19/09/2019, 20:00
19/09/2019, 20:18
“Troppi stranieri, non c’è integrazione”: papà marocchino porta via il figlio da una classe con un solo italiano
"Non voglio passare per razzista perché sarebbe folle viste le mie origini, ma qualcuno deve rendersi conto del problema"
In un mondo sempre più o bianco o nero e sempre meno propenso ad accettare le vie di mezzo, in un mondo che vede contrapposti razzisti da una parte e buonisti dall’altra, come si può collocare un papà marocchino che ritira il figlio da una scuola di Bologna perché ci sono venti stranieri e solo un italiano? Come si colloca quello stesso papà marocchino che lamenta la mancata integrazione e le inefficienze di un asilo che ha troppi iscritti stranieri? Non si colloca, oppure si colloca nel mezzo, a riprova del fatto che il mondo non si divide in razzisti e in buonisti, ma in singole persone, ognuna con le proprie idee.
A riportare la notizia è il Corriere della Sera, che racconta la storia del 34enne Mohamed, papà di origini marocchine, residente in Italia da quando aveva 4 anni. Con la moglie voleva iscrivere il figlio alla materna, ma ha deciso di ritirarlo dalla classe quando ha scoperto che i bambini erano quasi tutti stranieri.
C’è un grave problema di integrazione non voglio passare per razzista dato che sono marocchino, ma il Comune deve sapere che non si fa integrazione mettendo nelle classi più di venti bambini stranieri. Le maestre facevano fatica a pronunciare i nomi dei bimbi. Tutti come il mio, cioè con cittadinanza italiana ma figli di immigrati, e molti di loro non parlano ancora l’italiano»
racconta l’uomo che fa presente un altro problema: ha deciso di cercare una scuola privata, ma
sono quasi tutte cattoliche e noi siamo musulmani. E anche in questo caso l’integrazione sembra un’impresa impossibile. Non voglio passare per razzista perché sarebbe folle viste le mie origini, ma qualcuno deve rendersi conto del problema in Comune».
19/09/2019, 21:24
19/09/2019, 21:24
20/09/2019, 00:13
TheApologist ha scritto:
PAGATI DUE NOCCIOLINE!
E grazie ar...!
Ecco come affrontano il problema EURO/"cambio fisso" penalizzante: coi barconi!
Ma poi scusate eh... Pure se servissero braccianti, ma perché non fare dei permessi stagionali di lavoro e farli arrivare in maniera regolare con l'aereo?? !
20/09/2019, 13:12
Ufologo 555 ha scritto:mik.300 ha scritto:che poi 1 euro nello zimbabwe vale x 20..
10 euro di paga al giorno,
5 euro sicomprano il panino
gli altri 5 li mandano in africa
ci mangia mezza tribù!!
capito??
ESATTOOO!
sottovento ha scritto:MaxpoweR ha scritto:no la colpa è di quelli come te che fanno i moralisti del cavolo poi vanno a far la spesa alla conad o alla coop o alla esselunga:)
Almeno io ho votato chi agli sbarchi si era messo di traverso.
Invece adesso.........
https://www.ilprimatonazionale.it/crona ... re-130567/
20/09/2019, 13:44
20/09/2019, 14:29
20/09/2019, 18:09
20/09/2019, 21:10
20/09/2019, 21:14
20/09/2019, 21:34
20/09/2019, 21:48
Regno Unito, no al divieto di mangiare cani e gatti: “Offende le altre culture”
Londra, 19 set – È di ieri la notizia della bocciatura, da parte del Ministero della Giustizia del Regno Unito, del disegno di legge volto a bandire completamente il consumo di carne di cani e gatti sul terreno britannico. Michael Gove, ex segretario del Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali, è l’uomo che durante l’ estate ha spinto per l’approvazione del divieto e che ieri ha esternato la sua delusione in merito alla decisione del Ministero coinvolto, soprattutto per le motivazioni addotte.
Il Ministero ha infatti bloccato la mozione perché ritenuta “culturalmente offensiva” nei confronti delle popolazioni dell’Estremo Oriente: in diverse regioni della Cina, ma anche nelle Filippine, in Indonesia, in Tailandia, nel Laos, in Vietnam o in Cambogia, la carne di cane è considerata una vera e propria leccornia e le vengono attribuite anche caratteristiche mediche di dubbia veridicità. Si tratta di un traffico stimato in trenta milioni di cani macellati ogni anno, principalmente animali catturati per la strada: in Cina, ad esempio, nonostante non sia illegale il consumo di carne di cane, non esistono normative in merito all’allevamento e alla filiera, il che si traduce in una completa assenza di regolamentazione, anche da un punto di vista sanitario.
Tra i sostenitori del divieto, anche il conservatore Giles Watling ha protestato contro la motivazione fornita: “Il Ministero ha detto che è irrispettoso delle altre culture dire loro cosa devono o non devono mangiare. Ma noi non mangiamo i cani, sono nostri amici, sono i nostri animali da compagnia, e non stiamo dettando regole per altre nazioni: stiamo soltanto affermando quel che si può e non si può fare nella nostra nazione”. Eppure, evidentemente, il politicamente corretto ormai è la priorità assoluta nel Regno Unito: in un mondo dove i cani sono al contempo creature che hanno pressoché sostituito i figli per molti adulti e semplice carne da macello, viene spontaneo chiedersi se un domani si legifererà anche a favore delle spose bambine o dei matrimoni combinati, per non offendere i miliziani dell’Isis.
21/09/2019, 09:47
21/09/2019, 13:52