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Il Pianeta dei Robot
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Autore:  sottovento [ 20/05/2018, 15:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Comunque tornando alle pizze, tempo fa vidi un altro servizio dove veniva mostrato un "robot pizzettaro" cioè una macchina capace di fare una pizza napoletana identica a quella fatta da un pizzaiolo professionista, ergo una spesa iniziale magari alta ma un risparmio notevole in termini di mano d'opera.

Altra cosa che vedo certamente probabile a breve termine sono i negozi senza personale dove paghi con lo smartphone evitando cassa e file varie (logicamente con un servizio di security atto a evitare che la gente esca senza pagare!).

Senza dubbio (mi sto iniziando a ricredere), molti lavori spariranno, magari in modo graduale e non traumatico ma certamente la società come la conosciamo nei prossimi 10-15 anni cambierà molto e starà solo a noi riuscire a tenere in vita tanti mestieri specie artigianali, tipici, che fanno del ruolo umano il vero valore (penso ai mastri vetrai, penso agli artigiani del legno, delle ceramiche etc.).

Autore:  MaxpoweR [ 20/05/2018, 15:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Su queste cose bisognerebbe porsi in maniera oggettiva senza paraocchi ideologici perchè il futuro arriva a prescindere o lo si percepisce e si tenta di cavalcarlo o se ne viene travolti. come sempre accade, in Italia, siamo l'avanguardia di questo futuro, come lo eravamo sulla fisica nucleare, quella quantistica, l'informatica purtroppo siamo governati da una classe dirigente cronicamente VECCHIA ed ignorante rispetto alla società civile quindi miopie ed interessata alle proprie rendite acquisite che al futuro.

Il nuovo governo carioca, SI SPERA, proporrà una inversore di tendenza anche in questo senso. Speriamo. Il futuro è nnella cibernetica e nella biotecnologia.

Spruzzando su dei ragni acqua con all'interno nano tubi di carbonio questi magicamente cominciano a produrre SETA AL CARBONIO con caratteristiche meccaniche da fantascienza -_- non nella silicxon valley, QUI DA NOI!|

Cita:
http://www.lescienze.it/news/2015/05/11/news/filo_seta_ragno_grafene_nanotubi_di_carbonio_resistenza-2604287/

Grazie a una semplice tecnica, un gruppo di ricerca italiano ha ottenuto dai ragni una seta con grafene e nanotubi di carbonio dotata di proprietà meccaniche senza eguali. L'uso di questa tecnica su bachi da seta, che a differenza dei ragni possono essere allevati su scala industriale, potrebbe permettere di ottenere un nuovo tipo di fibra dalle molteplici applicazioni(red)

materialianimalinanotecnologie
Inducendo i ragni a inglobare nel filo di seta che producono frammenti nanoscopici di grafene o nanotubi di carbonio si può ottenere un materiale la cui eccezionale elasticità e resistenza non ha uguali, con la sola eccezione delle fibre che compongono i dentelli della patella. A far produrre questa seta bionica ad alcuni ragni sono stati gli scienziati del Laboratory of Bio-Inspired and Graphene Nanomechanics dell'Università di Trento diretto da Nicola Pugno, che descrivono la loro ricerca in un articolo di cui è disponibile un preprint sul sito arXiv.

Grafene e nanotubi di carbonio per la seta del ragno
© Keith Levit/Design Pics/Design Pics/Corbis
La seta del ragno è uno dei materiali naturali più resistenti ed elastici, mentre fra quelli artificiali il record di resistenza è detenuto dal grafene, materiale di spessore monoatomico con reticolo a celle esagonali composto solo di carbonio, e dai nanotubi di carbonio. Pugno e colleghi si sono chiesti se, combinando i due materiali, fosse possibile ottenerne uno dotato di caratteristiche ancora superiori.

Nonostante numerosi tentativi, finora non si era riusciti a trovare un metodo per produrre un analogo sintetico della seta di ragno. I ricercatori quindi hanno provato a convincere i ragni a incorporare nanoframmenti di grafene e nanotubi mettendoli in un ambiente ricco di questi materiali, ottenuto disperdendo una soluzione acquosa che conteneva questi composti del carbonio.

Nonostante la semplicità di questa tecnica, i ragni hanno effettivamente filato seta che conteneva quei nanoframmenti e che era dotata di eccezioni proprietà meccaniche: "Abbiamo misurato una resistenza alla rottura fino a 5,4 gigapascal, un modulo di Young [una grandezza che esprime il comportamento elastico, ossia il rapporto tra deformazione e tensione. N.d.R.] fino a 47,8 gigapascal e un modulo di durezza fino a 2,1 gigapascal", ha detto Emiliano Lepore, primo firmatario dell'articolo. I valori più elevati, superiori a quelli delle fibre sintetiche polimeriche ad alte prestazioni (per esempio Kevlar49 ®), sono stati ottenuti con i nanotubi di carbonio.

Come avvenga l'incorporazione del grafene e dei nanotubi di carbonio nella seta – la cui presenza è stata dimostrata dalle analisi spettroscopiche - non è ancora chiaro, ma appare improbabile che i frammenti formino solo un rivestimento esterno al filo, dato che in questo caso non potrebbero contribuire in maniera significativa al miglioramento delle proprietà meccaniche osservate. È molto più probabile che i ragni assorbano i nanomateriali, che quindi raggiungono gli organi preposti alla secrezione del filo di seta, nel quale vengono così incorporati.

Quanto alle possibili ricadute pratiche della ricerca, di fatto si è rivelato impossibile creare “fattorie” di ragni per la produzione su grande scala dei filamenti di seta di ragno, e quindi anche di seta bionica. Ma Pugno e colleghi osservano che la semplicità della tecnica adottata in questo esperimento lascia sperare che possa essere applicata con successo ad altri animali, e in particolare ai bachi da seta.


GIGAPASCAL!!!!!!!!!!!!!!!!

Un gigapascal sono 100 kg su millimetro quadrato!

Autore:  sottovento [ 20/05/2018, 15:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

MaxpoweR ha scritto:
Spruzzando su dei ragni acqua con all'interno nano tubi di carbonio questi magicamente cominciano a produrre SETA AL CARBONIO con caratteristiche meccaniche da fantascienza -_- non nella silicxon valley, QUI DA NOI!|

http://www.lescienze.it/news/2015/05/11/news/filo_seta_ragno_grafene_nanotubi_di_carbonio_resistenza-2604287/

Davvero incredibile...altro che tecnologie aliene!!!

Autore:  vimana131 [ 25/05/2018, 14:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Mi ricordo di un vecchio articolo che non trovo, che diceva che Inps ha bisogno di immigrati per ingrassare le sue casse, ma fare in modo che immigrati non arrivino alla pensione


Cita:

Licenziato da macchina dopo 30 anni in fabbrica


Ha lavorato per 30 anni per la stessa azienda di Melzo (Milano) ora a quattro anni circa dalla pensione, per un 61enne marocchino - il quale convive con una pesante disabilità dal 1991, visto che ha perso una mano - è arrivata la lettera di licenziamento: la sua posizione lavorativa è stata "soppressa" dopo l'arrivo di un macchinario che svolge le sue stesse mansioni. Una storia anticipata sul sito di 'La Repubblica'.

Solo diciassette righe per comunicare l'addio "per giustificato motivo oggettivo", in seguito alla riorganizzazione aziendale all'interno della ditta che si occupa di fusti e imballaggi metallici. Dopo l'installazione della macchina 'Paint Cap Applicator', che svolge in automatico lo stesso lavoro svolto finora dall'operaio, la società ha valutato la possibilità di assegnare al 61enne altre mansioni, ma "purtroppo non è stata reperita alcuna posizione lavorativa vacante, essendo tutti i posti già occupati da altri dipendenti". La ditta riconosce all'uomo l'indennità di legge, ma fallito il tentativo di conciliazione, il licenziamento è diventato effettivo.

L'operaio si è rivolto all'avvocato penalista Mirko Mazzali, che all'Adnkronos commenta: "E' ingiusto licenziare una persona che ha lavorato 30 anni in un posto, che si ritrova disoccupato a un passo dalla pensione, perché una macchina ha preso il suo posto. Un'ingiustizia tanto più grave considerando che è una persona con una disabilità tale da rendergli difficile la ricerca di un nuovo impiego", chiosa il legale che gli ha fornito il numero di un collega che si occupa di cause di lavoro.



http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/ ... C9BVL.html

Autore:  mik.300 [ 25/05/2018, 15:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

è legale si,

tecnicamente:

licenziamento con preavviso per giustificato motivo oggettivo..

Autore:  vimana131 [ 04/06/2018, 14:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:

NEGLI USA
Maxi sciopero contro i robot
«assunti» dai casinò a Las Vegas
Baristi sostituiti da un’invenzione (italiana): protestano 50 mila lavoratori

La mecca del gioco d’azzardo, che è anche il più grande «divertimentificio» d’America, rischia la paralisi per la rivolta dei suoi dipendenti, sul sentiero di guerra per il timore di essere sostituiti da robot che già adesso, benché introdotti in modo limitato e con una certa discrezione, tendono a comprimere i loro salari.

Col contratto di lavoro di 50 mila baristi, cuochi e camerieri di 34 casinò di Las Vegas scaduto il primo giugno, è stata una scintilla made in Italy a portare il 99 per cento dei lavoratori chiamati al voto a proclamare uno sciopero potenzialmente a oltranza: lo spauracchio si chiama Tipsy Robot, un braccio meccanico costruito a Torino da Makr Shakr, un’azienda di robotica, e installato nei suoi bar da Rino Armeni. Tipsy sostituisce il bartender: prepara automaticamente, mescolando i vari ingredienti e shakerando con vigore, i cocktail ordinati dai clienti usando i computer installati sui tavoli. Di gente in carne ed ossa la gente vede solo le cameriere che portano le bevande ai tavoli, ma il nome che è stato dato loro (ambasciatrici galattiche) e le gonne argentee che indossano fanno pensare che presto anche loro potrebbero essere sostituite da bambole robotizzate. Armeni nega: si dice consapevole dell’importanza del fattore umano nel rapporto coi clienti.

Intanto, però, è scattata la rivolta, guidata da una pasionaria: Bethany Kahn, la donna al comando della Culinary Union, il sindacato dei dipendenti dei casinò. Sciopero a oltranza? Sembrava una storia d’altri tempi. E infatti l’ultima massiccia astensione dal lavoro, 67 giorni, risale a 34 anni fa. Ma in America la paura dell’automazione e, più in generale, l’impatto della tecnologia, stanno ridando vita a rappresentanze che erano considerate in via d’estinzione. È già avvenuto nella Silicon Valley dove le enormi diseguaglianze retributive tra i dipendenti di Facebook, Google e le altre società di big tech da un lato e, dall’altro, il personale che presta loro servizi (ristorazione, pulizie, trasporti) alle dipendenze di contractors, ha aperto spazi insperati ai sindacati in luoghi nei quali le unions non erano mai entrate.

Può stupire che ora la rivolta contro i robot esploda non nelle città industriali del Nord Est americano dove le fabbriche sono state trasferite all’estero o sono state automatizzate, ma in un luogo che vive di servizi alla persona: gioco, divertimenti, ristorazione. In realtà già da anni i centri di ricerca più attendibili come quello della Ball State University avevano avvertito che la città più esposta all’automazione è proprio Las Vegas, col 65 per cento dei posti di lavoro robotizzabili nell’arco di vent’anni. Una possibilità teorica, certo: pur potendo mandare tra i tavoli delle macchine, i ristoranti più eleganti e costosi della città di certo continueranno a usare camerieri in carne ed ossa per servire i loro ricchi clienti.

Ma in altri casi l’automazione, anche se parziale, costerà cara ai dipendenti dei casinò che stanno chiedendo aumenti retributivi e migliori trattamenti pensionistici e sanitari nel nuovo contratto. Hanno i loro buoni motivi: dopo i tagli degli anni della grande recessione, ora i casinò sono tornati a realizzare guadagni miliardari: tra l’altro si accingono a distribuire agli azionisti 3-4 miliardi di extraprofitti col meccanismo del buy back. La Ceasars Entertainment, alla quale fa capo il celebre Caesars Palace, ha ceduto e ha firmato il nuovo contratto. Gli altri grandi casinò, dal Bellagio al Mirage, passando per Circus Circus e Mandalay, invece, non mollano. Ma non molla nemmeno Bethany, forte di un mandato a scioperare che riguarda 38 dei 50 mila dipendenti della grande industria della città: «So che la tecnologia arriverà: non la voglio fermare, ma voglio avere voce in capitolo su come viene impiegata. Chi sarà sostituito dalle macchine va addestrato a fare altro. E, se non è possibile dargli un’altra posizione, deve ricevere un congruo indennizzo».



https://www.corriere.it/esteri/18_giugn ... f94c.shtml

Autore:  sottovento [ 04/06/2018, 15:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot


Autore:  sanje [ 04/06/2018, 15:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

[:305]

Autore:  sottovento [ 04/06/2018, 15:55 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot




Autore:  vimana131 [ 12/06/2018, 22:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:

Il primo taxi-robot al mondo: a Lione entro fine anno
Costa 350mila euro, rivoluzionerà il modo di viaggiare in città

Guarda su youtube.com


Roma, (askanews) – Sarà il primo taxi-robot al mondo: arriverà a fine anno, e lo vedremo ‘sfrecciare’ per le strade di Lione. L’idea è stata realizzata dalla start-up locale Navya. Un taxi autonomo, senza guidatore, senza volante e senza pedali. Completamente robotizzato. In questo modo, l’azienda spera di rivoluzionare davvero i modelli di trasporto cittadini.

“Benvenuti a bordo del taxi-robot, un veicolo che può accogliere fino a sei passeggeri – spiega Nicolas de Crémiers, direttore marketing di Navya – sarà così possibile dividere la spesa, programmare il ritorno già all’interno del veicolo, scegliere di riservare un poso al cinema, fare un tour della città”.

Lungo 4,60 metri, il van potrà viaggiare a una velocità media di 50 km orari, con un massimo di 90 km/h. Viene venduto alla ‘modica’ cifra di 350mila euro. “L’ambizione su questo tipo di veicolo è quella di essere in grado di muoversi all’interno della città, in un centro città concettuale, in un aeroporto. Non abbiamo la vocazione con questo tipo di veicoli di fare viaggi a lunga distanza”.

“Quello che vediamo oggi è un certo interesse da parte degli utenti. Siamo stati in grado di fare molti esperimenti che hanno dimostrato che ora c’è un utilizzo concreto di queste soluzioni. Certamente, queste sono cose che richiedono tempo, perché si rende necesario un cambio di mentalità”.

Una prima sperimentazione avrà luogo tra settembre e dicembre nel quartiere della Confluence di Lione.

Saranno cinque gli esemplari che ‘invaderanno’ il quartiere eco-sostenibile di Lione, dove Navya sta già testando il suo shuttle da settembre 2016. L’esperimento sarà lanciato parallelamente a Perth, in Australia, e in un’altra città americana ancora da definire.



http://www.askanews.it/video/2018/06/07 ... _16184070/

Autore:  sottovento [ 27/06/2018, 15:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:
Facciamo la conoscenza di Norman, la prima Intelligenza Artificiale psicopatica al mondo

https://comedonchisciotte.org/facciamo- ... -al-mondo/

Autore:  sottovento [ 28/06/2018, 15:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:
Non ci sarà più la morte e vivremo meglio: il futuro è transumano? (La rivoluzione tecnologica del 21 ° secolo sta trasformando la vita dell’uomo in tutto il mondo)

https://comedonchisciotte.org/non-ci-sa ... ransumano/

Autore:  MaxpoweR [ 28/06/2018, 21:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Transumanesimo :) Penso sia il destino di qualunque forma di vita biologica che voglia espandersi nel cosmo soprattutto se come noi siamo stati prodotti con una obsolescenza programmata molto rapida.

Autore:  sottovento [ 07/07/2018, 14:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:
Una stampante 3D produrrà nello spazio gli organi che useremo sulla Terra

http://www.ninjamarketing.it/2018/07/06 ... t-nscrypt/

Autore:  vimana131 [ 14/07/2018, 18:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Il Pianeta dei Robot

Cita:

Filiali chiuse, 383 comuni senza banche

Continua il taglio degli sportelli bancari in Italia che,in 7 anni sono 6.289 in meno, con "383 comuni rimasti totalmente privi di banche". Lo afferma una indagine del sindacato First Cisl, secondo cui "il personale di rete è sceso nel periodo di oltre 26mila unità". Per il segretario Romani,"i top manager giustificano l'abbandono del territorio con l'avanzata del digitale.Un pretesto perché il ritmo delle chiusure dalla fine del 2010 è stato del 18,7% contro un calo di accessi alle agenzie solo del 7,5%. Mirano al taglio dei costi".



http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... refresh_ce

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