spostavano tutti insieme e chiedevano accoglienza alla frontiera, negoziando collettivamente con le autorità romane. Nondimeno, alcune migrazioni a cui assistiamo oggi, in particolare quella dei siriani, forse si stanno di nuovo avvicinando al modello antico...» rivela Alessandro Barbero, storico, divulgatore di fama (conosciuto anche dal pubblico televisivo per la conduzione del programma Rai a.C.d.C) e autore, tra gli altri, del saggio Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell’impero romano (Laterza).

Capitava dunque abbastanza spesso che spinti da guerre, fame, carestie e cataclismi naturali, masse di disperati si presentassero al confine chiedendo di entrare. Un contesto che ha molti punti in comune con la cronaca attuale, in cui l’instabilità di alcuni territori del Medio Oriente determina lo spostamento di migliaia di profughi verso l’Europa. «Nei riguardi di chi domandava accoglienza nelle province imperiali, i Romani agivano con modalità figlie di un contesto politico e morale immensamente lontano dal nostro» precisa Barbero «in sostanza, si accoglievano tutti quelli di cui si aveva bisogno, respingendo, anche con metodi brutali, coloro che non si intendeva accogliere. A quel punto, le autorità imperiali ricollocavano gli immigrati sul territorio là dove il governo giudicava utile, senza minimamente prendere in considerazione né i desideri degli immigrati, né eventuali opposizioni locali» aggiunge lo storico. Anche qui, è evidente che in un mondo come quello romano, governato in modo autocratico e dove l’opinione pubblica contava poco, erano possibili comportamenti che per fortuna la civiltà contemporanea ha dimenticato.

A ben vedere, però, brutalità a parte, c’era dell’altro: oltre alla spietata organizzazione con cui si selezionava chi fare entrare e chi lasciare fuori, esisteva infatti un disegno lungimirante, volto alla piena assimilazione dei nuovi arrivati nel contesto romano: «L’ultimo passaggio della strategia romana prevedeva l’integrazione degli immigrati, ai quali individualmente veniva attribuita una posizione giuridica precisa – quella di coloni o soldati ad esempio – che preludeva alla cittadinanza e alla piena assimilazione, tanto culturale quanto giuridica. In sostanza – conclude lo storico – il modello romano era al tempo stesso aperto e fortemente autoritario, e tendeva a incoraggiare i singoli ad adottare l’identità etnica romana».

Una volta entrati, gli immigrati iniziavano un percorso di integrazione che nel giro di una o due generazioni li portava a sentirsi a tutti gli effetti parte dell’impero. Per intenderci, non era inconsueto (soprattutto a partire dal III secolo d.C.) che cittadini romani alti e biondi, e dunque di chiare origini barbariche, occupassero posizioni di rilievo nell’esercito o nell’amministrazione pubblica. L’esempio classico è quello di Stilicone, generale dipinto dai libri di scuola come uno degli ultimi difensori dell’impero, il cui padre era nientemeno che un Vandalo (il quale aveva prestato servizio nell’esercito romano). D’altronde, nell’Urbe non mancarono nemmeno imperatori di origini barbare. Avete mai visto un primo ministro di origini africane nella civilissima Gran Bretagna?

Esistono poi delle similitudini incredibili tra l’immagine che l’impero voleva dare di sé e la rappresentazione universalmente riconosciuta di alcune nazioni, come gli Stati Uniti: «l’analogia più vistosa tra il modello americano e quello romano è ideologica» spiega Barbero. «Nel corso del IV secolo, l’impero si presenta sempre più, nelle dichiarazioni ufficiali, come una terra promessa, e gli imperatori si rallegrano che molti popoli barbari vengano a cercare “la felicità romana”». Quasi due millenni dopo, riuniti a Philadelphia, i padri fondatori degli USA coniarono la stessa espressione (pursuit of happiness), rendendola uno dei punti più alti della Dichiarazione di Indipendenza.

Tra l’esempio romano e quello degli Stati Uniti ci sono anche punti di contatto più pratici, come il ruolo che alcune strutture statali svolgono nel processo di integrazione: «un altro parallelismo è dato dal fatto che il servizio nell’esercito e la carriera militare sono una via importante di assimilazione e promozione sociale per gli immigrati. Non c’è invece documentazione nell’impero di quella situazione, tipica degli USA, per cui gli immigrati restano a lungo uniti fra loro in base all’origine, formano comunità etniche, e vivono negli stessi quartieri, ma può anche darsi che questa apparente assenza sia dovuta soltanto alla scarsità delle fonti», conferma Barbero.

Ma se è vero che per molto tempo la strategia romana di integrazione funzionò alla grande, perché, viene spontaneo chiedere, a un certo punto iniziarono le invasioni barbariche? «Il collasso delle strutture preposte al controllo dell’immigrazione è riconducibile con precisione a una specifica congiuntura: l’ingresso dei Goti nel 376. In condizioni di estrema emergenza, un intero popolo “in fuga dalla guerra” come si dice oggi, venne fatto entrare nell’impero – spiega lo storico – e le strutture destinate all’accoglienza collassarono sia per il peso eccessivo dei profughi, sia perché l’operazione umanitaria, in un’epoca in cui non esisteva il controllo dei mass media, venne gestita nel modo più corrotto da generali che intravidero la possibilità di intascare grossi profitti in nero, costringendo i Goti a pagare le razioni che avrebbero dovuto essere distribuite gratuitamente e per cui il governo aveva stanziato i fondi». Ancora una volta il pensiero corre alle terribili inefficienze del nostro sistema, all’interno del quale permettiamo a losche cooperative di intascare grossissime somme troncando sul nascere qualsiasi seria politica di integrazione. Aprire un centro di accoglienza, è per molti un modo come un altro di lucrare alle spalle della comunità, incentivando le tensioni tra popolazione locale e immigrati. Per dirla alla Salvatore Buzzi, noto malavitoso coinvolto nello scandalo “Mafia Capitale”, è un business che “rende più del traffico di droga”.

Tornando ai romani (antichi), la disastrosa gestione dell’ingresso dei Goti segnò l’inizio della fine. Dopo essere entrati in gran numero nell’impero e aver subito abusi eccessivi da parte delle autorità, i Goti si ribellarono. La conseguenza fu la sanguinosa battaglia di Adrianopoli (378 d.C.) con cui sconfissero l’imperatore Valente, costringendo il governo a stringere accordi in base ai quali potevano restare nel territorio imperiale, ma a condizioni ben diverse da quelle fino ad allora riservate agli immigrati. I Goti, da quel momento, avrebbero potuto vivere tutti insieme, armati e stipendiati dallo stato romano: «dopo anni di conflittualità più o meno latente, di ostilità e sospetto da una parte e dall’altra, di continui incidenti, la soluzione fu alla fine trovata nello stanziamento dei Goti in una provincia romana, la Gallia del sud, che di fatto si distaccò dall’impero, costituendo il primo regno romano-barbarico. Su quel modello, nel corso del V secolo tutto l’Occidente venne assegnato a popoli barbari e di fatto si frantumò» conferma lo storico.

L’epilogo, è vero, non è dei migliori. L’impero d’Occidente cadde, anche perché di gran lunga più povero e disorganizzato rispetto alla parte orientale, che invece sopravvisse ancora per secoli (fino al 1453). Nessuna civiltà, nemmeno quella romana, è eterna. Tuttavia, nell’ovvia diversità di contesti storici e culturali, possiamo trarre delle preziosissime lezioni dall’esperienza dell’antica Roma. «L’immigrazione è una risorsa indispensabile quando è gestita bene, con regole chiare e diritti e doveri chiaramente stabiliti; mentre una società può collassare sotto il suo peso se manca una salda direzione politica. È anche molto importante che la piena assimilazione sia percepita dagli immigrati come possibile e concretamente molto vantaggiosa: i barbari sono stati una risorsa per Roma finché non hanno desiderato altro che diventare Romani, il disastro è cominciato quando i Goti hanno sentito che era più vantaggioso rimanere Goti anziché diventare Romani» è la saggia conclusione di Barbero.


http://www.lavocedinewyork.com/Immigraz ... -/d/14968/


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 01:22 
Cita:
«L'immigrazione senza regole ci farà perdere la nostra identità»

Nikòlaos Michaloliàkos accusa l'America di avere destabilizzato il Mediterraneo sostenendo le primavere arabe e le guerre civili che hanno scatenato l'esodo «E Onu e Ue non combattono l'invasione»


«Sono felice di parlare con un giornale italiano perché il problema dell'immigrazione clandestina riguarda soprattutto l'Italia e la Grecia». Nikólaos Michaloliákos ha le idee chiarissime. Il problema dell'ondata migratoria che sommerge l'Europa passando per la rotta balcanica dev'essere al centro del dibattito politico, ad Atene come a Bruxelles.

Quando entriamo nel suo ufficio ad Atene, il fondatore di Alba Dorata è ancora, formalmente, agli arresti domiciliari e non può allontanarsi, «per ragioni di sicurezza», dal percorso prefissato dalla polizia. Questo non gli impedisce di essere affabile e tutto sommato piuttosto soddisfatto: la sua Alba Dorata è ormai il terzo partito di Grecia, in crescita nei sondaggi nonostante l'avversità degli altri partiti politici e della stampa.

Alle elezioni del 20 settembre quello dell'immigrazione è stato il tema decisivo.

«Come potrebbe essere altrimenti? Italia e Grecia sopportano il peso peggiore dell'immigrazione e non hanno alcuna colpa».

A chi le colpe?

«Gli altri Paesi europei se ne fregano del problema. L'accordo di Dublino è pessimo per Grecia e Italia perché gli immigrati hanno grande facilità di accesso a questi Paesi, su cui ricadono, almeno in linea di principio, tutte le responsabilità».

Davvero le mancanze sono tutte dell'Unione europea?

«Nossignore. Sono stati gli Usa a provocare le guerre civili che hanno scatenato le migrazioni. Gli americani hanno aiutato moltissimo quelli che ora chiamano jihadisti».

Oltre agli Usa, chi c'è dietro?

«I fautori della globalizzazione mondiale, che vogliono far arrivare qui gli immigrati. Parlo di chi di ha il denaro, chi ha il potere, chi controlla il mondo e i mercati».

Qual è lo scopo dello scatenare queste guerre?

«Si vuole destabilizzare l'Europa. Innanzitutto distruggendone l'economia».

Come?

«Attraverso il mercato del lavoro. Com'è già stato fatto immettendo nei mercati europei tonnellate di prodotti indiani e cinesi a basso prezzo».

E le autorità che dovrebbero vigilare?

«Onu e Ue dovrebbero guardarsi dentro e cercare le responsabilità. Ma non lo faranno: non combattono questa invasione perché non hanno un'identità nazionale».

La Grecia invece che momento attraversa?

«La Grecia è uno Stato in bancarotta, con una piccola popolazione. Non può permettersi tutti questi arrivi. I greci diventeranno minoranza in casa propria».

Il governo Tsipras come sta affrontando questa emergenza?

«Syriza e Nea Dimokratia sono due facce della stessa medaglia. Votare l'una o l'altra non ha senso, sono entrambe schiave dell'Ue».

Alba Dorata rappresenta davvero un'alternativa concreta?

«Noi abbiamo sempre parlato dei pericoli dell'immigrazione clandestina, sin dagli anni Novanta. Saremo le sentinelle delle nostre frontiere, faremo pressione perché siano controllate dall'esercito e dalla marina».

Che riscontri avete nell'elettorato?

«Molto buono. L'aumento dei voti (alle elezioni di settembre, Alba Dorata ha raccolto il 7% dei consensi, il secondo miglior risultato di sempre dopo il 9% delle Europee 2014, ndr ) è dovuto proprio all'interesse degli elettori per l'emergenza degli immigrati».

Ora qual è la strategia per il futuro?

«Continueremo a denunciare il problema, per le strade, sulla stampa. Presidieremo idealmente i confini della Grecia».

Per l'Unione europea è la pietra tombale?

«A noi non interessa dell'Ue, ma solo della Grecia, come a lei dovrebbe interessare dell'Italia. Piuttosto abbiamo a cuore un'Europa delle Patrie».

Per poco che le interessi, l'Ue porta le cicatrici dei partiti come Alba Dorata.

«Partiti come Alba Dorata in Grecia o Jobbik in Ungheria hanno portato l'Unione europea al punto più basso della sua popolarità».

E l'Europa invece come sta?

«Molto bene. I partiti come Alba Dorata sono la difesa dell'Europa delle nazioni».

Gli europei l'hanno compreso?

«Lo capiscono ogni giorno di più. Il futuro è nostro».


http://www.ilgiornale.it/news/limmigraz ... 80305.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 08:15 
ho sentito ieri sera a rainews
che vogliono dare il premio nobel per la pace
ad angela merkel per gli immigrati !!


dicidue frasi di circostanza"ospitiamo i siriani"
e ti danno il nobel..
peccato che non specifichi
che la suddetta minorata mentale
li vuole non solo siriani,ma alti,
biondi, laureati e possibilmente ricchi..

per non contare il trattamento DISUMANO alla grecia, all'europa
e lo scandalo VW.

il nobel è come l'oscar..
una pu.ttanata..politica..



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 09:26 
Il Nobel alla Letteratura lo hanno appena dato a una che paragona Putin a Hitler... di cosa altro ci stupiamo?



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 11:02 
.. bèh, espansionista lo è ... (Come tutti del resto! Poi approfittando dell'insignificante Obama, che si deve cambiare spesso le ... mutande) ... [:301]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 11:18 
Ufologo 555 ha scritto:
.. bèh, espansionista lo è ...


Dove lo sia, espansionista intendo, lo devo ancora capire...



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 12:31 
Aspetta .. Un pezzo qui, un pezzo là .... [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Continuano gli sbarchi di Immigrati sulle coste italiane
MessaggioInviato: 09/10/2015, 13:40 
Ufologo 555 ha scritto:
Aspetta .. Un pezzo qui, un pezzo là .... [;)]


Ormai siamo proprio al delirio.



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