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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 28/12/2016, 20:14 
Galassia Trump: mappa ragionata alla squadra di governo che guiderà l'America con il Don

Rovesciare le politiche di Obama su lavoro, welfare, ambiente e istruzione. Ristabilire un rapporto privilegiato con Putin. Contrastare la minaccia jihadista. Rinegoziare i rapporti commerciali con la Cina. Sono questi i principali criteri che, fino adesso, hanno guidato il presidente eletto Donald Trump nella scelta dei membri della squadra di governo che lo affiancherà nei prossimi quattro anni alla guida dell’America. Punti programmatici su cui Trump ha costruito la sua campagna elettorale e il suo successo alle elezioni presidenziali. Principi chiari, com'è chiara chiara la strategia del Don: dare vita a un team che sia in grado di realizzare quanto promesso e che sia quindi il più allineato possibile alla sua visione sul futuro degli USA.

Ecco perché non stupiscono le polemiche che hanno fatto seguito a molte delle nomine rese note nelle scorse settimane. Polemiche sollevate ad arte da parte di chi non ha ancora digerito il fatto che il vento in America è cambiato. Tra le prime scelte di Trump c’è stata quella di Reince Priebus, che dopo aver guidato il Comitato elettorale repubblicano ed essere stato al fianco del candidato repubblicano durante la campagna, è stato nominato “chief of staff” della Casa Bianca, ruolo chiave per ‘mediare’ fra Trump e il Congresso e far avanzare nelle camere il programma trumpista. Nomina contestatissima è stata invece quella di Steve Bannon, ‘guru’ del sito conservatore Breitbart, chiamato a ricoprire il ruolo di “chief strategist”, consigliere anziano del presidente. Nelle intenzioni di Trump, Bannon lavorerà come “equal partner” con Priebus, e, notizia degli ultimi giorni, con Kellyanne Conway, la lady di ferro che ha guidato la macchina elettorale trumpista. Nell’inner circle c’è anche posto per il genero Jared Kushner, che avrebbe già acquisito una ‘linea diretta’ con Trump.

La parola d’ordine per Trump è "discontinuità", cambiamento, e non è un caso se molti dei nuovi membri dell’esecutivo americano sono noti per la loro avversione nei confronti delle politiche obamiane. Uno su tutti, James Mattis, “mad dog”, cane pazzo, nominato da Trump segretario alla Difesa. Ex generale dei Marines, il nuovo numero uno del Pentagono non hai mai nascosto la sua avversione nei confronti dell’amministrazione Obama, in particolare riguardo all’accordo sul nucleare con l’Iran. Il 66enne Mattis ha anche espresso in più di una occasione perplessità sugli interventi militari in Iraq e Afghanistan. Così come Tom Price, chirurgo ortopedico, deputato repubblicano della Georgia e presidente della commissione bilancio della Camera, che Trump ha scelto alla guida della sanità Usa. Il nuovo segretario dell'Health and Human Services Department si è battuto contro l'Affordable Care Act, meglio noto come “Obamacare”, la riforma sanitaria di Obama, che il nuovo presidente intende rivedere profondamente.

Sull’Obamacare aveva espresso un parere negativo anche Ben Carson, il neurochirurgo avversario di Trump alle primarie del Partito Repubblicano, chiamato dal Don come primo afroamericano nella squadra di governo, alla guida del Department of Housing and Urban Development, il dipartimento per le politiche abitative e dello sviluppo urbano. Carson è sempre stato contro i programmi di sicurezza sociale e della edilizia popolare portati avanti dai Democratici. Come pure uno schiaffo ai programmi educativi di Obama è stata la nomina di Betsy DeVos a segretario per l'istruzione, una donna che ha passato la vita a sostenere le scuole private e i voucher per le famiglie che non vogliono mandare i loro figli a studiare nel sistema dell’istruzione pubblica.

E ancora le nomine del repubblicano Mike Pompeo – acerrimo oppositore dell’accordo con l’Iran e favorevole alla raccolta dati sulle comunicazioni degli americani – a direttore della CIA; quella di Andrew Puzder – ex CEO di una catena di fast food americani e contrario alla politica sul salario minimo di Obama – al dipartimento per il lavoro; di Ryan Zinke – teorico della indipendenza energetica degli Usa, tra i promotori della campagna contro la moratoria sul carbone voluta da Obama e favorevole a nuove concessioni per gas e petrolio – al dipartimento per l’interno; quella di Rick Perry – ex governatore del Texas per quindici lunghi anni – alla guida del dipartimento per l'energia. Convinto che lo Stato non debba intervenire troppo nelle questioni economiche, Perry ha fatto del Texas il bastione delle politiche antiobamiane. Tutte nomine che, come abbiamo detto, vanno nella direzione della "discontinuità" con i due mandati del presidente democratico.

Se restiamo sul fronte economico, Trump ha scelto come top adviser Gary Cohn, ex presidente e CEO della banca di affari Goldman Sachs, a direttore del National Economic Council, e Steven Mnuchin, un altro ex “Goldman”, come nuovo segretario al Tesoro: Mnuchin, un investitore di successo nel comparto del private equity e degli hedge fund, nel 2009 ha dato vita a uno dei più importanti gruppi bancari della California. Come pure nel gruppetto dei miliardari chiamati a governare gli USA rientra Wilbur Ross, segretario al commercio, patrimonio netto secondo Forbes intorno ai 2,9 miliardi di dollari. Ross, come Trump, è contrario agli accordi di libero scambio come il Nafta, emblema della politica economica clintoniana degli anni Novanta, che, insieme all'entrata della Cina nell'Organizzazione mondiale del commercio nel 2001, secondo lui hanno causato enormi perdite di posti di lavoro nelle aziende degli Stati Uniti. E arriviamo alla nomina di Rex Tillerson a segretario di Stato. Anche lui, come il Don, è un uomo d’affari – amministratore delegato di ExxonMobil, colosso del settore oil & gas – indicato da Trump soprattutto per le ottime relazioni che può vantare con il presidente russo Vladimir Putin, con cui il presidente eletto vuole ristabilire un rapporto di collaborazione dopo l’epoca delle sanzioni che tanto hanno allontanato Washington da Mosca. Sanzioni che Tillerson ha sempre giudicato “deleterie”.

Un altro che vede di buon occhio l’alleanza con Putin, in funzione anti-Isis, è Michael Flynn, nel gruppo degli ex generali che andranno alla Casa Bianca, nominato consigliere per la sicurezza nazionale. La nomina di Flynn è il segno più evidente della volontà della amministrazione Trump di affrontare di petto la questione del contrasto alla internazionale jihadista. “La nomina mostra una coraggiosa determinazione nel mettere la parola fine alla deliberata ignoranza con cui l’amministrazione Obama ha trattato la minaccia jihadista”, ha detto Pamela Geller, presidente della American Freedom Defense Initiative (AFDI), in una intervista rilasciata all’Occidentale. In tale contesto è da inquadrare anche la scelta di Jeff Sessions a procuratore generale degli Usa; il nuovo “guardiasigilli” si è opposto come un leone a tutte le leggi di riforma del sistema migratorio, incluse quelle che avrebbero reso più facile per gli immigrati senza documenti ottenere la cittadinanza USA. Nella stessa direzione va la nomina di John Kelly – ancora un generale in pensione – a segretario per la Homeland Security; Kelly si è scontrato spesso e volentieri con il presidente Obama, denunciando la porosità del confine meridionale tra Stati uniti e Messico.

Segnale di rottura con il passato è pure la nomina dell’economista Peter Navarro a capo del National Trade Council della Casa Bianca. Navarro è noto per le sue posizioni sempre molto critiche nei confronti delle politiche commerciali tra Cina e Stati Uniti. Vale la pena ricordare che durante tutta la campagna elettorale Donald Trump ha accusato ripetutamente la Cina di aver “stuprato” gli Usa con le sue politiche commerciali. Navarro non è da meno, ha scritto un saggio dal titolo eloquente, “Morte per mano della Cina”, e considera il celeste impero “uno stato completamente totalitario”. Potrebbe esserci lui dietro la telefonata di Trump alla presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, che ha fatto infuriare Pechino. Una nomina di non poco conto sul piano del commercio globale, insomma. Idem per quella di Elaine Chao, 63enne moglie del leader della maggioranza repubblicana al Congresso, Mitch McConnell; la Chao è nata a Taiwan ed è stata indicata da Trump come nuovo segretario ai Trasporti (aveva ricoperto l’incarico di segretario al lavoro durante la amministrazione Bush).

La 44enne Nikki Haley, governatore repubblicano del South Carolina fino al 2011, figlia di immigrati indiani, sarà invece il nuovo ambasciatore Usa alle Nazioni Unite – incarico da far tremare i polsi dopo che nei giorni scorsi il Don ha definito il Palazzo di Vetro un posto dove la gente “va a perdere tempo e a divertirsi”. Tra le altre nomine già fatte da Trump ricordiamo quella di Jason Greenblatt, legale della Trump Organization, come “negoziatore internazionale”; quella di Thomas Bossert, veterano della amministrazione Bush, a consigliere per l'antiterrorismo e la cybersicurezza (Bossert è convinto che le guerre in Iraq e Afghanistan “erano e restano giuste” anche se “il modo in cui è stata condotta la guerra in Iraq resta fonte di analisi e di rimorsi”); quella di Carl Icahn, uomo di Wall Street, a consigliere particolare per la regolamentazione, o sarebbe meglio dire alla “deregulation” in materia economica; e ancora Scott Pruitt, ex procuratore generale dell'Oklahoma, considerato il principale architetto delle sfide legali alla normative ambientali obamiane e scettico sulle teorie del “riscaldamento globale”, nominato alla Agenzia per la protezione ambientale (EPA); Linda McMahon, ex CEO della World Wrestling Entertainment, a capo della Small Business Administration, una sorta di ministro per le piccole e medie imprese; il repubblicano Mick Mulvaney, alle politiche sul budget; Larry Kudlow, noto commentatore televisivo di CNBC e convinto sostenitore di una politica che taglia in modo significativo le tasse, a capo del Council of Economic Advisors, l’agenzia che offre consulenza economica al presidente Usa.

Trump, infine, nei giorni scorsi ha messo assieme un gruppo di politici ed esperti di relazioni pubbliche, media & policy sherpa, per evitare che le nomine di Governo possano essere bloccate al Congresso, quando Capitol Hill darà il suo benestare alla squadra messa in piedi dal presidente eletto. Questa “task force” avrà anche il compito di presentare al meglio il team di governo ai cittadini ed elettori USA. Con il loro voto gli americani hanno chiesto di essere governati da volti nuovi, che non siano compromessi con l’establishment politico che ha governato il Paese negli ultimi decenni, ed effettivamente la maggior parte delle scelte fatte da Donald Trump fino a questo momento non sono convenzionali. Quando mancano poche settimane alla cerimonia di insediamento, dunque, la parola d’ordine resta discontinuità con il passato, prossimo e remoto, per aprire una nuova stagione della storia americana, con buona pace degli alfieri del “politically correct”.

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... ica-con-il



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 29/12/2016, 17:16 
Ira Trump: "L'Onu? Club di chiacchiere"

Il presidente eletto si comporta come se fosse già in carica e attacca le Nazioni Unite

Seguita ad infrangere le regole e ne è molto felice. Parliamo ovviamente del 45° presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

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I presidenti eletti, cioè non ancora insediati alla Casa Bianca (cosa che avverrà il prossimo 20 gennaio) per tradizione si astengono dall'intervenire sulla politica estera per non intralciare la libertà d'azione del presidente in scadenza, che agisce fino all'ultimo minuto con piena libertà e legittimità d'azione. La tradizione non è una cosa che freni Trump, il quale si comporta come se fosse in carica, diramando tweet dalla sua casa dorata, la Trump Tower sulla Fifth Avenue di Manhattan. La torre è un castello fatato dove entrano ed escono dignitari, rappresentanti di Stati esteri, ministri e aspiranti ministri, mentre Trump deve ancora decidere se confermare il nome del medico Tom Price come ministro della Sanità. Ormai tutti riconoscono che la stella di Obama impallidisce e la sua «legacy» l'eredità politica e la memoria storica svanisce. Ma Obama ha voluto dare segni di vita e di reazione complottando con l'Onu contro Israele almeno così sostiene il primo ministro di Gerusalemme citando fonti d'intelligence e per buona misura contro Trump affermando che se fosse stato in lizza lui per un terzo mandato, lo avrebbe massacrato.

Il presidente eletto è andato su tutte le furie contro il predecessore e i suoi colpi di coda, scendendo a rissa via tweeter con un rotondo «No way!», neanche per sogno: tu non mi hai battuto con la tua pupilla Hillary Clinton e se fossimo stati in duello, ti avrei fatto a pezzi. Poi ha attaccato le Nazioni Unite come strumento della rabbia politicamente corretta anti israeliana e anti americana («Le Nazioni Unite - ha twittato - hanno un grande potenziale, ma ora come ora sono soltanto un club per gente che si ritrova, chiacchiera e si diverte. Che tristezza!»), sicché anche Bibi Netanyahu da Gerusalemme ha rincarato la dose dichiarando che il popolo di Israele ha un grande e sano orgoglio e «non avrebbe offerto l'altra guancia». Trump ha avuto un vero moto di rabbia per il mancato veto americano che avrebbe bloccato la risoluzione che di fatto va a bloccare qualsiasi forma di accordo fra palestinesi e israeliani, visto che Israele costruisce anche di notte i settlement proibiti, pronto anche alla guerra senza la minima esitazione.

È impressionante vedere quanto gli Stati Uniti si stiano trasformando negli umori. La California è rimasta sola nella sua resistenza al nuovo presidente, mentre nelle provincie del Middle West chiudono molti piccoli giornali che avevano sostenuto la Clinton, perché i lettori ritirano gli abbonamenti e lo stesso fanno i concessionari di pubblicità. Lo stesso New York Times riconosce in un editoriale molto esteso che Donald non è stato votato da un elettorato bianco, ottuso e razzista, ma che è stato votato «malgrado» le note battute di Trump contro messicani e latinos e quelle infelici sulle donne. Emerge in questi giorni l'America decente ma silenziosa che covava sotto le ceneri della propaganda del partito democratico collassato sotto il peso della sua stessa presunzione. Trump è apparso per lunghi mesi il candidato brutto sporco e cattivo che fa svenire i perbenisti di sinistra soltanto a sentirlo nominare e adesso si scopre che la sua interpretazione dell'America e del mondo era ben condivisa. Da notare anche il modo spavaldo con cui Trump ha risposto persino a Vladimir Putin che perorava la fine della corsa agli armamenti rispondendo «adoro le corse e che la corsa agli armamenti parta, io partecipo per vincere».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 46341.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 29/12/2016, 19:06 
Niente di nuovo sotto il sole delle varie presidenze Americane,anche lui ha il pensiero di riarmarsi sempre con solito scopo di voler soverchiare e di sottomettere il mondo. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 29/12/2016, 21:23 
Obama verso sanzioni a Russia per ingerenze voto


Il ministro degli Esteri russo: "Se nuovi passi ostili ci sarà risposta di Mosca"



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Barack Obama © ANSA/AP

L'amministrazione Obama si appresta ad annunciare una serie di misure per 'punire' la Russia per la sua interferenza nelle elezioni. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali la Casa Bianca potrebbe annunciare le misure, incluse sanzioni economiche e censura diplomatica, entro la fine della settimana. L'amministrazione Obama sta finalizzando i dettagli. Secondo indiscrezioni sarebbe previste anche cyber-operazioni segrete. Secondo la Cnn le sanzioni potrebbero arrivare già giovedì.

L'imposizione di un pacchetto di misure contro la Russia arriva al termine di settimane di dibattito all'interno della Casa Bianca su come rivedere l'ordine esecutivo del 2015 che concede al presidente l'autorita' di rispondere ai cyberattacchi stranieri. L'ordine era stato annunciato da Obama come un successo, ma un esame attento ha spinto gli esperti ad affermare che cosi' com'era scritto non poteva essere usato per l'hackeraggio della Russia e la sua ingerenza nelle elezioni. Da qui l'esigenza di rivedere l'ordine e limare il linguaggio usato, per far si' che anche il caso della Russia sia incluso. Una delle modalita' allo studio e' quella di dichiarare il sistema elettorale parte dell'infrastruttura critica degli Stati Uniti. L'obiettivo dell'amministrazione Obama e' anche rendere difficile per il presidente eletto Donald Trump smantellare le possibili iniziative che saranno assunte.

Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che se gli Stati Uniti intraprenderanno nuovi passi ostili nei confronti della Russia ci sarà una risposta da parte di Mosca. Lo riferisce l'Interfax. Oggi il Washington Post ha anticipato che l'amministrazione Obama si appresta a varare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta alle interferenze nel voto presidenziale.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 5e728.html


Ma và a gagà cretin



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 29/12/2016, 21:55 
La "vendetta" di Obama su Putin: espulsi 35 diplomatici russi dagli Usa


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(afp) di ANNA LOMBARDI
29 dicembre 2016
La risposta di Obama alle intromissioni russe durante la presidenziali è arrivata: ed è la più dura mai messa in atto fino ad ora. Sì, perché le sanzioni decise dal Presidente riguardano sia singoli individui - con trentacinque alti ufficiali russi legati ai servizi segreti avranno 72 ore per lasciare gli Stati Uniti - ma anche organismi russi, nove in tutto comprese la Fsb - i servizi segreti - e il Gru, i servizi militari. Non solo. Ad essere presi di mira ci sono anche quattro alti ufficiali delle unità d'intellicenge militare che secondo la Casa Bianca ha ordinato gli attacchi contro il Comitato Nazionale Democratico e altre organizzazioni politiche: azioni che per Obama hanno inquinato gravemente la campagna elettorale. Le sanzioni, ha spiegato il Presidente Usa, "sono una risposta ai tentativi russi di nuocere agli interessi americani". Sottolineando che la questione è così grave che: "tutti gli americani dovrebbero essere allarmati dalle azioni russe".

Una risposta agli hackeraggi dei mesi scorsi, certo. Ma anche, nota il New York Times, l'ennesima durissima risposta al presidente eletto Donald Trump che negli ultimi mesi ha costantemente messo in dubbio il ruolo del governo russo nell'hacheraggio dei computer del Comitato Nazionale Democratico, insinuando che l'attacco poteva anche essere partito dagli stessi Stati Uniti: un'azione di disturbo di agenti americani o perfino di un qualche buontempone, "un ciccione di 400 chili che gioca a fare l'hacker dalla sua camera da letto".

Un'azione decisa, quella del presidente Obama, che costringerà Trump a prendere una decisione netta. All'indomani del suo insediamento, il 20 gennaio, dovrà infatti decidere se revocare le sanzioni appena introdotte da Obama nonostante ci siano anche molti repubblicani a chiedere un'inchiesta pubblica sul caso. Di certo annullare l'azione del suo predecessore vorrebbe dire smentire le conclusioni della sua stessa agenzia d'intelligence, la Cia.
http://www.repubblica.it/esteri/2016/12 ... 83137/?rss


Rinnovo l'invito



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 11:33 
bleffort ha scritto:
Niente di nuovo sotto il sole delle varie presidenze Americane,anche lui ha il pensiero di riarmarsi sempre con solito scopo di voler soverchiare e di sottomettere il mondo. [:305]



No, caro mio ... Obama ha ridotto il normale esercito ad una "larva"; e si sa che chi non è fornito di una buona serratura .......... [:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 11:51 
Il Cremlino contro Obama: "È un fallito ed è poco intelligente"

Dalla Russia ritorsioni contro Washington dopo l'espulsione dei 35 diplomatici. "Così Obama ha distrutto il prestigio e la leadership degli Stati Uniti"

Il nervosismo e la rabbia, al Cremlino, sono palpabili. All'indomani della decisione di espellere trentacinque diplomatici russi dagli Stati Uniti, la Russia attacca duramente Barack Obama che, a meno di un mese dal passaggio di consegne, lascia a Donal Trump una grana senza precedenti.

Perché, dopo le pesanti accuse di aver interferito nel voto americano e le nuove sanzioni, i rapporti con Vladimir Putin non sono mai stati così pessimi.

La prima reazione del Cremlino è affidata al commissario per i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto del ministero degli Esteri russo, Konstantin Dolgov. "Le nuove sanzioni contro la Russa - tuona - sono controproducenti e danneggiano il ripristino dei legami bilaterali". E, a poche ore dall'espulsione dei trentacinque diplomatici russi, ha deciso di chiudere la scuola anglo-americana di Mosca, frequentata anche dai figli del personale delle ambasciate britannica e canadese ma anche da molti ragazzi americani, e ha fatto bloccare l'accesso alla residenza per le vacanze a disposizione dell'ambasciatore americano a Serebryany Bor, vicino a Mosca. La partita non è chiusa qui. Dal Cremlino fanno, infatti, sapere che saranno presto annunciate altre misure.

"L'America e il popolo statunitense sono stati umiliati dal loro presidente - ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova - non da truppe internazionali né da truppe nemiche. Questa volta lo schiaffo a Washington lo ha dato proprio il suo signore". La Zakharova ha, quindi, accusato l'amministrazione uscente di essere "un gruppo di falliti in politica estera, arrabbiati e poco intelligenti, che hanno dato una svolta distruttrice al prestigio e alla leadership degli Stati Uniti".

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/cre ... 46951.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 12:52 
Wolframio ha scritto:
La "vendetta" di Obama su Putin: espulsi 35 diplomatici russi dagli Usa


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(afp) di ANNA LOMBARDI
29 dicembre 2016
La risposta di Obama alle intromissioni russe durante la presidenziali è arrivata: ed è la più dura mai messa in atto fino ad ora. Sì, perché le sanzioni decise dal Presidente riguardano sia singoli individui - con trentacinque alti ufficiali russi legati ai servizi segreti avranno 72 ore per lasciare gli Stati Uniti - ma anche organismi russi, nove in tutto comprese la Fsb - i servizi segreti - e il Gru, i servizi militari. Non solo. Ad essere presi di mira ci sono anche quattro alti ufficiali delle unità d'intellicenge militare che secondo la Casa Bianca ha ordinato gli attacchi contro il Comitato Nazionale Democratico e altre organizzazioni politiche: azioni che per Obama hanno inquinato gravemente la campagna elettorale. Le sanzioni, ha spiegato il Presidente Usa, "sono una risposta ai tentativi russi di nuocere agli interessi americani". Sottolineando che la questione è così grave che: "tutti gli americani dovrebbero essere allarmati dalle azioni russe".

Una risposta agli hackeraggi dei mesi scorsi, certo. Ma anche, nota il New York Times, l'ennesima durissima risposta al presidente eletto Donald Trump che negli ultimi mesi ha costantemente messo in dubbio il ruolo del governo russo nell'hacheraggio dei computer del Comitato Nazionale Democratico, insinuando che l'attacco poteva anche essere partito dagli stessi Stati Uniti: un'azione di disturbo di agenti americani o perfino di un qualche buontempone, "un ciccione di 400 chili che gioca a fare l'hacker dalla sua camera da letto".

Un'azione decisa, quella del presidente Obama, che costringerà Trump a prendere una decisione netta. All'indomani del suo insediamento, il 20 gennaio, dovrà infatti decidere se revocare le sanzioni appena introdotte da Obama nonostante ci siano anche molti repubblicani a chiedere un'inchiesta pubblica sul caso. Di certo annullare l'azione del suo predecessore vorrebbe dire smentire le conclusioni della sua stessa agenzia d'intelligence, la Cia.
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avete presente quando l'esercito iracheno
in fuga dal kuwait incendiava i pozzi?


QUESTI VIGLIACCHI DEM FANNO LO STESSO..
sono a fine corsa,
non hanno niente da perdere
ecco perchè sono dei vigliacchi..

avvelenano i pozzi,
questo fanno..
e complicano la vita al prossimo presidente..
mediocri politicanti..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 13:06 
se Putin è intelligente lo capirà..



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 13:47 
si ma capito la vigliaccheria??

se putin risponde troppo,
mette in difficoltà
il successore trump
se non risponde affatto,
subisce danni senza poterne infliggere a sua volta..
quindi cerca di difendersi
per quanto può aspettando il 20 gennaio..

capito la vigliaccheria delle provocazioni di obama
e di tutta la cricca fanatica dem dietro??

prima il coro dell'esercito russo abbattuto,
poi le sanzioni..

e mancamo ancora 20 gg all'insediamento di trump..

non c stanno più col cervello..
è gente malata..




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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 14:09 
raga,
putin è un judoka coi controfiocchi..

http://www.corriere.it/esteri/16_dicemb ... 806c.shtml

Usa, espulsi 35 agenti russi: «Sono spie». Da Mosca la contromossa di Putin: «Non allontaniamo nessuno»
Tensioni altissima tra Washington e Mosca. Obama firma le attese sanzioni per «le interferenze sul voto alle presidenziali». Medvedev: «Un'agonia anti-russa. RIP». Poi Putin frena: non intendiamo scendere al livello di una «diplomazia irresponsabile»



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 14:52 
Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Niente di nuovo sotto il sole delle varie presidenze Americane,anche lui ha il pensiero di riarmarsi sempre con solito scopo di voler soverchiare e di sottomettere il mondo. [:305]



No, caro mio ... Obama ha ridotto il normale esercito ad una "larva"; e si sa che chi non è fornito di una buona serratura .......... [:306]

Solo quando l'Esercito usa sarà ridotto ad una "larva" vi sarà PACE NEL MONDO. [:290]


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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 30/12/2016, 15:05 
mik.300 ha scritto:
raga,
putin è un judoka coi controfiocchi..

http://www.corriere.it/esteri/16_dicemb ... 806c.shtml

Usa, espulsi 35 agenti russi: «Sono spie». Da Mosca la contromossa di Putin: «Non allontaniamo nessuno»
Tensioni altissima tra Washington e Mosca. Obama firma le attese sanzioni per «le interferenze sul voto alle presidenziali». Medvedev: «Un'agonia anti-russa. RIP». Poi Putin frena: non intendiamo scendere al livello di una «diplomazia irresponsabile»


Dall'articolo. "...Il presidente, in vacanza alle Hawaii, ha deciso le nuove sanzioni (forse non le ultime e presto arriveranno anche i rapporti dell’intelligence sul collegamento tra gli hacker e il regime di Putin)".

Il REGIME di Putin! :D Si si, come no! Parlano quelli che si riempiono la bocca di democrazia e diritti solo quando vincono! Quando perdono... É colpa degli "hacker sovietici"/indagini/brogli/riconteggio!

OBAMA, MA VA' A DA' VIA EL CUL!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 31/12/2016, 09:47 
bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Niente di nuovo sotto il sole delle varie presidenze Americane,anche lui ha il pensiero di riarmarsi sempre con solito scopo di voler soverchiare e di sottomettere il mondo. [:305]



No, caro mio ... Obama ha ridotto il normale esercito ad una "larva"; e si sa che chi non è fornito di una buona serratura .......... [:306]

Solo quando l'Esercito usa sarà ridotto ad una "larva" vi sarà PACE NEL MONDO. [:290]



Certo così davvero ognuno farà quello che gli pare ........... (Ah! quando esistevano i "due blocchi" ...) [:305]



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: Mr. President Trump
MessaggioInviato: 31/12/2016, 11:00 
Ufologo 555 ha scritto:
bleffort ha scritto:
Solo quando l'Esercito usa sarà ridotto ad una "larva" vi sarà PACE NEL MONDO. [:290]



Certo così davvero ognuno farà quello che gli pare .... [:305]

Ad esempio è evidente che è Israele che fa quello che gli pare,come anche gli Americani,loro hanno spodestato i pellerossa hanno rubato la Terra ai Messicani impossessandosi del Texas della California e di altri 4-5 loro Stati, si sono espansi fregando gli Zar di Russia appropriandosi dell'Alaska e hanno scatenato guerre in tutto il mondo.
E sono gli altri che fanno quello che gli pare a' Ufò.....ascolta il mio consiglio,sei stanco,vai a riposarti in una casa di riposo!. [:305]


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