Cinema, è morto Bud Spencer, il gigante buono del cinema italianoInsieme a Terence Hill ha scritto momenti diversi e importanti di alcune tra le stagioni più felici della produzione italiana: dalla serie indimenticabile degli 'Spaghetti western', all'avventura comica, dal cinema di qualità come un indimenticabile protagonista per Ermanno Olmi, alle produzioni internazionali di intrattenimento“Quando il Padreterno mi chiamerà, voglio andare a vedere che cosa succede. Perché se non succede niente, m’incazzo. M’hai fatto alzare ogni mattina per ottantasette anni per non andare, alla fine, da nessuna parte? Io, di fronte a tante cose enormi che non comprendiamo, mi posso attaccare solo a lui. E sperare che quando mi chiamerà, mi si chiarirà tutto. Perché oggi, mi dia retta, non si capisce proprio più niente”. Era già un Carlo Pedersoli affaticato, ma sempre combattivo, spiritoso, loquace quello che ci raccontava, pochi anni fa, cosa pensava del momento in cui sarebbe stato chiamato “dall’altra parte”. Una curiosità perfino eccessiva per l’uomo che, sempre, aveva professato - e vantandosene - il “futteténn’” come filosofia di vita. Forse per via di quelle radici napoletane dalle quali non s’era mai staccato, classe 1929, mamma Rosa e papà Alessandro, rione di Santa Lucia, a scuola con il vicino di casa Luciano De Crescenzo. “Cosa ricordo di Napoli? Le bombe. Sa, c’era un po’ di guerra…. Ero cresciutello e me la ricordo bene”.
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