il sistema tedesco..
chi ci capisce è bravo..
http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... 165181157/ Il sistema elettorale tedesco è un sistema misto, che mette insieme collegi uninominali e maggioritari con un proporzionale a livello nazionale che determina gli equilibri del Bundestag, l'unica camera direttamente elettiva del parlamento tedesco, composta almeno da 598 membri.
Ogni elettore deve esprimere due voti, chiamati senza molta fantasia 'primo voto' (erststimme) e 'secondo voto' (zweitstimme).
LA PROPOSTA PD Più Mattarellum che tedesco
Come funziona il 'primo voto'. L'erststimme è il voto maggioritario e uninominale. In ognuno dei 299 collegi in cui è diviso il territorio nazionale, viene eletto solo il candidato più votato, anche solo con la maggioranza relativa. Non c'è insomma una soglia minima di voti, come è per i sindaci italiani per capirsi. E' il sistema maggioritario classico, first past the post, che viene usato anche negli Usa o in Gran Bretagna. Chi ha più voti, viene eletto.
Come funziona il 'secondo voto'. Con il zweitstimme l'elettore sceglie invece un partito. La percentuale di voti ottenuta nel zweitstimme determina il numero di seggi nel Budestag a cui quel partito ha diritto. Sono esclusi dal riparto dei voti i partiti che hanno ottenuto meno del 5% di 'secondi voti' oppure meno di tre candidati eletti con il 'primo voto'.
Il riparto dei voti. Nel riparto della quota proporzionale però c'è una complicazione di calcolo: al numero totale di seggi a cui un partito ha diritto vanno sottratti gli eletti con il 'primo voto'.
Se i seggi a cui ha diritto sono più di quelli ottenuti con il primo voto, la differenza verrà assegnata sulla base di
listini bloccati su base regionale. Al contrario invece nel caso in cui gli eletti con il primo voto siano più di quelli a cui il partito ha diritto, li manterrà comunque, pur non avendo a quel punto nessun seggio assegnato nella quota proporzionale.
Numero variabile di deputati. Questo sistema misto fa sì che il numero di deputati del Bundestag possa essere maggiore di 598, per garantire il posto dei 299 deputati eletti con l'uninominale (e quindi scelti direttamente dagli elettori) ma al tempo stesso garantire i pesi tra i partiti espressi con i secondi voti.
Se questo sistema fosse utilizzato in Italia, dovrebbe essere prevista una correzione che impedisca l'aumento del numero di parlamentari. Questo perché il numero di membri di Camera e Senato è fissato negli articoli 56 e 57 della costituzione e non modificabile senza una legge di riforma costituzionale.
Alcuni esempi. Nel 2013 la Cdu ha ottenuto nel secondo voto il 34,1% dei voti che equivalevano a 255 seggi. Ma nel primo voto la Cdu aveva ottenuto 191 deputati, quindi nella quota proporzionale ha ottenuto 64 seggi. I verdi invece, che hanno ottenuto il 7,3% (sopra la soglia di sbarramento) ma hanno vinto in un solo collegio uninominanale, hanno ottenuto nella parte proporzionale 62 seggi, per arrivare
ai 63 totali richiesti.
Nel 2002 il Partei des Demokratischen Sozialismus (Pds, poi diventato Linke) ha ottenuto due deputati nei collegi uninominali, ma nella quota proporzionale non ha raggiunto la soglia del 5%. Quindi ha mantenuto solo i due seggi della parte uninominale.
capito?
non si sa nemmeno quanti deputati vengono fuori..
e poi c sono i listini bloccati su base regionale..
complimenti grillo !!
se il sistema è semplice non va bene..
dev'essere complicato x forza
così la gente non capisce un ka.zzo..
come le bollete della corrente elettrica..
vorrei sapere chi c capisce..
aramaico..