03/04/2018, 13:36
03/04/2018, 18:47
zakmck ha scritto:mik.300 ha scritto:se si affidano alle macchine x selezionare gli impiegati
evidentemente alle ditte di cui sopra
fregano nulla le capacità del soggetto,
insomma uno vale l'altro..
E' qui che ti sbagli in quanto presupponi che intrinsecamente l'umano sia migliore di un sistema automatico.
Nella realta' numerosi casi dimostrano che e' esattamente il contrario.
Ad esempio gli algoritmi di deep learning hanno consentito di realizzare un sistema in grado di diagnosticare il tumore della pelle con una precisione ampiamente superiore rispetto ad un team di dermatologi esperti. In pratica il software ha analizzato centinaia di migliaia di immagini di diagnosi e da queste ha imparato a riconoscere i tumori in modo migliore e piu' efficace degli umani.
Il problema e' che non sappiamo come faccia ad essere cosi preciso, cioe' non sappiamo quale sia la caratteristica della malattia che ha individuato e che gli consente di essere cosi preciso.
I problemi di questo genere di software e' che sono come delle black box e per noi e' impossibile fare reverse engineering. Cioe' la loro capacita' non e' scritta nel codice ma nella rete neuronale che si e' creata nella fase di learning.
03/04/2018, 19:58
mik.300 ha scritto:non c capiamo..
non ho detto che l'uomo è migliore della macchina..
se dici a un uomo di moltiplicare 345*234 a mano
c mette mezza giornata se ce la fa,
la calcolatrice lo fa in 0,5 secondi..
ho detto che l'uomo è umano,
la macchina no..
sono due cose diverse non sovrapponibili..
(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)
claro??
comprendido?
mik.300 ha scritto:(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)
04/04/2018, 00:17
zakmck ha scritto:mik.300 ha scritto:non c capiamo..
non ho detto che l'uomo è migliore della macchina..
se dici a un uomo di moltiplicare 345*234 a mano
c mette mezza giornata se ce la fa,
la calcolatrice lo fa in 0,5 secondi..
ho detto che l'uomo è umano,
la macchina no..
sono due cose diverse non sovrapponibili..
(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)
claro??
comprendido?
Certo che ho compreso, ma il punto della discussione non e' questo.
La discussione verte sulla possibilita' che dei sistemi automatici (automi) riescano a sostituire il lavoro dell'uomo praticamente in ogni campo e su quali azioni dovrebbero essere intraprese per mitigare gli effetti che tutto cio' avra' sulla nostra societa'.
Certo ad oggi la cosa non e' ancora attuale, ma non si possono non vedere i continui progressi in questa direzione.
E il continuare a ripetere che particolari caratteristiche rimarranno esclusivamente umane equivale a ficcare la testa sotto la sabbia.mik.300 ha scritto:(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)
Che dire, queste caratteristiche da un certo punto di vista possono essere considerate difetti piuttosto che pregi.
04/04/2018, 00:44
mik.300 ha scritto:(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)zakmck ha scritto:Che dire, queste caratteristiche da un certo punto di vista possono essere considerate difetti piuttosto che pregi.
ebbè certo..
come i sassi ,
quelli si che invece sono perfettamente equilibrati..
che ragionamenti, zak..
è quello il bello..
le emozioni..
anche le imperfezioni, che sono quelle
che c stimolano a migliorare..
sennò che si campa a fare?
qui è tutto il cinema che c ha messo del suo a confondere..
04/04/2018, 10:36
zakmck ha scritto:mik.300 ha scritto:(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)zakmck ha scritto:Che dire, queste caratteristiche da un certo punto di vista possono essere considerate difetti piuttosto che pregi.
ebbè certo..
come i sassi ,
quelli si che invece sono perfettamente equilibrati..
che ragionamenti, zak..
è quello il bello..
le emozioni..
anche le imperfezioni, che sono quelle
che c stimolano a migliorare..
sennò che si campa a fare?
qui è tutto il cinema che c ha messo del suo a confondere..
Guarda che non devi mica convincere me.
Il problema e' che si sta generando un circolo vizioso che si auto alimentera' offrendo e chiedendo sempre di piu'.
Cioe', per fare un esempio, se un'azienda ha bisogno di un call center, cosa credi che scegliera' tra 1000 operatori sindacalizzati e Amelia, un sistema automatico in grado di sostituirli tutti in blocco?
Dato che questo andamento e' nei fatti inarrestabile, che sorte che tocchera' ai sempre piu' numerosi umani che rimarranno senza lavoro? E' su questo che bisogna interrogarsi.
Alla luce di questa tendenza, occorre ripensare al modello di societa' . E' questo che la politica dovrebbe fare.
04/04/2018, 14:21
04/04/2018, 14:27
sottovento ha scritto:Il problema è quanto l'uomo è disposto a cedere alla macchina. Noi siamo esseri pensanti che hanno bisogno di identificarsi in qualcosa, sentirsi utili, svolgere delle mansioni, avere degli obiettivi. Se all'uomo si tolgono queste possibilità la gente andrà fuori di senno. Certo che, ragionando in modo complottista, ci sarebbe sicuramente da pensare a una società capeggiata da una elite la quale controlla un mondo robotico il quale a sua volta tiene in scacco l'umanità.
Noi siamo esseri pensanti che hanno bisogno di identificarsi in qualcosa, sentirsi utili, svolgere delle mansioni, avere degli obiettivi.
sottovento ha scritto:, ci sarebbe sicuramente da pensare a una società capeggiata da una elite la quale controlla un mondo robotico il quale a sua volta tiene in scacco l'umanità.
04/04/2018, 23:06
Uk e lavoro: a rischio causa automazione
Quando pensiamo alla rivoluzione industriale pensiamo all’Inghilterra. Cuore dei grandi cambiamenti dei secoli scorsi. Cambiamenti che hanno orientato fortemente il nostro immaginario sul lavoro. I nostri nonni quando pensavano al lavoro, immaginavano quello sui campi. Noi abbiamo invece l’immagine degli operai, della fabbrica. Ai ragazzi che hanno oggi 15 anni appare nella loro mente un computer.
Questo ci fa capire come il lavoro è cambiato. Ma ancora dobbiamo assistere alla più grande rivoluzione. Che sarà terribile, se non ci prepariamo.
Perché avverrà piano piano, quasi non ce ne accorgeremo.
Così Sky News ha collaborato con ricercatori del think tank Localis, per capire se il paese fosse a rischio per le nuove tecnologie.
Quello che hanno scoperto è sconcertante.
Ci sono diverse aree e regioni del Regno Unito che sono più a rischio di altre dall’arrivo dei robot. Cosi si scopre che Corby è la città più minacciata dall’automazione nel Regno Unito.
Il Northamptonshire è la regione più vulnerabile del Regno Unito. Delle 10 città più a rischio di perdere posti di lavoro a causa della robotica e del software, 3 si trovano in questa contea. Ma anche per le East Midlands non ci sono buone notizie, infatti 7 delle 10 città più minacciate si trovano nella regione.
Che la crescente automazione toglierà più posti di lavoro di quelli che andrà a creare, sembra essere un problema cui nessuno vuole davvero interessarsi. I cambiamenti tecnologici influenzeranno nel tempo tutti gli aspetti dell’economia, ma alcune aree, le cui economie dipendono da posti di lavoro poco qualificati, saranno colpite più duramente e più rapidamente. Con effetti drastici.
A Corby, il 31% dell’occupazione è soggetto all’automazione. Anche Daventry e Wellingborough sono a rischio, con il 29% dell’occupazione che scomparirà in breve. Nelle East Midlands, su 229.200 posti di lavoro nel settore manifatturiero, 108.000 sono occupati in lavori poco qualificati.
Ma più in generale nel Regno Unito sono a rischio il 17,6% dei lavori manuali. In pochi anni.
Reece Manly-Foster, un 19enne che vive a Corby e che ha lavorato in fabbriche e magazzini negli ultimi due anni, ha detto a Sky News: ” A Corby è davvero così. Perché non ci sono quasi più posti di lavoro”. “Ho cercato di fare domanda come magazziniere, ma non ce ne sono. Le aziende hanno investito in robot”.
L’automazione toglierà a breve una mole di posti di lavoro enorme, nessuno pare interessarsene. I ragazzi che oggi fanno i corrieri, i meccanici, gli operai, le segretarie, sono tutti a rischio. Anzi più di rischio, di certezza di perdere il posto.
Eliza Rawlings, l’amministratore delegato di Festo UK, una società di automazione con sede a Northampton, ha dichiarato a Sky News: “Il ritmo dell’innovazione sarà più veloce di quanto molti si aspettino. Ma il ritmo di adozione varierà a seconda dei settori”.
Il nuovo capitalismo, la nostra economia vuole crescita, a tutti i costi. Il mercato odierno è supercompetitivo. I clienti diventano sempre più impazienti, vogliono efficienza e qualità. Nessuno aspetterebbe più una settimana o dieci giorni per ricevere un pacco che ha ordinato.
Caroline Harris, responsabile di reparto, ha dichiarato a Sky News: “I clienti vogliono un servizio affidabile, vogliono efficienza, vogliono la convenienza”.
Chris Mills è il responsabile operativo di Bounds Taxis a Northampton. La società di cabine è stata fondata nel 1958 ed è ora di proprietà di una società di automazione software. Mills ha dichiarato a Sky News: “Più automazione abbiamo e meno bisogno di personale c’è. È tutto molto più silenzioso. Non c’è gente che grida in giro per la stanza. Tutto può essere messo sullo schermo, tutto è più veloce, ordinato e sempre sotto controllo”.
Joe Fyans, ricercatore di Localis, ha dichiarato a Sky News: “La politica nazionale orientata all’automazione deve tenere conto del varieg ato panorama industriale del Regno Unito e i responsabili politici locali devono essere consapevoli dei punti di forza e delle vulnerabilità uniche della propria area quando affrontano il problema.Se ci sbagliamo, interi luoghi potrebbero essere spazzati via da un’ondata di automazione da cui i suoi abitanti potrebbero non riprendersi “.
Fonte: http://www.beppegrillo.it/uk-e-lavoro-a-rischio-causa-automazione/
07/04/2018, 15:24
mik.300 ha scritto:zakmck ha scritto:mik.300 ha scritto:(una macchina si può commuovere? può provare sentimenti?
ha la coscienza? rimorso, paura, ecc.?)zakmck ha scritto:Che dire, queste caratteristiche da un certo punto di vista possono essere considerate difetti piuttosto che pregi.
ebbè certo..
come i sassi ,
quelli si che invece sono perfettamente equilibrati..
che ragionamenti, zak..
è quello il bello..
le emozioni..
anche le imperfezioni, che sono quelle
che c stimolano a migliorare..
sennò che si campa a fare?
qui è tutto il cinema che c ha messo del suo a confondere..
Guarda che non devi mica convincere me.
Il problema e' che si sta generando un circolo vizioso che si auto alimentera' offrendo e chiedendo sempre di piu'.
Cioe', per fare un esempio, se un'azienda ha bisogno di un call center, cosa credi che scegliera' tra 1000 operatori sindacalizzati e Amelia, un sistema automatico in grado di sostituirli tutti in blocco?
Dato che questo andamento e' nei fatti inarrestabile, che sorte che tocchera' ai sempre piu' numerosi umani che rimarranno senza lavoro? E' su questo che bisogna interrogarsi.
Alla luce di questa tendenza, occorre ripensare al modello di societa' . E' questo che la politica dovrebbe fare.
su questo siamo d'accordo..
e siamo d'accordo anche che
-l'uomo è uomo
-molte cose la macchina le sa fare meglio..
è chiaro che molti lavori (soprattutto esecutivi e di calcolo)
saranno fatti dalle macchine,
altri resteranno prerogativa dell'uomo
e che la società industriale si sposterà
sul terziario e terziario avanzato..
c facevo giusto mente locale,
pensando a questo..
avete presente tutti questi youtuber,
blogger, instagram, chiara ferragni, ecc.
cosa producono?
niente, fuffa, relazioni umane,
eppure fatturano parecchio (chi più, chi meno)..
e poi le varie applicazioni che girano su internet,
google, uber, ecc.
producono qualcosa di concreto?
no, più che altro servizi, cultura, informazioni,
ecc.
sono "lavori" impensabili solo qualche anno fa..
(se qualcuno 15 anni fa m'avesse detto
che una ragazza biondina, parlo della ferragni, avrebbe guadagnato miliardi di lire
col postare immagini pubbliche,
lo avrei preso per pazzo..)
e occupano sempre più fette di popolazione.
che evidentemente hanno molto tempo libero
da riempire (cioè sono disoccupate).
->la cosiddetta new economy.
non è che la trasformazione è già a buon punto?
16/04/2018, 16:26
mik.300 ha scritto:no ragazzi..
voi sopravvalutate le macchine..
al mssimo possono essere degli idiot savant..
=grosse calcolatrici..
e nulla più..
un valido supporto..
intelligenza, sensibilità zero..
semplicemente xchè sono macchine,
noi siamo vivi, loro no..
e lasciamo perdere star trek, terminator o stanley kubrik..
non capisco perchè noi esseri umani
dobbiamo sminuirci così tanto..
ci sono delle cose che le macchine possono fare
e altre no..
artigianato (i pomelli fatti a mano), musica, insegnamento,
pittura, ecc. ecc.
un avvocato macchina?
ma scherziamo..
l'avvocatura non è solo spulciare nei database,
quello è il primo step,
poi devi filtrare, elaborare una strategia,
comunicare concetti e idee, interagire con altre persone
ecc.
non diciamo fesserie..
xciò lasciamo fare alle maccchine i lavori gravosi e ripetitivi
e lasciamo fare all'uomo il resto (i lavori creativi che sono migliaia),
è meglio..
16/04/2018, 19:59
19/04/2018, 21:01