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Re: Mr. President Trump

04/05/2019, 18:46

bleffort ha scritto:Chi ha la facoltà di stampare moneta può anche dire che l'Asino vola. [:297]

Il punto è che chi ha la sovranità monetaria può fare investimenti che chi ha l'euro non può fare.

Nb: scusa ma non eri diventato populista?

Re: Mr. President Trump

04/05/2019, 19:09

sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:Chi ha la facoltà di stampare moneta può anche dire che l'Asino vola. [:297]

Il punto è che chi ha la sovranità monetaria può fare investimenti che chi ha l'euro non può fare.

Nb: scusa ma non eri diventato populista?
TheApologist ha scritto:Giusta osservazione.

Comunque l'amministrazione Trump in casa lavora bene, nonostante gli strepiti dei globalisti lgztbqr. La politica estera invece la decidono il genero e Netanyahu...


Ha centrato un punto importante, la Fed sarà privata come la BCE ma non sono ancora così scemi da andare a fondo con tutta la nave, e segue l' interesse di tenere alta l' economia quando può.

Ora con le politiche di Trump a favore dell' industria americana, col protezionismo (i dazzzi) ecc hanno l' opportunità e la colgono.

Ha ragione anche Max sul fatto che un ritorno al carbone puro e semplice stile Germania è senza senso ma oggi si parla di tecnologie di cattura...

Re: Mr. President Trump

04/05/2019, 19:11

sottovento ha scritto:
bleffort ha scritto:Chi ha la facoltà di stampare moneta può anche dire che l'Asino vola. [:297]

Il punto è che chi ha la sovranità monetaria può fare investimenti che chi ha l'euro non può fare.

Nb: scusa ma non eri diventato populista?


Tutte le domande e le risposte strane le scrivi tu. [:246]

Ora ti spiego: [:295] io volevo o sognavo un mondo globalizzato sotto il segno della giustizia sociale e del rispetto dei diritti del prossimo, PERO'; speravo almeno che l'Europa fosse stata unita sotto il segno di una Confederazione di popoli rispettosi uni con gli altri, questo non è successo e allora mi ritrovo nazional-populista per necessità, non solo; se si continua ancora, potrò diventare anche REGIONAL-POPULISTA. [:D] [:306]

Re: Mr. President Trump

04/05/2019, 19:41

bleffort ha scritto:Tutte le domande e le risposte strane le scrivi tu. [:246]

Ora ti spiego: [:295] io volevo o sognavo un mondo globalizzato sotto il segno della giustizia sociale e del rispetto dei diritti del prossimo, PERO'; speravo almeno che l'Europa fosse stata unita sotto il segno di una Confederazione di popoli rispettosi uni con gli altri, questo non è successo e allora mi ritrovo nazional-populista per necessità, non solo; se si continua ancora, potrò diventare anche REGIONAL-POPULISTA. [:D] [:306]

Ma io rispetto totalmente il tuo punto di vista! il punto è che quell'ideale di Europa che sarebbe piaciuto anche a me e forse ad altri milioni di italici, non è stato possibile realizzarlo e uno dei motivi si chiama euro così come è innegabile che gli Usa avendo la sovranità monetaria possono sforare a debito per fare investimenti (lo abbiamo fatto anche noi per 60 anni e non a caso era proprio allora che registravamo il boom economico italiano!!!).

Come si dice: se non è zuppa è pan bagnato e non si tratta di averci ragione o di dare risposte strane, sono cose come si suol dire "fattuali".

Re: Mr. President Trump

04/05/2019, 20:01

TheApologist ha scritto:
bleffort ha scritto:
sottovento ha scritto:Ad averceli noi 263mila posti di lavoro nuovi in 1 mese!!


Chi ha la facoltà di stampare moneta può anche dire che l'Asino vola. [:297]

Giusta osservazione.

Comunque l'amministrazione Trump in casa lavora bene, nonostante gli strepiti dei globalisti lgztbqr. La politica estera invece la decidono il genero e Netanyahu...



Però ancora non ha sganciato una bomba a nessuno! [:304]

Re: Mr. President Trump

22/05/2019, 23:44

TRUMP CRITICA IL COMPLESSO MILITARE INDUSTRIALE – qualcosa cambia?








Il complesso militare-industriale ESISTE. E vuole guerre”: così Donald Trump in una lunga intervista alla CNSN. E’ la prima volta che un presidente riconosce apertamente l’esistenza del complesso militare-industriale e lo critica.
La prima volta, s’intende, dal 17 gennaio 1961, quando Eisenhower, nel suo messaggio di addio alla nazione, metteva in guardia da “ questa congiunzione di un immenso establishment militare e di una grande industria bellica”; essa “ è nuova nell’esperienza americana. La sua influenza – economica, politica, persino spirituale – si fa sentire in ogni città, in ogni casa e stato, in ogni ufficio del governo federale. Totale. [Anche se] riconosciamo la sua assoluta necessità ….Nell’attività di governo, dobbiamo guardarci dal far acquisire un’influenza ingiustificata, sia per inavvertenza o volontariamente, al complesso militare-industriale. Qui esiste ed esisterà la possibilità per una crescita disastrosa del suo potere mal diretto. Non dobbiamo mai lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o processi democratici. Non dovremmo dare nulla per scontato. Solo una cittadinanza cosciente e informata può costringere il corretto intreccio dell’enorme meccanismo di difesa industriale e militare con i nostri metodi e obiettivi pacifici, affinché la sicurezza e la libertà possano prosperare insieme”. [1]

Molto meno solenne, Trump ha raccontato che “in Siria, sai, ho eliminato il 100 per cento di califfato […allora] Ho detto: voglio riportare truppe a casa – e quelli sono diventati matti. Vogliono tenerli là – hai gente qui a Washington, che non vogliono andarsene [dall’area]. Ho detto: sai cosa farò, lascerò un paio di centinaia di soldati – ma se dipendesse da loro ne avrebbero mandati migliaia. Beh, io sono l’unico che dice che queste guerre durano da 19 anni, e il personale è sempre lì. Non c’è da illudersi, hai un complesso industriale militare. A loro piace la guerra”.

“Non vogliono mai finirla e partire, vogliono sempre guerreggiare”
. Lui, ha detto, con gli stati stranieri ostili preferisce se possibile risolvere le tensioni con l’economia che con la soluzione militare. “No, io non voglio guerreggiare; ma hai situazioni come l’Iran. Non puoi lasciare che abbiano armi nucleari. Non puoi permettere che ciò accada”.
https://www.cnsnews.com/news/article/su ... hey-do-war


E’ un discorso anti-Establishment ed anti-Deep State che Trump affronta per la prima volta così apertamente – lui che si è preso John Bolton come consigliere – perché sa che il suo pubblico lo ha votato perché ponesse fine alle guerre eterne che dissanguano tutti, e che questo elettorato, esasperato, guarda a Tulsi Gabbard, la sua possibile concorrente delle prossime presidenziali. In una video-intervista di due ore e mezzo, la Gabbard – colonnello, ha prestato servizi in Irak nel 2005 – s’è scagliata contro “l’establishment della politica estera e il complesso militare-industriale, che scatenano una guerra dopo l’altra di regime change sotto pretesti umanitari – guerre che aumentano le sofferenze e le devastazioni in quei paesi, e rafforzano i jihadisti tipo Al Qaeda”.

Nell’intervista con Joe Rogan, realizzata il 13 maggio, ha avuto 1.6 milioni di visualizzazioni nella prima settimana, e il numero di quelli che scaricano i suoi discorsi sul suo podcast sono circa il doppio.
“Podcast” è il modo in cui la deputata democratica delle Hawaii comunica con i cittadini, perché da quando (nel 2017) con grande sprezzo dell’impopolarità è andata a trovare Assad a Damasco , dichiarando poi che il presidente siriano non è una minaccia per gli Stati Uniti (e quindi non si capiva perché dovessimo fargli guerra), la Gabbard è diventata una Non-Persona per i media mainstream.
Bollata come “amica di dittatori” e “di Putin”, nessuno la intervistava, e raramente veniva anche solo nominata. Adesso, dopo l’intervista, il numero dei titoli di giornale che la nominano è passato da 1-2 al giorno (e spesso zero al giorno) a 4-5; adesso è classificata al quinto posto tra i candidati democratici nei media mainstream: insomma con quella intervistona auto-prodotta ha “bucato” e superato la congiura del silenzio, fatto essenziale per avere qualche possibilità nella corsa alla Casa Bianca, che comincia con un truppone di aspiranti candidati presidenziali che per lo più non riescono ad attrarre su di sé l’attenzione del pubblico, perché non ricevono gli immani fondi necessari dai miliardari dei poteri forti.

Adesso, il successo del video contro il “war party” segnala che qualcosa è cambiato nel pubblico americano, sempre più esasperato.

Anche Oliver Stone s’è aperto ad una speranza, ed ha twittato: “Sembra un sogno che @TulsiGabbard possa diventare #President , ma mi piacerebbe ancora vederlo accadere. Tulsi vs Trump nel 2020 — che dibattito! E scommetto che la signora vincerebbe”

https://mobile.twitter.com/TheOliverSto ... PQ32RggRgk

https://www.maurizioblondet.it/trump-cr ... sa-cambia/

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 00:04

Ufologo 555 ha scritto:Però ancora non ha sganciato una bomba a nessuno! [:304]

Deve averlo consigliato bene Henry Kissinger [:297]

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 00:27

Ecco una delle massime dell'idolo Kissinger:

“Non vedo alcuna ragione per cui ad un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista soltanto perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.”

Questa si che è democrazia... [:297]
Sostituisci -marxista- con -sovranista-, e -cileni- con -europei- e ottieni Mario Monti!
Potrebbe candidarsi alla prossima presidenza della Commissione UE, se non tira le cuoia prima (-sarebbe anche l'ora-)! [:302]

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 10:32

TheApologist ha scritto:Ecco una delle massime dell'idolo Kissinger:
Idolo? Per chi?

Henry Kissinger (“Premio Nobel per la pace” 1973).

Kissinger ebbe un ruolo centrale in tutte le atrocità commesse tra il 1969-1977.

Lo prova, oltre ogni ragionevole dubbio, un’impressionante serie di documenti declassificati dagli archivi ufficiali del governo USA nel 2000.

Kissinger è colpevole:

del massacro deliberato di civili in Indocina (1969-1975) e Bangladesh (1971);
del piano per assassinare il capo dell’esercito di un Paese democratico non in guerra con gli USA (generale René Schneider, Cile, 1970);
del piano per assassinare il capo di Stato di una nazione democratica (arcivescovo Makarios, Cipro, 1974);
dei piani genocidi applicati in Timor Orientale (1975-1977);
del piano di sequestro e assassinio di un ex ministro degli esteri cileno residente a Washington (Orlando Letelier, 1976);
del coinvolgimento diretto nell’assassinato di curdi iracheni (1974-1975);
della destabilizzazione dell’Angola e della successiva guerra civile (1975-1977);
della repressione condotta dal governo di Reza Pahlevi in Iran (1969-1977);
del piano per liquidare oppositori politici in America Latina denominato “Cóndor” (1973-1977).
Per non farsi mancare nulla, Kissinger è l’autore del Memorandum del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti “NSSM 200” (dicembre 1974), che definisce piani di controllo della natalità di quelle popolazioni che, abitando in zone ricche di risorse minerali, avrebbero potuto ostacolare il flusso futuro di queste ricchezze verso gli USA.

Conclusione: non c’è bisogno di aspettare un mondo giusto. Se si applicassero i precetti accolti dal Tribunale di Norimberga sui crimini di guerra, il sempre lodato Kissinger diventerebbe, oltre ogni ragionevole dubbio, un criminale di guerra[ii].

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 14:40

Ufologo 555 ha scritto:
TheApologist ha scritto:
bleffort ha scritto:
sottovento ha scritto:Ad averceli noi 263mila posti di lavoro nuovi in 1 mese!!


Chi ha la facoltà di stampare moneta può anche dire che l'Asino vola. [:297]

Giusta osservazione.

Comunque l'amministrazione Trump in casa lavora bene, nonostante gli strepiti dei globalisti lgztbqr. La politica estera invece la decidono il genero e Netanyahu...



Però ancora non ha sganciato una bomba a nessuno! [:304]


I missili in siria infatti li ho lanciati io, ad esempio :) Avete la memoria di un criceto voi fanatici religiosi.

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 14:42

Thethirdeye ha scritto:Idolo? Per chi?

Per sottovento, pare.
Per me no di certo! :)

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 14:46

MaxpoweR ha scritto:I missili in siria infatti li ho lanciati io, ad esempio :) Avete la memoria di un criceto voi fanatici religiosi.

Li han lanciati pure i russi se è per questo!

Re: Mr. President Trump

23/05/2019, 14:54

sottovento ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:I missili in siria infatti li ho lanciati io, ad esempio :) Avete la memoria di un criceto voi fanatici religiosi.

Li han lanciati pure i russi se è per questo!


I russi sono stati ufficialmente chiamati da un governo sovrano, gli USA sono invasori. Il diritto internazionale a questo serve a separare le CANAGLIE da chi opera nella legge.

Re: Mr. President Trump

30/05/2019, 23:26

MaxpoweR ha scritto:I russi sono stati ufficialmente chiamati da un governo sovrano, gli USA sono invasori. Il diritto internazionale a questo serve a separare le CANAGLIE da chi opera nella legge.

Purtroppo ignori che nella "guerra civile" siriana essendo a loro volta intervenuti alcuni paesi confinanti sono di conseguenza intervenuti poi anche i loro alleati. Gli Usa se ne sarebbero stati ben volentieri lontani dalla Siria.

Re: Mr. President Trump

31/05/2019, 11:09

(... come dalle due Guerre Mondiali) [:305]
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