17/11/2018, 13:24
17/11/2018, 13:52
17/11/2018, 14:14
17/11/2018, 14:31
17/11/2018, 14:34
17/11/2018, 14:45
17/11/2018, 15:48
MaxpoweR ha scritto:e lo hanno lasciato lì; questo è a 800 metri...
Se il problema logistico è dettato dalla profondità se non sono riusciti a recuperarlo a 100 metri figurarsi a 800, aprire i portelloni è oltremodo impossibile a 800 metri perchè su questi insiste una pressione enorme. Se è affondato vuol dire che i serbatoi di compensazione sono pieni d'acqua quindi per portarlo in superficie bisognerebbe usare degli airbag mastodontici e non so se tecnicamente sarebbe possibile installarli vper far sollevare in maniera integrale il sottomarino.
17/11/2018, 16:19
18/11/2018, 14:00
andreacorazza ha scritto:MaxpoweR ha scritto:e lo hanno lasciato lì; questo è a 800 metri...
Se il problema logistico è dettato dalla profondità se non sono riusciti a recuperarlo a 100 metri figurarsi a 800, aprire i portelloni è oltremodo impossibile a 800 metri perchè su questi insiste una pressione enorme. Se è affondato vuol dire che i serbatoi di compensazione sono pieni d'acqua quindi per portarlo in superficie bisognerebbe usare degli airbag mastodontici e non so se tecnicamente sarebbe possibile installarli vper far sollevare in maniera integrale il sottomarino.
Perchè dovrebbero aprire i portelloni prima di portarlo su?
Siamo sicuri che i serbatoi di compensazione siano pieni d'acqua? Non conosco il modello affondato ma e' anche possibile che lo scafo leggero sia pieno d'acqua ma lo scafo resistente (in assetto neutro) sia intatto ovvero vuoto e leggero.
Se poi sono riusciti ad addrizzare parzialmente la Costa Concordia, molto più pesante, anche se in effetti in superfice, se vogliono portarlo su, lo fanno. E penso che l'Argentina cercherà ogni possibile aiuto internazionale per portarlo su.
I sottomarini Tipo TR-1700 hanno un dislocamento di 2.116 tonnellate in superficie e 2.264 tonnellate in immersione. L'equipaggio ha 29 effettivi, di cui 8 ufficiali.
[Il principio di Archimede afferma che «ogni corpo immerso parzialmente o completamente in un fluido (liquido o gas) riceve una spinta verticale dal basso verso l'alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato».]
18/11/2018, 14:39
18/11/2018, 14:44
andreacorazza ha scritto:Detto ciò, sono sicuro che troveranno in tutti i modi di far salire il sommergibile, oramai e' una sfida che il governo argentino vorrà adempiere, per rispetto dei famigliari delle vittime. Se ci riusciranno o meno, solo il tempo lo dirà. Sicuramente utilizzeranno tutto il know-how attuale a disposizione.
Argentina, giudice: per ora nessun recupero del sottomarino San Juan 'Ara San Juan'
era scomparso nell'Atlantico con 44 a bordo Tweet 18 NOVEMBRE 2018 La giudice federale argentina Marta Yánez, che da un anno ha in mano la causa riguardante l'incidente del sottomarino ARA San Juan, ritrovato ieri, in cui hanno perso la vita 44 persone, ha dichiarato che "per il momento" non intende chiedere il recupero dell'unità perché prima vuole capire l'eventuale fattibilità di una simile operazione. Sottolineando le difficoltà di recuperare uno scafo che con l'acqua che ha dentro pesa 2.500 tonnellate, il magistrato ha spiegato che la sua principale preoccupazione al momento è "conservare l'integrità della prova". E se il ministro della Difesa Oscar Aguad ha già anticipato che l'Argentina "non ha i mezzi per procedere al recupero del sommergibile", molti famigliari hanno chiesto al governo di fare tutto il possibile per recuperare i corpi dei loro cari per poter rendere ad essi l'estremo omaggio. "Non servirebbe a molto al fine di accertare le responsabilità di quanto è successo", ha infine detto la giudice, che "per recuperare il sottomarino fosse necessario romperlo in molte parti". Yánez ha comunque chiesto alla compagnia americana 'SeabedConstructor' di documentare fotograficamente quanto possibile,sia del relitto sia dell'area di circa 100 metri di raggio attorno ad esso in cui sono disperse le parti esterne staccatesi nell'implosione
La scomparsa Il sottomarino argentino scomparve il 15 novembre dello scorso anno con 44 membri dell'equipaggio a bordo, mentre si dirigeva da Ushuaia a Mar del Plata. Il mezzo prese parte ad alcune manovre nel porto meridionale di Ushuaia e il 13 novembre ripartì per Mar del Plata, un viaggio in cui, a circa 400 chilometri dalla costa e due giorni dopo, fece la sua ultima comunicazione. Ore prima, il comandante avvertì di un guasto causato dall'entrata di acqua, attraverso un condotto di ventilazione, che finì nello scompartimento delle batterie elettriche e produsse un incendio. San Juan non arrivò mai al porto dove era atteso il 19 novembre. Prese poi il via un'operazione di ricerca senza precedenti in Argentina, coinvolgendo navi provenienti da Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Il sottomarino "implose" Il sottomarino Ara San Juan è imploso: lo ha dichiarato Gabriel Attiz, comandante della base navale di Mar del Plata, porto di attracco del sommergibile. "E' intero, ma è imploso. Si trova a 870 metri di profondità", ha detto dopo aver incontrato le famiglie delle vittime.
19/11/2018, 11:36
19/11/2018, 12:13
Fosse così semplice avrebbero recuperato anche il Kursk che era a "SOLI" 100 metri e tra l'altro con gente ancora viva dentro.
19/11/2018, 13:09
Inizialmente venne ipotizzato che il Kursk avesse avuto una collisione con un qualche vascello non russo, non identificato. Questa ipotesi venne affermata da fonti russe, come dall'allora ministro della difesa Marshal Igor Sergeyev e dall'allora primo ministro Ilya Klebanov. Inoltre venne alla luce che quel giorno erano presenti due sottomarini statunitensi, che osservavano l'esercitazione, lo USS Memphis e lo USS Toledo, di classe Los Angeles. Gli Stati Uniti negarono immediatamente la collisione tra un loro sottomarino e il Kursk, anche se confermarono la presenza del Memphis e del Toledo.
In particolare, il Memphis avrebbe dovuto osservare la situazione da distante, mentre il Toledo avrebbe invece avuto ordini di pedinare il Kursk. Il Toledo avrebbe urtato il sottomarino russo, senza tuttavia causargli gravi danni. Il Toledo, danneggiato, avrebbe tentato di allontanarsi, aiutato dal Memphis. Rilevando che il Kursk stava attivando i sistemi d'arma, il Memphis avrebbe lanciato un siluro di tipo Mark 48, colpendo in pieno la sezione di prua del sommergibile russo, che conteneva i siluri. Ciò avrebbe creato una reazione a catena innescando le cariche dei siluri del Kursk. Sempre secondo questa tesi gli Stati Uniti e la Federazione Russa si sarebbero successivamente accordate e i primi, responsabili dell'incidente, avrebbero indennizzato la Russia cancellando un debito di 10 miliardi di dollari.
I sostenitori di questa teoria indicano come prova le immagini del relitto del Kursk quando venne recuperato che mostrerebbero un foro circolare, rivolto verso l'interno, presente sulla fiancata e vicino al luogo dell'esplosione.
KURSK: OPERAZIONI DI RECUPERO SECONDO PROGRAMMA
RIMOSSI OLTRE 2000 MQ DI MUSCHIO, PRUA PRONTA AL TAGLIO
Mosca, 18 lug. - (Adnkronos/Dpa) - Piu' di duemila metri quadrati di muschio e limo sono stati rimossi da una estremita' del sottomarino nucleare russo Kursk, affondato nell'estate dello scorso anno ed adesso pronto per l'installazione di una attrezzatura da taglio, controllata via-radio, che spezzera' la prua. Lo ha riferito il comandante della flotta russa del nord Vyacheslav Popov precisando che il lavoro per sollevare il corpo principale del sottomarino dal mare di Barents procede da meta' settembre secondo i programmi.
Non sono previste ispezioni del relitto ad opera di sub, finche' la nave ausiliaria ''Mayo'' ritornera' dalla Norvegia, alla fine della settimana, con l'attrezzatura necessaria al taglio della prua. La Mayo era stata gia' stata inviata nell'autunno 2000 per recuperare i 12 corpi dei 118 membri dell'equipaggio.
19/11/2018, 13:34