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Ufetto
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 Oggetto del messaggio: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 04/12/2015, 12:16 
Sul Topic - in preparazione della guerra in Siria-- si è inserito il discorso sul maschile e femminile , discorso interessante , ma fuori argomento-
Provo riprenderlo per continuarlo su questa nuova pagina- Intitolata TIRESIA-
Nel mito di Tiresia, per la prima volta,(cosi mi pare) viene descritta una diversità tra i sessi-

https://it.wikipedia.org/wiki/Tiresia


Maschile Femminile -- Diversamente Inabili e Diversamente Abili [;)]


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Stellare
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Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 04/12/2015, 12:20 
viaggiatore ha scritto:
Sul Topic - in preparazione della guerra in Siria-- si è inserito il discorso sul maschile e femminile , discorso interessante , ma fuori argomento-
Provo riprenderlo per continuarlo su questa nuova pagina- Intitolata TIRESIA-
Nel mito di Tiresia, per la prima volta,(cosi mi pare) viene descritta una diversità tra i sessi-

https://it.wikipedia.org/wiki/Tiresia


Maschile Femminile -- Diversamente Inabili e Diversamente Abili [;)]



come metodo diversivo
era meglio..il gatto
che non voleva fare il bagno.



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 04/12/2015, 13:28 
mik.300 ha scritto:
come metodo diversivo
era meglio..il gatto
che non voleva fare il bagno.


senti mik, ma che problemi hai?
ora si deve pure chiederti il permesso per aprire un topic per sapere se è di tuo gradimento l'argomento trattato?

se non ti interessa evita di intervenire e basta come fanno tutti gli altri utenti, eccheccacchio.



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the darkwave comes... sanity slips away... she screams from the alcove... i am the dog...

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From the consequence of ignorance... Welcome to the fall

orgoglioso di essere ufetto
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Galattico
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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 04/12/2015, 14:02 
Massimo Falciani ha scritto:
mik.300 ha scritto:
come metodo diversivo
era meglio..il gatto
che non voleva fare il bagno.


senti mik, ma che problemi hai?
ora si deve pure chiederti il permesso per aprire un topic per sapere se è di tuo gradimento l'argomento trattato?

se non ti interessa evita di intervenire e basta come fanno tutti gli altri utenti, eccheccacchio.



Mi accodo, questo atteggiamento è davvero fastidioso, sa di nonnismo -_- Tra l'altro l'argomento è interessante.

Cita:
Un giorno Zeus ed Era si trovarono divisi da una controversia: chi potesse provare in amore più piacere: l'uomo o la donna. Non riuscendo a giungere a una conclusione, poiché Zeus sosteneva che fosse la donna mentre Era sosteneva che fosse l'uomo, decisero di chiamare in causa Tiresia, considerato l'unico che avrebbe potuto risolvere la disputa essendo stato sia uomo sia donna. Interpellato dagli dei, rispose che il piacere sessuale si compone di dieci parti: l'uomo ne prova solo una e la donna nove, quindi una donna prova un piacere nove volte più grande di quello di un uomo. La dea Era, infuriata perché l'indovino aveva svelato un tale segreto, lo fece diventare cieco, ma Zeus, per ricompensarlo del danno subito, gli diede la facoltà di prevedere il futuro e il dono di vivere per sette generazioni: gli dei greci, infatti, non possono cancellare ciò che han fatto o deciso altri dei.[1]


questi dei erano davvero una massa di scolaretti brufolosi hahahah

Comunque, come dicevo nell'altro topic le differenze di tipo fisiologico e biologico sono solo frutto dell'ambiente che ha plasmato i due sessi per decine di migliaia di anni. Ma ora quelle condizioni che facevano della donna una incubatrice sostanzialmente sono cambiate.

Ad esempio:

http://www.ambrosiafitness.it/articoli/antropologia/la%20donna.htm

Cita:
La massima prestazione sportiva della donna risulta attualmente di circa il 10% in meno di quella dell’uomo : dovuta essenzialmente ad una minor massa muscolare , ad un minor volume cardiaco e ad una minore quantità di emoglobina.Il corpo della donna era finalizzato solo alla riproduzione .Ora non è piu’ così : potrà modificarsi nel tempo? Forse ! , fra 100-200 anni le differenze potranno scomparire.



Dal punto di vista psicologico io penso che le differenze siano causate dalle stesse motivazioni e cioè un percorso evolutivo parallelo a quello del "maschio" una sorta di tacita separazione implicita dei compiti.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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Essere Interdimensionale
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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 04/12/2015, 14:11 
mik.300 ha scritto:
come metodo diversivo
era meglio..il gatto
che non voleva fare il bagno.


 ! zakmck ha scritto:
Mik, interventi come questo saranno sistematicamente cancellati.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 05/12/2015, 17:21 
Spero che i mod non mi insultino per aver postato quanto segue anche in altri thread che ritenevo significativo arricchire con l'articolo sotto riportato...

Il Femminino Sacro, il risveglio della Donna :

Nei Misteri Antichi, la Donna e la Natura erano un’Unica Cosa …

« Ciò che si fa alla natura, si fa alle donne
e ciò che si fa alla donne, si fa alla Natura. »


Da sempre, le donne sono state considerate le fedeli rappresentanti della Terra, nostra Madre
Natura e origine feconda. Intuitivamente percepiamo questa analogia come vera, come
qualcosa che incarna una realtà evidente e ci parla direttamente dell‟Essenza del Femminile…

Alle origini…

Nell‟epoca definita “preistoria” dalla nostra civiltà occidentale contemporanea,
nacquero molti culti della Madre Terra, della divinità femminile , della fertilità. Noi
conserviamo nella memoria con emozione e nel profondo del nostro subconscio, le
forme abbondanti e rassicuranti di statuette rituali preistoriche di donne gravide, che
ci parlano molto di noi tutti e del più grande mistero che per l‟Uomo è la Vita.

L’Egitto

Più avanti, l‟Egitto aprirà ampiamente le porte della coscienza, dell‟anima e
dell‟equilibrio, attraverso la Coppia, il sacro, e l‟armonia che si sprigionava da
questa Alleanza e suprema complementarietà dell‟Uno e dell‟altra. Sembra che in
quest‟epoca che si può considerare “benedetta dagli Dei “, l‟uomo e la donna siano
giunti ad un‟osmosi, nel rispetto reciproco, incarnando sulla Terra “l‟equilibrio dei
mondi “, cioè dei due principi “maschile - femminile “ ed anche dell‟asse “terracielo”
(mondo manifestato e mondo superiore invisibile) ; in tal modo le quattro
direzioni erano attivate ed onorate.

Questo derivava molto probabilmente dalla loro conoscenza intima delle leggi
cosmiche che regolano l‟universo e, allo stesso modo, le relazioni umane. Ci furono
in Egitto Faraoni donne, che si elevarono fino allo stato di divinità, ma su questo oggi
si insiste molto poco non rendendosi conto che il Faraone rivestiva un ruolo di
grande importanza in seno a questa civiltà in quanto rappresentava realmente
il Dio Padre–Madre sulla terra.

Nella Bibbia

Il Vecchio e Nuovo Testamento sono costellati di storie ed aneddoti in cui le donne
occupano molto spesso un posto, ma dove, anche se possono essere iniziate a certe
conoscenze e misteri (questo può leggersi in filigrana), non sono considerate come
vere “Maestre”. Quindi i fondamenti della nostra civiltà attuale da allora si
allontanano dal suo significato di origine e dal legame molto forte e profondo con la
Madre Terra feconda, la Natura.

Tuttavia due donne , figure importanti del Nuovo Testamento, sono giunte fino a
noi : la Vergine Maria e Maria Maddalena.

La Vergine Maria *, la madre di Gesù (Yeshoua) era una grande Iniziata di cui solo la
conoscenza e l‟iniziazione, acquisite lungo il corso di numerose vite, le hanno
permesso di purificare e preparare la sua anima ed il suo corpo fino ad essere pronta
a diventare un Santo Graal, la coppa pura che avrebbe portato il Figlio di Dio, colui
che avrebbe incarnato il Cristo, Figlio unico del Padre.

Maria Maddalena, la donna mistero, la donna apostolo, la “preferita “ da Gesù, che
« baciava molto spesso sulla bocca » (cf. Vangelo apocrifo di Filippo), sposa fedele, fu
iniziata e divenne una grande Maestra, essendo stata direttamente formata e istruita
da Lui. Ritorneremo in un ulteriore articolo sulla nozione di coppia sacra ed in
particolar modo su quella di Maria Maddalena e Gesù.

Ciò che è meno conosciuto e rimane nascosto è che era anche un‟Iniziata (una figlia
di Iside), alla quale Egli ha trasmesso la luce del suo Insegnamento – come fece con
il suo secondo e ben amato discepolo, San Giovanni…

Il grande segreto è che Maria Maddalena visse e giunse anche lei alla Resurrezione,
grazie all‟insegnamento del Cristo che scacciò dal suo Essere i « 7 demoni » (o « 7
Peccati », cioè i « 7 veli dell‟iniziazione ») che imprigionavano la sua anima (come
quella di ogni Uomo non iniziato), che avrebbe potuto evolversi solo nel mondo
manifestato, nel mondo della materia (in opposizione al mondo divino al quale
accede ogni Maestro Iniziato).

Le Grandi Iniziate mantenute nascoste dall’Egitto

Oltre alle due donne alleate del Cristo, poche figure femminili delle Grandi Iniziate²
hanno potuto attraversare le tappe della Storia e giungere fino a noi, per lasciarci i
loro segreti ed insegnarci. Ricordiamo Beltane la celtica, la greca Demeter, Tara la dea
tibetana buddista, Kwan Yin, Esclarmonde la catara, e in un più lontano passato,
delle dee: Iside (la Madre di tutti gli Iniziati e creatrice di tutte le Scuole dei Misteri),
Hathor e Maat (la sposa del Dio Thot-Hermès).

Così, l‟Egitto, vero crogiolo e “terra vivente delle Dee e degli Dei” accolse a suo
tempo un numero di Iniziati uomini e donne. La dea Iside fu in effetti realmente una
donna incarnata e la sola ad incarnare totalmente tutte le qualità della Madre Divina,
del principio femminile divino.

Fondò in seguito una Scuola dei Misteri che diede
origine alla corrente (o stirpe) dei fedeli “Figli e Figlie della Luce”, e che si diffuse e
apparve in diversi luoghi ed epoche della storia (in India, in Cina, in Grecia, in
Africa…).

Ciò che Iside ha insegnato a fondo alle donne iniziate, è che esse sono essenzialmente
Figlie della Madre Terra, nel senso che devono portare come una Madre, nella loro
anima e coscienza, l‟Umanità intera, manifestando scientemente tutte le qualità
relative alla Madre : la generosità, l‟altruismo, la dolcezza, il « prendersi cura », la
tolleranza…

Questo è un ruolo di primo piano, che potremmo definire come la loro
„missione divina‟, l‟obiettivo che non dovranno mai perdere di vista, né dimenticare,
se vogliono veramente che queste qualità si manifestino (sia tramite le donne che gli
uomini) e siano veramente sulla terra, tra i Popoli, e di conseguenza si concretizzino
nella nostra realtà con decisioni ed azioni che vanno nel senso della Luce e la
Giustizia universale

Il Risveglio delle Donne oggi

Perciò le donne del nostro tempo devono partire alla conquista della propria identità
di Iniziate, andare alla ricerca di vere e fedeli immagini, di archetipi femminili che
possono di nuovo mostrare ed aprire loro „La Strada‟, ed ancorarle autenticamente
alla loro Natura ed Essenza. Devono ritrovare il gusto per la ricerca interiore, il loro
posto in qualità di alter ego, nell‟ambito della spiritualità.

La Donna, le donne del nostro tempo devono realmente svegliarsi, svegliare la loro
coscienza al loro potere intrinseco ed a ciò che sono realmente. Esse costituiscono più
della metà dell‟Umanità, e contribuiscono grazie alla loro carne, anima e sangue, a
sognare, a formare ed a mettere al mondo ogni Essere umano…

In effetti, la Grande Madre ha assegnato alla Donna un ruolo molto particolare ed
innegabilmente sacro : quello di essere la Guardiana e la Trasmettitrice della Vita.

Così le donne ne sono depositarie privilegiate e rappresentano il futuro della nostra
evoluzione. Sono il santo Graal e le pure rappresentanti del principio della Madre
Divina…

La Donna è la „Portatrice di Acqua‟ della vita (come la Vergine Maria, l‟alleata
dell‟Arcangelo Gabriele), il ricettacolo della Saggezza, della luce, di cui è portatrice
all‟interno di se stessa. E‟ lei la Creatrice di vita. Ogni donna è in realtà “La Madre
del Mondo” per ogni essere di ciascun regno della Madre Terra : regno dei Minerali,
Vegetali, Animali e degli Uomini.

Nel messaggio dei grandi Iniziati esseni contemporanei, tutte le donne sono pronte
oggi ad accogliere ciò che, un tempo, era riservato soltanto alle future 'figlie di Iside'
(formate nelle Scuole dei Misteri).

Il “Messaggio alle Donne“ di Peter Deunov, un grande Iniziato contemporaneo
Questo grande Maestro spirituale contemporaneo, Peter Deunov (Bulgaria, 1864-
1944), ha dato alle donne della nostra epoca un insegnamento in una lettera
intitolata “La nuova Eva o la missione della Donna Madre” (tratto da un documento
intitolato „la Donna della Nuova Cultura‟).

Vi citiamo un brano scelto da noi, per portare a vostra conoscenza la nuova
Coscienza Femminile, che deve rifiorire nel seno dell‟umanità.

“ Oggi si considera la donna un essere che ha bisogno dell‟uomo che si prende cura di lei.
Allora dico: „non è una donna, è un essere svantaggiato.‟ Secondo me, la vera donna è colei
che salva il mondo, che possiede le chiavi della vita e attraverso la quale si manifesta la nobile
e potente forza dell‟amore, colei che porta la vita.

Quindi, la salvezza del mondo dipenderà dalla donna e non dall‟uomo. L‟uomo deve osservare
nella sua vita due leggi principali. La prima legge – l‟amore verso Dio – rappresenta l‟uomo;
la seconda legge – l‟amore per il suo prossimo – rappresenta la donna. L‟uomo lavora con la
prima legge; la donna con la seconda. Tuttavia, l‟uomo deve utilizzare le due leggi. La seconda
legge – l‟amore per il suo prossimo – con la quale la donna lavora, crea le istituzioni e la
società.

Di conseguenza, la società contemporanea, come tutto ciò che essa comporta, è dipeso in
particolar modo da questa donna umiliata. Allora, quale dovrebbe essere il fine a cui devono
mirare la società contemporanea e gli Stati contemporanei? E‟ quello di elevare la donna.

Elevate la donna al rango che occupava prima! Mettetela al livello in cui era all‟origine e
vedrete che in 25 anni il mondo migliorerà.

La salvezza del mondo è nell‟elevazione della donna. Se non elevate la donna, o se lei non
eleva se stessa, non si avrà la salvezza.

Quando parlo di elevazione della donna, penso che questa idea debba impregnare la vita
stessa, diffondersi non soltanto tra gli uomini, ma anche tra gli animali, le piante ed i minerali
e conquistare completamente il cuore umano…”

Il suo erede diretto, il Maestro Omraam Mikhael Aïvanhov (Bulgaria 1900 – Francia
1986) affermeva la stessa posizione in questi termini:

“ La natura ha datto alle donne dei poteri che non sfrutta o che sfrutta in un modo sbagliato.

Bisogna che prendino coscienza di questi poteri e che sappiano che da loro dipende tutto
l‟avvenire dell‟umanità.”

Il “Messaggio alla Donne” di Olivier Manitara, grande iniziato vivente ed attivo

Nella stessa stirpe di Peter Deunov – che abbiamo citato precedentemente – Olivier
Manitara (nato nel 1964 in Francia), questo grande Maestro Esseno, vivente ed attivo,
ha anche lui rivolto alle donne un messaggio forte ed autentico, attraverso il suo libro
“ Dio la Madre ” ¹, e le sue numerose conferenze piene del vivente che lo caratterizza
il suo sguardo lucido ed audace sulla nostra epoca ed i misteri della vita che egli non
cessa di approfondire.

Ve ne citiamo anche qualche brano scelto allo scopo di farvene scoprire e sentire la
pertinenza, il rigore e la bellezza della saggezza femminile che deve fiore di nuovo
per il bene di tutti gli esseri.

“ Una madre vuole il meglio per il suo figlio. Lei non può accettare la guerra, la malattia,
l‟inquinamento, la maleducazione. Ugualmente, una donna non può accettare di essere
violentata, di essere fecondata da un seme qualsiasi. Il seme che entra nel ventre della donna è
quello della vita, dell‟amore, della saggezza. E‟ il seme di Dio.

La donna e la terra sono un tutt‟uno. Se la terra non è rispettata, allora è la coscienza
femminile che è violata. Cosa pensare delle tonnellate di bombe, dei prodotti chimici versati
sulla terra? Di chi è il seme? Che pensiero, che intenzione, quale anima si tengono in dietro?
E‟ amore o un oltraggio, una violazione? ”

“ La Madre del mondo chiede a tutte le donne di ridiventare la custode della famiglia, della
vita della fertilità del suolo, della pace. La forza sta nell‟unione della donna con la TerraMadre.

Là si trova la stabilità, l‟anima, la convinzione profonda, l‟identità. Quando una
donna si unisce alla terra, diventa vera, profonda, magnetica, autentica, radicata. Non è la
donna che è custode della famiglia, della felecità, è la terra per mezzo di lei, la terra in lei.

Allora, la donna deve elevare la sua energia verso la bellezza in modo che conosca i segreti
della bellezza. La bellezza deve diventare l‟ideale motore della vita. Allora gli uomini si
inclineranno davanti alla stabilità della donna e davanti al suo ideale di bellezza.

Riconosceranno la voce piena di dolcezza di Dio la Madre che si esprime attraverso le sue
figlie.

Solo il cuore della donna può inglobare e unire tutti i figli del mondo senza alcuna distinzione
di sesso, di razza, d‟ideologia politica o religiosa. ”

“ Il proverbio dice: „Ciò che la donna vuole, Dio lo vuole‟, ma che vogliono le donne?

Oggigiorno tutto è fatto per distruggere le donne. Loro sono elevate ed educate per essere
uomini. Ciò le fa perdere la loro intelligenza profonda, il loro centro...”

“ Nessuno tocca a un bambino o a una donna, in nome del genio femminile. Questo genio è
calpestato da migliaia di anni ed è tempo che si svegli e si esprima perché solo lui può arginare
la barbarie crescente. ”

Proteggere e rinforzare il legame tra la donna e la NATURA : una pratica ecologica
globale ed autentica

La bellezza di una pratica ecologica vera risiede nel legame fondamentale che esiste
tra la Donna e l‟intera Natura. E‟ facile fare un‟analogia tra l‟attitudine naturale di
una madre ed il rapporto, anche se spesso inconscio, che si instaura con la vita e con
la natura, tramite i nostri bisogni primari. Questi ultimi non devono rappresentare
un aspetto negativo o contraddittorio con l‟idea di progresso o con il concetto di
civiltà. Essi ci ricordano i nostri „doveri e obblighi‟, nei riguardi dell‟insieme dei
benefici e benedizioni che riceviamo ogni giorno della nostra vita dalla Natura,
nostra « Grande Madre ».

La società decreta una „giornata della Donna‟ e ne parla come di un divertimento,
come pure dei Diritti dell‟Uomo, del Bambino e degli Animali, per essere in pace con
la coscienza… Non c‟è degrado dell‟Essere umano davanti a tanta incoerenza?

Chi forma il bambino durante i nove mesi di gestazione? La madre lo porta in seno,
ma pochi si rendono conto di ciò che rappresenta veramente questo grande mistero
vivente. E‟ bellissimo inchinarsi davanti a questa relazione tra la Donna e la Natura,
in quanto il nostro corpo è veramente un regalo che ci viene offerto (ma tuttavia, solo
prestato) e che è ad immagine di quello della Terra. Le similitudini sono evidenti !

La seconda grande analogia che parla a favore di questo legame è la sensazione che
proviamo all‟interno di noi stessi, nel cuore del nostro Essere, quando ci troviamo in
una foresta, davanti ad un paesaggio eccezionale, o per esempio davanti ad un fiore.

Nella vita di un uomo, la donna rappresenta, raccoglie e porta in sé tutto

Questo... Ella è il „Giardino dell‟Eden‟ vivente, che porta l‟ispirazione come un soffio
sottile ed una elevazione dei pensieri, creando ed alimentando ideali nobili ed
elevati, che possono ripercuotersi su tutta la società.

Nelle civiltà antiche della Grecia ed Egitto, la Donna preservava e proteggeva
l‟atmosfera dei templi e delle città. Era la Guardiana del Fuoco Sacro del focolare o
del tempio, protettrice di questo culto, o l‟Iniziatrice ai Grandi Misteri della Madre
Divina (la Natura), e tutta la sua sessualità e psicologia avevano origine da questo
rapporto intimo con la Vita, dalla sua manifestazione e fioritura. Così, poteva esistere
e rivelarsi, attraverso artisti, filosofi ed ancor più attraverso Saggi e Iniziati, il
«Maschile Sacro », il viso incarnato di „Dio il Padre‟.

Perciò ogni donna può diventare, in assoluto, con la sua coscienza, la sua volontà e la
sua iniziazione ai Grandi Segreti della Madre Terra, veramente un‟autentica „Madre
di Dio‟ e fecondare l‟Avvenire…

http://www.olivier-manitara-tradizione- ... -sacro.pdf



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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 05/12/2015, 22:46 
L’Eterno femminino - Il sistema matriarcale degli Irochesi in
Canada come madre delle democrazie moderne


http://www.heliosmag.it/FB/IROCHESI.htm

Queste poche righe non disdegnano di essere l’ennesima elegia all’"eterno femminino": un concetto introdotto in letteratura da Goethe alla fine del Faust, parte II, in cui asserisce " l’Eterno femminino ci attrae verso le più grandi altezze", riducendolo ad un gateway di salvezza, una modalità di redenzione dalla sofferenza e dal male. Quest’espressione è stata coniata per sottolineare gli aspetti eterni, immutabili del fascino femminile. Femminilità intesa come la complessità di tutte quelle doti e qualità che sono proprie delle donne, di quelle caratteristiche che ne contraddistinguono il comportamento, l’attitudine e lo spirito. L’eterno femminile consiste in breve nel principio eterno ed essenziale della femminilità. Alla luce di esso possiamo notare come donne eccezionali continuino a distinguersi nella storia dell’umanità esplicitando a pieno le proprie qualità. Una femminilità che non le esenta dal rivestire ruoli politici, sociali, economici, religiosi e spirituali di primo piano. In accordo con quanto affermato da Papa Giovanni Paolo II "Dio è padre, ma ancora di più, è madre", mostrando "il volto materno di Dio" ed evidenziando l’importanza delle donne nella società odierna. L’eterno femminino è ciò che dona alla spiritualità un avvincente senso di poesia, magia, incanto, trasfigurazione, mistero. Gesù nasce da una donna di questa Terra, la Vergine Maria, "la quintessenza della donna". Alla stessa stregua donne sono pure molte dee dell’antichità. Non possiamo dimenticare il potere creativo e rigenerante di Veneree inoltre per gli antichi Greci questo mito assume molti volti:quello della santità della madre, della purezza di una vergine, delle fecondità della terra e dell’utero.
Questa è la giusta chiave d’interpretazione del sistema matriarcale, organizzazione sociale Irochese. L’uomo è generato dal potere creativo di Madre Terra, come narrato nella Storia della Creazione Irochese, e che concepisce in ogni donna una fonte di vita, fertilità e prolificità. Esse sono le simboliche depositarie del prospero dono di Madre Natura che nutre e permette lo sviluppo del creato. La donna Irochese è la Personificazione della Vita e rappresenta l’energia propellente che consente che ogni cosa nell’ambito della società espleti in armonia la sua funzione. Molte delle cerimonie Irochesi sono per rendere grazie alla fertilità della terra, in special modo i raccolti, che costituiscono una delle principali responsabilità della donna. I tre principali tipi di raccolti sono quelli del grano, dei fagioli e della zucca, denominate "le Tre Sorelle", "le Nostre Madri", "Le nostre Sostentatrici". Queste Tre Sorelle sono osannate dagli Iroquois, insieme all’abilità femminile di approvvigionare cibo e di procreare. La donna Irochese, infatti, gioca un ruolo fondamentale sia nel pubblico che nel privato. E’un agente attivo, non una vittima passiva, la consanguineità si tracciava per linea femminile, i bambini sono cresciuti e a volte adottati da donne, loro gestiscono la terra, i raccolti e le longhouses, le loro abitazioni. Esse godono di molti privilegi e hanno una maggiore libertà rispetto alle altre Indiane d’America soprattutto a causa della grande importanza rivestita dall’agricoltura nella loro economia. Non meno importante è il loro potere decisionale e consultivo accordato loro dalla "Grande Legge della Pace" che le considera come "Progenitrici degli Aborigeni", nell’organizzazione politica e nelle strategie di guerra.
I loro poteri politici si basano essenzialmente sull’economia, dal momento che esse controllano i campi e la produzione agricola. Loro sono i leader politici, gestendone la responsabilità dall’amministrazione alla giurisdizione al potere legislativo. Le gantowisas dirigono i clan locali, detengono le wampum (conchiglie) del lignaggio, le cintole delle nomine e dei titoli, celebrano i funerali, hanno diritti esclusivi sulle nomine, nominano i sachems (capi tribù Indiani) così come le Clan Mothers per officiare e detenere il potere di mettere al bando i trasgressori della legge. Investono i soldati dei loro uffici, dichiarano guerra, negoziano la pace e mediano le dispute. Sono le donne e le donne soltanto a poter nominare gli uomini ad esercitare le loro funzioni. Nell’amministrazione degli affari politici, usano i Wampum bianchi che simboleggiano la pace e la giustizia, l’ambito di competenza delle donne. Le donne possiedono le proprietà terriere e detengono una leadership ereditaria che passa attraverso un lignaggio femminile. Possiedono abitazioni, cavalli e fattorie e la proprietà di una donna prima del matrimonio resta in suo possesso senza essere messa in comunione con quella del marito. Essi avevano ruoli separati ma un potere reale nella loro società. Sempre con riferimento a Madre Terra, lo scopo della Grande Legge della Pace è di ricordare le leggi naturali della creazione, secondo cui la donna è la precondizione necessaria per la creazione materiale, e lei, come tutta la sua creazione, è fondamentalmente donna. E’ lo spirito che informa il giusto equilibrio, la vera armonia e queste a loro volta ordinano tutte le relazioni in conformità alla sua legge. La bellezza è pienezza. La salute è pienezza. La bontà è pienezza ed esse vengono simboleggiate nel sacro cerchio, simbolo femminile. La vita è un ciclo ed ogni cosa ha luogo in essa.
La donna concepisce. La donna distrugge. Fa anche la guerra, maledice, cura e disfa. E’ la sola origine del pensiero e il pensiero precede la creazione. . Essa è il sacro soffio vitale. L’identità di una donna Indiana d’America è innanzitutto data dalla sua appartenenza alla tribù. Ai suoi occhi, il suo destino è necessariamente quello della sua gente e la percezione che ha di se stessa è innanzitutto data dalla sua tribù.
La donna mantiene la pace tra genti di bande, villaggi e tribù, presiede le relazioni con le altre tribù e officia altri eventi che portano le persone fuori dal villaggio. Lei è Pensiero, Memoria, Istinto, Tradizione, Medicina e Potere Sacro; è rituale, cerimonia, cibo e protezione. Le gantowisas sono centrali in tutti gli aspetti dello spiritualismo: mantengono un ruolo cruciale della medicine societies. Esse si fondano intorno a varie attività, in particolare le "Società di Sorelle"le cui danze cerimoniali consentono alle gantowisas di indirizzarsi e ringraziare gli spiriti sostentatori delle Tre Sorelle.
Il potere della donna è il centro dell’Universo ed è al contempo terra (ventre)e pensiero (creatività). Non è consentito un contatto delle donne mestruate con i guerrieri pronti per la battaglia, o quelli che sono stati feriti, perché si ritengono portatrici di un potere singolare, più vitale durante le mestruazioni, la pubertà e la gravidanza, che indebolisce i poteri fisici, spirituali e magici dell’uomo. Le mestruazioni sono qualcosa di sacro e il primo ciclo mestruale delle ragazze viene accolto con grandi celebrazioni. Inoltre, le lesbiche e l’omosessualità sono accettate al pari dell’eterosessualità.
Sono considerate generatrici della vita, persino se la contraccezione e il controllo delle nascite in nome dell’autonomia dei loro corpi sono ammesse, specialmente se non possono provvedere ad un sostentamento ottimale del bambino, con un senso di profondo rispetto per la comunità. La pedagogia Irochese è fondata sulla pace e l’armonia e sull’esercizio delle virtù morali. Non è consentita alcuna forma di violenza, essendo considerato sufficiente il giudizio critico della tribù la cui etica è basata su un stile di vita pacifico e armonico. Controllano la vita nelle longhouses, i raccolti e l’economia irochese, non semplicemente attraverso il possesso dei mezzi di produzione (Madre Terra) ma soprattutto attraverso la distribuzione dei suoi frutti.
Le donne Irochesi sono grandi lavoratrici e sono state spesso messo in rilievo dagli Europei le "ingiuste sgobbate" imposte alle donne indiane dagli uomini. Nel XIX secolo i Quaccheri cercarono di salvare le donne dalle vite nei campi ma con risultati irrisori in quanto loro tradizioni erano molto radicate, incontrando un netto rifiuto delle donne stesse e mostrando una completa mancanza di interesse in alcune arti domestiche quali il filato o la produzione del sapone – eccetto che in appositi locali aziendali. Nonostante queste accuse, le gantowisas hanno sempre salvaguardato i loro spazi per il tempo libero e il divertimento dedicandosi a feste e danze. Niente era più reale della superiorità della donna. La donna Irochese difficilmente si sottometterebbe ad ingiusti e esagerati carichi di lavoro.
Il sistema economico Irochese è un sistema spirituale in cui la condivisione e la cooperazione sono valori sociali imprescindibili. La terra è qualcosa di sacro e se ne possono godere i frutti con equilibrio e rispetto, non secondo le regole del barbaro sfruttamento e dell’estrazione forsennata.
Nella cultura irochese vi è una sorta di idolatria della donna, dunque, come sorprendentemente richiama l’affresco di Cezanne (L’"Eterno Femminino", 1877 – Getty Museum, Los Angeles, CA)in cui campeggia un’eccezionale immagine di donna nella sua nudità, posta come centro di attrazione gravitazionale,circondata da uomini, preti, generali, un bambino, vecchi, lavoratori e giudici, non privi di un desiderio sessuale tale datingere gli occhi della donna di un rosso vermiglio. Donna come madre della complessità e dei differenti aspetti della realtà, che foriera di pace e armonia, li mesce insieme e li lascia coesistere nei dinamici ritmi dei cicli della vita.
Lungi dall’essere la donna mantide mangiatrice di uomini delle elucubrazioni statunitensi, secondo cui le donne uccidono gli spiriti dei loro partners maschili, la cultura Irochese è il sogno fatto realtà di molte battaglie femministe che lamentavano una mentalità sciovinistica e intendevano contrastare un modo di vivere sbilanciato in favore di una egemonia patriarcale. La cultura irochese capovolge questa mentalità sterile, fondata sulla soggettività piuttosto che sull’oggettività dell’uomo e che non accetta ciò che Simone de Beauvoir definisce "Il Secondo Sesso", l’Altro, cioè la Donna, che non è un elemento inessenziale ma fondamentale in quanto fonte di vita, produttiva non solo riproduttiva, un ventre cui aspira sessualmente l’uomo e da cui sgorga vita, continuità, ciclicità. Una donna immanente ma non statica, introspettiva ma che sa proiettare le sue qualità interiori in una concretizzazione reale nella vita di comunità, che rigetta il ruolo passivo dell’"angelo del focolare" dietro le quinte di una scena dominata dalla presenza maschile, confinata al chiuso e ristretto ambito domestico. Come afferma Simone de Beauvoir "l’uomo impara il suo potere", un potere che invece naturalmente appartiene alla donna, che è esibito e si manifesta in un’oscillante danza ondeggiante sulle note di un coro polifonico di elementi cosmici, la routinaria roteazione infinita di un carillon, che è la nostra esistenza che non consiste nell’eterno ritorno come asserisce Nietsche, il cui pensiero è imperniato sull’assunto che Dio è morto e che concepisce l’Eterno Femminino nell’ambito della Volontà di Potenza nella filosofia degli opposti principi, ma che è vita che nasce dalla donna, è Bellezza, Bontà e Verità, i tre ideali platonici, che hanno la loro controparte nelle conseguenti capacità dell’anima: pensiero, volontà e sentimento, non semplicemente volontà, come affermato da Nietzsche, che ritiene che pensiero e sentimento provengano dalla volontà. L’anima secondo la prospettiva degli ideali platonici è un’entità multidimensionale che si connette al Reale attraverso l’Ideale. Nietzsche riduce l’anima alla dimensione di volontà cieca.
Dunque, abbiamo evidenziato, come del resto aveva fatto anche Samuel Aun Weor, il ruolo primogenio della Madre Cosmica che scorgiamo nella luce negli occhi di tutte le innumerevoli donne della storia, che dovremmo amare e in cui dovremmo prefigurarci una madre, la rappresentazione vivente del principio dell’Eterno Femminino. Se si risvegliasse la consapevolezza delle genti, la figura della madre sarebbe più apprezzata e riporteremmo più spesso alla mente il significato dell’Eterno Femminino.
Dunque in un sistema matriarcale, in cui il culto di Madre Terra e la natura giocano un ruolo fondamentale, alla base delle attività giornaliere e dello sviluppo della società ci sono valori quali la cooperazione e la collaborazione, che rimpiazzano quelli della dominazione e del controllo, valori come il perdono, la compassione, la sensibilità, la capacità di amare e di custodire la vita. Per di più la donna conduce verso un sentiero di trasformazione delle coscienze che sostituisce a sistemi di divisione e distruzione sistemi creativi che conservano e coltivano la sacralità della vita.
Questo sistema sociale ha ispirato le democrazie contemporanee ed è madre del costituzionalismo statunitense ("We The People") e delle battaglie femministe degli ultimi secoli in Canada: per le donne Irochesi che hanno mantenuto i loro ruoli tradizionali nonostante i bianchi americani abbiano tentato per due secoli di"civilizzarli e cristianizzarli", il concetto dei "diritti" delle donne alla fin fine ha poco significato. E’ semplicemente il loro stile di vita forgiato sulla base di qualità come la sensibilità e un alto livello di collaborazione e diplomazia. Le relazioni egualitarie e la loro autorità politica costituiscono una realtà a lungo sognata dalle femministe. Nonostante tutti questi dibattiti, dobbiamo ritenere che persino grandi studiose femministe conoscono ben poco la realtà delle Indiane d’America ed hanno una tendenza a tralasciare la prospettiva nativa nel loro tentativo di demolire il sistema patriarcale, non esitando a manipolare le credenze native, invece orientate ad una società paritetica ed equilibrata tra i generi in cui il ruolo delle donne è prevalente nelle radici spirituali delle loro tradizioni ma allo stato dei fatti è improntato sulla cooperazione e organizzazione comunistica nonostante i tentativi di conversione e patriarcalizzazione dei colonizzatori.
Ad ogni modo queste società tribali all’insegna della matrilocalità, matrifocalità, matrilinearità sono state messe a dura prova dai colonizzatori che hanno desecrato questa selvaggia "terra di utopia" perseguitando e impiccando donne considerandole delle streghe o confinandone nell’ambiente domestico.
Era un semplice modo per tenere sotto controllo l’emisfero femminile che l’uomo considerava l’ "altro", lo "sconosciuto", quindi, l’"incontrollabile"di cui avevano timore.
Da quando gli Irochesi sono stati chiusi nelle riserve, nel 1870, e assoggettati alle leggi europee, l’influenza delle donne decrebbe, benché non sia stata completamente erosa. Alla fine molte famiglie divennero patrilineari rispetto ai nomi e all’ereditarietà. Gli uomini Irochesi assunsero nomi Inglesi o ebbero una traduzione inglese dei loro nomi irochesi. Questa transizione è stata formalmente definita in Canada dall’ "Atto di graduale affrancamento degli Indiani"del 1869, a partire dal quale se una donna indiana sposa un non indiano, diventa non indiana, soggetta a suo marito, e come le donne europee perdevano i loro diritti reali. Divenne improvvisamente chiaro che Europei e Americani volevano trattare solo con gli uomini,non con le donne. Inoltre, le donne cominciarono a perdere gradualmente i loro poteri politici all’interno della società Irochese. Gli Irochesi tradizionali o delle longhouses non hanno completamente accettato i valori Europei e Canadesi e i loro tentativi di assimilazione ma hanno ritenuto gran parte della loro cultura in virtù di ciò che è stato definito come una sorta di "complesso di superiorità". Dunque, benché un bambino Irochese erediti il cognome dal padre, potrebbe al contempo ereditare il titolo di sachem dalla madre. Inoltre, è evidente un revival dell’interesse negli Irochesi odierni del ruolo centrale della donna nell’ambito della loro società.
Oggi, i governi locali e provinciali sono molto lontani dalle popolazioni aborigene, fisicamente e culturalmente, e tendono a rispondere sempre meno alle richieste dell’elettorato aborigeno rispetto a quanto facevano i loro sistemi di governo. Un più grande riconoscimento delle tradizioni legali indigene potrebbe fornire un bilanciamento nel dominante biculturalismo e bielitismo, che spesso caratterizza la politica canadese, internazionalmente riconosciuta come un paese culturalmente diverso in cui si enfatizza il concetto di "Mosaico". Da questo punto di vista ogni sforzo dovrebbe essere fatto per proteggere l’identità Irochese nella diversità e per prevenire il rischio di estinzione e la perdita di significato delle loro tradizioni secolari, non dimenticando che essi sono stati i precursori dei contemporanei sistemi giuridici contemporanei.
Come illustrato nel racconto di Margaret Atwood Lady Oracle, la cultura canadese è come uno specchio che non incornicia l’immagine del soggetto che ci si riflette dentro. Margaret Atwood stravolge il concetto di specchio tradizionale. Trasformando il chiuso, statico specchio in uno aperto, stravolge l’immagine duplicante del corpo in quanto oggetto dello specchio tradizionale, dividendo e sottolineando le parzialità, richiama la filosofia di Umberto Eco e Lacan che stabilisce dalla divisione del soggetto la predominanza del fallo, e lo supera mostrando una molteplicità di divisioni e una completa frammentazione del sé. La sua visione aperta, fluisce, diffonde e moltiplica i confini.
Nessun altro paese al mondo infatti ricomprende abitanti provenienti da così vari backgrounds, i quali mostrano tutti un’estrema devozione nei confronti del Canada, che ancora preserva il patrimonio culturale di ognuno. Tutto ciò in contrasto con la cultura del "Melting Pot" statunitense che tenta di modellare tutti i suoi cittadini in un unico stereotipo e che dice all’immigrante che non importa chi siano stati in passato, sbarcando sulle loro coste, essi sono Americani e devono adottare e seguire gli stili di vita e le leggi americane.
Ma gli Irochesi ritengono che la Terza Epoca non si sia ancora conclusa perché il codice di Handsome Lake e tutte le conseguenze della colonizzazione e lo stabilirsi delle democrazie capitalistiche americane devono essere bilanciate dall’elemento femminile. Le donne saranno le guardiane della prossima generazione.



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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 06/12/2015, 00:27 
Quando riusciremo a parlare di femminile e di maschile liberi da tutto quel retaggio culturale che abbiamo,
forse riusciremo a comprendere che sostanzialmente femminile e maschile sono due tipi di energie psico-emotive che sono
in ogni essere umano e che se esercitiamo noi stessi nell'accettarle entrambe, possiamo divenire una sorta di stato
di consapevolezza ed energia totalmente nuovo che diventa premessa importante per essere semplicemente osservatori,
individui che sanno creare il proprio destino con forza creativa................ Creatori in sostanza "vestiti" di maschile o di femminile,
ma che nell'essere creatori non sono ne maschile, ne femminile, sono entrambi e nessuno dei due.......

Il femminile è stato per secoli messo al margine da una cultura a dominanza maschile, ora in molte culture è ancora cosi. Qui
in occidente e nel mondo abbiamo una sorta di rinascita del femminile, ma oggi come oggi sia i cosiddetti maschi o le cosiddette femmine, sembrano per lo più chiusi nel loro ego maschile o femminile. Abbiamo poi tante identità sessuale, ma il punto è che non abbiamo ancora ben compreso la nostra identità al di la del genere che siamo o dell'identità sessuale che siamo. Sto parlando
della nostra identità spirituale e animica "che sa bene" che entrambe le energie maschili o femminili servono per la creazione,
sono alla base di quella fusione d'unità che permette di "attingere" dal vuoto forza ed energia per poter creare. Noi però stiamo ancora qui
nell'ego femminile o maschile,
alla lotta tra gli amanti o tra uomini e donne, al femminismo o al maschilismo che sono oggi
in occidente i due lati della stessa "medaglia egolatrica".

L'energia femminile ha molto a che fare con la natura e con la creazione, ne è una componente essenziale, ne è l'aspetto
"passivo", "contenente", che unendosi all'energia maschile che rappresenta l'aspetto "attivo", "riempente", diventano
UN UNITA DI ENERGIA E CONSAPEVOLEZZA che permette di attingere al vuoto e di utilizzarlo come fonte energetica per
manifestare nella forma spazio-temporale............
Noi siamo entrambe quelle energie, ma fin che siamo focalizzati sull'identità sessuale o di genere, fin che siamo focalizzati
sull'ego maschile o femminile, fin che siamo focalizzati su tutti quegli aspetti umani che sono istinti (sessuale o di riproduzione), dolore, potere e che
caratterizzano molto l'ego di genere (femminile o maschile), difficilmente ci accorgiamo di poter essere un UNITA DI
ENERGIA E CONSAPEVOLEZZA IN CUI L'ENERGIA MASCHILE SI FONDE CON L'ENERGIA FEMMINILE IN UN UNICA UNITA,
PER ESSERE SEMPLICEMENTE OSSERVATORI IN CUI IL GENERE E' SOLO UN "VESTITO" CHE CI SERVE PER ESPRIMERCI
SUL PIANO DELLA DIMENSIONE FORMALE DELLA REALTA'................


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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 08/12/2015, 16:55 
Pierluigi Scabini ha scritto:
Quando riusciremo a parlare di femminile e di maschile liberi da tutto quel retaggio culturale che abbiamo,
forse riusciremo a comprendere che sostanzialmente femminile e maschile sono due tipi di energie psico-emotive che sono
in ogni essere umano e che se esercitiamo noi stessi nell'accettarle entrambe, possiamo divenire una sorta di stato
di consapevolezza ed energia totalmente nuovo che diventa premessa importante per essere semplicemente osservatori,
individui che sanno creare il proprio destino con forza creativa................ Creatori in sostanza "vestiti" di maschile o di femminile,
ma che nell'essere creatori non sono ne maschile, ne femminile, sono entrambi e nessuno dei due.......

Il femminile è stato per secoli messo al margine da una cultura a dominanza maschile, ora in molte culture è ancora cosi. Qui
in occidente e nel mondo abbiamo una sorta di rinascita del femminile, ma oggi come oggi sia i cosiddetti maschi o le cosiddette femmine, sembrano per lo più chiusi nel loro ego maschile o femminile. Abbiamo poi tante identità sessuale, ma il punto è che non abbiamo ancora ben compreso la nostra identità al di la del genere che siamo o dell'identità sessuale che siamo. Sto parlando
della nostra identità spirituale e animica "che sa bene" che entrambe le energie maschili o femminili servono per la creazione,
sono alla base di quella fusione d'unità che permette di "attingere" dal vuoto forza ed energia per poter creare. Noi però stiamo ancora qui
nell'ego femminile o maschile,
alla lotta tra gli amanti o tra uomini e donne, al femminismo o al maschilismo che sono oggi
in occidente i due lati della stessa "medaglia egolatrica".

L'energia femminile ha molto a che fare con la natura e con la creazione, ne è una componente essenziale, ne è l'aspetto
"passivo", "contenente", che unendosi all'energia maschile che rappresenta l'aspetto "attivo", "riempente", diventano
UN UNITA DI ENERGIA E CONSAPEVOLEZZA che permette di attingere al vuoto e di utilizzarlo come fonte energetica per
manifestare nella forma spazio-temporale............
Noi siamo entrambe quelle energie, ma fin che siamo focalizzati sull'identità sessuale o di genere, fin che siamo focalizzati
sull'ego maschile o femminile, fin che siamo focalizzati su tutti quegli aspetti umani che sono istinti (sessuale o di riproduzione), dolore, potere e che
caratterizzano molto l'ego di genere (femminile o maschile), difficilmente ci accorgiamo di poter essere un UNITA DI
ENERGIA E CONSAPEVOLEZZA IN CUI L'ENERGIA MASCHILE SI FONDE CON L'ENERGIA FEMMINILE IN UN UNICA UNITA,
PER ESSERE SEMPLICEMENTE OSSERVATORI IN CUI IL GENERE E' SOLO UN "VESTITO" CHE CI SERVE PER ESPRIMERCI
SUL PIANO DELLA DIMENSIONE FORMALE DELLA REALTA'................


Queste dovrebbero essere lezioni da insegnare a scuola, al posto dell'ora di religione...



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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 15:58 
Ti ringrazio atlanticus per cio che dici..........

Faccio l'insegnante di matematica e fisica nelle scuole superiori, la scuola è un gran casino.........
Il mondo è un gran casino e la scuola va di pari passo...........

Ma non bisogna arrendersi, oggi si sommano molte possibilità per il futuro. E bisogna saper guardare lontano,
oltre il disastro imminente, se il destino come umanità ci preserva il disastro imminente.

Nella scuola dovrebbero essere portati nuovi valori che superino l'identità sessuale.
Ci vuole una conoscenza oltre quella che "normalmente si dà".
Ogni volta che ho provato a farlo ho ottenuto, accettazione, entusiasmo, curiosità
ma anche rifiuto, denigrazione, scherno........... Tutto insieme :) :) :) :) :) :) :)
Ma penso che comunque ne valga la pena tentare, provare, almeno ogni tanto,
proporre un nuovo concetto di noi stessi e di realtà che dia a questi ragazzi un
futuro che abbia una prospettiva molto molto più ampia rispetto
quello che ha da offrire lo status-quo che con tanta energia vuole preservare se stesso........

L'identità umana è potente in noi, l'identità sessuale è potente in noi,
ma se riusciamo a vedere tutto come energia e consapevolezza fusi insieme,
se abbiamo volontà, possiamo trasformarci, se lo vogliamo, in una nuova consapevolezza
ed energia, oltre l'identità maschile o femminile, per essere UNA NUOVA IDENTITA' UNA,
CHE SA CREARE DESTINO CONSAPEVOLMENTE........... HO GRANDE PASSIONE PER QUESTO,
MI AUGURO CHE QUESTO VIRUS DI IMMENSA LIBERTA' SI DIFFONDA................


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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 17:29 
Pierluigi [:)]
UNA NUOVA IDENTITA' UNA,
CHE SA CREARE DESTINO CONSAPEVOLMENTE........... HO GRANDE PASSIONE PER QUESTO,
MI AUGURO CHE QUESTO VIRUS DI IMMENSA LIBERTA' SI DIFFONDA................
-----Sante Parole----
Anzi nella tua situazione , come insegnante, non sono solo parole ma testimonianza di cercare questa nuova identità-
anche se penso che nuova non sia ,ma è la nostra vera identità-

Un caloroso augurio da parte mia a te e a tutti quelli che cercano " al di là del bene e del male"
viaggiatore


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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 18:54 
viaggiatore ha scritto:
Pierluigi [:)]
UNA NUOVA IDENTITA' UNA,
CHE SA CREARE DESTINO CONSAPEVOLMENTE........... HO GRANDE PASSIONE PER QUESTO,
MI AUGURO CHE QUESTO VIRUS DI IMMENSA LIBERTA' SI DIFFONDA................
-----Sante Parole----
Anzi nella tua situazione , come insegnante, non sono solo parole ma testimonianza di cercare questa nuova identità-
anche se penso che nuova non sia ,ma è la nostra vera identità-

Un caloroso augurio da parte mia a te e a tutti quelli che cercano " al di là del bene e del male"
viaggiatore


Concordo con quanto dici Viaggiatore.. [:)]
In più di una occasione mi è capitato di scrivere (conoscendolo da altro forum) che i suoi Studenti sono persone molto fortunate..Compresi i ragazzi che lo sbeffeggiano, in quanto, un pezzetto di Pierluigi resterà anche in loro..

Qualcosina inizia a muoversi [:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 20:35 
L'ESATTO OPPOSTO DI TIRESIA
Mia Nonna Stella (anzi mamma Stella, come la chamavamo noi nipoti) ..... una donna coi " ********".
Nata nel 1886, da famiglia contadina, a Sava in paesino del Salento tarantino , nei primi anni del 1900 fu " sedotta e abbandonata" dall'uomo che la mise incinta e divenne suo marito con forzate nozze riparatrici, lo stesso che con la scusa di cercare fortuna in america partì e non tornò più.
Ripudiata dalla famiglia perchè aveva sposato quell'uomo contro la loro volontà, dormiva da uno zio prete che la accolse per carià cristiana e nei suoi racconti ci diceva che all'epoca sola e con un figlio addosso (in senso metaforico e metafisico) sbarcava il lunario lavorando come bracciante agicola, dal sorgere del sole al calare dello stesso, e il salario era di 2 soldi (frazioni della lira),un uovo e un pezzo di pane.
La figura di Donna sola e persa, (oltre alle testimonianze attestanti che era bellissima e fisicamente molto attraente ) attirava molte attenzioni maschili sia nel paesino sperduto del meridione in cui viveva che in quelli vicini.
Fu così che mio nonno Alfonso, ultimo di 7 fratelli nato nella prima metà dell'800 tutti fuggiti dalla Sicilia inseguiti dalla legge perchè BRIGANTI a detta di alcuni, mentre altre testimonianze, dicono che erano patrioti del regno delle due sicilie .... mah! di sicuro era stato razziatore omicida e MASSONE oltre che essere ricco, già sposato, già padre di 5 figli e vivente in un paese limitrofo , si innamorò (forse ) e una sera mentre mia nonna tornava dai campi la rapì e la tenne gelosamente segregata in un palazzotto di Maruggio (paesino fondato dai cavalieri di Malta della provincia di Taranto), in quel palazzetto mia nonna patrorì per altre 12 volte ( avendo finito i nomi della famiglia il decimo figlio lo chiamarono DECIMO ).
All'epoca la legge non permetteva il riconoscimento dei figli avuti fuori dal matrimonio, e per questo mia madre e i suoi 12 fratelli hanno portato il cognome di mia nonna.
Nel 1937 morì di crepacuore mio nonno Alfonso a seguito del dolore provocato dalla morte del suo figlio, il più piccolo e il più discolo mio zio Ciro. morto per circostanze estremamente sfortunate, lo portarono ansimante dalla scuola dove si era infortunato sbattendo il costato contro un banco dopo una breve agonia mori lui e dopo pochi mesi di astenia morì anche mio Nonno.
FU DA QUELL'ANNO che a mia nonna si svilupparono i ********.
Sola, in un paese sperduto del tacco d'Italia, additata come sfasciafamiglie con 13 figli senza possibilità di ereditare niente, con l'Italia che era in procinto di entrare in guerra ..............................................
Mia nonna si è spenta nel 1983 a 97 anni , ha visto morire tutti i suoi compagni e 8 dei suoi figli , si è preso amorevolmente cura anche di me e dei miei cugini .. non la chiamavamo mai Nonna ma ...MammaStella.


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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 21:03 
jean ha scritto:
L'ESATTO OPPOSTO DI TIRESIA
Mia Nonna Stella (anzi mamma Stella, come la chamavamo noi nipoti) ..... una donna coi " ********".
Nata nel 1886, da famiglia contadina, a Sava in paesino del Salento tarantino , nei primi anni del 1900 fu " sedotta e abbandonata" dall'uomo che la mise incinta e divenne suo marito con forzate nozze riparatrici, lo stesso che con la scusa di cercare fortuna in america partì e non tornò più.
Ripudiata dalla famiglia perchè aveva sposato quell'uomo contro la loro volontà, dormiva da uno zio prete che la accolse per carià cristiana e nei suoi racconti ci diceva che all'epoca sola e con un figlio addosso (in senso metaforico e metafisico) sbarcava il lunario lavorando come bracciante agicola, dal sorgere del sole al calare dello stesso, e il salario era di 2 soldi (frazioni della lira),un uovo e un pezzo di pane.
La figura di Donna sola e persa, (oltre alle testimonianze attestanti che era bellissima e fisicamente molto attraente ) attirava molte attenzioni maschili sia nel paesino sperduto del meridione in cui viveva che in quelli vicini.
Fu così che mio nonno Alfonso, ultimo di 7 fratelli nato nella prima metà dell'800 tutti fuggiti dalla Sicilia inseguiti dalla legge perchè BRIGANTI a detta di alcuni, mentre altre testimonianze, dicono che erano patrioti del regno delle due sicilie .... mah! di sicuro era stato razziatore omicida e MASSONE oltre che essere ricco, già sposato, già padre di 5 figli e vivente in un paese limitrofo , si innamorò (forse ) e una sera mentre mia nonna tornava dai campi la rapì e la tenne gelosamente segregata in un palazzotto di Maruggio (paesino fondato dai cavalieri di Malta della provincia di Taranto), in quel palazzetto mia nonna patrorì per altre 12 volte ( avendo finito i nomi della famiglia il decimo figlio lo chiamarono DECIMO ).
All'epoca la legge non permetteva il riconoscimento dei figli avuti fuori dal matrimonio, e per questo mia madre e i suoi 12 fratelli hanno portato il cognome di mia nonna.
Nel 1937 morì di crepacuore mio nonno Alfonso a seguito del dolore provocato dalla morte del suo figlio, il più piccolo e il più discolo mio zio Ciro. morto per circostanze estremamente sfortunate, lo portarono ansimante dalla scuola dove si era infortunato sbattendo il costato contro un banco dopo una breve agonia mori lui e dopo pochi mesi di astenia morì anche mio Nonno.
FU DA QUELL'ANNO che a mia nonna si svilupparono i ********.
Sola, in un paese sperduto del tacco d'Italia, additata come sfasciafamiglie con 13 figli senza possibilità di ereditare niente, con l'Italia che era in procinto di entrare in guerra ..............................................
Mia nonna si è spenta nel 1983 a 97 anni , ha visto morire tutti i suoi compagni e 8 dei suoi figli , si è preso amorevolmente cura anche di me e dei miei cugini .. non la chiamavamo mai Nonna ma ...MammaStella.


Da dove viene questo racconto Jean?(conosci i personaggi? [:I] )
Incredibile 12 figli!!! Altro che ********, questa è una donna con 36kg di OVAIE! [:D]
Tiresia ha avuto il privilegio di sperimentare soltanto i piaceri percepiti dal corpo femminile, Mamma Stella solo sofferenze a parte la gioia di dare la vita che (mi sembra) Tiresia non ha sperimentato!



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 Oggetto del messaggio: Re: Tiresia - maschile e femminile
MessaggioInviato: 11/12/2015, 22:26 
shighella ha scritto:
jean ha scritto:
L'ESATTO OPPOSTO DI TIRESIA
Mia Nonna Stella (anzi mamma Stella, come la chamavamo noi nipoti) ..... una donna coi " ********".
Nata nel 1886, da famiglia contadina, a Sava in paesino del Salento tarantino , nei primi anni del 1900 fu " sedotta e abbandonata" dall'uomo che la mise incinta e divenne suo marito con forzate nozze riparatrici, lo stesso che con la scusa di cercare fortuna in america partì e non tornò più.
Ripudiata dalla famiglia perchè aveva sposato quell'uomo contro la loro volontà, dormiva da uno zio prete che la accolse per carià cristiana e nei suoi racconti ci diceva che all'epoca sola e con un figlio addosso (in senso metaforico e metafisico) sbarcava il lunario lavorando come bracciante agicola, dal sorgere del sole al calare dello stesso, e il salario era di 2 soldi (frazioni della lira),un uovo e un pezzo di pane.
La figura di Donna sola e persa, (oltre alle testimonianze attestanti che era bellissima e fisicamente molto attraente ) attirava molte attenzioni maschili sia nel paesino sperduto del meridione in cui viveva che in quelli vicini.
Fu così che mio nonno Alfonso, ultimo di 7 fratelli nato nella prima metà dell'800 tutti fuggiti dalla Sicilia inseguiti dalla legge perchè BRIGANTI a detta di alcuni, mentre altre testimonianze, dicono che erano patrioti del regno delle due sicilie .... mah! di sicuro era stato razziatore omicida e MASSONE oltre che essere ricco, già sposato, già padre di 5 figli e vivente in un paese limitrofo , si innamorò (forse ) e una sera mentre mia nonna tornava dai campi la rapì e la tenne gelosamente segregata in un palazzotto di Maruggio (paesino fondato dai cavalieri di Malta della provincia di Taranto), in quel palazzetto mia nonna patrorì per altre 12 volte ( avendo finito i nomi della famiglia il decimo figlio lo chiamarono DECIMO ).
All'epoca la legge non permetteva il riconoscimento dei figli avuti fuori dal matrimonio, e per questo mia madre e i suoi 12 fratelli hanno portato il cognome di mia nonna.
Nel 1937 morì di crepacuore mio nonno Alfonso a seguito del dolore provocato dalla morte del suo figlio, il più piccolo e il più discolo mio zio Ciro. morto per circostanze estremamente sfortunate, lo portarono ansimante dalla scuola dove si era infortunato sbattendo il costato contro un banco dopo una breve agonia mori lui e dopo pochi mesi di astenia morì anche mio Nonno.
FU DA QUELL'ANNO che a mia nonna si svilupparono i ********.
Sola, in un paese sperduto del tacco d'Italia, additata come sfasciafamiglie con 13 figli senza possibilità di ereditare niente, con l'Italia che era in procinto di entrare in guerra ..............................................
Mia nonna si è spenta nel 1983 a 97 anni , ha visto morire tutti i suoi compagni e 8 dei suoi figli , si è preso amorevolmente cura anche di me e dei miei cugini .. non la chiamavamo mai Nonna ma ...MammaStella.


Da dove viene questo racconto Jean?(conosci i personaggi? [:I] )
Incredibile 12 figli!!! Altro che ********, questa è una donna con 36kg di OVAIE! [:D]
Tiresia ha avuto il privilegio di sperimentare soltanto i piaceri percepiti dal corpo femminile, Mamma Stella solo sofferenze a parte la gioia di dare la vita che (mi sembra) Tiresia non ha sperimentato!

Grazie delle tue parole Shighella .... le donne italiane donne docili per natura, spesso aggressive per "Difesa preventiva" , quando necessità impone hanno saputo e sanno diventare geniali e determinate per salvaguardare i loro affetti.
Solo in età adulta ho capito perchè mia madre era aggressiva nei confronti di mio padre che invece con lei era un pomicione.


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